18 Luglio 2012

Servizio sanitario regionale: facciamo il punto della situazione

Si parla molto di riforma della sanità regionale e di riduzione del numero di aziende sanitarie, ma sarebbe bene ricordare anche gli altri temi che riguardano il Servizio sanitario regionale. Sergio Lupieri, consigliere regionale del PD e vice presidente della III commissione sanità risponde a cinque domande.

Sono stati raggiunti gli obiettivi fissati dalla programmazione 2011?
Se confrontiamo il piano sanitario regionale e le diverse indicazioni della giunta regionale possiamo constatare che è stato raggiunto un solo obiettivo, perlatro non dichiarato, ovvero la diminuzione del personale. Per il resto nulla è accaduto.Solo per fare alcuni esempi: la rete delle cure palliative è ferma nonostante una legge regionale, non è stato applicato il contratto nazionale dei medici di medicina generale, i tempi di attesa sono aumentati, i reparti di medicina scoppiano, il personale accumula ferie e ore straorinarie, l’accreditamento si è fermato pur in presenza di ritardi già gravi, tutti i piani promessi (Emergenza, materno infantile, disabilità) non sono mai usciti, la riclassificazione della case di riposo non è mai decollata. Un totale fallimento di tutti gli obiettivi dichiarati e promessi più volte durante la legislatura.

Che difficoltà si sono evidenziate e che cosa, se c’è, non è andato secondo le previsioni e perché?
La diagnosi è che non c’è stato governo regionale nè tpolitico nè tecnico e che il sistema è fermo da tre anni. C’erano i tempi e i modi per fare le riforme importanti a partire dalla revisione della rete ospedaliera. Ma il governo regionale ha preferito i tagli lineari che hanno messo in difficoltà tutti, dai distretti alle terapie intensive.

Aspetto del conto economico: quale è la situazione delle aziende sanitarie e ospedaliere e che problemi ci sono per quest’anno alla luce della contrazione delle risorse?
La sanità ha chiuso con 10 milioni di avanzo lo scorso anno e va verso i 13 di avanzo nel 2012. Se tutto funzionasse bene sarebbe una bella notizia ma con tutte le sofferenze del sistema sanitario regionale è solo un segno di cattiva amministrazione. Non si è nemmeno riusciti a spendere i fondi stanziati. Se si pensa che questo è avvenuto anche nel campo dell’edilizia sanitaria dove nessun investimento importante è partito si può dire che anche l’economia delle imprese ne risulta danneggiata.

Quali sono i nuovi servizi e attività da attivare nel 2012? Che risorse sono necessarie?
E’ il momento di fare una riforma vera che tocchi punti nodali quali la rete ospedaliera e la loro organizzazione. La nosra regione ha tre aziende ospedaliere il Veneto che è quattro volte noi due sole. Possiamo discuterne?

La riorganizzazione dei servizi prevista, come sarà attuata e che risparmi consentirà?
Nessuno ha ancora visto ipotesi di riduzione di costi. I costi in sanità si aggrediscono con un lavoro continuo e quotidiano. Ad sempio se solo nella città di Trieste si spostassero i ricoveri di riabilutazione delle fratture di femore dall’ospedale all’RSA si risparmierebbe più di un milione, pari a quanto Tondo dice che fa risparmiare la riforma (solo due anni fa diceva che si risparmiavano 200 milioni). Tutti questi cambiamenti che fanno risparmiare migliorando la qualità avvengono se si valorizzano i professionisti non se si umiliano come si è fatto in questi anni.

 

Tag: , .

5 commenti a Servizio sanitario regionale: facciamo il punto della situazione

  1. G.B. ha detto:

    se ora al pronto soccorso si rischia di aspettare ore, poi con la chiusura di certe realtà nei pronto soccorso rimasti cosa succederà???? non parliamo poi dei reparti.tanto chi ha potere decisionale ha anche i soldi per le cliniche private e non gli interessa di certo la situazione della popolazione “normale”

  2. isabella ha detto:

    In teoria, potenziando il territorio, l’utenza in pronto soccorso dovrebbe diminuire come anche i tempi di attesa.
    Sempre che la popolazione inizi ad utilizzare bene tutte le strutture di assistenza sanitaria.

  3. Rupel ha detto:

    ma perchè i politici i ciacola tanto de come e de cosa. Perchè noi vien quà in Germania a veder come funziona le robe anche se i se spaventeria pensando che xe robe de UFO. Noi quà gavemo più de 300 casse ammalati e ognun se pol sceglier quella che gè piasi de più. Visite specializzate ?? nessun problema appuntamenti da oggi a domani , Tiket ?? no niente , ospedali ?? quantiu che volè . E dopo tutto questo devo sentir in televisio italiana che in Italia l `assistenza sanitaria É ai primi posti al mondo, forse si se xe conta per daur

  4. Giordano Vintaloro ha detto:

    Premetto che non conosco Lupieri, non so nemmeno di che partito è, ma le domande mi sembrano un po’ generiche e le risposte divagano alla maniera politichese. In buona sostanza questa intervista non mi dice niente di nuovo e mi sembra uno spot.

    L’unica cosa che sembra certa è che l’Azienda Sanitaria isontina (in attivo di 3 milioni, forse perché non li ha spesi, a sentire Lupieri), verrebbe inglobata da Trieste (in passivo spaventoso).

    Inoltre, dicono che vogliono cancellare i punti nascita di Gorizia e Monfalcone. Ma ci sarà pure un criterio territoriale (distanze) oltre che un criterio di numero di nascite/anno per stabilire se un punto deve stare aperto o meno? Gorizia-Ospedale di Cattinara 51 km, Gorizia-Ospedale di Udine 39 km, non sono un po’ tanti?

    Ma alla fine, se si deve tagliare amministrativamente (cioè l’azienda sanitaria), non è meglio farne 1 regionale e mantenere gli ospedali e i servizi territoriali i più efficienti possibili? Ma le pressioni udinesi e pordenonesi evidentemente pesano di più di quelle misere goriziane (all’asl di Trieste va solo bene che si fonda con Gorizia, tanto continuerà a decidere e a contare di più).

    Ultima cosa: se per il tribunale va bene accorpare Palmanova e la bassa a Gorizia, perché non va bene per le aziende sanitarie? Dopotutto Latisana-Udine sono 52 km, Latisana-Gorizia 60 km. E Palmanova è equidistante da Udine e Gorizia. Misteri.

  5. AndreaGo ha detto:

    @4
    d’accordo su tutto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *