6 Giugno 2012

Scoperto a Trieste il temibile cocalo bianco

Renè sul suo blog el riporta sta importantissima scoperta scientifica. El cocalo bianco, robe de farghe ciapar paura a tute le frequentatrici del Pedocin!

COCALO BIANCO (nome scementifico: Larinaearodon carcharias), abbastanza raro, avvistabile presso le coste triestine.
Va avvicinato e preso con molta cautela, poiché è abbastanza pericoloso, soprattutto se lo si prende per il didietro!!!
I cocali bianchi (Larinaearodon carcharias, Slinguazanneus, 1811) sono una sottoclasse di vertebrati leucocitospatoropodi che si trovano in quasi tutti gli ecosistemi costieri triestini, da Duino a Muggia.
A seconda delle varie correnti seguite dai tassonomi anfibi, il numero di specie di cocali bianchi conosciuti finora oscilla fra le 9,0 e le 10,… (boh) dei quali almeno 120 si sono estinti dopo la scomparsa del TLT (Territorio Libero di Trieste).
I cocali bianchi mangiano di tutto, soprattutto le Ljubljanske di Gianni.
prof. René – Università di Jena

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15 commenti a Scoperto a Trieste il temibile cocalo bianco

  1. Rosi ha detto:

    Bravi!

  2. capitano ha detto:

    I soliti luoghi comuni che hanno dato vita a filoni cinematografici zoo-catastrofisti su squali, piovre, termiti,… I cocali bianchi non hanno mai fatto del male a nessuno 🙂

  3. Poldo ha detto:

    Il nemico naturale del Cocalo Bianco è l’uccello Padulo.
    l’ uccello Padulo è anch’esso un volatile. E’ senza piume, allugato e abbastanza cilindrico, con le ali molto indietro che gli servono per acquisire una notevole velocità.
    Quando si va dove volano gli uccelli paduli bisogna stare molto attenti. La loro caratteristica più conosciuta è il veloce volo radente.. è difficile scorgerli, ma e molto più facile sentirli. Se in un momento di disattenzione avrete un sobbalzo che vi fa stringere istintivamente i muscoli delle natiche, è probabile che siate stati individuati dal volatile. Negli ultimi anni si è diffusa la caccia a questo esemplare molto rirercato. Cacciatori e cacciatrici che ne hanno subito l’attacco sembra affermino che sia stato molto interessante e perfino piacevole. Di conseguenza le tecniche di caccia si stanno affinando sempre di più. E’ stato segnalato che alle volte un attacco del Padulo porta un gonfiore al ventre che può durare anche nove mesi, ma fino ad ora l’effetto è stato constatato solo in cacciatori di sesso femminile. L’effetto più marcato dell’aumento e della diffusione della caccia all’Uccello Padulo, è la quasi scomparsa del Cocalo Bianco, troppe volte scambiato per il Padulo, che mal sopporta le raffinate tecniche messe in atto dai cacciatori, prendendo così il volo verso il largo con un atteggiamento in corso di studio.

  4. sfsn ha detto:

    xe un cocalo bianco enorme ogni matina davanti ala pescheria de largo piave. Ogni tanto el va dentro, e el ghe mostra al paron un branzin che el ga in vetrina. El paron – cagado de paura – ghe lo prepara. Ogni tanto anche al sal

  5. Fiora ha detto:

    un superbo esemplare de cocalo bianco i lo ga fato anca senator e la femina ga fato el nido in zona Porto. Po’ come xè come no xè, par che la sia ‘ndada a nidificar nela Capitale…. 😉

  6. capitano ha detto:

    Ma cocalo bianco xè più de robi cocal?

  7. El Sranda ha detto:

    4 sfsn – Confermo quanto te ga dito, el cocalo bianco de largo Piave xè inquietante, el se atteggia da signore scagazando sui auti rente la pescheria. Prima o dopo ghe stacherà el brazo intiero (quel co la borsa nylon bianca piena de guati) a qualche vecia inerme.

  8. Fiora ha detto:

    @7 orpo ciò! che “COCOLO” el COCALO ! 🙁

  9. giorgio (no events) ha detto:

    @5 Fiora:
    ma allora quella famiglia di cocali è del tipo migratore. Fa il nido a seconda delle convenienze a latitudini diverse, sebbene la pescheria da cui trova nutrimento sia sempre la stessa.

    Ciò! Ghe fèmo un scherzo: ghe serèmo la pescheria e ghe scrivèmo: “Chi va a Roma perdi la poltrona”?

  10. ufo ha detto:

    Ostrega, bel el cocalo bianco – ma se voi favessi visto quel che me xe pena scampà… Giuro, l’iera frando el dopio e me se ga mola dala togna proprio ultimo momento, quando iero za convinto che iera fata. Si che xe sicuro, ghe go anca scatà una foto, ma no gavevo pelicola, però no ghe xe dubi che el iera un esemplar stupendo de cocalo martello.

  11. Fiora ha detto:

    @9
    ah, Giorgio el scherzo chi va a Roma… saria noma che ben,ma la femina dela temibile varietà cocalus senatorius ga anca la facoltà de la bilocazion, REMENGHIS!

  12. dimaco il discolo ha detto:

    biloazion tal senso he ga do quartieri?

  13. aldo ha detto:

    no, bilocazion vol dir che se ga un bilocale e el steso programa tv pol aparir in contemporanea nei do locali dela casa

  14. Fiora ha detto:

    BILOCAZION: poder aparir contemporaneamente in do’ località diverse.
    Cossa so mi, un esempio a caso metemo Trieste e Roma…
    Pochi pol…Padre Pio e la vorace COCALA SENATORIA 😉

  15. Un fià de mar ha detto:

    Le lubianske de Gianni? ma a Gorizia no li gò mai visti ‘sti cocai bianchi… oddio, va ben che Gorizia xé piena de cocai… o incocalidi

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