3 Ottobre 2012

Tribunale di Gorizia: prende l’iniziativa l’Ordine degli Avvocati. Un’assemblea pubblica venerdì alle 17.30 all’UGG

La questione dell’accorpamento del Tribunale di Palmanova al Tribunale di Udine di giorno in giorno sta diventando incandescente: non solo evidenzia come la provincia di Gorizia continui ad essere l’equivalente del vaso di coccio trasportato nel carrozzone della politica tra vasi di ferro e come cittadini e loro rappresentanti ancora non riescano a farsi sentire su questa e altre questioni , ma traccia una mappa di posizioni, contraddizioni e luoghi di contrattazione che saranno elementi salienti della scenografia della campagna elettorale in Regione.
“Gorizia e la sua provincia in agonia! Dopo quello che abbiamo perso, cosa perderemo ancora?”. con questo slogan Giuseppe Cingolani annuncia l’incontro organizzato dall’Ordine degli avvocati di Gorizia, venerdì 5 ottobre, alle 17.30, all’UGG in via Rismondo 2, e dedicato appunto al mancato accorpamento di Palmanova a Gorizia.
Operazione, questa, che era stata decisa dal Governo a luglio, con tanto di parere favorevole del Consiglio superiore della magistratura : l’accorpamento – ricorda Cingolani in una nota – “ avrebbe reso obbligatoria la revisione degli organici, portando tra l’altro al raddoppio dei magistrati e del personale amministrativo di Gorizia, rimediando così alla nostra storica carenza di organico.
“Ma di fronte a questa possibilità i politici dell’udinese, di ogni forza politica – precisa Cingolani – si sono scatenati: le pressioni politiche hanno prevalso su ogni argomento razionale”.
“Dobbiamo spezzare questa logica – prosegue Cingolani – per cui i grossi centri della regione impongono sistematicamente il loro interesse, basandosi unicamente sui rapporti di forza.”
In altra circostanza Cingolani era stato ancora più esplicito e aveva sancito in un documento lo strapotere e l’arroganza dei grossi centri regionali, che vogliono servirsi di tutti i partiti per imporre le loro logiche.
“È necessario – conclude – che noi, cittadini isontini, reagiamo con forza, pretendendo l’equità di trattamento, il pari diritto di accesso ai servizi, la giusta valorizzazione delle risorse del nostro territorio. Anche nel caso del Tribunale potevamo fare di più.”
Insomma, l’identificazione tra grossi centri della Regione e grossi politici della Regione, seppur ancora non ufficialmente introdotta, è sempre più precisa: a parte che sarebbe anche ora di arrivarci, nel nostro parlare quotidiano, è davvero fastidioso parlare di Udine come di un unico nemico, usiamo nomi e cognomi e sigle politiche. E forse capiremo anche perchè Gorizia fa da così tanto tempo, in ogni scena, la parte della Cenerentola.
Torniamo al tribunale. Come mai la logica del far prevalere nuovi assetti territoriali (che ispirava l’originario decreto ministeriale di accorpamento di Palmanova a Gorizia) rispetto l’attuale geografia provinciale, funziona qui da noi solo quando si debba prevedere lo smembramento della provincia di Gorizia e non quando si debba far valere, come è stato in maniera spudorata, l’attrazione di Palmanova rispetto a Udine in quanto appartenente alla provincia friulana?
Il Coordinamento di Sinistra Ecologia e Libertà di Monfalcone ha espresso una compiuta posizione che evidenzia le implicazioni della vicenda nel formarsi degli schieramenti e delle alleanze elettorali: “ Tale azione – si legge nell’ordine del giorno di una recente riunione del Coordinamento – è stata svolta anche da esponenti del Partito Democratico guidati da Debora Serracchiani, come dichiarato dalla stampa, superando il parere tecnico del Consiglio Superiore della Magistratura il quale indicava come più ragionevole, efficiente ed efficace l’accorpamento di Palmanova con il Tribunale di Gorizia.” Un ulteriore chiarimento del Coordinamento monfalconese: alle prossime elezioni regionali non verranno sostenuti candidati che si siano spesi contro gli interessi della provincia di Gorizia; e tanto per essere precisi, nemmeno candidati che non si siano chiaramente espressi contro il progetto TAV, che non rispettino i valori della laicità ( richiamo questo alle presunte manovre di avvicinamento tra la Serracchiani e l’UDC, sullo sfondo di analoghe inclinazioni del PD nazionale).
Il Forum Gorizia nel suo blog non nasconde che “ a quanto sembra (e di ciò non si fa cenno nelle cronache locali), gli operatori palmarini, una volta lottato strenuamente per evitare la soppressione, sembrano decisamente più favorevoli a spostarsi nel bel nuovo Palazzo di Giustizia udinese piuttosto che nel fatiscente Tribunale goriziano. “Quando non si sottostà a logiche partitiche – dichiara trionfalmente il sindaco di Palmanova Martines (del Partito Democratico) commentando la “vittoria” udinese – ma si lavora insieme con un obiettivo comune, che risponda alle esigenze dei cittadini, i risultati non possono mancare” . Ammonisce il Forum “ Dal punto di vista dell’analisi politica manca un dato importante, cioè la volontà degli operatori e dei cittadini di Palmanova, considerati dai “nostri” alla stregua di una casella da conquistare e non invece di interlocutori da tenere presenti. Perché non si è discussa insieme a loro una strategia comune, offrendo delle motivazioni valide per convincerli della “bontà” di un trasferimento a Gorizia? Forse è questo aspetto relazionale quello che maggiormente evidenzia la debolezza della politica goriziana: se a livello istituzionale si sia fatto o no “tutto il possibile” per portare il tribunale di Palmanova a Gorizia è tutto da dimostrare; appare invece certo che i palmarini sono stati considerati soltanto in funzione della salvaguardia del Tribunale (e della Provincia), non in quanto interlocutori con un proprio punto di vista e con particolari aspirazioni”:
Chi si aspettava, infine, durante la presentazione a Gorizia, pochi giorni fa, di Deborah Serracchiani quale candidata PD alla presidenza regionale, un chiarimento sulla faccenda, difficilmente si è sentito soddisfatto dalle scivolosissime argomentazioni della segretaria regionale.

