6 Luglio 2012

Rigassificatore: anomalie ARPA nello studio acque della Gas Natural

Dati gli ultimi sviluppi della questione Rigassificatore, il Sindacato Uil Vigili del Fuoco – attraverso lo Studio legale Crivellari – ha inviato una notifica all’ARPA e a ciascuno dei componenti della Conferenza Interna Servizi della Regione. Si potrebbero infatti profilare responsabilità personali per varie situazioni per così dire “non lineari”.
Con il supporto tecnico dei 21 docenti e ricercatori del TTRT, fra cui alcuni fra i migliori oceanografi italiani, la UIL Vigili del Fuoco richiama l’attenzione degli enti e organi competenti anche sugli ultimi documenti prodotti dalla società Gas Natural Italia S.p.a., che si presentano non regolari. Tra la documentazione avanzata dalla società per l’attuazione del progetto si registra, ad esempio, una relazione della DHI Italia datata 13 aprile 2012. In tale documento DHI scrive per oltre 15 volte di godere del consenso e dell’approvazione di ARPA Fvg, in particolare per quanto riguarda modalità e impostazioni dei calcoli sul raffreddamento e sulla clorazione delle acque.
La DHI scrive che L’ARPA, in merito alla clorazione delle acque e al raffreddamento della baia di Trieste, ritiene che non sussistono elementi di criticità: «l’elaborato “Studio della propagazione e dispersione termica nella baia di Muggia (TS) dello scarico del terminale GNL in progetto” redatto da DHI Italia per conto di Gas Natural (febbraio 2011) è in grado di rispondere alle prescrizioni contenute nel punto C.1.1. del Decreto VIA» e che «ARPA FVG ritiene lo studio del febbraio 2011 adeguato a dimostrare la non sussistenza di criticità in termini di raffreddamento della baia indotto dallo scarico del terminale GNL».
Il Sindacato UIL Vigili del Fuoco chiede alla Conferenza interna dei servizi di verificare la genuinità dei documenti forniti da Gas Natural (quasi mai firmati dagli autori) e di ottenere veri e adeguati approfondimenti tecnici, anche con riferimento alla sicurezza delle popolazioni.
UIL Vigili del Fuoco ha altresì notificato ad Arpa ed ai componenti della Conferenza dei Servizi tre relazioni redatte dal Tavolo Tecnico Rigassificatori Trieste. Tali documenti infatti dimostrano che le modalità di calcolo di DHI sono assolutamente erronee e parziali, e destituiscono di ogni credibilità i rapporti tecnici prodotti nell’interesse del Gruppo Gas Natural. Ci riferiamo alla conclusione di DHI secondo la quale l’impianto comporterebbe uno scarso raffreddamento delle acque ed una trascurabile concentrazione di cloro. Tali asserzioni sono prive di fondamento tecnico- scientifico, in quanto realizzate su dati non pertinenti e con calcoli notoriamente condotti su durate di tempo irrisorie.
Il sindacato intende responsabilizzare, anche personalmente, l’ARPA ed i componenti della Conferenza dei servizi interna circa la documentazione in questione. In particolare, l’ARPA deve chiarire inequivocabilmente la propria posizione rispetto alle affermazioni attribuitele.
La Uil Vigili del Fuoco si riserva la facoltà di segnalare eventuali situazioni critiche alle competenti autorità giudiziarie.

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19 commenti a Rigassificatore: anomalie ARPA nello studio acque della Gas Natural

  1. nick ha detto:

    domanda: quali sarebbero le responsabilità personali per varie situazioni cosiddette “non lineari”.
    E soprattutto, cosa vuol dire responsabilità personali?
    E ancora: cosa vuol dire responsabilizzare, “anche personalmente”?
    Il diritto amministrativo, ai sensi della 241\90 prevede che ogni singolo atto amministrativo – per cui anche il parere dell?arpa – prevede che venga indicato un funzionario responsabile.
    Cosa vuol dire pertanto quel “responsabilizzare, anche personalmente”?
    Il termine “responsabilità personale” non vuol dire niente. O c’è una responsabilità penale, o civile, o amministrativa. Non esiste il concetto di “responsabilità personali”.
    Vorrei pertanto capire: questo articolo a cosa riferisce con il termine “responsabilità personali”? O si accusa in maniera chiara e tonda qualcuno di qualcosa, assumendosene le responsabilità del caso. Oppure non ci si permette di insinuare ipotetiche responsabilità in maniera tra l’altro così imprecisa.
    E’ possibile avere un chiarimento?

