11 Ottobre 2012
La Fidal diffida la Rampigada Santa
Le società affiliate alla Fidal che vogliono organizzare competizioni sono infatti tenute a versare una tassa di 270 euro, più 1 euro per ogni atleta arrivato al traguardo, alla federazione. Quota che gli organizzatori della Rampigada Santa, ovvero l’Associazione di Promozione Sociale Spiz, non hanno versato in quanto non affiliati alla Fidal e in quanto la manifestazione aveva lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza durante la settimana europea della mobilità sostenibile.
Tuttavia ora gli atleti che vi hanno partecipato, anche a titolo personale, sono stati chiamati ufficialmente a fornire la giustificazione del loro comportamento “ribelle”.
Questa la “Norma per l’attività”: “ I tesserati Fidal non sono autorizzati a partecipare a gare non approvate dalla Fidal. Qualora ciò accada, essi si assumono la diretta e personale responsabilità in merito alle conseguenze degli eventuali infortuni accaduti e non sono tutelati dalla copertura assicurativa federale e tale inadempienza verrà inoltre segnalata agli organi di giustizia.”
Tag: fidal, rampigada santa.
Libertà da tutte le lobbies, libertà da tutti coloro che credono di essere proprietari delle persone, libertà dalle associazioni e dagli organi professionali. Libertà dalla cosiddetta “giustizia (?) sportiva”
Andate avanti così e organizzatene un altra subito!
Questo xe niente. La Federazione tuffi domanderà milioni de euro a quei che gà partecipado ala Olimpiade dele Clanfe.
Il “non se pol” triestin sfortunatamente non xe solo una batuda, un modo de dir, ma xe una vera e propria linea politica che parti dall’arivo dell’Italia e che ga moltissime caratteristiche dell’organizzazion mafiosa…
No rivo a rider alla follia de ciaparsela con dei muli che porta morbin in città e che ga organizà una bela manifestazion, perchè sotto sotto ghe xe sempre quel modo de porse criminale che chiedi il pizzo a chiunque fazi qualsiasi cosa nel “suo” territorio… Non xe difficile capir perchè in stà città se festeggia el compleanno de Franz Jozef, gira majette de Tito e il Territorio Libero Trieste xe il movimento più popolare…
@quoto Konte e Kaiokasin
E’ solo questione di soldi!
Viva i ribelli 😉
ma si !
w i ribelli !!! w la libertà !!! basta regole !!!
che i portieri de balon sia liberi de difender la propria porta col bazuka !!!
e ke ..azz !!!
🙂
Ma no dai….non sta esagerar!
La federazione pallavolo è uguale, vuole mettere le mani (leggi:soldi) su tutti i tornei amatoriali dove i tesserati vorrebbero fare liberamente quello che gli piace, cioè giocare a pallavolo.magari senza tante regole.
Bisgnassi far una Federazion dei Rumori Corporali, registrarse de qualche parte e po’ domandarhge el pizzo ogni volta che uno de lori ghe scampa un rutin o una scorezeta.
@10
hahahaha grande sandi! 😀
mafia sportiva. che no la ciapa sportivamente…
Non ci vedo niente di strano. La Fidal tutela i propri atleti. Sono stati evidentemente molto poco professionali.
E’ un po’ come un’artista o un professionista che lavora senza l’autorizzazione del proprio datore di lavoro. Nè più nè meno.
Li tutela come i mafiosi che te domanda el pizzo perche’ cussi’ el tuo negozio xe sicuro.
MussoliNick,
te son per el controllo sociale in ogni sua forma, complimenti!
Onori, e oneri. Se decidi di fare parte di un’organizzazione, accetti quello che questo comporta.
Non è che ti costringono ad iscriverti alla Fidal con la forza. O a tua insaputa.
Nel momento in cui lo fai, accetti quello che ne consegue.
Controllo sociale questo? Ma dai, su. Non diciamo sciocchezze!
sula base del tuo ragionamento, la fidal (o un dator de lavor) podessi cominciar a domandarghe al atleta (o al dipendente) dove che el va in ferie, cossa che el magna, con chi che el sta, se el ga raporti sessuali, che tipo de raporti che el ga, cossa el leggi, cossa el guarda in tivù, ecc. e proibirghe tuto quel che nol ritien oportuno.
Ma dai nick era poco più de una corsa in compagnia de 4 amici.
ma non dire scemenze!
