Questa volta per favore andate subito in fondo alla pagina, premete play sul video e leggete la ricetta col sottofondo musicale. Se è vero che con Mozart il latte alle mucche vien più buono, così dovrebbe essere anche con Chet Baker e le nostre omelettes.
Posso trasmettervi il profumo di una rosa antica via computer? Difficile.
E il sapore di una rosa profumata? Via etere, impossibile, bisogna provare!
E se non avete in balcone, o in giardino, un bel cespuglio di rosa profumata, naturalmente non trattata, potete fare queste omelette con i fiori di sambuco, pianta in fiore proprio in queste settimane, oppure con i fiori di salvia o di rosmarino, se siete così pazienti da raccoglierne qualche manciata, aggiungendo in questi ultimi due casi un po’ di cacao all’impasto.
Se lo trovate, accompagnate il dolce di oggi con del rosolio, liquore a base di rosa, e sedetevi in poltrona, che la dura sedia non si addice proprio.
Rosa, ruota, madre, armonia, fuggevole bellezza, fiore per eccellenza, fiore da meditazione: la meditazione, dicono, si può fare ovunque, anche lavando i piatti, figuriamoci mangiando e bevendo fiori accomodati in poltrona, praticamente una pillola di paradiso, alla portata di tutti.
Poca introduzione questa volta, l’entusiasmo é molto e vorrei arrivare subito al dunque: quindi vi dò la ricetta, e poi vediamo se arriva ancora qualcosa.
OMELETTE AI FIORI DI SAMBUCO O ALLA ROSA ANTICA
125 gr di farina
¼ di latte
Burro o olio per ungere il pentolino
petali di tre rose o di tre fiori di sambuco
Raccogliere i fiori e controllare che non abbiano insetti ed insettini.
Miscelare gli ingredienti nell’ordine elencato mescolando con una frusta, unire i fiori. Nel caso del sambuco, staccare con delicatezza i fiori dai rametti verdi, nel caso della rosa, spetalare i fiori.
Preparare la pastella con qualche ora d’anticipo, così che abbia il tempo di aromatizzarsi ben bene. Procedere come con le normali omelette, ungendo il pentolino e cuocendole qualche minuto per lato.
Io li propongo subito, ancora caldi, conditi con del miele d’acacia, tiglio o millefiori, e basta. Ai bambini piacciono molto anche così… e si dimenticano della nutella!
Ma potete anche unire della panna in cui per 4-5 ore avete lasciato in infusione fredda alcuni fiori dello stesso tipo che avete utilizzato per le omelette e che poi togliete prima di montare.
Nelle omelette delle foto è stata utilizzata farina di farro bianca (90 gr), farina di grano saraceno (20 gr) e di ceci (20 gr). Per provare a sfuggire alla dittatura del grano, cereale meraviglioso, ma di cui abusiamo quotidianamente.
Con le rose ci accompagna Chet Baker, Tenderly
grazie mille!! avevo proprio voglia di una ricetta in questo stile, adatta per godersi al meglio questo ultimo fine settimana di maggio!
GRAZIE! 🙂
Che ricetta simpatica 😉
Che fame!!