26 Luglio 2012

Quattro province sono troppe? Ne restino due quindi, come in Trentino Alto Adige

Quasi un frate cappuccino capace di giaculatorie infinite, un giorno si e uno no, il Presidente Fontanini spiega come “per una regione come la nostra, quattro Province siano effettivamente troppe” e che “sarebbe opportuno che Trieste assumesse lo status di città metropolitana e che la Provincia di Gorizia fosse unita a quella di Udine” assieme a quella di Pordenone, che però non ci sta proprio a tornare nuovamente con quella di Udine, dalla quale aveva felicemente divorziato nel 1968.
E i goriziani ed i bisiacchi, avulsi completamente dalla friulanità, perché mai dovrebbero farsi comprendere nei territori dello zar Fontanini?
Cultura, storia e tradizioni, sono troppo diverse, divergenti quasi, con un Friuli da sempre satellite del Veneto e un Litorale, l’Österreichisches Küstenland, diventato territorio italiano appena nel 1920, quando subisce pure il cambio dal nome storico, a quello artificioso di Venezia Giulia.
Se proprio bisogna modificare l’attuale situazione, grazie al modello delle due province autonome di Bolzano e Trento, si potrebbe pensare alla ricostituzione della provincia autonoma del Litorale, con capitale Trieste, ovviamente ricongiungendo al goriziano i territori che ne facevano storicamente parte, predati dalla provincia di Udine ancora nel 1923 e mai restituiti: i mandamenti di Tarvisio e di Cervignano il quale, con Aquileia, ancora oggi e dal 1751, fa parte dei decanati dell’Arcidiocesi di Gorizia.

254 commenti a Quattro province sono troppe? Ne restino due quindi, come in Trentino Alto Adige

  1. zavata ha detto:

    Fontanini VONDE MONADIS!

  2. capitano ha detto:

    Femo cussì: abolimo province e region. Me par un’ottima soluzion.

  3. Sandi Stark ha detto:

    No xe vero che i “goriziani xe avulsi dalla friulanità”. Nè in città, nè nei paesi che va da Lucinico a Cormons. Se come “friulanità” se intendi parlar furlan. Se se inendi altre robe, bisogna spiegarse.

    I udinesi vol Gorizia per diversi motivi, ma i principali xe che altrimenti, i perdessi i motivi della specificità Regionale, concessa per le perdite territoriali e conseguente degrado economico de TS e GO.

    Questo xe, e no altro. Una Region de Udine e Pordenon, doveria far salti mortali per giustificar de esser autonoma.

    Trieste città metropolitana xe una bella stupidaggine, perchè l’autonomia de la CM xe assai inferiore a quella de una Provincia Autonoma. Comandassi sempre Udine a casa nostra. El Porto sotto sovranità italiana, i trasporti sotto sovranità udinese e probabilmente anche le tutele ambientali. Caro Cogoi, fussimo cagai pezo de prima.

    Xe ancora più bieco, auspicar l’assorbimento de Gorizia sotto Trieste. Come el fassimo nel 1921 che gaveva spartì Gorizia tra TS e UD.

    El rimedio ideale saria TS e GO due Provincie Autonome. Ma no sarà sicuro cussì, e allora al massimo, se ghe pol “offrir” ai goriziani una Provincia comune, ma con qualche meccanismo (o statutario o proporzionale) per garantirli da decisioni maggioritarie, contarie ai loro interessi.

    Noi “triestini” semo sempre pericolosi, metti caso che sia eletta una giunta de neri, nazionalisti e “magnas’ciavi” vari. Gavemo quel elettorato e bisogna farghe i conti.

    Se pol sperar che i goriziani se rendi conto che andar sotto Udine, podessi forsi esser un miglioramento economico (fin che la Region xe in man ai udinesi e se l’Italia no fallisi) ma un sicuro regresso culturale, linguistico, etnico e de cooperazion con le regioni transfrontaliere.

    “Udine” no ga alba de cossa significa le tutele delle minoranze, basta far un giro tra le minoranze linguistice della Prov. de Udine e documentarse tra quelle ormai estinte ed assimilade, per renderse conto.

  4. bruno ha detto:

    ok , mi stà bene gorizia con noi (trieste), guarda bene la mappa….come la mettiamo con l’istria ed il quarnero?

  5. vico ha detto:

    L’eliminazione delle province considerate superflue si dovrebbe attuare nel 2014.
    nel 2014 chissà se eissterà l’europa e l’euro e chissà se esisterà l’Italia.
    podessi benissimo esser che nel 2014 tornemo sotto l’austria se l’italia va in monazza perchè la fallisci.
    Comunque se proprio volemo parlar di dove stessi meglio gorizia, secondo mi dovemo seguir il confine geografico dell’isonzo. A est dell’isonzo sotto Trieste a ovest dell’isonzo sotto Udine che tanto da Lucinicco se tutti friulanofoni.

  6. Alessio ha detto:

    Chissà se la futura Provincia di Trieste riconoscerà come lingua minoritaria anche il friulano.

  7. Furio ha detto:

    L’idea di un grande Friuli e di Trieste città metropolitana ogni tanto emerge. Secondo me andrebbero eliminate tutte le province. Non avrei nessuna difficoltà a sentirmi come tutti gli altri cittadino del FVG. Ma poichè vivo nella Venezia Giulia non ho alcun desiderio di sentirmi annesso al Grande Friuli. Diego Kuzmin a fatto bene a ricordarci che viviamo nel Litorale e che Gorizia ha perso il mandamento del cervignanese e del tarvisiano. Ma io mi sento cittadino dell’UE e del FVG. Se 4 provincie sono troppe e si pensa di ridurle allora meglio Gorizia città metropolitana con Nova Gorica e il resto della regione in una sola e grande provincia di Trieste 🙂

  8. Paolo Nanut ha detto:

    Mai con il Friul! Piuttosto emigro a Vrtojba

  9. edvard ha detto:

    sandi, esatto, el ga ancora tanto da imparar..

  10. Sandi Stark ha detto:

    @ 6 dubito, anche se no sta alle Provincie riconosser le lingue, i enti locali devi semplicemente accettar ed applicar le leggi de tutela.

    Fattostà che che el Sito della Provincia de Gorizia xe trilingue, quel de la Provincia de Udine xe biligue; chi vol capir, capissi.

    @ 5 “a ovest dell’isonzo sotto Udine che tanto da Lucinicco se tutti friulanofoni”

    ottimo proposito, me sembra che se ciama “nazionalismo linguistico”. Da Lucinico a Cormons se parla de territori imperiali per oltre 800 anni. I parla anche un furlan diverso da quel de Udine. Anche se i magna rave, forsi i appartien alla Civiltà dei Capuzzi Garbi che riguarda oltre mezza Europa e che finissi sui confini del 1915.

    Ma meio de tutto saria che i decidessi lori e che nissun coffe se sognassi ancora de voler far confini in base alle lingue. Semo nel 2012 e la maggior parte dei ‘taliani ragiona ancora in ‘sto modo… ennesimo motivo per zercar de filarghe al più presto possibile.

    A proposito dei furlani della Contea, nel 1919 ad un assemblea pubblica del neo prefetto che ghe prometteva mari e monti el ghe gaveva ditto che i podeva esprimerghe qualsiasi desiderio, che li gavessi accontentai. Se gaveva alzà una popolana de Gradisca, disendoghe:

    “Tre robis hai di domandaus.
    La prime: toranit là che eris
    La seconde: tornait là che eris
    La tiarce: tornait là che eris.”

    E no iera furlani solo là, iera anche a Fiumisel, Cervignan, Visco… altri paesi friulanofoni della Contea.

    Alle prime elezioni del 1923, la Contea gaveva eletto 5 rappresentanti su 5 con cognomi sloveni, de varie formazioni politiche compresi i seguaci de Faidutti, in totale contrasto co’ la Società Filologica Friulana, che anche se la iera de Gorizia, iera in realtà un associazion patriottica ‘taliana. E i “furlani” imperiali de la Contea, sembrava no averla nianche pel cul.

    I furlani della Contea i ga fatto el suo dover durante la Prima Guerra, anche più dei triestini. I gaveva volontari e decorati, e ancora meno volontari per i ‘taliani, rispetto ai triestini.

    Per mi no i merita di finir sotto Udine tra i Alpini, le Frecce Tricolori, pizzerie ogni zento metri e i attacchi contro i “sclavs” che succedi ad esempio a Cividal… ma ognidun xe libero de far quel che vol.

  11. vico ha detto:

    @9 fasemo allora un referndum sulla parte da Lucinicco verso Ovest.
    purchè non se discuti sul fatto che Gorizia città passi sotto Udine. se proprio tocca andar sotto qualcun la che gorizia passi sotto trieste che semo più affini.

  12. Fabio27 ha detto:

    Non sono le province da riformare. E la Regione che è il vero ente inutile sul piano gestionale e amministrativo. Le province hanno una loro logica anche identitaria. Ma chi è che, creando debito, ha varato carrozzoni inutili e costosi? Promotour, l’Insiel, Autovie Venete, il commissariato per i fanghi inquinati della laguna (sotto processo), il commissariato per la terza corsia (doppione di Autovie), sono tutte mangiatoie create sotto l’ombrello regionale. Le Regioni avrebbero un senso se fossimo uno Stato federale: allora lo Stato sarebbe quello che le Regioni acconsentono che sia, a costi da loro approvati, come accade in Germania. Ma per raggiungere questo risultato dovremmo prima dividerci in tanti staterelli, poi fonderci di nuovo, con una nuova Costituzione, nell’Italia federale. Il federalismo devolutivo, come è stato tentato da noi, aumenta i costi senza risultati di qualunque tipo. Uno Stato centrale e cento province autonome sono più che sufficienti per amministrare il Paese.

  13. capitano ha detto:

    Nè quelle di Kusmin nè quelle di Fontanini sono argomentazioni con un briciolo di realismo. Uno si appoggia all’idea che i confini amministrativi devono seguire quelli dell’organizzazione ecclesiastica che è un organo separata ( e per fortuna ) dallo stato.
    L’altro poi, quello di stabilirlo sulla base delle lingue parlate, meglio neanche discuterne.
    La verità è che abbiamo enti intermedi che non riescono più a giustificare la loro presenza se non quella di distribuire poltrone o per farsi il petto grosso di qualche forma di autorità.
    L’onere della prova sull’utilità di regioni e province spetta a loro, altrimenti è inutile mantenerli in coma farmacologico anche solo per un giorno in più.

  14. cap.achab ha detto:

    Simpatica proposta del vulcanico Diego. Si può anche fare, …….. ma non illudiamoci troppo che il FVG rimanga a lungo Regione Speciale. In questi tempi nelle altre regioni (quelle normali) c’é un CERTO MALCONTENTO !!!!!! nei confronti delle 5 fortunate. Basta sentire cosa dicono i veneti di noi ……. Ad maiora.

  15. Sandi Stark ha detto:

    @ 10 Ciò, ma perchè cavolo bisognassi cavarghe a Gorizia dei paesi che fa parte da sempre del suo territorio? E perchè bisognassi far un referendum se l’iniziativa no parti dai suoi abitanti?

    ‘Sta idea vien spacciada solo dai nazionalisti furlani udinesi, no capisso perchè bisognassi farghe ‘sto favor.

  16. Sandi Stark ha detto:

    @ 13 se i veneti preferissi cavarghe l’autonomia ai altri piuttosto che pretenderla anche per se stessi, no vedo perchè questo saria giusto.

    I vol cavarghe l’autonomia al Sud Tirol? Ottimo, se torna all’ultima risoluzion dell’ONU e se riparti da zero dai anni ’60.

    I vol cavarghela a Trento? Fa parte del stesso patto del Sudtirol.

    I vol cavarghe l’autonomia a Trieste e Gorizia? Ottimo, se torna al 1954 per quanto riguarda TS e al 1947 per quanto riguarda Gorizia.

    Podessi esser l’occasion per far el referendum de annession all’Italia che queste terre no ga mai avù, nè dopo la Prima, nè dopo la Seconda guerra mondial. E che voti solo i eredi dei abitanti de quella volta, come xe giusto, logico e democratico perchè i colòni no pol votar per l’annession de territori stranieri e perchè no i pol votar due volte per el stesso referendum, visto che i gaveva za votà per i referendum del risorgimento nelle loro terre de origine.

  17. vico ha detto:

    @14 ara che mi furlanofilo non son.
    Il problema xe che la provincia de gorizia come xe adesso non ga senso. Xe un artifico causa dei confini del 45.
    L’unico vero retroterra de gorizia xe la valle dell’Isonzo e del Vipacco.
    Per questo i goriziani xe su una posizion difensiva(perchè difendemo una provincia artificial) perchè ad esempio quelli de Grado non xe contenti de star sotto de noi.
    quindi visto che qualchedun disi de far passar addirittura tutta la provincia sotto udine bisognassi stare attenti.
    Son d’accordo a che tutta la provincia passi sotto trieste ma tocca avere un piano B in caso a cormons mossa capriva etc. qualchedun incominci a dir:” mai sotto trieste”. E ti in quel caso cosa te rispondi?

  18. vico ha detto:

    scuseme il mio commento 17 xe per sandi stark non per il 14.

  19. Sandi Stark ha detto:

    A mi no me risulta che a Grado i preferissi Udine. Te conto un aneddoto. Un gradese stava stracarigando una barca de pellegrini per portarli a Barbana. Un’altro passa e ghe ziga disendoghe che la barca iera stra cariga, el primo ghe rispondi: “E che xe zente questa? No tu vighi che xe furlani?”.

    Domandighe a Grado, tuti conossi ‘sto aneddoto.

  20. vico ha detto:

    @Sandi Stark.
    Non ghe piaseria star nenche sotto Udine.
    Quei de grado vol star soli. se sà.
    ma questo non vol dir che ce aiutassi a difender la provincia de gorizia o combatessi per farla passar tutta sotto trieste. pensa che aquileia xe sotto udine ad esempio.

    COMUNQUE UN CONSIGLIO A TUTTI
    ANDATE SU YOUTUBE E CERCATE:”FELICI MA FURLANS”
    Bon divertimento.

  21. vico ha detto:

    xe con sottotitoli in biasiacco e italian

  22. Sandi Stark ha detto:

    Bon, allora spetemo qualchidun de Cormons, Lucinico, Gradisca… che ne conti la Storia dei loro paesi. Mi la so in un modo, ti Vico te disi che i xe stai annessi a Gorizia in modo artificioso nel 1945. No se finissi mai de imparar.

  23. effebi ha detto:

    quante isteriche …cazzade

  24. Jack ha detto:

    Goriza con Nova Gorica! O yes! E si riparte alla grande.

  25. vico ha detto:

    @22 non digo che se son stati annesi in maniera artificiosa digo semplicemente che il cuore della provincia(che iera una delle più grandi de italia) iera valle dell’isonzo e del vipacco che se andate perse.
    Quel che adesso fa parte della provincia xe i rimasugli de quel che iera che non se ga nenache affezionadi a Gorizia e quindi far dare per scontato che le popolazioni di cormons e grado son per la difesa della provincia o di una battaglia per portarla sotto trieste xe un azzardo.

  26. vico ha detto:

    @22 per quanto riguarda l’artificiosità della provincia non era per niente scontato che Gorizia provincia dopo l’amputazion della parte che ora xe in slovenia saria esistita. alla fine ga deciso de mantenerla(anche se monca) solo per la question de aiutarla crear posti de lavoro e nel quadro della Zona Franca. kuzmin parla de tarvisio e cervignano.
    allora se proprio volemo far i grandi e difenderse offensivamente proponemo questo:
    tarviso, cervignano e valle dell’isonzo e del vipacco tutte insieme sotto gorizia. Ce fasemo finanziar dall’unione europea come progetto di europrovincia(gorizia + nova gorica) ricostituiamo come iera la vecia provincia. fasenmo bella figura in europa e tornemo alle dimensioni storiche.

  27. Jasna ha detto:

    “Ce fasemo finanziar dall’unione europea come progetto di europrovincia(gorizia + nova gorica) ricostituiamo come iera la vecia provincia.”

    … vorrei proprio vedere le autorità locali slovene e italiane che cedono porzioni di potere per il governo comune della zona. Già rido. In compenso immagino che l’esperimento metterebbe al riparo dal fallimento i giornali locali. 😉
    Poi, quanti di quelli che dicono di mettersi insieme a Nova Gorica e circondario saltano su come iene appena leggono del GECT o della Comunità di Lavoro?

  28. vico ha detto:

    @27 Jasna allora rassagnemoci ad un lento declino senza lamentarsi.

    Il GECT è stato accolto male perchè puzza de magnadora lontano 100 km.
    Son quelle classiche cose che servono a finanziar conferenze inutili, pranzi luculliani ai soliti noti e dalla montagna partorisce il solito topolino.

  29. Mauricets ha detto:

    io allargherei la provincia di trieste fino al fiume dragonia.
    inglobando anche le grotte di postumia.

    questa è l’unica via per il benessere delle popolazioni locali.

  30. Sandi Stark ha detto:

    Tariviso per modo de dir, che fazeva parte de la Carinzia. La prov. de Go nella sua massima estension la rivava a circa 20-30 km da Tarvis, ma de mezzo ghe xe qualche catena montuosa de oltre 2 mila metri.

    Però me fa strano che i abitanti della Prov. de GO staghi cussì boni e ziti, perdendo la Provincia. In altre parti i fa fogo e fiamme, boh… strano.

  31. Mauricets ha detto:

    una provincia di trieste con gorizia, il carso sloveno e l’istria slovena sarebbe una casa comoda e benestante per le poplazioni. in prospettiva dell’euro regione una euro provincia è una ottima idea.

  32. Jack ha detto:

    Il sistema statale ha importato a Gorizia negli ultimi 45 anni tantissima gente, tutti dipendenti statali (polizia, carabinieri, tribunale, provincia, università, bla bla bla). Forse chiudere la Provincia sarebbe l’inizio per riportare Gorizia nella sua dimensione reale e non quella viziata dai giochetti romani e dei suoi burocrati. Mi dispiace per sta gente, ma è così!

  33. Mauricets ha detto:

    l’unica via è una grande provincia triestina, dal collio alle saline. con il suo entroterra carsico.

    una europrovincia.

  34. Mauricets ha detto:

    “E’ chiaro che ogni modifica deve portare ad un miglioramento, altrimenti non ha senso.”

    per questo è necessaria una vasta provincia di trieste.

    inglobare quella di gorizia, koper e nova go.
    una europrovincia.
    un ente che scavalchi i limiti delle attuali divisoni per stati, ma senza crearne uno nuovo.

  35. Mauricets ha detto:

    32

    Jack

    ovviamente lo stesso vale per tutti gli sloveni spostati da maribor e dintorni a koper e nova go per eguali motivi.

  36. Mauricets ha detto:

    32

    Jack

    ho tralasciato la transumanza dalle altre repubbliche in queste aree, ma ugualmente avvennero per gli stessi scopi, mandante belgrado. vittime i locali.

    in ordine cronologico le ultime pulizie etniche in europa sono quelle balcaniche.

  37. accorpamento provincie ha detto:

    non vedo il perche di dare tanto territorio da amministrare a udine, sarebbe piu’ utile allargare quello di triete con l’anessione di gorizia.

  38. Sandi Stark ha detto:

    Bravo Igor, iera ora che qualche nostro politico se movessi in questa direzion.

    Maurice per favor, no sta scriver altre fantasticherie su mega provincie con TS capitale.

    Lassighe ‘sti deliri de dominio ai udinesi, e contemo i minuti che manca all’inevitabile post de qualche esaltà furlanista che ve dirà:

    “Cossa, volè finir sotto el dominio dei triestini parassiti? Vignì con noi che ve faremo sconto!”

    A mi me basteria de aver i confini de TS a Duin, ma soto l’Austria. Se no xe possibile, allora Provincia Autonoma. Se no xe possibile ne l’una roba nè l’altra, che i vadi tutti a remengo.

  39. dimaco il discolo ha detto:

    @sandi
    i sta boni perchè me par che xe pochi che ghe tien. ormai semo colonizadi e de goriziani veri ghe xe rimasti pochi. Dopo eser smontadi dal barca a trieste i xe veniudi qua subito dopo. e adio ala prinmcipesca contea de gorizia.

