Comodin in regione per presentare il pluripremiato “L’estate di Giacomo”

Ascoltare come per la prima volta e riscoprire il mondo. Riscoprire il proprio “piccolo” universo quotidiano, fatto di tante sfaccettature  quanto “l’immensa” realtà. Ieri ha fatto il suo ingresso nelle sale cinematografiche italiane “L’estate di Giacomo”, pellicola di Alessandro Comodin. Il docu-film, che è  stato presentato in anteprima mondiale al festival di Locarno 2011 (dove ha vinto il Pardo d’Oro “Cinema del presente”), vanta la partecipazione ad oltre 20 festival internazionali. Un connubio italo-belga-francese (tra Faber Film, Tucker Film, Les Films Nus e  Les Films d’Ici) durato due anni, capace di produrre una pellicola pluripremiata.

Giacomo è un ragazzo giovane, di appena diciannove anni. Nonostante l’età, però, è in fase di “rivoluzione”, intesa come “re-volvo”, ovvero come “rinnovo”. Giacomo, infatti, ha riacquistato da poco la capacità dell’udito, in seguito a un’operazione chirurgica. Il ragazzo si trova così a esplorare la natura, a farsi incantare dalle  voci della campagna friulana e questa ricerca diventa un rito iniziatico verso la maturità. Al suo fianco, ad accompagnarlo in questa trasformazione, lei, Stefania, grande amica d’infanzia. Il caldo pomeriggio che i due ragazzi passano insieme si dilata fino a contenere in sè l’intera quotidianità di un’estate. <Io ero lì per captare la bellezza che veniva delle loro reazioni – commenta l’autore –  dal loro lasciarsi vivere in questo spazio un po’ paradisiaco>.

Ad accompagnare l’uscita del docu-film è lo stesso Comodin, che presenta il suo capolvaoro con un piccolo tour. Il regista sarà anche in regione in quattro date: a Gorizia il 23 giugno per il Premio Amidei, il 24 sarà invece al cinema Visionario di Udine, ancora il 25 al Cinemazero di Pordenone,  per concludere il 26 con la tappa di San Vito al Tagliamento, terra natia di Comodin.