30 Luglio 2012

WWF e Legambiente sulla Tav Mestre-Trieste: “Assurdo e fuori tempo il parere favorevole del Comune di Trieste”

“Assurdo”, e fuori tempo il parere favorevole sull’impatto ambientale della TAV Mestre-Trieste, proposto dalla Giunta comunale di Trieste e approvato dal Consiglio nella seduta di ieri sera: questo il giudizio del WWF e di Legambiente sul documento firmato dall’assessore all’ambiente, Umberto Laureni e votato a maggioranza.
“Il parere attuale – hanno spiegato Dario Predonzan, responsabile regionale energia e trasporti del WWF regionale e Andrea Wehrenfennig, referente trasporti di Legambiente FVG – si richiama infatti a quelli, sempre favorevoli, espressi dal Comune nel 2003 e 2004 (sindaco Dipiazza), sul precedente progetto della tratta Ronchi sud – Trieste, poi ritirato dalla stessa Regione (presidente Illy) che lo patrocinava, a seguito dei giudizi negativi espressi dai Ministeri dei beni culturali e dell’ambiente. E’ un parere fuori tempo perché non tiene nemmeno conto delle note problematicità del Carso, ben conosciute da sempre e rilevate dalle istituzioni ben 9 anni fa, né dei ripensamenti sostanziali sul tracciato e sul modello di esercizio, fatti proprio dallo stesso Commissario governativo Bartolo Mainardi ma evidentemente ancora non registrati, unico tra i Comuni friulani, solo dal Comune di Trieste”.
Non solo: si richiamano anche i pareri favorevoli espressi dal Consiglio comunale nel marzo 2011 (sindaco sempre Dipiazza), sulla nuova versione del progetto Mestre-Trieste, presentata da Italferr”.
“E’ evidente quanto incomprensibile, quindi – hanno aggiunto gli ambientalisti – l’intento di rivendicare la continuità con quanto fatto in passato, sia dagli organi politici, sia dagli uffici comunali”.
Quel che sconcerta di più le associazioni è però lo stravolgimento del senso della VIA (valutazione dell’impatto ambientale), implicito nel contenuto del parere proposto dalla Giunta comunale.
“La VIA – hanno spiegato – è infatti lo strumento attraverso il quale gli impatti negativi di un progetto sull’ambiente devono essere accuratamente analizzati, individuando le eventuali possibilità di eliminarli o ridurli. Il tutto prima di decidere sulla realizzazione o meno del progetto stesso, poiché l’esito della VIA può ovviamente essere anche negativo sull’opportunità di realizzare quanto previsto nel progetto. In tale contesto devono essere valutate anche le alternative all’opera proposta”.
Il progetto e gli studi di Italferr manifestano invece gravissime carenze di analisi, molte delle quali elencate anche nelle premesse del parere comunale. E’ la stessa Italferr, addirittura, a sottolineare “l’elevata vulnerabilità dell’ambiente carsico, dal punto di vista idrogeologico per l’elevata velocità di dispersione di eventuali inquinanti e per la presenza di grotte e cavità “la cui estensione non è prevedibile con indagini di superficie”, nonché per la presenza di fauna protetta, quali i chirotteri ed il proteo.
Il parere cita, a tale proposito, un passo delle direttive per il nuovo piano regolatore, votate dal Consiglio nel novembre 2011, secondo cui dal piano “sarà esclusa la costruzione sul territorio comunale di infrastrutture di trasporto, come le linee ferroviarie AV/AC, qualora comportino impatti non sostenibili sull’ecosistema carsico e sui fenomeni carsici ipogei ed epigei”.
Non basta: la delibera cita anche la mancanza negli elaborati di Italferr dell’analisi costi-benefici e dello studio economico-finanziario (prescritti per legge); due carenze gravissime perché attinenti ad un aspetto decisivo per la valutazione del progetto, cioè la sostenibilità finanziaria e socio-economica dell’opera. Il che, nell’attuale contesto di gravissima crisi economica con concreto rischio di default del Paese, assume ancor maggiore rilievo.
“Eppure – hanno sottolineato Predonzan e Wehrenfennig – pur consapevoli di ciò e citando queste e numerosissime altre carenze degli elaborati di Italferr, la maggioranza dei consiglieri comunali hanno votato un parere favorevole! Oltre allo spirito della VIA sono la stessa logica ed il buon senso ad essere traditi da un comportamento del genere”.
E’ incredibile, hanno concluso gli esponenti di WWF e Legambiente, tanta supina accondiscendenza nei confronti di Italferr, per di più nell’ambito di una procedura scandalosamente sprezzante nei confronti dei pareri degli anti locali, com’è quella della Legge Obiettivo in cui rientra la TAV Mestre-Trieste.
Ben diverso è stato l’atteggiamento di altri Comuni, come per esempio quello di Venezia e quello di Duino-Aurisina, che hanno formulato pareri negativi sul progetto, motivandoli con la superficialità e l’approssimazione degli elaborati di Italferr.
Dulcis in fundo, basta leggere i giornali per scoprire che il Commissario straordinario per la TAV Mestre-Trieste, nominato dal Ministero delle Infrastrutture, cioè l’arch. Bortolo Mainardi, sta trattando da mesi con i Comuni del Veneto e del Friuli su un’ipotesi di tracciato radicalmente diversa da quella iniziale di Italferr: si tratta in sostanza della semplice aggiunta di due binari accanto alla linea esistente. Di questa ipotesi non si fa cenno alcuno negli elaborati sottoposti al parere dei Comuni: come mai il Comune di Trieste non si è posto il problema e non ha chiesto chiarimenti alla Regione e al Governo?