Se ti iscrivi ad una federazione, o se sottoscrivi un contratto di lavoro, vuol dire che accetti determinate cose.
E lo stesso vale per un contratto d’affitto, per il mutuo e per ogni tipo di contratto.
Non si tratta di disquisire arbitrariamente su cosa c’è di opportuno o non opportuno. Ma di rispettare ciò che si è firmato. Stop.
@18 ma non metto in discussione questo. Dico solo che se prendi determinati impegni poi li devi rispettare. E’ una cosa così banale!
il post 19 è in risposta al post 17
ok, ma non possono avere l’esclusiva di come decido di passare il mio tempo libero!
Se partecipo ad una gara che non è in calendario FIDAL so che mi assumo la reponsabilità di eventuali infortuni a cui posso andare incontro, ma sono libero di farlo. Nessuno mi può impedire di partecipare a manifestazioni che mi va di fare; Non sono professionista (leggi: non percepisco compensi e non sono legato da nessun tipo di contratto) e non ho sponsor al quale presto la mia immagine. Sono tesserato fidal e rispondo come tale se partecipo come atleta della società, ma sono soprattutto LIBERO CITTADINO e se mi va partecipo come tale.
e comunque, riguardando il sito della manifestazione, viene precisato che c’è una parte dell’iniziativa di carattere competitivo, con tanto di classifica finale e tassa d’iscrizione……non proprio una semplice corsa in compagnia….
Non è mica obbligatorio iscriversi alla FIDAL, ed è semplicissimo risolvere la questione: gli iscritti stracciano la loro tessera dandone comunicazione alla FIDAL. Dopo potranno partecipare a tutto quello che vogliono, dove vogliono, con chi vogliono. E nessuno romperà i maroni alla Spiz.
Qui non si dice, ma se uno si fa male durante la Rampigada Santa, chi è che ci va di mezzo? Solo quello che s’è fatto male o anche gli organizzatori? E questa responsabilità è solo civile o anche penale?
@22: ma quando ti sei iscritto avrai avuto modo di leggere, immagino, il documento che spiega cosa significa tesserarsi per quell’organizzazione, giusto?
Hai partecipato ad una gara competitiva non organizzata sotto l’egida della federazione. Non lo potevi fare. Non puoi stupirti che quelli della Fidal si siano incavolati.
@3 VARI : Sottoscrivo KAIOKASIN,HASHTAG,KONTE
Questa richiesta merita l’oscar de la
mxxxa in testa !!!!
P.E.:
Alora mi e qualche amico che gavemo una barca a vela e se femo una sfida su un percorso ,dovemo ‘sser iscriti a la FIV ???
Mi e altri amici femo una gara de briscola e 3 sete dovemo pagar i monopoli de stato per zogar ???
etc.etc.etc 🙂 🙂 🙂
‘NDEMO DEI !!!!
Se uno si fa mal durante la rampigada santa ci va di mezzo lui come ci va di mezzo chiunque decide di sua volontà di andare a farsela un giorno qualsiasi di una qualsiasi settimana.
Se la Fidal vuole proibire ai suoi atleti di fare le scale di casa o quelle dei sottopassi ferroviari la Fidal va denunciata per intimidazione. A mio avviso.
ma io sono iscritto anche ad altre associazioni sportive cos’ come moltissimi altri partecipanti amici e non; non sono solo fidal, e allora? ho corso sotto mentite spoglie? no!
quindi una volta che prendo atto e mi assumo la responsabilità di eventuali infortuni…nessuno mi può impedire di partecipare.
Se no sbaglio, se no te son iscrito Fidal no te pol partecipar a gare competetive. La Fidal dunque vincola con sti contrati anche l’atività non competetiva de chi che vol far anche agonismo. Mi trovo che sta roba se ciami mafia e controllo sociale da parte de un ente che ga la concession da parte delo stato.
Niente de diverso de quel che sucedi con la Siae: se ti te vol la tutela dei tuoi brani te son OBLIGA’ a iscriverte ala Siae (ente PRIVATO) che ga el monopolio dei diriti d’autore in italia (bel, no, el libero mercato e la libera concorrenza che te piasi tanto?…)
Però se te son iscrito Siae te devi pagar per sonar i tui brani, anche se te fa beneficenza
@nick, ok,diciamo che la Fidal vuole fare il contropelo ai propri tesserati che non hanno ottemperato alle regole contrattuali. Ma allora non capisco le minacce di fare “intervenire le forze dell’ordine” per punire in fin dei conti anche chi tesserato non lo e’. Ripeto, capirei un richiamo alle proprie pecorelle, ma qui i toni mi sembra vadano ben oltre!
ma guardate che nessuno impedisce a nessuno di partecipare. Quando diventi atleta Fidal, semplicemente, ti impegni a gareggiare solo nelle competizioni che hanno il benestare della Fidal. Stop. Se fai diversamente, ti assumi le tue responsabilità.
Quanto al post 27, quando fai le scale di casa, non c’è nessuna classifica, e non paghi 15 euro all’organizzatore. La rampigada santa era una manifestazione competitiva a tutti gli effetti, invece.
p.s. io non mi stupisco che si siano incavolati, c’è gente che colleziona diffide e tutti sanno come si comporta la fidal, chi è dell’ambiente sa bene..e mica solo qui in FVG fanno così in tutta Italia… fanno ogni volta la voce grossa senza averne la piena autorità. Se dovessero veramente agire, beh…ci sarà un fuggi fuggi di atleti che si tessereranno per società estere.
@30, posso essere d’accordo. Anche se non so se “organi di giustizia” siano le forze dell’ordine. Forse si tratta della giustizia sportiva…
@29: la rampigada santa era competitiva. Lo dice chiaro e tondo il sito
E quindi?
La FIDAL come sempre ha dato l’ennesima prova di poter fare la voce grossa con i piccoli. Ricordo come invece, in occasione della 24 ore di Buttrio, messa in concomitanza della staffetta 24 ore di Trieste, patrocinata Fidal, ed inoltre campionato regionale dell’ora in pista, non abbia fatto nulla nei confronti di tale manifestazione. Anzi, quello che mi risulta è che invece abbia avviato contatti con la manifestazione friulana per metterla in calendario nel 2013, visto l’alto numero di partecipanti, e quindi, 1 euro a partecipante = tanti euro per la Fidal. Evviva la Fidal!
Si trattasse di atleti professionisti potrei capire, trattandosi di amatori mi sembrerebbe ridicolo… se non ci fosse da piangere.
Perché questa gara fosse sotto l’ala protettrice (?) della FIDAL chi ha organizzato avrebbe dovuto versare un obolo una tantum più una quota per ogni iscritto… a fronte di cosa? A me sembra l’equivalente del pizzo… Non mi sembra che la Federciclismo o come si chiama abbia fatto altrettanto con i “suoi” atleti…
#34 anche il torneo dei borghi o quello dei bar è competitivo eppure ci vedo gente non iscritta Figc o a Federbocce.
ma è così difficile? Un’atleta Fidal non può partecipare a manifestazioni competitive organizzate senza l’egida Fidal.
Chi non è tesserato può partecipare senza problemi a qualsiasi manifestazioni.
Non di con che sia giusto o sbagliato. Dico che è così. Punto. Stupisce che gli organizzatori si sorprendano per la reazione della Fidal. O che gli stessi atleti se la prendano se ricevono una lettera nella quale vengono loro chieste delle spiegazioni.
vi invito a fare una ricerca in rete di ‘diffide fidal’ e a farvi la vostra opinione leggendo su come nell’ambiente non venga presa sul serio, dalla lombardia alla campania, leggete su podisti.net e …meditate !
difFidalaFidal
paiazi.
#39 ma non si può organizzare nulla senza l’approvazione della fidal, coerente…
@43 puoi organizzare quello che vuoi. Devi semplicemente sapere che se non hai l’egida della Fidal, i suoi tesserati, teoricamente, non potranno partecipare alla manifestazione che organizzi.
Non ci vedo niente di strano
ma è così difficile? Un’atleta Fidal non può partecipare a manifestazioni competitive organizzate senza l’egida Fidal.
Ma stai scherzando vero?
E se partecipa alla corsa dei sacchi? Non può neanche andare al casinò? Deve rifiutarsi di sentirsi in competizione coi colleghi di lavoro?
Magari mi iscrivo alla Fidal e c’ho la scusa pronta se il capo mi rompe le balle che non faccio niente.
spiacente ma non è come dici
La diffida infatti arriva anche alle società che osano organizzare competizioni extraFidal, pertanto senza FIDAL… NON SEI LIBERO DI ORGANIZZARE ALCUNCHE’.
la corsa dei sacchi non è competitiva. Così come non lo una serata trascorsa al casinò. così come non è una manifestazione competitiva lavorare quotidianamente in un’azienda o in un ufficio pubblico.
