13 Luglio 2012

La regione finanzia una statua raffigurante il vescovo Santin

di SFSN

Un finanziamento di 110mila euro è stato approvato nel maxiemendamento alla finanziaria regionale per l’erezione di una statua raffigurante il vescovo Antonio Santin, presule di Trieste e Capodistria dal 1938 al 1975. Il monumento dovrebbe trovare collocamento sulle Rive, di fronte al Canale di Ponterosso, in uno spazio di proprietà dell’Autorità Portuale e la sua edificazione dovrebbe essere affidata all’Istituto di cultura marittimo-portuale.
L’asse Regione-Porto ha fatto sì che né l’attuale consiglio, né la giunta comunale siano stati finora consultati o coinvolti nell’operazione.
Secondo le voci più accreditate, la statua dovrebbe raffigurare Santin vestito nei paramenti vescovili mentre indica in lontananza il Tempio Mariano di Monte Grisa.

Vedi l’articolo apparso su Il Piccolo

SFSN

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143 commenti a La regione finanzia una statua raffigurante il vescovo Santin

  1. lorenzo ha detto:

    Ma una statua a Maria Teresa , che ga fato tanto per Trieste , no ??

  2. Rupel ha detto:

    appoggio l ´iniziativa di Lorenzo

  3. Bibliotopa ha detto:

    e tanto per cambiare, come aveva fatto pure Paolo Geri, avete messo una foto che NON rappresenta Santin. Tanto difficile riconoscerlo?

  4. Tergestin ha detto:

    Se ne sintiva el bisogno assoluto.

  5. Tergestin ha detto:

    Mi no son sicuro de intitolarghe una statua, una via o una piazza a Maria Teresa qua a TS. La gavessi tropa bruta compagnia intorno.

  6. DaVeTheWaVe ha detto:

    @1: nel senso de Bassa Poropat?

  7. sfsn ha detto:

    secondo mi quando che Joyce dal Ponterosso el vederà Santin oltre el canal, el scamperà e l’anderà a farse un spritz con Svevo e Saba. Te sa che balone per Zois sentirse le sue prediche…

  8. Kaiokasin ha detto:

    110.000 euri, tre operai per un anno a fare manutenzione del territorio in Carso! Per esempio (o tante altre robe più utili, come dicevano i nipoti, contrarissimi alla statua).

    PIAZZA VENEZIA Prendono posizione i familiari del vescovo cui il sindaco
    Dipiazza vuole dedicare un monumento

    I nipoti di Santin: niente statua ma carità

    Lettera aperta: «Il Comune dia quei soldi ai poveri assistiti dalle
    parrocchie»

    «Apprezziamo la proposta di erigere a monsignor Antonio Santin una statua da
    collocare in piazza Venezia, ma riteniamo che un migliore omaggio alla sua
    memoria potrebbe essere quello di devolvere la cifra che si intende
    stanziare per la sua realizzazione a beneficio dei bisognosi». (…)
    «Pur apprezzando l’intenzione espressa dall’amministrazione comunale – si
    legge nello scritto, firmato a sei mani dai nipoti Dario, Luciano e Paolo
    Santin – riteniamo di proporle una diversa forma di ricordo e di
    testimonianza dell’affetto della città più in sintonia con il sentire di
    monsignor Santin, quale lo abbiamo conosciuto come suoi nipoti.
    In momenti socialmente non facili, che vedono affiorare a Trieste nuove
    povertà a sollievo delle quali non è agevole reperire risorse pubbliche,
    riteniamo che l’intendimento di monsignor Santin sarebbe stato piuttosto
    quello di intervenire a favore dei più bisognosi».
    Per questo motivo i familiari del presule invitano il sindaco Dipiazza a
    riflettere sul fatto che «un migliore omaggio alla sua memoria potrebbe
    essere quello di devolvere la cifra che si intende stanziare per la
    realizzazione e la posa in opera del monumento a beneficio dei disagiati
    assistiti dalle organizzazioni religiose e delle parrocchie, promovendo
    eventualmente il coinvolgimento della città in un fondo intitolato a
    monsignor Santin e gestito dalla diocesi».
    http://groups.google.com/group/free.it.discussioni.istria.fiume.dalmazia/tree/browse_frm/thread/95452bb295ed027a/9404814c094faedd?_done=%2Fgroup%2Ffree.it.discussioni.istria.fiume.dalmazia%2Fbrowse_frm%2Fthread%2F95452bb295ed027a%2F9404814c094faedd%3Ftvc%3D1%26&tvc=1

  9. Dexter ha detto:

    I nipoti di Santin mi hanno tolto le parole di bocca. Bravi!

  10. isabella ha detto:

    E’ un periodo di così gran ricchezza da sprecare 100.000 € per una statua?
    Si parla di diminuire posti letto negli ospedali, quando già non ce ne sono a sufficienza, per ridurre i costi e si decide di usare denaro pubblico per una statua? Mah….rinuncio a capire certe dinamiche.

  11. Kaiokasin ha detto:

    Elezioni regionali 2013, I suppose (inaugurazion in pompa magna, Tondo che tira via el niziol dela statua, giornai, telegiornai… ecc.).
    Ma visto che votemo noi, basta no cascarghe…
    Chissà el Vescovo atuale cosa che el pensa.

  12. sfsn ha detto:

    el vescovo atuale xe nel Consiglio de Aministrazion della Fondazion Generali,
    dunque el devi esser cul e camisa con la massoneria,
    dunque la statua che xe voluda dai Camber e Monassi ghe anderà ben de sicuro

  13. Tergestin ha detto:

    Anca Santin riceveva a casa sua i rappresentanti dele logge triestine ai tempi del TLT. Xe tuto documentado e se trova anca in rete, vedi el sito de Trieste Libera.

  14. Sandi Stark ha detto:

    Se podessi almeno pretender che sul basamento del Denkmal i meti el simbolo della Diocesi de Trieste:

    http://www.diocesi.trieste.it/wp-content/uploads/2011/11/stemma.jpg

  15. maja ha detto:

    sfns #8

    cossa anca žiga iera un “triestino da osteria”? 😉

  16. capitano ha detto:

    isabella con quella statua sai quanti posti letto risparmi?
    Credo di aver capito il nuovo corso per risparmiare sulle casse.
    Il prossimo passo saranno i pellegrinaggi di interi reparti a Medjugorje.

  17. sfsn ha detto:

    secondo mi žiga e james iera la stessa persona, solo che co l’andava per osmice iera žiga, co l’andava per pub iera james

  18. effebi ha detto:

    un altra ciolta pel cul, un altro specchietto per le allodolesuli…

    le case resta “de là” in man de chi savemo…
    i bori dei beni resta de quà, nelle casse dello stato…

    tutto el resto xe targhe, intitolazioni, celebrazioni, statue… anche fuori tempo massimo che solleva solo che polemiche inutili

    …e a Koper resta ancora Trg Tito

    amen

  19. sfsn ha detto:

    furbi i esuli ghe xe cascai per 67 anni…
    o forse no i ghe xe cascai…

  20. Sandi Stark ha detto:

    Un giorno bisognerà far un monumento alle “Case dei Esuli”, magari vizin del monumento de Sauro che secondo i triestini che andava in Australia, iera “l’unico esule restà senza casa”.

  21. Tergestin ha detto:

    …ma dato che in ogni caso bona parte dele -potenti, servide e riveride- asociazioni de esuli no ghe va mai ben niente comunque, se podessi ogni tanto ricordarghe alle suddette che questa xe la cita’ de Trieste e no el muro del pianto de novantenni astiosi?

  22. Bibliotopa ha detto:

    ma la Region xe in man dei esuli? no savevo…

  23. Sandi Stark ha detto:

    @ 22 varda che se xe vero che i xe in 90 mila, se xe vero che 40 mila triestini iera stai espulsi nel 1919, altri 30 mila dopo el ’54 e contando tuti i altri emigrài, xe probabile che i esuli sia pari ai triestini originali o forsi anche in maggioranza.

    Perciò se i xe in maggioranza i pol anche continuar a imbunirne dei suoi idoli nazionalisti, e a noi no ne resta altro che lamentarse sui blog.

    Per quanto riguarda i “novantenni astiosi”, mi go conossù diversi esuli, anche grandi personaggi.

    Ben, la roba più strana che go notà, xe che i veci i iera tutto sommato dignitosi e poco o niente “magnas’ciavi”, tanto che no me ricordo de aver mai sentì una parola de odio anti slavo, ma solo tanta nostalgia per casa sua.

    A differenza dei suoi fioi nati qua, che no i conossi una parola de croato come i loro genitori e no i ga mai avù niente a che far coi “slavi” perchè no i metti pie oltre i veci confini, nianche per far benzina.

  24. dimaco il discolo ha detto:

    bah 110 mila flike per farghe una statua a santin no me par tanto giusto co ghe xe muli con familia senza lavor e che no sa come portar el pan a casa. Ma cossa importa trieste gavarà la statua de santin. no ghe bastava el formagin (che fa anca rima). Veramente triste. Una targa la podeva anca bastar. Effebi se a koper ga una piazza Tito sarà anca cazi sui. E me par che el marescial qualcossa de bon per la gente lo ga anca fato in Yugo.

  25. vico ha detto:

    Se vedi che ci governa se alienà!..
    con tutti i casini che se per tutti sti quà se metti a far statue. Ma dove pensa de viver a Dubai?
    Se continua così la finirà mal che la gente se incazzerà.
    Come la diseva maria antonietta al popolo che protestava: “ma se non hanno il pane dategli le brioche!”. a noi cossa diranno? non ga il pan? Ga pur la statua de Santin che se un bel veder?.

  26. aldo ha detto:

    @14 Tergestin

    Sai interessante sto passaggio storico che te citi: se parla de sti incontri periodici de Santin con esponenti dele logge anche su un vecio documento vegnù fora dei archivi dei servizi segreti italiani, publicà sul Piccolo qualche mese fa.

    Durante el TLT le logge, prima messe fuorilege da fassisti e nazisti, gaveva ricevù una grande forza dai angloamericani, centro de gravità mondiale dela massoneria “regolare”, e evidentemente se iera formada una aleanza (“contronatura” dal punto de vista religioso) con la ciesa in funzion anti-comunista.

  27. Tergestin ha detto:

    Mah no xe i esuli de suo, quanto quela parte che se remena per certi ambienti zercando forsi racomandazioni. Anca perche’ quanti esuli (gente che l’ esodo lo ga visto e vissudo sul serio) pol esser ancora in pista? Epur nel 2011 inoltrado iera i candidati sindaco che i andava per le asociazioni de esuli a prometer de impegnarse per restituir i beni, sia Cosolini sia Antonione. E nissun che gabi dito “Finimola con ‘ste sempiade!”. Xe inegabile el peso che gaveva e ga ancora certi circoli qua de noi. Tanto che anca i politici piu’ a sinistra se i lo ammetti i lo fa a bassa vose.

  28. Sandi Stark ha detto:

    @ 26 varda che la citazion del popolo affamà e delle brioches xe probabilmente fallàda.

    Primo, perchè le brioches a Parigi, i podeva conosserle solo perchè importade da Vienna dove iera stai inventài i Kipfler, in linguaggio del Litoral “Kiffel”.

    Secondo, perchè la vulgata conta che i viennesi magnava i kiffel sui spalti delle mura per farghe sprezzo ai turchi assedianti.

    E no basta, oltre al Kiffel iera anche el Kapuziner, che sembra iera stà inventà da Padre Marco d’Aviano o ciamà cussì in suo onòr.

    Quindi se strattava de una robusta colazion viennese. E no xe ditto che iera zà in auge el Kiffel de pasta sfoglia, perchè el vero Kiffel xe semplicemente un toco de pan a forma de mezzaluna, eventualmente de pan dolze.

    Perciò la povera Maria Antonietta, se effettivamente la gaveva pronuncià quella frase, probabilmente la intedeva tutto altro, e semplicemente de darghe un toco de pan ai cittadini affamai.

    Ditto questo, son d’accordo che i ne passi almeno un Kiffel e Capuccino ogni giorno, pagà dalla Region. Prima ai poveri, studenti, precari, disoccupai e pensionati, naturalmente.

    Co’ la stessa cifra stanziada per el Denkmal de Santin, i meno abbienti gavessi avù un Kiffel mit Kapuciner pagai dalla Region per diversi giorni, e in sti tempi no saria mal nè per lori, nè per i bar.

    Ma che sia scritto Kiffel o Kipfler… no “brioches” o “cornetti”. I prodotti alimentari autoctoni va tutelài dalle imitazioni esotiche.

  29. giorgio (no events) ha detto:

    Ma no xe mejo meter ‘sta statua de santin in piazzal a monte grisa, che propio lù gà volesto far lassù? Che cussì el tignerìa de ocio el bosco, che no vegni quei dela protezion civile a far dani come in val rosandra.

  30. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @29 SANDI STARK – saria de capir coss’ che se intendi per “brioche” visto che la parola ” croissant” tradota vol dir “crescente” e che se riferissi alla luna turca. In Italia giustamente i li ciama cornetti, vista la forma.
    Ghe volaria capir la diferenza tra “brioche” e ” Croissant”, che se fazi ‘vanti un francesista

  31. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @30 GIORGIO ( no events) : sotoscrivo, in più
    traslocassi Nazario al Vilagio del Pescatore
    cussì ghe saria posto per far un bel parchegio per i taxi co’ riva le navi bianche !!!

  32. Paolo Geri ha detto:

    # 23. Bibliotopa

    “…ma la Region xe in man dei esuli? no savevo…”

    La xe in man de quei che ciapa i voti dei fioi e dei nipoti dei esuli (vedi Marini o Camber)

  33. ufo ha detto:

    @28 Tergestin, te se ricordi mal. Quando che i candidati a sindaco i xe andai a casa dei esuli a presentarse sia Piccolo che Primorski i ga riferido che l’argomento che ghe interessava ai optanti iera uno e un solo: le tabelle stradali in do lingue sul Carso. Per la storia dele case i se ga zà stanca de far finta che ghe interessi, importante iera impedir a altri de gaver quel che la legge ghe riconossi come dirito.

  34. Alessandro ha detto:

    @giampaolo… nazario al villaggio del pescatore, santin a montegrisa… go capì el zogheto. prossimo passo traslocar el sacrario de oberdan e anche el monumento ai caduti de san giusto 🙂

  35. Alessandro ha detto:

    @34 posizion ideologica 🙂

  36. Sandi Stark ha detto:

    @ 35 grande idea, condivido al 100%.

    Ieri passavo per Lucinico e go visto un cocolissimo monumento ai nostri caduti. Roba semplice alla nostra maniera, un’aiola, una crose, un Standhelm de fèro saldà su la crose, una scrita col penelin del 97° e 47° Reggimenti KuK e del 27° Landwher. E po’ una rosa rossa che spupa su la crose.

    Una robeta de niente in confronto a le esagerazioni dei ‘taliani come quela de San Giusto o quela dei Giardini a Gorizia.

    Ma sempre più de la targheta 40 x 30 che i ne ga lasà meter a Trieste nel canton più sconto del Castel per ricordar i nostri nonni morti, e scritto solo in ‘talian, e da una Giunta de sinistra.

    Forsi nella circoscrizion de Lucinico no xe 90 mila esuli. E perchè i triestini no pol ricordar el 98% dei loro nonni, e i devi ospitàr monumenti de immigrati o de gente che no ga nianche mai abità a TS come Sauro, i devi ancora spiegarme.

    Che sappio mi, l’unico Vescovo de Trieste perseguità, pestà e che se dovessi ricordar iera Karlin, no Santin.

  37. Mauricets ha detto:

    certo che parlate dei morti come fossero sacchi di patate.

    questo dimostra il vostro livello umano.

    lasciate che riposino in pace.

  38. Sandi Stark ha detto:

    Ogniun misura el mondo col proprio brazo.

  39. Mauricets ha detto:

    il tuo è sballato.

  40. Tergestin ha detto:

    Traslocar el sacrario de Oberdan e anca el monumento dei caduti a San Giusto? Beh, me par un’ ottima idea. Dove se firma?

  41. Luciano Santin ha detto:

    Fioi,

    “Toni de Cavana” iera mio zio. Credo de eser stado l’unico “nevodo contro” nel senso che ghe go sempre dito quel che pensavo (e no se doveva, guai!). Go scominzià con una barufa memorabile co gavevo undise, dodise ani, che el xe andado via fumando come una vaporiera (per una monada, po’).
    Fin ai 50 ani iero sicuro che gavevo ragion mi. Solo dopo (son un poco trdo), go capì che iero un muleto un poco stronzo e con un ego ipertrofico (ma coi ani son diventado asai pezo).
    Mio zio el iera un omo de l’Otocento. Idealmente, e in bona fede, uno dei ultimi vescovi-conti. La definizion de Quarantoti Gambini (“il vescovo con gli speroni” ) credo che resti la meio.
    Per quel che gò podudo capir, la masoneria lo ga inzinganado sul versante patriotico (inzinganar un vescovo? Se pol, se pol. Anche i segretari i riva, ecòme…).
    E se lo go conossudo ben, mi calcolo che sta statua no’l la gavesi mai voluda, specie in giorni de crisi (qualchedun se ricordarà l’apogio che el ghe ga dado ai operai in gueriglia urbana per el Piano Cipe 1966, che ga serà el San Marco).
    De sti tempi no se fa monumenti, el diria.
    Ogni modo la statua no’l la gavesi voluda – né Dio né Santi – de un certo partito. E la gavesi considerada una ofesa personal.
    Savé che ga contado l’apogio de Danilo Narduzzi (un de Pordenon che de Antonio Santin no penso gabi gnanca idea), el capogruppo regionale LN che volesi meter el tricolor al posto de la carta igienica: se el fosi ancora vivo, credo che el che proibiria de doprar el suo nome.
    Se capissi che xe presto elezioni e che qualchedun fa i sui calcoli. Ma forsi stavolta i xe sbaliai. Tanti profughi, qua (quorum ego), devoti a la memoria del vescovo esule. Ma no fin al punto de no capir che i buta i via soldi per propaganda personal anche se xe una spending review nostrana che taia i fondi ai malai e ai poveri.
    Do voti i ciaparà, tre i perdarà, mi calcolo.

  42. Paolo Geri ha detto:

    La foto pubblicata a corredo dell’ articolo compare al seguente indirizzo web
    http://digilander.libero.it/arupin/santin.html a corredo di una breve biografia di Santin scritta da Gianclaudio de Angelini che suppongo essere – se non si tratta di una clamorosa omonimia – il rovignese Claudio Angelini, poeta e collaboratore della Società di Studi Fiumani. Che un istriano come lui si sia sbagliato sulla fotografia sembra essere alquanto curioso.

  43. Bibliotopa ha detto:

    mi piacerebbe averne la conferma da Luciano Santin, che lo zio lo conosceva bene. A me continua a non sembrare lui..
    per inciso, ci sono già esposti due busti di Mons Santin a Trieste: un bruttino davanti alla chiesa di Notre Dame de Sion ed uno bellissimo di Mascherini nel chiostrino del Seminario.

  44. Tergestin ha detto:

    Aldila’ dela persona de Mons. Santin, me vien in mente quel che se denunciava za 60 anni fa sul Corriere di Trieste: “A Trieste bisogna sempre parlare di morti, di santi, di eroi… e mai di cose concrete per la popolazione”. 60 anni fa.

  45. Luciano Santin ha detto:

    L’immagine non è quella di monsignor Antonio Santin. Poco ma sicuro. Uno scrive di lui e mette un’altra foto. Curioso? Mah…?

  46. Bibliotopa ha detto:

    Tipico di internet: uno per primo la mette a sproposito e gli altri si fidano.. io sono quasi coetanea di Luciano Santin ( mi vendette un libro di seconda mano al Dante)e quindo ho l’età per aver avuto tante occasioni di incontrare il vescovo, soprattutto nei suoi ultimi anni, quando era assegnato alla parrocchia di S Antonio nuovo, oltre che in occasione della mia cresima..

  47. Mauricets ha detto:

    a proposito di italiani, la storia è piena di grandi uomini e grandi idee.

    solo che vengono relegati nell’oblio.

    ad esempio:
    La «Rivoluzione» inascoltata di Carlo Pisacane

    http://www.corriere.it/cultura/12_luglio_13/nese-pisacane_01e0c852-ccc1-11e1-a3bf-e53ef061f69e.shtml

  48. Redazione ha detto:

    Foto rimossa. Scusate

  49. Triestin - No se pol ha detto:

    bravi i nipoti di Santin e Luciano 43 “no se pol”

  50. iole ha detto:

    “Un finanziamento di 110mila euro è stato approvato nel maxiemendamento alla finanziaria regionale per l’erezione di una statua raffigurante il vescovo Antonio Santin”

    110mila euro per una erezion??? ma quante confezioni de viagra ghe vol per sta erezion???

  51. dimaco il discolo ha detto:

    siora iole, a zerti solo a parlar de personagi come santin l’erezion ghe vien anca senza viagra. robe de farghe viniir invidia al faro dela (supposta) vitoria

  52. ufo ha detto:

    Ma che strano… me par come se mancassi qualchidun, qua in giro. No, perchè visto el clima poco propizio al andar far un giro in bici me son messo a lezer post de bora.la veci de un ano, tipo “come eravamo”. Per capirse, un iera quel del primo agosto scorso, che parlava de un zerto Camber che la gaveva a morte col servizio de traduzion in consilio regional, perché el costava ventimila euri per lingua. Po ghe iera quel altro del undise agosto, sempre domilaundise, dove ghe iera de novo barufa per altri ventimila euri, quei che la provinza pensava podesi far comodo ai contadini per meter le redi contro i cinghiai… E sicome stavo bel comodo davanti el schermo e no gavevo de andar nisuna parte me son meso a lezer i comenti, che ghe iera un mucio de lori che diseva che con quei schei se podeva far questo e quel altro e anca se non se podeva iera comunque de sparagnarli perché sì.

    E cussì me son corto che, de quei che più i frizeva per ventimila euri, eco se come se no gavessi leto sta storia dela statua. Ghe xe scampada? I xe za andai in ferie? Perché i par sparidi in un buso. Pur per zentodiesemila euri i gavessi de far altro che dozentosetanta comenti, dovesi rivar a setezento e roti in proporzion.

    Fioi, cossa xe nato? Ghe xe un confin invisibile che pasai i zentomila euri de colpo va tuto ben? Se tornai al paese natio? I cativi i ve ga trucidado? Feve vivi, volessi sentirve comentar sta ultima trovada tipicamente friulana o forsi no. No ste vardarve intorno fazendo finta de eser pena rivai, save benisimo che sto parlando a lorsignori. Forza, unive al coro anti-statua. Perché save che prosimo giro che vegnerè frizer per ventimila euri qualchidun podessi rinfaciarve l’assenteismo.

  53. Mauricets ha detto:

    in questi tempi meglio opere di bene che una statua.
    e in questa ottica meglio i “ventimila euri”.

    molto meglio.

    però la colpa non è certo del defunto.
    ma di chi lo strumentalizza.

  54. dimaco ha detto:

    Mauri, xe esatamente.quei che vol l’erezion che parlava la siora iole

  55. giorgio (no events) ha detto:

    @54 ufo:
    mi calcolo che xe i primi efèti dela revisiòn dela spesa. Ma anche la teoria de la relatività de Ainstain aplicada qua de noi, in picio.

  56. bonalama ha detto:

    è quasi simonia: commercio del sacro, gente senza scrupoli che specula sul sacro (almeno come ricordo) che non lede affatto tuttavia l’opera la figura e la persona di Monsignor Santin.

  57. Mauricets ha detto:

    dedicato a chi pensa che il nostro paese sia il peggiore al mondo.
    non ha invece capito ancora che tutto il mondo e paese.

    “Sindaco Londra ‘trucca’dati inquinamento”

    http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/Sindaco-Londra-trucca-dati-inquinamento/15-07-2012/1-A_002223665.shtml

  58. ufo ha detto:

    Insomma ci stai dicendo che se il resto del mondo non è ineccepibilmente perfetto automaticamente tutte le italiche magagne svaniscono come neve al sole. Mi sa che è a te che dovremo fare una statua – per l’ardita innovazione nel campo della logica.

  59. hobo ha detto:

    @60

    ma no, el nostro pisacane domačo (v. #48) voleva solo verzerghe i oci ai amici inglesi.

  60. Sandi Stark ha detto:

    Me xe vignù una curiosità, son andà a veder cossa disi i neo borbonici de Pisacane:

    Ecco chi era Carlo Pisacane:

    a 21 anni ufficiale borbonico alla Nunziatella;

    a 25 condannato a Civitella per un adulterio finito nel sangue;

    a 28 fuggiasco da Napoli come disertore con una donna sposata e i soldi di suo marito;

    a 29 arruolato nella Legione Straniera per colonizzare gli Algerini;

    a 31 ingaggiato dalla repubblica Romana e combattente contro i Napoletani a Velletri;

    a 39 irretito dal Gran Maestro Mazzini per portare la rivoluzione a Sapri.

    Il popolo di allora, di cui si riempiva la bocca, sventò il suo conato rivoluzionario nel Cilento e gli impose una misera fine.

    Qua xe un poco + circostanzià:

    http://blog.libero.it/BRIGANTESEMORE/9022949.html?ssonc=60118555

  61. hobo ha detto:

    i neoborbonici sono merda reazionaria. se adesso al sud sta montando questa marea sanfedista e’ perche’ per troppo tempo ci si e’ dimenticati della critica durissima del processo unitario e postunitario – le decine di migliaia di morti nella cosiddetta guerra al brigantaggio, in realta’ una vera e propria guerra civile – che avevano fatto *da sinistra* gramsci, salvemini e tanti altri. e cosi’ il passato rimosso torna fuori in queste forme allucinate di nostalgia neoborbonica.

    pisacane era un illuso e come rivoluzionario non valeva un klinc: l’ idea di poter fare la rivoluzione puntando sui sottoproletari meridionali privi di qualsiasi coscienza di classe era velleitaria e destinata a priori al fallimento. anche l’ ideologia proudhoniana di pisacane era discutibile sotto parecchi punti di vista.

    ma cio’ non toglie che le condizioni dei contadini meridionali sotto i borbone fossero spaventose.

    p.s. tanto per dare un’ idea di come si muovono i neoborbonici, basta prendere il nome del sito: “briganti se more”. viene da una canzone di eugenio bennato, che faceva parte della colonna sonora di un film sul brigantaggio. i neoborbonici hanno cambiato alcuni versi della canzone, e da anni la vanno spacciando per vero canto di briganti. i versi modificati sono questi:

    versione di eugenio bennato:

    E mo’ cantammə ‘šta novə canzonə,
    tutta la ggentə se l’à dda ‘mparà.
    Nun ce ne fotte d’u rre bBurbonə
    ma ‘a terrə è ‘a noštrə e nun s’à dda ttuccà

    versione manipolata dai neoborbonici:

    E mò cantamme sta nova canzona,
    tutta la gente se l’adda ‘mparà,
    nuie cumbattimmo p’ ‘o rre burbone
    e ‘a terra nosta nun s’adda tuccà!

    versione di eugenio bennato:

    E se mmurimmə menatə nu fiorə
    e na bbeštemmiə pe’ ‘šta libbertà

    versione manipolata dai neoborbonici:

    e si murimme menate nu sciore
    e na preghiera pe’ sta libertà!

  62. hobo ha detto:

    davvero sono tempi bui, se per criticare lo status quo ci si attacca a uno status quo ancora precedente, addirittura feudale.

  63. hobo ha detto:

    “Quando i feudali dimostrano che il loro sistema di sfruttamento era diverso dallo sfruttamento borghese, dimenticano soltanto che essi esercitavano lo sfruttamento in circostanze e condizioni totalmente differenti e che ora han fatto il loro tempo. Quando dimostrano che il proletariato moderno non è esistito al tempo del loro dominio, dimenticano soltanto che la borghesia moderna fu appunto un necessario rampollo del loro ordine sociale.” (K. Marx e F. Engels, dal “Manifesto del Partito Comunista”)

  64. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @@@@ : Su NESWEEK del 16 luglio c’è un articolo d un certo “Akhil Sharma” assistente professore al dipartimento d’Inglese a Rutgers-Newark su Trieste che da come scrive sembra venga spesso.

    Mi hanno colpito alcune sue cosiderazioni :

    – I topolini sono “meeting point” per i giovani di Trieste

    – Massimiliano fece la più stupida delle sue decisioni per lasciare Miramar per il Messico

    – Che le mance lasciate nelle toilette nessuno le ruba , come succede nelle altre parti d’Italia

    -Che se si accinge ad attraversare la strada sulle zebrate ,i veicoli si fermano ! Ma dove mai questo succede in Italia ?

    -Che in certi negozi dell’ex ghetto ,le porte sono aperte senza nessuno all’interno
    Sono i Triestini tutti onesti ?

    -Per tutta la citta’ si vedono cartelli che indicano i posti frequentati da James Joyce.
    ma nessuno ha avvertito i Triestini di non fidarsi di questo mascalzone Irlandese !!!

    Grandi caffè dove persone di cultura, educazione, estrazione diverse si incontrano in gruppi separati.

    Prosegue : Con così tanta cultura , come può qualcuno chiederti di sopravvivere (Trieste)
    al subbuglio della vita reale !

    Chiude con : I love you Trieste ! Desidero che tu prosegua su questa strada. Mi sei troppo importante per scomparire.

    .

  65. dimaco il discolo ha detto:

    Ma è sicuro che sia trieste e non qualche città austriaca?

  66. sfsn ha detto:

    secondo mi Akhil Sharma xe qualche bontempon triestin tipo Diego Manna che se ga messo un pseudonimo per cior pel cul Newsweek

  67. hobo ha detto:

    @neoborbonici

    La marseillaise de la Commune, 1871

    http://www.youtube.com/watch?v=urPXy2zagos

  68. Sandi Stark ha detto:

    Ciò Hobo, raramente go sentì gente sparar sentenze come ti, addirittura “merda reazionaria”. Pol esser come anche no, mi su la maggior parte de lori go un’idea ‘bastana formada che no xe el caso de pubblicar perchè a mi no me frega più che tanto, e penso nianche ai altri.

    Fatto sta che che oggi per trovar qualchidun che smantelli le monade risorgimentali, bisogna andar dalla “concorrenza” locale.

    E dopo bisogna pesar quel che la gente scrivi, controllar, vardar se i ga fonti, xe i ga un criterio storico o se i scrivi a la pacianka eccetera, solite robe.

    No xe la prima volta che me se critica le fonti e no el contenuto cità, sinceramente no capisso el motivo.

    Pisacane iera quel che i scrivi, si o no? Questo iera el punto.

    Te ringrazio per ricordarghe al prossimo quel che diseva Gramsci e Salvemini del Risorgimento, mi go za idea.

    Te faria mejo a ricordarghelo alla tua “sinistra”, e magari ricordarghe cossa pensava Togliatti e anche Berlinguer, a proposito della “Retorica Risorgimentale” e a cossa la serviva.

    Perchè no so se i se ga accorto, ma el suo “Presidente della Repubblica” no fa altro che farse fotografar coi neo garibaldini, metterse sull’attenti davanti alla tomba de Vittorio Emanuele II eccetera eccetera.

    E volendo podessi far una collezion de altre perle neo risorgimentali attribuibili a quasi tutti i personaggi della “sinistra”. E fermemose a quel periodo storico per l’amor del Cielo, perchè riguardo a fatti a noi più vicini e recenti, la “sinistra” se sta comportando pezo del MIS de una volta.

    Ancora una roba, varda che “le condizioni di vita dei contadini meridionali sotto i Borboni” podeva anche esser spaventose, ma le iera migliori de quelle che i gaveva avù dopo.

    Questo te lo posso garantir con certezza, me son ciolto la briga de comprarme un mezzo metro de libri sull’argomento, partindo da quei de storici non italiani perchè l’esperienza me ga insegnà cussì.

  69. Mauricets ha detto:

    61

    hobo

    il punto è che noi giudichiamo sempre i paesei esteri irreprensibili e onestissimi.
    considerando noi stessi ladri e disonesti.

    io non credo sia esattamente cosi. non credo le cose stiano in questi termini.

    quello che hanno rubato, ad esempio, gli anglosassoni in giro per il modo non ha eguali.

    tanto da legalizzare i pirati con la patente.

    quello che hanno commesso i tedeschi, sotto la dittatura tedesca, pochi decenni fa non ha eguali (forse Stalin si avvicina) nei numeri, nella “qualità” e nella eficacia.
    in definitiva è sempre valido:

    Chi è senza peccato, scagli la prima pietra.

  70. Mauricets ha detto:

    ad ogno modo il male che l’austriaco Adolf Hitler (Braunau am Inn, 20 aprile 1889 – Berlino, 30 aprile 1945)
    ha fatto al mondo sarà irraggiungibile.

  71. hobo ha detto:

    si’ sandi, merda reazionaria.

    e per curarme el colera mi no me fazessi mai una iniezion de tetano.

  72. hobo ha detto:

    cio’ maurice, ara che te ieri ti quel che te disevi che per risolver i problemi de trst bastassi farse aneter de l’ austria, ah.
    se te vol te trovo anche el comento dove che te disevi sta roba. mi inveze disevo che dovemo esser noi triestini a cambiar mentalita’ e a farse una autocritica.

  73. hobo ha detto:

    ah si’ sandi, per smontar la retorica risorgimental no ocori andar dai neoborbonici.
    ghe xe chi che la smonta *da sinistra* con ben altri argomenti e con ben altre idee e bataglie.

  74. Mauricets ha detto:

    75

    hobo

    si è vero. ma tu sai che questo è il “mito triestino”.
    appunto un mito.

  75. hobo ha detto:

    i miti vanno maneggiati con cautela.

  76. Mauricets ha detto:

    e la Merkel a rotto il ca..o!!

    sta guadagnando una barca di soldi alle spalle dei Piigs.

    sta speculando e lavorando per il quarto reich.

    non vorrei mai ritrovarmi con il passo dell’oca di nuovo.

  77. Mauricets ha detto:

    78

    hobo

    altrimenti schizzano.

  78. Tergestin ha detto:

    Sostinir apassionatamente una teoria per sostinir con altrettanto furor quela opposta el giorno dopo, xe tipicamente ‘talian, quasi quanto el puntar el dito sula merda in casa de altri per sminuir le proprie magagne.

  79. Mauricets ha detto:

    81

    Tergestin

    una cosa non pregiudica l’altra.

    che l’austria sia stato all’epoca una amministrazione che funzionava è una verità

    come lo è il fatto che fosse arrivata alla fine del suo cammino, tutto finisce prima o poi.

  80. Mauricets ha detto:

    81

    Tergestin

    mai sminui le magane in casa italy.
    ma nemmeno orbo verso le altre.

  81. aldo ha detto:

    Nei Quadreni dal carcere, la critica di Gramsci al Risorgimento è di segno esattamente opposto a quella dei fautori reazionari del precedente status quo.
    Per Gramsci il Risorgimento è una rivoluzione mancata, in quanto nel processo risorgimentale hanno prevalso le forze moderate perchè il cosiddetto Partito d’Azione (Mazzini e Garbaldi)ha avuto il limite di restare una forza borghese-progressista senza la capacità di coinvolgere le masse contadine.
    Dunque la critica di Gramsci al Risorgimento non è di aver cambiato lo status quo precedente (questa è la critica reazionaria) ma di averlo cambiato troppo poco (“rivoluzione mancata”). I reazionari non volevano il Risorgimento, mentre Gramsci lo avrebbe voluto “radicale” e non “moderato” come è stato.
    Questi tentativi reazionari di far confusione tra critica reazionaria e critica rivoluzionaria vanno avanti in Europa ormai da quasi un secolo. Il loro scopo è sempre quello che Pino Rauti chiamava “sfondamento a sinistra”, ossia coinvolgere cittadini di sinistra in politiche reazionarie sfuttando il loro atteggiamento critico nei confronti dello stato di cose presente.

  82. Sandi Stark ha detto:

    Parlar de Storia coi marxisti xe sempre difficoltoso, per tanti de lori xe tutto e sempre “lotta de classe”. Go un caro amico marxista col quale go fatto memorabili baruffe, solo perchè quel che mi scrivevo no compariva sui libri de testo de la scola formazione quadri.

    Ma visto che el xe una persona intelligente, su alcune robe el me ga dà ragion, ma solo in seguito quando le ga lette su fonti che el riteneva degne de fede.

    Perchè un’altra caratteristica marxista, xe de immaginar che tutti volli strumentalizzar la Storia per scopi politici. E quindi mi, definì come “austriacante”, no son degno de fede perchè “reazionario”.

    El mondo xe bel perchè xe vario, intanto esisti anche dei marxisti “austriacanti”, e contrariamente a quel che pensa certi altri marxisti, no xe gente che vol restaurar Franz Josef ma solo recuperar la nostra storia, la nostra memoria e portar avanti alcuni valori che al giorno d’oggi e a noi in particolare, ne stassi assai ben.

    Tra l’altro se tratta de valori che limita delle tendenze umane distruttive, e che el marxismo applicado, raramente xe rivà a risolver. Forsi perchè no tutto xe “lotta di classe”.

  83. aldo ha detto:

    La critica da sinistra a Garibaldi (che si dichiara socialista non marxista nel 1880) è sempre stata una critica anche dura, ma “in famiglia”, avendo chiaro che il nemico era lo stesso, l’ordine pre-risorgimentale e quello post-risorgimentale, ma in quanto troppo continuista con il precedente.
    Prenderanno il nome di Garibaldi molte realtà di base del nascente movimento dei lavoratori. Si chiameranno Brigate Garibaldi le più consistenti formazioni partigiane, composte soprattutto da comunisti, ma anche da socialisti, anarchici e senza partito. La testa di Garibaldi è stata il simbolo del Fronte Popolare di comunisti e socialisti nel 1948. Chi pensa che tutto questo sia peggio del Mis può accomodarsi col Mis.

  84. aldo ha detto:

    Anche se faccio i conti con Marx, non sono marxista, ma libertario e dunque non penso che la storia sia tutta lotta di classe, ma anche e ancor di più lotta tra libertà e autoritarismo.
    Ho voluto dare a Gramsci quel che è di Gramsci (critica rivoluzionaria e non reazionaria al Risorgimento) e a Garibaldi quel che è di Garibaldi (icona “critica” della sinistra) ma la mia avversione all’ancient regime ha ragioni anche di classe, ma soprattutto anti-autoritarie, trattandosi di monarchie e imperi che si legittimavano dall’alto, in base a una supposta volontà divina certificata dal Papato.
    “Reazionari” non è una parolaccia, ma il nome delle correnti politiche e di pensiero che considerano quell’ordine politico e sociale migliore di quello successivo e criticano la situazione attuale sulla base dell’idea che quell’ordine era migliore.

  85. Sandi Stark ha detto:

    E per forza che no se capimo, ti te ga i tuoi dogmi, e coi dogmi no se discuti.

    Gramsci no lo gavevo tirà fora mi, mi gavevo tirà fora Togliatti che diseva tra le varie robe che el risorgimento iera uno dei strumenti della borghesia per rincoionir e sfruttar el popolo (vado a memoria, xe tardi per zercar la citazion esatta).

    Se dopo Garibaldi xe sta carigà de simboli da tutte le parti a mi francamente no me interessa. Storicamente el iera quel che el iera e val quel che el ga fatto.

    El attingeva a le origini del socialismo? Solo per le ciacole ai giornai e un per de dichiarazioni in parlamento, conta le azioni e no le ciacole. In parole povere se no ghe stava ben el regime dei Savoia, el podeva farghe le stesse azioni che el ghe ga fatto a altri Stati. Ma no avendo fatto, vol dir che ghe stava ben cussì.

    Riguardo alle monarchie costituzionali, el discorso saria longo.

    Per ti iera monarchia e quindi dreck reazioanario, ma repubbliche costituzionali ghe ne iera solo due al mondo. E la gente che viveva là e sopratutto i proletari no stava meio dei miei nonni, anzi.

    E mi no voio nissuna monarchia, me sta benon una repubblica. Ma no quela ‘taliana.

  86. hobo ha detto:

    milan kundera scriveva:

    “[…] un mondo dove la merda è negata e dove tutti si comportano come se non esistesse. Questo ideale estetico si chiama Kitsch. […] Il Kitsch elimina dal proprio campo visivo tutto ciò che nell’esistenza umana è essenzialmente inaccettabile.”

    bon, la retorica risorgimentale, cosi’ come le nostalgie neoborboniche e quelle asburgiche, sono kitsch in questo senso.

    la festa di giassico e’ kitsch.

    “il buon soldato švejk” non e’ kitsch.

    (eccetera)

  87. sfsn ha detto:

    @ aldo:
    Mi go sempre pensà che garibaldi iera una specie di rambo con le idee sai
    poco ciare.
    Un che se fregiava de essere amico de Marx e Bakunin e che dopo ga lavorà(probabilmente senza renderse conto) a favor dei Savoia, dei loro interessi, dei interessi dela borghesia piemontese e dela massoneria inglese.
    Pena sbarcà in Sicilia el xe sta acolto dai braccianti come un liberator, come quel che gavessi portò la rivoluzion sociale, che gavessi ribaltà el sistema sociale semischiavile che esisteva nel profondo sud agricolo. Risultato:
    acordo (nel interesse dei Savoia e dela borghesia piemontese) con i
    latifondisti, repression dei moti de liberazion. Garibaldi ga scelto come
    luogotenente Bixio, un la cui azion più memorabile xe stada la repression
    del insurezion de Bronte e l’impicagion dei capi dela rivolta.
    Uno che ga sacrificato al unità d’italia qualsiasi istanza sociale: el gavessi
    podù far del Sud un paese veramente rivoluzionario per l’epoca e portar la
    rivoluzion anche al nord, in piemonte, in toscana, in emilia, a roma. El gavessi
    podù unificar l’italia no nel nome de una dinastia corota, ma del
    proletariato italian, che anelava a questo, no a un’unità che iera funzional
    ala nascente industria piemontese e al mantenimento del vecio sistema de
    potere. Inveze: incontro di Teano, Vittorio Emanuele (portavoce dela borghesia
    piemontese, e in quel momento anche dei interessi inglesi) imponi le sue regole,
    imponi a Garibaldi de interomper la sua marcia. E lui? “Obbedisco”.
    Eroe dei due mondi? No, secondo mi servo sciocco dela borghesia piemontese,
    utile idiota dei Savoia. A essere generosi. O forsi – anche pezo – traditor
    dela causa del proletariato, ingannator de chi sperava in un’italia unita, ma
    nel nome dela giustizia e del uguaglianza, omo de paia de chi semplicemente
    puntava a aneterse un teritorio enorme e milioni de persone da sfrutar.

  88. Bibliotopa ha detto:

    #90 per la precision el Obbedisco de Garibaldi no iera dopo Teano, ma dopo la vittoria alla Bezzecca 1866, la sola vittoria italiana nela geurra del ’66.

  89. Sandi Stark ha detto:

    Come “senza renderse conto” dei, i lo gaveva fatto Gran Maestro del Grande Oriente, cioè el capo assoluto dei cospiratori che voleva eliminar i Stati pre unitari per esportar el sfruttamento da parte delle nove oligarchie emergenti all’insegna del grembiulin.

    Caprera, te pensi che se la gaveva comprada coi suoi risparmi? E le repressioni dei braccianti de Bronte e de altri paesi, chi le gaveva ordinade? E i bori scomparsi, Ippolito Nievo coi registri contabili che salta per aria? Te ga idea delle cronache sul periodo de Garibaldi “reggente” a Napoli? El se magnava i loro soldi a puttane, el contrabbando iera legalizzà e i commisariati gestidi dalla Camorra vigniva pian pianin sostituidi dandoghe altre cariche statali ai camorristi, intanto che i garibaldini che voleva farse assumer dal novo Stato iera diventài quasi ventimila mila.

    Se fiondava zò tutti i disadattai, i se meteva una camisa rossa e i contava le loro gesta, sperando de no farse trapàr dai veri Mille. E anche tra questi, quei co’ la fedina penale immacolata no iera la norma.

    Cmq saria longo l’elenco dei misfatti garibaldini, andassimo troppo OT.

    Però adesso i rossi, avendo avù le sue “Brigate Garibaldi”, no i pol dir che el iera un avventuriero, delinquente e principale agente della massoneria per estender el sfruttamento anche a stati modello come el Granducato de Toscana el Lombardo Veneto e l’Austria… i più discreti sta ziti e i glissa, i altri lo glorifica avanti senza renderse conto che alla longa i se da la zapa sui pìe.

    Xe anche logico dal loro punto de vista, visto che per lori la Storia xe un strumento de educazion politica delle masse. In questo i xe perfettamente in linea coi neri, e no a caso rossi e neri adesso va tanto d’accordo su ‘sti argomenti.

  90. sfsn ha detto:

    @ bibliotopa: xe vero, mio error, ma el senso del discorso no cambia
    @ sandi:
    go scrito: ben che vadi servo sciocco e omo de paia dela borghesia e massoneria. A pensarla pezo traditor del proletariato italian e ingannator de chi sperava in un’italia unita ed equa.

  91. ufo ha detto:

    Puttane ovvero escort, soldi svaniti nel nulla, reati legalizzati ad personam, scambi di favori con gente in odore di amici degli amici, un isola in Sardegna, Bronte come il G8 a Genova… Ma il Garibaldo faceva mica Silvio di nome o di soprannome?

  92. sfsn ha detto:

    semplicemente Garibaldi e Berlusconi rappresenta entrambi l’italiano tipo co el ga el potere…

  93. hobo ha detto:

    il fatto e’ (come diceva aldo) che non si puo’ essere ambigui sul punto di vista che si assume nel criticare garibaldi.

    una cosa e’ criticarlo per non essere stato rivoluzionario fino in fondo (v. bronte). un’ altra, ben diversa, e’ criticarlo per aver contribuito a distruggere lo status quo.

    se non si e’ chiari su questo punto, la discussione serve solo a creare orridi mostri ibridi.

  94. dimaco il discolo ha detto:

    come semor rivai da santin a garibaldi?

  95. aldo ha detto:

    @90 sfsn

    la tua critica a Garibaldi è sul solco di quella di Grmasci della “rivoluzione mancata”, ma se questa si mescola con quella reazionaria di tipo neo-borbonico e neo-asburgico perchè tutto fa brodo nel dare addosso a Garibaldi in quanto “italiano tipo”, allora, pur criticandolo, mi tengo care le Brigate Garibaldi e l’effige di Garibaldi sul simbolo del Fronte Popolare

    parlare di “italiano tipo” è scendere sullo stesso terreno di chi parla di “sloveno tipo” in termini non proprio lusinghieri

  96. sfsn ha detto:

    go dito: “italiano tipo CO EL GA EL POTERE”… Le dinamiche del potere xe simili, ma non tutte le culture reagissi allo stesso modo. Me par che sta roba dele escort sia più diffusa nel mondo latin.
    Comunque per quanto riguarda soldi sparidi nel nulla, scambi de favori coi amici, reati legalizzati, in linea de massima tuto el mondo xe paese.

  97. sfsn ha detto:

    e comunque iera un semiwitz

  98. aldo ha detto:

    Garibaldi era massone, come Andrea Costa, fondatore del Partito Socialista Rivoluzionario e co-fondatore del Partito Socialista, come Salvador Allende, leader del Partito Socialista Cileno e di Unidad Popolar, presidente del Cile fatto fuori da un colpo di stato militare orchestrato dalla CIA

    questo parlare della massoneria come di una organizzazione unitaria mondiale che tira le fila di questo e di quello è tipico di un certo tradizionalismo cattolico di destra e di una certa “letteratura” alla Dan Brown

    nella massoneria, come nel cattolicesimo, ci sono persone con orientamenti politici assai diversi, ma, a differenza del cattolicesimo, la massoneria non ha nessuna organizzazione gerarchica e nessuna ortodossia, per cui le varie obbedienze e i vari riti vanno ognuno per conto suo con il risultato che in Italia è stato massone Andrea Costa come Licio Gelli e nella CIA che ha ordito il colpo di stato contro Salvador Allende probabilmente c’erano massoni come Salvador Allende

  99. sfsn ha detto:

    sarà… Comunque Garibaldi iera un strumento nele man dela massoneria inglese (rito scozzese), difati xe sta i inglesi a finanziar e sburtar per l’unificazion.
    Inveze – giusto per tornar al tema – la cesa vieta de appartenir ala massoneria, dunque Santin iera quanto meno contraditorio…

  100. aldo ha detto:

    Anche l’idea emersa prima di un “Santin buono” che si è fatto irretire dalla “Massoneria cattiva” è proprio divertente…

    …forse nel futuro sentiremo anche di un “Camber buono” che si è fatto irretire dal “Cecovini cattivo” per entrare nella Lista per Trieste?

  101. aldo ha detto:

    @102

    Lenin e i bolscevichi venivano finanziati dai servizi segreti tedeschi in funzione anti-russa e allora…

    …erano uno strumento nelle mani del Kaiser? Chi ha strumentalizzato chi? Lenin ha fatto la rivoluzione d’ottobre e Garibaldi ha cacciato i Borboni.

  102. hobo ha detto:

    il fatto e’ che frasi come questa

    “[Garibaldi] principale agente della massoneria per estender el sfruttamento anche a stati modello come el Granducato de Toscana el Lombardo Veneto e l’Austria”

    presuppongono che lo sfruttamento sia qualcosa di pianificato a tavolino da qualche elite segreta, e non un ingranaggio necessario del sistema economico e produttivo capitalista.

    le analisi che si focalizzano su presunte organizzazioni segrete che manovrerebbero nell’ ombra il corso della storia sono intrinsecamente reazionarie, perche’ partono dal presupposto che il sistema in se’ sarebbe “buono”, se solo non fosse “deviato” da queste fantomatiche organizzazioni segrete.

  103. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @97 DIMACO IL DISCOLO : Per la solita strada : Val Rosandra,Foiba, Tito ,Santin, Garibaldi,Austria…………..:-)

  104. Sandi Stark ha detto:

    Ciò, iero sicuro, ghe gavessi messo la firma che te tiravi fora el “complotto massonico”.

    Ma ne mi ne altri ga parlà de complotto. I massoni del Grande Oriente i dirigeva el “processo unitario” per aver vantaggi de categoria, questi derivava inevitabilmente dal sfruttamento (no pol esser altrimenti in uno Stato che produci solo miseria) e per far questo no servi far complotti, no servi nianche schizzarse de ocio.

    Chi no me credi, che vadi sul Sito del Grande Oriente, i xe lori stessi tutti fieri, che i conta come l’unità d’Italia sia stada quasi esclusisvamente merito loro.

  105. hobo ha detto:

    “Chi no me credi, che vadi sul Sito del Grande Oriente, i xe lori stessi tutti fieri, che i conta come l’unità d’Italia sia stada quasi esclusisvamente merito loro.”

    chiamasi *mitomania*.

    l’ anno scorso i neoborbonici distribuivano un volantino in cui c’era scritto che il regno delle due sicilie era la quarta potenza mondiale dell’ epoca.

    mitomania, appunto.

  106. Sandi Stark ha detto:

    Cossa? “La massoniera non ha nessuna organizzazione gerachica”? Ma cossa me tocca leger… la maggior parte dei massoni no sa nianche qual che xe el scopo ultimo de la propria loggia e del proprio ordine, sa solo l’ultimo grado gerarchico e solo quei del grado precedente, sa chi che el xe.

    Bel.. bellissimo.

    E inoltre i ga un giuramento de omertà reciproco, un framasson che denuncia un fratello all’autorità giudiziaria vien espulso. Una volta i ghe fazeva anche de pezo.

    Bel… bellissima la massoneria, che figada…

  107. hobo ha detto:

    comunque sandi la parola “complotto” te la ga tirada fora ti.

  108. Sandi Stark ha detto:

    “Garibaldi ha cacciato i Borboni…” bela roba, visto che dopo i proletari meridionali xe stai pezo e i ga rimpianto i borboni.

    Certo che avendo le “Brigate Garibaldi” de onorar…

  109. hobo ha detto:

    “questi [vantaggi] derivava inevitabilmente dal sfruttamento (no pol esser altrimenti in uno Stato che produci solo miseria)”

    no pol esser altrimenti in un sistema economico produtivo de tipo capitalistico, visto che l’ acumulo de capitale deriva dala espropriazion del pluslavoro. e no podeva esser altrimenti in un sistema feudale, dove l’ acumulo originario dela richezza derivava diretamente dala espropriazion dela tera, dele materie prime, dei prodoti dela agricoltura, e dal sfrutamento schiavistico del lavoro.

  110. mutante ha detto:

    no steghe tocar la sinistra a hobo. xe un altarin intoccabile da ogni critica, eh.

  111. Sandi Stark ha detto:

    “presuppongono che lo sfruttamento…”

    non presuppongono un tubo, se te ga le tue pare complottiste no xe colpa mia. Mi so che se te ghe da le ciave de la caponera al lupo, dopo no bisogna lamentarse se el se magna le galine.

    Cossa xe un complotto se i predatori se accorda per magnarse le prede? Le leonesse, i ghepardi e i leopardi maza, el leon se incocona e ge lassa i resti, po’ riva le iene, i avvoltoi, eccetera eccetera. Tutti magna, tutti xe contenti. E alle prede no ghe resta che scampar. I predatori se attacca tra de lori solo se no i ga altro de magnar, altrimenti i se metti sempre d’accordo senza necessità de complotti.

  112. hobo ha detto:

    (i insorti de bronte i iera insorti contro el sfrutamento feudale dei borbone. no se pol esser contemporaneamente dela parte dei borbone e dei insorti de bronte)

  113. hobo ha detto:

    spiega mutante, spiega il senso del tuo fantastico commento n. 113.

  114. hobo ha detto:

    sandi, spieghime: el capitalismo xe una invenzion dela massoneria, o xe el prodoto de un processo storico?

  115. hobo ha detto:

    @114

    “se te ga le tue pare complottiste”

    ROFL

  116. Tergestin ha detto:

    Ma a Trst no ghe xe sinistra da decenni (escluse ecezioni), semmai una mutazion ogm adatada ala “sinistra” italiana. Dir che un secolo e roti fa stava tuti, classi lavoratrici piu’ che comprese meio no se pol: iera monarchia. Dirghe a un ventenne che ala sua eta’ i sui nonni trovava lavor senza scole perche’ ghe iera i sporchi capitalisti imperialisti anglosassoni, meio de no. Indipendentismo? Meio de no che dopo inteletuai e compagni de altre cita’ i parla de leghismo. Anca dei partigiani locali xe meio no parlar tropo se no salta subito fora Tito e dopo i ambienti che savemo fa casin e xe meio no scontentar tropo i esuli. Cussi’ a TS le fabriche sera, i poveri vien maltratadi e multadi se i domanda moneda in centro e i muli emigra mentre la sinistra domacia scendi in piazza contro i bunga bunga de un mato che gnanca no sa dove sia TS. Meio parlar de sindacalisti bielorussi e contadini del Chiapas che del vizin de casa fini’ in strada, de fato. Qua funziona cussi’.

  117. Sandi Stark ha detto:

    @117 no te volera miga che te rispondo no? Riservite sta domanda per fa scena in un talk show o del barbier.

  118. hobo ha detto:

    tergestin, un secolo fa i fochisti del lloyd se ga conquista’ i miglioramenti dele condizioni de lavoro pagandole col sangue. quindi la diferenza la fa la capacita’ dei lavoratori de organizarse, no la bonta’ de questo o quel monarca.

  119. Sandi Stark ha detto:

    @115 eccolo, el sta difendendo Garibaldi e Nino Bixio che gaveva fucilà i contadini insorti che ghe credeva alle promesse de Garibaldi, dandoghe la colpa ai Borboni e no a chi che li gaveva mazai.

    E a Bronte el sfruttamento iera a favor dei inglesi, no dei Borboni.

    Dimostrazion, che la Storia xe un’opinion. No per mi però.

  120. hobo ha detto:

    @120 se te go domanda’, xe perche’ me spetavo una risposta. ma se no te vol risponder, no fa gnente.

  121. hobo ha detto:

    @122

    in che senso staria difendendo garibaldi e bixio? tuto el contrario, spiacente.

  122. hobo ha detto:

    e la rivolta de bronte la iera contro i latifondisti inglesi e borbonici, per la distribuzion dele terre. no la iera certo una rivolta filoborbonica.

  123. hobo ha detto:

    su bronte mi go dito che no se pol star contemporaneamente coi insorti de bronte e coi borboni. per l’ ovio motivo che i insorti de bronte se ribelava al latifondo, inglese o borbonico che fossi, mentre i borbone i iera dela parte del latifondo.

    e ti te ga mistificado, interpretado come una difesa de bixio e un darghe la colpa dela strage ai borbone.

  124. hobo ha detto:

    tanto per far capire di cosa stiamo parlando: i contadini di bronte si erano ribellati al grido di “viva garibaldi, abbaso i borbone”, per chiedere che le terre venissero distribuite come aveva promesso garibaldi. gli insorti si erano accaniti contro i nobili filoborbonici e avevano occupato i latifondi. tra i latifondi c’era anche la cosiddetta “ducea di nelson”, donata dai borbone a nelson come ricompensa per l’ aiuto che aveva dato loro nel reprimere la rivoluzione del 1799 e nel restaurare il loro potere. 60 anni dopo lo scenario geopolitico era cambiato, e gli inglesi avevano appoggiato garibaldi e la spedizione dei mille contro i borbone. ma gli inglesi erano preoccupati per l’ insurrezione di bronte, visto che minacciava anche il loro latifondo, e chiesero a garibaldi di reprimerla. garibaldi, che aveva bisogno dell’ appoggio degli inglesi, si mise prontamente al loro servizio.

  125. Sandi Stark ha detto:

    Bravo Hobo, el @127 xe tutto giuto dalla A alla Z.

    Ma no se finissi mai de approfondir e per spiegar i rapporti tra inglesi e 2 Sicile, convignissi tignir conto de la “guerra dello zolfo” e del fatto che le 2 Sicilie no intendeva assolutamente cavar i dazi per farse invader dai prodotti a basso costo dei inglesi, che gavessi fato saltar per aria l’economica borbonica in larga misura artigianale ma che funzionava alla grande perchè i iera in attivo e i esportava più de quel che i importava.

    Roba che saria successa dopo all’Italia; cavar i dazi per i prodotti inglesi fazeva parte dei patti.

    De l’altra parte iera el Zollverein, unione doganale che tendeva a favorir le esportazioni germaniche che tentava de far circumcirca de l’Inghilterra nel resto de l’Europa.

    L’Austria ovviamente resisteva, e la cavava pian pianin i dazi interni ma no co’ l’estero. Solo co’ l’Ungheria iera restài dazi, ma per altri motivi.

    Per aver un’idea de cossa significa verzerghe el mercato a una potenza industriale che te invadi de prodotti zento volte + competitivi, basta pensar alla globalizzazion attuale.

    All’inizio xe figòn comprar a basso prezzo, subito dopo comincia a fallir le imprese e l’economia. Specie se le tue imprese xe oberade da tasse.

    Storia vecia, e l’Italia xe stada in “pareggio de bilancio”, per nianche 15 anni in tutta la sua Storia. Per no parlar del Piemonte che iera più impuffettà de Paperoga, e per el quale l’espansion territoriale con l’imposizion delle spese de guerra ai territori conquistai, iera l’unica salvezza.

    E po’ xe gente che ne vien a contar de i ideali unitari, che i ne ga liberà, che Garibaldi iera socialista ecc. ecc. Pfui!

  126. hobo ha detto:

    bon, quindi la massoneria no ghe entra. quel che ghe entra xe el svilupo tumultuoso dela economia capitalista durante l’ ‘800. xe el scontro tra le economie avanzade e industrializade e quele aretrade e agricole. tra liberismo e protezionismo. ecetera. che questo o quel politico o militare o rivoluzionario el gavessi el grembiulin, xe del tuto ininfluente. disemo che la massoneria xe un prodoto, e non la causa de quel processo storico. conzentrarse su quel ga come efeto de sconder i mecanismi economici ala base de sfrutamento, colonialismo, ecetera.

    e inventarse un regno dele due sicilie faro de civilta’, come fa i neoborbonici, xe patetico (finche’ no diventa pericoloso. l’ autonomismo meridionale de solito xe fortemente reazionario. da salvatore giuliano che ghe sbarava ai contadini comunisti el primo magio, a ciccio franco e i sui boia chi molla, per rivar ai forconi de l’ altro anno)

  127. Tergestin ha detto:

    A mi dei Borbonici poco me competi. Certo che tirar fora i fuochisti pur de no ameter che -Fate salve le contestualizazioni storiche- i veri casini per le classi povere e le minoranze da ‘ste parti xe rivadi dopo i Asburgo, me par proprio un modo per remenarla. A ‘sto punto chiederia dove e quando se la ga passada ben i proletari, se dovemo zercar el pel in tel ovo.

  128. hobo ha detto:

    dito questo, garibaldi xe una figura complessa e piena de contradizioni. liquidarlo come criminale, o come servo dei inglesi, xe una forzatura tuta ideologica, che no aiuda a capir come mai i insorti de bronte i zigava propio “viva garibaldi”, e tante altre robe.

  129. hobo ha detto:

    @tergestin

    “pur de no ameter”

    questa xe una tua forzatura e una tua atribuzion de intenti che no te fa onor. senza rancor, eh.

    el senso del mio discorso xe ciaro: la dignita’, la giustizia, bisogna conquistarsela, no bisogna spetar che rivi un re, un imperator, che te la concedi.

    la mia xe una rivendicazion orgogliosa dele lote che ga fato i fochisti.

  130. Tergestin ha detto:

    Xe anca vero che i diriti va conquistai, ma meno un sistema xe corrotto e meno dura sara’ conquistarli. Specialmente per le fasce piu’ deboli. Te preferiria esser un operaio o un contadin in Svezia o in Vietnam?

  131. hobo ha detto:

    @tergestin

    anche un sistema meno coroto xe una roba che va conquistada.

    comunque un sistema pol esser anche ‘sai onesto, e tolerar se non incoragiar el sfrutamento. marchionne sara’ onestissimo, ma el calpesta diriti e dignita’ dei sui dipendenti.

  132. Mauroicets ha detto:

    ragazzi vi ho letto.

    sono tornato dal lavoro, un lavoro infame e mal pagato.

    io vedo solo sfruttati e sfruttatori.

    in ogni parte del mondo.

    sono talmente sfruttate le persone che ormai sono arrivate al punto di ritenerlo giusto.

    la verità che io vedo ogni giorno è molto amara.
    molto piu amara da quanto traspere del forum.

    le paure pervadono le anime dei lavoratori. la vedi solo per riflesso, da piccoli dettegli.
    ma vi è una guerra tra poveri.

    olre ogni immaginazione. è sta diventando sempre piu spietata.

  133. aldo ha detto:

    109 Sandi Stark

    Dire che “a differenza del cattolicesimo la massoneria non ha nessuna organizzazione gerarchica” vuol dire che non si parla della gerarchia iniziatica, indubbiamente esistente, e della gerarchia amministrativa, anch’essa indubbiamente esistente, ma…

    …di quella “organizzativa” che è tutta un’altra cosa e infatti non c’è una gerarchia organizzativa come nel cattolicesimo, tipo parroco-vescovo-papa alla quale tutti i massoni devono obbedienza e infatti…

    ..”un sondaggio dello stesso G.O.I è riuscito a censire in Italia più di 60 altre obbedienze massoniche” e questa frase è tratta da un articolo sulla massoneria apparso sul numero zero de La Voce di Trieste, a firma Mag, dove un evidente massone, pur apprezzando lo “spirito libero e innovatore dell’attuale Gran Maestro Raffi” critica però il mancato superamento “della devianza storica nazionalista, e percià antimassonica, delle obbedienze italiane” a riprova che le idee su cosa debba essere e fare la massoneria, nella stessa massoneria, sono molto diverse e che, per esempio, il G.O.I., prima obbedienza italiana, non è riconosciuto dalla Gran Loggia di Londra, prima obbedienza mondiale che invece riconosce una piccola obbedienza, chiamata Gran Loggia Regolare d’Italia, come si spiega in questo articolo apparso su La Voce di Trieste.

    Molto interessante questo articolo apparso su La Voce di Trieste, mi pare giornale vicino alle tue idee, dove si spiega come la massoneria mondiale e anche quella italiana sia un gran casino e non l’esercito compatto che descrivi tu.

    Quel mondo pre-moderno, del cui mito (la realtà era ben diversa) hai tanta nostalgia, è caduto non a causa delle logge, ma del rapporto di produzione capitalista che da un lato ci ha liberati da quella forma di dominio e dall’altro ne ha introdotta una nuova. Quel che seguirà al capitalismo non lo sappiamo, ma dubito sia un ritorno a quel che c’era prima: la storia non funziona con la moviola!

  134. aldo ha detto:

    Sul sito http://www.centrosangiorgio.com un articolo dove si spiega il ruolo di Garibaldi nel piano della massoneria più pericolosa, quella di inclinazione “democratica”, per distruggere i cattolicissimi regni ed imperi europei e il cattolicissimo regno spagnolo in Sudamerica:

    http://www.centrosangiorgio.com/occultismo/massoneria/articoli/pagine_articoli/garibaldi_massone.htm

  135. Sandi Stark ha detto:

    @ 129 permettime de dirte NI caro Hobo, alcune ricerche sta spostando l’analisi manichea alla quale semo abituai. Intanto no se podeva parlar de Capitalismo nei primi del 1800 e nianche de “rivoluzione industriale”, che gavessi riguardà l’Italia solo verso la fine del secolo.

    La vera rivoluzion economica del primo ‘800 iera la carta stampada, con un “audience” de consumatori in crescita per via de l’alfabetizzazion. Le stamperie se sviluppava come funghi, come i giornai. Cittadelle de 20-25 mila abitanti gaveva spesso più de 4-5 giornai, gazzette eccetera.

    Le notizie no veniva più spartide col tamburin ma coi placcati. Insoma per i tipografi iera lavor pel porco. Dopo saria rivà el telegrafo, altro business colossale sposà co’ la carta stampada e destinà ovviamente ai pochi alfabeti.

    Con i due fenomeni de l’alfabetizzazion e della carta stampada, stava proliferando la categoria dei piccoli e medi “intellettuali”. Questi in Italia iera per lo più destinai alla disoccupazion.

    Ma iera anche le leve dei mestieri “liberali”, dove iera praticamente tutti massoni.

    La fazo curta: a fine del 1800 Fortunato diseva che in Italia, el paese più analfabeta d’Europa, iera el più alto numero de matricole a Giurisprudenza e Medicina.

    Varda caso, proprio dove el Novo Stato scantinava nei servizi a confronto coi stati precedenti. Nei anni subito dopo l’unificazion, in Piemonte iera una lite immobiliare ogni tre abitanti. Pezo iera el sistema giudiziario, più serviva avvocati e giudici. Ancora oggi, a Roma xe più avvocati che in tutta la Francia, e cussì anche in Parlamento.

    Ovvio che i avvocati e tutte le caste che ghe gira intorno no ga come interesse corporativo de semplificar la Giustizia, no? Me sembra elementare.

    I novi “letterati” podeva trovar impiego massivo solo nella burocrazia statale. E visto che i votava, perchè el suffragio riguardava da 1% a 2% della popolazion secondo i criteri de censo + istruzion, queste “categorie liberali”, se pol dir che le se ga creà el proprio Stato su misura tramite i propri rappresentanti. E anche quei iera massoni, varda caso.

    E no dimentichemo Mafia e Camorra che le xe entrade immediatamente nel primo Parlamento post unitario, me sembra che iera el 1864. La Camorra za comandava per incarico ufficiale a Napoli, la Mafia entrava in politica grazie al suffragio che riguardava praticamente solo i agrari. E dopo saria stà i espropri, la leva obbligatoria, e tante porcade espressamente studiade per i contadini prima e per i operai dopo, come la tassa sul macinato.

    Intanto, i “liberali” o borghesi o ricchi come te vol cialarli, no i pagava tasse sui loro capitali, e questo fin dopo Mussolini con i titoli al portatore.

    Xe nato prima l’ovo o la gallina? A mi no me interessa, e senza spacciar teorie complottiste me limito a dir che l’Italia unita la ga fatta i massoni, che iera i stessi che ga creà el sistema oligarchico e corporativo che podeva sopravviver solo sfruttando el resto del 98% del popolo, dei quali all’inizio iera tutti contadini con una minima percentuale de artigiani, e po’ operai.

    Questo sistema corporativo, proliferà e slargà ad altre caste che successivamente se ga tacà al carro, ancora ne opprimi.

    Se dopo te vol ciamarla “lotta di classe”, me va ben lo stesso.

  136. Sandi Stark ha detto:

    @ 129 a mi dei “neo borbonici” no me interessa niente, nianche de cossa che i xe. Attingo a tante fonti e le confronto, de chi vien l’informazion no me interessa, basta che la sia attendibile.

  137. Sandi Stark ha detto:

    @ 137 mi no parto mai da preconcetti ideologici ma da constatazioni. L’Italia unita la ga fatta la massoneria e in particolare el Grande Oriente, lo disi lori e no se discuti.

    El sputtanamento e la distruzion de l’AU deriva da una serie de azioni condotte da politici e giornalisti massoni de tutto el mondo. Nianche su questo esisti dubbi, no me interessa le loro loggie e appartenenza e no me sogno de pontificar su un’organizzazion segreta, saria coffe a parlar e de robe che nissun conossi.

    Ma i numeri xe numeri e i fatti xe fatti. Cospirazion? No credo. Convergenza de interessi? Sicuro.

  138. hobo ha detto:

    @139

    “lo disi lori e no se discuti”

    “Nianche su questo esisti dubbi”

    bon

  139. aldo ha detto:

    @140

    Sandi, te confermi che la tua vision xe la stessa dei catolici tradizionalisti che interpreta la storia moderna come piano massonico per distruger i troni catolici (Asburgo, Borbone, ecc.) e anche la stessa de quei massoni mitomani che ghe fa comodo sta vision per far veder de esser lori al centro del mondo.

    La massoneria iera un’organizazion segreta soto i regimi autoritari, come quei asburgico o fassista, che la gaveva messa fuori legge. La Repubblica, nel garantir a tutti i diriti de libertà asociativa, vieta le organizzazioni segrete e se ti te ritien che la massoneria lo sia, te pol andar in procura a denunciarla.

    La massoneria xe tanto segreta che ga sedi note a tutti, a Trieste in Corso Saba, e una marea de siti internet dove i publica de tutto e de più, compresi i loro gradi, atti dei loro convegni e i nomi dei vertici e, inoltre, spesso i se sbarufa tra de lori sui giornai. Che poi ghe sia deviazioni, tipo P2, xe certamente posibile, ma questa xe materia che riguarda la magistratura e se qualchedun sa qualcossa gavessi el dover morale de riferirlo in quela sede.

    Comunque a mi dela massoneria me interessa sai poco e quel poco xe perchè voio contrastar sta interpretazion reazionaria dela storia moderna come “ciesa e troni legitimai dala ciesa vs massoneria e poteri sui amici”.

  140. ROBERTO ha detto:

    LA POSA DELLA STATUA IN RICORDO DI MONS. SANTIN PUO’ ESSERE SOLAMENTE NELLA ZONA SACRA DI SAN GIUSTO. STONEREBBE DA QUALSIASI ALTRA PARTE. CI AUGURIAMO CHE CI PENSINO LE PERSONE PREPOSTE.

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