19 Giugno 2012

Tensione al Cie Gradisca durante la visita dei parlamentari del Pd

Momenti di tensione ieri al Cie di Gradisca d’Isonzo (Gorizia), nel corso della visita di una delegazione di parlamentari del Pd.

Alcuni immigrati ospitati nella struttura hanno inscenato una protesta, salendo sui tetti e minacciando atti di autolesionismo. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine, che hanno riportato la calma all’interno della struttura, che oggi ospita 82 clandestini a fronte di una capienza massima di 74 posti. Un immigrato, che ha dichiarato di essere da cinque giorni in sciopero della fame, ha accusato un malore (ANSA).

Segue un servizio del TG3 che disegna lo stato in cui versano gli immigrati, ospiti della struttura.

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161 commenti a Tensione al Cie Gradisca durante la visita dei parlamentari del Pd

  1. capitano ha detto:

    Uno schifo di posto degno di un paese dove il diritto è preso a calci.

  2. sfsn ha detto:

    alcuni immigrati OSPITATI?????
    basta con sti eufemismi della lingua italiana! disemo pur detenuti!

  3. hobo ha detto:

    @sfsn

    mi hai anticipato di un soffio

  4. hobo ha detto:

    e ovviamente sono d’accordo col capitano.

  5. Paolo Nanut ha detto:

    E poi dicono che l’occidente è civile.

  6. cingolano ha detto:

    Ma i posti da cui provengono lo è pure meno

  7. bob ha detto:

    rimandiamoli a casa loro!!

  8. capitano ha detto:

    #6 e #7 non entrano nel merito della vicenda, ci girano attorno, non affrontano la questione in alcun termine pragmatico schizzandoci sopra quel tanto di organico nauseabondo. Tipico della destra razzista e populista cui i due figuri immagino siano affiliati.

  9. Hafez ha detto:

    Che problemi….si paga il viaggio di ritorno…e tutto si normalizza.Oppure qualcuno di voi “buonisti” se li prende a casa propria….ma voi non lo fate,presumo?Più facile è credere che a chiacchere al vento,si è puristi.

  10. Hafez ha detto:

    Anche il sig.Antonaz Roberto con i 170.000,00 euro che incassa potrebbe alleviare le sofferenze agli “ospiti”….lo fà?

  11. Ale ha detto:

    Il problema che quelle persone non hanno documenti e pertanto non si sa chi sono ma soprattutto non si sa se siano persone venute con buone intenzioni o meno. Pertanto il principio del CIE (centro di identificazione ed espulsione) sarebbe appunti identificarle e capire se si tratta di persone ricercate o che siano pericolose per la nostra sicurezza. Pertanto la demagogia è inutile e la violenza o/e la violazione dei diritti va condannata con fermezza ma sinceramente non credo che ci siano altre soluzioni al problema. Dispiace che probabilmente il 70% delle persone rinchiuse siano probabilmente gente comune e che cerca solo solievo per se e per la propria famiglia.

  12. Hafez ha detto:

    Capitano,cosa fai di concreto per i derelitti? Solo chiacchere o qualcosa di concreto dimostrabile?C’è una differenza tra noi,io non posso realmente far nulla per spedirli via definitivamente questi signori,se no lo farei.

  13. Hafez ha detto:

    Hai ragione Ale,ma come vedi con gli energumeni di estrema sinistra, non si ragiona;quindi rimango di posizione estrema contraria,almeno finchè i diritti dei cittadini italiani valgono ancora qualcosa.

  14. vico ha detto:

    Il CIE è un campo di concentramento.
    Non è colpa nè delle forze dell’ordine, nè degli immigrati.
    La colpa e dello stato che appalta pure questi servizi(che dovrebbero essere gestiti con particolare cura) alle cooperative che pur di risparmiare un centesimo fanno la cresta anche sulla carta igienica.

  15. capitano ha detto:

    #12 La domanda è chi sia meglio tra me con le mie chiacchiere e te?

  16. isabella ha detto:

    Non son tutti dei santi, eh….ed i campi di concentramento hanno ben altre caratteristiche.
    E’ un carcere.

  17. hobo ha detto:

    e’ un carcere in cui si e’ detenuti per decreto e non in seguito a una condanna.

    una roba che va contro a tutti principi della civilta’ giuridica di cui noi europei andiamo tanto fieri.

  18. Fiora ha detto:

    Facile parlare…ogni preconcetto si scioglie come un gelato davanti a queste immagini né agghiaccianti, né impressionanti semplicemente di ordinario squallore.
    Quanta amarezza e dignità in quel Senegalese.
    e quanto ormai ingestibile il problema.
    Lasciarli andare..lasciar perdere la cavolata dell’identificazione scopo ” gli è stato notificato il decreto d’espulsione”… da dove? dalla vita?
    Ormai che ci sono arrivati in questo falso Eldorado, che gli diano cento euro cadauno ( se costano quaranta al giorno è un bel risparmio!!) e in luogo del risibile tronfio decreto-carta da- chiodo-del cesso, due righe con la scritta in bocca al lupo.
    E almeno se risponderanno crepi,intenderanno il lupo pure loro .

  19. isabella ha detto:

    Il video è molto toccante, soprattutto le parole del senegalese, ma non è vero che tutti quelli che sono lì dentro hanno la fedina penale pulita, anzi.
    E chiediamoci perchè non hanno lenzuola o coperte, visto che incendiano tutto.

  20. vico ha detto:

    @16. secondo me invece i luoghi di lavoro dei nostri giorni sono carceri, il CIE invece è un campo di concentramento.
    Accettiamo sul posto di lavoro umiliazioni che neanche i nostri nonni immaginavano.
    Quindi ci siamo assuefatti al rapporto con i datori di lavoro nel quale siamo costantemente umiliati.
    Ovviamente la disoccupazione dilagante non ci aiuta ad avere potere contrattuale con i datori di lavoro.
    Per questo recinti come il CIE ci sembrano semplici galere. Son molto peggio. Son esserei umani in ostaggio a Dio solo sa chi e la polizia è impedita a costruire un clima sereno.
    E’vero che non sono tutti santi,
    ma anche noi non siamo tutti santi. Sappiamo essere violenti come loro.
    Purtroppo quello che mi chiedo è perchè non avvertono amici e cari che l’Italia è tutto tranne il paese della felicità, in maniera tale che così non cadano in questo girone infernale.
    purtroppo scatta il senso di umiliazione che uno ha quando torna nel paese dal quale è partito come se fosse un perdente oppure l’umiliazione di dire a chi l’ha visto partire che ha sbagliato tutto.
    Insomma lo stesso meccanismo dei nostri emigranti che andavano nelle americhe o in Australia. Andavano a fare vite impossibili sfruttati come cani e ci raccontavano che erano felici per non farci soffrire.

  21. Fiora ha detto:

    @Vico,per me il tuo paragone non regge. saranno anche “carceri” i nostri luoghi di lavoro, ma c’e almeno il 27 come motivazione per quanto abbietta e strumentalizzata e c’è il cosiddetto tempo libero da spendere vicino a propri affetti, ma questi disgraziati sono lì senza uno straccio di motivazione, anzi nessuna una speranza e finché stanno lì, senza soluzione di continuità.
    …e io sarei per rimpatriare tutti, eh?! ma come detto ,una volta qui, cosa li si perseguita a fare? si concentrino le forze su chi ha commesso reati.

  22. Ale ha detto:

    mi sbaglio o “Cingolano” non ha smentito di essere Fabio Gentile…

  23. cingolano ha detto:

    @ capitano

    Ospitali a casa tua, e ti apprezzerò. Anzi: ti invierò anche 50 euro per fare una spesa.

    Ma non lo farai mai. Solo parole. Ovviamente “politically correct”, ma fatti zero.

  24. gigi ha detto:

    …. no perché rimpatriarli, visto che sono in Italia si potrebbe farli lavorare (pulizia delle strade, dei boschi ecc. ecc. ) così almeno si guadagnano il vitto ed alloggio che noi Italiani con il duro lavoro gli paghiamo. Inoltre dopo una giornata di lavoro gli passa la voglia di fare casino, dar fuoco ai materassi ecc, ma si addormentano subito pronti per la giornata successiva RIGOROSAMENTE LAVORATIVA. Se anche questo non gli va bene, possono andarsene liberatamente da dove son venuti, ovvio non sono mica detenuti.

  25. capitano ha detto:

    #23 vedo che continui a non entrare nel merito della vicenda ma a proseguire il dibattito su slogan preconfezionati. Questo dove lo hai trovato? Su un manifesto della lega?

