22 Maggio 2012

Trieste: rinviata la mostra fotografica dedicata al giornalista Amerigo Grilz

di Mariano L.Cherubini

Due dei volti piu’ noti ed apprezzati del giornalismo quali inviati di guerra, Fausto Biloslavo e Gian Micalessin, nel 25.mo anniversario della morte del loro collega e amico Amerigo Grilz, ucciso nel 1987 in Mozambico, non lo hanno mai dimenticato e custodiscono il suo ricordo nei loro cuori. In occasione dell’anniversario che ricorreva l’altro giorno, avevano proposto fin da febbraio, di cedere gratuitamente al museo De Enriquez di Trieste la mostra “Gli occhi della guerra” composta da un centinaio di fotografie che riflettono la durezza della guerra e ripercorrono, dagli anni ottanta ad oggi, i principali conflitti dal Medio Oriente ai Balcani, dall’Africa al centro America Alcune foto sono state scattate dallo stesso Almerigo prima di cadere, con la cinepresa in mano, in Mozambico.

Il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, si è subito dimostrato disponibile e l’iniziativa ha l’appoggio dell’Ordine dei giornalisti e dell’Associazione della stampa. Biloslavo e Micalessi, i principali autori, volevamo in occasione della “donazione” dedicare la mostra fotografica non solo ad Almerigo, ma a tutti i caduti triestini in guerra in tempo di pace (Luchetta, D’Angelo, Ota e Hrovatin) e agli altri giornalisti italiani uccisi dopo il secondo conflitto mondiale. La consegna simbolica doveva avvenire, nelle mani del Sindaco, sabato 19 maggio in Comune.
All’ultimo momento la segreteria di Cosolini ha informato “con rammarico che il Sindaco ha dato disposizione di rinviare la conferenza stampa che dunque non ha avuto luogo sabato 19 maggio ma in data da destinarsi. Il Sindaco è molto dispiaciuto di non poter cogliere la concomitanza con l’anniversario della scomparsa di Almerigo Grilz, conferma il suo interesse all’accettazione del comodato d’uso dai due giornalisti gentilmente offerto ma ha necessità di avere ancora un po’ di tempo a disposizione per alcune azioni amministrative indispensabili”.

Si vuole sperare che sia cosi’ e che i problemi amministrativi dell’ultimo minuto non celino ammuffiti ostracismi del passato da parte di qualcuno. L’unico obiettivo di Fausto Biloslavo e Gian Micalessin, 25 anni dopo la scomparsa di Almerigo Grilz, è condividere con Trieste un patrimonio fotografico sulle guerre degli ultimi 30 anni, che pensano sia unico in Italia.

Mariano L. Cherubini

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21 commenti a Trieste: rinviata la mostra fotografica dedicata al giornalista Amerigo Grilz

  1. Macia ha detto:

    Che cavelada che gaveva Micalessin…

  2. sfsn ha detto:

    speremo che i la rinvii ale calende greche. No xe bisogno de ricordar un che andava a tirar cadenade in viale e che dopo el xe andà in Mozambico no se capissi ben a far cossa…

  3. giovine e riporto l'otto ha detto:

    …Comodo nella sua poltrona a battere sulla tastiera scrive cose che neanche minimamente conosce il buon sfsn, dimostrando un disprezzo rivoluzionario e radical-chic per la “vita comoda”…che sicuramente quel fascista di Grilz dedicando una vita al giornalismo come inviato nei campi di guerra non può neanche minimamente eguagliare!
    …Mentre il buon Cosolini si ricorda ancora delle comodità e dei privilegi che la democrazia e la libertà di pensiero, della quale si fa grande portatore, gli concede…

  4. hersh ha detto:

    Speriamo davvero che la mostra di faccia. Su Grilz, Micalessin e Biloslavo si può dire ciò che si vuole, ma sotto il profilo giornalistico si tratta di inviati di guerra con la “i” maiuscola.

  5. sfsn ha detto:

    giovane,
    cossa te sa ti cossa che fazo e go fato mi prima de star a “bater sula mia comoda tastiera”. Quel chete posso dir xe che Grilz me lo ricordo con i sui soci in viale e no iera per niente una bela persona.
    Quanto ala sua capacità giornalistica… no me par che i sui servizi iera sta gran roba. No iera sicuro un Robert Capa. I veri giornalisti zerca de dar una vision obietiva, e sopratuto zerca de andar a documentarse de entrambe le parti del conflito. Roba che lui no me risulta che gabi mai fato

  6. dimaco ha detto:

    Ma gausto biloslabo xe parente de quel biloslavo coi mustacci de nostra conoscenza?

