5 Novembre 2012

Le regioni contro le liberalizzazioni delle sale cinematografiche

Le Regioni chiedono al Ministro della Cultura Lorenzo Ornaghi di fare chiarezza circa la disciplina sulle aperture delle sale cinematografiche e considerato che il regolamento sulle liberalizzazioni deve essere varato entro il 2012.
Questo parere unanime delle Regioni è stato espresso ieri a Roma durante i lavori della Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni presieduta dall’Assessore alla cultura della Calabria Mario Caligiuri che ha ribadito l’opportunità e la necessità che l’apertura delle sale cinematografiche rimanga tra le attività soggette ad autorizzazione regionale anche in virtù della sua specificità culturale. Si tratta – ha commentato il consigliere regionale Piero Colussi (Cittadini-Libertà Civica) – di una presa di posizione importante che, se accolta dal Governo Monti, consentirà anche alla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia di adottare il Piano regionale delle sale cinematografiche previsto dalla L.R. n.21/2006.
Come si ricorderà – ha proseguito Piero Colussi – tale piano era già stato deliberato in Giunta un anno fa per essere poi, con l’uscita del decreto n.1 del 24 gennaio 2012 “Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività”, revocato nel febbraio 2012 in attesa di un chiarimento definitivo del ministero.
Una situazione di incertezza che nei mesi scorsi aveva determinato forti preoccupazioni e prese di posizione di molti soggetti pubblici e dell’AGIS del Triveneto che aveva evidenziato il pericolo che la nascita di un nuovo complesso multiplex all’interno del parco commerciale di Villesse potesse provocare la chiusura delle due multisale Kinemax già in attività a Gorizia e Monfalcone.
Pericolo che oggi può essere scongiurato solo dalla rapida approvazione del Piano regionale delle sale cinematografiche già predisposto, il quale evidenziava – dati alla mano – la scarsità del bacino di utenza del territorio della Provincia di Gorizia.

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