  26. hobo ha detto:

    e invece gigi ti sbagli. sono proprio detenuti. infatti ci sono le sbarre, come a guantanamo.

    chi e’ in cie preferirebbe stare fuori dal cie. non e’ che chi viene in italia lo fa per andare in cie “a farsi mantenere”, come dici tu. lo fa per lavorare.

    in generale gli immigrati in italia producono il 10% del pil, pur essendo l’ 8% della popolazione (fonte: il sole24ore). quindi questa storia che noi manteniamo gli immigrati e’ una palla demagogica.

    il cie e tutto l’ apparato repressivo messo in atto a partire dalla turco-napolitano e poi perfezionato dalla bossi-fini serve a mantenere sotto ricatto i lavoratori immigrati, in modo da abbassare il costo del lavoro.

    quel che scrive cingolano non va preso nemmeno in considerazione, visto che cingolano e’ uno che minaccia a vanvera:

    https://bora.la/2011/09/09/il-mcdonalds-di-via-trieste-a-gorizia-sara-un-punto-mcdrive/#comment-247391

  27. isabella ha detto:

    @20vico Il posto di lavoro non è un carcere e abbiamo scelto noi di starci.

  28. hobo ha detto:

    isabella, il posto di lavoro non e’ un carcere, ma e’ un dato di fatto che in molti luoghi di lavoro uno smette di essere un cittadino appena timbra il cartellino. e inoltre l’ organizzazione fordista del lavoro, con le pause di due minuti per la pisciata ecc., rendono la condizione materiale del lavoratore simile a quella di un carcerato.

  29. G.B. ha detto:

    questo è il loro grazie ad una nazione che li ospita comunque meglio che può. Se a loro non aggrada possono sempre tornare a casa.
    Saspessero loro e gli italiani quanto ci costano!!!!!!! gli ospiti se ne starebbero solo che zitti e gli italiani bestemmierebbero a più non posso . con la crisi che c’è in italia (ma solo per gli italiani)

  30. hobo ha detto:

    @G.B

    e basta con questa disinformazione! non sono ospiti, sono detenuti. e non possono tornare a casa, perche’ ci sono le sbarre.

  31. capitano ha detto:

    Ecco un altro che sa sicuramente di cosa sta parlando.

  32. sfsn ha detto:

    strutture come i Cie dimostra l’imbarbarimento della nostra societa’. Ghe va dentro, senza sentenza, senza garanzie legali e civili, gente che scampa de situazioni tremende nel proprio paese e che come unico reato ga quel de clandestinita’. Un reato, tra l’altro, che fin al 1989 no esisteva, perche’ chi che scampava dall’est europeo gaveva l’asilo politico garantito…
    Mi penso che galere-lager come el Cie sia un esperimento che presto questa sistema economico-politico comanda’ da banche e finanza usera’ anche contro i cittadini che comincera’ a reclamar piu’ giustizia sociale o, addirittura, pan e lavoro.

  33. vico ha detto:

    @27
    al posto di lavoro non abbiamo scelto noi di starci perchè se fosse per noi non saremmo manco andati a scuola.(obbligati dalla legge)
    già una cosa che è gratuita e obbligatoria dovrebbe renderci diffidenti.
    come se andassimo al bar e ci dessero una bibita gratuita ma obbligatoria da bere. cosa ci avranno messo dentro?
    Saremmo stati in giro con gli amici ad imparare dalla scuola dell’esperienza piuttosto che da quella dei libri. quest’ultima utile solo a renderci dei servizievoli esecutori.
    Al lavoro siamo costretti ad andare perchè dobbiamo pagare le tasse: IMU, aumenti delle bollette etc.
    Se non avessimo delle scadenze da pagare per avere il diritto alla vita non avremmo un lavoro fisso e senza ansie di giorno in giorno vivremmo di espedienti.
    Se poi ci hanno convinto che andiamo a lavorare non per pagare le tasse ma bensì per fare una vita migliore(ma se lavoro dove trovo il tempo per leggere? incontrare gli amici? coltivare le mie passioni?) (certo per qualcuno sarà anche vero ma dire che è vero per la maggioranza no).allora complimenti per la scuola che ci ha lavato il cervello. il potere ringrazia.
    viviamo in 1984 di Orwell e non ce ne rendiamo neanche conto.

  34. nick ha detto:

    @34: dai, non esageriamo.
    Le tasse le paghiamo epr avere tutta una serie di servizi fondamentali. Perchè l’assistenza sanitaria qualche costo lo avrà pure, no?! E così la giustizia, le forze di polizia, i vigili del fuoco, etc. etc.
    e poi, il lavoro riempie la vita. La rende più interessante. Lavorare – almeno, parlo per me – è entusiasmamente. Non si può descrivere il lavoro come una pena da scontare.
    Trovo esagerato demonizzare in questa maniera tutto e tutti

  35. vico ha detto:

    Bhe ho scritto che per alcuni il lavoro può essere veramente stimolante.
    Il discorso poi delle tasse che danno servizi son d’accordo. se l’italia funzionasse così andrei anche io volentieri a lavorare.
    purtroppo le tasse vengono ma gestite e allora uno si chiede per cosa va a lavorare.
    Il consumismo è una forma di schiavitù per me.
    Quindi per questo non contemplo nelle cose buone del lavoro il denaro guadagnato per riempirci di cose inutili.

  36. vico ha detto:

    @nick
    comunque adesso devo scappare. a domani.

  37. Marika ha detto:

    Le soluzioni sono due: o li tieni chiusi oppure li lasci andare liberi per strada con la grossa possibilità che, essendo sprovvisti di qualsiasi documento, finiscano a rubare se non peggio.

    Personalmente opto per la prima soluzione.

  38. capitano ha detto:

    Data una semplificazione sufficientemente estrema le soluzioni sono sempre due.

  39. sfsn ha detto:

    BelruscoNick,
    Vico ga scrito: “viviamo in 1984 di Orwell e non ce ne rendiamo neanche conto”. Eco, ti te son un de quei che no se acorzi.

  40. isabella ha detto:

    Io svolgo un lavoro che ho scelto e che mi soddisfa.
    Quando avrò voglia cambierò.
    Potrei fare 2 o 3 lavori come fanno tanti per permettermi vacanze ogni due mesi, abiti firmati o chissà cos’altro, ma io mi sento ricca e realizzata così e sono contenta di questa mia visione della vita.
    Per quanto riguarda il CIE chi ha la soluzione giusta?

  41. nick ha detto:

    @39: non capisco, scusa. Devo sentirmi in colpa perchè faccio un lavoro che mi sono cercato, che mi piace, e mi soddisfa? Non capisco cosa ci sia di male a vivere una condizione come questa.
    A Vico ho semplicemente detto che immaginare il lavoro come una schiavitù imposta dai poteri forti per pagare le tasse e consumare è un po’ esagerato.
    Tutto qui.

  42. capitano ha detto:

    #40 sicuramente non quelli che istigano la paura dell’immigrato.

  43. isabella ha detto:

    Certo capitano, ma proponiamo allora soluzioni valide al posto dei CIE gestiti in questa maniera.

  44. furlan inside ha detto:

    ma quelli che scrivono “destra razzista” lo sanno che il cie di gradisca è stato ideato e commissionato dal governo d’alema, finanziato dal governo prodi ed ampliato dall’allora ministro dell’interno amato? non mi risulta che questi tre signori siano di destra…
    facile fare delegazioni ed andare a far finta di ascoltare questi poveracci quando si è i responsabili delle leggi che ci sono nel nostro paese.
    chissà se i signori deputati hanno detto agli “ospiti”: “salve! siete qui per colpa delle leggi emanate da noi! cosa desiderate di più dalla vita?”.

  45. hobo ha detto:

    @isabella#43

    cosi’ la questione e’ malposta. e’ come se uno dicesse: ok, se dite che la sedia elettrica produce sofferenza, proponete una valida alternativa.

    qua c’e’ un problema di fondo, e cioe’ che c’e’ una parte del nostro sistema produttivo che ha bisogno della clandestinita’, perche’ la clandestinita’ permette di abbassare il costo del lavoro. ne abbiamo discusso mille volte. le leggi repressive producono clandestinita’, la clandestinita’ produce concorrenza al ribasso su salari e diritti, la concorrenza al ribasso produce un peggioramento delle condizioni di lavoro anche per gli autoctoni, e questo peggioramento produce xenofobia, e di conseguenza produce domanda di leggi piu’ repressive, e il cerchio si chiude.

    e’ questo meccanismo che va spezzato, perche’ il cie e’ un ingranaggio di questo meccanismo.

  46. hobo ha detto:

    ah si’ nick, hai mai provato a pensare a quanto si possa sentire realizzato sul lavoro uno che eviscera polli in un macello della bassa padana, o uno che avvita bulloni alla fiat?

