18 Maggio 2012

Caso Alina, interviene Maccari (Coisp): “Il Governo si assuma le proprie responsabilità”

“Nelle Questure italiane si sta consumando silenziosamente una terribile e dolorosa tragedia, che il Governo finge di non vedere. Nelle celle di sicurezza continuano a morire tanti giovani immigrati, uomini e donne abbandonati a se stessi, privati della loro dignità. Cadaveri che lo Stato continua a scaricare vergognosamente sulle spalle dei Poliziotti incaricati di un compito che non sono in condizioni di assolvere, quello di fare ‘la guardia’ alle persone tratte in arresto”. Lo afferma Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia. “Da mesi – spiega Maccari – denunciamo a gran voce la pericolosità del decreto ‘svuota carceri’, perché le camere di sicurezza non sono luoghi vigilati come le celle di un carcere, né possono esserlo, non avendo le Questure, e gli uffici di Polizia in genere, personale sufficiente. Personale che, tra l’altro, è stato formato per fare indagini, combattere la criminalità, mantenere l’ordine pubblico, non certo per fare ‘la guardia’ ai malviventi, e che non ha alcuna preparazione che possa aiutarlo ad affrontare emergenze di natura medica, come spesso si verifica. Eppure questo grido di allarme continua a rimanere inascoltato, mentre il governo trova più semplice far finta di nulla, tanto poi le tragedie vengono scaricate sulle spalle dei malcapitati poliziotti costretti a fare ‘la guardia’ alla porta di una cella, mentre nel frattempo devono svolgere tante altre mansioni.

Per questo, poiché il Governo sembra non voler tornare sui suoi passi, chiediamo l’immunità per i poliziotti assegnati alla vigilanza, che continuano a trovarsi indagati senza avere responsabilità. Così come è avvenuto anche in relazione all’ultimo suicidio verificatosi a Villa Opicina, vicino a Trieste, dove una donna ucraina in attesa di essere trasferita in un Cie si è tolta la vita, e la responsabilità è stata addossata al dirigente dell’Ufficio Immigrazione, sottoposto ad una vergognosa ed inaccettabile gogna mediatica e giudiziaria ed al Personale di vigilanza dell’ufficio stesso. Deve essere il Governo ad assumersi le proprie responsabilità, e tutelare non solo la vita delle persone finite nei guai con la giustizia, ma anche la dignità del lavoro di chi compie il proprio dovere onorando ogni giorno la propria divisa”.

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68 commenti a Caso Alina, interviene Maccari (Coisp): “Il Governo si assuma le proprie responsabilità”

  1. alpino ha detto:

    Metà giusto e matà sbagliato:
    1) vero che Pol Stato non può fare il lavoro di Pol Pen e che pure la Polizia Locale ora quando trae in arresto deve trattenere in camera di sicurezza, con tutti i rischi e responsabilità sopra evidenziati ( e ce ne sono eccome ho visto marocchini sbattersi contro un muro più volte ed accusare i poliziotti).
    2) Falso che ci sia sta moria di gente nelle questure italiane, troppo romanzato ed eccessivo questo appello tra l’altro di un sindacato di minoranza.

  2. dimaco ha detto:

    Come no, impunità a prescindere. Sono poliziotti e quello é loro lavoro. Con tutti I soldi che paghiamo in tasse possono fare gi addestramenti che servono. Se lo ricordino quando il governo li manda a manganellare quelli che manifestano I tagli del governo. Se non protestano vuol dire che yanto male non gli va.

  3. massimilianoR ha detto:

    comunque, ritornando al caso in ispecie, penso che la figura del vice questore di Ts sia quantomento curiosa…
    nemmeno Heinichen avrebbe osato tanto, troppo scontato.

  4. Paolo Geri ha detto:

    ” …..chiediamo l’immunità per i poliziotti assegnati alla vigilanza, che continuano a trovarsi indagati senza avere responsabilità”.

    Ma che concetto ha del lavoro del poliziotto questo signore ? E’ un “dipendente” dello Stato e appunto come tale è “responsabile” di chi è affidato alla sua custodia. Quanto alle “altre mansioni” risulterebbe appunto dalle cronache dei giornali che ad Opicina uno dei due poliziotti incaricati della sorveglianza era assente (per motivi imprecisati) mentre l’ altro in oltre mezz’ ora non ha trovato il tempo per gettare un occhio sul monitor che controllava la cella.
    Sul fatto poi che siano anche i superiori “in grado” a rispondere lo trovo del tutto normale. So che il paragone regge sino ad un certo punto, ma ricordo che quando mio padre era capo-geometra di un compartimento dell’ ANAS (parlo degli anni Settanta-Ottanta) se durante le nevicate invernali non si provvedeva ad intervenire adeguatamente era lui a rispondere e non certo il cantoniere.

  5. alpino ha detto:

    Paolo Geri
    giusto il tuo discorso sino ad un certo punto, la confusione è generata dal comunicato di questo sindacalista che forse preso dalla foga di cavalcare un’onda per raccattare nuovi iscritti parla un po per slogan, ma c’è un punto tecnico espresso nell’intervento corretto:
    Tuo padre giustamente da capo cantoniere aveva mansioni e responsabilità su quella mansione, a tuo padre non veniva chiesto di spegnere un incendio a bordo strada e di pagarne le conseguenze qualora questo non fosse fatto adeguatamente.
    Stessa cosa per i poliziotti statali/locali, carabinieri ecc ecc.. ovvere se fermi una persona hai un tempo limite per trattenerlo in camersa di sicurezza definito dal CPP ed in questo frangente ci sta pure la responsabilità della custodia, oltre le 12 ore a seguito di fermo e convalida di arresto o liberi, o traduci in carcere o accompagni al CIE, non si può prolungare i tempi di detenzione all’interno di una camera di sicurezza, trasformata in carcere con agenti di PS trasfromati in secondini.
    Il punto è questo, detenere persone all’interno delle questure per un certo periodo invece che tradurle in carcere come si dovrebbe, trasformando come detto l’agente in secondino…un po’ come il cantoniere che si trasforma in vigile del fuoco con rischi e responsabilità connessi.
    Il Ministro ovviamente con la piu grande cazzata di sto mondo ha dato via allo svuota carceri e dunque ora ti ritrovi le persone detenute nelle Questure o caserme, ovvero luoghi non deputati per questo.

  6. dimaco ha detto:

    Quimdi on assenza dei sopracitat modi uma detenzione oltre le 12ore é illegale. Quanto tempo é rimasta lí la ragazza?

  7. alpino ha detto:

    Non so quanto sia rimasta ma so che c’è un tempo limite per trattenere una persona e metterla a disposizione del PM qualora vi sia reato.
    Scaduto il tempo o c’è la convalida dal PM richiesta al GIP oppure l’archiviazione e il non luogo a procedere oppure nel caso dello straniero irregolare il suo accompagnamento al CIE

  8. Paolo Geri ha detto:

    #7 alpino.

    La questione di Alina è un po’ diversa. Era stata scarcerata dopo aver scontato la sua pena (condanna per favoreggiamento dell’ immigrazioone clandestina se non sbaglio) ed era quindi una cittadina libera a tutti gli effetti sino a quando non fosse stata emessa l’ ordinanza del giudice di pace per la sua espulsione dall’ Italia. Non poteva quindi essere trattenuta perchè non c’ era alcuna ordinanza restrittiva nei suoi confronti, ma solo un – futuro – provvedimento di espulsione che al momento però non esisteva. Invece all’ uscita del carcere è stata prelevata e portata al Commissariato di Opicina dove avrebbe dovuto essere trattenuta in attesa dell’ ordinanza di epulsione. Si tratta di un comportamento che in questo caso viola tutte le norme giuridiche e i diritti della persona. Ecco perchè c’ è una denuncia (presentata mi pare dal suo avvocato difensore) e la relativa inchiesta presso la Procura di Trieste. Ed è spiegato anche perchè il “caso” sia diventato di rilevanza nazionale. E’ un simbolo di comportamenti da parte delle forzee dell’ ordine che rasentano l’ illegalità e che questa volta hanno avuto un epilogo tragico che forse si sarebbe potuto (e dovuto) evitare.

  9. Fiora ha detto:

    @Paolo Geri,
    purtroppo è prassi. Perversa, ma usuale. Il detenuto irregolarmente presente sul territorio, vuoi perchè clandestino, vuoi perché nel corso della detenzione gli sia scaduto il permesso di soggiorno, vuoi infine perché il tipo di reato (es traffico di armi e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina) comporti l’espulsione come “rifinitura” della pena SCONTATA , una volta scarcerato viene espulso e l’ipotetico periodo d’ “interregno” in cui non è né carne nè pesce,di norma lo trascorre sotto vigilanza per l’ovvio rischio che si defili.
    Alina non c’è più e ne piango la tragica scomparsa, che a mio avviso PRESCINDE dall’aver applicato la normativa,ma INCHIODA chi l’avrà applicata nei modi che sono tristemente noti.
    con asettica indifferenza…se non peggio!

  10. Hafez ha detto:

    Sono sempre più convinto che in Italia serve un sergente Rawlins….Non so Fiora,se avevano diritto a trattenerla senza il provvedimento acquisito,ma se così è,dimostra lo sfascio del sistema;se uno sconta la pena,si sa la pena quanto era,si acquisisce il decreto di espulsione,si aspetta fuori dal carcere,e si va al confine destinato.Questi sono pagati per lavorare,o per improvvisare queste situazioni? Poi dicono:”Non c’è benzina,non c’è inchiostro,non c’è la carta….”ma a fine mese c’è la busta paga…e più zitti che si sta,più possibilità di averla esiste!

  11. Fiora ha detto:

    So di una persona di nazionalità extracomunitaria che aveva rifiutato la scarcerazione a metà pena con espulsione immediata, PROPRIO per non dover lasciare il Paese, dopo aver scontato fino all’ultimo giorno di tre anni di pena, invitata a presentarsi all’indomani della scarcerazione si è visto notificare il decreto d’espulsione, perché il permesso era ovviamente scaduto e non c’era modo né motivazione per rinnovarlo all’istante e in primis perché il reato, sebbene scontato era tale da non consentirgli di rimanere più in Italia.
    Ah! mi risulta che non si sia mosso da qui!…e pure questo va detto!
    Come con Equitalia .Alcuni purtroppo si suicidano,i più reagiscono e combattono come possono per un posto al sole.

  12. Hafez ha detto:

    E sarà difficile venirne fuori;da quello che sentito,l’Italia ha chiuso le quote immigrati,non c’è più richiesta;ma dalla Libia sono in arrivo altre masse…ma si doveva puntellare prima queste situazioni,o meglio,i nostri politici dovevano farlo..

  13. Fiora ha detto:

    Povera Alina!Se solo qualcuno l’ avesse rincuorata spiegandole che tra pasticcioni e buonisti, a meno che non lo voglia, da qua non se ne va via nessuno…

  14. hobo ha detto:

    fiora, forse qualcuno avrebbe dovuto metterla in guardia, spiegandole che tra pasticcioni e cattivisti in questo paese e’ normale che l’ “ufficio immigrazione” diventi “ufficio epurazione”.

  15. Fiora ha detto:

    @14 Con stima e osservanza Hobo,alla tua grammatica,almeno dove ho esperienza diretta (ma proprio di pelle, credimi!)consentimi di opporre la pratica, pur mantenendo il compianto e l’empatia per una persona, Alina cui è venuto meno il coraggio di vivere anche perché probabilmente sono mancate istruzioni per l’uso PRATICO del Bel Paese … che se le fossi stata accanto le avrei fornito di cuore!

  16. hobo ha detto:

    ma fiora, la mia non e’ grammatica, e’ pratica. la targhetta con scritto “ufficio epurazione” era ben reale. in italia c’e’ un problema con le forze dell’ ordine, e non riguarda solo gli immigrati.

  17. Fiora ha detto:

    ..personalmente con “ospiti” che mi urlano in un Italiano stentato stronza perché li invito a fermare mentre passo sulle strisce,non mi va di sentirmi così paritaria e ..ospitale,però!

  18. Fiora ha detto:

    ..ah,certo che stronza sulle strisce lo scandiscono anche i Fratelli d’Italia..ma come faccio ad espellerli a quelli? 😉

  19. Fiora ha detto:

    vva bbuò,ora non divaghiamo da Alina che arriviamo alle foibe in un amen ( ah Luigi Ve ah sandy…si sono elisi…che vuoto..e lo dicevo io…)
    quando parlo di pratica e di grammatica almeno io non mi riferisco ai comportamenti delle forze dell’ordine,bensì alla credulità dei più fragili tra gli immigrati che nella circostanza DELINQUONO secondo l'”iniqua” legge dello Stato Italiano il quale spalanca le braccia “quasi” a tutti,ma tuttora osa pretendendere qualche “ipocrita” pezzo di carta giustificativo…
    “Animo” avrei spiegato alla povera Alina. ” le hanno notificato il decreto d’espulsione” sono vuote parolone su un pezzo di carta col quale puoi fare carta da toilette o scambiarlo con analoghi di altri in una surreale raccolta…
    Importante che tu non…ci muoia dietro!

  20. hobo ha detto:

    mmmh… non credo che si tratti di divagazioni. questa vicenda porta allo scoperto diversi problemi. sicuramente quelli legati all’ immigrazione, ma secondo me soprattutto quelli legati al comportamento di troppi funzionari e agenti di polizia.

