13 Aprile 2012

I triestini e il co-housing a confronto

Dopo aver parlato dei criteri che regolano la qualità della vita e di quelli che dominano i rapporti finanziari, oggi si guarda a un terzo elemento che non può prescindere dalle “regoline”, il patrimonio urbano. Proseguono gli appuntamenti mensili della rassegna “Ts7”, con un incontro focalizzato sulle nuove opportunità di progettazione abitativa nella Trieste contemporanea. Oggi, alle 18 e 30, il Circolo della stampa (corso Italia 13) farà da sfondo al dibattito “Co-housing, un buon abitare per giovani e meno giovani?”, realizzato in collaborazione con  Manifestso 2020.

Ad intervenire su vantaggi e svantaggi di questo tipo di soluzioni residenziali saranno Elena Marchigiani, assessore comunale alle Politiche della casa e Raul Pantaleo, membro di Tamassociati. Tamassociati, progetto collettivo (nato a Venezia) orientato a un architettura pensata per il sociale, si sta occupando da tempo del co-housing, con il progetto “Ecoquartiere quattro passi”. Punto centrale del dibattito di oggi sarà come si concilia la privacy abitativa con la condivisione degli spazi e dei servizi. Il format è la particolarità dell’appuntamento: l’incontro, infatti, si pone come un “conversazione informale” tra gli ospiti e il pubblico, nell’ottica di ricavare le prime reazioni alle nuove ideee che si vuole introdurre nel contesto triestino.

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