  40. Mentat ha detto:

    Io non so se dimaco mi considererebbe un goriziano vero (la mia famiglia non è venuta qui in barca, ma a piedi, o forse a cavallo, 1400 anni fa), però se posso dire la mia preferirei che la provincia di Gorizia, visto che deve morire, finisse sotto Trieste, per motivi storici e culturali.

  41. John Remada ha detto:

    Non vedo il problema,se servisse a mandare a casa un po’di “magnadora”!

  42. dimaco il discolo ha detto:

    Mentat intendevo goriziani veri, no quei viniudi qua dopo el 18 o el 45. Insoma foresti viniudi qua per far numero eletoral e votar dc

  43. isabella ha detto:

    Mi son goriziana DOC 😀

  44. Luca ha detto:

    Sull’indire un referendum per accettare o meno di restare sotto il dominio italiano, il principio di autodeterminazione dei popoli lascia poco spazio. Da Wikipedia:

    “Nella prassi, si è in ogni caso escluso di assegnare al principio di autodeterminazione effetti retroattivi tali da consentire di rimettere in discussione situazioni territoriali definite a seguito dei più importanti eventi bellici del secolo scorso, poiché metterebbero in discussione la certezza dei confini nazionali, il dovere di sudditanza dei popoli e la stabilità politica degli stati. La Corte Suprema Canadese, valutando delle rivendicazioni di indipendenza del Québec rispetto al Canada ha definito attentamente i limiti di tale principio: di esso sono autorizzati ad avvalersi Ex colonie, popoli soggetti a dominio militare straniero e gruppi sociali cui le autorità nazionali rifiutino un effettivo diritto allo sviluppo politico, economico, sociale e culturale. (Sentenza 385/1996).”

    Ovvero non possiamo mettere in discussione confini risultati dalle guerre del novecento.

    Tuttavia, c’è spazio per qualcosa di nuovo: l’iniziativa del governo di richiedere l’abolizione delle province ad una regione a statuto speciale con autonomia legislativa sulla propria organizzazione politica territoriale viola infatti la nostra libertà di sviluppo politico e culturale. Si potrebbe anche mostrare come la forte differenza di tassazione tra i nostri territori e quelli a noi confinanti sono di grosso danno economico per il Litorale, costituendo una violazione del nostro diritto allo sviluppo economico.

  45. ufo ha detto:

    Mi son per la megaprovincia de mauricets. Con Koper capitale, e con el comun de Trst senza diritto de voto – affidado dale Nazioni unite in aministrazion fiduciaria al Australia o al novo Regno dele do Sicile.

  46. lolomi ha detto:

    il discorso e’ questo, i frilani con questi giochetti riescono sempre ad ottenere qualcosa, chiedono continuamente soldi e enti da ts verso ud e poi vanno all’attacco del capoluogo, tanto se va male la maggioranza regionale porta a casa sempre qualcosa vedi i soldi per le scuole con il metodo della superfice territoriale (!) o i solidi per le fiere, se va bene si portano il capoluogo e il grande frili.
    E’ tutta tecnica politica, vincono sempre avendo la maggioranza in regione.

    GO e TS sono accumunate dal fatto che oltre alla lingua giuliana, minoranza slovena e storia sono composte da popolazione sempre zitta supina a queste bastonate..purtroppo.

  47. lolomi ha detto:

    date un occhiata a http://www.autonomiagiuliana.eu

    D.: ma perché questa iniziativa? L’unità regionale non dà più forza a tutti?

    R.: certamente, se tutti fossero onesti e corretti. Purtroppo la componente friulana dei consiglieri regionali, due terzi del totale, ha vita facile nel votare leggi a favore delle province di Udine e Pordenone per cui Trieste, e in parte Gorizia, raccolgono le briciole. E non è l’unica, grossa e incredibile, ingiustizia: Trieste viene continuamente privata di sue prerogative in tutti i campi, da quello finanziario a quello culturale, da quello sportivo a quello sanitario che – guarda caso – vengono tutte trasferite in Friuli con la scusa che Udine è più “centrale” in regione. Altro che forza, Trieste è oramai al collasso, depredata in modo inverecondo da tutti e mai difesa dai rappresentanti triestini nel Consiglio Regionale: basti pensare che mai un consigliere si è opposto in modo credibile ad iniziative svolte contro Trieste e mai un assessore ha bocciato in giunta un provvedimento a noi sfavorevole.

    D.: ma i finanziamenti alle singole province non vengono ripartiti in proporzione a quanto le stesse raccolgono col prelievo fiscale?

    R.: magari fosse così! In realtà le entrate fiscali finiscono tutte in un calderone da cui pesca chi ha più forza: come sappiamo sono Udine e Pordenone a fare man bassa. E sale l’indignazione pensando che Trieste fornisce alle entrate regionali la parte preponderante delle entrate e riceve indietro le briciole. Per quanto non sia facile fare un calcolo esatto una decina di anni fa era stato appurato che la nostra città forniva al bilancio regionale il 55% dei finanziamenti e riceveva indietro circa la metà!!!

  48. Sandi Stark ha detto:

    Mi no voio far nissun referendm per l’autodeterminazion dei popoli. Voio che i ‘taliani ne daghi el referendum negà nel 1918, quel negà nel 1954 (immigrati coloniali esclusi) e quel negà del 1946 per la Repubblica.

    Se no i lo fa, no i xe quello “Stato democratico” che i disi de esser.

    Se i ne cava anche le autonomie e i Enti Locali, i dimostra de esser quel che i xe: occupanti coloniali.

  49. effebi ha detto:

    i friulani… i triestini… i goriziani…

    vanno forse spiegati all’africano che propone accendini o al cinese che vende ombrelli

  50. Sandi Stark ha detto:

    E dopo i ne devi tornar i cognomi dei nostri nonni e pagar i danni civili e morali. I devi rimetter tutte le robe a posto come i le gaveva trovade prima del 1921: nomi e toponimi, de strade, paesi, province.

    I devi ricostruir tutti i monumenti che i ga demolì in quel periodo e/o pagar i danni. Idem per le società industriali, commerciali e navali dove i gaveva messo i suoi principi al comando.

    I devi ridarghe a Trieste e Gorizia l’autonomia che le gaveva, che iera ancora “più” de quella che ga adesso TN e BZ. I devi ripristinar el multilinguismo e pagar i danni per le scole e le associazioni chiuse.

    I devi zercar tutti i cittadini espulsi dal 1918 al 1919 e indennizzarli. I indennizzi de quei che no i trova, devi andar in un fondo che doverà occuparse de zercarli e ricostruir le identità inividuali e collettive cancellade. Idem per i cittadini che i gaveva costretto ad emigrar dopo el 1954.

    I devi indennizar le città per la perdita culturale e economica conseguente alla perdita de quei cittadini.

    No i podeva far nissuna de ste robe e tante altre, nianche dal punto de vista del Diritto certamente fin al 1921, dopo se pol discuter.

    Fin al febbraio del 1921 lori iera “occupanti”, i doveva lassar in vigor le leggi de prima e i doveva “custodir” i territori senza cambiar una virgola, perchè i gaveva firmà la Convenzion dell’Aia del 1907 che vietava quelle azioni e comportamenti e che sanciva punizioni per i trasgressori; l’Italia no xe mai stada punida per queste azioni (che me interessa poco) ma no la ga mai pagà danni (questo me interessa de più).

    Dopo i devi indennizzar Trieste per la distruzion del suo Sistema Economico Industriale e Navala Integrato successa dopo el 1954. I soldi mandài col Fondo Trieste e altre monade no c’entra e xe picolezze in confronto, con quei soldi i gaveva fatto case popolari per i immigrati coloniali, strade e opere pubbliche che comunque i doveva far.

    Solo una piccola parte de quei soldi xe stadi spesi per l’economia. I devi decider come far: i pol indennizzar tutte le famiglie originarie (che saria mejo) oppur i pol indennizzar i territori fazendo i investimenti che manca, almeno fin a ricostruir strutture economiche corrispondenti a quelle che i gaveva trovà.

    La differenza del PIL procapite dei nostri territori tra prima e dopo, coi interessi de tanti anni, fa alcuni milioni de euro a cranio. Che i decidi se darneli uno per uno o collettivamente, de questo se pol discuter.

    No i farà niente de tutto questo? Probabile, quasi sicuro.

    E allora noi gavemo tutti i diritti de dir che i ne ga occupà, annesso e danneggià in modo anti democratico, e che i continua ad esser occupanti autoritari ed antidemocratici.

  51. effebi ha detto:

    patetico

  52. dimaco il discolo ha detto:

    sandi no ga tuti i torti. dani ga fado e saria giusto pagarli.

  53. nick ha detto:

    @51 parole fuori dal mondo. patetico

  54. ufo ha detto:

    Ma come mai de colpo se gavè scoperto cussì afezionadi a ste province? Cossa xe nato? No più de do mesi fa no ieri tuti in fila a dir che bisoniava abolir provinzìce, consigli rionali, comuni minori, comunità montane? Gavè cambià idea?

  55. Sandi Stark ha detto:

    @ 47 permettime un picio appunto, la “lingua giuliana” no esisti. Perchè no esisti una “regione” o una “provincia” “Giulia”; xe el nome de fantasia che i ne ga conzà nel 1918 come a BZ e TN “Alto Adige” e “Trentino”, e tutti insieme “Venezia Tridentina” e “Venezia Giulia”.

    El Tibet no se ciama “Alto Gange”, sembra che i cinesi ga più riguardi per le loro conquiste territoriali.

    Che sia una lingua son d’accordo, una lingua diversa da tutte le altre perchè se tratta de una koinè de lingue diverse con varianti locali. Anche se i ne ga cavà anche quela, italianizzandola e disendone che parlar domačo iera poco fin.

    E cussì adesso i fioi disi “scender”, “salir”, “chieder” e “mangiar”. Ma noi no dimentichemo, ecco un picio elenco de parole del nostro idioma de origini viennesi e germaniche, con tante corrispondenze nel sloven sia de Liubljana che dela Premurska.

    abtat
    acherle
    amolo
    apalto
    apoteca
    aresto
    armelìn
    articioco
    bagolàr
    bandòn
    baraica
    basual
    bartuela
    bazilar
    becher
    befehl
    bich
    biflòn, biflàr
    biroch
    blač
    bleč
    bonbòn
    caifa
    caiser
    carantan
    chez
    chibizàr
    chibla
    chifel
    chimel
    cicariol
    ciche
    cichera
    ciompo
    clanfa
    clanfer
    closet
    coffe
    cogolo
    comato
    concepista
    copin
    cučer
    cufer
    cugumero
    cukerle
    deca
    dopio
    dok
    dreimal hoch
    falisca
    fliche
    fortik
    fuč
    funto
    globìn
    gloriet
    golas
    gomasse
    gries
    gringola
    ketz
    klanfer
    krighel
    kucer
    kuguluf
    lais
    lekerle
    licof
    mantel
    marot
    montura
    ober
    paizer
    patrona
    paufir
    pek
    pegola
    perlin
    pimpinela
    pinter
    pipina
    piter
    placcato
    plafòn
    plutzer
    propele
    proviande
    puff
    quartier
    ruck
    rusak
    s’cinca
    sacramentar
    saiba
    sakimpàch
    satùl
    sbrodàus
    sbruf
    scandal
    schei
    schile
    smasala
    scoder
    sfasa
    sfudrar
    sguaita
    sine
    sinter
    schlafen
    slàif
    slepa
    slinga
    slonz
    sluc
    slüss
    schmir
    sopa
    spaghert
    stoss
    strafanich
    strafaus
    strauss
    stricar
    stricàr
    strofal
    stroligàr
    superi
    suster
    tank
    tartaifel
    tauglich
    terliss
    traiber
    trapa
    tumbano
    tus
    visavis
    vitz
    volentieri
    xecs
    zidela
    zucàr
    grobian
    zùf
    zumbàr

  56. Sandi Stark ha detto:

    Xe solo 150 su 390, son ai inizi della ricerca. Po’ xe una zentinera de parole che ga corrispondenze solo in Sloven, e po’ xe quele de etimo croato, grego, armen eccetera, come che savemo tutti.

    Calcolando che la media dei ‘taliani ga un lessico de nianche 400 vocaboli, no me sembra poco.

    Mi e quei come mi tignimo duro, tramandemo ai fioi le testimonianze. I ne pol schiavizzar, i ne pol ridur in miseria, i ne pol cavàr l’autonomia, el lavoro, el futuro e la boba come che i sta fazendo, i ne pol sburtàr al suicidio.

    I pol obligar i nostri fioi a cantar l’inno de Mameli a scola, ma le nostre identità rubade, no. Quelle no ghe le lassemo e no ghe la daremo mai vinta.

  57. vico ha detto:

    @UN SANDI STARK METICOLOSO.
    Complimenti per la sfacchinada.

  58. Rupel ha detto:

    @ 51
    mi me và ben anche ke i se tien i bori, me basta che i vadi fora dei co… una volta per sempre imbarcandose magari sulla nave Audace partendo dal Molo san Carlo

  59. maja ha detto:

    sandi

    Premurska?

  60. Adi ha detto:

    Perdonate il ritardo, volevo solo chiedere a Nanut cosa mai trova di male nel Friuli, e perché mai la salvezza sarebbe a Vrtojba.
    Se si tratta di uno scherzo è simpatico, altrimenti no.comment.

    ciao

  61. Mauricets ha detto:

    dopo il fallimento dello stato sloveno faranno la fila i comuni adiacenti il confine per ritornare all’italia.
    visto che ormai l’A è defunta non restera che agregarsi alla provincia di trieste.
    a meno che non vogliano rifare la yugo.

    il Tus si chiamera Coop.

  62. Mauricets ha detto:

    57

    Sandi Stark
    tu puoi non darla, ma il fatto è che il dado è tratto.

    W l’Italia.

  63. ufo ha detto:

    Padania o Borbonia?

  64. Mauricets ha detto:

    64

    ufo

    etrusca.

    come la chiave di volta.

    invenzione della penisola italica.

  65. ufo ha detto:

    @62 “faranno la fila i comuni adiacenti il confine per ritornare all’italia

    Perchè si sa che l’italia gli è rimasta indelebilmente impressa in memoria come impareggiabile esempio di buona amministrazione, civiltà e progresso sociale…

  66. dimaco il discolo ha detto:

    e risouzione dei problemi di sovraffolamento e nella gestione della pianificazione demoratica, aggiungerei io. mauricets mvac

  67. dimaco il discolo ha detto:

    demografica scs 😀

  68. Mauricets ha detto:

    l’Italia, stato moderno e democratico, con il governo di Roma che ratifica l’accordo di cooperazione interculturale con Lubiana, prepara gia il terreno a questo lieto evento.

  69. Pieri ha detto:

    Io penso che l’idea di Fontanini non sia male (al di là delle critiche di chi carica a testa bassa solo perchè il Pieri – non io ma Fontanini – è della Lega)…così Trieste avrà la sua agognata autonomia, e il Friuli la propria; poi è ovvio che se dell’intero Friuli si facesse, invece che 3, una sola provincia, gli interessi socio-economici continuerebbero a gravitare là dove hanno sempre gravitato prima, quindi la destra Tagliamento su PN, il Friuli centrale su UD, la Carnia su Tolmezzo e il Friuli Orientale su Go.
    Soluzione di compromesso sarebbe portare la Sinistra Isonzo sotto Trieste.
    Ad ogni modo credo che un bel referendum ci dirà cosa ne pensa la popolazione (esito probabile: la Dx isonzo voterà Friuli e la Sx Trieste)

  70. effebi ha detto:

    56 linguaggi “arcaici e desueti”
    66 si, si sa

  71. ufo ha detto:

    @71 effebi, io e te lo sappiamo, ma c’è sempre qualcuno che vive nel paese dei balocchi.

  72. Pieri ha detto:

    La provincia di Gorizia è trilingue: italiano, friulano e sloveno, come si può leggere nel suo logo. Ora gli sloveni stanno bene nel Goriziano, sono mega-iper tutelati.
    Poi è chiaro che se ci dovesse essere un riordino degli enti intermedi, ideale per loro sarebbe riunire la provincia isontina con quella giuliana, così avrebbero un’unico ente per far sentire la loro voce, mentre temono che unendosi a Udine verrebbero “annacquati” nel mare friulano.
    La cosa divertente però è che non lo dicono mai apertamente, preferendo pronunciare frasi insensate come quella di Kuzmin “i goriziani ed i bisiacchi, avulsi completamente dalla friulanità”, parlando solo per loro e volendo far credere di parlare per tutti.

  73. Manuel ha detto:

    Opzione uno.
    Pol esister una region Friuli senza province, e una provincia de Trieste senza una region?
    Tipo Berlino, che xè un Land a parte.
    Pro e contro?
    Se esisti un’altro articolo dove questo xè zà spiegado e discusso, mandeme là.

    Opzione due.
    Se podessi far due regioni Friuli e Venezia Giulia (la ciamè Litoral, se volè) senza dentro province?

    In entrambi i casi se gavessi un ente in meno rispetto a far una region con due provincie.

    Cossa fa una provincia se non autobus e qualche evento?

    NB: Queste xè veramente domande, non provocazioni.

    PS: Commento vero all’articolo. Frequentando un poco Trento -sarà simile per Bolzano- se nota che tutto el Trentino ga come centro Trento, l’unica città del trentino che sia una città e non una comunità montana de dodici case. Nonostante che tra una vale e l’altra sia addirittura dialetti diversi, tutti unanimemente vedi Trento come centro.
    Qua no. Trieste, Monfalcon, Gorizia, Udine, Pordenon, Tolmezzo, .. meterìa anche Muja :p .. xè più centri che province. Sennò i gaverìa fatto subito due province e po’ bon. E inveze 4 per certi versi par poche.
    In situazioni cussì diverse me par quindi difficile che due soluzioni uguali porti de qualche parte.
    Ma se semo a statuto speciale penso che podemo decider noi quante regioni, quante provincie, quanti comuni, comunità montane, governatorati, etc ne servi per sentirse ben rappresentati e amministradi.

  74. Bibliotopa ha detto:

    “Cossa fa una provincia se non autobus e qualche evento?”

    gestissi tuto el sistema scolastico secondario, me par..

  75. hobo ha detto:

    maurice, mola dei. par una barzeleta.

  76. abc ha detto:

    Il governo di Roma ha stabilito che ogni provincia deve avere almeno 350.000 abitanti ed almeno 2.500 kmq di superficie. Ciò significa che quelle province che non superano ambedue questi requisiti sono antieconomiche e vanno soppresse. Fanno eccezione i capoluoghi di regione, non si capisce perché.

    Esaminiamo la situazione del Friuli-V.G., provincia per provincia superficie e numero abitanti:

    Trieste 212 236.000
    Gorizia 466 142.000
    Udine 4.905 542.000
    Pordenone 2.178 316.000

    Ora i dati in percentuale sul totale regionale, provincia per provincia, per la superficie e per il numero di abitanti:

    Trieste 2,7% 11,50%
    Gorizia 5,94% 19,11%
    Udine 62,52% 43,81%
    Pordenone 27,76% 25,58%

    Aggregando le provincie di Trieste e Gorizia si otterrebbe un territorio di appena 678 kmq (8.64% di tutta la regione) comunque di molto inferiore ai 2.500 kmq minimi previsti per giustificare economicamente l’esistensa della provincia secondo i criteri che dovrebbero valere per tutta l’Italia (o per nessuno).

    L’unica provincia della ns regione che ha ambedue le caratteristiche è quella di Udine, che pertanto non è giusto sopprimere.

    Allora propongo due soluzioni:
    1) le cose stanno come sono,
    2) si forma un’unica provincia del Friuli-V.G. con sede a Udine, località posta più al centro del territorio regionale rispetto a Trieste che è molto scentrata e come provincia pesa appena l’11.50%.

  77. abc ha detto:

    riscrivo i dati delle provicne che appaiono sovrapposti.

    Superficie in kmq.:

    Trieste 212
    Gorizia 466
    Udine 4.905
    Pordenone 2.178

    Abitanti:

    Trieste 236.000
    Gorizia 142.000
    Udine 542.000
    Pordenone 316.000

  78. Luca ha detto:

    Facile dire che le province di Gorizia e Trieste sono troppo piccole e hanno troppi pochi abitanti. Ciò è “merito” di chi ci ha fatto cadere il confine addosso, tagliando territori storicamente unici in stati diversi.

    La Principesca Contea di Gorizia e Gradisca, predecessore naturale della Provincia di Gorizia, nel 1910 aveva una superficie di 2918 kmq, con una popolazione di 260.728 abitanti. Il Kustenland, che era vera e propria regione austriaca, nel 1910 aveva una superficie di 7969 kmq con 894.282 abitanti.

    Poi se la storia non conta niente e volete cancellare le radici di questi territori…

  79. Roberto Zolia ha detto:

    I furlani xe imperialisti ma cole peze sul dedrio. I disi che Gorizia xe Friul e inveze el teritorio gorizian xe miteleuropeo. Basta andar a Cormons: xe i ritratti de Franz sule vetrine in strada. No credo proprio che i gavessi voia de andar con Udine (a parte un per de scalmanadi). Se proprio se devi, meio far una provincia dela VG, coi adeguati pesi e contrappesi (e specialità): cussì Trieste finirà de pensar che el mondo finissi a Miramar.

  80. Sandi Stark ha detto:

    I tenta de far repete come nel 1921. Prima iera la Filologica (con sede a Gorizia) che iera ferocemente “magna s’ciavi” e contraria all’autonomia, che Gorizia gaveva da secoli.

    Po’ se gaveva scoperto che la Filologica iera un’organizzazion nazionalista ‘taliana che fazeva targhe e monumenti per el “milite ignoto”.

    Poco dopo iera sparida la Provincia de Gorizia, e dopo de la Filologica iera rivài i fassisti furlani. Con altre bandiere de quele che i sventola adesso ma la sostanza no cambia, informeve sulle iniziative dei furlanisti a Cividal contro l’insegnamento della lingua slovena, spallegiai dalla Lega Nazionale.

    A Trieste i ghe gaveva dà Grado, altri dò paesi e Postumia. Anche là i fassisti iera assai contenti, ma a parte Suvich e altri due, i iera tutti ‘taliani rivai da poco.

    Alla fine dei anni ’30 i ghe gaveva tornà la Provincia a Gorizia, no conosso i dettagli ma penso che saria interessante indagar.

    Però l’autonomia secolare iera persa per sempre, sia per TS che per GO.

    E adesso GO perdi la Provincia e i furlanisti vol de novo meter le manazze su Gorizia.

    Cossa xe cambià dal 1921?

  81. abc ha detto:

    Vorrei commentare il seguente articolo:

    http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/07/27/news/nell-isontino-un-alunno-su-due-vuole-studiare-il-friulano-a-scuola-1.5459618

    Nella provincia di Gorizia in 15 su 25 comuni (precisamente a: Gorizia, Mossa, San Lorenzo Isontino, Capriva del Friuli, Cormons, Dolegna del Collio, Medea, Mariano del Fiuli, Moraro, Farra d’Isonzo, Gradisca d’Isonzo, Romans d’Isonzo, Villesse, Sagrado e Monfalcone) è riconosciuta la lingua friulana.

    Negli altri 10 comuni preciamente a: San Floriano del Collio, Savogna d’Isonzo, Doberdò del Lago, Grado, Ronchi dei Legionari, Staranzano, San Canzian d’Isonzo, Turriaco, San Pier d’Isonzo e Fogliano-Redipuglia invece non è riconosciuta tale lingua.

    In base all’articolo di cui sopra il 55% degli scolari dei 15 comuni su 25 che tutelano la lingua friulana ha scelto di voler imparare il friulano, quindi la maggioranza assoluta, non una minoranza.

    Ora voler includere questi comuni in una provincia allargata di Trieste anziché a quella di Udine mi sembra poco corretto, adesso che c’è la possibilità finalmente di unificare i friulani in una unica provincia.

    Il nome Venezia Giulia è stato inventato nel 1863 assieme al nome di Venezia Euganea. Il Friuli a quel tempo faceva parte sia della Venezia Euganea che della Venezia Giulia. C’era infatti sia il Friuli veneto ed il Friuli imperiale.

    Dal momento in cui la regione si chiamò Friuli-Venezia Giulia e quella attigua prese il nome di Veneto, Venezia Giulia rimane la sola parte che non è Friuli.
    Con la dicitura senza trattino Friuli Venezia Giulia (e con la pubblicità friu LI VE nezia Giulia) a mio avviso si vuole rendere evidente la fusione della regione in un unicum in cui l’attuale provincia di Gorizia, che per alcuni è Friuli ma non Venezia Giulia, mentre per altri è Venezia Giulia ma non Friuli, è parte integrante.

  82. abc ha detto:

    @ Redazione
    Come mai numerosi miei invii di commenti non risecono ad essere pubblicati? grazie

  83. abc ha detto:

    @ 81 Sandi Stark.

    cosa è cambiato dal 1921? Se leggi i giornali, è cambiato che ora si vuole che la provincia di Gorizia sia in blocco aggregata a quella di Trieste.

    Se dovesse venir soppressa la nostra provincia, io preferisco le “manazze” di Udine alle manine morbide di Trieste. Da goriziano friulano posso?

    In merito a ciò che successe dopo la prima guerra mondiale, nella tua città, all’ Archivio di Stato in via La Marmora 17, ci fu nel 2009-2010 una interessante mostra che metteva in luce gli studi eseguiti per ridisegnare le province in modo da rendere inefficaci i voti degli elettori croati e sloveni, In base a tali piani, non orchestrati certo della Filologica Friulana, fu utilizzata l’unica provincia confinante cioè quella di Udine. La mostra si intitolava “Le Nuove Province e Francesco Salata”. Se vai là puoi docomentarti pure tu.

    Non risulta che la Filologica fosse andata ad insegnare friulano agli sloveni nei territori in precedenza appaartenuti alla provincia di Gorizia e Gradisca, altri invece tentarono di imporre la loro lingua con i risultaati catastrofici che conosciamo. Ma di questo non puoi incolpare i friulani. La provincia di Gorizia fu soppressa dal 1923 al 1927. Quando fu ripristinata non ebbe il Monfalconese e Grado, recuperati solamente quando fu istituito il TLT nel 1947.
    Una domanda alla redazione, senza per questo voler interferire nelle sue scelte: ma Luigi (veneziano) è stato bannato per sempre? Lui almeno forniva dati documentabili, non inventati.

  84. Sandi Stark ha detto:

    Chiurlo, verbale della Filologica 30 giu 1920:

    “Ma v’è un’altra ragione da tener presente, e questa riguarda tutti gli Italiani: la forza che verrebbero a prendere gli Slavi in una divisione come quella progettata, mentre in una “regione friulana” gli Slavi della provincia di Gorizia si troverebbero di fronte un nucleo compatto di almeno 900.000 italiani. Ed è ragione non piccola e non leggera per ogni cuore italiano che batta a questi confini.”

    2 nov 1920, il Giornale di Udine: “L’idea separatista nel Goriziano.”

    “Sono comparse in questi giorni notizie che devono far strabiliare… (omissis) …vanno diffamando con la più nera ma meritata ingratitudine il generoso governo italiano che le ha trattate con ogni riguardo, mandando a riceverle alla frontiera con la musica, quando si son degnate di rientrare e facendo d’un capitano volontario dei “Kaiser Jaegers” nientemeno che il capo della provincia.

    Pare, diceva ieri un giornale di Trieste, in una lettera da Lubiana, a proposito della propaganda dell’“Alt Oesterreich”, pare che agitatori asburghesi tendessero ad operare anche fra gli sloveni della Venezia Giulia e specialmente del Goriziano e che fossero in contatto con monsignor Faidutti a Vienna.”

    Secondo congresso, 1921. Asquini:

    “Sotto la questione delle autonomie amministrative si cela una questione capitale per l’Italia: la questione dei suoi confini, la questione della conservazione dei frutti della vittoria.

    Dietro l’innocente domanda di autonomia amministrativa che Gorizia e Trieste avanzano con pura fede italiana allo scopo di meglio giovare alle fortune della Patria, altri si muovono per riprendere sul terreno amministrativo quello che non sono riusciti ad ottenere sul terreno politico.”

    “Societât Filologiche Furlane iniziative varie per il milite ignoto, poesia pubblicata sul Giornale di Udine:

    O Muarz senze nom,
    o Soldaz d’Italie che vignis a poià il ciaf in Aquilee donge i Soldaz di Rome,
    uardait cheste Tiare bagnade di tant sanc: salvait la nestre Int, la nestre Pas;
    ma faseit,
    faseit sore dut che sintin simpri tal nestri cur che no val vivi,
    se alc nol val plui de vite!

    E Tu, benedet fra i benedez,
    destinat da une Mari, forsi da to Mari,
    a la consacrazion di Rome,
    sul Altar de Patrie, puarte cun te il zurament de nestre fedeltat antighe.

    Aquilee, ai 28 di ottubar dal 1921.”

    “Fraternità Friulana” 12 marzo 1921:

    “Udine liberata divenne allora il centro di tutte le nostre cospirazioni, il rifugio preferito di tutti i nostri perseguitati politici. Udine fu così per mezzo secolo l’anima del movimento irredentista della Venezia Giulia.

    Non ci fu sopruso austriaco perpetrato contro Gorizia, Trieste e Pola, che non avesse sollevato la popolazione udinese a manifestare la sua solidarietà con noi, richiamando l’attenzione del governo italiano sui fratelli oppressi d’oltre frontiera.

    Ed invero sul libro dell’odio austriaco il nome di Udine era registrato in prima pagina: lo riaffermò lo stato maggiore austriaco con le sue vendette durante la guerra recente.”

    Vi risparmio gli articoli della stampa udinese contro l’autonomismo di Tellini e la retorica sulla “riunificazione del Friuli”.

    Vi risparmio anche lo stupore udinese per le elezioni del 1921: 5 eletti in varie formazioni, tutti di lingua madre slovena.

    Secondo gli udinesi, sarebbero stati sobillatori di Faidutti (già cacciato da Gorizia a pistolettate.

    Pellis, sesto congresso della Filologica:

    “Dopo aver sostenuto che Udine deve essere centro organico delle comunicazioni, anche per necessità militari (“Basta; vogliamo essere sicuri nelle nostre case.”); dopo aver ribadito che il Friuli avrebbe “una particolare facoltà di amalgamare elementi slavi immigrati d’oltr’alpe o confinanti”, Pellis rivendica che al Friuli deve essere riconosciuta “questa sua funzione specifica e assegnato l’onere e l’onore di conciliare all’Italia i nuovi cittadini alloglotti.”

    1922, 1° luglio, “La libertà”

    “Ciò che non è bene, però, è la nuova speculazione che i nostri fratelli di Udine tentano a danno delle nostre autonomie, sfruttando il (sic) sfregio fatto al monumento degli alpini sul Montenero.

    Tutte le gretole vanno a pescare i nostri carissimi vicini per ridurci ad essere l’appendice economica e politica di Udine.

    Ne abbiamo le tasche piene, francamente, che in fondo, redimerci non vuol dire assoggettarci.

    E i combattenti friulani fanno malissimo a fare il giuoco dei negozianti di Udine, i quali sarebbero ben felici di poter dirsi i veri padroni del Friuli orientale e occidentale.”

    (Non ci fu alcun attentato ma un solo un fulmine. Però questo servì da pretesto ai fascisti udinesi e goriziani per allestire spedizioni punitive contro gli “alloglotti”.

    Nel luglio del1922 giravano già in camicia nera, la marcia su Roma sarebbe stata poche settimane dopo).

    La Libertà”, il 21 ottobre “Unione sì, ma con spinta in avanti”.

    “Giacchè ai saggi affaristi di Udine sta tanto a cuore, a sentirli parlare, la questione nazionale e il pericolo slavo che minaccia la patria italiana, in questa famosa cabala dell’assetto delle Terre Redente, facciamo anche noi un piccolo sacrificio dei nostri interessi sull’altare del bene comune.

    E diciamo chiaro: Siamo pronti anche noi ad accettare la tesi dell’unione delle due provincie; vada Gorizia con Udine.

    Ma, siccome la patria è un patrimonio sacro che ogni cittadino ha il dovere non solo di difendere, ma di promuovere, mettiamo per ciò una condizione.

    Spieghiamoci.

    Promuovere la nazionalità non vuol dire, in relazione al territorio ed al confine, ritirarne il centro vitale di una bella somma di chilometri; ma vuol dire gettarsi in avanti alla conquista materiale e morale d’un territorio allogeno.

    Così intendevano la colonizzazione latina quelli che noi con tanta leggerezza chiamiamo i nostri padri romani.

    Ebbene. Il centro dell’Italianità, dal punto di vista politico amministrativo deve, nella direzione del confine e verso l’estero, oltrepassare Udine. Deve cadere su Gorizia.

    Soluzione logica: Unione delle due provincie in una sola: Gorizia capitale con prefettura, Udine sottoprefettura.

    (La Libertà era organo dei repubblicani goriziani. La provocazione contro Udine è evidente)

    Il 28 ottobre 1922 i fascisti assaltano il Comune di Gorizia e cacciano Pettarin.

    Il Giornale di Udine esce con un titolone in prima pagina: “Fuori gli stranieri!”.

    Risponde il Popolo Friulano di Gorizia, ma lo stesso giorno viene decretata la fine della Provincia di Gorizia.

  85. Sandi Stark ha detto:

    Riassunto in poche parole: “Cossa xe cambià dal 1921? Niente.”

  86. effebi ha detto:

    …quindi perchè una bona volta no te se rassegni ?

  87. Mauricets ha detto:

    in questa europa che si sta costruendo è ovvio che in queste terre la democratica e tollerante italia sia destinata ad un ruolo giuda.

    faro di libertà e democrazia l’italianissima Trieste riprendera sotto la sua ala protettrice tutte le genti del littorale.

    essse ben liete di ritornare al grembo materno.

    finalmente la storia riprenderà il suo percorso naturale.

    W l’Italia!

  88. ufo ha detto:

    Sì, “ruolo gIUda” mi pare del tutto appropriato, oltre che commisurato alle effettive capacità e naturali tendenze del paese in oggetto.

    Quanto al ruolo protettivo: grazie, ma in famiglia abbiamo gia abbastanza nomi scolpiti sulle lapidi, e lo stesso vale per gran parte della Primorska. Non vedo comunque in giro una gran richiesta di ali protettrici, specie se gravate da tristi esperienze passate. Dovesse casomai nascere una tale richiesta ne possiamo riparlare, ma temo che al riguardo anche gli albanesi godano di una reputazione migliore.

  89. ufo ha detto:

    P.S.: quale sarebbe il “percorso naturale della storia“? La Regia provincia di Lubiana?

  90. maja ha detto:

    ma no, dai, ufo, el discorso de mauri xe belissimo. femoghe sto favor de tradurghelo, cussì, quando che el va a trovar i parenti de siciole el pol montar sul scagno e declamarlo con gaudio magno de tuti i astanti. son sicura che l’aplauso se sentirà fin umago. ma cossa digo umago, fin zara se sentirà, anopo!

  91. ufo ha detto:

    Ma i sarà tanto benestanti de gaver un scagno de prestarghe? Me pareva de capir che no ghe bateva tanto ben, ai cugini de campania. Ghe tocherà miga andar in giro portandose drio anca el scagno, oltra che le sue paturnie?

  92. Mauricets ha detto:

    Anche la Merkel ha capito, tanto da allinearsi alle posizioni di Monti e Draghi.
    una volta messi in riga i crucchi tutti gli altri seguiranno a ruota.

  93. hobo ha detto:

    @maurice

    grazie per le ridade 😀

  94. bonalama ha detto:

    “annacquati” nel mare friulano: lago, il mare è una cosa seria

  95. dimaco il discolo ha detto:

    alora mauri, bever tanta acqua, magnar tanta fruta e star tal ombra che me par e tropo sol te fa mal. te fa venir le alucinazioni.

    l’unico ruolo guida che pol ver l’italia xe de un triciclo. Senza riode.

  96. ufo ha detto:

    La Merkel allineata? Forse qualcuno si è scordato di dirlo a Wolfgang (Schäuble)…

    Figliolo, un consiglio: allarga le tue letture. Se ti limiti alla stampa nazionale non ti verrà riferito altro che le testuali dichiarazioni di ogni singolo politico munito di bocca; mai e poi mai alla casta giornalistica potrebbe venire in mente di verificare se tali dichiarazioni corrispondano al vero, o se ha almeno idea di cosa stia parlando.

  97. Mauricets ha detto:

    i crucchi hanno perso tutte le guerre.

  98. hobo ha detto:

    ah si’, maurice, cavime una curiosita’: anche ti te vol rivar fin grusizza piro? dime de si’, te prego 😉

  99. Mauricets ha detto:

    no, al Vallum Aelium.

    Ad Pirum è dietro l’angolo.

  100. ufo ha detto:

    @97 “I crucchi hanno perso tutte le guerre“. Mentre un certo altro paese di nostra conoscenza…

  101. maja ha detto:

    sì, sì, me par che VAlum aeiLIUM xe proprio quel che ghe volessi.

  102. ufo ha detto:

    Ciamassi una colletta…

  103. JACOPO ha detto:

    Mi rifiuto di andare sotto Trieste…Gorizia fa da sempre parte del Friuli edè giusto passare sotto Udine,esattamente come PN…Trieste rimarrebbe capoluogo di Regione come città metropolitana.
    Gorizia,come lo di cela storia, è Friuli…è inutile inventarsi monate…!

  104. maja ha detto:

    più che una colletta, me par che ciamassi un TSO.

  105. dimaco ha detto:

    Jacopo mola el bever che te scrivi monade

  106. abc ha detto:

    @ Sandi Stark 84.

    Non appena qualche dirigente della Società Filologica Friulana mi farà accedere ai verbali, replicherò per quanto riguarda i citati interventi di Chiurlo e Pellis. La risposta non sarà immediata non appartenendo io a tale società.

    Su “Percorsi della memoria” di Luciano Patat è scritto: “Nell’ottica del disegno fascista di italianizzazione forzata della popolazione slovena, il 18 gennaio 1923 il Governo Mussolini decreta la soppressione della provincia di Gorizia e la suddividsione del suo teritorio fra le contermini province di Udine Trieste e Pola”. Quindi non fu solo Udine a mettere le “manazze” (come le chiamo tu nel commento 81) sulla nostra provincia, ma anche Trieste e Pola. Tale spartizione non fu decisa dalla Filologica Friulana ma da Mussolini. Quando fu ricostituita la Provincia nel 1927 nessuno dei territori che erano passati a Trieste 4 anni prima fu restituito. Allora chi si è comportato peggio verso Gorizia, Udine o Trieste?

    Faidutti già deputato a Vienna per il partito popolare friulano fu ingiustamente accusato di antiitalianità perché assieme all’altro deputato del partito cattolico friulano, Bugatto, prima della fine della guerra auspicava l’autonomia del Friuli all’interno dell ‘Impero. Era già stato stabilito quale avrebbe dovuto essere il confine fra i comuni friulani e quelli sloveni della contea. Questo due deputati si batterono per l’istituzione della università italiana a Trieste, osteggiata dagli sloveni e contro l’espansionismo slavo su tutto il territorio della contea, quindi i contatti con gli sloveni in funzione antiitaliana sono una calunnia.

  107. Sandi Stark ha detto:

    Guarda che nel 1918 al congresso del PP di Gorizia, l’autonomia richiesta dai faiduttiani riguardava solo il Friuli Orientale.

    Tutti coloro che aprivano bocca venivano catalogati come “antitaliani”, vedi “Storie di preti..” ed “I cattolici del Friuli Orientale” del Medeot, oltre ad opere successive che ora non ricordo perchè non scrivo con un taccuino bibliografico sotto mano.

    Io ho scritto che Gorizia fu spartita tra i fascisti di Udine e quelli di Trieste, e che di questi, solo poche persone erano autoctone essendo gli altri erano appena arrivati dalla Romagna, Milano, Toscana, Napoli eccetera.

    Ancora una cosa, qui nessun “triestino” ha scritto di “volere” Gorizia sotto di sè. Nè io, nè altri.

    Non misurare il mondo con il tuo braccio, per me la cosa più giusta sarebbero le 2 Provincie Autonome, e se proprio se ne deve fare una, dare a GO una proporzionale o qualche altro accidente Statutario come posti garantiti in Giunta, un diritto di veto o qualcosa di simile, per garantire Gorizia da decisioni apicali contrarie ai suoi interessi.

    E’ per questo che nessuno vuole stare con Udine: perchè siete in maggioranza di suffragio e fate polpette dei nostri interessi.