Così come non è competitivo giocare a calcetto con gli amici, per esempio.
State montando una polemica sul nulla….
#44 Arriva uno a iscriversi al banchetto per la gara de s’cinche in salida della parrocchia e l’organizzatore gli chiede ‘Sei iscritto alla FIDAL?’ – ‘No’ – ‘Sei sicuro? Guarda che se poi vien fuori chiamiamo i carabinieri. Devo perquisirti per vedere se hai una tessera FIDAL addosso’.
@48 cerchi di difendere l’indifendibile.
#44 e se la corsa dei sacchi ha i cronometristi che stileranno una classifica per premiare i più veloci o chi fa il salto più alto/lungo ?
@47, un conto sono le società sportive che fanno riferimento alla Fidal; un conto le associazioni , come l’associazione che ha organizzato la rampigada santa.
E’ ovvio che una società di atletica affiliata alla fidal non può organizzare una competizione per i fatti propri senza avere il placet della Fidal. E se lo fa, accetta il fatto che arriva una diffida.
Se fai parte di una federazione accetti le regole previste. Ripeto: nessuno ti obbliga a fare parte della Fidal.
Ma questo non avviene solo con la Fidal. Ma avviene in ogni normale organizzazione di qualsiasi genere.
#48 è competitiva ma non agonistica. Per le gare agonistiche che fanno classifica, devi avere il certificato medico agonistico, cioè pagare l’obolo al medico sportivo di turno. Ma la rampigada come la corsa dei sacchi non è agonistica.
@50 sei tu che difendi l’indifendibile.
@51 non so darti una risposta. Quello che dico è che gli atleti che hanno partecipato alla manifestazione sapevano benissimo che non avevano il benestare della federazione.
E che la federazione non avrebbe gradito. La federazione ovviamente (ci mancherebbe) non ha il potere di impedirti di fare ciò che vuoi. Dice semplicemente: queste sono le regole da rispettare. Se tu firmi quel foglio ti impegni a rispettarle. Se non le rispetti, sai che ci saranno delle conseguenze.
E’ quello che avviene in qualsiasi tipo di organizzazione strutturata.
@33, qualunque “giustizia” venga invocata (divina, terrena o sportiva) per interrompere una manifestazione che non vedeva partecipare SOLAMENTE tesserati FIDAL , il proclama fatto dal piccato direttore e’ completamente fuori luogo, in quanto diretto a danneggiare anche chi non centra nulla. Inoltre si ha la netta sensazione che l’intervento sia stato causato da invidia e sete di finanziamenti.Non mi stupirei se questo paladino della burocrazia(in Italia si puo’ trovare una disposizione per bloccare qualsiasi cosa) venisse crocifisso di risate(giustamente, a mio modo di vedere) dai media e dall’opinione pubblica.
#54 e io non sono piu tuo amico…
MAPPERFAVORE…
Ultim’ora: la UE ga deliberà contro el monopolio de la SIAE. Entro breve i artisti poderà farse tutelar anche da altre organizzazioni e queste probabilmente no anderà più ad angariàr i esercizi pubblici.
Probabilmente se poderà far teatro amatoriale e dialettale senza spennàr el pubblico.
Ma se poderà anche tornàr a farse una cantada e una sonada nella pubblica via senza paura che rivi el picciotto a pretender soldi.
Bisogna aver fiducia ne le organizzazioni internazionali, xe le uniche che ne pol salvàr.
#55 stiamo tutti alla finestra ad aspettare questo splendido momento. FidaLti!
tuto sto casin xe per meno de 500 euri (270 standard + altri circa 200 per i partecipanti), questa xe la realtà. xe vergognoso…
@ capitano
E’ probabile che tu non abbia mai organizzato gare (competitive o no), di qualsiasi sport.
Le più facili sono le non competitive, perché se devi farle competitive allora ti tocca pure avere i giudici “certificati” per le omologazioni dei tempi.
Ad ogni modo, queste gare si svolgono quasi sempre in aree o addirittura in strade pubbliche. Il che significa che devi avere il permesso della prefettura, del comune, dei vigili urbani. E se si tratta di un percorso intercomunale devi avere i permessi doppi. Poi devi garantire l’assistenza sanitaria, che non è facoltativa ma OBBLIGATORIA.
C’è poi da dire che quando vai dal comune per presentare la domanda, non puoi essere un privato cittadino, ma il legale rappresentante di una società o di un’associazione, le domande vanno fatte in marca da bollo e devi pure presentare la cartografia con tutte le indicazioni del caso.
Tralascio la parte fiscale, visto che se tiri su dei soldi devi essere – ovviamente – in regola con tutta quanta la normativa.
Questo poi senza pensare che devi preparare un modello d’iscrizione. Prova ad immaginare che devi scrivere nel modello d’iscrizione per essere al riparo da problemi.
Metti adesso che uno si spacchi una gamba mentre sta facendo la gara e metti pure che sul percorso non ci sia nessun servizio di assistenza, meno che meno sanitaria.
Secondo te non ti capita nulla?
Te lo dice uno che fa parte di una società ciclistica, che per organizzare il proprio campionato sociale “open” ci mette all’incirca sei mesi.
e se un partecipa al mastubatet a thon e xe teserà fidal xe longhi?
noto che come sempre Nick eludi i comenti scomodi (29):
ripeto: l’iscrizion ala fidal diventa praticamente ineludibile se un vol far atività sportiva competitiva. E dunque la fidal agissi praticamente monopolizando l’intera atletica legera italiana (che, considerando le idee del nostro ReagaNick, xe un paradosso, visto che el parla de libero mercato e libera concorrenza)
@53 bisognerebbe capire cosa vuol dire “competitiva” e cosa vuol dire “agonistica”.
@ sandi (57):
bellissima notizia, ma credo che l’italia continuerà a darghe el monopolio dei diritti d’autore ala siae e preferirà far pagar al italia (cioè ai citadini italiani) una multa ogni anno. Proprio come sucedi per el bolo sul passaporto
@ sfsn
Se non ti piace la Fidal, puoi iscriverti all’Uisp. Infatti Fidal e Uisp hanno una convenzione fra di loro. Che ha causato baruffe a non finire.
@62, a parte che ti ho risposto nel post 31.
Io non sostengo che la Fidal abbia ragione, e nemmeno torto. Dico che funziona così, nella vita normale: quando metti una firma ti impegni a rispettare quello che sta scritto su quel documento. Non credo che il liberalismo e il liberismo c’entrino qualcosa.
Che non fare parte della fidal ti tagli fuori dal circuito dell’attività agonistica\competitiva, è un altro discorso.
Grazie per il Reaganick: mi piace davvero molto.
Per me il buon vecchio Ronald è un mito assoluto, totale.
#60 toglimi una curiosità l’FCI si comporta come la fidal? nessuno ha notizie di diffide da FCI ? perchè la rampigada era anche ciclictica e chi ha vinto mi è stato riferito che è un campione nell’ambiente ciclistico.
Reagan per mi inveze xe un farabutto criminale, degno de Hitler
#66 mussolnik xe più adatto
@ VARI :
organize’ un “flashmob ciclistico” cussì
nissun sa niente e dopo se sparissi tuti.
Basta romper !!!!
@68 non rispondo che se non si va davvero troppo fuori tema. Prendo atto di quello che pensi tu. E del paragone che hai fatto. Sarei più curioso però di una risposta nel merito di quello che ho scritto nel post 62.
@69, grazie per l’insulto. Molto gentile. Molto civile.
#60 stai dicendo che quelli di spiz non hanno fatto le cose come andavano fatte?
el post 62 rimanda al 29.
ho già scritto che a quanto riportato nel post 62, ho risposto nel post 31
@ Bobo
Francamente, la FCI non ha mai messo il naso nelle nostre gare sociali. Anche perché non sono inserite nel calendario regionale (tantomeno nazionale).
Però una quota del bollo d’iscrizione annuale deve andare alla FCI, così come se organizzi una qualsiasi gara devi pagare una somma che loro chiamano “tassa gara”, anche se non è ovviamente una tassa. La paghi con bonifico e dipende dal tipo di gara che organizzi.
Tieni presente che per essere una gara con tutti i crismi, devi avere un direttore di corsa, un vicedirettore di corsa (da indicare alla FCI con apposito modulo), devi presentare il programma della gara (indicando per esempio se organizzi due o più corse: per esempio maschile, femminile e a coppie, oppure in linea e a cronometro, oppure ancora agonistica e amatoriale), e così via.
La questione più spinosa a mio modo di vedere resta sempre quella degli eventuali infortuni. Se uno si fa male, sono cazzissimi se non sei coperto.
