I ricreatori comunali: "Un altro servizio alle famiglie e ai cittadini più bisognosi che potrebbe venir meno"

I ricreatori comunali: “Un altro servizio alle famiglie e ai cittadini più bisognosi che potrebbe venir meno”

La situazione dei ricreatori comunali è precaria, difficile e poco chiara. Lo sostiene il consigliere comunale di Un’Altra Trieste, Alessia Rosolen, che ha presentato ieri un’interrogazione urgente a risposta scritta al Sindaco e agli assessori Grimm e Martini.
“Su sollecitazione di molti operatori (di ruolo o precari) dei ricreatori triestini ho ritenuto intervenire per avere chiarezza sulle scelte e le procedure amministrative seguite all’interno dell’Area. Non sempre, infatti, quanto riportato nei documenti ufficiali trova riscontro nelle scelte poi effettuate e non sempre la chiarezza sul futuro delle strutture e dei suoi operatori ottiene risposte concrete dagli assessori competenti. In particolare va messa in evidenza la mancanza di comunicazione e l’assenza di trasparenza in cui vivono gli operatori.
Nell’interrogazione di seguito riportata sono ripercorsi gli ultimi mesi e le notizie che allarmano le strutture rispetto a nuove figure apicali, rotazioni per finalità didattiche e chiusure al sabato. Un altro servizio alle famiglie e ai cittadini più bisognosi che potrebbe venir meno”.

2 commenti a I ricreatori comunali: “Un altro servizio alle famiglie e ai cittadini più bisognosi che potrebbe venir meno”

zerial sergio ha detto:

martedì 30 Ottobre 2012 alle 14:03

le cose buone come i ricreatori tramandate ancora al tempo dell’Austria , non dovrebbero chiudere, più tasse paghiamo meno servizi abbiamo, dove finiscono i nostri soldi ultimamente tutti lo sanno, l’incompetenza e la furbizia dei nostri politici è molta, le strutture dei ricercatori, poi uniche in Italia hanno dato ottimi risultati , in Italia tutto quello che funziona viene chiuso, si spera che la loro funzione continui, e sta in noi cittadini contestare fortemente qualsiasi azione che vada contro, i triestini purtroppo si sono un po rammolliti, mah… forse anche tanto
giorgio bellafiore ha detto:

mercoledì 31 Ottobre 2012 alle 15:31

I ricreatori di Trieste sono sorti come struttura parascolastica nei primi anni del XX secolo per iniziativa comunale. Il fine era la creazione di luoghi di ricreazione di istituzione pubblica e di impostazione laica per allontanare dalla strada i ragazzi delle famiglie meno abbienti. trieste 27 gennaio 1908…..
BEI TEMPI quando il “COMUNE” erogava servizi a tutela del proprio cittadino!!!!!