  21. alpino ha detto:

    @Paolo Geri non è semplice come credi, non c’è stato di libertà assoluta nei periodi da te citati, la meteria è seria e complessa, per di più, se all’accompagnamento al CIE precedono per dire 2 giorni, che si fa in quelle 24 ore? traduci la persona in carcere? non puoi, la lasci andare e gli dici di presentarsi tal giorno a tal ora? assurdo…
    La permamenza su suolo italiano in maniera clandestina se non ricordo male costituisce reato, quindi quando vieni pizzicato divieni “reo” e subisci condanna e pena, non vi sono periodi di “libertà” tra un momento ed il successivo.

    Ricordiamoci che fu condannata per favoreggiamento quindi una fattispece ben specifica di reato.
    3. E’ prolungato il periodo di permanenza nei Centri di identificazione ed espulsione fino a 18 mesi, in linea con le disposizioni della direttiva.

    4. Per evitare il rischio di fuga dello straniero, sono previste misure di garanzia idonee, la cui violazione è punita con la multa da 3.000 a 18.000 euro.

    5. Vengono rimodulate le fattispecie dei reati di violazione e reiterata violazione dell’ordine del Questore di lasciare il territorio con la previsione della sanzione pecuniaria e con la possibilità per il giudice di pace di sostituire la condanna con l’espulsione.

    6. E’ attribuita al giudice di pace la competenza anche sui reati di violazione e reiterata violazione dell’ordine del Questore di lasciare il territorio e sui reati di violazione delle misure di garanzia per evitare il pericolo di fuga e delle misure alternative al trattenimento imposte dal Questore.

    7. Sono previste misure alternative al trattenimento nel Cie per lo straniero irregolare che non sia pericoloso, quali la consegna del passaporto o altro documento equipollente, l’obbligo di dimora e l’obbligo di presentazione presso gli uffici della Forza pubblica. La violazione delle misure viene punita con la multa da 3.000 a 18.000 euro.

  22. dimaco ha detto:

    Da quel che go lwto la povareta la xe stada arestada fora fala prigion il 14-4 e la ga trovada el 17-04de matina. Quindi la xe stada teniuda dentro per più de.24 ore senza un capo de imputazion vera e propria. Se I polizioti I fazesi el loro lavoro con lo steso xelo che ga aplicado con quela povera disgraziada,in italia no ghe fussi piú delinquenti ne ruberie

  23. Fiora ha detto:

    @23 corretto, come dici tu , Alpino. Dura lex sed lex..la legge era stata violata ed un reato copiuto.
    Quando esprimo il mio compianto su Alina che da questi dispositivi si è sentita schiacciata, non intendo assolutamente contestarli.ANZI!
    Sapendo come SO che in realtà chi non vuole andarsene NON se ne va, mi addolora che si muoia per un pezzo di carta con la scritta decreto d’espulsione anziché permesso di soggiorno.

  24. hobo ha detto:

    calma calma, da quel che si legge sui giornali risulta che la donna fose detenuta illegalmente. quindi il reato lo avrebbero commesso i poliziotti. e risulta che nessuno avesse controllato il monitor. altro reato che sarebbe stato commesso dai poliziotti. quanto alla donna, aveva gia’ scontato la sua pena, quindi non ha senso dire che fosse stata pizzicata. appena scarcerata e’ stata portata direttamente nella cella del commissariato di opčine (ma a questo punto forse bisognerebbe dire poggioreale del carso, visto l’ arredamento: http://www.giornalettismo.com/archives/310480/la-questura-con-laltarino-di-mussolini/ ).

  25. Fiora ha detto:

    intendo che Alina il reato l’aveva compiuto PRIMA ma che complementare alla carcerazione vi era l’espulsione, nè più né meno come l’esempio che ho portato io.
    Intendo, che sapendo come so, che quel decreto è carta straccia, a meno che lo straniero non scelga di ottemperarvi, mi fa male che sia costato la vita ad una donna che evidentemente l’avrà preso sul serio.

  26. maja ha detto:

    che un sindacalista chieda l’immunità per i poliziotti lo trovo agghiacciante.
    ma che paese è, ‘sto qua? il cile che fu?

  27. Fiora ha detto:

    Trattare di questi meccanismi a fronte di una morte così ,lega nell’esprimersi.
    Resta che o lo straniero viene fermato o c’è il rischio di vanificare l’inutile iter espulsivo persino nella forma, come già appurato che avviene nella sostanza.

  28. hobo ha detto:

    fiora, non e’ che alina ha preso sul serio il decreto. e’ che una volante ha preso alina e l’ha portata in una cella del “commissariato di poggioreale del carso – ufficio epurazione”. alina si e’ impiccata in quella cella. ci ha messo 40 minuti a morire, e il poliziotto che avrebbe dovuto sorvegliarla non si e’ accorto di niente. c’e’ un’ indagine in corso, ci sono delle ipotesi di reato, baffi e’ stato messo in congedo… in questa storia la questione non e’ la fedina penale di alina, e nemmeno il permesso di soggiorno. in questa storia la questione e’ quel che succede nei commissariati. e’ una questione che riguarda tutti, non solo gli immigrati.

  29. Fiora ha detto:

    E allora, SENZA SPERANZA… “speriamo” che perlomeno emergano le responsabilità di ciascuno e per quelle si paghi, al netto però dell’intuibile stato di scoramento soggettivo di una persona che probabilmente già recava sulle sue spalle l’accumulo di pesi di una vita difficile.
    I più resistono, alcuni si spezzano ed arrivano a togliersi la vita.
    Voglio credere,Alina, forte di un’esperienza che ne ho avuta (ed è per questa consapevolezza sul campo che mi angoscio) che se t’avessi conosciuta,forse tu saresti ancora tra noi.

  30. Fiora ha detto:

    …se tu Hobo vuoi sottintendere ed indurmi a pensare che dietro a quel suicidio ci siano oltraggi alla femminilità e sevizie, beh! non ho difficoltà a dirti che POTRESTI aver ragione.
    ognuno analizza secondo la propria sensibilità ed esperienza…ed una tesi non esclude l’altra ma piuttosto sono sinergiche.

  31. hobo ha detto:

    fiora, io non voglio sottintendere niente e non voglio indurre nessuno a pensare niente. io mi baso solo su quel che ho letto sui giornali, che e’ gia’ molto grave, e non ho fatto nessuna insinuazione.

    quello che voglio e’ focalizzre l’ attenzione sul fatto che il vicequestore e un paio di altri poliziotti sono sotto inchiesta perche’ avrebbero agito in modo illegale. alina sarebbe stata prelevata in modo illegale, sarebbe stata trattenuta in commissariato in modo illegale, e la sorveglianza sulla sua incolumita’sarebbe stata omessa in modo illegale. alina il suo debito con la giustizia l’aveva gia’ pagato. adesso sono quei poliziotti ad essere indagati, e quindi e’ di loro e del loro comportamento che si dovrebbe parlare. al di la’ delle responsabilita’ penali, c’e’ una questione politica: in italia c’e’ un problema con le forze dell’ ordine. troppo spesso nei commissariati avvengono cose che non dovrebbero accadere. e davanti a questa realta’ il sindacalista qua sopra chiede addirittura l’ immunita’ preventiva per i polizioti.

  32. Paolo Geri ha detto:

    #9. fiora

    ” ….e l’ipotetico periodo d’ “interregno” in cui non è né carne nè pesce,di norma lo trascorre sotto vigilanza per l’ovvio rischio che si defili”.

    Il punto è che questa “norma” (nel senso di prassi) non è prevista da nessuna “norma” (nel senso di legge) ed è pertanto del tutto illegale. Non si può consentire a chi la legge dovrebbe applicare (la Polizia di Stato) di violarla invece apertamente.

  33. Fiora ha detto:

    hobo.
    se l’azione è stata illegale e basta,il suicidio NON può esserne l’abnorme conseguenza.quindi non va correlato. Ed è quello che tento di non fare io. Da donna empatica e da persona consapevole di cause ed effeti. PUNTO.

  34. Fiora ha detto:

    PROPRIO per non sottintendere né correlare invitavo a non divagare sul caso Rassman.
    Irregolarità di prassi non vadano confuse con abusi e violenze psicofisiche che diano luogo ad un suicidio e precipuamente contro le donne,per le quali appunto ci battiamo di questi giorni.

  35. hobo ha detto:

    @fiora

    da donna empatica, mettiti nei panni di una donna che esce dal carcere dopo nove mesi, e non fa nemmeno in tempo a respirare l’ aria libera, che immediatamente viene prelevata da una volante e rinchiusa di nuovo in cella, senza sapere perche’ e per quanto tempo, senza poter consultare un avvocato, ecc. aggiungi il contorno di busti mussoliniani e di targhette con scritto “ufficio epurazione”, e vedrai che una qualche correlazione c’e’. di sicuro poi c’e’ una correlazione tra il fatto che lei ci abbia impiegato 40 minuti a morire senza che nessuno se ne accorgesse, e il fatto che il poliziotto incaricato di sorvegliarla non stesse guardando il monitor.