Ti dirò anche che c’è molta maretta – fra gli amatori – fra ACSI e UDACE, ma non sto qua a raccontarti tutto.
sveia!
parlavo (portando come esempio la Siae) dei enti privati che esercita un monopolio ala facia del tuo bel libero mercato e dela libera concorenza!
è un argomento che non interessa il tema dell’articolo e dei commenti
@ sfsn
Mi risulta che il monopolio “SIAE style” esista anche in Olanda e in Danimarca: una sola società che per legge tutela i diritti di autori ed editori. Il problema non sta tanto nel monopolio (in questo caso), quanto nel modo in cui viene esercitata l’attività dalla SIAE.
“La qualificazione agonistica a chi svolge attività sportiva è demandata alle federazioni sportive nazionali o agli enti sportivi riconosciuti.”.
La suddetta delega regolamentare alle federazioni e agli enti sportivi appare limitata all’aspetto soggettivo, non estendibile al profilo oggettivo dell’attività sportiva agonistica.
In breve, il DM appare conferire ai predetti enti solo la definizione di quali atleti possano definirsi agonisti (… qualificazione agonistica “a chi svolge”…), ma non anche quali attività sportive siano connotate dall’aspetto agonistico.
Pertanto, come da ultimo dimostrato da Cass. 15394/2011, ai limitati fini della responsabilità civile la giurisprudenza ha delineato un’autonoma configurazione (o qualificazione) dell’“attività agonistica”, in cui, […] deve essere necessariamente incluso anche il torneo sportivo fondato sulla gara e sulla competizione tra i partecipanti, tale da implicare un maggior impegno psicofisico ai fini del “prevalere” di un individuo o di una squadra sull’avversario.
[…] Ovviamente a opposto risultato si perviene se, per converso, la cd. “gara propagandistica” consiste in un’esibizione tennistica, con prevalenza della “propaganda” sulla “gara”.
http://www.federtennis.it/TribunaApertaBlogCommenti.asp?IDPost=2233
E’ questo il punto: era una gara esibizione nell’ambito della giornata europea della mobilità.
Va dimostrato il carattere agonistico che provviene solo se la gara fosse stata inserita in un contesto di campionato o di classifica.
Ho controllato la storia della SIAE: il monopolio legale esiste in Italia, Olanda e Danimarca. In Germania, Spagna e Svizzera non esiste un monopolio legale, ma un monopolio “de facto”, visto che lo stato ha rilasciato una sola licenza ad una sola società.
In Francia sono invece stati indicati dei requisiti: se tu li possiedi, allora sei automaticamente autorizzato. In Gran Bretagna invece dai tempi della Thatcher ognuno fa quello che vuole, tanto che ci sono delle società specializzate per tipologia, anche di genere musicale.
Vogliamo quindi il neoliberismo thatcheriano o il sistema centralistico neo-socialista?
@VARi : ora scherzi e battute a parte.
Lo sport anche amatoriale in Italia sta diventando una cosa per ricchi se si vuole farlo seriamente.
Io tra figli e nipoti ne ho una mezza dozzina che si sono dedicati ad attività sportive, tasse iscrizioni,certificati medici etc era un taglieggiamento continuo.
Vista la fortuna di vivere al confine tutti si sono associati a gruppi, Sloveni,Austriaci,Ungheresi dove i costi sono umani e tutto e’ semplice ed anche meglio organizzato e l’uso degli impianti
non e’ oneroso e gli orari sono più elastici.
La prova di ciò sono state le ultime olimpiadi dove gli atleti italiani all’ 80% erano appartenenti alle Forze Armate per
presentarli come atleti non professionisti,
Come avrebbero potuto autofinanziarsi questi atleti per i propri allenamenti con quelli che sono gli impianti sportivi a disposizione dei privati e loro relativi costi ????
Qui vogliamo paragonare una gara ciclistica
rionale (Roiano -Obelisco) come fosse una tappa del giro d’Italia !!!
Perche no femo el campionato de le processioni de Corpus Domini : Sant’Antonio Novo San- Giusto el nozolo che riva primo !!!
Ma volemoproprio farse rider drio !!!!
🙂 🙂 🙂
Comunque sia, voglio anche dire che la lettera che spedisce la FIDAL è standard. La manda a tutti quanti da anni. Poi tu non fai nulla e la cosa finisce lì.
Niente di nuovo:
burocrazia, ostacoli e tentativi di monopolio.
E’ ciò con cui si trova a fare i conti chiunque tenti di fare qualcosa auto-organizzandosi!!!
