7 Novembre 2012

Anche Monfalcone sarà una “smart city”

Si chiama “Mobile Mapping System”, e vede associati una rete di aziende regionali di alta tecnologia, le università di Udine e Trieste, la Protezione civile ed il Polo tecnologico di Pordenone per la rilevazione dei rischi naturali e geologici e la conseguente messa in atto delle pratiche di protezione. A fare da sfondo alla sperimentazione sarà proprio il Comune di Monfalcone, grazie all’accordo sottoscritto nei giorni scorsi con il Polo pordenonese dal sindaco Silvia Altran.

L’iniziativa, se sarà approvata, consentirà infatti di testare nel nostro territorio una nuova metodologia di rilevazione dei rischi naturali e di quelli geologici per la messa in atto delle pratiche di protezione. Il sistema è costituito da una parte hardware con una serie di piattaforme mobili, terrestri ed aeree e di sensori tra loro integrati, progettate per acquisire in modo rapido, efficiente e accurato i dati di carattere territoriale e ambientale, dall’altra una parte software per la previsione circa l’evoluzione dei fenomeni monitorati.

«Dall’attuazione del progetto – ha rilevato il sindaco Altran – Il comune trarrà importanti benefici con la possibilità di monitorare il territorio con un sistema a basso costo e flessibile nell’utilizzo e con l’incremento del grado di conoscenza del territorio, al fine di individuare ed attuare tutte le azioni, strutturali e non strutturali, volte alla miglior gestione ambientale».

Il progetto ricade nel programma comunitario Horizon 2020, gestito dal Ministero della ricerca che ha emanato un bando con una dotazione di circa 700 milioni di euro per finanziare idee per lo sviluppo di soluzioni innovative per problemi di scala urbana e metropolitana. Il concetto base dell’idea di smart city dell’Unione europea è infatti l’utilizzo della tecnologia per migliorare la vita dei cittadini partendo dai problemi più urgenti che hanno una ricaduta sul territorio.

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15 commenti a Anche Monfalcone sarà una “smart city”

  1. Kaiokasin ha detto:

    In pratica?

  2. ufo ha detto:

    I ga ciapà un contributo, e i ga de spenderlo.

  3. Paolo Nanut ha detto:

    Sarò ignorante e mona ma non go capì una mazza a cosa pol servir

  4. murduc ha detto:

    Tir che attraversa el centro, scovazze dappertutto, un’enormità de case sfitte, un tessuto urbano massacrà dalla gloriosa speculazion edilizia dei ani ’60-’70, i negozi che tira i crachi, i citadini che cerca casa altrove però… saremo una SMART CITY!!!
    Ma i signori delle poltrone vol verser i oci?

  5. John Remada ha detto:

    Ora anche le aule della Duca D’Aosta prestate ai bengala….ma per studiare la loro lingua!!!Noi lo sapevamo,ma chi ha votato questa giunta è meglio che si consoli in qualche privata locale….

  6. Rosi ha detto:

    Cosa c’è di male ad imprestare le aule e permettere che i bambini bengalesi studino la loro lingua natale?
    Già il fascismo aveva chiuso scuole slovene da noi e tedesche in sud tirolo, non mi è mai sembrata una gran trovata!

  7. Kaiokasin ha detto:

    Anch’io non ho ci ho capito un tubo: riguarda problemi di dissesto idrogeologico? Ma Monfalcone è uno dei pochi comuni che non presenta particolari problemi. La redazione non potrebbe indagare e spiegarci cos’è sta roba?
    #5 totalmente off topic: cosa c’è di male a imparare le lingue, i bambini bilingui sono avantaggiati nell’imparare altre lingue (vedi i concittadini sloveni), quella secondo me è un’ottima iniziativa. (Con tutte le critiche che si possono fare a questa giunta!).

  8. bananov ha detto:

    Sarà utile l’ora di religione cattolica.

  9. John Remada ha detto:

    8)Io sono mussulmano,banano…quindi hai sbagliato bersaglio…7)Non è off topic,perchè l’intesa è che questa giunta è disinteressata dei locali,e troppo sbilanciata su questa etnia;5)Niente di male, a patto che se serve a italiani,si usi lo stesso metro;voi di sinistra siete ossessionati dal fascismo….in Bangla Desh,come vengono trattati i cristiani,con metodi della vostra sinistra?

  10. John Remada ha detto:

    Chiusa questa parentesi,smart tradotto vorrebbe dire bruciare; produrre bruciore; (fig) soffrire, provare dolore o sbaglio? Tutte chiacchere,mentre sarebbe più utile fronteggiare l’ondata di furti che invade il monfalconese,ma del resto,questi li avete votati,quindi…..

  11. bananov ha detto:

    8)Io sono mussulmano,banano…quindi hai sbagliato bersaglio

    Ah scusa pensavo che il bersaglio sbagliato fosse un ateo. D’accordo mi correggo.

    Sarà utile l’ora di religione. Così come le scuole religiose.

  12. John Remada ha detto:

    @E’ utile….ma pochi ne seguono le regole,sia dell’Islam,sia delle altre….per esempio dovendo stare in tema Smart,anche fare cose astruse,visto che nessuno dei intervenuti ha capito qualcosa,dovrebbe essere cattivo precetto…le religioni pricipali dicono di far del bene al prossimo,pensi che chi conduce, anche un comune come Monfalcone sia in linea con questi principi? Proviamo a chiedere le aule,per dei corsi di lingua friulana?

  13. sfsn ha detto:

    smrt city?
    cità de zombi?

  14. John Remada ha detto:

    @13 + O – …..

  15. Kaiokasin ha detto:

    # 9 in effetti i cattolici in Bangla Desh non se la passano bene (molte violenze contro di loro e anche contro i buddisti, da parte di integralisti mussulmani), cmq c’è un Governo di centrosinistra che esprime un ministro alla cultura cattolico, Promode Mankin (se non è cambiato di recente), del gruppo etnico dei “mandi” (?!);
    # 10 Smart ha diversi significati ma vuol dire intelligente, brillante, in gamba (altrimenti non avrebbero chiamato un’auto “bruciore”, no? Magari x qualche modello fiat non sarebbe male);
    # 12 giusto che le aule siano messe a disposizione anche per tutti gli altri (ma per el furlan anche no?!).
    A parte le divagazioni rimane il mistero su questo geniale progetto.

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