  36. Fiora ha detto:

    la depressione che insorge davanti a quello che si ritiene il punto di non ritorno di un’esistenza, quello sì può essere una causa scatenante.
    Così per i suicidi correlati ad Equitalia , correlazione che disapprovo.
    Così per il suicidio correlato al fermo illegale di una straniera.Se SOLTANTO di quello si è trattato è correlazione che disapprovo.

  37. hobo ha detto:

    fiora, il caso rasman non e’ una divagazione. e’ un altro esempio di abuso di potere da parte di agenti di polizia. un abuso punito con sei mesi di carcere.

    (sei mesi per un omicidio! alina si era fatta nove mesi per favoreggiamento dell’ immigrazione clandestina. capisci che c’e’ qualcosa che non va? dov’e’ il buonismo? dov’e’ il cattivismo?)

  38. Fiora ha detto:

    il caso che ho citato era di TRE anni di carcere INTERAMENTE SCONTATI per un paio di telefonate… perché DURA LEX SED LEX. Era di un permesso di soggiorno ritirato ,perché DURA LEX SED LEX era di un fermo con notifica del decreto d’espulsione ,perché DURA LEX SED LEX.
    Dove il cattivismo? Ah lo sai tu! Dove il buonismo? te lo spiego subito. Stava e sta nel fatto che in barba a tutto questo ambaradan la persona NON SI E’MAI MOSSA DALL’ ITALIA e di recente ha riavuto il permesso di soggionrno!

  39. hobo ha detto:

    no fiora, il cattivismo e’ quello del potere nei confronti dei deboli, e il buonismo e’ quello del potere nei confronti di se stesso.

    (abuse of power comes as no surprise)

  40. Fiora ha detto:

    condivido,hobo e l’ho capito proprio negli anni della vicenda cui faccio riferimento, MA come sempre la verità non è univoca e passa per debolezze ed incapacità di gestire un fenomeno ormai ingestibile quale l’inarrestabile flusso migratorio.

  41. Fiora ha detto:

    La legge è uguale per tutti, ma non siamo tutti uguali davanti alla legge, è acclarato!
    Rimangono appunto le vie di scampo da una legge spesso applicata con un rigore ad libitum , quelle vie di scampo che il “buonismo” consente a chi ha tutto sommato “attributi” (vulgo cogl..ni) per tenere duro.
    E’ giusto? è legittimo? macché ! E’ così e io l’ho capito.

  42. hobo ha detto:

    @fiora

    secondo me continui a non focalizzare il punto. qua non si tratta di legge dura o lasca. qua si tratta di poliziotti che violano la legge abusando del loro potere. si tratta di commisariati in cui succedono cose che non devono succedere. si tratta di casi come questo:

    http://parma.repubblica.it/dettaglio/Accusa-i-vigili-di-razzismo:-Picchiato-spogliato-offeso/1520837

    ma l’abuso di potere non c’e’ solo a danno degli immigrati. c’e’ anche a danno degli italiani: rasman, cucchi, aldovrandi, uva…

  43. Fiora ha detto:

    guarda che l’ho capito persino io Hobo, su cosa invece focalizzi tu…mi spiace non focalizzare in tandem…ripeto . Ognuno i fatti se li legge e ne rileva la pregnanza secondo la propria mentalità, sensibilità e… senso pratico.
    per me, UBI MAIOR MINOR CESSAT. qui una donna è morta perché stufa di vivere border line,stufa di vessazioni e umiliazioni, spaventat dal futuro.
    Caspita,mi dico che cà. ( LA “TUA”,hobo!) me ne frega degli altri blabla dogmatici? tanto ci pensa Hobo!
    potevi tener duro, Alina! tu come tanti…al ricorso al TAR ci avremmo pensato dopo …INSIEME!

  44. Fiora ha detto:

    ..ed in nome di quell'”onestà intellettuale” che è stato il più bel omaggio che ” UN ” 🙂 mio virtual interlocutore avesse potuto farmi nel riconoscermela, arrivo a darmi la zappa sui piedi col dirti a chiare lettere.
    Io di chi infrange la legge NON faccio un’icona solo perché s’è ammazzata!

  45. hobo ha detto:

    blablabla dogmatici?

    a me pare che il vero dogma sia: “non bisogna criticare la polizia”.

