23 Aprile 2012

XVII Palio teatrale studentesco: Ajdovscina vince per il terzo anno consecutivo

La Srednja šola “Veno Pilon” di Ajdovscina con lo spettacolo “Decamerone. Gli scheletri nell’armadio” si aggiudica, per il terzo anno consecutivo, il Palio teatrale studentesco transfrontaliero. Per aver “incarnato lo spirito transfrontaliero della manifestazione, portando in scena un lavoro fresco e spumeggiante che, oltre ad aver affrontato in modo originale una tematica scomoda, è riuscito a valorizzare la spontaneità e la naturalezza del gesto scenico di ogni singolo interprete” la giuria presieduta dall’attrice monfalconese Marta Cuscunà ha scelto di assegnare il primo premio alla scuola slovena.

Come da tradizione,la manifestazione ha regalato nella serata finale di sabato al Teatro comunale di Monfalcone diversi premi che hanno messo in luce le qualità dei vari spettacoli in concorso e degli studenti che si sono messi in gioco. Come hanno sottolineato le autorità intervenute – dal presidente della Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta, al presidente del Consiglio provinciale, Gennaro Falanga, all’assessore alle Politiche giovanili, Federico Portelli – il Palio vuole rappresentare un’occasione di crescita culturale, personale, artistica per i ragazzi, ma anche uno strumento di collaborazione transfrontaliero che negli anni (si è giunti alla 17.a edizione) si è dimostrato sempre più efficace.

In particolare l’Isis “Cossar- Da Vinci” di Gorizia ha portato a casa un bel gruzzolo aggiudicandosi – con lo spettacolo “Le intermittenze della morte” tratto dal romanzo di José Saramago – il premio all’Innovazione, il premio per il migliore staff tecnico, il premio Immagine e il premio Altre espressività, che permetterà agli studenti di tornare a calcare il palcoscenico in occasione dell’omonima rassegna. Ai ragazzi, infatti, il merito di essersi confrontati “con un testo di un autore contemporaneo, e di aver affrontato in modo irriverente una tematica senza tempo. Con l’auspicio che, nei progetti futuri, la stessa audacia contamini anche gli aspetti più teatrali della messa in scena”. Per quanto riguarda lo staff tecnico la giuria ha inoltre voluto premiare “l’indipendenza dimostrata nella gestione del parco luci e audio, la voglia di imparare e la disponibilità a migliorarsi sotto ogni punto di vista”.

In una platea gremita dagli studenti e dai docenti degli istituti partecipanti all’edizione 2012 del Palio l’emozione si tagliava con il coltello. Dopo il rinfresco curato dai ragazzi dell’Ipsiam di Grado – affiancati nell’altrettanto impeccabile servizio di sala dagli studenti dell’Isis “Pertini” di Monfalcone – è stata la stessa presidente di giuria Marta Cuscunà a rompere il ghiaccio con un estratto di 20 minuti dello spettacolo “E’ bello vivere liberi!”.

Quindi gli attesissimi verdetti. Anche quest’anno gli stessi compagni di scuola di attori e ragazzi impegnati nel backstage hanno avuto la possibilità di assegnare un premio in totale autonomia decisionale. Ed anche qui le sorprese non sono mancate, dal momento che il Gimnazija di Nova Gorica e la Srednja sola “Pilon” di Ajdovscina hanno totalizzato lo stesso numero di voti ottenendo entrambi il Gran premio della giuria giovanile. La serata di gala ha svelato anche una piacevolissima sorpresa riservata alle scuole partecipanti alla manifestazione promossa dalla Provincia di Gorizia e organizzata da Mattatoioscenico: l’istituzione del nuovo premio “Agati” alla regia. L’ambito riconoscimento, affiancato da un consistente premio in denaro, è andato alla Srednja sola “Pilon” di Ajdovscina e al Gimnazija di Nova Gorica. La giuria presieduta dall’attrice monfalconese Marta Cuscunà ha infatti decretato un ex aequo tra le due scuole.

A vincere il premio per la miglior interprete femminile, messo in palio dalla Consulta studentesca provinciale, è stata Juljia Ipavec del Gimnazija, “per la grande padronanza del linguaggio del corpo e l’ironica raffinatezza dell’interpretazione, che hanno reso vivo e credibile il personaggio senza cadere negli stereotipi”. Il miglior interprete maschile è risultato invece Kristjan Bajec di Ajdovscina che ha messo in mostra le sue spiccate doti di caratterista e la “duttilità nell’interpretare ruoli narrativamente molto distanti”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *