3 Maggio 2012

Tondo: “Avanti con il rigassificatore” Clini: “Considerare le scelte degli enti locali”

“Con Passera vogliamo andare avanti perche’ il rigassificatore in una terra che ha bisogno di energia per le proprie aziende.” Queste le dichiarazioni del presidente Tondo sulla fattibilità e la sostenibilità del rigassificatore. Dichiarazioni inaccettabili secondo il consigliere regionale del PD Sergio Lupieri, perché ignorano completamente le scelte delle autorità locali Comune e della Provincia di Trieste, dei Comuni di San Dorligo della Valle e di Muggia.

Sulla questione Lupieri ha scritto un interrogazione urgente alla Giunta nella quale fa presente che lo stesso ministro Clini a margine dell’assemblea degli industriali di Udine, ha dichiarato che la posizione del Governo non potrà non tenere conto delle decisioni prese a livello territoriale

Lupieri chiede un rapido intervento presso il ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare affinchè sia immediatamente revocata, secondo il principio dell’autotutela amministrativa, l’autorizzazione a suo tempo concessa.

Con l’interrogazione, il consigliere vuol sapere come mai il ministero non sia stato invitato dalla Giunta regionale a riesaminare tutti i pareri che recano un tal numero di prescrizioni da rendere il progetto difficilmente realizzabile; se si chiederà la revisione completa di tutta la progettazione e la ripetizione integrale della procedura VIA visto che le sostanziali modifiche, seguite alle carenze evidenziate nelle prescrizioni, rendono di fatto il progetto definitivo diverso rispetto a quello a suo tempo autorizzato.

Nella sua interrogazione Lupieri denuncia la mancanza di un Piano energetico che affronti un ragionamento sul fabbisogno e sui costi dell’energia regionali.

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56 commenti a Tondo: “Avanti con il rigassificatore” Clini: “Considerare le scelte degli enti locali”

  1. Diego Manna ha detto:

    i mati no ne ga assolutamente pe’l cul.
    fa abastanza incazar.

  2. nick ha detto:

    Pur non nutrendo un grande entusiasmo per questo governo di tecnici, spero davvero che Passera riesca a dare il via libera definitivo al rigassificatore perchè abbiamo un bisogno assoluto di energia, di investimenti, di posti di lavoro.

  3. sergio ha detto:

    ancora i politici non si sono resi conto che il consenso deve venire dal popolo, ma si sarà letto questo signore le pericolosità che verrebbero a subentrare?? Oltretutto finalmente avremo i soldi per il porto di Trieste che speriamo riesca a far concorrenza a Capodistria, la prossima volta è da lanciarlo dalla politica

  4. Triestin - No se pol ha detto:

    2) ancora con questa balla de assoluto bisogno de energia…un progetto fuorilegge senza rispetto per l’ambiente e la sicurezza della popolazione residente. Padroni a casa nostra !

  5. nick ha detto:

    ma se oggi Benedetti, il numero uno della Danieli, a Udine, all’assemblea di Confindustria ha detto che o si fa il nuovo elettrodotto o dovranno investire in Serbia anzichè da noi per la nuova acciaieria.

    http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Economia/Danieli-Benedetti-nuovo-impianto-ancora-indecisi-tra-Friuli-Serbia/03-05-2012/1-A_001506932.shtml

    E questo solo per dire che l’energia ci serve eccome, per cui ben vengano il più rapidamente il rigassificatore e l’elettrodotto.
    Abbiamo bisogno di lavoro, di investimenti, di migliorare la produttività e la competitività del sistema – Paese!

  6. Alessio ha detto:

    In teoria dovrebbe funzionare così, L.R. 43/1990

    Art. 3
    (Partecipazione della Regione alle procedure di VIA statale)
    1. La Regione esprime il parere di cui all’articolo 25, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), sui progetti di opere o interventi di competenza statale di cui all’allegato II alla parte II del decreto legislativo medesimo.
    2. La Regione puo’ promuovere l’intesa con lo Stato volta al riconoscimento del concorrente interesse regionale di infrastrutture e insediamenti, ai fini della partecipazione alla Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale, ai sensi dell’articolo 9, comma 1, del regolamento per il riordino degli organismi operanti presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, a norma dell’articolo 29 del decreto legge 223/2006, convertito, con modificazioni, dalla legge 248/2006, emanato con decreto del Presidente della Repubblica 14 maggio 2007, n. 90.
    3. Il Presidente della Regione esprime il parere di cui al comma 1, previa deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore regionale competente in materia di ambiente. La deliberazione giuntale da’ atto dei pareri resi ai sensi del comma 4 e di eventuali pareri e valutazioni tecniche acquisiti per esigenze istruttorie.
    4. Ai fini di cui al comma 3 la Regione puo’ acquisire il parere del Comune sul cui territorio e’ prevista la realizzazione dell’opera e degli altri Comuni eventualmente interessati. I Comuni esprimono tale parere entro trenta giorni dal ricevimento della richiesta della Regione. Trascorso inutilmente tale termine la Regione prescinde dai pareri.

    Qualcuno sa il numero della delibera regionale?

  7. Alessio ha detto:

    Interessante quel “può”. In pratica ha ragione Diego Manna

  8. Triestin - No se pol ha detto:

    no gavemo bisogno de energia, le nostre centrali elettriche le lavora al 30% e come Monfalcon va ancora a carbon perchè costa molto meno del gas naturale, poi esisti tanti gasdotti e nuovi in arrivo che porterà una sovrabbondanza de metano a prezzi concorrenziali rispetto il GNL http://www.gazprom.com/f/posts/85/290063/presentation.pdf prima comunque servi un piano energetico nazionale e regionale, perchè no podemo far pagar queste infrastrutture che lori spaccia per strategiche, però pagade con le nostre bollette

  9. cita demone ha detto:

    ….ma un come passera come mai no se iera già distinto nel governo bunga-bunga?
    cossa centra coi tecnici?
    eppoi ghe volessi un po’ de politica a pasta e fasoi e vedi come te rigassifichi sensa tanto casin…
    scusè ma me son liberà!

  10. dimaco il discolo ha detto:

    no capiosso niente. i ga dito che no lo farà, ma i lol fa lo steso.

    le robe come el rigasificator che no servi a un klinc come infrastruture servi a qualchedun per riempirse le scarsele. Secondo mi xe pericolosisimo mete un rigasificator in un golfo come quel e trieste e cussi vizin ala cità. se quela roba fa el boto se porta via le rive e tuto quel che xe tal ragio de km.

  11. Blackcloud ha detto:

    @Nick: giusto per, l’Italia poderia esser anche desso indipendente per la produzion de energia elettrica – no per quanto riguarda i combustibili per produrla. No manca l’energia, la ciolemo all’estero perchè costa de meno (produzion notturna del nucleare francese e svizzero).

    La faccenda della carenza energetica xè una balla talmente ovvia che se chi la pronuncia occupa una carica pubblica… no continuo, cossa dixi la legge in ‘sti casi?

    No steme domandar la fonte, xè robe talmente note che persin su Wiki ghe toca scriverle.

  12. Dario Predonzan ha detto:

    La delibera della Giunta regionale, con il parere per la VIA sul rigassificatore di Trieste-Zaule, è la n. 1310 del 1 giugno 2007 (Giunta presieduta da Riccardo Illy, con assessore all’ambiente Gianfranco Moretton, che rischia di essere candidato a presidente nel 2013…).
    Chi avrà la pazienza di leggersela, scoprirà che contiene un lunghissimo elenco di carenze della documentazione fornita da Gas Natural, tali da non permettere alla Regione – pare incredibile, ma così è scritto – di esprimere un parere sulla compatibilità ambientale del progetto (!). Dopo di che, la Giunta scarica la patata sul Ministero dell’ambiente, affinché decida se chiedere a Gas Natural di integrare gli elaborati presentati con nuove integrazioni (dopo quelle già presentate nel 2006), ancorché la legge sul VIA preveda una sola integrazione…
    Devono aver studiato dai Gesuiti, e aver imparato bene la lezione!
    Si sa com’è finita: nel 2009 i ministri Prestigiacomo e Bondi hanno firmato un vergognoso decreto VIA favorevole al progetto di Gas Natural, senza risolvere – com’è stato dimostrato innumerevoli volte – le criticità (tra cui errori clamorosi, falsità, manipolazioni, ecc.) emerse dall’esame degli studi di Gas Natural.
    Un bell’esempio di federalismo illyano e di difesa della specialità regionale, vero?
    La delibera del 2007 è rimasta L’UNICA delibera della Giunta regionale sul rigassificatore, anche dopo l’elezione di Tondo e l’avvento del centro-destra.
    Il quale centro-destra, con Tondo e Ciriani non ha perso occasione per esternare a mezzo stampa e TV la propria posizione favorevole al progetto di Gas Natural. Salvo guardarsi bene dal prendere seriamente in esame i documenti che dimostravano le lacune e gli imbrogli negli studi degli spagnoli e senza mai produrre un atto ufficiale sull’argomento.
    C’è di che meditare, no?

  13. Dexter ha detto:

    Tondo xè el clasico che fa el gay col cul dei altri.

    Rigassificatore a Trieste in barba all’opinion dei enti locali.

    Accorpade sanità e province de Trieste e Gorizia.

    Furlania guai tocàr!

    Se ricorderemo ben de ti tra un anno caro mio…

  14. Alessio ha detto:

    @ Dario Predonzan
    Non ho letto nè il progetto nè il provvedimento ministeriale di VIA, però se non hanno previsto deroghe o tempistiche particolari devono realizzare l’opera entro il 2014 (5 anni dalla pubblicazione del provvedimento di VIA) ai sensi dell’art. 26 c.6 del Dlgs 152/2006 e s.m.i. Se invece volessero chiedere una proroga devono reiterare il procedimento e la Giunta Regionale sarà obbligata a esprimersi nuovamente. L’unico problema è che la norma dei 5 anni è stata introdotto proprio nel 2009, bisognerebbe vedere se prima o dopo il provvedimento ministeriale della Prestigiacomo.

  15. mutante ha detto:

    chi vuole il rigassificatore, o ha interessi personali diretti, o non si rende conto.

  16. nick ha detto:

    esiste anche la possibilità che chi vuole il rigassificatore è interessato anche al rilancio occupazionale ed economico della città.

  17. capitano ha detto:

    Io non ho bisogno di energia. Vivo in un posto circondato da 2 GigaWatt di potenza erogata, mi hanno costruito davanti casa una centrale a biomasse e nel giro di qualche anno ne faranno almeno altre 3 nelle vicinanze. Direi che il rigassificatore non mi serve. Anzi c’è talmente tanta energia in giro che vedo strade di campagna, lottizzazioni vuote e uno scalo ferroviario inutilizzato illuminati a giorno.
    Mi pare che di energia ce ne sia che avanza.

  18. effebi ha detto:

    E che dicono i pidiellini locali ?
    Il PDL triestino e quello muggesano mettono la testa sotto la sabbia ?

    …nessuno di questi se la sente di replicare al “collega” Tondo ?

  19. effebi ha detto:

    se si vuole vincere la battaglia del rigassificatore non serve continuare a fare la conta dei “no” …bisogna stanare i furbetti…

  20. sergio ha detto:

    con lo spazio che porterà via il rigassificatore e con le distanze di sicurezza che si dovranno tenere, si dovranno sacrificare grandi aree di terreni, terreni che potrebbero servire per insediamenti di fabbriche o ditte non inquinanti come il rigassificatore, (per quanto riguarda il cloro nel golfo, e senza contare altri pericoli) con una maggiore quantità di persone, ricordo che nel nostro territorio di Trieste abbiamo pochi terreni a disposizione, e questi bisognerà saperli sfruttare alla meglio per avere il massimo della occupazione