  46. hobo ha detto:

    pare che in italia la polizia sia una delle poche istituzioni che godono della fiducia dei cittadini, insieme alla chiesa. per come la vedo io, questa fiducia non e’ sempre ben riposta. a volte e’ proprio mal riposta. e se in italia si chiede ad alta voce una rigenerazione morale della politica, io vorrei che si chiedesse con voce altrattanto alta una riflessione seria sul modo in cui troppe volte agisce la polizia.

  47. Fiora ha detto:

    Edaghee ! ti rimando al mio umile post 44 parte prima, Hobo.
    Donna, di destra, più che femminista NEO DONNISTA…cos te vol che focalizzo compagno de ti ,dei!
    …ma brave persone entrambe e di provata… onestà intellettuale.
    E va bene così!
    CIAU

  48. Paolo Geri ha detto:

    #22. alpino

    Evidentemente qualcosa non quadra se c’ è stata una denuncia (presentata dall’ avvocato difensore di Alina) e se di conseguenza (ma pare non solo a seguito della denuncia bensì di propria iniziativa) la procura ha aperto un’ inchiesta di cui ovviamente vanno attesi gli esiti.
    E qualcosa non quadra se da alcuni giorni
    Carlo Baffi non è più responsabile dell’ufficio immigrazione della Questura di Trieste. E’ stato rimosso e immediatamente sostituito.

    E qualcosa non quadra neanche nel comportamento dei due poliziotti.
    Da “Il Piccolo” del 18 maggio
    “Lo stesso pm Massimo De Bortoli ha indagato anche due poliziotti coinvolti nella vicenda. Si tratta dei due agenti in servizio al commissariato di Opicina che si trovavano impegnati nella vigilanza nelle ore in cui è stata illegittimamente detenuta Alina Bonar Diachuk. A loro vengono contestate le accuse di violata consegna e di omicidio colposo. L’avviso di garanzia è stato notificato l’altra mattina”.

    Prego notare il termine “illegittimamente detenuta”.

  49. alpino ha detto:

    Geri
    io non ho scritto tutto quanto sopra per discolpare o incolpare chicchessia ma semplicemente per portare un attimo a conoscenza di quale possa essere la prassi, poi cosa sia realmente accaduto, quale siano le azioni colpose degli agenti è giusto che vengano vagliate dalla Procura, ripeto, non sono qui a giustificare nessuno semplicemente dico che un soggetto giudicato e condannato per un reato ancorchè presente sul suolo italiano irregolarmente è reo di due reati, il primo che gli viene ascritto più la permanenza irregolare, quindi quando procedi a controllo dell’irregolare in pratica lo becchi in flagranza di reato e lo conduci al comando per il fermo, questo va fatto, per il resto quanto sia accaduto in quel commissariato è tutto da chiarire ma soprattutto vogliamo ricordarci che si “sarebbe” suicidata con una corda al termosifone?? cioè non penso che a casa vostra i termosifoni siano a 2 m di altezza….a meno che che non trattasi di bocchettoni di areazione caldo/freddo..

  50. hobo ha detto:

    alpino, la donna aveva *gia’* scontato la pena. quindi non ha senso dire che fosse stata pizzicata in flagranza di reato.

  51. dimaco ha detto:

    Alpino, l’arresto illegale e la detezione illegale giuridicamente ha un nome ben definito: sequestro di persona. Punto ed é quello che é successo. Ti puoi impiccare anche ad un ramo a 50cm da terra ,come purtroppo ho potuto conststare. La ragazza voleva farla finita a tutti I costi.

  52. dimaco ha detto:

    Oltretutto il tuo ragionamento sarebbe corretto se l’avessero prelevata direttamente dentro il carcere con un ordime di custodia. Oppure sarebbe dovuta rimanere in carcere sino all’udienza. Sta qua é ststa fermata fuori dal carcete caricata in macchina e portata via senza uno straccio di carta o spiegazione.

  53. isabella ha detto:

    Se uno vuole morire lo fa in qualsiasi modo, anche impiccandosi a 50 cm da terra e lasciandosi soffocare.
    E’ corretto che le indagini siano approfondite per verificare errori, reati e quant’altro.
    Io provo stima per qualsiasi professionista operi secondo leggi, codici deontologici, ecc… non per chi, forze dell’ordine, medici, avvocati o qualsiasi altro profilo….. violi le leggi.

  54. dimaco ha detto:

    Ah bene isa,la tipa che ieri é scappata dall’ospedale con le farfalle nel braccio, I drenaggi che escivano dalla pancia e il braccialetto del ricovero al polso é esempio di professionalità?