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23 commenti a Tribunale di Gorizia: prende l’iniziativa l’Ordine degli Avvocati. Un’assemblea pubblica venerdì alle 17.30 all’UGG

  1. abc ha detto:

    Io la vedo in modo diverso: all’interno di una provincia del Friuli che comprenda anche tutta l’attuale provincia di Gorizia si può pretendere la fusione del tribunale di Gorizia con Palmanova, oltretutto parecchie zone dalla bassa storicamente erano parte della contea di Gorizia. Ma nella malaugurata ipotesi che la nostra provincia sia assorbita in toto o in parte da quella di Trieste, la fine del nostro tribunale sarà certa. In parole povere rispetto a Trieste siamo il contado, rispetto ad Udine abbiamo maggiori possibilità di essere centro di aggregazione, se non altro per il mandamento di Cervignano.

  2. JACOPO ha detto:

    Sogno o sono ubriaco….?
    Abc, sei forse l’unico che la pensa come me…lasciamo perdere il fatto del Friuli o Venezia Giulia, triestini o friulani(io sono friulano doc di Gorizia), ma la gente non si rende conto che ,passando sotto Trieste, perderemmo tutto quanto…e quando dico tutto, intendo tutto.
    Con Udine saremmo decentrati ma avremmo sicuramente l’opportunità di collaborare su titti i fronti…Gorizia al Friuli!!!!

  3. Alessio ha detto:

    @ abc
    Se Gorizia perde la provincia sarebbe in pratica indifferente come conseguenze, il tribunale chiuderebbe di sicuro. al di là del bacino di utenza hanno approvato la chiusura di quello di Tolmezzo proprio perchè la cittadina non è capoluogo di provincia. E la stessa sorte avrebbero INPS, INAIL, Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, Prefettura, Agenzia delle entrate e tutti gli altri organismi ed enti periferici dello Stato con sede nei capoluoghi di Provincia. Ed è probabile che la stessa fine farebbero pure la mortorizzazione civile e gli uffici della Regione di via Roma.

