Non solo Zurlini: oggi l’appuntamento conclusivo dell’undicesima edizione del festival I mille occhi. Se l’intera manifestazione è stata dedicata al maestro del Deserto dei Tartari, infatti, stasera si fa spazio a un altro cineasta, un cineasta “del nostro tempo”, a cui stasera sarà consegnato il premio Anno uno. I riflettori sono puntati su Marc Scialom (a cui va il riconoscimento per la sua carriera) e sul suo ultimo film “Nuit sur la mer”, che verrà proiettato in anteprima europea.
<Premio Anno uno, che lo raggiungerà dopo aver toccato tra l’altro Paulo Rocha, Werner Schroeter, Thomas Harlan, Klaus Wildenhahn, e che anche altri due visitatori del festival, compari di cinema non normalizzabile, De Seta e Papatakis, idealmente condividono> dichiara il direttore del festival Sergio M. Germani. “Sigillo” della serata le proiezioni di apertura e di chiusura dell’appuntamento: la copia restaurata di “Arietta antica” di Mario Almirante farà da “aperitivo” insieme a una sequenza de “La prima notte di quiete” di Zurlini, mentre il “dolce al cucchiaio” sarà “Justine” di George Cukor.
Se la consegna del premio è l’evento di punta della giornata, il pomeriggio si prospetta come la sua lussuosa confezione. Alle 14.30, infatti, un evento collaterle, o meglio una “convergenza parallela”: ancora proiezioni dedicate alla famiglia Scialom. Le pellicole sono quelle di Chloe Scialom, figlia di Marc e sua aiuto regista. A seguire, due antemprime, una italiana, e una, invece, assoluta: la regista e il coautore Nicolas Le Bras presenteranno i lungometraggi “Alphéa” e “La ballade de Quidam et Lambda”.
Alle 16.15 un “reminder”, un ulteriore omaggio a Valerio Zurlini con il film “Cronaca familiare”, introdotto dal regista francese Paul Vecchial. E ancora, Stephen Dwoskin, importante cineasta contemporaneo che “I mille occhi” omaggia a pochi mesi dalla scomparsa con un improvvisato diario familiare che riunisce i film da lui dedicati al padre alla madre e alla bisnonna, a cura di Federico Rossin. Ultimo film in programma nel pomeriggio sarà “La voce del silenzio” di Georg Wilhelm Pabst, mentre, per la chiusura del percorso “Viaggio in Italia”di Olaf Möller.
Ultimi commenti
La fauna nascosta del Friuli Venezia Giulia: il tasso davanti alla fototrappola
La fauna del Friuli Venezia Giulia raccontata dalle fototrappole
Comitato No Ovovia: Le sentenze TAR asfaltano il processo amministrativo dell’ovovia
20 luglio 1866, la battaglia di Lissa
Te son bela come el cul dela padela