  55. dimaco ha detto:

    Oppur tenete una persona 6 orein sala d’aspetto con coliche addominali dolorose al limite dello svenimento,sbrigativamente spiegate con un virus intestinale salvo poi venire fuori che si trattava di calcoli renali. Anche questo é professionale?

  56. Fiora ha detto:

    e cussì, perdendo de vista el fatto nudo e crudo, femo Santa Alina martire del sistema e viva l’A.!
    …ovviamente per chi che ghe sta!

  57. dimaco ha detto:

    Sempre viva l’A, ma no xe el discorso de farla santa,mia belisima boteghera, ma el come xe podú suceder un condoto cussi

  58. hobo ha detto:

    cio’ fiora, ara che qua la magior parte de chi che ga scrito ga parla’ dei polizioti e dele loro responsabilita’ in sta storia e in altre storie simili che capita in giro per questure e comissariati.

  59. Fiora ha detto:

    @58 e 59ciò voi! se fè e LO FE’ un colegamento fermo ilegitimo-suicidio e pò ghe strolighè torno per rivar sempre a che cativoni che xè le forze de l’ordine…”onestà intellettuale” vi suggerisca de accettar la mia sortita conseguente al vostro stroligar…fermi restando i svariati post in cui esprimevo cordoglio e rabbia per una morte cussì !

  60. Fiora ha detto:

    ..la vera verità xè che semo tuti invelenai e no gavemo più fiducia . Né in chi ne rapresenta né in chi dovessi mantignir l’ordine né in chi dovessi investigar e dirne come che xè ndade queste e tante altre rove..e cussì se finissi per becarse fra gali e galine del polaio Italì!

  61. hobo ha detto:

    e bon ah, fiora, evidentemente anche il magistrato che ha aperto l’inchiesta sta stroligando.

    (poi non ho capito chi e’ che avrebbe santificato alina)

    per il resto, non vedo perche’ bisognerebbe autocensurarsi. perche’? perche’ bisognerebbe autoimporsi di avere fiducia a priori nell’ ordine costituito? perche’, per il “bene del paese”, si chiede sempre di ingoiare i denti, di non disturbare il manovratore, e roba cosi’?

  62. Hafez ha detto:

    @Dimaco.Il mio fattaccio che menzionavo giorni addietro,disdicevole,ma potrei anche archiviare con un pareggio,visto che all’epoca non avevo aureole e alucce varie….Ah,sì mi avevi chiesto il nome del personaggio…bene,mi sono ricordato del tuo discorso sulle strette di mano;digita su google “nuovo questore di Palermo”,non solo saprai chi è,ma anche lo vedi…poi dimmi che cosa ne pensi del suo sguardo…

  63. dimaco il discolo ha detto:

    sembra un serpente pronto a colpire.

  64. maja ha detto:

    fiora

    scusa, ma a me sembra che tu sia stata l’unica qua dentro a voler indagare i motivi per il suicidio di questa giovane donna. per come li interpreo io, negli altri commenti non c’è alcun tentativo di stabilire una relazione di causa-effetto tra il fermo e il suicidio.

    si è voluto invece rilevare che:

    – il fermo della donna era illegittimo
    – che gli agenti di polizia incaricati della sua sorveglianza non si sono accorti del suicidio della donna, nonostante ci avesse messo 40 minuti e nonostante la presenza di una telecamera
    – che un’organizzazione sindacale della polizia chiede l’immunità preventiva per tutti gli agenti che svolgono attività di vigilanza che esulano dalle loro competenze (compresi gli agenti coinvolti in questo caso).

    per quando mi riguarda, l’ultimo punto è l’aspetto più inquietante di questo comunicato sindacale.

  65. isabella ha detto:

    @55 dimaco dici bene “scappata dall’ospedale” mi dici dov’è la mancanza di professionalità? Bisognava legarla al letto?

    Per quanto riguarda le 6 ore in sala d’aspetto non so cosa dirti, nn c’ero, non so com’era la situazione e se qualcuno deve rispondere di scarsa professionalità la cosa va segnalata e merita una risposta.

  66. Hafez ha detto:

    @Dimaco;giusta analisi,forse peggio ora,che all’epoca.

  67. Paolo Geri ha detto:

    A tutti coloro che sostengono che era legittimo trattenere Alina al Commissariato di Opicina ieri il presidente della Regione Tondo ha dichiarato – virgolettato da “Il Piccolo” – che Alina «per la legge italiana risultava libera». Anche lui non conosce la legge italiana o piuttosto questa tragica vicenda ha pesanti aspetti di illegalità ?

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