2 Ottobre 2012

Gusti di frontiera: i bilanci “ufficiali”

A fronte di 250 richieste accolte dal Comune di Gorizia (oltre un centinaio quelle rimaste escluse per questioni logistiche e di sicurezza), sono stati complessivamente 325 gli stand che da giovedì 27 a domenica 30 settembre hanno animato la 9ª edizione di Gusti di Frontiera.

Il dato ufficiale, fornito dal Comune di Gorizia, va letto considerando che la singola domanda riguardava la mera concessione di superficie pubblica al soggetto richiedente:  la richiesta poteva cioè essere presentata da un singolo soggetto come da un gruppo o un’associazione di venditori, con la possibilità quindi per il soggetto stesso di concedere ad altri stand spazi dell’area concessa. Gli stand che componevano l’area denominata Dolomiti  (6), ad esempio, avevano presentato un’unica domanda, al pari di quelli (una decina) dell’area Carnia.

Il dato, fornito dal Comune di Gorizia, evidenzia una crescita superiore al 20% rispetto all’edizione 2011, andata in archivio con circa 270 stand presenti (quasi 220 le domande accolte). Un aumento in buona parte concentrato  nelle vie Diaz e Rismondo, escluse dalla manifestazione nelle precedenti edizioni.

Da precisare, inoltre, che nel computo generale relativo al numero di stand, i due mercatini ospitati nelle vie Mazzini, Marconi, Diaz e Rismondo sono stati censiti come singoli soggetti e non come numero di strutture espositive effettivamente presenti.

Che la birra sia, al pari del vino, la bevanda ufficiale di Gusti di Frontiera lo sanno bene tutti i venditori, ma evidentemente il consumo è andato oltre le più rosee attese quest’anno. Nella giornata di domenica, infatti, diversi sono stati gli stand rimasti a secco, tanto che nel primo pomeriggio si è assistito a un continuo via vai tra i responsabili di chioschi per accaparrarsi un fusto della preziosa bevanda, letteralmente divenuta oggetto di aste improvvisate per strada e negli angoli del centro cittadino.  Molti anche i titolari di stand che, finite le provviste, hanno dovuto fare la coda in supermercati e mercati cittadini per rifornirsi di prodotti alimentari e bevande.

Grande successo hanno ottenuto le numerose esibizioni artistiche e musicali proposte nelle vie e nelle piazze del centro cittadino. Tra quelli più apprezzati un “classico” di Gusti di Frontiera  come il concerto dell’orchestra di fiati di Belgrado, che ha allietato i passanti in piazza Cavour, e i “Trombettisti anonimi” della Fondazione musicale Città di Gorizia, esibitisi in strade e piazze cittadine rigorosamente nascosti dietro barbe finte. Senza dimenticare gli angoli più caratteristici di via Rastello, androne e gallerie in via Diaz e nei corsi Italia e Verdi, i viottoli dei giardini pubblici: un po’ ovunque Gorizia ha visto spuntare suggestivi “palcoscenici” per esibizioni che hanno rapito i visitatori.

Bar e locali con promozioni particolari, tabacchini aperti fino a mezzanotte e negozi che, oltre all’apertura “allungata” e domenicale, hanno promosso le loro merci a prezzi scontati. Se negli anni passati la partecipazione dei commercianti goriziani non era stata omogenea, la 9ª edizione di Gusti di Frontiera ha sicuramente fatto registrare un significativo cambio di rotta.

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5 commenti a Gusti di frontiera: i bilanci “ufficiali”

  1. fabry ha detto:

    Nel bilancio metterei anche che martedi sera, diverse ore dopo la chiusura e lo sbaraccamento, Piazza Vittoria era ancora tappezzata di rifiuti e pozzanghere di vomito (più o meno come la scorsa edizione).

  2. se pol, se pol. altrochè!!! ha detto:

    Anche nella corte di casa nostra era cosí…
    Alla fine abbiam pulito noi..

  3. isabella ha detto:

    Questo perchè tanta gente non sa far festa senza distruggersi.

  4. se pol, se pol. altrochè!!! ha detto:

    Uno l’abbiam sorpreso che pisciava sulle auto.. Se fosse stata la mia l’avrei preso a calci fin casa sua..

  5. cinghialone ha detto:

    ma visto che no era tua…va ben cussì???

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