Scuole ancora nell’occhio del ciclone. La problematica, questa volta, non è incentrata sui posti di lavoro o sull’educazione dei ragazzi. I “contendenti”, invece, anche se in misura indiretta, sono Il Tar regionale e il Comune di Trieste. La questione da discutere, il global service di manutenzione degli edifici scolastici cittadini, sospeso dallo stesso Tar.
Un breve “reminder”: l’ente regionale aveva deciso di sospendere le gare d’appalto per il servizio, in seguito a un ricorso da parte di un’azienda esclusa. Il tribunale amministrativo, è da sottolineare, non è intervenuto direttamente nel merito, ma si è limitato a un “rinvio a dicembre”. Il provvedimento non ha trovato comunque l’approvazione del Comune, che l’ha invece “bollato” come insoddisfacente e che si riserva ora si ricorrere al Consiglio di Stato per accelerare il processo di assegnazione dell’appalto.
La ditta esculsa infatti, secondo l’amministrazione Comunale, non risponde ai criteri esplicati nel bando, criteri standard richiesti di norma. Tali parametri riguardano soprattutto il fatturato, che deve essere un fatturato specifico <servzio disponga di un determinato fatturato specifico a garanzia di una comprovata professionalità e particolare preparazione nel lavoro in questo settore>.
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