11 Maggio 2012

Estate 2012: fanno tappa a Trieste Kusturica e la No Smoking Orchestra

A Emir Kusturica, uno dei massimi autori cinematografi mondiali, viene riconosciuto il merito, di aver reso celebre in tutto il mondo attraverso i suoi film la musica balcanica, diventando insieme a Goran Bregovic l’icona indiscussa della cultura e della musica balcanica nel mondo. Venerdì 22 giugno nell’area festeggiamenti presso l’aereocampo di Borgo Grotta Gigante – Sgonico (TS), si esibirà EMIR KUSTURICA con la sua THE NO SMOKING ORCHESTRA. Il concerto, organizzato dall’Associazione Culturale Altramusica con il Patrocinio del Comune di Sgonico, inaugurerà la ricca stagione concertistica estiva di Borgo Grotta Gigante.

Il gruppo musicale “No Smoking Orchestra” (Zabranjeno Pusenje in lingua originale) nasce nel 1980 a Sarajevo, diventando in breve l’esponente musicale di riferimento dei “New primitives”, un movimento di resistenza culturale sorto negli anni della transizione al dopo-Tito.

EMIR KUSTURICA & NO SMOKING ORCHESTRA con Emir Kusturica (chitarra ritmica), Nelle Karajilic (voce), Ivica Maksimovic (chitarra solista), Stribor Kusturica (batteria), Zoran Marijanovic (percussioni), Goran Popovic (chitarra, basso & tuba), Nenad Petrovic (sax), Sparavalo Dejan (violino), Zoran Milosevic (fisarmonica) e Drazen Jankovic (tastiere)

I biglietti per il concerto di EMIR KUSTURICA (prezzi popolari: ingresso unico 15 euro più diritti di prevendita) saranno disponibili a partire da venerdì 11 maggio nei punti vendita autorizzati Azalea Promotion, Vivaticket e Ticketone, online su www.ticketone.it e nei circuiti di vendita sloveni www.eventim.si.

Per maggiori informazioni: Ass. Culturale Altramusica tel. 346-5231127, info@musicasenzaconfini.eu

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16 commenti a Estate 2012: fanno tappa a Trieste Kusturica e la No Smoking Orchestra

  1. Fiora ha detto:

    bravo e… popolare EMIR! talvolta anche gratis come in piazza S.Antonio,in un memorabile concerto di una decina d’anni fà.
    Altro che Goran!le solite ripetitive ziguzaine da “Matrimoni & Funerali” a ben 50 euri, al Rossetti e perfino al Miela!
    …prendere o lasciare…LASCIATA infine! e non è vero che ogni lasciata è persa… Trovata! una banconota di almeno 100 euri risparmiati in saccoccia !

  2. sfsn ha detto:

    go senti’ dir che i ani scorsi Bregovic se ga fato pagar 30.000 euri prima de montar sul palco, inveze el grupo sloven che sonava in un’altra serata ga speta’ quasi un anno per esser paga’…

  3. capitano ha detto:

    Ma ‘No smoking’ no fussì ‘kaditi prepovedano’ ?

  4. Kaiokasin ha detto:

    Visti l’altro ano a Gorizia in teatro (ma non iera gratis, anzi). Divertentissimi, nonostante la mancanza del cantante-dotore.
    Però con contorno de polemiche per el loro vero o presunto nazionalismo.

  5. Fiora ha detto:

    @2 Bregovic vivi de rendita in ogni senso, derivada dal sodalizio con Kusturica e conseguente colonna sonora del suo Underground e per el fatto ch’el riproponi le musiche dei Bjelo Dugme coi quali el colaborava in passato… un poco come Riccardo Fogli anche dopo ch’el xè ‘ndà via dei Pooh.
    Repetita iuvant…ala scarsela del biancovestito ripetitivo iperpagado e alla fine noioso G. B.

  6. dimaco ha detto:

    Bregovic ga fondà I botoni bianchi (bjelo dugme) no ga colaborà.

