Una rassegna per il dialogo di due Paesi, uno strumento per tracciare percorsi culturali comuni. Il pretesto è un omaggio ad un artista simbolo di due terre e si chiama “Luci 2012: Bogdan Grom, artista internazionale e uomo del Carso” il percorso realizzato dalla Provincia di Trieste. A presentarlo ieri, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Sgonico, l’assessore provinciale alla Cultura Maria Teresa Bassa Poropat. Presenti anche l’assessore comunale alla Cultura Monica Hrovatin, il segretario generale della Fondazione CRTrieste Paolo Santangelo, il Console generale della Repubblica di Slovenia a Trieste, Dimitrij Rupel, e i familiari dell’artista.
Il punto focale è una mostra antologica dedicata, per l’appunto, a Grom, mostra che si aprirà ufficialmente a dicembre. Il progetto tuttavia è partito virtualmente già ieri a Sgonico, luogo natio del pittore. Anche la data non è casuale: in questi giorni, infatti, cade il compleanno dell’artista. A simbolo della collaborazione il Presidente della Provincia, a conclusione della conferenza stampa, ha consegnato al Comune di Sgonico una tela che Grom ha donato alla Provincia nel 2010.
La rassegna, finanziata dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dalla Fondazione CRTrieste <toccherà gli aspetti salienti dell’arte del ‘900 e contemporanea, confrontandosi con mondi e tradizioni diversi. L’allestimento – ha spiegato Poropat – è frutto di un articolato processo avviato nel 2010 con i contatti stretti con l’artista e la sua famiglia, con il coinvolgimento del Comune di Sgonico e, soprattutto, con il rapporto acceso con il Governo sloveno>.
“Luci” prevede, oltre alla mostra, una seconda fase. Durante l’elaborazione del percorso, infatti, è maturata l’idea di far seguire all’esposizone una donazione del maestro per dare vita anche a una raccolta permanente a Trieste, presso la Provincia, e in Slovenia a Kostanjevica presso il Museo d’Arte Božidar Jakac. <Desideriamo rivolgere un appello ai collezionisti locali – ha proseguito Poropat – affinché si mettano in contatto con i curatori della mostra attraverso i nostri uffici. L’obiettivo è quello di reperire opere sconosciute al grande pubblico che potrebbero arricchire l’esposizione naturalmente con il consenso dei proprietari>.
Non si capisce come si può permettere e consentire uno scritto come nel caso dell’articolo sopra riguardante il maestro Grom e la sua antologica, dove non si riesce a dare nessuna informazione completa ed utile come cose banali quali date dell’antologica, dove sarà ospitata l’antologica, l’indirizzo, orari ecc……..cosa non professionale ma purtroppo molto spesso evidente in articoli e siti che dovrebbero promuovere eventi culturali nel Friuli.