  2. isabella ha detto:

    Molto probabilmente per responsabilità personale si intende che non viene ritenuto responsabile di un reato/illecito o come lo si voglia chiamare un ente o una struttura, bensì una persona con nome e cognome.

  3. nick ha detto:

    e però, un conto è un reato (codice penale), un conto un illecito (che ha natura amministrativa); io, francamente, quello che vuol dire la Uil non lo capisco.
    Cioè, ho fanno nomi e cognomi e accusano di cose precise persone precise. Oppure evitano queste ambiguità.
    Poi, vabbè, mi rendo conto che nella battaglia senza quartiere contro il rigassificatore e contro tutti quelli che osano solo avere dei dubbi, torna tutto comodo.

  4. Triestin - No se pol ha detto:

    non se tratta de illecito de natura amministrativa ma de reato ( codice penale ) e no se tratta de dubbi, ma de certezze

  5. nick ha detto:

    Nomi e cognomi. E fattispecie di reato.
    Altrimenti, far silenzio.

  6. capitano ha detto:

    Responsabilità personali si intendono ascrivibili individualmente. Al contrario le responsabilità collettive sono ascrivibili ad intere categorie. E per piacere ‘o’ congiunzione senza ‘h’.

  7. nick ha detto:

    Chiedo scusa per la “o” con l’acca.
    Resta il punto che vorrei sapere quali funzionari avrebbero responsabilità penali.
    Quanto alle responsabilità collettive, non mi risulta che il codice penale le preveda.
    Ripeto, o si fanno nomi e cognomi, oppure insinuazioni di questo genere è meglio evitarle.

  8. sfsn ha detto:

    scriver “cioè, ho fanno nomi e cognomi” xe reato. penale.

  9. nick ha detto:

    Come ho già avuto modo di scrivere, chiedo scusa per l’errore.

  10. sfsn ha detto:

    che scusa e scusa… el codice penale prevedi tre anni de galera con la condizionale e 10.000 euri de multa

  11. capitano ha detto:

    🙂 no voio passar per nazi grammar ma la ‘ho’ me fa vignir i brividi perchè ghe ne vedo veramente troppe in giro per forum e blog.

  12. sfsn ha detto:

    meio un bel dialeto, che almeno no se se pol confonder “o” con “go” !

  13. capitano ha detto:

    meio il dialeto, no dopie e congiuntivo libero. 😀

  14. nick ha detto:

    ma voi, errori sintattico – grammaticali non li avete mai commessi?
    A proposito del dialetto, il suo utilizzo totale, spesso anche in riunioni ufficiali o incontri di lavoro (e parlo, purtroppo, per esperienza), è un problema di tanti, troppi cittadini triestini.

  15. capitano ha detto:

    http://www.google.it/#q=site:bora.la+“grammar”&oq=site:bora.la+”grammar”

  16. sfsn ha detto:

    MussoliNick,
    come diseva Hobsbawm: “un dialetto è una lingua senza esercito”. Conosso sai triestini, capacissimi de parlar e scriver in italian, che SCEGLI de parlar dialeto. Conosso anche (purtropo) sai triestini che scegli de omologarse e ghe parla in italian ai fioi (senza esserghene capaci). E trovo che sta ultima scelta sia una perdita linguistica e un suicidio della “glossodiversità”.
    Comunque semo OT

  17. nick ha detto:

    Omologarse? L’italiano sarebbe la lingua ufficiale del Paese…..
    Grazie per il MussoliNick: vedo che l’offesa gratuita è la base di partenza per ogni tuo intervento.
    Però hai ragione, siamo fuori tema.
    Mi sarebbe piaciuto avere delle precisazioni su quanto ha scritto la Uil, invece niente.

  18. Dario Predonzan ha detto:

    Magari le precisazioni andrebbero chieste alla UIL, no?

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