  21. sergio ha detto:

    abbiamo nominato dei politici ma questi dove sono? Camber, Menia, Antonione,e gli altri cosa gli paghiamo a fare? Dovrebbero essere in giro a domandare ai triestini il da farsi, io spero che alle prossime elezioni la nostra gente si ricordi

  22. Tergestin ha detto:

    Mi go le bale piene de quei che acusa de nosepolismo e de no voler rilanciar la cita’ i abitanti che se opponi a certe robe dannose che porta utili in scarsela solo a pochi. Ve ricordo che un articolo che parlava de rilancio del Porto per una Trieste al centro dell’ Europa xe comparso sul Piccolo nel 1983. Fe voi.

  23. nick ha detto:

    Guarda che con le royalties dell’impianto il comune avrà più soldi da investire per migliorare i servizi erogati alla comunità. Anche per questo è solo che un bene che si arriva a fare il rigassificatore.
    Ne guadagniamo tutti.

  24. Carlo ha detto:

    @ 25
    Nick, come mai Dipiazza non è riuscito a stringere nessun accordo economico con la Gas Natural (royalties, partecipazione di Acegas), tanto da dover votare “no” in consiglio comunale ?
    Quelli li pensano solo agli affari loro e basta. Rilancio della città, occupazione, indotto, ne vedremo ben poco.

  25. bonalama ha detto:

    energia investimenti posti di lavoro? ma che minc..a? energia sotto forma di tangenti? investimenti sotto forma di incidenti? posti di lavoro per amichetti/e nel non fare nulla? dati presentati dalle ditte molto approssimativi? Lavoro si per avvocati giudici medici e infermieri!

  26. Triestin - No se pol ha detto:

    nick te son fissà con le royalties e guadagni che nissun vederà….te son proprio tondo

  27. sfsn ha detto:

    ormai politici, imprenditori e multinazionali se ne fotti alla grande della volontà dei cittadini.
    Alla faccia della democrazia…
    Xe che ormai semo in piena dittatura del mercato

  28. Paolo Geri ha detto:

    #25. nick

    ” …..le royalties dell’impianto ….”

    Ma se a proposito di royalties fu Di Piazza a dire “i credi de poterne dar la carità …” e a mutare la sua posizione sul rigassificatore, che all’ inizio era possibilista proprio per ragioni economiche, in un no deciso.

    Quanto al resto il commento che sinteticamente coglie il nocciolo della vicenda è quello di Diego Manna. Vuol dire che insegneremo a Tondo che non si va contro il volere – più volte ribadito – di una città e di una provincia.

  29. nick ha detto:

    io resto dell’idea che in un momento così difficile sotto il profilo economico vadano colte tutte le opportunità che si presentano. Quest’anno il tasso di disoccupazione andrà in doppia cifra in Italia, l’inversione di tendenza con tutte le tasse che stanno mettendo non si vede. Non capisco proprio come si faccia a rinunciare ad un investimento di questa portata.

  30. Carlo ha detto:

    E allora cambiamo progetto.
    Fuori, al largo [tanto], e senza usare acqua di mare.

  31. sfsn ha detto:

    scolta nick, el rigassificator fatelo a casa tua (tanto più che te abiti a milan)

  32. nick ha detto:

    sì, ma i miei vivono a Trieste, via Locchi.

  33. Carlo ha detto:

    ecco, bravo. Prenditene cura, fà che il progetto venga corretto.
    Ne va della loro sicurezza: via Locchi dista +/- 4,5 km dal sito prescelto.

  34. capitano ha detto:

    C’è crisi? Date soldi a chi non li ha. Altro che gas.

  35. sfsn ha detto:

    te vol el rigassificator e te ga i genitori a Trieste? te son un emulo de Ferdinando Carretta?

  36. bonalama ha detto:

    bruta questa #37!