    Non era così una volta, ma i tempi di Biasutti e Comelli, e se vogliamo anche di Illy sono passati da un pezzo.

    Tenetevi i vostri Tondo, Riccardi e Fontanini. Se volete tenetevi pure la Seganti egli altri collaborazionisti disposti a vendere i loro territori in cambio dei ricchi stipendi regionali e degli affarucci da 4 soldi loro consentiti.

  108. Sandi Stark ha detto:

    @ 84 avevi scritto che io mi invento le cose che scrivo, invocando un personaggio che qui mi ha diffamato in lungo ed in largo sostenendo la stessa teoria, mai dimostrata perchè ho sempre documentato tutto con dovizia di particolari.

    Che fai, ritratti l’accusa o continui a sostenere che scrivo invenzioni?

  109. Sandi Stark ha detto:

    Ancora una cosa: quell’accenno ad un supposto “espansionismo slavo” riferito agli anni ’20, del tutto inesistente, è un ulteriore indizio di quanto affermavo, e cioè che non è cambiato niente dal 1921 e che il friulanismo che vuole portare Gorizia sotto Udine, è sempre antisloveno come 90 anni fa.

  110. JACOPO ha detto:

    Dimaco, mole il bevi tu dai…smettila che sai benissimo che qualsiasi libro di storia ti da torto..

  111. capitano ha detto:

    Non ho mai letto un libro di storia che dica come dovrebbero andare le cose in futuro. Quelli sono libri di astrologia.

  112. JACOPO ha detto:

    anche Sappada è stata sempre parte del Friuli e, tra pochi mesi, ci tornerà…comunque ,Capitano, forse non hai mai letto un libro si storia..anzi, sicuramente non hai mai letto un libro di storia,almeno inerente a questo fatto…

  113. Jasna ha detto:

    @28 vico
    Ma io sarei favorevole. Solo che gli stessi che firmano accordi, a tu per tu ti fanno capire che non si fidano uno dell’altro.

    I pranzi e le conferenze le finanzi anche senza GECT. Per me è un ottimo strumento, soprattutto se fatto con questi attori, ma l’impressione che mi sono fatta è che non abbiano ancora preso confidenza con le sue potenzialità.
    Scusa l’italiano contorto, oggi va così 😉

  114. capitano ha detto:

    Guarda che sui libri di storia c’è scritto anche che l’attuale (da qualche anno) continente americano veniva scambiato per l’India.

  115. Luigi (goriziàn) ha detto:

    Viste le opinioni de tuti quanti qua dentro per mi saria meio abolir le province.
    Ni problema!
    In alternativa GO e TS dichiara guera a l’Austria e se arende subito.
    E dopo Anschluss e che comandi i kruki!
    Orpo!!!!!!!!!!!!!!!!

  116. JACOPO ha detto:

    certo…questa cosa io non la sapevo perchè non l’ho letta..esattamente come tu non hai letto quali sono EFFETTIVAMENTE i confini del Friuli:il Timavo.
    Secondo me, essendo ormai alle porte l’eliminazione delle province di Go e Pn, bisognerebbe “dare” Monfalcone, Grado e la bisiacaria a Trieste,il resto a Udine…non mi sembra astrologia!!!!

  117. capitano ha detto:

    Hai ragione, non so niente, non so neanche se il Timavo è a est o ovest di Monfalcone. Forse ci passa sotto e spunta subito dopo La playa di Marina Julia.

  118. capitano ha detto:

    In bisiacaria costruiscono delle zattere su cui mettono i morti, gli danno fuoco e le lasciano andare lungo il timavo fino a quando non spariscono inghiottite in qualche cavità carsica (che sarebbe Friuli anche quella se avete letto i libri di storia). 🙂

  119. Manuel ha detto:

    Ahahah. Ma cossa desso vignirà fora che el Friul finissi sull’Ospo?? :p

    Sarìa una roba tanto mona ricominciar da capo, dai singoli comuni, o anche da enti più pici, e veder de tracciar dei NOVI confini tra due provincie, tignindo conto
    1. del parer e della composizion etnica e linguistica della gente in quel singolo villaggio
    2. delle esigenze e caratteristiche de quel territorio, e delle analogie con le caratteristiche dei altri paesi.

    Chi ga ditto po’ che la divisio devi per forza esser etnica, linguistica e culturale?
    Podessi anche esser solo commerciale o amministrativa. Podessi anche non esserghe bisogno, per dir, de elezioni provinciali, delegando ai sindaci dei comuni maggiori.

    Appello: chi me spiega come funziona el sistema sloven?

  120. Dexter ha detto:

    El Friul finissi a Laibach se leggè ben i libri de storia. Se no lo savè se solo dei ucci ignoranti.

    Velika Furlanija uber alles!

  121. Manuel ha detto:

    Ma no gavè un poco le balle piene de parlar solo de storia?
    No bisognassi parlar de amministrazion? E in particolare de trasporti, sistema scolastico secondario, organizzazion de eventi le altre robe de cui se occupa una provincia, se ghe xè altre robe.

  122. Dexter ha detto:

    A parlar de “organizzazion de eventi” te me fa venir in mente gusti de frontiera dell’anno scorso… col mega stand (pagato dalla regione) “tipicamente friulano”… un dei più svodi della fiera mentre i stand balcanici iera sempre pieni… ah, la vocazion furlana de Gorizia!

  123. capitano ha detto:

    Una volta ho letto i confini della provincia di Gorizia su ‘Le ore’

  124. ricciovolante ha detto:

    @Manuel: premesso che in medio stat virtus, il fatto ad esempio che la nostra macchina amministrativa, logistica e sanitaria siano in fondo tra le migliori in Italia deriva da questioni legate alla storia, mica per caso. Certo che se insieme al ritratto di Franz, sulla scrivania ci fossero anche un po’ di studi di fattibilita’ e progetti sostenibili di sviluppo (no, non parlo di quelle robe che ci mettono 10 anni per venire approvate…)…sarebbe molto meglio.

  125. ricciovolante ha detto:

    @Bruno….Brunoooo! Istria e quarnero sono rispettivamente Slovenia e Croazia! Non facciamo ‘sti ragionamenti perche’ senno’ si finisce come israele 🙂
    Accontentiamoci di Muggia, volendo un pezzo di Istria.

  126. ufo ha detto:

    @117 Alle porte l’eliminazione delle province? Ad essere alle porte piuttosto è il mercato delle vacche che terrà occupati gli animi focosi per tutta la seconda metà dell’anno. Dal CdS del 21 luglio: “il governo non parla più di «soppressione e accorpamento delle Province»,… ma appunto di «riordino» con il pieno coinvolgimento delle autonomie locali. Ora saranno i consigli delle autonomie locali, organi di livello regionale, a predisporre un progetto di accorpamento che sarà presentato alla Regione e da questa al governo.“. Figurarsi cosa ne verrà fuori, e quando. Facile però prevedere l’esito: da settembre fino almeno metà 2013 si ripeterà la scena vista qui da noi con la sterile eccitazione riguardo a quanto viene in tasca ai consiglieri regionali. Se (vana speranza) non ve ne siete gia dimenticati: mesi e mesi di chiacchiere a vuoto su un argomento tutto sommato irrilevante rispetto ai reali problemi da affrontare, e mentre tutti quanti perdevano tempo a sproloquiare i veri problemi restavano irrisolti ed ignorati. Complimenti all’opinione pubblica.

    Certe volte stare a leggere questi commenti uno si sente come un campione di scacchi : puoi prevedere le prossime cinque esternazioni. Sarebbe folkloristico, se lo stesso non valess pure a livello nazionale: ogni volta che si è vicini a toccare la tasca di qualcuno (esclusi ovviamente i lavoratori) parte una crociata mirata a deviare l’attenzione su un nuovo capro espiatorio, e l’opinione pubblica disciplinatamente si accoda alla nuova moda in perfetto stile bulgaro. C’era una volta l’idea della “patrimoniale”, per esempio, e non appena si è prospettata la possibilità che venga introdotta sul serio è partita la parola d’ordine “tagliare i privilegi della casta”. Nobile causa – peccato solo che, al contraio di una eventuale patrimoniale, sia del tutto irrisoria e inconcludente rispetto alle cifre che compongono il bilancio dello stato. Com’è andata a finire? Nel solito modo: non appena le pressioni per il taglio delle indennità parlamentari si sono fatte sentire “qualcuno” ha scoperto che bastava mandare gli ispettori del fisco in gita turistica (pagata) a Cortina per vedere chi guida auto di lusso. No, interrogare via terminale il Pubblico registro automobilistico non era sufficiente: il risultato sarebbe stato ben più completo, veloce ed economico – ma vuoi mettere, gli ispettori ci avrebbero rimesso l’indennità di trasferta, e chi li manovrava avrebbe perso l’occasione di fare il titolo d’apertura di tutti i telegiornali. Come per la patrimoniale, mai più sentita nominare dopo la cagnara sulla casta, così le indennità parlamentari più alte d’Europa sono tornate ad essere un non-argomento una volta segnati col dito i nuovi colpevoli dei mali nazionali. Come volevasi dimostrare.

    La prima sparata dell’abolizione di tutte le province aveva segnato una tregua tra le varie fazioni che si contendono il ruolo di manovratori occulti dell’opinione delle casalinghe di Voghera; aveva funzionato benissimo e funziona tuttora: patrimoniale ufficialmente defunta (parola di Monti), tagli alle indennità persi nel porto delle nebbie, e la crociata anti-evasione ridotta al buon vecchio rituale del controllo degli scontrini dei bar, anche se questo viene ora nobilitato dell’appellativo di “blitz”.

    Visto il ruolo soporifero della prima abolizione delle province viene spontaneo chiedersi se questa seconda puntata sia stata paracadutata sul popolino ignaro per distrarre i babbei dall’esaminare in dettaglio il resto delle manovre montiane correnti, o se hanno pensato bene di farlo preventivamente per poi far passare qualche nuova trovata geniale in autunno.

    Per finire una statistica che non c’entra niente, solo per il gusto di stimolarvi le meningi: in Germania ci sono a carico delle spalle dei contribuenti 248 mila tutori dell’ordine, pari a 306 ogni centomila abitanti; in Francia sono 228 mila, che fanno 386 per centomila citoyens; e nel Belpaese 324 mila, la miseria di 552 ogni centomila santi, poeti e navigatori. Just saying. Ma consolatevi, comunque: con quanto si potrà risparmiare abolendo metà delle province il governo avrà i fondi per acquistare ben quattro F-35 (sui 90 previsti). Quelli sì che servono.

    Ora siete autorizzati a tornare sull’importanza del far parte di questa o quella provincia, e scusate se per un attimo vi ho distratti.

  127. JACOPO ha detto:

    Certo che la Venezia Giulia comincia dal Timavo…ma prova a dire a uno di Monfalcone o Staranzano, se sarebbe felice di passare sotto Udine..o uno di Gorizia o Mariano del Friuli di passare sotto TS!!!!!Altro che Israele..!

  128. Dexter ha detto:

    Jacopo, meno peggio passar sotto TS che sotto UD. Almeno capisso cosa che i dixi. In ogni caso tutti sti post fa capir perché esisti la provincia di Gorizia: xè un territorio eterogeneo composto da varie genti per natura, che ga senso a sè stante ma poco senso come parte de qualcos’altro. L’unica soluzion accettabile de accorpamento saria in un ottica de provincia AUTONOMA del Litoral, con paletti ben evidenti al suo interno per garantir la rappresentanza dei vari territori interni.

  129. ricciovolante ha detto:

    @Jacopo:
    come vedi ci stanno truffaldinamente inducendo a ragionare come loro.

    Nessuno qui ha mai espresso il concetto di una Gorizia che “passa sotto trieste”. messa cosi’ risulta antipatica, prevaricatrice. Esattamente come le ragioni per cui qualsiasi triestino non vede l’ ora di togliersi dalle palle Udine.
    Gorizia e trieste sono due citta’ e due territori che hanno secoli di storia comune e caratteristiche definirei..sinergiche e solo pochi decenni di problemi, dovuti in gran parte ad una guerra italiana e fascista prima, e a governi DC romani anticomunisti e antislavi poi. Nessuno passa sotto nessun altro. La mia speranza e’ vedere i territori del litorale – corrispondenti alle prov. di GO, TS ed altre localita’, riuniti amministrativamente. Che poi si debba scegliere un capoluogo di questa nuova “regione” mah chi l’ ha detto? nell’ era dell’ information technology, sarebbe anche ora di sperimentare strutture amministrative orrizzontali anziche’ verticali.

  130. Sandi Stark ha detto:

    A proposito, se avvicina i festeggiamenti del 18 agosto. Sarà fatte funzioni religiose in diverse parti del Litoral, commemorazioni, feste, zene e sagre. A GO e TS semo fieri del nostro passato splendòr. Come in Valcanale e nel Friul de la Contea.

    A UD i ga le freccie tricolori, caserme, alpini e tante pizzerie. Tra i suoi regnanti iera meze menole alte come el Cicciobello, più traditori de Giuda, sulla cui tomba va a metterse sull’attenti el loro “presidente della Repubblica”, altra bandiereta come ghe piasi a lori.

    Strano, no? Heinz Fischer no se sognassi mai de metter pie nella Cripta dei Capuccini.

    Femo cussì: el confin tra Udine e el Litoral, se fa tirando una riga dove i locai pubblici ga foto de Franz Josef e aquile asburgiche come stemma, e dove la gente conossi e festeggia el 18 agosto.

    Se volè segnar ‘sto confine su una mappa, vederè che xe el stesso confin del 1915. I ga provocado 1 milion e 200 mila morti per cancelar quel confin, ma dopo 94 anni no i ghe la ga ancora fàta.

    De qua de quel confin xe normale che ognidun parli la propria lingua, de là quei pochi che no se fa i cavoli propri, i xe ancora che i se zoga co’ le bandierete de conquista da metter sui Municipi, con “riunificazioni territoriali” inventade tipo Lega Nord o Gran Friul, e col “pericolo slavo”.

    Molemoli dei… i xe indrio de 150 anni, se basta.

  131. ricciovolante ha detto:

    @Sandi: 🙂 colorito ma vero. Vedere indietro per guardare avanti 😀

  132. edvard ha detto:

    @Jacopo
    ciò proprio ti te parli de libri di storia che te scrivi solo monade… e poi se vogliamo veramente tirar fuori un confin storico xe cormons (timavo?? ma quando mai?)…ciò ma i libri li leggi anche o li compri solo così per far bela figura??

  133. JACOPO ha detto:

    Punto primo:i libri non li leggi tu, questo è poco ma sicuro.
    Punto due:visto che siamo in una democrazia,facciamo un referendum:i primi inidizi te li danno sul sito di Goriziatv, dove chiedono se a Gorizia vogliamo mantenere la provincia(come vorrei io), passare sotto Udine o Ts…vai a vedere i risultati del sondaggio!!!

  134. Mauricets ha detto:

    non avete ancora capito che io voglio che apriate gli occhi

    l’italia è un paese democratico, uno stato di diritto.

    a differenza della slovenia, ad esempio, dove il diritto e la democrazia sono ancora un mistero.

    io vi voglio solo far percepire la realtà.
    ma siete durazzi come il cemento.

    ma non mollo!
    barcollo ma non mollo, voglio rinsavirvi.

    accogliete figlioli la parola della verità.

  135. Jasna ha detto:

    “accogliete figlioli la parola della verità.”

    Ma su Bora.la si accettano troll?

  136. Mauricets ha detto:

    136

    Jasna

    la verità sta nella critica.

    nel senso che Kant dava.

    cpisci il concetto di critica?

  137. ufo ha detto:

    Nessuna obiezione sul tuo visibile barcollare – è che avremmo qualche sospetto sulla causa del tuo ondeggiamento, per esempio l’ipotesi gia apparsa in queste colonne che una dieta a base di acqua potrebbe esserti propizia. Vanno bene anche the, cammomile, tisane, aranciate…

    Non so perché, ma a leggere le tue esternazioni mi vengono sempre certe improvvise associazioni di idee. Per esempio, sto cercando disperatamente di ricordarmi il nome del paese di cui si dice apertamente che sia “la culla del diritto e la tomba della giustizia“, in cui la legge “per gli amici si interpreta ed ai nemici si applica“; ma ora come ora ho come un vuoto di memoria. Ti chiederei una mano a ricordarmelo, ma non vorrei aprofittare troppo di una pecorella smarrita e barcollante. Continuerò a cercare da solo. Il primo indizio potrebbe essere che le suddette frasi sono originariamente in italiano…

  138. ufo ha detto:

    Jasna, e sel’fussi Crepaldi soto falso nome? Le robe che el zerca de farne creden no xe miga più asurde de quele che conta i preti…

  139. Mauricets ha detto:

    il diritto non ha niente a che fare con la giustizia, intesa come “cosa buona e giusta”

    il nazismo e il fascismo nel loro stato di diritto hanno fatto le leggi razziali.

    la cina e gli usa nel loro stato di diritto hanno la pena di morte.
    sono cose buone e giuste?

    il punto è che in alcuni luoghi non vi è ne la giustizia, ne lo stato di diritto. e tantomeno lo spirito democratico.

  140. dimaco il discolo ha detto:

    “barcollo ma non mollo”

    bevo lasko ma no kasko

  141. abc ha detto:

    @ Sandi Stark 108,

    “Guarda che nel 1918 al congresso del PP di Gorizia, l’autonomia richiesta dai faiduttiani riguardava solo il Friuli Orientale.”

    nel 1918 prima della fine della guerra è ovvio che si riferissero all’autonomia del solo Friuli Imperiale.

    “Io ho scritto che Gorizia fu spartita tra i fascisti di Udine e quelli di Trieste, e che di questi, solo poche persone erano autoctone essendo gli altri erano appena arrivati dalla Romagna, Milano, Toscana, Napoli eccetera.”

    Tu non hai scritto che erano arrivati dalla Romagna, Milano, Toscana, Napoli eccetera. Invece hai scritto nel commento 81: “E adesso GO perdi la Provincia e i furlanisti vol de novo meter le manazze su Gorizia.
    Cossa xe cambià dal 1921?” Allora secondo te bisognerebbe tacere e lasciare che go vada assorbita come scrive Kuzmin?

    “Ancora una cosa, qui nessun “triestino” ha scritto di “volere” Gorizia sotto di sè. Nè io, nè altri.”

    Tu invece hai scritto nel commento 3. “Xe ancora più bieco, auspicar l’assorbimento de Gorizia sotto Trieste. Come el fassimo nel 1921 che gaveva spartì Gorizia tra TS e UD.”
    Naturalmente ti ringrazio per questa obiettiva considerazione, ma poi hai anche scritto: ”

    El rimedio ideale saria TS e GO due Provincie Autonome. Ma no sarà sicuro cussì, e allora al massimo, se ghe pol “offrir” ai goriziani una Provincia comune, ma con qualche meccanismo (o statutario o proporzionale) per garantirli da decisioni maggioritarie, contarie ai loro interessi.”
    Non so se gli autori dei commenti 4, 6, 17,38,41 e 80 sono triestini per cui non posso dire se hai ragione o no, ma tu che sei triestino hai espresso il parere di una fusione con sconto il quale non è previsto in democrazia in cui ogni voto vale uno.

    El rimedio ideale saria TS e GO due Provincie Autonome. Ma no sarà sicuro cussì, e allora al massimo, se ghe pol “offrir” ai goriziani una Provincia comune, ma con qualche meccanismo (o statutario o proporzionale) per garantirli da decisioni maggioritarie, contarie ai loro interessi.

  142. abc ha detto:

    chiedo scusa mi è partito il commento 141 prima della conclusione. le ultime 5 righe sono un doppione.

    Proseguo nella risposta al commento 108 di Sandi Stark.

    Poi hai scritto: “per questo che nessuno vuole stare con Udine: perchè siete in maggioranza di suffragio e fate polpette dei nostri interessi.” vorrai se mai dire che quelli della prov di Udine “sono” in maggioranza. Io sono della prov di Go.

    “Tenetevi i vostri Tondo, Riccardi e Fontanini. Se volete tenetevi pure la Seganti”
    nella circoscrizione in cui ho votato non era candidato nessuno di questi signori che quindi non sono nostri, fra l’altro la nostra è l’unica circoscrizione elettorale alla quale non è stato concesso di esprimere alcun assessore. Infine la Seganti è stata eletta da voi.