  7. dimaco ha detto:

    Fausto Biloslavo, scusé

  8. hersh ha detto:

    capa comunque era un fotografo, non un giornalista.

  9. sfsn ha detto:

    @ hersh:
    grilz iera comunque un politico, giornalista iera scrito sula carta d’identità

  10. hersh ha detto:

    Mi pare un po’ offensivo definire Grilz un press agent della Renamo; ad ogni modo, ognuno si assume le sue responsabilità.
    Quanto all’agenzia, posso dire solo che giornalisticamente è stata una realtà di sicuro affermata e ben conosciuta a livello nazionale, oltre che rispettata.
    E’ stato uno dei primi modelli di giornalismo americano che si sono affermati nel nostro paese, con i corrispondenti direttamente dal fronte, nella migliore tradizione embedded. Anche oggi, ad esempio, Biloslavo e Micalessin sono considerati – giustamente – inviati coi fiocchi e con grande esperienza.
    E questo al di là di ogni appartenenza politica.
    Dico solo, peccato per la mostra, che è sicuramente molto interessante.
    Brutta bestia, la vostra ideologia.

  11. dimaco ha detto:

    Go visto el filmato, quel ultimo il video se ciama l’albero di grilz. Bruta roba.

  12. dimaco ha detto:

    Hetsh,no xe ideologia, ma el fato che de un personagio ye ga de mostrar tuti I lati, no solo quel che fa comodo. lo digo senza nissuna voia de barufar. Poi me par quasi fisiologico che el suo punto de vista iera anca lega al suo pensiero personal. Xe quasi ovio.

  13. hersh ha detto:

    quella del giornalismo obiettivo è una monata grande come una casa. Non esiste giornalismo obiettivo. a me i giornalisti piacciono proprio quando mettono giù le loro idee. Giuste o sbagliate, condivisibili o meno; il giornalismo deve sempre far riflettere, talvolta anche provocare.
    Detto questo, a me piacerebbe semplicemente vedere quelle foto, imparare e \ o capire qualcosa di nuovo e qualcosa di più.
    Non sono ancorato al passato come voi.

  14. Fiora ha detto:

    @hersch, grazie per le tue considerazioni su Grilz e Biloslavo che condivido, per averne riconosciuto l’innegabile spessore e il personale prezzo pagato agli ideali più o meno condivisibilied il vissuto che ne è derivato s …un ricordo tra tanti,
    Nell’87, i sette mesi della prigionia a Kabul di Fausto Bisloslavo, l’angoscia e l’impegno di sua Madre nel promuovere ogni iniziativa per il rilascio…

  15. Fiora ha detto:

    ..se po’ un Sindaco ga altro de far…forse per i Sindici vale la stessa considerazione di hersch (che pure condivido) sulla non necessaria obiettività dei giornalisti?
    Per Cosolini pare proprio, soprattutto a fronte di una dichiarazione programmatica sempre più disattesa di Cosolini stesso: “Sarò il Sindaco di tutti!”

  16. sfsn ha detto:

    però me fa bastanza de rider: per i “patrioti” che scrivi su sto sito el taio de tondo ala film comission xe un sacrosanto risparmio de soldi… no dovessi esser un risparmio anche taiar la mostra su grilz?

  17. Fiora ha detto:

    @17 forsi gnanca ai “patrioti” come del resto ai “non patrioti” xè richiesta tuta sta obiettività se né ai giornalisti né con tuta evidenza ai Sindaci…

  18. Paolo Geri ha detto:

    Luchetta, D’Angelo, Ota e Hrovatin accumunati in una mostra ad Almerigo Grilz ? Sarebbe interessante sapere che cosa ne pensa ad esempio la Fondazione Lucchetta. Io ho qualche dubbio che gradirebbe ma posso sbagliarmi.

  19. hersh ha detto:

    Indubbiamente Grilz ha avuto un passato di militanza politica ben preciso. Il punto è che qui si parla di una mostra fotografica dedicata all’esperienza giornalistica. Non vedo perchè dobbiamo sempre farci fagocitare dalla politica. Sicuramente il percorso professionale di Luchetta, di D’Angelo, di Ota e di Hrovatin e diverso. Ma qui si parla solo di giornalismo e di informazione. Punto.
    Io, poi, personalmente contesto il taglio alla film commission, e non vedo cosa c’entra la divagazione di sfsn, se non a spostare l’attenzione su altro (evidentemente perchè gli argomenti a proprio favore sono pochini).
    Resto dell’idea che la mostra può essere molto interessante e spero proprio che si possa fare.

  20. dimaco ha detto:

    Bisogna vedete come viene impostata la mostra. Perché ad essere sinceri non mi dispiacerebbe vederla.

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