  4. Pieri ha detto:

    Su questo sito filo-triestino siamo in pochi a pensarla così, ma in provincia di gorizia ce n’è tanti

  5. Alessio ha detto:

    @ Pieri
    A Gorizia città non lo so, nella destra Isonzo credo che un referendum sarebbe un plebiscito verso Udine mentre nella sinistra Isonzo il plebiscito sarebbe verso Trieste.
    Quello che non mi va giù è che si continuano a fare discorsi come se fosse necessario e cosa buona e giusta cancellare le province più piccole quando i recenti fatti del Lazio hanno dimostrato che il troiaio aumenta di dimensione proprio andando verso enti più grandi, vedi regioni.

  6. abc ha detto:

    @ Jacopo 2, non siamo solo noi 2 a pensarla così, numerose persone di questa provincia sono convinte della stessa cosa, come sostiene anche Pieri.

    @ Alessio 3 e 5, Tolmezzo è stato chiuso per scarso bacino di utenza, non perché non sia capoluogo provinciale. In altre province ci sono più di un tribunale. Il problema è che i comuni della bassa udinese non vogliono aggregarsi al tribunale di Gorizia, altrimenti sarebbe stata cosa fatta. Se dovesse essere soppressa la nostra provincia, sarebbe più vantaggioso aggregarsi ad Udine. In tal caso non penso che l’opposizione di quei comuni avrà lo stesso peso di adesso. Viceversa nell’ipotesi di finire sotto Treste questo tribunale viene chiuso o prima o poi per bacino di utenza insufficiente ed aggregato a quello dell’attuale capoluogo regionale.
    Se vince la piccola alle regionali resta il rischio che spariscano gli uffici provinciali che hai elencato: quella ha già detto che intende chiudere tutte le province, (compresa l’unica con le carte in regola per rimanere in vita) senza dare nessuna assicurazione sulla sopravvivenza degli uffici da te elencati.
    Son d’accordo con te nell’affermare che c’è maggior corruzione nelle regioni che nelle province, ma stiamo toccando il fondo, rubano perfino i soldi delle tasse e bucano le gomme dei disabili.

  7. abc ha detto:

    @ Mauro,
    permettimi una domanda, come giudichi la posizione del sindaco del comune capoluogo di provincia il quale è favorevole all’abolizione di tutte le province? cosa pensi del fatto che in tal caso verranno chiusi gli uffici provinciali elencati da Alessio?

  8. Alessio ha detto:

    Giusto per fare un esempio di come funzionano le cose nella Provincia di Udine

    Danno erariale: condannati
    Strassoldo e la sua giunta

    Provincia di Udine. Devono restituire 85 mila euro per aver assunto un dirigente esterno all’Ambiente. L’incarico fu dato a un avvocato che aveva presentato il curriculum il giorno prima
    di Alessandro Cesare

    UDINE. Marzio Strassoldo e i sette assessori che insieme a lui sedevano tra i banchi della Provincia di Udine nel 2006, sono stati condannati dalla Corte dei Conti del Fvg per aver affidato un incarico dirigenziale esterno per l’area ambiente all’avvocato Marco Zucchi.

    Secondo i giudici la giunta provinciale ha così cagionato un danno erariale di circa 85 mila euro all’amministrazione provinciale di Udine. La Corte dei Conti ha condannato l’allora presidente Strassoldo al pagamento di 42.621 euro, gli assessori Renato Carlantoni, Daniele Macorig, Fabio Marchetti, Paride Cargnelutti e Mario Strazzolini al pagamento di 7.306 euro e gli assessori Enio Decorte e Adriano Piuzzi al risarcimento di 3.044 euro.

    La differenziazione degli importi è dovuta al fatto che, al momento della votazione della delibera per l’affidamento dell’incarico, De Corte si è astenuto, mentre Piuzzi era assente. La sentenza è stata depositata ieri, ma risale al 12 luglio scorso, a firma di Francesca Padula ed Enrico Marotta.

    Nel mirino della Procura contabile erano finiti i provvedimenti con cui la giunta, nonostante il parere non favorevole degli uffici, anziché rinnovare l’incarico al precedente dirigente, dipendente di palazzo Belgrado, aveva scorporato alcuni servizi dell’area ambiente, affidandoli ad un dirigente esterno extradotazione organica. In questo modo, secondo la Procura contabile, il presidente della Provincia, il 31 ottobre 2006, al di fuori di qualsiasi procedura selettiva della figura ricercata, avrebbe individuato nell’avvocato che aveva presentato il suo curriculum il giorno prima, il soggetto con cui costituire il rapporto di lavoro a tempo determinato, della durata di un anno, poi implementato con competenze in materia di emissioni di atmosfera e prorogato dalla scadenza del 31.10.2007 fino al 31.12.2009 (poi interrotto per il commissariamento dell’ente), costato 85.533 per l’ultima parte del 2006 e per il 2007.

    I diretti interessati rigettano la decisione della Corte dei Conti e annunciano ricorso. «Non sapevo nulla della sentenza – commenta Marzio Strassoldo – la considero comunque una decisione ridicola. Ricorreremo sicuramente in appello». L’ex presidente della Provincia pochi giorni fa era stato condannato anche a pagare all’ente di palazzo Belgrado 150 mila euro per il danno d’immagine provocato con la stipula dell’accordo con Italo Tavoschi, nel corso della campagna elettorale del 2006.

    Deciso a non accettare il verdetto della Corte dei Conti anche Renato Carlantoni: «Attendo di poter leggere le motivazioni che hanno portato a questa sentenza per capire come comportarmi – afferma – comunque credo che ricorrerò, visto che, come insegna il recente caso di assoluzione dell’ex governatore Riccardo Illy, le sentenze di primo grado possono essere ribaltate in appello».

    Nessun commento arriva da parte di Daniele Macorig, mentre Enio Decorte preferisce aspettare di poter leggere le motivazioni prima di esprimersi. Paride Cargnelutti invece, annuncia subito l’intenzione di voler ricorrere in appello: «Riteniamo ingiusta la decisione della Corte dei Conti – conclude – e per questo siamo pronti a fare ricorso. Abbiamo soltanto fatto il nostro dovere».
    http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/10/02/news/danno-erariale-condannati-strassoldo-e-la-sua-giunta-1.5791408

    Io sotto questo ente, gestito da queste persone (molti dei condannati sono ancora al loro posto) non ci voglio proprio andare.

  9. Alessio ha detto:

    @ abc 6

    “Alcuni criteri – non derogabili – di delega seguiti dal Governo hanno inciso pesantemente sulla possibilità di sopprimere e accorpare uffici di dimensioni inferiori agli standard individuati, come ad esempio l’obbligo di permanenza del tribunale ordinario nei circondari capoluogo di provincia…”
    http://www.leggioggi.it/2012/07/06/rivoluzione-giustizia-accorpamento-di-37-tribunali-38-procure-il-testo-del-decreto/

  10. capitano ha detto:

    Aboliscono tribunali perchè c’è poco lavoro. Invece di essere soddisfatti c’è chi si lamenta.

  11. Alessio ha detto:

    @ 10
    Le circoscrizioni elettorali sono divise in base alla presenza dei tribunali.

  12. Pieri ha detto:

    nei tribunali ci sarebbe poco lavoro? era una battuta spero 🙂

  13. piemontese ha detto:

    Certo che condannare anche gli assenti (Piuzzi) fa molto ridere a pensarci. Lei ha commesso un reato? No, io non ero presente al momento del reato….Non importa, la condanno lo stesso, perchè se fosse stato presente lo avrebbe commesso….
    FANTASTICA QUESTA!!!!

  14. Alessio ha detto:

    Farebbe ridere se per pagare il dirigente aggiunto avessero usato i loro soldi e non quelli della collettività.