  143. abc ha detto:

    @ Sandi Stark 109,

    “Che fai, ritratti l’accusa o continui a sostenere che scrivo invenzioni?”

    No problem, ritratto immediatamente e chiedo scusa, mi sei pure simpatico, ti stimo e ti rispetto, questo è fuori discussione, quindi non voglio certo crearti nessun tipo di problema, anche perché preferisco il dialogo ed il confronto di idee, anche se contrastanti, allo scontro e alle offese.

    se apri qui http://www.educational.rai.it/lemma/testi/arte/inventare.htm
    e leggi alle righe 20 e 21 sta scritto: “alla fine dell’Ottocento la parola (inventare) assume il valore di pensare o dire cose inesistenti nella realtà.”

    Nel commento 10 scrivi: “Alle prime elezioni del 1923, la Contea gaveva eletto 5 rappresentanti su 5 con cognomi sloveni, de varie formazioni politiche compresi i seguaci de Faidutti.” A dire il vero non fu eletto nessun seguace di Faidutti, aggiungerei “e ben gli sta” ma non a Faidutti e seguaci se mai a tutti i nazionalisti che lo hanno combattuto e marginalizzato.

    Commento 81 la provincia non fu ricostituita lla fine degli anni 30 ma nel 1927.

    Domanda sul commento 85. quando Faidutti fu scacciato da Gorizia a pistolettate?

    Quanto a Luigi(veneziano) pure a me non piaceva il suo modo offensivo, però io e lui non ci siamo mai offesi a vicenda pur avendo opinioni diversissime. Resta però il fatto che era documentato. Questo va detto senza nessuno spirito di polemica verso di te.
    Spero di aver chiarito. Fammi sapere, se ti va.

  144. abc ha detto:

    @ sandi stark 110,
    “Ancora una cosa: quell’accenno ad un supposto “espansionismo slavo” riferito agli anni ’20, del tutto inesistente, è un ulteriore indizio di quanto affermavo, e cioè che non è cambiato niente dal 1921 e che il friulanismo che vuole portare Gorizia sotto Udine, è sempre antisloveno come 90 anni fa.”

    Ti spiego nel dettaglio cosa volevo intendere nel mio commento 107 con le parole “Questi due deputati si batterono contro l’espansionismo slavo su tutto il territorio della contea”.
    Nel Libro dal titolo “L’attività del Partito Cattolico Popolare Friulano negli ultimi 25 anni (1894-1918)” curato dall’Istituto di Storia Sociale e Religiosa di Gorizia, alle pagine 71 e 72 sta scritto “ai 15 giugno 1917, nel suo primo discorso dopo la riapertura del Parlamento durante la guerra, l’on. Bugatto protestava a nome di tutti i deputati italiani contro la dichiarazione di Stato degli slavi meridionali che volevano costituire – allora ancora, come espressamente lo accentuarono, sotto lo scettro della casa d’Asburgo – un grande regno croato-sloveno, che doveva comprendere tutto il Litorale e la Dalmazia.”
    Spero di essere stato chiaro.Se potessi riscrivere il mio commeto 107 ammetto che scriverei “contro il progetto di espansionismo slavo sul territorio di tutta la contea”. Nella forma che invece avevo usato non si specifica adeguatamente. Me ne scuso con gli slavi.

  145. Sandi Stark ha detto:

    Giuseppe Bugatto parlava del progetto pansalvista che stava per distruggere l’Impero. Ancora nel 1917 c’erano diverse idee di “Yugoslavia”, nel 1913-1914 esisteva anche un Comitato Yugolsavo con esponenti croati e sloveni che non volevano essere assogettati alla Serbia. Ma c’era anche l’altra campana che considerava la Serbia un male minore, ed altri che credevano alle promesse di “non egemonizzazione” da parte dei serbi.

    E c’era la terza posizione, quella di Franz Ferdinand ereditata da Carlo 1°, della “Yugoslavia” imperiale confederata, ovviamente senza la Serbia ma con la Voivodina ed altri territori di lingua serbo croata e di religione ortodossa.

    Poi c’erano certi esponenti panslavisti croati favorevoli alla Serbia, che flirtavano con l’Ungheria, spaventata dal progetto di Franz Ferdinand.

    La situazione era per lo meno “articolata”, certi esponenti del panslavismo risultarono al soldo dei servizi segreti serbi o russi, il più famoso di tutti era Masaryk. Ed anche in Cekia, risultò che la maggioranza delle truppe rimase filo imperiale fino all’ultimo.

    La “Slovenia” era divisa ed in maggior parte filo imperiale, almeno fino all’ottobre del 1917, quando furono registrati i primi fenomeni di scarsa affezione da parte della popolazione di Kranj.

    Bugatto non tuonava quindi contro un presunto espansionismo slavo ma piuttosto contro l’irredentismo slavo e le trame iniziate a San Pietroburgo, Parigi e Belgrado, sublimate da Corfù, per distruggere l’Impero.

    Ti ricordo che la fine dell’Impero non era per niente scontata fino all’autunno del 1918, la stessa GB non aveva alcun interesse in questo senso, fino a che esisteva l’Impero Tedesco. Anche in Francia, gli amici dell’Austria furono in maggioranza fino al 1917, anche se tutti i governi precedenti avevano cospirato contro tramite i servizi segreti, che collaboravano strettamente con quelli russi.

    L’ “Espansionismo slavo” esisteva, ma era imputabile a Serbia e Russia, poco niente al Montenegro e non riguardava i territori imperiali di lingua slava corrispondenti alla Slovenia attuale.

    Si è tentato di imputare un certo “espansionismo” alla prima Yugoslavia verso nord ovest ma era propaganda. Certi nazionalisti sloveni volevano Trieste come capitale della Slovenia perchè a TS c’erano più parlanti sloveno che a Lubiana. Discutibile ma interessante.

    Poi si è tentato di imputare alle neo truppe Yugoslave un tentativo di occupazione di TS nel novembre del 1918 perchè stavano passando sul Carso. Invece stavano correndo verso Lubiana, che sarebbe stata occupata dagli italiani se i nuovi reparti non si fossero schierati a protezione della città.

    Il confine conquistato da Badoglio fu posizionato a 7 km da Lubiana, sulla strada metteva i cippi al Console Caio Postumio.

    Pertanto, direi che non esisteva alcun “espansiosimo slavo” dalle nostre parti nel periodo che va dal 1918 ai primi anni ’20. Anzi, gli Sloveni avevano perso 1/3 dei loro territori ed indovina chi li occupò in barba al diritto ed agli accordi?

    Poi ci fu anche il referendum della Carinzia, che privò la Yugoslavia di un’altro progetto irredentista. Beati i carinziani, che ebbero la possibilità di decidere con chi stare. Chissà cosa avrebbero votato, se non ci fosse stata la Serbia tra le scatole. Perchè nel 1919 in Austria si moriva di fame.

  146. Maurice ts ha detto:

    146

    Sandi Stark
    l’espansione slava esiste, è reale e presente.

    l’italia è baluardo a questa espansione.

    questo è uno dei motivi dell’unità.
    v

  147. tony scossa ha detto:

    gorizia territorio libero.

    ripristino zona franca.

    gemellaggio con livigno.

    e che ialtri se tachi.

  148. Sandi Stark ha detto:

    Prokleti brod
    prekleto čoln
    zatracená loď
    cholernie łódź
    blestemat vaporase
    prekliata loď
    проклятої човни
    проклети брод
    átkozott hajó

  149. Mauricets ha detto:

    l’Italia baluardo democratico ritrova nella Francia il naturale alleato.

    i lanzichenechi avranno pane per i loro denti.

  150. Mauricets ha detto:

    Italia-Francia, patto di ferro per l’euro
    Hollande: intesa cruciale tra i due Paesi

    http://www.corriere.it/economia/12_luglio_31/monti-hollande-incontro-eliseo-euro_ef63d038-db12-11e1-8089-ce29fc6fe838.shtml

    adesso i crucchi e i loro alleati possono ciucciarmi il calzino.

  151. Tergestin ha detto:

    Spero veramente che certe robe che legio qua dentro sia frutto de batude. Gnanca Menia no le sciveria piu’. Forsi.

  152. Mauricets ha detto:

    neanche io leggo come qua dentro il godimento nel pensare ad un fallimento dell’italia.

    e il pensiero anti italiano traspare in ogni frase di molti.

  153. Tergestin ha detto:

    No semo andadi ne noi ne i nostri veci, ne i nostri avi a invader o a sachegiar piu’ volte un teritorio ricco, colto, pacifico e de importanza internazional per renderlo un postazo con disocupazion, ignoranza, tensioni e infine dimenticado da tutti. No chiedeme de provar sentimenti positivi per bandiere de stati ocupanti, grazie.

  154. Sandi Stark ha detto:

    I americani disi che se impara più dai fallimenti che dai successi.

  155. abc ha detto:

    Kuzmin auspica una “ricostituzione della provincia autonoma del Litorale, con capitale Trieste, ovviamente ricongiungendo al goriziano i territori che ne facevano storicamente parte, predati dalla provincia di Udine ancora nel 1923 e mai restituiti: i mandamenti di Tarvisio e di Cervignano”. A parte il fatto che l’attuale Tarvisiano mai e poi mai fece parte del Litorale ma invece della Carinzia e in piccola parte (Fusine in Valromana) della Carniola, nella proposta avanzata non ci sarebbe attiguità territoriale fra la parte dell’ex Litorale austriaco rimasta all’Italia ed il Tarvisiano, nè si può pensare di intaccare l’autorità della Slovenia e della Croazia nei territori dell’ex Litorale, senza che questi due Stati si ribellino, solo perché in Italia è di moda sopprimere le province. Che facciamo, pretendiamo dalla Croazia anche l’isola di Veglia-Krk che fece parte del Litorale ma non del regno d’Italia prima del 1941?

    La proposta avanzata da Gabrovec nel link del commento 34 a parere mio è ancora più assurda: (“perché non pensare di trasformare la regione con l’istituzione di due province autonome, sul modello di Trento e Bolzano, una isontino-giuliana (magari con un allungamento lungo la linea di confine fino al Tarvisiano a tutela della comunità slovena) ed un’altra friulana? Potremmo così salvare le rispettive autonomie e creare due territori piuttosto omogenei, migliorando così anche l’efficacia e l’efficienza dei servizi pubblici.”)
    Magari mettiamo una linea di bus Trieste-Tarvisio via Cepletischis-Clodig-Taipana? questa ipotesi di suddivisione fra le due ipotetiche nuove province ricorda da vicino le proposte di confine italo-jugoslavo avanzate nel 1946 dalla Jugoslavia e dall’Urss.
    Poi vedo che nella ipotesi di Gabrovec ci sarebbero due province di cui una sola friulana, non vorrei che con quella suddivisiono nella nuova provincia di Trieste (cioè quella secondo lui non friulana) ci si occupasse solo della minoranza slovena.

    Tutti quelli che propongono soluzioni tipo Trento e Bolzano trascurano il fatto che quelle due province hanno avuto un trattamento di autonomia speciale a seguito degli acccordi internazionali con l’Austria per cui risulta limitata la sovranità dell Italia, che non può toccare quelle due province. Non credo che l’Italia sia disposta a rinunciare alla propria sovranità completa nella nostra regione. Accontentiamoci invece di tenere ben stretta l’autonomia che abbiamo, che molte altre regioni ci invidiano e come regione cerchiamo di stare uniti. Qui qualcun altro invece propone maggior autonomia per Trieste (ed eventualmente Gorizia) e trasformazione in regione ordinaria per Udine e Pordenone. Non è una cosa che si può fare senza modificare la Costituzione.
    Quindi o 4 province come adesso o una sola, magari modificando le circoscrizioni elettorali introducendo i collegi uninominali per le regionali e provinciali, in modo che ogni frazione del territorio regionale abbia lo stesso peso politico delle altre.
    Rammento a Sandi Stark, (“qui nessun “triestino” ha scritto di “volere” Gorizia sotto di sè. Nè io, nè altri”), che Gabrovec è stato eletto a Trieste.

  156. Sandi Stark ha detto:

    1 provincia sola? Questo no se sogna nianche Rizzo & Stella. Ma va ben, a patto che el capoluogo sia a Staranzan.

  157. capitano ha detto:

    Staranzan? No va ben, lo disi i libri de storia 😉

  158. Jasna ha detto:

    #Mauricets 137
    Operaio Mauricets, stai per caso cercando di elevarti al livello degli “intellettuali negli uffici” (cfr nota 1) citando Kant ad minchiam?

    NOTE
    1. Mauricets, 2012

    Gente, Mauri è un troll, smettetela di farvi prendere per il culo

  159. Tergestin ha detto:

    @ Jasna

    Ma lu’ el cita tuto ad minchiam.
    Tipo quei che imparava nozioni vardando i telequiz de Mike Bongiorno e i se sintiva piu’ studiai e anca furbi perche’ i fazeva meno fadiga a zercar testi e documentazioni detagliade. La roba assurda xe che par che no ‘l se acorzi de esser continuamente fora contesto o de sparar robe traballanti, ma el ga adiritura la presunzion de zigar ai altri de sveiarse quando xe evidente che xe lu’ el piu’ indormenza’ de tuti. Se lo fa in bona fede. Se lo fa in cativa fede come fazeva el venezian, alora xe anca pezo e se ciama apunto trollar.

    Spero che el torni sui sui passi perche’ ultimamente el ga scardina’ e me lo ricordavo agli inizi come un utente ben diverso da quel che xe diventado.

  160. maja ha detto:

    (mi, da vera baba, volessi saver se el ga el coragio de spander fora del vaso in sta maniera anche coi coleghi serbi. za me vedo la scena…)

  161. dimaco il discolo ha detto:

    bora.la rovina gli utenti? saria de farghe un thread. o meio un tratato de psicologia.

  162. abc ha detto:

    @ Sandi Stark 157.

    Capoluogo a Staranzan? sarebbe più economico che a Trieste, perché quel paese è meno periferico rispetto all’attuale capoluogo regionale. Infatti con sede a Staranzan solo l’11,5% degli eletti (cioè solo i triestini) dovrebbe fare in più ogni volta il tratto Trieste-Monfalcone, ma l’altro 88,5 % invece farebbe in meno il tratto Monfalcone-Trieste. Si ottiene in definitiva un risparmio di quel tratto per ben il 77% degli eletti.
    Poichè le province sono previste dalla costituzione e dallo statuto regionale, è ovvio che va mantenuta l’unica provincia che ha i reqisiti, quindi la sede a mio avviso dovrebbe essere Udine, che si trova in posizione più centrale, per cui si otterrebbe pure un risparmio superiore a quello ipotizzato per Staranzano.

  163. abc ha detto:

    Vorrei ritornare sull’articolo del Piccolo

    http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/07/27/news/nell-isontino-un-alunno-su-due-vuole-studiare-il-friulano-a-scuola-1.5459618

    Nel mio commento 82 ho elencato i 15 comuni della Provincia di Gorizia nei quali è riconoscuta la lingua friulana e gli altri 10 in cui non è riconoscuta.

    In base ai dati di questo sito http://www.comuni-italiani.it/031/lista.html ho voluto tirare le somme comune per comune delle 2 liste.
    Nei 15 comuni che riconoscono la lingua friulana abitano 96.170 persone, negli altri 10 vivono 46.237 abitanti per un totale nella provincia di 142.407 cittadini.
    Dunque l’articolo del Piccolo dice che nella parte di provincia abitata da 96.170 la maggiorannza assoluta ha chiesto di imparare friulano. Vorrà dire qualcosa questa realtà?
    però c’è chi insiste per farci assorbire da Trieste in una nuova provincia non friulana.

  164. dimaco ha detto:

    Fasemo meio ancora chiedemo l’anschluss all’austria cosi xe risolto el problema dele prov de go e ts. E tuti contenti

  165. Tergestin ha detto:

    Senza offesa ai cugini, ma no i riva a capir che Trieste xe capoluogo per el motivo anca che -specie ai tempi in cui i ga fato la region adesso semo in chiaro declino- la ga avudo una storia, un’ importanza culturale e un rilievo internazional che Udine MAI gavara’?

  166. Sandi Stark ha detto:

    @ 163 no illuderte, nianche morti. De qualche parte gavemo ancora una schwarzlose nascosta nel 1918, la leggenda disi che i eredi se la tramanda e i la tien da conto. Le trincee su l’Isonzo xe ben ristrutturade, te sa che i triestini xe grandi e grossi e che se servi pol darne una man i ungheresi che vien in gita commemorativa.

  167. abc ha detto:

    @ 166 Tergestin

    Mai dire mai. Io parlavo di capoluogo provinciale, anche se preferirei, per ragioni di caratere economico, che pure il capoluogo regionale fosse a Udine.

  168. Pieri ha detto:

    Complimenti ad ABC, uno dei pochi utenti che scrive cose sensare e ragionate su questo sito.

  169. ufo ha detto:

    E spostarlo in territorio neutrale, in modo da darci un taglio su queste diatribe da cortile? Propongo Belluno, Klagenfurt e Pola – a rotazione.

  170. abc ha detto:

    Grazie Pieri.
    Nel mio commento 77 ho involontariamente invertito i dati fra le province di Gorizia e Trieste. Riporto la precentuale corretta degli abitanti di ogni singola provincia sul totale regionale di cui al sito http://it.wikipedia.org/wiki/Friuli-Venezia_Giulia

    Trieste 19,1%
    Gorizia 11,5%
    Udine 43,8%
    Pordenone 25.5%
    Sandi Stark proponeva come capoluogo della unica provincia regionale Staranzano. Riformulo la mia replica in base ai dati percentuali rettificati.
    Il 19,1% dei consiglieri provinciali, cioè quelli dell’attuale provincia di Trieste dovrebbero andare fuori sede. L’altro 80.9% dei consiglieri cioè quelle di tutte le altre tre attuali province risparmerebbe il tratto Monfalcone Trieste che dovrebbe percorrere se il capoluogo provinciale fosse a Trieste.
    Se invece che a Staranzano, la sede fosse a Udine, il risparmio in termini di trasporto dei consiglieri sarebbe ulteriormente maggiore. In questo caso infatti il 43.8% (UD) dei consiglieri sarebbe a casa propria, l’ulteriore 25,5% (PN) avrebbe un tragitto notevolmente più corto quindi il 69.3% (UD+PN) sarebbe più vicino. Sarebbe più lontano solo il 19.1% (TS), mentre per il restante 11,5% (GO) sarebbe circa la stessa cosa. Quindi ci sarebbero risparmi in spese per i consiglieri da parte dei contribuenti.
    Ma Trieste, che ha già il privilegio di essere il capoluogo fuori mano della regione non accetta questo picolissimo sacrificio pur essendo una provincia al di sotto dei paramentri.
    A me basta che non assorba la provincia di Gorizia.
    A questo punto non sarebbe male la proposta di molti: da un lato la provincia di Trieste, dall’altro lato la provincia del Friuli con le altre 3.

  171. ricciovolante ha detto:

    @171
    Se i centri amministrativi e di potere di un paese si scegliessero su base logistica, allora la capitale d’ Italia sarebbe Bologna La capitale francese sarebbe Montluçon (si, appunto) e certamente Berlino NON sarebbe la capitale tedesca.
    Il ragionamento fatto potrebbe andare bene se lavorassimo alla DHL ma qui e’ un’ altra storia..appunto.

    Trieste ahime non ha alcun privilegio. Essere un capoluogo di regione ed aver ottenuto uno statuto speciale (di cui paradossalmente ne beneficiano quasi solo i friulani) e’ solo il magrissimo risarcimento per la sua sfortunata storia recente.

    Sacrificio? mi sembra che TS e GO ne hanno gia’ fatti abbastanza. Anche basta, grazie 😉

    La provincia unica che tu proponi e’ un gran bel cavallo di Troia per lo spostamento amministrativo e politico verso udine capoluogo di regione, un agognato giorno. 😉

    Come gia’ ripetuto da molti, non e’ Trieste che assorbirebbe Gorizia ma si tratterebbe semplicemente di una risistemazione territoriale che considererebbe finalmente i “naturali” confini storici e culturali. Parlo di confini a malincuore perche’ da parte di TS nn c’e’ mai stato alcun nazionalismo ne’ etnocentrismo ma con il revanchismo friulano quasi dentro casa ormai, in qualche modo ci si deve difendere.

    se le altre popolazioni sono tutte d’ accordo con la tua proposta (e’ da verificare) fate pure, basta che facciate lo stesso anche con la regione. Li’ pero’ dubito che succedera’ qualcosa. I soldi dello statuto speciale fanno troppa gola e senza quelli il Friuli e’ finito.

