10 Ottobre 2012

Udine: quando sport e cultura si incontrano attraverso le lingue

“Lo sport è un linguaggio universale, e così può diventare uno strumento prezioso per superare la babele delle lingue e facilitare la comunicazione tra popoli e culture diverse”. Ariella Cuk, esperta di comunicazione interculturale e responsabile di “Languages meet Sport – \Festival per le Lingue e Culture Regionali e Minoritarie”, presenta in questo modo il progetto internazionale che si terrà il 19 e 20 ottobre 2012, a Udine.
“L’incontro tra lo sport e la cultura attraverso le lingue –continua Ariella Cuk- è tanto raro quanto prezioso, ed significativo che avvenga ad Udine, in una regione come il Friuli Venezia Giulia, caratterizzata dalla sua molteplicità linguistica e da una diffusa e capillare pratica sportiva”.

La lingua, infatti, è lo strumento fondamentale della comunicazione tra gli esseri umani e ci ha fatto diventare “homo sapiens”. Ma la sua molteplicità, se da una parte riflette la complessità storica, culturale e territoriale, può essere anche un ostacolo, addirittura una maledizione divina, secondo la narrazione biblica della Torre di Babele, e ogni popolo rischia di considerare “barbaro” (balbuziente) lo straniero che non parla la sua lingua (koiné). L’Unione Europea, che ha avviato un processo di unificazione senza precedenti nella storia, ha accettato questa sfida, per tenere insieme e al tempo stesso rispettare la diversità linguistica e culturale, sia nazionale sia locale.

Da questa sfida nasce il progetto “Languages meet Sport”, che vuole far parlare tanti sport in tante lingue diverse per dimostrare, soprattutto ai più giovani, che la diversità linguistica e culturale è uno dei valori fondanti della comune cittadinanza europea. La terza edizione del progetto, sarà particolarmente incentrata sull’incontro, il confronto e la conoscenza delle lingue regionali e minoritarie attraverso lo sport.

Il festival si terrà al centro Culturale delle Grazie, di via Pracchiuso, tra venerdì 19 e sabato 20 ottobre, ed ospiterà grandi società di calcio legate al proprio territorio, come l’Udinese e l’Arsenal, assieme ai ciclisti baschi della Fundacion Euskadi, a chi pratica il volo libero in Sudtirol, oltre alle discipline sportive di frisoni, irlandesi, gallesi, e sloveni. Il festival -organizzato da Leader Comunicare Interculture con la collaborazione dell’ARLeF e che vedrà la presenza della senatrice Tamara Blažina- presenterà i più interessanti progetti europei che favoriscono il dialogo tra lingue e culture attraverso lo sport, e porterà testimonianze ed esempi di “buone pratiche” che promuovono la diversità linguistica e contribuiscono alla comprensione reciproca delle diverse culture e comunità.

Il Festival vuole offrire, a tutti coloro che sono interessati alla promozione della lingua e la cultura del territorio, l’opportunità di presentare i propri progetti, confrontarsi con gli altri e sviluppare un network europeo nell’ambito delle Lingue Minoritarie. Aperto alle scuole, università, club sportivi e associazioni culturali, oltre che a tutto il pubblico interessato, la manifestazione prevede la partecipazione di oltre cinquecento studenti delle scuole superiori di Udine. Il programma, strutturato in sessioni plenarie, presentazioni e laboratori, ospiterà anche quattro workshops dove i partecipati potranno sperimentare l’intreccio di lingue, movimento e sport nella kermesse ispirata alla Haka Dance Maori, conoscere lo spirito multilingue della Arsenal Song –canzone multilingue realizzata dall’Arsenal Double Club in occasione dei Giochi Olimpici– e incontrare la sperimentazione rap in inglese e friulano.

Il festival sarà aperto ufficialmente venerdì 19 ottobre dai saluti delle autorità, per entrare subito nel vivo con la sezione “Le lingue e il calcio”, a cui prenderanno parte il Presidente dell’Udinese Calcio Franco Soldati, che parlerà dell’Udinese come squadra europea che “parla” la cultura del territorio. Seguirà Martha Stoker, vice presidente dell’Unione federale delle nazionalità europee, nonché Assessore alla Regione Autonoma di Trentino-Südtirol/Alto-Adige, che racconterà l’esperienza di Europeada, Torneo di calcio delle Lingue Minoritarie Europee, e Samir Singh dell’Arsenal Double Club, che rappresenta un vero e proprio modello per imparare le lingue con il calcio.

Nella sezione “Diversità linguistica e Sport”, l’allenatore della Leonorso Rugby Udine Michael Dwyer e l’assessore Elio De Anna racconteranno lo spirito di questo sport attraverso la Haka dance Maori, e seguirà l’attesissima testimonianza dei rappresentanti della fondazione ciclistica Euskadi, una squadra composta esclusivamente di corridori baschi, che partecipano a grandi corse come Tour de France e Vuelta spagnola.

La giornata di sabato 20 sarà aperta da “Il caso della Lingua Friulana – Strumenti e azioni per la socializzazione dell’identità” raccontato da William Cisilino, Direttore di ARLeF (Agenzia Regionale per la Lingua Friulana), seguito dagli interventi di Martin Maver, ZSŠDI Unione delle Associazioni Sportive Slovene, che parlerà di “Correre, saltare, lanciare: da noi si fa anche in sloveno”, di Meirion Prys Jones del Network per Promuovere la Diversità Linguistica e Peter Birch della Commissione Europea che parlerà del programma Life Long Learning, a sostegno delle lingue regionali e minoritarie.
Dopo tanti progetti provenienti da tutta Europa, i partecipanti saranno coinvolti direttamente in laboratori e workshop dove potranno sperimentare in prima persona l’incontro tra lingue e sport, ma anche danza, canto e movimento.

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