12 Giugno 2012

L’infaticabile Springsteen a Trieste: amore, morte, speranza, dolore

Stadio stracolmo, gente di ogni età e provenienza, italiani, sloveni, croati, austriaci anche dalla più lontana Stiria ad accogliere l’icona per eccellenza della musica contemporanea. Fama e successo raggiunti meritatamente da questo infaticabile artista, che si è esibito ininterrottamente dalle nove alle dodici e trenta di ieri sera 11 giugno allo stadio Rocco, senza concedersi un attimo di pausa. Artista generoso e coinvolgente, istrione anche, come si è visto ieri, quando più e più volte Springsteen è entrato tra gli spettatori, su passerelle appositamente sistemate, per cantare tra loro, suscitando entusiasmi irrefrenabili. la performance di ieri è spaziata su tutto l’ampio repertorio, alternando i ritmi statenati di “Better days” a quelli morbidi e nostalgici di “My city of ruins”. I temi sono quelli di sempre:
l’amore, la morte, la speranza di una vita migliore, il dolore per la sua amata America.
E poi quell’oscillare continuo tra la nostalgia della casa, luogo mitico dell’infanzia, e il facino attrattivo della strada, il cammino verso esperienze nuove e sconosciute, tra il sicuro e l’insicuro, tra il noto e l’ignoto. Il tutto fuso in una musica che passa dai ritmi rock a quelli country, in qualche caso anche jazz e soul.
Grandissimi i musicisti della band: sassofonisti, trombe, batteria e gli altri ci hanno deliziato per tutta la serata.

Maria Visconti

(foto ‘rubata’ a Diego Martone)

58 commenti a L’infaticabile Springsteen a Trieste: amore, morte, speranza, dolore

  1. lorenz ha detto:

    yawn

  2. roberto lisjak ha detto:

    “l’icona per eccellenza della musica contemporanea”
    LOL!

  3. Dailan ha detto:

    … Ma Better days non l’ha suonata! E il titolo esatto è My city of ruins.

  4. Bao ha detto:

    VIDEO : http://baotzebao.tumblr.com/post/24948210025

    Perché La Notte Appartiene Agli Amanti. E di amatori ce ne sono stati un trentamila e rotti ieri notte allo Stadio Rock-O di Trieste. Ottima organizzazione, buon suono, scaletta per quasi tutti i gusti, band più ‘registrata’ che a Milano.

    E tutto il resto, il solito quanto non comune Springsteen’s Touch: energia, generosità, astuzia, professionalità. E quel quid in più di comunicazione che è il segno della Autenticità. Springsteen sa invecchiare. Chi canta oggi, 2012, le sue ballate degli anni settanta-ottanta, non è più il ragazzo asciutto e invasato di allora, che raccontava cantando le storie sue e dei suoi amici ventenni: senza toglier nulla alla grinta e alla rabbia, Springsteen oggi ci mette – sono sfumature, ma determinanti – l’esperienza e il distacco di chi ha figli con la sua età di allora. E – giovane/vecchio che vuol ricominciare a crescere di nuovo – non si arrende, né illude. We Are Alive, canta in una delle migliori sue ultime canzoni. E non parla solo dei vivi, mi capite… Quando poi, in una intima e corale versione di The River, usa la voce come una armonica, e si piega sul microfono, in un ululato intonato che rompe l’aria ormai stellata sopra al Rocco..

    Partecipare a un suo concerto è andare a una festa. Una festa che ci appartiene, perche siamo amatori, noi, e ci sentiamo amati.

  5. bit ha detto:

    Tribute to Cosolaine…
    Ciao

  6. Denis Furlan ha detto:

    Quasi quasi meglio un bonus-cd “solo vocalizzi” di Midge Ure

  7. Fiora ha detto:

    El ga fato ” I am on fire ” ? chissà perché ma la me catura…forsi in questa el me ricorda i toni de Elvis

  8. Poldo ha detto:

    #4
    @bao
    Ecco.. Tra tutte le sue canzonette hai scelto proprio una che sua non è..
    E la fa anche male, sembra una marcetta..

  9. capitano ha detto:

    Ma xe vero che gà dito ‘Mandi Trieste’ ?

  10. Bao ha detto:

    Ma no, era lunedì : così ha detto ” monday, trieste )

    ( nota per l’arcigno signor Poldo soltanto: era un povero witz . Quanto al resto del suo amabile commento, io non amo la precisione quanto l’emozione, ma pare che i due pezzi siano composti da BS. Non lo fossero nulla sarebbe tolto alla mia opinione, che era in quel caso sulla interpretazione soprattutto. Ma basta così, torni ai suoi panini, io vado alle mie peonie. Cordialmente, Valerio

  11. nick ha detto:

    Show pazzesco! Fantastico! Meraviglioso!