  15. Alessio ha detto:

    Tra l’altro…

    Depuratore Cipaf,
    altri quattro indagati

    Gemona, l’inchiesta si allarga, coinvolti anche due tecnici della Provincia, uno dell’Arpa e l’attuale presidente del consorzio.

    di Antonio Simeoli

    GEMONA. L’inchiesta sul depuratore Cipaf si allarga. La Procura di Tolmezzo, infatti, ha dato un’ulteriore svolta all’indagine avviata ormai quasi due anni fa che ipotizza il reato di abuso d’ufficio e inquinamento ambientale nei confronti dell’ex cda del Consorzio per lo sviluppo industriale dell’Alto Friuli, in testa l’ex presidente Vergilio Burelli e il vice Adriano Piuzzi, degli industriali Andrea Pittini e Giovanni Fantoni, dei progettisti del depuratore da 3,2 milioni Giulio Gentilli e e Gianni De Cecco, nonchè dell’ex presidente della Provincia di Udine, Marzio Strassoldo.
    http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2011/08/02/news/depuratore-cipaf-altri-quattro-indagati-1.756041
    Il procedimento penale è ancora in corso

  16. abc ha detto:

    @ Alessio 8, non mi interessa di difendere o condannare nessuno, ci pensino gli organi competenti; quando sarà emessa la sentenza definitiva sapremo se hai ragione o torto, non adesso. Ma hai scritto proprio tu nel tuo commento 5 ” il troiaio aumenta di dimensione proprio andando verso enti più grandi.” però pure nella piccolissima provincia di Gorizia sembra che ci fosse un presidente che avrebbe avuto noie con la giustizia.

    @ Alessio 9, effettivamente i tribunali che si trovano nelle città che erano capoluogo di provincia sono stati risparmiati. Se non fosse stato per questo Gorizia sarebbe saltata già questo giro, così è stato anche detto all’assemblea.

    @ Piemontese 13, concordo.

    Sarà dura spuntarla avendo i parlamentari della “nostra” regione contro. Per me sarebbe da votare scheda nulla alle prossime regionali, io farò proprio così.

  17. Alessio ha detto:

    Guarda che non sono io a dover avere ragione o torto, sono quelli che sono sotto processo. Se non ti garba quello che scrivo sappi che sono notizie pari pari ricopiate dai siti dei giornali, non mie opinioni. Quanto ai precedenti penali dei presidenti di Provincia di Gorizia mi dai qualche link? Perchè a parte il processo a Brandolin per l’incidente dell’aeroporto, finito poi in prescrizione, altro non sono riuscito a trovare.

    Quanto al tribunale ricordo per l’ennesima volat che quello sarà solo una delle strutture che Gorizia perderebbe con la cancellache presidente della Provincia di Udine qualche tempo fa se ne è uscito quando sembrava che

  18. Alessio ha detto:

    Scusate, l’ultima frase è rimasta nel messaggio mentre la stavo correggendo. Il senso era che qualcuno a Udine, pur di non perdere la Bassa, auspicava la chiusura del Tribunale di Gorizia in quanto non in linea coi parametri ministeriali.

  19. abc ha detto:

    Alessio, so benissimo che sono notizie prese dai giornali e non tue opinioni, infatti cliccando sul link, viene fuori il testo che hai riportato al tuo commento 8.
    Non ho mai affermato che non mi garba quello che scrivi, sei libero di sostenere che non ti piace la provincia di Udine per il motivo che hai descritto, tanto più se ti esprimi educatamente nei miei confronti, al contrario di qualcun altro qui.
    Non mi interessa di convincere nessuno qua, voglio solo esprimere le mie idee che molte volte sono divergenti da quelle degli altri.
    Non ho capito il concetto che hai espresso a cavallo dei 2 messaggi ultimi, se vuoi ripeterlo tutto in blocco, beninteso se gradisci dialogare. All’assemblea ho trovato molto indicative della situazione le dichiarazioni di Cingolani sul conto del segretario provinciale del PD di Udine o quelle di Antonaz in merito al comportamento di Tondo che non concede alla nostra provincia nessun assessorato, nemmeno in occasione dei rimpasti di giunta.
    La piccola si è fatta vedere, ma è scappata via prima di avere l’occasione di intervenire nel dibattito, facile così, pensa di ottenere voti a Gorizia senza esporsi contro Udine.
    Ammiro la tenacia di Gherghetta e Cingolani.

    Eccoti un link che mi hai richiesto http://www.provincia.gorizia.it/files/provgo_rassegna_it_12831_resource_orig.pdf

  20. Alessio ha detto:

    Prescrizione. Certo un politico non deve avere ombre di questo tipo ma la storia, come per Brandolin, si è conclusa con una prescrizione.
    Quanto a Udine ti assicuro che conosco bene la realtà della Provincia, avendoci lavorato un periodo. E proprio conoscendola mi è venuta la nausea.