    Non so come la pensino i Goriziani (in senso esteso territoriale) ma per me sono fratelli e sorelle, Gorizia e’ umanamente, architettonicamente e linguisticamente affine. Neesun friulano in buona fede puo’ sostenere altrettanto.

  172. ricciovolante ha detto:

    @171
    Leggo ora..

    “A questo punto non sarebbe male la proposta di molti: da un lato la provincia di Trieste, dall’altro lato la provincia del Friuli con le altre 3.”

    beh ma allora sei un troll..dovevo capirlo prima 😀

  173. Pieri ha detto:

    “”i “naturali” confini storici e culturali”
    esattamente. Essi si trovano sul Timavo, o, proprio proprio, sull’isonzo. Quindi sì al Grande Friuli e alla Città metropolitana di Trieste

    http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/08/05/news/i-dibattiti-del-messaggero-torniamo-al-grande-friuli-1.5504804

  174. Pieri ha detto:

    Tra parentesi, CARA REDAZIONE: tra ieri e oggi c’è stato a Gorizia il ritrovo dei Friulani nel mondo, importante avvenimento con migliaia di presenze…chissà perchè (ma mi sarei stupito del contrario) sul vostro sito, come su quello del Piccolo, neanche una menzione sull’evento, quando qui su bora.la vengono riportate notizie ben meno importanti (del tipo “gattino salvato a Staranzano)…

  175. dimaco il discolo ha detto:

    Ritrovo dei friulani a gorizia? e per quale motivo a Gorizia? Migliaia?

  176. Pieri ha detto:

    Già, e poi salta fuori diamoco con le sue cazzate…
    cmq qui c’è l’articolo del MV

    http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/08/01/news/il-friuli-nel-mondo-si-ritrova-a-gorizia-e-guarda-ai-giovani-1.5486735

  177. abc ha detto:

    @ 172 e 173 ricciovolante. La capitale d’Italia va benissimo a Roma, non andrebbe bene invece ad Otranto, per chi vuole capire il paragone. Non so quali meriti avrebbe Montluçon, ma certo la storica ed antica capitale della Francia, Parigi, non è poi così fuori mano rispetto al territorio statale, inoltre è l’unica mega città di tutta la Francia. Berlino è stata la capitale della Germania dal 1866, cioè da quando la Prussia ha scacciato l’Austria e poi è stata il simbolo della Germania divisa. Trieste invece è stata accorpata alla nostra regione appena nel 1954.
    La mia proposta iniziale, se leggi più su, era di fare una provincia unica con sede ad Udine, restando ferma la sede regionale a Trieste. Questo perchè Udine è l’unica provincia che supera i requisiti di superficie e popolazione, mentre Pordenone da un lato e Trieste e Gorizia dall’altro (queste due anche se unificate) non rispettano ambedue i requisiti previsti in sede nazionale. Pensavo fosse una soluzione ovvia e logica, per voi triestini non lo è allora arrangiatevi per conto vostro ma non pretendete che la parte friulana della provincia di Gorizia vi segua senza batter ciglio. Le province di Gorizia e Trieste fanno insieme 678 Kmq molto di meno dei 2.500 previsti e nel complesso appena l’8,64% di tutto il territorio regionale.
    Bella questa frottola che “non e’ Trieste che assorbirebbe Gorizia ma si tratterebbe semplicemente di una risistemazione territoriale che considererebbe finalmente i “naturali” confini storici e culturali.” Le due città non hanno mai fatto parte della stessa realtà storica e culturale. Vorrei vedere come la provincia da voi agognata TS+GO
    tutelerebbe il gruppo etnico friulano.
    Da friulano goriziano in buona fede sostengo che Gorizia è umanamente archettonicamente e linguisticamente affine al Friuli, anche se tu sostieni il contario.
    Non mi meraviglia che per te siano troll tutti quelli che la pensano in modo difforme da te.

  178. dimaco il discolo ha detto:

    ho letto il messaggero adesso e sulla pagina di gorizia non c’era nulla pieri

  179. dimaco il discolo ha detto:

    abc eso te scrivi monade scusa sa. come niente realtà storica e culturale. te vol scherzar spero. forse no condividemo aluni stili de vita e modi de far ma ne lega l’appartenenza alla mitteleuropa on annessi e connessi. altrochè. Se poi gorizia se ga riempì de taliani per ancelar sta roba xe un’altra storia.

  180. dimaco il discolo ha detto:

    Friulanofona si, questo no xe de negar , ma appartente alla comunità friulana xe quantomeno una bestemmia.

  181. Pieri ha detto:

    Dimaco: scrisse così Pieri Zorut, nativo del Friuli Austriaco: “Al cjante in un sôl mût, di ca e di là dal Judri il rusignûl”.
    Bello che per te essere mitteleuropei esclude essere friulani. Ti invito a ragionare su chi tra te e abc scrive monate

  182. abc ha detto:

    @ Ricciovolante,
    che ne dici invece del mio commento 82?

    @ Pieri,
    qui vengono date solo alcune notizie, si vede che, per la redazione, questa del raduno dei friulani nel mondo non ha alcuna importanza. Il Piccolo invece ha dato breve notizia dell’avvenimento

    @ dimaco, vorrà dire che la prossima volta verranno tutti a chiedere il permesso a casa tua, compresi il prefetto, il sindaco e il presidente della provincia, che si faranno preparare da te i loro discorsi.
    Invito pure te a commentare il mio post 82.

  183. abc ha detto:

    Nel mio commento 183, la parte dedicata a Dimaco si riferisce al suo commento 176.
    Ho visto dopo i commenti successivi.

  184. edvard ha detto:

    abc, non scriviamo cavolate, UD e Go diventano “parte della stessa realtà storica” appena alla fine della 1. guerra e solo in parte. 1919 sotto il regno d’italia…è così difficile da capire??

  185. dimaco il discolo ha detto:

    commentavo il fatto he ici che non ci sono affinità tra ts e go, ce ne sono molte di più che non tra ud e go. mia ho detto che qui non si parla friulano(per inciso lo parlo pure io) ma non venitemi fuori con storie sull’architettura come affinità con il friuli.

  186. abc ha detto:

    @ dimaco 179, 180, 181 e 186.
    Non ho il messaggero davanti ma so che ne ha parlato diffusamente.
    Realtà storica: Gorizia era una contea all’interno dello stato patriarcale.
    Con l’estinzione dei conti mantenne un’autonomia sua particolare all’interno dell’Austria
    che nulla ebbe mai a che fare con quella di Trieste.
    Realtà culturale: dimmi tu che sai cosa hanno in comune le due città o le due province in questo ambito.
    Nella Mitteleuropa si può includere oppure escludere tutta la nosta regione.
    Non ho mai sostenuto che scrivi monate, in questo sono migliore di te.
    Bestemmia è pretendere che la parte friulana della provincia di Gorizia accetti silenziosamente di far parte di quella che ricciovolante chiama “risistemazione territoriale”.Quanto alle affinità architettoniche ho replicato pari pari alla parte finale del commento 172 di
    ricciovolante. Se poi il tribunale di Gorizia può sembrare ad un palazzo di Budapest o Praga o Trieste, non significa che per questo Gorizia debba seguire le vicissitudini di quelle tre città.

  187. dimaco il discolo ha detto:

    Prima di tutto la contea è stata ereditata agli asburgo e faceva parte ell’impero austriaco così come trieste. Io ico he vi sono più similituini on trieste per storia e cultura che non con udine.

  188. Pieri ha detto:

    ad ogni modo non si può limitare il discorso alla sola gorizia città(dina), dato che è in ballo il futuro dell’intera provincia…provincia che, ad eccezione di monfalcone che è più legata a trieste a causa del porto, è da ogni punto di vista parte del friuli. infatti:
    – se consideriamo friuli la zona dove si parla friulano, esso arriva fino all’isonzo comprendeno anche gorizia
    _ se consideriamo friuli quello che è detto “friuli storico” esso comprende tutta la provincia
    In nessun caso dunque si può dire che l’intera provincia faccia parte del Friuli.
    Mettiti il cuore in pace dimaco. Nessuno ti impedirà di andare a mangiare e bere terrano in osmizza sul Carso

  189. abc ha detto:

    @ Edward, non è il caso di insultare, soprattutto se non si vuole leggere attentamente. Sicuramente non ho bisogno del tuo aiuto per capire. A me interessa l’affinità linguistica nata molto prima del 1919 (anche se a te non piace che sia così), tutto il resto sono bazzeccole. Non mi va ripeto, che una parte di friulani sia aggregata alla provincia di Trieste. Se credi che siamo in pochi nella nostra provincia a dare importanza alla lingua friulana, ti invito a leggere i miei commenti 82 e 164. Dopo che hai letto, attentamente mi raccomando,dimmi se hai capito che non mi va che la parte friulana della provincia di Gorizia finisca in provincia di Trieste. Di tutto il resto sinceramente non mi importa.

  190. abc ha detto:

    @ Dimaco 188.
    E daghela. Ripeto: all’interno dell’ Austria la contea di Gorizia e la città di Trieste erano due entità separate. Ti ripeto dimmi in cosa hanno affinità culturali le due province. Se vuoi ti elenco un po’ di scrittori friulani del comune o della provincia di Gorizia. Ripeto anche a te, a me non va che la parte friulana della provincia di Gorizia finisca sotto Trieste, di tutto il resto non mi importa. Do’ preminenza alla tutela della lingua, che denota radici comuni con le altre province del Friuli, ti piaccia o non ti piaccia.

  191. abc ha detto:

    @ Dimaco,
    ora che è passata mezzanotte, eccoti il link di cosa ha scritto il Messagggero Veneto di ieri, sull’argomento che tu non hai trovato http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/08/05/news/i-fogolars-del-futuro-giovani-e-internet-1.5504210

  192. dimaco il discolo ha detto:

    sula pagina di gorizia non c’era. c’era un’articolo sul corno. poi io il messaggero non lo leggo quasi mai.

  193. abc ha detto:

    Siccome la cronaca di Gorizia non appare nel Messaggero Veneto distribuito in provincia di Udine, l’articolo è stato incluso in altre pagine, altrimenti non sarebbe stato letto da molti dei diretti interessati.

  194. edvard ha detto:

    abc, un consiglio: evita di tirar in ballo affinità storiche tra provincie se non le conosci. gorizia e ts erano separate, dici, ma quanto lo erano allora gorizia e udine, quanto??…beh ma tanto non ti frega, no? cosa stiamo qui a scriver, a te interessa soltanto che i furlani non siano “aggregati” a trieste. bene, ma degli altri ce ne freghiamo? per es vorrei ben veder i comuni sloven se saria contenti de pasar ala provincia de udine..ah, poi per quanto riguarda che affinita linguaistiche xe nate prima del 1919, meglio non cominciar il discorso..

  195. Sandi Stark ha detto:

    Ciò, furlanisti e fassisti affini, deghe un tajo e no stè tazar.

    Mi adesso son il prov. de Udine, e quando go le balle piene de l’Italia e devo disintossicarme, fazo qualche chilometro e vado a Cormons. Un’Aquila asburgica in ferro battù fora de un’osteria, un poca de architettura mitteleuropea, la statua de Massimiliano, me rimetti a posto col mondo.

    Se go voja, vado a trovar i miei amici cantinieri, alcuni ga cognomi furlani, ma la maggior parte ga cognomi de origine slovena. Anche in centro a Cormons, no solo verso el confin.

    A Cormons posso parlar in furlan, in triestin e in quel poco de sloven che so, ne l’arco de 5 minuti. I cormonesi xe gente diversa da tutti i altri posti del Friul. I fa mostre, concerti, i evita un certo kitch che capita de veder in estate in certi paesi del Friul occidentale.

    Mi me sento quasi come a Casa. Dopo vado a Lucinico, e l’architettura me disi che son sempre più a Casa. Prima del paese a destra, go un monumento ai nostri morti del 97°, 47° e 27° Reggimento. Roba nostra.

    In piazza so che iera la statua de Franz Josef picconada dai ‘taliani dopo 5 minuti che i iera rivài in paese.

    Però là el capitano Szentamarina gaveva tirà el colpo più leggendario de tutta la guerra col mortaio Skoda de 305: el gaveva centrà la mensa de la stazion de Cormons a 12 chilometri con tutti i ufficiai de due Reggimenti ‘talijani. 3-4 giorni sparagnài dai nostri che scavava trincee per difender Gorizia.

    Dopo i ‘taliani se ga vendicà, i ga fucilà dei disgraziai de Lucinico. Ma passienza, xe sempre Casa, stessa storia.

    A poca distanza a Gradisca, una baba ghe gaveva dito al Prefetto ‘talian nel 1919: “Tre robis us ha di dimandaus: tornait là che eris, la seconde tornait là che eris, la tiarce tornait là che eris.” E quel xe el furlan che parlava mia nonna, no quel che i goriziani filo furlani parla adesso, quel de San Daniele. Comunque me sento a Casa anche là.

    Po’ rivo a Gorizia e me se verzi el cuor: i unici bei edifici xe quei de l’Austria, l’Italia ga costruì solo cessi. Circa come a TS, ma i campanili e i tetti co’ le zivole, me ga sempre piasso. Me vardo in giro e stago ben. La gente xe cocola, anche più dei triestini.

    Posso parlar la mia lingua, ricordandome solo de modificar 3-4 vocaboli. Ma se i parla in sloven son a Casa, se in parla el furlan de mia nonna son anche a Casa.

    A Gorizia xe librerie, iniziative culturali che a Udine nianche no i se sogna. Anche a Gorizia xe i locai co’ l’Aquila a due teste. Me son sempre torvà ben coi Goriziani, sia per lavor che per amicizia. Passo el confin e xe idem, cambia quasi solo la lingua che se senti parlar.

    Dove comincia la valle del Vipacco xe un bel ristorante, con le foto dei nonni in divisa KuK. Ciacolemo un poco in tute le lingue per capirse, e scopro che i legnetti per impizar el fogo se ciama “spize”. Come a Trieste, come sul Carso ma no a Lubiana. Anche là xe Casa.

    Anche a Cervignan e Grado, per mi xe Casa. A Cervignan xe le foto de Franz nei locai, e tanti se ricorda che i nonni ghe parlava ben de l’Austria. Mio nonno me portava là a trovar i commilitoni. A Visco idem, a Fiumisel e in bisiacheria, no stemo nianche parlar che gavemo el 98% del vocabolario identico, e forsi là i ga italianizzà la loro lingua, meno che de noi.

    El Friul occidentale per mi xe un bel posto, con la stragrande parte della gente veramente straordinaria. Ma me dispiasi, no xe “Casa”. Altra cultura, altra Storia, altre tradizioni.

  196. Pieri ha detto:

    Bello; quindi per dimaco, sandi stark e qualcun’altro, l’affinità tra luoghi vicini non risulta dalla lingua e dalla cultura di quello che è uno stesso popolo (friulano) a san giovanni al natisone e a cormons, ma risulta dalle imposizioni che i dominatori stranieri hanno compiuto nel corso dei secoli.
    Molto interessante

  197. ricciovolante ha detto:

    @197
    😀
    definisci “dominatori stranieri”…

  198. dimaco il discolo ha detto:

    eco pieri dine a tuti chi che xe questi dominatori stranieri, perchè me par che fin a un zerto ano dei primi el 900 qui no se stava mal.

  199. capitano ha detto:

    L’affinità tra luoghi vicini (quand’anche fosse dimostrata) è un metodo per ridisegnare confini politici e amministrativi?
    Leggi alla voce Anschluss e poi ne riparliamo.

  200. Pieri ha detto:

    200: ridisegnarli senza nessuna base è forse più saggio?

  201. capitano ha detto:

    Oppure il caso in cui una elite di potere persegua, nascondendosi dietro alla scusa delle affinità linguistiche, una minoranza o gruppo o movimento sventolando lo spauracchio di una potenziale scissione e quindi il venir meno della ragione stessa per cui essa viene perseguitata (Li perseguito perchè la prosecuzione della loro lotta avrebbe come conseguenza una frammentazione linguistica e culturale inaccettabile).

  202. capitano ha detto:

    #201 ridisegnarli sulle esigenze reali sarebbe più saggio e non su presunte affinità stabilite da qualche centro di potere o di non-potere alla ricerca di visibilità.

  203. Tergestin ha detto:

    Mi no go mai sintido a Trieste nissun che “rivendichi” Gorizia. I lo fa a Udine, disendo pero’ che semo noi a voler arraffar tutto. Geniale.

  204. capitano ha detto:

    A Trieste se senti rivendicar altre province.

  205. ricciovolante ha detto:

    @200 capitano:
    Anschluss vuol dire annessione.
    Qui gli unici bramosi di annettere qualcosa sono i politici (ed elettori) friulani.
    Trieste (ne’ Gorizia mi risulta) si farebbero passare per la testa di annettere chichessia. Mio nonno parlava correntemente 4 lingue e ne masticava di piu’: ogni famiglia triestina residente da piu’ di 3/4 generazioni ha sangue di tutti i tipi e colori nelle vene. Come ha detto carinamente un nostro conoscente di Mortegliano a mio padre tempo fa, i triestini sono bastardi (nel senso del DNA) e pure un po’ tedeschi. Cose che dette da un friulano hanno sempre una accezione offensiva.
    Stante la situazione attuale, faccio un vanto di essere “bastardo” ed anche un po’ “tedesco”.
    Anschluss e’ un concetto per razze pure come i friulani, qui qualsiasi cosa arrivi va in pentola col resto 😉
    per favore, sono un po’ stufo di leggere argomentazioni pretestuose antistoriche tirate per i capelli..

  206. ricciovolante ha detto:

    @202 capitano:
    importante differenza:
    il friuli – l’ Italia in generale – combatte tutto cio che (cit.) “avrebbe come conseguenza una frammentazione linguistica e culturale inaccettabile”

    dall’ altra parte dei vecchi confini, la frammentazione linguistica e culturale e’ sempre stata pane quotidiano e percepita come ricchezza..almeno senza andare troppo in la’, ai confini orientali..il nazionalismo ungherese o balcanico e’ ahime’ ben noto da sempre.

    l’analisi @196 di Stark e’ faziosa (lo sono pure io) ma assolutamente corretta. rifiutarla significa voler piegare la realta’ storica e culturale al “localismo imperialista” che in questi ultimi anni va molto di moda, purtroppo, tra i friulani.

    Trieste a resistito a situazioni certamente piu’ serie ed importanti di questa ma certamente e’ fastidiosa e da non prendere sottogamba, dato che in regione il partito friulano e’ trasversale agli schieramenti ufficiali e sta tentando di rubare l’ argenteria col vecchio “dividi et impera”

  207. Sandi Stark ha detto:

    @ 197 te vedi che te son fassista? Te rivendichi Cormons fazendo finta che i sloveni no esisti. Fa un esercizio, zerchite su Internet le aziende agricole de Cormons e conta i cognomi de origine slovena.

    Dopo fa el stesso esercizio per altri paesi a caso più a nord, ad esempio Ipplis e Cividal. I cognomi de origine slovena cala, ma i passa a destra de Cividal per rivar direttamente nella valle della Natiša, che però ormai se ciama Natisone. E prima de San Piero, xe toponimi che ve sè dimenticài de scancelàr, come Iainich, Oborza, Podreska (che inveze a Cividal iera diventà Podrecca) e altri italianizài come Mernico e Restocina.

    Che fine ga fatto i sloveni che abitava là?

    Assimilai.

    Xe gente che se ciama Mahorcich, Zorzettig, Bastianich, Martincigh eccetera, che se senti furlana, altri ga cognomi come Coceani, Zorzenone e Scarabolo che alle nostre orecie allenade, ne spuza de cognomi italianizzài.

    Savemo che addirittura a Borgnano de Cormons, i Cantarut iera diventài Cantarutti nel 1919. Savemo che a Medea nel 1910 iera centinaia de cittadini de lingua madre slovena, adesso no se trova più nianche uno. Sterminài? No, assimilai e italianizzài.

    Andemo a San Piero? No i sa nianche più la loro lingua, i se la ga inventada perchè quando iera rivadi i ‘taliani nel 1866, i ghe la gaveva cavada. I ga tentà de metter insieme i dialetti familiari col sloven de Lubiana, ma el danno xe fatto e se ciama etnocidio.

