La linea ferroviaria Trieste – Buie – Parenzo, meglio conosciuta come ferrovia Parenzana (in sloveno Porečanka, in croato Parenzana o Porečanka, in tedesco Lokalbahn Triest–Parenzo o Parenzaner Bahn), era una linea a scartamento ridotto, di tipo bosniaco (760 mm), che partendo da Trieste si inoltrava nella regione istriana raggiungendo Buie e in seguito anche Parenzo.
Con i suoi 123 km di sviluppo, è stata la più lunga linea a scartamento ridotto da 760 mm tra quelle costruite dall’Impero Austro-Ungarico; l’Imperatore Francesco Giuseppe diede forte impulso alla sua costruzione per raggiungere comodamente Porec, località in cui peraltro risiedeva un suo cugino, con la motivazione di importare a Vienna via Trieste sia prodotti agricoli (vino e olio d’oliva principalmente) sia manodopera (fonte Wikipedia).
ViaggiareSlow ha realizzato un interessante clip video sulla storia della Parenzana.
Bel video.
Speriamo bene…
“l’Imperatore Francesco Giuseppe diede forte impulso alla sua costruzione per raggiungere comodamente Porec…”
“Porec” !? 🙂 🙂 🙂 🙂
quanto rivemo a esser mone…
Sì, ma xe un vizio che vien de lontan… diritura zà del inaugurazion. Disi infati le croniche del tempo che al inaugurazija del toco fra Trst e Buje, el primo de april del 1902, i ga fato festa tuti – meno che i representanti dei taliani, che ovio no ghe bateva ben le tabele bilingui lungo el binario e alora i ga boicotà la festa, l’imperator e tuto quanto come fioi dispetosi.
Che pò mi no rivo miga capir: do lingue no va ben perchè bilinguismo mai, solo Poreč nianca… cinese pol andar, cussì nissun riva lezer una tabela?
#2. effebi
Mio nonno paterno, nato nel 1891, ha sempre usato il nome di Poreč.
si, anche la nona dela mula de parenzo gaveva messo su trgovina
I vecchi triestini di madrelingua austriaca come mio nonno chiamavano quasi tutti i paesi dell’ Istria con il nome sloveno (o croato) mai con quello italiano. Fosse scelta politico-culturale o abitudine non lo so. Chi usava il nome italiano erano gli irredentisti.
“i vecchi triestini di maderlingua austriaca”
(evabben..)
e magari i istriani de “madrelingua istriana” ciamava le località col suo nome “istrian”
come peraltro anche riportade sule carte de “madrelingua austiaca”
(poverinoi)