Risibile giustificare questo andazzo appellandosi ai cavillosi regolamenti imposti dalle stesse organizzazioni che determinano un tale stato di cose.
Il messaggio è chiaro: ai politici la politica, agli esperti le decisioni ed alle federazioni l’organizzazione degli eventi… chi sgarra paga! La società dei morti viventi…
@ 81:
riscossione dei diritti d’autore pubblica, sicuramente! equa ripartizione dei incassi derivanti dai diritti d’autore! No come adesso, che te paghi 15o euro per un concerto in cui te ga sonà tochi tui e te riva due-tre euro…
ah, EichmanNick, dimenticavo: che bel glissar su argomenti scomodi…
@86: questa offesa è inaccettabile. Inaccettabile!
Ma come ti permetti di insultare le persone in questo modo?
Alla prossima edizione tutti diremo di chiamarci Guido Germano Petterin (quindi omonimi del presidente della FIDAL FVG) ed il problema è risolto, certo, la cosa sembrerà strana ….
@nick, ripeto la domanda(forse e’ sfuggita nella quantita’ di post). Perche’,se l’obbiettivo e’ richiamare i “propri” tesserati, si deve invece anche minacciare l’evento in se’che, ricordiamolo, comprendeva anche sportivi non tesserati che avevano tutto il diritto di divertirsi?
@89, scusa se non ho risposto. Condivido le perplessità di quanti si interrogano su come si è mossa la Fidal. Quello che sostengo è che tutti ben conoscono cosa significa tesserarsi per una federazione: ovvero, rispettare determinati vincoli.
Francamente, non ho l’impressione che la Fidal abbia minacciato l’evento. Ha semplicemente detto: “si tratta di una manifestazione che noi non avalliamo, quindi chi è tessarato con noi non è autorizzato a parteciparvi”. Probabilmente, sarebbe bastato iscriversi alla non competitiva e non sarebbe accaduto nulla.
E’ giusto? E’ sbagliato? Se ne può parlare.
Personalmente non mi sembra così strano che ciò avvenga. Ma mi rendo conto che per iniziative come questa possa stonare il veto della Fidal.
Tutto qui.
Trovo davvero eccessivo parlare di “mafia”, “pizzo”, “intimidazioni”….
Così come trovo eccessivo che qualcuno si lasci andare ad insulti ed offese pesantissime.
se te va ben quel macelaio de Reagan no vedo la diferenza, comunque te go messo quel nomignolo perchè durante el processo nol rispondeva ale domande.
Caspita! Diktat e richiesta me par come pretender el pizzo…. 🙁
@ giampaolo 82:
po mi trovo vergognoso che l’unico modo de far sport in italia sia meterse una divisa. Xe una roba che podeva andar ben durante el ventennio, ma xe indegno de un paese civil e democratico.
E trovo ancora più vergognoso che co se parla de teatri o orchestre, tuti sti liberisti disi: “la cultura no porta soldi, i teatri e le orchestre xe una palla al piede, improduttiva, carozzoni che devi esser lassai andar a fondo.” Inveze nissun se acorzi de sti sportivi che vien ugualmente mantenui dele tasse dela coletività. Semo obietivi per favor.
@90, ringrazio della risposta. Mi sembra che quel “se solo avessimo voluto, avremmo potuto far intervenire le forze dell’ordine” proferito dal responsabile Fidal non lasci dubbi in merito all’arrogante allargamento dello spazio di manovra. Per il resto posso anche essere daccordo sul principio che se esistono delle regole sottoscritte, sarebbe opportuno osservarle, e spero che casi del genere possano servire a portare il buon senso dove si scivola nel grottesco, migliorando la situazione. Non viviamo mica in un mondo cristallizzato, no?
@90 e @89
scusate l’intromissione ma forse state parlando di due articoli diversi.
credo che la domanda di luftanze parta non da questo post su bora.la, ma da questo passaggio dell’articolo del piccolo (correggimi se sbaglio):
«Se solo volessimo – rincara la dose De Mori – potremmo fare intervenire sul luogo della gara le forze dell’ordine».
ah eco, te ga pena scrito ti 🙂
@91: associare una persona a chi è stato condannato per avuto un ruolo di massima responsabilità nello sterminio degli ebrei è un’offesa inaccettabile, gratuita e vergognosa. Di più, si tratta di un atteggiamento culturalmente violento, dal momento che mi offendi in quel modo semplicemente perchè la penso diversamente.
