Si svolgerà oggi venerdì 29 giugno, a Gorizia la quinta Conferenza regionale sull’amianto.
Scopo della tavola rotonda, a cui saranno presenti tra gli altri politici, medici, legali e le associazioni degli esposti amianto, è quello di fare il punto sulla problematica dell’amianto e approfondirne gli aspetti insieme alla Commissione regionale amianto. Un appuntamento che viene riproposto dopo la Conferenza che si tenne nel 2010 a Trieste.
Un’iniziativa, secondo Lorenzo Lorusso, della Segreteria Nazionale dei Finanzieri Democratici, “che potrebbe essere definita lodevole se solo alle parole seguissero i fatti concreti, ovvero le bonifiche dei siti ancora inquinati e la prevenzione sanitaria per quei luoghi e per quei soggetti che sono stati, o che lo sono ancora, a contatto – più o meno diretto – con l’amianto. Nelle aree portuali è già arrivato il giusto riconoscimento dell’esposizione per alcuni lavoratori che hanno fatto ricorso in ottemperanza alla legge 257/1992, ma si tratta di una ammissione parziale da parte di INAL e Azienda Sanitaria perché nei porti operavano non solo gruisti o scaricanti ma anche dipendenti della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato e delle Ferrovie dello Stato”.
“Costoro – ha aggiunto Lorusso – hanno avuto un ruolo determinante per il transito degli stessi convogli ma soprattutto per il riscontro delle merci, che avveniva senza alcuna protezione sanitaria per quei finanzieri che aprivano i sacchi contenenti amianto. Un ruolo che le amministrazioni pubbliche stentano a volere riconoscere, negando persino che vi sia stata una presenza considerevole di amianto in alcune caserme e come conseguenza una esposizione alla fibra mortale, come se una divisa potesse proteggere i malcapitati dalle inalazioni di quelle che sono microfibre visibili solo al microscopio elettronico”.
Per esperienza diretta posso dire che il sistema dei contributi è una vera e propria fregatura. La provincia di Udine ne ha elargiti a partire da giugno, per chi si è mosso prima neanche uno spicciolo. E su Report c’era un servizio molto interessante sui costi gonfiati dalla burocrazia per lo smaltimento.
Certo che magari dare l’annuncio della conferenza qualche giorno prima sarebbe stato meglio per avere più pubblico, no? O era ristretta ai soli “addetti ai lavori”?