9 Novembre 2012

Trasporto materiale radioattivo a Trieste, presenza costante dei Vigili del Fuoco

Riceviamo e pubblichiamo da Fulvio Innocenti (Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Trieste)

Ieri alle prime luci dell’alba, è giunto a Trieste un carico di materiale radioattivo proveniente dal deposito di Saluggia (Vercelli) con destinazione gli Stati Uniti. Il trasporto, organizzato da tempo dalle Prefetture di Vercelli e Trieste con la collaborazione dei vigili del Fuoco dei due Comandi provinciali e delle ARPA regionali, ha viaggiato via autostrada fino al porto di Trieste dove è stato imbarcato su di una nave autorizzata al trasposto di materiale nucleare. Durante tutto il percorso stradale, i nuclei specialistici NR (Nucleari Radiologici) dei Comandi di Vercelli e Trieste hanno provveduto alla scorta tecnica del convoglio. La presenza costante dei Vigili del Fuoco, prevista dalle pianificazioni di emergenza, garantisce l’immediatezza del soccorso tecnico urgente e la direzione tecnica dei soccorsi in caso di incidente, seppure l’evento incidentale di qualsiasi tipo ha una probabilità infinitesimale.
Giunto nel porto di Trieste, il carico ha atteso l’arrivo del vettore navale. La nave, proveniente dal vicino porto di Koper (Slovenia) dove aveva imbarcato un altro carico nucleare proveniente dall’Austria, ha attraccato al terminal container due ore più tardi. Le operazioni di carico sono state portate a termine nel giro di 20 minuti dopodiché la nave è ripartita verso gli USA. Tutta l’operazione di trasporto è stata vigilata dalle forze di Polizia e dai tecnici dell’ARPA del F.V.G. durante il transito nella regione Friuli Venezia Giulia.

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7 commenti a Trasporto materiale radioattivo a Trieste, presenza costante dei Vigili del Fuoco

  1. Alessio ha detto:

    Quindi se hanno redatto il piano di emergenza ed hanno effettuato il trasporto è stata trovata anche l’intesa con la Regione nonostante questa avesse sollevato il cancan dei mesi scorsi.

  2. bananov ha detto:

    Perchè non esiste nessun piano di emergenza nella sostanza. L’unica cosa sensata è l’evacuazione. Vi è stato detto cosa fare in caso di evacuazione? I punti di ritrovo, cosa portare e tutte queste cose ?

  3. Alessio ha detto:

    Il mio era un discorso più politico, le prefetture interessate hanno o no trovato l’intesa con la regione sui piani di emergenza (3 prefetture, 3 piani) come prevede la legge (DPCM 10 febbraio 2006)?

  4. bananov ha detto:

    #3 di discorsi politici se ne potrebbero fare a iosa. Abito vicino ad un polo chimico, mai un’esercitazione a scuola, mai sentito parlare di piani di evacuazione. Niente di niente.

  5. Bibliotopa ha detto:

    Ma da Vercelli non si farebbe prima ad andare a Genova?

  6. ufo ha detto:

    Evacuazione? Piano di emergenza? Avete visto troppi film.

    Nelle immediate vicinanze di casa mia vengono parcheggiati ogni anno milioni di tonnellate di idrocarburi (3,8 milioni nel 2011) in attesa di pomparle verso la Merkellandia, ma tutte le “esercitazioni” di cui il pubblico è al corrente ammontano al collaudo delle sirene (due volte all’anno o giù di lì) e una singola esercitazione/simulazione di evacuazione della Protezione civile alla fine del secolo scorso. Figurati se qualcuno si mette a pianificare per un paio di chili di uranio che passano nella notte.

  7. Roberto Giurastante ha detto:

    Mi sembra una nota stampa di regime… comunicato senza contestazioni del ministero dell’interno italiano… Bora.la cambiate musica… provate a fare un po’ di informazione per favore

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