Quando capitano cose di questo tipo penso a quanto sono stato fortunato per aver avuto un’educazione che mi impedisce di trascendere in questo modo nei confronti dell’altro. Spiace davvero che tu non sia stato egualmente fortunato.
Quanto alle questioni storiche, è evidente che i riferimenti che fai sono sbagliati, nel merito e nel metodo. E’ pertanto davvero difficoltoso confrontarsi.
mamamia Nič,
che rabìn che te son, ara!
comunque stago ancora spetando che te me rispondi al post 29 e al 77, visto che altre volte no te ga batù ciglio co se andava fora tema… Ma stavolta go come l’impression che no te ga argomenti
e po se te va ben che te associo a Reagan, che ga avù un ruolo chiave nel sterminio dei campesinos in El Salvador e Nicaragua, che ga progetà el golpe contro Grenada, che ga distruto el sistema sociale american mandando in miseria le classi americane non abbienti, che ga aumentà le spese militari in maniera abnorme, che ga distruto el movimento sondacale statunitense, che ga fato copar religiosi scomodi come Mons. Romero, la roba te dovessi esser indiferente, visto che le stesse robe le ga fate anche i nazi
dimenticavo el bombardamento de un stato sovrano come la Libia.
Magari qualchedun lo ga za scritto, ma giogar a un sport che no sia calcio (oltre la serie C) NO XÈ UN LAVOR.
El sport xè dilettantismo, e no ga gnente de veder coi mestieri.
Questo se se lo dimentica spesso, purtroppo.
Ovviamente el confin diventa sottile quando se gareggia a alto livel, ma qua se coreva soprattutto per la majeta e la radler alla fine, se no sbajo (mi purtroppo jero via).
Ah, sì: immagino e spero che se stia parlando della gara _competitiva_
Se ve interessa, nel mio campo, per qualche anno la federazion se ga accanido contro i centri estivi, minacciando, oltre che le società, i tecnici federali presenti.
Questo per dir che tante volte le federazioni esagera con le manie de controllo, e le leggi dovessi esser tanto aspre solo in casi veramente gravi*.
Per precisar: l’allenador xè l’unico tecnico/libero professionista de tutta la società, trattado alla pari dell’elettricista che ripara i fari.
I altri (sempre che non sia un sport e una categoria espressamente professionistici) xè tutti dilettanti e volontari.
Immagino e spero anche che i giudici federali accetterà volentieri la motivazion dei atleti. Auguri!
* tipo questo
http://www.hockeypista.it/utente/notizia_vedi.php?id=10343
e in seguito ghe xè sta vietado a squadre europee affiliade alla firs (la fifa del pattinaggio) de andar a far anche solo amichevoli con le squadre ribelli.
Questi xè ribelli, no i “rampigadori santi”, no i tornei de pallavolo o pallacanestro a tre organizzadi per far vero e puro sport, o ancora mejo per usar el sport come mezzo per veicolar messaggi positivi.
@99 mai lette tante falsità in un colpo solo. Incredibile davvero. Perchè non lo accusi anche di aver favorito il colpo di mano di Maradona al mondiale dell’86?
Quanto alla vicenda siae, non conosco bene l’argomento, e non ho una posizione specifica.
guai tocarte un supereroe. xe tuti dati de fatto, solo un cole fete de persuto sui oci no pol acorzerse.
quanto ala siae, me par che no te ga conoscenza sul argomento solo perchè el te xe scomodo: te sa sempre tuto…
me par che desso la SIAE pol eser saltada con licenze Creative Commons (http://it.wikipedia.org/wiki/Licenze_Creative_Commons). Xe diversi gruppi che se occupa de spiegar come se fa, mi no go mai fatto ma me per una bona idea.
Lassemo star los campesinos, creo que più de qualchidun se ga perso qualche toco per strada, quindi xe inutile anche solo pensar de parlar de certe robe.
non gò partecipà……ma prometto che me iscrivo alla fidal e el prossimo anno vegno anche mi……
#106 AHAHAHA! Bruno… te son el meo toco!! 😉
Chissá se la FIDAL se occupa anche de gite scolastiche…
erika,
esisti la possibilità de iscriverse a creative commons, ma in italia no te ciapi i diriti d’autor – per esempio co vien eseguì un tuo brano -. Al massimo xe tutelada la tua proprietà se qualchedun te copia e dichiara come suo (ma comunque xe tuto de veder, visto come funzioneria una causa in italia in sto caso)