  47. dimaco il discolo ha detto:

    come mai il mio unico commento è stato cancellato?

    I cie sono centri di identificazione ed espulsione. per quanto mi rattrista doverlo dire oggi come oggi non siamo in grado di accettare persone in italia. La crisi dilagante, la disoccupazione che aumenta in maniera esponenziale impediscono una adeguata redistribuzione della forza lavoro. Ora anche gli italiani farebbero lavori umili che dieci anni fa non volevano fare e che lasciavano agli immigrati. purtroppo non ìè lavoro per tutti e da un certo punto di vista non possono restare anche perhè le risorse sono scarse. per non parlare poi del fatto che tutto ciò rischia di innescare una devastante lotta tra poveri con conseguenze disastrose per tutti. visto che al governo non aspettano latro per poter mettere in atto programmi reppresivi di vasta portata

  48. Hafez ha detto:

    Bravo capitano,di corto corso…..fatti la domanda ogni mattina,per sempre….forse fra qualche decennio troverai la risposta.

  49. hobo ha detto:

    dimaco, la crisi non e’ una calamita’ naturale. la crisi e’ una delle fasi cicliche del modello capitalista. e non distigue tra italiani e immigrati, pero’ distingue benissimo tra capitalisti e lavoratori. ogni chiusura nazionalista sui diritti dei lavoratori autoctoni si ritorce proprio contro i lavoratori autoctoni, perche’ crea la famosa riserva di manodopera a basso costo formata dagli immigrati senza diritti.

  50. hobo ha detto:

    ah si’ dimaco, i programmi repressivi di vasta portata. e’ vero. ma la repressione si combatte tutta e basta. non si dice: ok, lasciamo che la repressione si sfoghi contro gli immigrati, cosi’ risparmiera’ noi. lascio perdere qualunque discorso sulla solidarieta’ tra lavoratori’, che’ tanto si sa che non va piu’ di moda. dico che e’ proprio una questione concreta: una volta messo in moto, il meccanismo della repressione non si ferma, e colpisce tutti, come un’ onda che si propaga in cerchi concentrici.

  51. dimaco il discolo ha detto:

    e che ho detto io. mica volevo fare distinzioni. ho detto solo che i problemi attuali portano alla repressione come risposta a una guerra tra poveri.

  52. hobo ha detto:

    e io volevo dire che non e’ che l’ italia non e’ in grado di accogliere questo o quello, ma e’ che il sistema produttivo ed economico, in crisi da sovapproduzione e indebitamento a livello planetario, non e’ in grado di stare in piedi.

  53. Hafez ha detto:

    Tunisia,Libia,Egitto,due Sudan ecc.,non è che questi si dicono rifugiati politici,e poi non va bene neanche il cambio politico….secondo me,una buona parte di questi”ospiti”vorrebbe il mestiere di Michelasso….quando non lo ottiene,spaccano tutto,e via così….mi sembra in ogni caso,che le quote esterne di lavoratori,causa crisi economica,e ruberie dei nostri politici,siano chiuse,quindi,cosa fare?

  54. giovanni ha detto:

    clandestini xè e resta clandestini, e i ga de tornar a casa loro.

    Poi, perché non i sè andadi sti qua del PD a visitar le sedi de PS, CC, GdF ecc. per veder come che i sta ta le loro sedi, a volte proprio mal messe, e chiederghe come che i riva a lavorar nonostante i sia sotto organico?

  55. Hafez ha detto:

    E in ogni caso si deve ricordare che bisogna pensare prima ai nostri,che in molti casi vengono dimenticati,mentre politici di sinistra,come il sig.Antonaz,Brandolin,Gherghetta e altri blaterano antifascismo e integrazione,ma incassano sacchi di euro;o si è coerenti su certe situazioni di italiani in difficoltà,e si dà una mano,o la mano rischia di essere rischiosa per tutti,poveri o ricchi,senza distinzione.

  56. hobo ha detto:

    i ricchi non rischiano un klinc. senza distinzioni di nazionalita’. sono i poveri che rischiano. senza distinzioni di nazionalita’.

  57. Hafez ha detto:

    Lo dici tu Hobo…non posso dire altro…

  58. hobo ha detto:

    di’ pure, mica nessuno ti morde.

  59. Hafez ha detto:

    Mai scoprire le carte….prima di averle sicure…

  60. hobo ha detto:

    bon, allora non dire niente.

  61. furlan inside ha detto:

    nessuno ricorda che se andassimo noi da clandestini nei paesi d’origine di quei signori lì, saremmo rinchiusi in galere con le pantegane e messi in ammollo nei liquami?

  62. furlan inside ha detto:

    quello che mi fa venire la nausea è che questi parlamentari hanno tante attenzioni per i “poveri” clandestini, ma non hanno ascoltato gli inservienti che portano loro da mangiare, li vestono e puliscono ed in cambio ricevono sputi e bottiglie riempite di urina, o i poveri poliziotti che se alzano un dito per difendere una struttura costata miliardi, poi devono spendere in avvocati perchè nessuno difende loro.
    che società ipocrita.

  63. giovanni ha detto:

    domanda: perché i signori i butta via i documenti prima de rivar in Italia? Perché i vol nasconder a tutti i costi la loro identità? Perché buona parte i vien identificadi con altri nomi tramite impronte digitali e vien fora che iera già stadi espulsi per vari reati, tra cui spaccio de droga?
    Ah, ma te son per la legalizzazion, ti.

  64. Hafez ha detto:

    Quì è il punto….nei loro paesi,indifferente chi governa,certi reati sono duramente puniti,quà al contrario, trovano il paese del bengodi,supportati dalle sinistre di varia estrazione.

  65. Hafez ha detto:

    Ora siamo informati;non cambio una virgola.

  66. hobo ha detto:

    ma tu sei un agente della disinformazione. non ho nessuna di convincerti di alcunche’.

  67. hobo ha detto:

    (nessuna velleita’)

  68. Fiora ha detto:

    una sola domanda,sempre la stessa . che cosa consegue SUL PRATICO ” è stato notificato il decreto d’espulsione”? e di conseguenza a cosa servono questi luoghi di detenzione chiamati C.I.E.? non serve spiegarmi l’iter burocratico lo so troppo bene,ma cosa ne consegue nella realtà…nulla!
    Umiliazione, disagio, tempo, denaro, INUTILI.

  69. hobo ha detto:

    fiora, ne consegue che il cie e’ un’ arma di ricatto potentissima. come spiega il servizio che ho linkato, meta’dei regolari e’ passata attraverso l’ irregolarita’, perche’ la legge bossi-fini prevede la chiamata nominale del lavoratore. ma nessuno assume un dipendente senza conoscerlo. e infatti in pratica la trafila e’ questa: l’ immigrato arriva in italia col visto turistico, si cerca un lavoro (da irregolare), e dopo alcuni mesi, se l’ imprenditore e’ onesto, l’ immigrato torna in patria e viene chiamato. quello che succde e’ che c’e’ una parte di imprenditori disonesti che approfittano di questo interregno per sfruttare gli immigrati non ancora regolari. li pagano di meno e in nero, gli fanno fare straordinari non pagati, ecc.
    se osano protestare, per loro c’e’ il cie.
    (a volte gli sfruttatori sono a loro volta immigrati, come accade ad esempio a monfalcone, a riprova che nel mondo del lavoro il vero conflitto non e’ quello tra immigrati e italiani, ma quello tra sfruttati e sfruttatori)

  70. Fiora ha detto:

    @70 ma anche quella dell”immigrato che torna in patria e viene richiamato” è una bubbola.
    Che io sappia non si verifica nella realtà .
    ogni tanto una sanatoria-chi-c’è-c’è e avanti.
    una deriva irrefrenabile. Cie e decreti-carta di-cesso nulla possono…come vuotare il mare col cucchiaio.
    Io non mi schiero. Osservo e traggo le conclusioni…meglio legalizzare. come le sostanze stupefacenti. Regolamentare i flussi migratori è una battaglia persa.

  71. hobo ha detto:

    @fiora

    eh, non proprio. c’e’ questo e quello. quando fanno il decreto flussi, chi puo’ si mette in regola con quello. chi non riesce con quello, aspetta la sanatoria. il punto e’ che questa situazione di illegalita’ solamente formale (gli immigrati che delinquono realmente sono una piccola minoranza) e questa politica di carota e bastone, fanno molto comodo a una parte disonesta di mondo imprenditoriale, e danneggiano la parte onesta, oltre ovviamente ai lavoratori dipendenti.

    le leggi non sono mai neutre, registrano dei rapporti di forza. le leggi kafkiane sull’ immigrazione in italia vanno a tutto vantaggio di quella parte disonesta di imprenditoria di cui parlavo sopra. a questa imprenditoria disonesta la forza deriva dalla facilita’ con cui fanno presa i discorsi xenofobi, in una societa’ come quella europea che e’ vecchia e spaventata, e che ha un passato coloniale non proprio edificante.