  21. Martina Luciani ha detto:

    Altro che indicative, caro ABC, le indicazioni di Cingolani: ha detto chiaro che il PD in cui lui crede(va) si sta dimostrando un meccanismo dove valgono, alla faccia dei principi e delle idee, solo i rapporti di forza, le pressioni dei poteri forti ( amarissima considerazione,quasi gridata); e ha precisato che Gorizia, nelle prossime elezioni regionali ( che si correranno sul filo del rasoio) avrà un peso decisivo. Il suo caloro appello è a non stringere alleanze con alcuno che non abbia chiaro il mantenimento della provincia di Gorizia e delle sue articolazioni istituzionali. Tribunale, sanità, provincia, prefettura e via dicendo. Quanto a Gherghetta, io a momenti me ne vado: quando ha sottolineato che la riunione è tardiva, e che a Gorizia siamo specialisti nel muoverci quando è troppo tardi, ha allargato le braccia e con sorridente rassegnazione ha ripetuto ” che ci volete fare, siamo fatti così”. E poi ” qualsiasi cosa si farà, noi ci saremo”. Ma daaai! Ma ti pare possibile? E se la Serracchiani se ne andata, meglio così piuttosto che sorbirci le evanescenti tirate di Antonaz e Maran ( quasi non riesco a ricordare cosa hanno detto…e la gente si alzava e se ne andava senza particolare pudore). Meglio Romoli, breve, incisivo seppur un tantino ovvio, direi: bisogna agire nelle sedi istituzionali. Ma almeno ha senso, accidenti!

  22. abc ha detto:

    Cara Martina, quella di Cingolani è stata effettivamente una critica molto severa al partito in cui crede o credeva. Ho molto apprezzato il suo coraggioso, sincero ed onesto discorso.

    Non ho per nulla condiviso invece le parole di Maran il quale è stato eletto con i voti della nostra provincia, ma rappresenta altri interessi. Ha detto che il governo ha cercato semplicemente di accontentare le richieste dei sindaci, meno male che qualcuno lo ha spiazzato facendogli notare che così non è stato fatto per Tolmezzo.

    Incisivo Romoli? suvvia, si attiene alle direttive del suo partito: ha mai protestato contro la mancanza di assessori in giunta regionale? ha mai difeso la sopravvivenza della ASS 2, se non con notevolissimo ritardo? per non parlare della sua posizione personale sulla soppressione di tutte le province che certo danneggia il comune di cui è sindaco. Se per te ha senso il suo intervento!

    Quanto a Serracchiani, penso sia venuta solo perché ha fiutato il malcontento all’interno del partito, ma si è guardata bene dal prendere impegni di sorta, per me faceva più bella figura a non venire, mica siamo tanto fessi a non capire. Del resto come segretario regionale avrebbe potuto già risolvere il problema.

    Dall’altro candidato alle regionali e attuale presidente sappiamo che non c’è da aspettarsi nulla di nulla.

    Mi dispiace di non aver afferrato molte parole di Gaggioli, parlava troppo dentro al microfono. Quasi tutti, ma NON tutti hanno capito quello che diceva. E’ mai possibile che quando si fanno discorsi di una certa importanza non si curi bene l’amplificazione e non si provveda ad una registrazione. Quell’intervento era da mandare in rete.

    Ho già detto che secondo me per salvare definitivamente il tribunale di Gorizia, il minor danno sarebbe finire tutti in provincia di Udine. Se vogliamo salvare capre e cavoli finiremo, senza accorgerci, sotto Trieste e allora al prossimo giro il nostro tribunale salterà. Del resto pure il segretario PD di Udine pensa che la nostra sorte sia segnata. Altro che mire espansionistiche di Fontanini, ci regalano a Trieste purché non rompiamo le scatole.

  23. abc ha detto:

    Anche qui si conferma la posizione di Serracchiani in merito al futuro del nostro tribunale. http://forumgorizia.blogspot.it/2012/10/crisi-del-tribunale-specchio-di-un.html

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