    I ga una scola bilingue, ma no per metodo didattico, solo per sparagnàr soldi e perchè in Provincia de Udine no devi esister le scole slovene, come a Cividal dove i furlanisti se ga alleà con la Lega Nazionale sventolando el pericolo slavo.

    Come nel 1919, come sempre sarà.

    L’assimilazion xe el destin che ghe toccherà ai sloveni finindo sotto Udine, perchè ve conossemo e perchè la Storia insegna.

    E ti te lo ammetti tra le righe, perchè te fa finta che i sloveni no esisti e te vol solo “riunificar” un Friul che no xe mai stà unì. Perchè i nostri iera imperiali, e inveze voi ghe davi el sex ai veneziani, e dopo ai ‘taliani.

    I vostri furlani xe sempre emigrai nel Friul imperiale e mai l’opposto, anche nel medioevo. Perchè de qua se stava sempre mejo che da voi.

  208. Sandi Stark ha detto:

    @ 197 “dalle imposizioni che i dominatori stranieri…”

    questa xe bela, una ‘talianada da medaja olimpica. I principi vescovi del Patriarcato che strumentalizzè per scopi politici, iera quasi tutti germanici.

    E bisogna intenderse su chi xe “straniero”.

    Per mi xe “stranieri” i ‘taliani, per ti evidentemente i xe compatrioti. E tornemo al punto de partenza, coi ‘taliani che no sa far altro che romperghe i cojoni ai popoli confinanti.

  209. Sandi Stark ha detto:

    Errata corrige

    Scusè me son sbaglià, a Medea no iera sloveni, no so perchè me son confuso con qualche altro paese. Ad esempio Gradisca dove i iera 300, e adesso no i xe più.

  210. capitano ha detto:

    #206 & #207
    Scusa ma forse non ci siamo capiti. Io imputo a Pieri e ai fanatici filo friulani di essere completamente fuori da ogni seminato quando fanno discorsi basati su motivazioni idiote come l’affinità linguistica e culturale.
    Sono idee che puntano all’omologazione culturale e se uno conosce un pelo di storia friulana sa che con tutte le invasioni che ha subito il territorio dalla notte dei tempi è ancora più fuori dal tempo.
    Gli stessi che fanno questi discorsi dovrebbero accettare l’idea di essere figli di svariatissime mescolanze genetiche e culturali.
    Invece hanno questa passione innata verso la loro Heimat di cui si premurano a preservarne le mura come fosse un castello sotto assedio.

    E per ultimo (per non stare a spiegarmi ad ogni commento) #205 era una battuta senza fini polemici a #204 riguardante alcune voci che ogni tanto sentono a Trieste ad aizzare polemiche sui territori persi dopo la guerra. Dovevo tacermene, non è luogo nè momento per fare certe battute 🙂

  211. Pieri ha detto:

    http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/08/06/news/romoli-apre-a-fontanini-citta-anche-friulana-1.5505539

    “Gli stessi che fanno questi discorsi dovrebbero accettare l’idea di essere figli di svariatissime mescolanze genetiche e culturali.”
    Certo. Mescolanze che hanno prodotto i friulani attuali.
    E io, da friulano, non voglio essere privato di territori che appartengono alla mia terra, come il goriziano.
    Il discorso degli slavi, sandi stark, non c’entra niente. Sono stati assimilati naturalmente, perchè la lingua dominante era il friulano, così come a gorizia la maggior parte della popolazione, friulanofona, si è convertita al dialettucolo simil-triestino odierno.

  212. Pieri ha detto:

    “Gli stessi che fanno questi discorsi dovrebbero accettare l’idea di essere figli di svariatissime mescolanze genetiche e culturali.”

    Giusto. Mescolanze che hanno prodotto i friulani odierni.
    E io, da friulano, non voglio essere privato di una parte del territorio che sento mio, cioè il goriziano.
    Quanto al discorso sugli slavi, sandi stark, non c’entra niente. Essi sono stati assimilati naturalmente, per il fatto che la lingua dominante era quella friulana; proprio come la gente di gorizia, friulanofona, è stata in larga parte convertita al dialetto simil-triestino che si sente oggi.

  213. Dag ha detto:

    #3
    A me pare che oggi i territori di Udine e Pordenone hanno molte più chance a giustificare un’autonomia regionale. E’ in questa area che si parlano ben 3 idiomi riconosciuti con le rispettive minoranze linguistiche (tedesco, sloveno e friulano). Le perdite territoriali di Trieste e Gorizia andavano bene come giustificazione 50 anni fa, ora molto meno.

    Questa cosa della supremazia culturale triestina ha veramente stancato. Andando sotto Udine non si perde nulla neanche di questo. Ho vissuto a Trieste e c’è parecchia gente che ha una chiusura mentale nel confronto del diverso (che sia anche solo friulano che sloveno) che è davvero spaventosa. Che ognuno guardi nel proprio orticello, anche Sandi Stark.

    La questione delle Province è, anche se c’è qualcuno che non lo capisce più di organizzazione amministrativa che di genesi storica.
    Serve un ente intermedio tra comune e regione? Può servire per risolvere certe questioni di area vasta, ma non di interesse regionale? I vertici di un ente intermedio quale la Provincia devono per forza essere elettivi? Queste sono le domande da porsi oggi, senza ricorrere a quanto succedeva sotto il Patriarca, Cecco Beppe o il Fascismo!

  214. capitano ha detto:

    #212 Tu non vuoi essere privato della tua idea poetica di Friuli, proprio come il poeta Dabić non voleva essere privato della sua idea di Serbia.

  215. Sandi Stark ha detto:

    @ 213 gli enti locali che gestiscono meglio i territori, sono le Provincie Autonome di TN e BZ. La Regione FVG è un’Italia in miniatura, con i suoi carrozzoni inutili e le sue spartizioni politiche.

    Io non accetto che la tutela ambientale del territorio di Triete finisca sotto le mani di gente come Tondo ed i suoi accoliti. Ora ho un “filtro” da parte della Provincia, che ci aiuta ad esempio a difenderci dal rigassificatore. Senza Provincia, avrebbero gioco più facile e così sarà per Gorizia.

    Idem per i “trasporti”, l’esperienza insegna con i dispetti che Alpe Adria ha fatto al Porto di Trieste e con la pretesa di costruire una cattedrale nel deserto come il “Super Porto di Monfalcone”. E lasciamo perdere le stupidaggini sul nucleare, poteva trattarsi solo di folklore.

    Quella gente è pericolosa per tutti, a prescindere dal luogo dove si vive. E se vince la “sinistra” non cambia, vedi Cosolini che porta avanti le speculazioni edilizie a Trieste e Maran che prometteva mari e monti a Monfalcone.

    Anche Udine stessa è incazzata contro la cricca di Tondo. La sua elezione è uno dei miracoli della partitica italiana, come anche delle lobby economiche che gli si sono aggregate e che lo sostengono, che sono addirittura di fuori regione e nemmeno friulane. Puri comitati d’affari al soldo del miglior offerente.

    Svizzera, Germania, Austria… tutti sono organizzati con i Land, che sono ancora più autonomi delle Provincie Autonome italiane.

    Una Regione FVG se vogliamo senza portafoglio, e Provincie Autonome che gestiscono i territori con il 90% dell’Irpef. Questo potrebbe essere un destino sensato, non certo di abolire una Provincia di Gorizia che è tra le più efficenti in tantissime cose.

    Ad esempio in Prov. di Udine, in certe scuole non ci sono nemmeno soldi per cambiare le lampadine.

    E’ poi stato dimostrato che l’abolizione di una Provincia costa più che manenerla. I compensi dei “provinciali” sono anche infinitamente più bassi dei “regionali”.

    L’abolizione delle Provincie è una delle secolari fesserie che l’Italia sta facendo, presto diranno che non servono nemmeno le Regioni e che bastano i Prefetti.

    I partiti italiani sono tutti d’accordo, e già questo dovrebbe essere un indizio che la cosa è sbagliata.

    Le Provincie sono pericolose, può affermarsi qualche lista civica e qualche elezione di Presidenti in fiducia degli elettori.

    Molto meglio le Regioni dove i partiti possono imporre la loro oligarchia rullando i territori. Con o senza le “primarie” taroccate. Vedi ad esempio come hanno imposto ora la Serracchiani, pappagallo di Bersani e che nessuno vuole, contro una testa pensante e potenzialmente dissenziente come potrebbe essere Honsell.

    Più distanti sono i vertici dai territori, tanto meglio è per le spartizioni dei partiti italiani. Questa è la loro logica, non altro.

    Logica antistorica, antieconomica ed anti tutto.

    Poi a livello locale si inseriscono i friulanisti ed i fascisti, nel loro intento di assimilare gli sloveni del Goriziano. E non lo negano neppure.

    Una bella miscela distruttiva, perchè alla fine non ci guadagnerà nessuno salvo i prossimi eletti.

  216. maja ha detto:

    mi chiedo per quale motivo i propugnatori della Velika Furlanija non vengano chiamati con il nome che loro compete. a rigor di logica, il termine friulanista dovrebbe designare un esperto di lingua friulana, non un nazionalista intollerante come pieri.

    (vara ti che robe, sto giro me toca anche darghe in parte ragion a sandi.)

  217. capitano ha detto:

    #215
    presto diranno che non servono nemmeno le Regioni e che bastano i Prefetti.

    Dove si firma per abolire regioni e prefetti?

  218. ricciovolante ha detto:

    @212
    “la gente di gorizia, friulanofona, è stata in larga parte convertita al dialetto simil-triestino che si sente oggi”

    un goriziano potrebbe anche risentirsi. i goriziani non parlano “triestino”, cosi’ come gli istriani, i vecchi dalmati etc. La nostra radice comune e’ il veneto che poi in ogni posto e’ cresciuto a modo suo 😉

    sempre a ragionare in termini gerarchici tu eh?

  219. abc ha detto:

    Edward 195,
    sempre ad insultare tu eh, si vede proprio che ti mancano argomenti. Cosa sai tu della mia conoscenza sulle affinità storiche fra province? potrei scrivere pagine intere su ciò che è accaduto prima del 1919, data da te fissata come origine delle affinità.
    Se per te la comune lingua friulana non conta nulla, per me conta tutto. Posso senza essere insultato?
    La lingua slovena, per sua fortuna, può venir tutelata in qualsiasi provincia, se così non fosse nascerebbe un incidente diplomatico con la Slovenia per inosservanza dei trattati internazionali.
    La lingua friulana invece o viene sostenuta dalla provincia (quella di Udine è in prima fila rispetto alle altre due) o niente altro. Ecco spiegato perché non mi garba di finire in provincia di Trieste, senza nulla togliere alla simpatia che provo per i triestini e per il loro “morbin”. Ricordo molto da vicino l’accanimento di Trieste contro l’istituzione dell’università di Udine, per avere le mie legittime perplessità, credimi.

  220. Sandi Stark ha detto:

    Il Sito della provincia di Go è trilingue italiano friulano sloveno. Quello della prov di UD è bilingue italiano friulano. Così si presenta in Gran Friuli a Gorizia. Per gli sloveni della prov. di Gorizia, il Gran Friul si presenta così:

    http://www.leganazionale.it/friuli/LN%20CIVIDALE-CIVIDAT.pdf

    Za che iero go sbircià sull’articolo sottostante, de l’avv. Campanotto, uno dei più accesi anti triestini che esisti sulla faccia della terra. La Lega Nazionale lo cita? Cussì xe.

    Fazendo giri per i blog dei nazionalisti furlani, se trova diversi commenti contro la “slavizzazion” del Friul.

    Cussì xe, ABC; la convergenza de interessi tra nazionalisti italiani e furlani a danno dei sloveni xe più che una teoria, e come disevo tanti post fa, no xe una novità. Zà visto nel 1919.

  221. ...secondo mi... ha detto:

    I furlani soffri della sindrome de rocco siffredi.
    Me vien in mente una barzeleta:
    Xe un furlan un triestin e un istrian che camina ned deserto.
    A un certo punto un dei tre se intopa e finissi per terra. I se gira per veder perche’ e per come e i trova una lampada de oro.
    L’istrian…nianche a dir…se buta de sora e taca a strofinarla.
    Subito compari el genio che li varda e ghe fa: in tre se’..,allora ve speta un desiderio a testa.
    El furlan, con le sue solite manie de grandezza el parti per primo: alure (perdone’ el mio scarso furlan…che no conosso) viste che go solo un desider..no posso no pensar al mio gran popolo furlan. Viste che ogni dos per tres i nustri centri comerzal xe inasi da quei casinisti de triestini, mi vurria che tutt attorn alla provincia de udin ghe fossi un grande muro. Cussi’ i ucci finiria de romper le bals.
    Ovviamente el genio lo accontenta.
    Se butta fora l’istrian: bon…visto che go solo un desiderio, anche mi, sembra incredibile,pensero’ al mio popolo. Ogi fine settimane gavemo le coste invase da quei casinisti de triestini. I riva, i ne lorda l’acqua, i mola le scovaze e lassa un desio non da poco. Quindi el mio desiderio xe che l’Istria se stacchi dal continente e la vadi in mezzo all’Adriatico.
    El genio fa un cenno col capo e conferma anche questo desiderio.
    Tocca ovviamente al triestin…che ga za un sorriso a sessanta denti (se sa…semo un poco squali):
    Allora… I furlani drio un muro, gli istriani in mezzo al mar, genio…sa cossa: fame un spritz che go sede!

    Morale della favola, cari furlani, se ve servi una man a costruirve un bel muro, ciamene pur che ve aiutemo noi. Mandi bei…

  222. abc ha detto:

    E tu giudichi tutto il popolo friulano da un singolo volantino? ma non sta scritto che i friulanisti di sinistra hanno votato come piacerebbe a te?
    gradirei sentire l’opinione dei friulani e degli sloveni del comune di Cividale prima di esprimere giudizi di sorta.

  223. Pieri ha detto:

    sandi stark, quindi dato che il sito della provincia di udine non è anche in sloveno, i politici udinesi faranno di tutto per sopprimere la comunità slovena; interessante il tuo ragionamento.
    In base allo stesso però, la provincia di trieste è anche più intollerante con voi poveri “dobro”, tant’è che, nonostante la percentuale di parlanti sia ben più alta, il sito della provincia di trieste è solo in italiano.
    Poi, detto sinceramente: non capisco l’ostilità degli sloveni goriziani contro i friulani: invece di fare fronte comune in quanto minoranza, gli sputate continuamente addosso.
    Forse avete paura che vi portino via risorse, tra l’altro già molto largamente squilibrate in vostro favore (nonostante nella provincia il numero degli sloveni – inteso come parlanti – sia ben inferiore a quello dei friulani)

  224. maja ha detto:

    ma dai, dai, pieri, fatti un giro nelle valli, va.

    (ma “voi dobro” che cacchio vuol dire?)

  225. Sandi Stark ha detto:

    Eccove un poca de letteratura a proposito de un personaggio emergente tra el nazionalismo furlan. Tra l’altro el xe anche cità dalla Lega Nazionale de Cividal, nella loro campagna contro i pericolosi “sclavs”:

    “errore che, mutatis mutandis, sopravvive ancor oggi nell’assoggettamento del quadrilingue Friuli all’eccentrica, aliena e spesso ostile Città di Trieste, cara alla patria italiana e nostra autentica palla al piede, e non solamente a livello economico. Trento e Trieste: Trento sta al Sudtirolo come Trieste sta al Friuli.

    la Città di Trieste, sostanzialmente improduttiva ma cara alla patria, non può tuttavia venir toccata, e quindi bisogna trovare un qualche altro capro espiatorio, sul quale focalizzare l’indignazione della gente, sempre più sensibile, in tempi di crisi (e di caccia alle streghe), nei confronti dei cosiddetti sprechi di denaro pubblico …

    la Provincia di Trieste è la naturale erede del Territorio Libero di Trieste, Zona A, che fino al 1954 era estero (e speriamo che lo ridiventi quanto prima possibile);

    a Trieste si rendono conto che tutta la destra dell’Isonzo, anche goriziana, è formalmente zonizzata per la comunità linguistica friulana? a Trieste si rendono conto che è impossibile spartire la Provincia di Gorizia, visto che anche il Comune Capoluogo è formalmente zonizzato come trilingue italiano-friulano-sloveno?).

    Nonostante l’innegabile fatto che le tre Province del Friuli e soprattutto le loro storiche rivalità siano sempre state magistralmente sfruttate dalla Città di Trieste per consolidare il suo assoluto controllo su tutta la Regione Pseudoautonoma

    Perché Trieste spinge per il superamento dell’attuale confine provinciale del Timavo?

    sopprimere tutte le Province di botto ci espone al rischio di finire tutti targati Trieste,

    implica ufficialmente un comune denominatore in cui si riconoscono le tre Province friulane e soprattutto un confine rafforzato con Trieste sul Timavo.

    Pordenone ha fatto la guerra per avere la sua nuova Provincia e poi si è federata con Udine per sbattere meglio i pugni contro Trieste

    In poche parole, el sostien da oltre 1 anno, che Trieste vol annetterse Gorizia. No go voja de zercar ancora, me podè far voi se no gavè proprio altro de far.

    Altro suggerimento, zercar i post de furlanisti vari, dove i parla del pericolo slavo per el Friul. Come sempre, mi no me invento niente de quel che scrivo.

    http://www.ilgiornaledelfriuli.net/politics/friuli/la-soppressione-e-la-riforma-delle-province-in-friuli-caos-mediatico-imposizioni-governative-prospettive-alternative-autore-avv-luca-campanotto/

  226. Dag ha detto:

    #220
    Se si citano le cose, citiamole tutte. Il Comune di Udine ha organizzato un corso gratuito di lingua slovena e rinnovato recentemente il gemellaggio con Maribor http://www.comune.udine.it/opencms/opencms/release/ComuneUdine/cittavicina/singole/7a/attivita/2011/270411_corso_sloveno.html
    Proprio tutti antisloveni questi furlani, eh?
    Le Province di Trento e Bolzano non sono assimilabili alle nostre perché hanno poteri enormi, possono anche fare leggi.
    A me farebbe anche piacere che rimanessero in piedi le province, perché trovo anche io che possano essere utili e salvare certe identità, MA: 1) non vedo perché i vertici debbano essere elettivi (potrebbero essere nominati dalla Regione ovvero essere espressione dei sindaci del territorio); 2) devono avere una certa consistenza territoriale, la provincia di Trieste è piccolissima!

  227. ricciovolante ha detto:

    @226 Sandi:
    Letto l’ articolo..porcapaletta se questi sono i presupposti allora e’ peggio di quanto pensavo. Sembra di leggere Evola versione paesana. 20% di verita’ per mascherare l’ 80% di scemenza, razzismo, pregiudizio e aggressivita’e ottusita’ paesana.

    Per non parlare del fenomeno nonsocomesichiama, che ha definito il dialetto che si parla a GO come “dialettucolo”. Patetico.
    Mai a me ed agli altri triestini qui verrebbe in mente di insultare gratuitamente il friulano, il friuli o la sua gente. Simili terminologie la dicono lunga sul livore e complesso di inferiorita, sola possibile spiegazione per tale “sete di vendetta”.
    L’ attuale incapacita’ a fare del revisionismo la nuova verita’ deve frustrare non poco.
    Mi piacerebbe vedere i risultati di un referendum regionale ma so gia’ che la regione/Udine riverserebbe sul campo badilate dei (nostri) soldi e promesse per fagocitare quel poco che di civilta’ rimane nelle nostre zone.

    Ad ogni modo, mi pare che la discussione sia esausta e si stia cominciando a vomitare insulti quindi..mandi! vado al bivio: brandina mare sole babe spritz. Gli altri, buon ferragosto+coda a Lignano 😉

  228. abc ha detto:

    @ ricciovolante 228,
    Non condivido parte di quanto si legge nel link di Sandi (post 226) però trovo ovvia e perciò certamente condivisibile altra parte del discorso.