  72. Sandi Stark ha detto:

    @ 72 L’Austria no ga nissun passato coloniale. In Austria no succedi storie come quele del CIE de Gradisca e i immigrati sta meio dei non immigrati italiani.

    I ospiti del CIE provien anche da Paesi dove xe meno corruzion e delinquenza de l’Italia. pertanto i xe mediamente più onesti dei ‘taliani.

    No capisso perchè ve ostinè a considerar l’Italia in “Occidente” @5.

    L’Italia xe terzo mondo ormai, inutile far finta del contrario.

  73. hobo ha detto:

    cio’ sandi, ara che go scrito europa, miga austria, sa?

    mi go scrito che l’ europa ga un passato coloniale. inghilterra, spagna, portogallo, italia, germania, belgio, olanda, francia i ga un passato coloniale.

    l’ ategiamento “i vien qua a farse mantenir” (mentre come se vedi nel video xe vero el contrario) xe fio del ategiamento coloniale “semo andai la’ a farghe le strade”.

  74. Jasna ha detto:

    “purtroppo scatta il senso di umiliazione che uno ha quando torna nel paese dal quale è partito come se fosse un perdente oppure l’umiliazione di dire a chi l’ha visto partire che ha sbagliato tutto.” (vico)

    E’ vero. Ho sentito parlare un ragazzo che credo venisse dal Congo che raccontava di come l’immigrato medio, prima di scendere dai parenti in Africa, si procura un completo giacca e pantalone e si presenta dai suoi con quello. Il primo giorno è in ordine, si fa vedere in piazza e parla di quanto gli vadano bene le cose. Il secondo giorno ha ancora lo stesso vestito. Il terzo giorno il colletto è ormai un po’ sgualcito, ma va ancora in giro con quello, perché è impensabile dire quanto in realtà sia dura in Europa (e forse perché il modello occidentale è culturalmente ancora vincente da quelle parti, purtroppo).

  75. Tergestin ha detto:

    Mi giuro de gaver sentido piu’ volte -no se dimentica fazile, specie se te ghe fa de sora casini, dopo- frasi e discorsi tipo:

    “Se no vigniva qua l’Italia finivi soto i cativoni comunisti”
    “Quando a Roma vi era la civilta’ voi mezzi barbari vi dipingevate la faccia con lo sterco”
    “Perche’ parli in dialetto? Qui siamo in Italia e si parla Italiano”
    “Voi Triestini…..non vi capisco proprio, sempre ubriachi, scontrosi, tutti che scopano con tutti e si fanno le corna. Non sapete come vivere e divertirvi”
    “Ma quale Austria e Austria, qui c’erano i Romani, i latini, la civilta’ italica….”

    Go diversi testimoni e amici che ga sentido discorsi de tal fatta.
    No xe colonialismo, magari “light” se volemo, questo qua?

  76. Jasna ha detto:

    @Tergestin
    Quando vivevo in Austria erano gli austriaci a dire a me le cose che gli italiani hanno detto a te. A volte anche solo perché, secondo loro, gli occhi azzurri non potevano certo essere italiani. Quindi…

  77. capitano ha detto:

    Non sono riuscito a inserire il video: mi spiace per l’assenza di sottotitoli in italiano.

    http://youtu.be/fR793y5JNRw

  78. hobo ha detto:

    @tergestin

    l’ atteggiamento dell’ italia nei confronti di chi viveva nelle terre conquistate nella prima guerra mondiale (soprattutto nei confronti di sloveni e croati) e’ stato di tipo coloniale. “vi abbiamo portato la civilta’ eccetera.”

    pero’ io qui parlavo di una cosa diversa, e cioe’ stavo dicendo che l’ atteggiamento dell’ italiano (e dell’ europeo) medio nei confronti degli immigrati, soprattutto africani, e’ figlio del colonialismo italiano (europeo) in africa. ci sono secoli di pubblicistica sugli “indigeni”, descritti quando andava bene come puri elementi del paesaggio, quando andava male come selvaggi da spazzare via in nome del progresso. nemmeno in nome di una cultura supposta superiore. proprio in nome del progresso, come gli alberi che andavano abbattuti per costruire strade e ferrovie.

  79. hobo ha detto:

    @capitano

    el mulo slavoj no xe mona.

  80. Fiora ha detto:

    @80 OGGI , HOBO, OGGI!!! dipendesse da te come tratteresti il problema?
    Lo straniero che entri irregolarmente in Italia e sia ristretto in un “Centro di Identificazione in attesa d’Espulsione” per il solo “reato” che non sia l’irregolarità stessa della sua presenza sul territorio, a scanso delle note situazioni di sfruttamento e tutto il resto di negativo sopra descritto, come ti regoleresti tu?
    Io gli darei cento euro e gli direi in bocca al lupo.
    Per altruismo? macché! per realismo e perché risparmio è primo guadagno! 😉

  81. Fiora ha detto:

    un rischio c’ è anche con questa prassi. che lo straniero così gratificato anziché bruciare i materassi…si ripresenti puntualmente a farsi ri-identificare.
    Semplicemente per dire che serve poco filosofeggiare sul prima ,ma che il problema E’ ADESSO e di portata Biblica tant’è che è meglio rinunciare a risolverlo con Cie -espulsioni e compagnia bella..

  82. capitano ha detto:

    Qui siamo davanti ad una soluzione sbagliata di un problema che non sappiamo nemmeno se esista.
    Stiamo parlando della pratica non sapendo se la teoria, ovvero la formulazione stessa del problema sia stata fatta correttamente. La stessa formulazione errata del problema potrebbe essere fonte di problemi più grandi (e così è per quanto riguarda quello dell’immmigrazione).
    E’ qui che i movimenti xenofobi e i loro lacchè cibernetici che popolano i blog ravanano.
    Se dobbiamo parlare di immigrazione bisogna parlare di eguaglianza dei diritti, di economia globale, di razzismo, e quando saremo sicuri che il problema è stato posto correttamete potremo passare alla ricerca di una soluzione corretta.

  83. hobo ha detto:

    fiora, l’ho gia’ detto. il problema e’ a monte, e’ nel fatto che ci sia il *reato* di immigrazione clandestina. questo reato e’stato introdotto da maroni un paio di anni fa, non nel 1989 come ha scritto sfsn qui sopra. il secondo problema e’ nell’ assenza del premesso di soggiorno per ricerca lavoro: questa assenza obbliga i lavoratori immigrati a passare per un periodo di “clandestinita'”. gia’ agendo su questi due punti, si risolverebbe una parte della questione.

    ma il problema vero, per come la vedo io, sta nelle motivazioni economiche alla base delle politiche repressive. le politiche repressive servono a creare una riserva di lavoratori disposti a lavorare a basso costo, perche’ ricattabili. sempre per come la vedo io, e’ li’ che nasce la xenofobia, perche’ questa situazione crea un peggioramento dele condizioni di lavoro per tutti, anche per gli autoctoni. la xenofobia poi giustifica le leggi repressive, e si crea un circolo vizioso.

    quindi se si vuole andare alla radice della questione della clandestinita’, secondo me bisogna cominciare a mettere in discussione certi meccanismi del sistema economico e produttivo.

  84. dimaco il discolo ha detto:

    mi iero deso dale parti de gradisce ob soci e no me par che se la pasi tanto mal sta gente. iera tuti in giro e far bagno tala Soca. Mal no ghe va sicuro. Meio che nei posti da dove che i vien.

  85. hobo ha detto:

    dimaco, te se sconfondi con quei del cara (centro assistenza richiedenti asilo), che i pol andar dentro e fora perche’ no i xe detenuti. qua se sta parlando del cie, che xe una roba diversa, anche se se trova nela stessa ex caserma.

  86. Hafez ha detto:

    Mi meraviglio che una “mente”come te capitano non abbia già risolto tutto!Ma forse pochi ti seguono,e questo pregiudica l’enorme mole di sapienza che ti contradistingue….rendendo vani gli immani sforzi….

  87. dimaco il discolo ha detto:

    mi so solo che i se stava magnando mia fia coi oci nianca no gavesi mai visto una mula. e la cosa la iera parechio fastidiosa. sinceramente pwnavo de dirghe quatro parole ma poi go pensa he xe meio lassar star. tanto se i se avicinava tropo il can el fazeva el suo lavoro sicuro.

  88. hobo ha detto:

    dimaco, ma questo cosa c’entra col fatto che fossero del cara e non del cie?

    voglio dire: sulla stampa si fa una confusione premeditata tra le due strutture, per negare che il cie sia una prigione. io faccio notare questa cosa, e tu mi ribatti parlando di come quei tali guardavano tua figlia. capisci che non c’entra?

