9 Maggio 2012

Il concetto di elettronica firmato Monolake

foto: Anže Kokalj

E andato in scena al Kino Siška di Ljubljana, Venerdì scorso il live-set di Monolake. Personaggio di punta di un’indefinita zona della musica elettronica chiamata intelligent dance music. Per questo tour Monolake (a.k.a. Robert Henke) è stato accompagnato dalle visuals di Tarik Barri.

La definizione di musica elettronica intelligente è stata coniata dagli esperti di marketing musicale per cercare di incassellare un meta-genere sterminato come la steppa. Personalmente non ho trovato finora definizione più idiota di intelligent dance music, suffisso affibiato anche a Monolake. Non va presa come musica da ballo, anche se le ritmiche che si snodano in maniera obliqua potrebbero suggerirne un accenno. Il set è un continuo flusso sonoro che si fa largo tra immagini stroboscopiche ed un suono da ghiaccio perenne. E’ un qualcosa che va al di là del fattore stimolo-risposta della cassa dritta che fa muovere i piedi. I bassi sono profondi, ma le battute sono volutamente strozzate, salvo qualche episodio. E’ una meditazione collettiva guidata sui binari di una musica creata per essere fruita in maniera concettuale. Risulta allora difficile lasciarsi andare, anche perchè la bellezza delle immagini manipolate in diretta costringe a mantenere l’attenzione alta. Inutile citare i “brani” proposti nel set, data la stermimata discografia dell’autore e la mancata capacità del sottoscritto di riconoscerne e ricondurre le tracce, poco importa.

A precedere l’esibizione, da spalla suonavano gli inglesi THE FIELD, opinabile tentativo di ricostruire un set che includeva, oltre ad elettroniche, un bassista appena uscito dalle prove di una cover-band dei Pink Floyd ed un batterista che vorrebbe essere in mezzo ai Soulwax. Le prime file del pubblico hanno comunque dimostrato di apprezzare, essendo molto probabilmente rimasti a piedi sulla strada di un rave-party.

Inutile tessere elogi sulla location, il Kino Siška, perfetto esempio di recupero che qui ce lo sognamo e bla bla bla. E’ a strutture come questa che le amministrazioni devono guardare quando si pensa in termini di spazi culturali.

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2 commenti a Il concetto di elettronica firmato Monolake

  1. capitano ha detto:

    Non sono mai stato a questo Kino Siska, dal nome sembra una vecchia sala cinema. E’ così?

  2. qubo ha detto:

    non so se era uan sala cinema ma la sala concerti principale è strepitosa..forma cilindrica, piani sfalsati, si sente da dio
    (IMHO), impianto luci favoloso.
    il contesto poi è stupendo: ampie finestre,
    bar con ampio spazio esterno. poi è praticamente in centro a Ljubljana.
    Ljubljana è un posto per gggiovani..

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