Il molo. Lo so, siamo alla fine della sua stagione migliore, ma devo raccontare delle libagioni che mi ha regalato nei mesi scorsi questo pesce. Un pesce dalle carni bianche e delicate, tipico della nostra cucina.
Non viene annoverato nella cucina d’elite, ma, come rimarco sempre, questi pezzi persi per strada regalano grandi gioie.
Il molo crea confusione, c’è chi lo assimila al merluzeto, chi al nasello. Potremmo dibatterne a lungo, convinti di essere nel giusto. Certamente è simile al merluzzo, della cui famiglia fa parte.
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ma il filetti di molo: li sai sfilettare tu o hai trovati una pescheria che ti sfiletta i moli? ( comunque dopo una sola prova MAI PIU’ ovio evo per friggere ma sempre e solo di arachide!! L’olio EVO deve restare crudo per condire.
i filetti di molo me li preparano in pescheria, non sono ancora in grado!
olio evo sempre e comunque! se senti il fritto pesante o odori sgradevoli usandolo vuol dire che l’olio è difettato in partenza. un olio evo vero ha tutti i polifenoli necessari a mantenerlo stabile e che lo proteggono dal degradarsi, dandoti poi un fritto leggero e privo di odori sgradevoli. Se il fritto in olio evo ti torna su vuol dire che è difettato (rancido, riscaldo…). E’ un banco di prova per la qualità dell’olio.
giacomo sarà vero ma no se pol butar via una frittura intiera perchè l’oio bisogna prima provarlo.
Quoto bibliotopa per l’oio de arachidi e la panatura con semola anche per altre fritture come i calamari.
Il motivo per cui non uso l’EVO per friggere è che ha un gusto abbastanza deciso del suo, e non desidero sempre che i miei fritti sappiano di olive!
anche in savor li ho mangiati, i moli, stupita dal risultato…la bontà del pesce povero..