  89. Hafez ha detto:

    Ogni casa una caserma….

  90. isabella ha detto:

    Se è per questo, caro dimaco, quando sono andata in Sicilia per la prima volta i siciliani mangiavano anche me con gli occhi, bionda e pallida del nord 😉

  91. dimaco il discolo ha detto:

    si ma non avevi 14 anni

  92. sergio ha detto:

    in questo momento lungo di crisi non abbiamo nessuna neccessità di manodopera, ci sono milioni di disoccupati italiani e ex emigrati, l’Italia è alle corde, i pensionati sono alla fame, io penso che dobbiamo pensare prima per la nostra gente e poi se avanza per gli altri, i Cie costano, e giustamente, questa è la legge, se non si riesce a risalire alla provenienza e cognome della persona è giusto che rimanga nei centri fino all’indagine conoscitiva, chi non vuole dare le proprie generalità e provenienza è sempre sospetto, dobbiamo sopportare di tutto ribellioni incendi, daneggiamenti, materiale che costa, penso che a casa loro non lo farebbero, ma sanno che da noi si può fare, e se ne approfittano, ci sono anche delle ingiustizie, ma ogni nazione ha le proprie leggi, e quando si emigra in una nazione bisogna comportarsi civilmente, ed osservare le leggi, l’ Italia ha salvato molte persone durante la traversata, abbiamo speso milioni,altri paesi non l’hanno fatto, non abbiamo più soldi per affrontare una nuova ondata di immigrazione, pensiamo ai nostri pensionati che non riescono a finire il mese

  93. dimaco il discolo ha detto:

    isa quando si tratta di mia figlia divento quanto di più simile puo esseri a un psicopatico omicida senza la benhè minima traccia di pietà o coscienza. 🙂

    http://images2.fanpop.com/images/photos/3600000/Jason-Voorhees-horror-legends-3695875-320-240.gif

  94. hobo ha detto:

    @94

    non c’e’ nessuna “nuova ondata” di immigrazione. c’e’ un’ ordinaria routine di di leggi farraginose, di sfruttamento tollerato, di vita grama e anche di detenzione in cie.

    e gli immigrati non vengono qui perche’ qualcuno “si occupi di loro”, soprattutto se occuparsi di loro significa imprigionarli in strutture come i cie.

    gli immigrati vengono qui per lavorare. producono il 10% del pil pur essendo solo l’ 8% della popolazione. versano il 5% del gettito fiscale, ricevendo in servizi dallo stato solo il 2,5%. eccetera.

  95. Hafez ha detto:

    Quì il lavoro lo fanno anche gli italiani,perchè è necessario,e tra l’italiano e l’immigrato viene scelto il secondo a pari retribuzione,perchè più manovrabile;i dati che dai tu sono incompleti,perchè tutti i danni e spese collaterali non li nomini;ci sono individui,che sperperano denaro con operazioni di facciata,del tutto inutili:il comune di Monfalcone,con la passata gestione,ha pagato di tasca “nostra”un ampio appartamento ai bengalesi a scopo di preghiera,per anni,mentre gente dei nostri arrancavano per arrivare a fine mese;quindi i tuoi dati vanno bene per te,non per me;poi è messo nel gioco,che lo stesso può durare poco? Finito il lavoro,si ritorna in patria,senza se o ma,per quel che mi riguarda.

  96. capitano ha detto:

    Tu non preghi? Lo diciamo quali sono le forze politiche che non vogliono moschee nelle città?

  97. zerial sergio ha detto:

    intanto non è vero che gli sbarchi sono finiti a Lampedusa e solo Lampedusa sono sbarcati questo mese 140 immigrati, e siamo solo all’inizio dell’estate,

    mi pare che ci sono molti centri umanitari e altro governo compreso ad occuparsi dei immigrati, ti ricordo che abbiamo qualche milione di disoccupati

    ti faccio presente che gli immigrati hanno mandato ai loro paesi 7,39 miliardi di euro,soldi non spesi in Italia

    ti faccio presente per l’ennesima volta, (alla quale non hai risposto) che ci sono delle regole in Italia come negli altri paesi che noi italiani, dobbiamo rispettare, non vedo perchè uno che viene clandestinamente in Italia possa fare quello che vuole,non debba dare nome e cognome e provenienza non avendo neanche una carta d’identità, perchè non provi tu ad emigrare in un stato africano o altro senza carta d’identità, mi vien da ridere, in tutti i casi con la recessione che abbiamo con la disoccupazione, con i soldi che dovremmo prendere dalla comunità europea che critica le decisioni del governo italiano ma non dandoci un soldo per le spese e non volendo la spartizione in Europa degli immigrati cosa si può fare non avendo soldi????

  98. hobo ha detto:

    sergio, con tutto il rispetto, una volta che uno ha pagato le tasse, coi suoi soldi puo’ fare quel cavolo che gli pare. puo’ andare a troie, puo’ giocarseli al videopoker, oppure puo’ mandarli alla famiglia in tanzania.

  99. hobo ha detto:

    @capitano#98

    ma si’, e diciamo anche che qua a trst le chiese sono di proprieta’ del comune.

    cioe’ il comune di trst possiede degli spazi che mette a disposizione dei cattolici per pregare.

  100. Hafez ha detto:

    Certo che prego cap.ma le regole della religione mussulmana dicono chiaramente,che in caso di assenza di luoghi di culto,il fedele può pregare ovunque;non sono contrario alle moschee,ma le spese devono essere a carico di chi le vuole costruire e usare,non foraggiate con denaro pubblico;tra l’altro gli enormi danni compiuti dalla giunta Pizzolitto sono noti a tutti,e aggiungiamo il foraggio ai bangla;poi nessuno ha colpe di nulla….e sono 20 anni che questi signori governano in questi sistema….Prova a diffondere la religione cristiana in Bangla Desh e vediamo cosa ne esce….forse in India te la caveresti,ma l’ex Pakistan è un tantino più estremo…

  101. Hafez ha detto:

    Mai visto un tanzaniano in giro…..

  102. hobo ha detto:

    ah si’,sono d’ accordo, lo stato non dovrebbe sborsare un centesimo per i luoghi di culto. a partire da quelli cattolici:

    http://www.retecivica.trieste.it/new/admin/allegati_up/allegati//DX_0070_120111.pdf

  103. hobo ha detto:

    @hafez#103

    quello che va a al nocciolo della questione…

    perche’ tanzaniani? perche’ nell’ articolo postato da sergio al #99 c’era scritto che i tanzaniani in italia sono i primi per le rimesse.

    ma perche’ ti rispondo, poi?

  104. Hafez ha detto:

    Bene,in qualcosa siamo d’accordo.

  105. capitano ha detto:

    Ma ovvio che va data risposta. Qual era il partito politico che investiva i soldi dei rimborsi in Tanzania e poi gridava no alle moschee?

  106. Hafez ha detto:

    D’accordo sul 104;rispondi perchè voi di sinistra dovete dimostrare di essere aperti a tutti….se no vi si può accusare di parzialità.Dico bene?

  107. Hafez ha detto:

    Non il mio di certo;mai votato per quel partito.

  108. Hafez ha detto:

    Anzi ti dirò,che quel partito,doveva venire casa per casa a liquidarci….mai visti,neanche con il teleiscopio….a dire il vero,io speravo in un randez vous con la Seganti….e parliamo di molti anni fa…è tuttora in forma…

  109. hobo ha detto:

    bon hafez (#108), se vuoi smetto di rispondere, cosi’ dimostro che noi di sinistra siamo intolleranti. dimmi tu cosa preferisci. a me non mi cambia niente.

    comunque a me non mi frega di essere aperto a tutti. anzi, proprio non voglio essere aperto a tutti. io non voglio essere aperto ai fascisti, ex, neo, post… ai rossobruni, ai leghisti, e ai fondamentalisti di qualunque religione.

  110. G.B. ha detto:

    a Sergio: cifra in difetto e sembra solo per Gradisca!!!!

  111. capitano ha detto:

    #108 ma quelli di sinistra sono il tuo grande Altro?

  112. Hafez ha detto:

    Ti rispondi da solo cap?Brutto segnale…..

  113. Hafez ha detto:

    @Hobo.Bene così si fà,il nemico è nemico,e si combatte!Del resto tendere la mano a voi,è come invitare a nozze Belzebù….come minimo ti rovina la festa,se non peggio…..

