Ha avuto luogo, presso l’enoteca di Sgonico, la vendemmia della “Vite dell’amicizia”, messa a dimora dalla locale amministrazione e dalla municipalità di Sežana, nel corso della manifestazione “Confini aperti” del 2004.
A staccare i grappoli dal pergolato ha provveduto Stanko Milič, curatore della vite, seguito dai sindaci dei due centri carsici, Mirko Sardoč e Davorin Terčon. I due primi cittadini si sono arrampicati sino al ballatoio dell’enoteca, applauditi da una piccola rappresentanza di paesani e da un gruppo di bambini, i veri testimoni e depositari del simbolico messaggio di pace e collaborazione, nonché della sottesa prospettiva economica di medio e lungo periodo.
Sgonico e Sezana, stanno infatti già lavorando assieme sul fronte vitivinicolo, con il progetto internazionale No borders, e di recente hanno presentato i loro prodotti a Lubiana.
Pochi i grappoli (la Vite dell’amicizia è al secondo anno di fruttificazione), ma di ottima qualità. Anche se la straordinaria siccità estiva ha penalizzato la resa delle vigne del Carso, il vino del 2012 sarà probabilmente ricordato come quello di un’annata straordinaria.
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