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4 commenti a WWF e Legambiente sulla Tav Mestre-Trieste: “Assurdo e fuori tempo il parere favorevole del Comune di Trieste”

  1. Luciano ha detto:

    Se le associazioni evitassero di essere come i partiti politici ed entrassero nei merito, cosa che la politica non sa fare quasi mai, sarebbe un bel passo avanti. WWF, Legambiente, Italia Nostra sono tutte associazioni nobilissime, ma che hanno sempre gli stessi volti, schieratissimi che le usano per avere il loro spazio politico. Il quesito su cui si è espresso il Comune era praticamente inutile e completamente fuori luogo rispetto alla stessa opera, ovviamente serviva solo per dividere la maggioranza e alzare la posta da parte di una sinistra che non sa cosa farsene di governare (basta vedere il povero Laureni, gran brava persona, ma del tutto immobilizzato di suo o dal suo partito). Spiace dirlo, ma anche a Trieste dove di solito sono tutti calmi e dove c’è un Sindaco che almeno davvero riesce ad andare avanti di suo, si vede come un pezzo di sinistra davvero non sia adatto al governo e non lo dico di certo per via di essere contrari o meno alla TAV (che se leggete gli atti centrava come un arrosto di cervo in un fritto misto di calamari rispetto al documento su cui si sono sentito così fighi a votarsi contro).

  2. Gianni Bua ha detto:

    E ridaghe coi chirotteri e el proteo…..
    De disocupazion e de inquinamento da Tir no ghe cura a WWF/LegaAmbiente ???

    Servus, Gb

  3. Dario Predonzan ha detto:

    Leggere bene il comunicato delle associazioni, please. E anche, possibilmente, quello che c’è – a proposito di TAV – nei documenti delle stesse (osservazioni sulla VIA, ecc.). Per esempio nel sito del WWF FVG: http://www.wwf.it/friuliveneziagiulia
    Così forse si capirebbe qualcosa, prima di digitare a caso.
    Dopo di che, quello che era richiesto al Comune era un parere sull’impatto ambientale della TAV e delle sue gallerie sotto il Carso. E a questo proposito chirotteri e proteo c’entrano eccome. Soprattutto perché, a fronte dei miliardi euro da spendere per per un’opera inutile (quanti posti di lavoro di creerebbero, spendendo quella cifra per qualcosa che serve davvero?), stanno danni certi all’ambiente e alla natura, ma nessun vantaggio reale. Altrimenti perché Italferr e RFI si sarebbero ben guardati dal produrre l’analisi costi-benefici, pur richiesta per legge?

  4. Arlon ha detto:

    “evidentemente ancora non registrati, unico tra i Comuni friulani, solo dal Comune di Trieste”

    Ah bon, i parla de un’altra Trieste, una che no son mai stado 😀 e mi che me preoccupavo.

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