  114. sergio ha detto:

    @ hobo, egregio hobo mi pare che tu hai postato un link dove si parla di pil di pensioni pagate dai immigrati, io ti ho mandato un link dove dicono che gli immigrati hanno mandato nell’ultimo anno 7,39 miliardi e 39 milioni di euro, è giusto, loro hanno il diritto di fare quello che vogliono con i propri soldi, ma sono soldi che non vengono consumati in Italia le fabbriche lo stato questi soldi non li vede ed è un danno per l’Italia, è come se gli italiani (tanti lo fanno) portassero il denaro in Svizzera o in altri paradisi fiscali, dunque qualche danno lo fanno al nostro paese, poi come sempre non rispondi alle mie domande, rispondi a quello che ti fà più comodo, leggiti la mia risposta in totale indirizzata a te e rispondi, voi di sinistra rispondete a quello che vi fa comodo, l’obiettività non è il vostro forte,

  115. sergio ha detto:

    @ G:B: scusa non ho capito quello che hai scritto, me lo vorresti gentilmente spiegare, grazie sergio

  116. sergio ha detto:

    @ hobo
    comunque a me non mi frega di essere aperto a tutti. anzi, proprio non voglio essere aperto a tutti. io non voglio essere aperto ai fascisti, ex, neo, post… ai rossobruni, ai leghisti, e ai fondamentalisti di qualunque religione

    esatto così parlano quelli di sinistra,cioè non parlano, non accettate il dialogo, cosi devi dialogare fra di voi di sinistra, non avrai mai aperta la mente a 360 gradi questo è il vostro male, devi essere anche molto giovane

  117. hobo ha detto:

    sergio, tanto per cominciare se tu scrivi un commento cambiando nick, il commento va in moderazione, e quindi gli altri utenti non lo possono leggere finche’ non viene sbloccato. adesso e’ stato sbloccato e lo posso leggere, ma tieni conto che io non passo le giornate ad aspettare quel che scrivi tu, per cui vista la tua arroganza mi verrebbe voglia di non risponderti. se rispondo lo stesso non e’ certo per fare un favore a te, ma per mettere in circolo idee e informazioni

    fatta questa premessa, il paragone coi paradisi fiscali non ha senso, perche’ gli immigrati su quei soldi hanno pagato le tasse e i contributi in italia. una volta che hanno fatto questo, coi loro soldi possono fare quel che vogliono. possono anche buttarli nel cesso, per dire, non hanno nessun obbligo ne’ legale ne’ morale di spenderli in italia. altrimenti devi prendertela anche coi triestini che fanno la spesa in slovenia, o con quelli che comprano tutto via internet facendoselo spedire via dhl. o con chi compra macchine giapponesi o computer apple prodotti in cina.

    per il resto, come ho gia’ scritto, complessivamente lo stato italiano riceve in tasse dagli immigrati piu’ soldi di quanti poi restituisce agli immigrati stessi sotto forma di servizi. per gli italiani e’ il contrario, vista l’ eta’ media estremamente alta. se l’ imps non e’ gia’ collassato e’ grazie ai contributi pagati dagli immigrati. e cosi’ via.

    140 boat people non sono una “nuova ondata di immigrazione”. e in generale gli sbarchi costituiscono solo una minima percentuale degli arrivi. ma vengono enfatizzati perche’ sono efficaci dal punto di vista della comunicazione.

    infine le leggi non sono *La Legge*. le leggi fissano certi rapporti di forza e di potere, e vanno giudicate per i risultati che si propongono di ottenere e per quelli che poi realmente ottengono. le leggi restrittive sull’ immigrazione servono a creare una riserva di lavoro a basso costo. producono clandestinita’ invece di contrastarla. queste leggi vanno cambiate.

  118. Hafez ha detto:

    Salvati dagli immigrati!!Allora bisogna che ne arrivino altri,e poi altri ancora….se no siamo spacciati per sempre! Ci mettiamo un po’di musica hard,in sottofondo…prendiamo in prestito le note di “The Mob rules” dei mitici Black Sabbath!Ah,il titolo:”La razza estinta”.

  119. hobo ha detto:

    @121

    non c’entra il fatto che si tratti di immigrati, c’entra il fatto che si tratti di persone dall’ eta’ media piu’ bassa.

  120. sergio ha detto:

    e ancora non mi hai risposto ti pare che con la situazione di recessione, con il 9,8% di disoccupazione e con altri lavoratori in cassa integrazione con lo stato che non ha neanche i soldi per mettere in pensione gli esodati tu vai a parlare di immigrazione, devi essere e scusami un gran incosciente, non mi permetterei mai di offendere nessuno, non è nella mia mentalità, come in ogni Blog ognuno espone le proprie idee, se tu la vuoi pensare così pensala pure, io ho un opinione differente, io leggo tutte le opinioni e ne traggo una riflessione, ma tu continui nelle tue idee, dimmi come faremo a pagare le spese di tutti gli immigrati che verranno, dice un proverbio “i morti si contano dopo le battaglie” e stai sicuro che l’immigrazione non si fermerà, ma se tu che sei sicura di cosa scrivi hai anche un idea di come faremo a mantenere queste persone, spiegamela,una volta per tutte, perchè nelle tue risposte ancora non mi hai detto DOVE NOI CON LE TASSE CHE GIA’ SONO ALTISSIME ANDREMO A RECUPERARE I SOLDI PER MANTENERE QUESTI IMMIGRATI dato che di lavor non ne abbiamo neanche per i nostri lavoratori italiani, ti dirò che questo governo non da più tante notizie di sbarchi, se poi vuoi cambiare le leggi lo devono fare i tuoi parlamentari, ma fin che restano queste bisogna rispettarle.

    ancora una volta e poi basta ti domando come si fa ad affrontare la situazione con una assoluta mancanza di soldi da parte del governo e da noi contribuenti che siano tassati al massimo, saluti sergio

    io ogni tanto metto in mio cognome i pseudonimi non fanno per me, una persona non deve aver paura di quello che pensa e scrive

  121. hobo ha detto:

    e io ti ripeto per l’ ennesima volta che gli immigrati non vengono mantenuti dallo stato ma si mantengono da soli col loro lavoro. e con le tasse e i contributi che pagano, contribuiscono a mantenere l’ enorme numero di pensionati che c’e’ in italia.

  122. hobo ha detto:

    ah si’, sergio#119

    non vedo perche’ dovrei essere aperto a chi predica la chiusura in recinti razziali o religiosi, come fanno appunto i fascisti, i leghisti, i rossobruni e i fondamentalisti religiosi di tutti i tipi.

  123. ufo ha detto:

    Ma quanto siete bravi a far di ogni erba un fascio. Basta lasciarvi giocare per un istante e subito ogni immigrato diventa d’ufficio un clandestino, e nello stesso afflato viene pure dato per certo che lavora in nero. Avete mai provato a chiedere in Camera di Commercio quante sono le imprese registrate ad immigrati?

    Ho l’impressione, comunque, che buona parte di quanti si sono messi a baruffare dopo aver letto l’articolo segnalato da ‘sergio’ al @100 si sono accontentati di leggere quello (la sintesi di una sintesi dello studio originale) invece di risalire il filo delle citazioni fino alla fonte ultima, uno studio della Fondazione Leone Moressa su dati Bankitalia. Studio che spiega come, per la regione Friuli, il totale delle rimesse degli immigrati è pari al 0.16% del PIL regionale. Meno di quanto spendiamo in marche da bollo. Mi state dicendo che la colpa della disoccupazione è di chi lavora e poi manda i soldi alla famiglia, mentre i brillanti risultati di oltre mezzo secolo di voto fatto ‘turandosi il naso’ è irrilevante?
    Sempre secondo lo stesso rapporto (ma su base nazionale, non c’è una suddivisione per regioni) è bene prendere atto che quasi la metà di quelle rimesse va a finire in Cina, paese che nello stesso periodo ha importato beni dall’italia per oltre tredici miliardi di dollari. Miliardi che, per analogia, non vengono spesi in Cina e le fabbriche cinesi e lo stato cinese questi soldi non li vedono, ecc. ecc. Un altro quarto di queste rimesse, per informazione, risulta andare in direzione di paesi europei (il 27,4%).

    Ma perché non contiamo i soldi che invece restano? Sempre nello stesso periodo – copio la sintesi fatta da TG24 di Sky del Dossier statistico sull’immigrazione della Caritas:
    Gli immigrati sono il 10% degli occupati dipendenti, il 3,5% dei titolari di impresa; incidono l’11,1% sul Pil; pagano 7,5 miliardi di contributi previdenziali; dichiarano al fisco un imponibile di oltre 33 miliardi (i dichiaranti stimati in quasi 2,7 milioni)…
    …Il dossier sottolinea poi che negli anni 2000 il bilancio Inps è risultato in attivo (fino a 6,9 miliardi) grazie ai contributi degli immigrati.
    “.