  7. Paolo Nanut ha detto:

    Non entro nel merito della questione, anche perchè Emir l’ho conosciuto quando ancora poco più che maggiorenne, era venuto assieme ai suoi genitori a casa mia ospiti, conosciuti tramite amici comuni in Bosnia, in quanto mio padre dal 1954 al 2007 era più a Sarajevo che a Gorizia per lavoro, stesso discorso per me dal 1990 al 2000. A Gorizia non siamo stati al suo concerto l’anno scorso, ma abbiamo gradito la sua telefonata di saluti. Molti bosniaci di un ceto livello frequentavano casa mia, perchè negli anni 60-70 e primi ani 80 venir in Italia era per loro come essere in un’altro mondo, quanti jeans Carrera, pasta Barilla o caffè abbiamo portato in Yugoslavija in cambio di sljivovica, rakija, carne, nonostante il posto di blocco…. Bei tempi!

  8. Mauricets ha detto:

    7

    Paolo Nanut

    ho vissuto anche io quegli anni.
    mi sembra che il confine sia ora piu impermiabile di quanto non lo fosse fosse all’epoca. il confine univa i popoli. un paradosso.

  9. Fiora ha detto:

    @6 Dimaco, se metemo a zercar el pel ‘ntel ovo ( che saria una bela impresa,con quele tue manone che te dà perfin problemi de tastiera, ahahah! cambia poco se Bregovic el xè el pare o el fio fondator… Conta che via de “là” nol se scioda, ne più né meno, come dito del Talianuz Riccardo Fogli coi Pooh… sempre el stesso servizio e a tariffe de escort de lusso! 😉

    @7
    beato te Paolo Nanut ad aver conosciuto Emir Kusturica personalmente. Io ci ho parlato una sola volta in occasione del memorabile concerto NO COST (capito Goran B.?!)in Piazza s. Antonio vicino alla Chiesa serbo-ortodossa nel mio serbo approssimativo con inserti d’inglese che l’ha fatto sorridere…
    L’ho trovato adorabile. disponibilissimo, un vero signore.
    quanto al suo supposto nazionalismo, io ammiro l’Artista grande regista di surreale poetica vigoria ( da Underground in poi…) e la persona che si rapporta col prossimo senza spocchia . Il resto è affar suo.

  10. dimaco ha detto:

    Fiora ga soriso perché sega inamorà de ti. Infati ga provà a far un film dal titolo “per chi xe quela camisa? Storie de amor tra strazze e capoin b” ma el dolor per el cuor roto fala boteghera che no lo capiva co se dichiarava ghe ga impedí de far el film

  11. Martina Luciani ha detto:

    @7 e 8: assolutamente d’accordo. Ho sostenuto spessissimo che l’economia e le relazioni di confine funzionavano benissimo, sul piano ufficiale e poi a cascata fino al piccolo contrabbando. Io mi ricordo della naturalezza e disponibilità con cui ci si impegnava a portare oltre confine quanto ci veniva chiesto,sapendo che magari non serviva nemmeno al nostro diretto interlocutore, ma comunque ne aveva bisogno un chissachì che non avremmo incontrato mai: dai pezzi di ricambio per le lavatrici alle medicine, dal manico per la padella al materiale per l’edilizia…

  12. dimaco ha detto:

    Ala fine fiora el ga scrito el famoso libro: mikeze e jakeze per chi sona la campana? Seguido dal più romantico: Addio a Ponterosso

  13. Dexter ha detto:

    Paolo toglime una curiosità su Kusturica. Ogni volta che lo go visto sul schermo non ga mai avudo l’aspetto de esser grande amante de savon e shampoo… xè solo l’aspetto oppur el xè idrofobico? Senza offesa per el diretto interessato eh… xè solo che non posso mai far a meno de notar sta roba, smontime il mito 😀

  14. Paolo Nanut ha detto:

    @7 Hai ragione, tutto vero quello che dici, e poi ogni popolo di ogni Nazione era orgoglioso di appartenerci

  15. Paolo Nanut ha detto:

    @14 mio papàl’ha ncontrato a sarajevo deu anni fa per cinque minuti, non di più, non mi ha mai detto se spuzzava o meno, proverò a chiedergli. Un’pò de spuzza e sporco fa mascio, almeno così i disi. @Martina Luciani, vero e anche pezzi di ricambio per le auto, a volte si usava il traktor con il carro pieno di paglia, di mio zio di Vrtojba che aveva il permesso agricolo e sotto alla paglia stessa si nascondeva la roba. Bei tempi veramente, anche quando capitava che al confine di Merna il finanziere italiano mi chiedeva, sapendo che andavo in Yugo a prender pane, di portargli una pagnotta anche per lui o fargli un panino, che ben volentieri gli facevo…i favori poi venivano contraccambiati.

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