22 Maggio 2012

Musashi fa ritorno a Trieste

Il samurai torna a Trieste e, a distanza di un anno, si trova nuovamente ormeggiato al Marina San Giusto, lungo il molo Pescheria. Musashi, megayacht da 87 metri battezzato in onore del celebre guerriero giapponese del sedicesimo secolo, appartiene all’amministratore delegato di Oracle Corporation Larry Ellison. Costruito nel 2011, è il secondo scafo più grande mai uscito dai cantieri olandesi Feadship su progetto della De Voogt e con interni firmati Sinot Yacht Design e raggiunge una velocità massima di quasi 21 nodi. Dà lavoro a un equipaggio di 23 professionisti e ospita fino a 16 passeggeri.

«Una stagione iniziata davvero alla grande –commenta con entusiasmo il presidente del megayacht Marina San Giusto  Italo Mariani-, che ha visto approdare in rapida successione prima il 94 metri Mayan Queen del miliardario messicano Alberto Bailleres e ora il Musashi: un ritorno gradito, che onora Trieste della presenza di uno dei manager più famosi del mondo, e un’importante affermazione per tutto il territorio, che si sta confermando di anno in anno meta ambita di prestigiosi yacht su scala internazionale.»

«L’impegno della nostra società –continua il presidente- è interamente rivolto al rilancio dell’Adriatico settentrionale, inserendolo stabilmente nelle rotte dei comandanti delle navi di lusso attraverso un’attenta e capillare azione di marketing territoriale ai principali saloni della nautica. Gli investimenti del Marina San Giusto nel bacino San Marco rappresentano così un’opportunità di crescita per l’economia della città –conclude Mariani-, in quanto sostengono lo sviluppo di quel settore produttivo legato al mare che costituisce un fiore all’occhiello dell’imprenditoria locale.»

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11 commenti a Musashi fa ritorno a Trieste

  1. sfsn ha detto:

    ribadisso: sti megayacht paga el costo dell’ormeggio?
    se qualchedun sa, me pol risponder?

  2. Lasko ha detto:

    @sfsn
    Di sicuro non fanno beneficenza i marina…
    Se non ti fidi chiedilo a loro direttamente
    ph. +39 040 303036
    info@marinasangiusto.it
    Press office: Proun snc
    info@proun.it

  3. capitano ha detto:

    Volemo solo iòt costruidi in Italia. 🙂

  4. davide ha detto:

    ma a qualchedun ghe frega qualcosa de sti megaiòt?

  5. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @ 4 DAVIDE – I megayachts sono navi a tutti gli effetti( come un tanker o una portacontainer) pertanto pagano i diritti chiamati “anchor and light dues” ,metri di occupazione banchina, devono essere rappresentati da una agenzia marittima .
    Comunque creano un indotto che può essere consumi d’acqua dolce, acquisto di combustibile, provviste di bordo, eventuali riparazioni d’emergenza, imbarco e sbarco degli ospiti etc.
    Non c’e’ niente di meglio di una nave per creare lavoro in un porto, non ultimo pagano tutto in contanti.

  6. nick ha detto:

    @1: ma che domande fai? dove vivi? Certo che pagano!

  7. sfsn ha detto:

    mah,
    no me sembrassi strano che ricconi del genere rivassi a pagar un bianco e un nero per ormeggiarse…

  8. sfsn ha detto:

    e comunque, nick, inveze che far tanto el scandalizzà per le mie stupide domande, zerca de capir QUANTO i paga!

  9. nick ha detto:

    nel 2009 si pagavano 11 euro al giorno per metro lineare: che significa più o meno 1000 euro al giorno, se la cifra è rimata la stessa. E questa è solo la tassa d’ormeggio. Una cifra che, in altre parole, non comprende i diversi servizi di cui una nave di questo genere necessità.

  10. Giampaolo Lonzar ha detto:

    8 SFN : sul sito Autorita’ Portuale di Trieste
    trovi tutte le tariffe che navi commerciali ( carico e passeggeri), militari e navi da diporto ( che sono quelle che hanno manifesto doganale ed equipaggio imbarcato con ruolo equipaggio e provvisti di titoli professionali cioè STWC ). Un tanto per fugare dubbi che i maxiyachts abbiano trattamenti preferenziali

  11. sfsn ha detto:

    grazie a nick e giampaolo per la spiegazion

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