    Avete qualche parente in pensione? In questo momento sono gli immigrati che gliela stanno pagando, quella pensione. Sarebbe educato almeno dirgli grazie.

  124. isabella ha detto:

    Boh, mia mamma ha lavorato 40 anni in cotonificio, forse la pensione se l’è pagata da sola.

  125. Sandi Stark ha detto:

    Ciò, e serar dentro el CIE i parlamentari e molàr i immigrati?

  126. ufo ha detto:

    No, Isabella. L’ha pagata a chi è andato in pensione prima di lei, sperando che quando toccava a lei ci sarebbe stato qualcuno a versare a sua volta soldi all’INPS, che con quei soldi avrebbe poi pagato le pensioni. Puo piacere o meno, ma il meccanismo previdenziale è questo. Ed è così che quando toccherà a noi – visti i trend demografici – senza gli immigrati ci sarà un pensionato a carico di ogni disoccupato.

    P.S.: solamente a scanso di malintesi, nulla di quanto ho scritto intendeva suggerire che i pensionati attuali non si siano ben che guadagnati il diritto alla pensione.

  127. isabella ha detto:

    Sì lo so ufo, infatti apprezzo la tua ultima frase.
    Era più corretto che io dicessi che mia mamma la pensione se l’è guadagnata 😉

  128. capitano ha detto:

    @115 guarda che sei tu quello che non riesce a conciliare qu7ello che scrive.
    A te il multiculturalismo e il liberalismo politico di sinistra che auspica anche la libertà di culto sta bene quando devi raccontarci di che fede sei, ma gli dai contro perchè ti reputi di destra.
    Vedi un po’.

  129. sergio ha detto:

    siamo duretti di comprendonio eh, ho capito che gli immigrati pagano le tasse si mantengono da soli, ma io stavo parlando dei clandestini, e di tutti quelli che stanno venendo in Italia, non si parlava del Cie???, Io non stavo, e non sto parlando di quelli che lavorano regolarmente, l’argomento era basato su Cie e di quelli che purtroppo in futuro verranno in Italia, vatti a leggere bene quello che ho scritto,

    però come al solito alla semplicissima domanda di come faremo a dare un lavoro e mantenere i prossimi che stanno venendo nessuno ha risposto,

  130. Hafez ha detto:

    @cap.Non pregiudico la libertà religiosa,se questa segue gli scritti di riferimento.@mr.hobo dimentica i ricongiugimenti famigliari che mr.prodi ha elargito ai famigliari di chi,avendo lavorato in regola,in Italia,per mesi 3 (tre);avendo i genitori l’età di 64 anni,potevano godere a vita,di un assegno pari a una minima,non avendo lavorato 1/2 minuto e pagato nulla;annessi e connessi costavano allo start di questa tragicomica rappresentazione 50/60 milioni di euro….alla faccia di chi avendo magari 20 anni o più di contributi e perso il lavoro,deve ricorrere a aiuti vari,ed è quindi disprezzato da chi ha legiferato quella follia,bravi loro,bravo Hobo,che nei suoi calcoli si è ben guardato dal mettere questa situazione;poi se vogliamo guardare le spese dei clandestini arriviamo dove?A Malta non li vogliono,la Spagna di sinistra li ha mitragliati,in Grecia sanno già cosa gli attende,e possiamo proseguire.E questi pagano le pensioni a noi….trattasi di personaggi che vogliono avere ragione a tutti i costi,quindi imporre il loro pensiero,per fortuna,mr hobo,molti di sinistra si smarcano da questi non ragionamenti,ne hanno le scatole piene.

  131. hobo ha detto:

    lo stato che mantiene i clandestini? e come fa, se sono clandestini? un po’ di logica.

    nella maggior parte dei casi poi la clandestinita’ e’ semplicemente una condizione indotta dalle leggi che non prevedono il permesso di soggiorno per ricerca lavoro.

    i cie costano allo stato. ma sono anche un business per chi li gestisce. chi ci finisce dentro non e’ contento, tanto e’ vero che spesso cerca di scappare, oppure si suicida.

    come ho gia’ detto, il cie e’ un ingranaggio nel meccanismo generatore di clandestinita’. fa parte di una macchina repressiva messa in piedi dallo stato per mantenere una riserva di lavoro a basso costo a tutto vantaggio degli imprenditori disonesti.

    quel che e’ fuori da ogni logica comunque e’ lamentarsi dei costi del cie, e contemporaneamente chiedere 10 100 1000 cie per rinchiuderci dentro piu’ gente possibile.

  132. hobo ha detto:

    @133

    la legge sui ricongiungimenti familiari di cui parli era semplicemente l’ attuazione di una normativa europea:

    http://www.altalex.com/index.php?idnot=10681

    e’ stata votata nel 2007, e nel 2008 e’ stata modificata dal nuovo governo. quindi, qualunque cosa si pensi di quella legge, non e’ piu’ in vigore dal 2008, e quindi non produce i costi che tu stai paventando.

  133. dimaco il discolo ha detto:

    come ho gia’ detto, il cie e’ un ingranaggio nel meccanismo generatore di clandestinita’. fa parte di una macchina repressiva messa in piedi dallo stato per mantenere una riserva di lavoro a basso costo a tutto vantaggio degli imprenditori disonesti.

    cosa pretendi da uno stato che incamerai sms solidali per i terremotati, li gira a una finanziaria che li usa ome garanzxia per oncedere prestiti ai sudetti terremotati, e chi non ha più nulla nemmeno un lavoro ed è considerato a rischio non vede un centesimo.

  134. hobo ha detto:

    che fai dimaco, mica vorrai insinuare che lo stato favorisce le banche e le societa’ finanziarie? e’ cosi’ bello e comodo pensare che le cose vadano male per colpa degli immigrati. permette di non mettere in discussione il sistema. as usual.

  135. dimaco il discolo ha detto:

    peronami se per un microsecondo l’ho pensato, hobo. Non mi permetterei mai. 😀

  136. dimaco il discolo ha detto:

    sinceramente penmso che sarebbe ora che la gente si svegli, che mandi a fan….o il calcio e la tv e si guardi in giro. Ma nutro pochissime speranze che ciò accaea. Non è nel DNA degli italiani.

    Come si fa a fare una rivoluzione se alle 11 e 30 c’è forum, poi ‘è studio apero, poi amici, poi la signora in giallo ecc. Nel palinsesto non c’è posto per una rivoluzione.

  137. sergio Zerial ha detto:

    @Dimaco il discolo, ma come non lo sai ?La rivoluzione è già cominciata, ed è anche pacifica, ti dice niente il movoimento 5 stelle?,

    come al solito nessuno della sinistra e specialmente hobo, non mi sa spiegare cosa faremo dei prossimi immigrati che sbarcheranno in Italia, proprio una domanda che fatta più volte, non ha assolutamente voglia rispondere

  138. Jasna ha detto:

    @sergio zerial
    “cosa faremo dei prossimi immigrati che sbarcheranno in Italia”

    FAREMO? Cioè, tu pensi di avere un ruolo attivo nella gestione di altri esseri umani? Ma ancora prima, pensi che gli esseri umani vadano amministrati come fossero beni materiali?

  139. hobo ha detto:

    sergio, l’ italia fara’ quello che ha sempre fatto, li chiudera’ in cie per qualche settimana e poi li rimandera’ indietro. oppure li rimandera’ direttamente indietro senza farli passare dal cie. per cui non capisco di cosa ti lamenti. tutto va esattamente come piace a te: ci sono leggi repressive, e chi sgarra e’ rinchiuso in gabbioni di ferro sotto il sole.

  140. hobo ha detto:

    intanto pare che l’ accordo italo-libico sia sopravvissuto a gheddafi, e che l’ italia ricomincera’ a finanziare i campi di prigionia nel deserto libico.

    http://www.repubblica.it/solidarieta/profughi/2012/06/19/news/livia_ermini-37510944/

    quindi sergio puoi dormire sonni tranquilli. grazie alla ministra cancellieri gli sbarchi diminuiranno, e i carcerieri libici ricominceranno a stuprare a spese nostre le donne eritree nelle baracche di latta.

  141. Hafez ha detto:

    Ne sono arrivati oggi 130….senza orario,senza bandiera…..x i giochi senza frontiera.

  142. sergio Zerial ha detto:

    @ Jasna

    FAREMO? Cioè, tu pensi di avere un ruolo attivo nella gestione di altri esseri umani? Ma ancora prima, pensi che gli esseri umani vadano amministrati come fossero beni materiali?

    penso che io e neanche tu non avremo un ruolo attivo diretto nella questione degli esseri umani, tu esprimi un’opinione logicamente differente dalla mia, ma con le tasse lo abbiamo tutti, anche tu non hai risposto alla mia domanda, o forse interpretato male, o forse non capita, ,

    ITALIA OGGI E’ NELLE CONDIZIONI DI RICEVERE ALTRA IMMIGRAZIONE ?????