  37. Mauricets ha detto:

    a mio modo di vedere questo è solo un affare per finanziario.

    in effetti il tutto rientra in un progetto a più ampio respiro. fare della penisola un hub (in inglese fulcro) energetico. cioè un pò quello che doveva essere Malpensa, per i voli internazionali, emule di Londra. sappiamo come è finita.

    in verità di energia ne consumiamo sempre meno, e io credo che il trend sarà al ribasso.
    i grandi “divoratori di energia sono le industrie, in particolar modo la grande iindustria. visto che in Italy sta sparendo, e che le famiglie ormai risparmiano anche sulla luce, il tutto è solo spequlazione.

  38. Mauricets ha detto:

    30Paolo Geri

    il rotondo pol solo magnarme el cul!

  39. Mauricets ha detto:

    una cosa però è da dire:

    la Slovenia ambisce ad eggual destino.

    diventare HUB energetico.

    vorro vedere le stesse posizioni rivolto ai vicini. con agggiunta della croazia.
    per coerenza e non per nazionalismo.

    Chiaro il concetto?

  40. Triestin - No se pol ha detto:

    nik te pol far un scampon da Milan per farte un poco de cultura sui rigassificadori…

    Rigassificatori a Trieste – Ambiente Sicurezza Territorio
    Quando: 10/05/2012
    Dove: Aula “Ugo Morin”, Dipartimento di Matematica e Geoscienze, Edificio H2bis, Via Valerio 12/1

    Giovedì 10 maggio 2012, alle ore 17, presso l’Aula “Ugo Morin”, Dipartimento di Matematica e Geoscienze, Edificio H2bis, Via Valerio 12/1, avrà luogo un Incontro con il Tavolo Tecnico Trasnazionale su “Rigassificatori a Trieste – Ambiente Sicurezza Territorio”:

    • PRINCIPI FUNZIONAMENTO RIGASSIFICATORI A TERRA E MARE
    • AMBIENTE E SICUREZZA INDUSTRIALE E DEI CITTADINI
    • BONIFICA DEL TERRITORIO
    • METEREOLOGIA, OCEANOGRAFIA NEL GOLFO DI TRIESTE
    • MERCATO DEL GAS
    • RIGASSIFICAZIONE GNL: NUOVE TECNOLOGIE
    Moderatore:
    Adriano Bevilacqua

    Introduce il prof. Alessandro Logar del Dipartimento di Matematica e Geoscienze dell’Università degli Studi di Trieste.

    Interverranno:

    Prof. Giovanni Nedoclan, Chimica/Università degli studi di Trieste

    Prof.ssa Marina Zweyer, Biologia/ Università degli Studi di Trieste

    Prof. Gianrossano Giannini, Fisico nucleare e subnucleare/ Dipartimento di Fisica, Università degli Studi di Trieste

    Prof. Bruno Della Vedova, Geologia e Geofisica / Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura, Università degli Studi di Trieste

    Prof. Giorgio Trincas, Propulsione Navale – Progetto NAVI/ Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura, Università degli Studi di Trieste

    Carlo Franzosini, Biologia Marina/ Riserva di Miramare

    Fulvio Crisciani, Fluidodinamica Geofisica / Dirigente di Ricerca CNR

    Marino Valle, Sicurezza Antincendio e Infrastrutture Energetiche

    Prof. Radoslav Nabergoj, Manovrabilità, posizionamento dinamico / Idrodinamica Navale, Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura, Università degli Studi di Trieste.

  41. nick ha detto:

    @37: ma serve proprio insultare in questo modo?
    Solo perchè uno la pensa in modo radicalmente diverso?
    Occorre andare giù così pesante?
    E la redazione non potrebbe fare un vaglio di massima dei commenti?
    Con questa proposta, la mia esperienza di lettore di bora.la termina.
    Un saluto a tutti.

  42. nick ha detto:

    @37: ma occorre proprio insultare in questo modo di fronte a considerazioni radicalmente diverse dalle tue?
    La redazione non potrebbe fare un vaglio di massima dei commenti, quando sono così pesanti?
    La mia esperienza di lettore di bora.la termina qui.
    Un cordiale saluto a tutti.
    Nick

  43. Mauricets ha detto:

    43nick
    ovviamente tu hai il diritto di esprimere la tua idea.

    essa puo essere condivisa o meno.

    ma nessuno puo offenderti per essa, in particolar modo perchè esposta con educazione.