    No, non ha fatto “I’m on fire”, purtroppo.
    @8: “Because the night” è stata scritta e composta dal Boss.

  12. Al Custerlina ha detto:

    “Mai un evento così importante a Trieste”, recita Il Piccolo parafrasando il sindaco.
    Già, il concerto di un sessantatreenne. In linea con la città, niente da dire…
    😀

  13. sfsn ha detto:

    @ Nick:
    xe da quando che la Thatcher ga sconfitto i minatori in sciopero che no te ieri cussì eccità!

  14. nick ha detto:

    @13: ahahaha, bella battuta!
    Bè, per Bruce ho una vera venerazione, lo ammetto.
    Per me è proprio un mito.

  15. sfsn ha detto:

    no ier una batuda, iera una provocazion

  16. nick ha detto:

    dai, non buttiamola sempre in politica e in polemica…

  17. Sandi Stark ha detto:

    Ne la città dei zombie
    go ciapà solo piade in tel cul
    una vita per renderme conto
    che son nato nel posto sbaglià

    Born in Colonkovec
    Born in via dell’Istria
    emirgà in Au-stra-lia
    mi son nato nel posto sbaglià

  18. Paolo Geri ha detto:

    Mai un evento così importante a Trieste”, recita Il Piccolo parafrasando il sindaco.

    Questione di punti di vista. Il concerto di Muti in piazza Unità valeva forse di meno ? E soprattutto aveva un significato non solo musicale.
    A costo di andare controcorrente dico che se gli eventi “culturali” della Trieste 2012 sono Springsteen e la mostra su Nereo Rocco siamo ben messi.

  19. Fiora ha detto:

    @17 Sandi,
    cocolisima la tua version de born in… 😀

    @18 che sarcastico PiGI’!lora
    chi yes we can
    chi nosepol
    chi se fa quel che se pol, oh yeah! 😉

  20. valerio fiandra ha detto:

    la lingua batte dove il dente duole…

    Mi spiego: io tendo a dar meno importanza alle parole, e maggiore al tono e al momentum in cui sono pronunciate o scritte. Springsteen ha replicato l’intro dei suoi due precedenti concerti udinesi ( villa manin e stadio friuli ). Per un americano del new jersey è difficile capire che due luoghi a meno di 1oo miglia siano due comuni in rivalità. l’america è nata 150 anni fa, e su base quasi subito federalista. noi siamo ancora Comuni medievali. Ma il tono e il momentum erano di festa e condivisione ( cum granus benevolentiae, visto il saluto in croato ), dunque ( e come al solito ) non è stata la sua lingua, ma il nostro dente: quello dei triestini ( non tutti, solo una minoranza rumorosa ) – ‘feriti’ nel proprio complesso di superiorità ( che come si sa è indice di presunta inferiorità ) – e quello dei furlani ( non tutti, solo quelli che non si capacitano di esser riconosciuti quando si sentono ancora sconosciuti )

    Mandi, MULI ! ( io sono nato a milano, vivo a trieste da 55 anni, e abito il mondo )

    Valerio Fiandra

  21. nick ha detto:

    @18 non credo si debbano fare paragoni tra due cose così diverse come il concerto di Springsteen e quello di Muti.
    Quello di Springsteen forse è stato molto più “evento” in termini popolari, rispetto al concerto di Muti.
    Quanto al valore culturale, bè Springsteen incarna un pezzo di storia americana e di storia della musica non trascurabile. Per me la valenza culturale dell’evento c’era tutta. E’ chiaro che le “corde” toccate da Muti erano diverse.

  22. valerio fiandra ha detto:

    e comunque, se ho letto bene, Cosolini dice che ” spera che… “

  23. Fiora ha detto:

    Bon dei ! el Primo Citadin sarà contento che durante el suo mandato el ga vù el suo idolo in cità e forsi nei prossimi mesi tra i nomi de neonato el più getonà inveze de Braian sarà BRUS Chissà che come go ipotizà a comento de casa Stipancich a tuti i picoli Brus no ghe fazi de santolo Mayor Cosolenee 😉

  24. Sandi Stark ha detto:

    Muti, che el se commuovi quando el senti l’Inno de l’Italia?

    Un concerto per vecioni e autorità, co’ le mummie del museo de Storia Naturale in prima fila, col solito schema dei anni ’50: Vescovo, Militar in divisa, Ufficial dei carabinieri Sinter comunàl co’ la fassa tricolòr, e tuta l’Età del Bronzo in prima fila?

    Springsteen va benòn, xe roba popolare.

    Quel che manca a TS xe un concerto de Rieu, el podessi far “La vergine degli angeli” che cantava i nostri veci nel tragitto da l’osteria a casa:

    http://www.youtube.com/watch?v=Cd2MF2IGC_g

    O farne un poco rider con qualche vitz, che gavemo bisogno:

    http://www.youtube.com/watch?v=c1a0Y4RsyuY&feature=related

  25. Fiora ha detto:

    Brus Degobis? Brus Pandulo? Brus Kraljic?
    Brus Jn Tèl Kù ! 😉

  26. Bibliotopa ha detto:

    # 18 per una volta sono in piena sintonia con Paolo Geri

  27. Tergestin ha detto:

    Stavolta no son d’ acordo con Paolo. El concerto de Muti iera piu’ una scenegiada de politici che ga missiado odio e tensioni per anni e dopo i taia do’ nastrini disendo che “si deve guardare avanti”. A piu’ de venti anni che xe cascado el muro, trenta che xe morto Tito, quasi quaranta de Osimo e piu’ de zinquanta che i fa danni lori stessi. Quanto a Rocco… No iera sicuro un intellettual d’ altri tempi ma una figura de grande umanita’ e triestinita’, questo si’.

  28. Kaiokasin ha detto:

    El concerto più grande che se sia mai visto a Trieste! Questo lo podemo dir, con bona pase de Muti.
    Prima de parlar de concerto del’ano mi speteria i Gogol Bordelo a Borgo Grota, che prometi ‘ssai ben.

  29. Kaiokasin ha detto:

    Because the night è del Boss, ovviamente…
    da wiki:
    Because the Night è una canzone rock scritta da Bruce Springsteen e Patti Smith, e pubblicata come singolo principale dell’album della Smith del 1978 Easter. La canzone originale fu registrata da Bruce Springsteen durante le sessioni del suo album Darkness on the Edge of Town. Il gruppo di Patti Smith stava lavorando su Easter nello studio di fianco a quello di Springsteen. Quando il cantante si rese conto che “Because the Night” non avrebbe trovato posto nel suo album, pensò di passarlo alla collega, che cambiò la prospettiva del testo rendendolo adatto ad una donna. La canzone inserita in Easter fu il primo singolo ad essere estratto dall’album. Springsteen ha spesso eseguito il brano durante i concerti, usando il suo testo originale senza le modifiche di Patti Smith, ma ne ha pubblicato l’incisione originale solo nel 2010 nell’album The Promise.

  30. dimaco il discolo ha detto:

    mi volessi tanto veder i slipknot a trieste. ma me par he sarà solo un sogno.

  31. nick ha detto:

    @29: bon dai, spero che quella sui Gogol Bordello sia una battuta…

  32. capitano ha detto:

    Gavè vudo i Nirvana a Muja. Ve par poco?

  33. Diego Manna ha detto:

    infati. i nirvana a muja no poderà mai esser spodestai.
    forsi se vien i pearl jam in piaza unità e tuti pogando se ribalta in mar e finimo sui giornai de tuto el mondo, se pol dir che xe quasi paregio.
    ma quel concerto resta nel mito.
    p.s. mi no iero, iero picio 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁

  34. nick ha detto:

    anche io ero troppo piccolo. C’è qualcuno che può raccontare qualcosa di quell’evento? Sarebbe super interessante

  35. Diego Manna ha detto:

    denis furlan iera al’iguana a bever con grohl e novoselic.
    el gaverà per sempre l amia stima imperitura.

  36. capitano ha detto:

    @35 il fatto xe che all’epoca pochi li conoseva. Nel giro de qualche settimana dopo il concerto nevermind xe diventà storia.

  37. Denis Furlan ha detto:

    Per me il più grande concerto mai fatto a Trieste rimangono i Chemical Brothers in piazza unità. Ho sempre sperato poi che al festival di Paris Lippi riuscissero a far arrivare i Marillion…

  38. dimaco il discolo ha detto:

    mi go visto i laios tal 91 e xe sta un belisimo concerto

  39. dimaco il discolo ha detto:

    laidos.

  40. Denis Furlan ha detto:

    Propongo un articolo:
    Qual’è stato il più bel concerto che avete visto a Trieste?

  41. Ivan ha detto:

    1) Steel Crown e Madsword in stazione marittima (1989?)
    2) Iron Maiden & Helloween al palazzetto (intorno al 2000)
    3) CSI nel M’Importa Nasega Tour 1998

  42. italiano ha detto:

    1) Angelo Baiguera

  43. Bao ha detto:

    Ma sì giochiamo !

    Italia: capossela, de andre/pfm, battiato al Grezar
    Resto del Mondo : Strawbs al Cristallo, Springsteen, Uriah Heep al Paradiso

    Fuori Gara ( categoria eccellenti eclettici ) : toni brusa

    ( fra cinque minuti cambierei, eh. Ma non tutti. E cmq, il migliore è sempre il prossimo ! )

  44. Kaiokasin ha detto:

    #33 Tra 20 anni, dopo el concerto delle stars mondiali Gogol Bordello nel novo stadio De Falco davanti a 70.000 spettatori, el sindaco Paolo Menis dirà “mai un evento così importante a Trieste”!

  45. ciano ha detto:

    Camerini al hip hop che canta tanzen bambolina

  46. ciano ha detto:

    @46 secondo mi franco se sta tocando…

  47. denis furlan ha detto:

    Chemicals a parte,
    USTMAMO a Bagnoli della Rosandra
    Settembre 1996

  48. Kaiokasin ha detto:

    Modena City Ramblers al Miela (2 anni fa? Già senza Cisco purtroppo, ma sempre gran tiro);
    Steve Wynn (quel dei Dream Syndacate) al Miela almeno 2 volte;
    Diaframma in Ippodromo (al Hip hop);
    Radioderwish a Bagnoli tanti anni fa e più recentemente al Castel de Duin.

  49. Tergestin ha detto:

    I THC in piazza Hortis.

  50. DaVeTheWaVe ha detto:

    a parte che per quel che lo conosso, poco, brussprìnstin me annoia…

    ma xè vero che el ga dito “dobrodosli trieste”?
    se xè così, bisogna far un flame da 3000 post sui ‘mericani che in realtà iera favorevoli che trieste fussi dada ai titini… =)
    ciau

  51. DaVeTheWaVe ha detto:

    ah, el meio concerto iera el mio alla festa de sabato scorso… =P

  52. ufo ha detto:

    Ma cosa son l’unico che xe andà a sentir i Saxon al Valentinis (o iera forsi zà Hippodrome)?

    Però anca i Agropop in piaza dela Borsa…

  53. marco ha detto:

    copio e incollo il commento di un mio amico: “Leggo sui giornali del grande trionfo di Springsteen a Trieste. 30.000 persone e stadio strapieno. Ma per far quadrare i conti si dovevano vendere 40.000 biglietti e così per non far pagare troppo il biglietto di ingresso ai fan veterani del Boss è intervenuta la Regione regalando 125.000 euro.

    Ma non si poteva organizzare allo stadio Rocco di Trieste un evento che fa guadagnare gli organizzatori vendendo 30.000 biglietti ?”

  54. sfsn ha detto:

    # 46:
    ma prima el dirà “Dobrodosli v Trst”

  55. sfsn ha detto:

    Xe sparì el tag “Roberto Cosolini: Grazie Bruce!” !!!!!!

  56. ufo ha detto:

    Xe sparidi anca l’educazion e el bon senso. Quei dela baba che ga rivà farse publicar dal bugiardel quanto segue:
    Trentamila hanno applaudito osannanti allo stadio Rocco Bruce Springsteen, che li ha salutati testualmente con un ‘mandi Trieste, dober večer’. Lo apprendo dal ‘Piccolo’, il quale si è limitato a scrivereche l’artista, con quella frase, ha mischiato reminescenze friulane e d’oltre confine. Non sapendo, evidentemente, che a Trieste non si dice né mandi né dober večer. El paròn. se fosse ancora tra noi, nello stadio a lui intitolato gli avrebbe gridato: ‘Springsteen, ma va in mona!…’.
    Una vera siora, no xe cossa discuter, sta Maria Rizzullo (nome che più patoco no se pol). Ma no tropo sveia. Mentre che no me vado intrigar sul fato che a Trieste se disi mandi o no, el dober večer la zente educata lo usa de un circa otozento ani. O la ga pasado la sua vita serada in Coroneo, per no corzerse, o la xe de quei che senti solo quel che vol sentir. Ciò, ma no podevi filtrarli un pochetin prima de lassarli vignir su? E no ghe fussi un modo per darghe, cossa so mi, un foglio de via verso casa a fenomeni compagni, che gavemo zà bastanza de nostri.

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