    E’ LOGICO CHE CON PERSONE CIVILI CI SI DEBBA
    COMPORTARE CIVILMENTE, CON CHI NON LO E’ BISOGNA INSEGNARLI AD ESSERLO, E SE NON LO VUOLE SI DEVE MANDARLO A CASA SUA, a parte questo, mi pare che da noi ci trattano come beni materiali perche ci stanno portando via l’impossibile in denaro con le tasse

    @hobo
    non è che tutti gli immigrati vengano dalla Libia ci sono altri paesi da cui provengono, io sono sicuro, e vedremo chi ha ragione che ne arriveranno molti e molti altri, la mia domanda è chiara, ma tu forse non l’hai ancora capita, e se invece avessi torto come risolveresti la situazione lavoro??? Con che soldi ???

  143. Jasna ha detto:

    @145 Sergio, ma cosa vuoi fare? Tirare su muri di cemento sulle coste e sui confini? Non si può.

    Tu cosa faresti, esattamente? Chiedi tanto agli altri, ma è chiaro che aspetti una precisa risposta per poi dare la tua di segno opposto. Ok, ti do l’assist, la mia risposta è: apriamo le porte ai migranti e porgiamo l’altra guancia. Ora, al mio segnale, scatena l’inferno.

  144. sergio Zerial ha detto:

    grazie per la conferma Havez
    http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo1050155.shtml

    e questi non sono che l’inizio

  145. hobo ha detto:

    sergio, i boat people arrivano dalla libia (l’ anno scorso durante la guerra arrivavano dalla tunisia).

    chi arriva in barca deve essere assistito. su questo non ci piove. lo dicono le leggi della navigazione. se tu pensi che debbano essere lasciati affogare o presi a mitragliate, abbi il coraggio di dirlo chiaramente, invece di continuare a fare domande oziose. fatti la tua rivoluzione col M5S, cosi’ finalmente potrai goderti lo spettacolo dell’ esercito che spara sui profughi. nel frattempo, potresti andare al campo di kufra a goderti lo spettacolo dei poliziotti libici (pagati da noi, con le nostre tasse) che torturano gli uomini e stuprano le donne.

    detto questo, gli immigrati che arrivano in italia sui barconi sono una quantita’ minima rispetto al totale. si parla di 20-30 mila all’ anno. concentrare l’ attenzione in modo maniacale sugli sbarchi serve solo a creare artificialmente un clima di emergenza che non c’e’. e’ pura demagogia. serve appunto a giustificare le leggi repressive, che a loro volta servono a mantenere nella clandestinita’ centinaia di migliaia di lavoratori (arrivati col visto turistico), che vanno a costituire la riserva di lavoro a basso costo di cui parlavo prima.

  146. sergio Zerial ha detto:

    e anche qui non hai letto bene, io non chiedo agli altri cosa fare, io ho posto la domanda a chi è favorevole oggi all’immigrazione, con che soldi accoglieremo i nuovi arrivati??, A quanto pare arrivano, con la recessione che abbiamo, tasse,2 terremoti (Emilia Romagna e Abruzzo da ricostruire) , milioni di disoccupati, esodati, cassa integrazione, etc. l’Italia è alla frutta, io non ho bisogno di domandare, la nostra situazione economica non ci permette ulteriori spese, tu dove vivi ti rendi conto o no??? Forse vivi in Slovenia?
    Poi se tu vuoi mantenerne qualcuno io non ho nessun problema, il problema è e sarà che ne verranno molti, e non troveranno lavoro, o vuoi dare la priorità agli immigrati invece che ai nostri connazionali??

  147. hobo ha detto:

    sergio, per l’ ennesima volta. gli immigrati non costano allo stato. quello che costa allo stato e’ mantenere l’ apparato repressivo che a te piace tanto, di cui fanno parte i cie.

    (a parte ovviamente le spese -risibili, nel bilancio dello stato- per l’assistenza ai profughi, quel minimo di decenza umana che l’ ottava potenza economica del mondo ha il dovere di garantire.)

  148. sergio Zerial ha detto:

    @ Hobo,
    caro ragazzo perchè non fai come ha fatto la mia famiglia ha addottato una bambina a distanza con Action-aid, se vuoi la documentazione non hai che domandarla, si eviterebbe che molti africani avendo l’aiuto in casa non emigrassero, non mi consta che il movimento 5 stelle abbia in programma di far si che l’esercito spari sugli immigrati, dai delle risposte degne di un bambino arrabbiato, per quanto riguarda la quantità non sarebbe meglio finire questa discussione e rimandare a fine anno la conta di quelli che verranno?? Saluti e senza rancore io ho finito alla prossima

  149. hobo ha detto:

    e tu sergio continui a non prenderti la responsabilita’ di trarre le conclusioni dai tuoi ragionamenti.

    perche’ vedi, la conclusione ovvia del tuo ragionamento e’ che dobbiamo dare ancora piu’ soldi alla libia, darle in appalto il lavoro sporco, cioe’ far morire quella gente nel deserto lontano dai nostri occhi.

  150. sergio Zerial ha detto:

    scusatemi il numero 149 è diretto a JASNA saluti sergio

  151. hobo ha detto:

    @151

    ah, visto che avevi tirato fuori il M5S, pensavo che ci avessi trovato qualcosa di tuo gradimento. nemmeno li’, quindi.

  152. Jasna ha detto:

    @149

    ” con che soldi accoglieremo i nuovi arrivati??”

    A questa domanda ha risposto il “caro ragazzo” e “bambino arrabbiato” hobo una quantità di volte sufficiente a farmi pensare che tu sia per lo meno un po’ smemorato.

    “tu dove vivi ti rendi conto o no???”
    Io dove vivo mi rendo conto.

    “Forse vivi in Slovenia?”
    Ah, perché in Slovenia fioccano opportunità? Adesso che lo so, mi fiondo a vivere a Vrtojba.

    “vuoi dare la priorità agli immigrati invece che ai nostri connazionali??”
    Domanda mal posta, chi arriva prima e ha i titoli lavora, così come funziona in tutto il mondo. Io sto cercando lavoro in un paese del nord Europa, mi auguro che diano a me le stesse possibilità che danno agli indigeni.

    I miei omaggi

  153. ufo ha detto:

    @146 Ah, magari si potesse… Ce lo vedrei proprio bene un bel muro di cemento e filo spinato e cocci di vetro a marcare il confine sulla riva destra dell’Isonzo! O del Tagliamento, fate voi.

  154. hobo ha detto:

    @jasna

    non e’ smemorato, usa la tattica della percussione: ripetere all’ infinito la stessa cosa, sperando di prendere gli altri per stanchezza. e’ una tattica che usa mio figlio quando vuole guardare la televisione di sera, o roba del genere.

  155. hobo ha detto:

    ecco un po’ di numeri sugli sbarchi:

    nel 2010: 4406

    nel 2011 (l’ anno della rivolta in tunisia e della guerra civile in libia): 42807

    http://www.lettera43.it/attualita/18378/immigrazione-nel-2011-sbarcati-42807-profughi.htm

  156. hobo ha detto:

    nel 2012 la situazione si e’ normalizzata. ad aprile gli sbarci erano arrivati a 1407, contro i 20mila dello stesso periodo dl 2011.

    http://www.cir-onlus.org/1407%20sbarcati%20nel%202012.htm

    questo per dire che non c’e’ nessuna emergenza sbarchi.

    (e per come la vedo io nemmeno i 40mila dell’ anno scorso avrebbero dovuto essere considerati un’ emergenza, se l’ italia fosse un paese serio)

  157. G.B. ha detto:

    @ Sergio: intendevo che la cifra che hai scritto molto probabilmente è inferiore a quella reale e solamente per Gradisca non per tutti i centri italiani.
    Con quei soldi non si sistemerebbero tante famiglie/persone italiane bisognose (secondo me), poi sistemati gli italiani bisognosi – se avanza – si comincia a vedere per gli altri. Impariamo dai tedeschi!!!!! La loro politica è questa: prima casa nostra poi il resto del mondo.

  158. hobo ha detto:

    G.B., guarda che quella era la cifra delle rimesse che i lavoratori immigrati mandano alle loro famiglie in patria.

    (anche sergio manda soldi in africa, sottraendoli all’ economia nazionale :P)

    i CIE costano un casino. infatti sarebbe il caso di chiuderli, se non per motivi umanitari (che per molti qui non meritano di essere presi in considerazione), almeno per motivi economici.

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