  44. Carlo ha detto:

    @ 41
    Italia (o Slovenia) = Hub energetico è un’idea vecchiotta, abbozzata pubblicamente per la prima volta [per quanto mi consta] nel 2006 da Di Pietro. Ma non è che il resto d’Europa si sia fermato ad aspettare i nostri comodi affinché li rifornissimo di metano: lo scorso novembre a Rotterdam è stato inaugurato il terminal GATE (Gas Access To Europe); a Dunkerque nel 2015 entrerà in esercizio il terminal che – secondo le intenzioni dei proponenti – porterà la Francia ad essere uno tra gli attori principali nell’esportazione del metano.
    Nello specifico del catino Nord-Adriatico:
    la Slovenia si è chiamata fuori dai rigassificatori, dopo aver cestinato il progetto TGE per l’impianto di Koper (che, per inciso, aveva analoghi problemi di sicurezza e di tarffici marittimi dell’impianto di Zaule).
    In Croazia, a Veglia, il proponente ha congelato il suo investimento (pur avendo ottenuto tutti gli OK necessari) avendo fiutato un trend al ribasso per il mercato del metano. Sta però succedendo che il governo croato, ritenendo quell’impianto di utilità strategica, vuole rilevarlo; il progettista chiede 15 milioni di € per cedere i suoi diritti.
    Il TTRT ha avanzato la proposta di 1 unico impianto offshore, a basso impatto, capace di servire i 3 Paesi, collocato in un sito scelto dai 3 governi in modo da non intralciare nessuno.

  45. Mauricets ha detto:

    Carlo

    ma il punto è che all’italia dal punto di vista industriale non seve.
    serve dal punto di vista commerciale.

    “Da Rotterdam, il metano potrà raggiungere la Germania, la cui domanda di questa fonte fossile è destinata a crescere in seguito alla decisione di chiudere tutte le centrali nucleari entro il 2017.”
    http://energia24club.it/articoli/0,1254,51_ART_144003,00.html

    noi non abbiamo centrali da chiudere, ne cosegue che lo venderemo ad altri.

    visto poi che noi siamo 5° paese con 1167 MW di fotovoltaico.

  46. Redazione ha detto:

    Cerchiamo di moderare i toni e di non andare out of topic. Sarebbe un peccato dover chiudere questa discussione. Primo avvertimento muli. 🙂

  47. Carlo ha detto:

    Si, Maurice, venderemo il gas importato se troveremo acquirenti. Forse, perché anche la Germania si è attrezzata per limitare la sua “dipendenza” da un unico o da pochi fornitori. Il “North Stream” è in fase di completamento, e presto sarà raddoppiato:
    http://www.nord-stream.com/
    Quindi noi arriveremo tardi [viste le lungaggini della procedura autorizzativa], a giochi fatti.
    I nostri terminal saranno fermi o gireranno a regime ridotto, ma intanto si cuccheranno le spettanze garantite per decreto (calcolate al 71,5% della capacità nominale di rigassificazione).
    E qui sta il biznizzo: fare il terminal, collaudarlo e poi – che lavori o che stia fermo – avere un comunque un guadagno garantito per legge [e alimentato dalle nostre bollette].
    Da questo punto di vista la Croazia è stata più limpida: niente incentivi quindi niente distorsione del mercato. E niente profitti per le multinazionali dell’energia pagati dalle tasche dei consumatori. Se il mercato “non tira”, l’investitore non investe, perché non serve.

  48. Triestin - No se pol ha detto:

    Ultima de Obelix
    ‎04-MAG-12 17:06
    ENERGIA: GNL TRIESTE; COSOLINI, RESTA NOSTRA CONTRARIETA’
    FRASI TONDO PER AVERE CONSENSO CONFINDUSTRIA UDINE (ANSA) – TRIESTE, 4 MAG – ”Il Presidente Tondo dice che il rigassificatore va fatto anche a costo di perdere consenso? Al contrario, mi pare una frase detta per prendere consenso all’assemblea di Confindustria a Udine”. Lo sostiene il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini. ”Tondo – scrive Cosolini in una nota su Facebook – dimentica che il tema e’ un altro e a ricordarglielo implicitamente e’ anche il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, quando dice che la scelta deve tener conto delle compatibilita’ ambientali, della sicurezza e della movimentazione portuale. Allo stato attuale, e sulla base delle documentazioni a piu’ riprese pervenute, mi pare che le carenze non siano state per niente superate. La nostra contrarieta’ al rigassificatore percio’ – conclude – rimane ferma e motivata”. (ANSA).

  49. Mauricets ha detto:

    49Carlo

    quindi non serve solo a speculare.

    questa non è una politica industriale ad ampio repiro, che serva a creare tanti posti di lavoro stabili. gonfia solo le tasche a pochi.

    a meno che non dividano il lauto guadagno con tutto il popolo.

  50. Carloi ha detto:

    Oui, Maurice, è come dici tu.
    Del resto, sai darmi qualche esempio concreto di una qualche “politica industriale [italiana] ad ampio repiro, che serva a creare tanti posti di lavoro stabili”, e che non gonfi solo le tasche a pochi ?
    Dicevi del fotovoltaico [comunque beneficiario di consistenti sussidi anch’esso], ma a parte quello…

  51. Paolo Geri ha detto:

    La risposta di Cosolini su Facebook

    “Il Presidente Tondo dice che il rigassificatore va fatto anche a costo di perdere consenso? Al contrario, mi pare una frase detta per prendere consenso all’assemblea di Confindustria a Udine. Comunque, se il problema fosse questo sono d’accordo che un amministratore quando fa scelte rigorose e giuste, debba sfidare anche il rischio dell’impopolarità. Tondo, però, dimentica che il tema è un altro e… a ricordarglielo implicitamente è anche il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, quando dice che la scelta deve tener conto delle compatibilità ambientali, della sicurezza e della movimentazione portuale. Allo stato attuale e sulla base delle documentazioni a più riprese pervenute, mi pare che le carenze non siano state per niente superate. La nostra contrarietà al rigassificatore perciò, rimane ferma e motivata. Tale scelta non è certo un freno allo sviluppo economico, a questo proposito giova ricordare al Presidente Tondo che se il fabbisogno energetico può essere affrontato anche con altri strumenti (per esempio la Danieli chiede un elettrodotto), le priorità irrinunciabili per la nostra Regione sono altre e si chiamano: infrastrutture di collegamento per le persone e per le merci, innovazione e riduzione della burocrazia. Invece, se devo aggiungere altre priorità per lo sviluppo della città di Trieste, ritengo che la Regione dovrebbe impegnarsi, oltre a migliorare i collegamenti, a potenziare lo scalo in un ottica che veda l’amministrazione regionale capace di superare una frammentazione portuale; a mantenere la tempistica indicata nei percorsi riguardanti le bonifiche dei SIN e la questione della ferriera di Servola; a investire più convintamene sulla vocazione culturale della città e sulle sue ricadute in campo turistico, considerato che i dati di Turismo Fvg ci dicono che ormai è Trieste il traino del turismo regionale”.

  52. mutante ha detto:

    no nick, non andartene. adesso chi sfodererà con convinzione parole vuote come :”sistema paese”?!

  53. marisa ha detto:

    Cosolini su Facebook: ” considerato che i dati di Turismo Fvg ci dicono che ormai è Trieste il traino del turismo regionale”.

    Più di Lignano e Grado? Suvvia Sindaco Cosolini, non spandiamo oltre il lecito.

    Oltre tutto da una indagine recente risulta che la nostra Regione è la penultima in Italia nella “riconoscibilità” turistica (ossia gli intervistati non sanno neppure che esistiamo…)

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