    Scrivi che si cominciano a “vomitare insulti”, mi fa piacere che ti sei accorto, chi ne ha ricevuti di più è il sottoscritto, solo perché esprime idee non condivise da una parte geografica della ns. regione, ma non sono andato a piagnucolare dalla maestra come altri hanno fatto qui in altre occasioni. Molto felice questa espressione di Fiora, alla quale mando un cordiale saluto

    Io invece sono preoccupato per un’altra cosa:
    almeno due o forse più persone qui sopra hanno manifestato propositi di violenza fisica, e questi sono tutti della vostra parte, altro che imperialismo friulano. Io giudico molto negativamente quegli interventi, spero che i responsabili, nel loro interesse, smentiscano di essere violenti.

    Scrivi poi. “Mai a me ed agli altri triestini qui verrebbe in mente di insultare gratuitamente il friulano, il friuli o la sua gente.” non cito le frasi degli altri triestini per non mettere altra carne al fuoco, però permettimi di osservare che qua nessuno ruba argenteria come scrivi nel tuo commento 207. Nel tuo post 172 scrivi poi queste perle ” non e’ Trieste che assorbirebbe Gorizia ma si tratterebbe semplicemente di una risistemazione territoriale” e poi “Parlo di confini a malincuore perche’ da parte di TS nn c’e’ mai stato alcun nazionalismo ne’ etnocentrismo”, si tratta pur sempre di espansionismo, lo capirebbero anche i tonti.

  229. ...alla fine.... ha detto:

    Quel che ve ruga xe che se e sare’ sempre coltivatori de panoce. Pense’ che per aver prestigio dove’ comprarve tutto e no lassarghe niente agli altri.
    Ma no ve basta el Suv? No pode’ contentarve de scorazzar col trator?
    E poi…se uno vol entrar in casa mia senza esser invitado…podero’ dimostrar el mio disappunto o difenderme?
    Xe anni che sistematicamente ste’ zercando de rosigar la terra sotto i pie a triestini,goriziani e pordenonesi. Xe ora de finirla,grazie

  230. abc ha detto:

    @ Sandi Stark, scusa se te lo dico, ma con la seguente battuta del post 196 secondo me hai toccato il fondo: “Ciò, furlanisti e fassisti affini, deghe un tajo e no stè tazar.”
    Secondo te in quale provincia della nostra regione un deputato che ha fatto carriera con i voti ricevuti non certo dalle statue si è scagliato contro il vescovo perché ha osato dire qualche parola in sloveno? Non mi dirai che quel vostro rappresentante appartiene allo schieramento antifascista.

    Continui con la solita solfa dei friulani antisloveni, certo qualcuno è intollerante e mi dispiace molto di questo, ma tutti gli altri la pensano diversamente, perché sanno benissimo che quell’atteggiameneto danneggia inanzitutto chi non tollera.

    Eccoti dimostrato come i consiglieri provinciali di Udine all’unanimità hanno deliberato per concedere euro 40.00,00 per la tutela del friulano ed euro 80.000,00 (il doppio) per la tutela dello sloveno e delle identità germanofone. http://www.provincia.udine.it/albopretorio/Documents/2011_336_g.pdf

    Tu pensi che nel consiglio provinciale di Trieste approverebbero all’unanimità una norma analoga su un’ipotetica tutela del friulano?
    Insomma prima di dare del fascista e dell’antislavo in giro, forse è meglio che guardi nella tua provincia, e che ti chiedi come mai voi eleggete persone di quello schieramento non proprio antifascista. Questa è una ragione in più per lottare onde non finire sotto di voi.

    Senza nulla togliere alle bellissime manifestazioni di Gorizia e Cormons, secondo te le grandiose mostre che si fanno nel piccolissimo paese di Illegio, a cui fanno visita le più alte cariche dello Stato, la premiazione “Risint d’aur” che attira in Friuli artisti di alto livello da tutto il mondo, Pordenonelegge, Vicino/lontano, Friuli doc sono manifestazioni Kitsch?

    Nel tuo post 221 mi fai notare che il sito della provincia di Gorizia è trilingue , ma quello di Udine è bilingue. Domandina e quello di Trieste? come mai che è solo in Italiano? Chi si oppone?
    Secondo il tuo ragionamento forse sarebbero da sopprimere le provincie di Trieste e quella di Udine, per me goriziano una soluzione andrebbe alla grande. Altra domanda: c’è qualche italiano della provincia di Trieste che si è lamentato perché il sito non ha la traduzione?

    Dal tuo post 208 “te vedi che te son fassista? Te rivendichi Cormons fazendo finta che i sloveni no esisti.” Dunque è da fascisti sostenere che Cormons, in cui la quasi totalità è friulanofona, è meglio che finisca con Udine anziché con Trieste, solo perché c’è una minoranza slovena. Se dovessimo prendere a base, come vuoi tu, le lingue utilizzate ni siti delle vari prevince anche per la minoranza slovena è preferibile Udine a Trieste.
    E poi gli altri sono fascisti, bella questa. Altre domande, sono interessato ad andarci: dove sono quel bar di Cormons e quei locali di Gorizia che hanno l’aquila bicipite in ferro battuto?

    Ultima precisazione: probabilmente andro alla festa della mitteleuropa, non vorre per questo che automaticamente mi si considerasse favorevole alla fusione con Trieste.

  231. Sandi Stark ha detto:

    Ma se son el primo a dir che TS xe piena de fassisti e de ‘taliani, e che GO devi conservar la Provincia, e addirittura autonoma.

    Te go dito altre volte, no misurar el prossimo col tuo brazo. No voio Gorizia, voio che la se salvi da sola! E la magior parte dei triestini la pensa come mi, e voi disè solo falsità se affermè el contrario.

  232. Sandi Stark ha detto:

    “sono manifestazioni Kitsch?” Te vol saver cossa che xe kitch secondo el mio modesto punto de vista?

    Certe sagre con musicazza che me assorda le orecie de note, che no i ga più coraggio de conzarghela nianche ai turisti sulla riviera romagnola.

    Altre iniziative fantozziane come tombole, ballo co’ una gamba sola, gara chi bevi più limonada, corsa co le gambe ligade, tiro del persuto eccetera.

    La moda de infiochetàr i borghi con improbabili nastri de colorazi rosa “schoking”, lilla “caramela ciuciada”, arancion “botiglia de gatorade”, verde “radioattivo”, blu elettrico “incubo dell’Enel”, giallo fosforescente “pugno in te l’ocio”… de meter girandole larghe metri co’ sti colorazi eccetera.

    Ciò, de gustibus… ma per mi ‘ste iniziative xe kitch.

  233. Sandi Stark ha detto:

    Ribadisso che te ragioni da fassista.

    Primo, te vol conquistar un Paese alla tua “Patria”, un paese che fin adesso xe sta ben cussì e no ga mai da segni de malumòr.

    Secondo, te dopri come criterio annessionista el nazionlismo linguistico.

    Terzo, te pensi de far confini in base alle influenze linguistiche, e ciccia per le minoranze.

  234. Sandi Stark ha detto:

    Per le aquile a due teste, se te me domandi significa che no te giri nè per Cormons nè per Gorizia.

  235. abc ha detto:

    Sandi Stark, innanzitutto mi sei simpatico perché sei un sognatore.

    @ 232, molto buono a volere la provincia autonoma per Gorizia, coi tempi che corrono è già tanto conservare la provincia ordinaria.
    Per favore non svincolare ma fammi un elenco delle falsità che avrei detto. Grazie

    @ 233, non so nel triestino (non ci vado di sera), ma nel goriziano (compreso il capoluogo) ti assicuro che ci sono sagre del tipo di quelle che non piaciono a te.
    Le gare fra borghi le fanno pure a Farra d’Isonzo, Cervignano del Friuli e Capriva del Friuli e sicuramente in altre località dell’ex litorale austriaco. Le fecero pure a Gorizia ed anche in televisione. Ci fu una trasmissione che si chiamava “Campanile sera” a cui partecipò il comune di Monfalcone, ci furono “Giochi senza frontiere” cui partecipò anche la Cecoslovacchia, Ungheria, Jugoslavia, Cechia e Slovenia. Non ha mai partecipato la “Perfettissima”.

    @ 234, certo che Cormons sta bene così, pure Gorizia, ma se viene soppressa la nostra provincia e se passa il referendum vedremo come voterà Cormons e allora si saprà se faccio ragionamenti da fascista. Tu pensi proprio che invece Cormons sotto Trieste ottanga il rispetto per la maggioranza friulana e la minoranza slovena? ma se nemmeno avete saputo tutelare il tergestino, che era la vostra lingua autoctona, suvvia.

    @ 235, davo per scontato che non mi avresti risposto, però tieni presente che così non fai pubblicità alla tua causa né a questi locali, altra gente oltre che io, vorrebbe andarci.
    Anzi se qualcun altro conosce questi posti fa molto bene ad indicarceli.

  236. abc ha detto:

    @ AnnA 14,

    Concordo pienamente con te. Siccome l’unica provincia che ha i requisiti di superficie e numero abitanti è quella di Udine, ovviamente la sede della provincia unica deve essere ad Udine. Non può essere differentemente, altrimenti gli udinesi fanno ricorso e giustamente lo vincono.

  237. abc ha detto:

    Giordano Vintaloro, quando nel resto d’Italia aboliranno le province, si farà altrettanto anche da noi, in quel caso però il capoluogo regionale dovrà essere Udine.

  238. abc ha detto:

    @ Alessio 21

    “Provincia di Gorizia sotto quella di Udine. Problema, la provincia di Udine è disposta ad introdurre lo sloveno tra le lingue riconosciute come ha fatto l’attuale Provincia di Gorizia?”
    La provincia di Udine già riconosce lo sloveno, se non lo avesse fatto la Slovenia avrebbe reclamato.

    “Provincia di Gorizia sotto quella di Trieste. Problema, la provincia di Trieste è disposta ad introdurre il friulano tra le lingue riconosciute come ha fatto l’attuale Provincia di Gorizia.” Nessuno protesterebbe dall’estero a difesa del friulano, inoltre in tale provincia sarebbero percentualmente di meno i friulano.

    “L’unico dubbio che mi rimane è che non è detto che la norma nazionale sulla cancellazione delle province sia costituzionale e potrebbe arrivare qualche grossa sorpresa.”
    Avrebbero voluto abolire tutte le province, ma per farlo avrebbero dovuto modificare la costituzione e gli statuti regionali, impresa molto difficile dal punto di vuista pratico, così tolgono solo quelle piccole alimentando assurde rivalità e distogliendo la popolazione dai problemi reali.

  239. abc ha detto:

    alla Redazione, pregasi depennare i miei commenti 237, 238 e 239 che sono fuori posto. Mi scuso. Grazie

  240. Sandi Stark ha detto:

    No “ti” ma “voi”, inteso come i furlanisti che afferma che Trieste volessi aver Gorizia. L’esempio principale lo go za cità, e de persone che dichiara per iscritto su Internet questa falsità, ghe ne xe parecchie.

    Oppur, i falsi storici secondo i quali el Friul Orientale e quel Occidentale dovessi “ricongiungerse”, in base all’appartenenza al Patriarcato de Aquileia. Anche TS ne fazeva parte, el Patriarcato xe stà uno Stato per un periodo assai breve, el iera vassallo dell’Impero e no gaveva niente a che spartir con una visione moderna de Stato o e Nazione.

  241. Sandi Stark ha detto:

    Ecco un esempio, el tuo commento n° 236 comma 4. Te me metti in bocca affermazioni che no go mai fatto, te fingi che mi sia sostenitor de Cormons sotto Trieste.

    Questo xe falso.

  242. Sandi Stark ha detto:

    Te continui a scriver robe inesatte, questo che te segnalo adesso xe anche un falso storico, ma no eò se imputabile alla tua volontà.

    “El tergestino” se una bufala inventada dal Mainati no se sa per qual motivo. No esisti un solo toco de documento che comprovi l’esistenza de quel idioma.

    Se trattava de sue teorie, smentide dal Kandler e da altri illustri ricercatori, ma riesumada da quel coffe de cadena de Isiaia Ascoli, el stesso che dichiarava che a TS se parlava furlan per una certa verosimiglianza de alcuni antichissimi toponimi.

    I unici documenti esistenti comprova che a TS dal 1300 al 1500 se parlava due lingue de chiara origine neo romanza, ma assai diverse. La lingua de Trieste iera anche diversa da quella de Venezia e caso mai più vicina a quella de Padova. Ma za nel 1300 esisteva termini come Gospod, Cudič e Apoteka; sia nei dintorni che i città se parlava el “slavonico” che però nissun scriveva, e i nobili delle 13 casate, preti e pochi altri letterati, lo conosseva e lo traduceva nelle pubbliche scritture. Prima della fine del 1200 no esisti nissuna testimonianza scritta in volgare, solo in latin. Tergestino? Bufala.

  243. Sandi Stark ha detto:

    @ 236 ultimo comma

    No go interesse de dir dove, no voio espor quela povera gente a ritorsioni ‘taliane. Xe locai pubblici, i pol rovinarli in meza ora.

    Comunque pubblicherò delle foto senza dir dove, probabilmente za domani se rivo a passar.

  244. Sandi Stark ha detto:

    Ancora una roba (ciò che balle, ma essendo ti ammirator del capo dei troll no me stupissi sta ossessività de smatellar i discorsi sui particolari più o meno significanti ), ma per adesso go visto i borghi infiochetai con quei colori vomitevoli e per mi kitch, solo a:

    tutti i paesi che va da Remanzacco a Manzan esclusa.

    Quattroventi e Corno fin a Casali Gallo

    Cussignacco

    e altri due o tre posti che adesso no me vien in mente.

    Te aggiornerò ogni volta che ghe ne scoprirò un’altro.

  245. Sandi Stark ha detto:

    errata corrige

    “…dal 1300 al 1500 a Udine e a Trieste se parlava due lingue de chiara origine neo romanza…”

  246. dimaco il discolo ha detto:

    no xe b astada una redenzion, adeso i ne vol cazar un’altra

  247. capitano ha detto:

    Insomma la provincia de Gorizia xe come la Polonia poco prima de molotov-ribbentrop

  248. capitano ha detto:

    Starkentrop vs abclotov

  249. abc ha detto:

    Sandi Stark,
    241, innanzitutto ti ringrazio perché citi la provincia di Gorizia come Friuli orientale anziché come Venezia Giulia. Questa cosa fa piacere soprattutto se proviene da un triestino.
    Non entro nel merito delle falsità che si trovano in rete pro o contro le tue o le mie idee, ma mi limito a quello che si legge in questo sito.
    Quanto al Patriarcato certo non era come dici tu uno stato e/o nazione in senso moderno, ma era sicuramente pari agli altri stati coevi, anzi forse un po’ più avanti di molti, avendo avuto pure un parlamento. Trieste come sostieni anche tu fece parte per qualche mese della Patria del Friuli, ma lo stato partiarcale durò dal 1077 al 1420. Prima del 1077 Gorizia e Udine hanno sempre fatto parte della stessa entità statale che ebbe come centro politico prima Aquileia e poi Cividale e come centro religioso prima Aquileia poi Cormons e poi Udine.

    242, non ho finto nulla e non ho affermato cose false, ti ho semplicemente fatto questa domanda: “Tu pensi proprio che invece Cormons sotto Trieste ottanga il rispetto per la maggioranza friulana e la minoranza slovena?” dopo aver concordato con te che Cormons sta bene in provincia di Gorizia, se questa sopravvive.
    Ma Romoli definisce “ipotesi più ovvia” la soluzione che tutta la provincia di Go finisca sotto Ts e tu stesso hai scritto nel commento 3 “El rimedio ideale saria TS e GO due Provincie Autonome. Ma no sarà sicuro cussì, e allora al massimo, se ghe pol “offrir” ai goriziani una Provincia comune”.

    Ti riformulo la domanda: tu pensi che, qualora venga istituita la provincia comune da te auspicata nel tuo post 3, e da Romoli definita come ipotesi più ovvia, la maggioranza friulanofona di Cormons sia tutelata?
    ti faccio una seconda domanda: nella domanda precedente cosa c’è di finto e di falso?
    Per favore rispondimi a queste due domande. Spero anche che ritiri le accuse che ingiustamente mi rivolgi di fingere e di affermare il falso.

    243, sul tergestino trovi qualcosa pure qua https://bora.la/2011/01/10/dal-bisiaco-allantico-dialetto-tergestino-intervista-al-pittore-e-poeta-ivan-crico/#comments

    244, nel goriziano non siamo a quei livelli. sono molto lontani gli anni venti.

    245, non serve che mi aggiorni, penso che gli addobbi di Remanzacco non siano diversi da quelli di Farra d’Isonzo.

  250. abc ha detto:

    mi correggo: come centro religioso prima Aquileia poi Cormons poi Civiale infine Udine.

  251. Sandi Stark ha detto:

    No, Trieste no ga mai fatto parte nè della fantomatica “Patria del Friuli”, nè del Patriarcato. Se iera alleati e per un brevissimo periodo vassalli, e solo per difenderse da Venezia.

    E tutti insieme ierimo sotto el Sacro Romano Impero. L’Aquila stemma del Friul xe un simbolo del Sacro Romano Impero, no xe roba ‘taliana.

    I primi Patriarchi iera tutti de lingua germanica. Se esisteva un “centro politico e culturale” questo iera l’Impero, no Cividal e nianche Udine.

    Xe inutile che tentè de darghe al Patriarcato el brevetto de Friuli Doc, la Storia xe Storia e no podè pretender de manipolarla nel 2012 alla ‘taliana via del 1800. Oppur fè, ma atenti che la gente no xe più cussì cucca come una volta.

    Finissila de far demagogia retorica, anche se te son ammirator del gran maestro venezian:

    mi go scritto “se ghe pol offrir AL MASSIMO” quindi come caso limite ad estrema ratio. Mi voio che la Prov. de Gorizia sopravvivi, come scritto forsi zento volte.

    Sul “tergestino” go argomentà a sufficienza, per chi xe interessà ghe xe delle opere e dei siti specialistici. Quel che xe sopravissù dalle balle messe insieme da Graziadio Isaia Ascoli, diffuse dai irredentisti e po’ dai fassisti, no me interessa. El tempo farà giustizia. Caso mai fate verzer un trhead apposito che trattemo solo quel argomento.

    Passo spesso per Farra e no go visto addobbi kitch come quei che disevo mi. Pubblica una foto, che dopo te figo.

    Ciò, perchè no te la finissi de appigliarte sui dettagli più secondari e insignificanti dei discorsi?

    Te pensi che sia giusto render illeggibile sto thread?

    Te vol metterme a mi sulla difensiva per indebolir le mie opinioni e convinzioni?

    Fa pur, la gente xe meno mona de quel che se pol pensar.

  252. abc ha detto:

    non ha senso discutere con te, vuoi sempre avere ragione, non rispondi alle mie domande ed insulti.

  253. Rosi ha detto:

    letta su Il Piccolo del 23 agosto:

    La Provincia di Gorizia ha già dato il 95% del proprio territorio per tutta l’Italia. La provincia di Milano o quella di Vicenza, ad esempio, non sono state toccate alla fine della Seconda Guerra Mondiale per pagare territorialmente danni di guerra alla Yugoslavia, cosa che invece abbiamo fatto noi! Già ciò dovrebbe essere motivo di attenzione per coloro i quali parlano senza un valido perché. Inoltre senza la Provincia, Gorizia perderebbe tutte, dicesi tutte, le direzioni provinciali, Inps, Inail, Cc, GdF, Direzione provinciale Lavoro, Ater, Ccciaa, Vigili del fuoco, ed avanti di questo passo con una riduzione immediata di circa 1.000 posti di lavoro in provincia ed una svalutazione degli immobili (anche di quelli prima casa) di circa il -20% per la mancanza di richieste da parte degli statali. I bar e gli altri negozi lavorerebbero di pari grado e cioè con un -20%. Ora, altri numeri: la Regione senza la Provincia di Trieste ha circa 1milione 50mila abitanti con 7.500 Kmq: allora perché anziché voler abolire due province (Gorizia e Pordenone), non dividere quella di Udine in modo da far creare tre province da 350mila abitanti l’una e da 2.500 Kmq, così da rispettare i parametri dettati dal Governo? O forse Udine e Trieste debbono essere “più” degli altri? Infine a Gorizia esiste una forte componente slovena: ma allora perché non cercare di fare di Gorizia, in alternativa a quanto di cui sopra, una Provincia Autonoma, stile quella di Bolzano, ove possano essere riuniti gli sloveni dalle valli del Natisone fino all’Altipiano carsico, lasciando fuori Trieste, Udine e Monfalcone?
    Alessandro Caprara Gorizia

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