10 Aprile 2012

Il mago Otelma a Gorizia per sostenere Pietro Pipi

Marco Amleto Belelli, segretario dell’associazione radicale Libertà è Partecipazione di Genova, appoggia «e benedice» la candidatura del collega goriziano Pietro Pipi, che ha deciso di presentarsi alle prossime elezioni comunali come candidato al consiglio comunale nella lista di Fabrizio Manganelli. La notizia è che dietro al semisconosciuto nome di Marco Belelli si cela l’arcinota e discussa figura del Divino Otelma, volto noto del piccolo schermo, reduce dalla partecipazione al reality show ”L’Isola dei famosi”.

Il Divino e’ stato invitato a Gorizia da Pipi nell’ultima settimana di aprile (data e programma sono ancora in corso di definizione), ma nei giorni scorsi ha inviato attraverso la propria segreteria particolare una pergamena con la quale dichiara il proprio sostegno al segretario dell’associazione radicale goriziana Trasparenza è Partecipazione: «Il Divino Otelma appoggia la candidatura di Pietro Pipi e lo benedice», si legge sulla missiva fatta pervenire a Pipi dalla cancelleria del Divino.

Intanto è partita a spron battuto la campagna SonoSempreStatoContrario per l’abolizione dell’indennità di fine mandato che, in base a una legge regionale, spetta ai pubblici amministratori. Nel volgere di appena 48 ore già una trentina di persone ha firmato la petizione on-line sul sito internet dell’iniziativa (www.sonosemprestatocontrario.org), tra i punti forti del manifesto programmatico stilato dal candidato consigliere Pipi. La campagna mira a chiedere agli amministratori degli enti locali la preventiva rinuncia all’indennità di fine mandato, percepita lo scorso giugno dal presidente della Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta, che si è visto accreditare oltre 21mila euro al culmine dei primi cinque anni di mandato alla guida dell’ente provinciale.

«C’è il rischio che, dopo Gherghetta, anche il sindaco Romoli possa intascare gli oltre 20mila euro dell’indennità di fine rapporto», ragiona Pipi, che per questo motivo ha invitato tutti e quattro i candidati sindaco in lizza alle prossime comunali a firmare un documento con il quale si dichiarano preventivamente disponibili a rinunciare al trattamento di fine mandato. Dopo Fabrizio Manganelli, che venerdì scorso ha apposto il proprio autografo sul documento predisposto dal segretario radicale, ieri anche la candidata sindaca del MoVimento 5 Stelle, Manuela Botteghi, ha firmato la rinuncia preventiva all’indennità. Nella tarda serata di ieri con grande soddisfazione da parte del radicale Pipi e’ giunta anche la sottoscrizione di Giuseppe Cingolani.

Pipi ha inoltrato a Ettore Romoli una comunicazione nella quale lo invita caldamente a sottoscrivere entro domenica prossima i temi della campagna. «Altrimenti mi apposterò sotto la sua abitazione – dice tra il serio e il faceto l’esponente della lista Manganelli -. E’ giusto che gli elettori conoscano prima di recarsi al seggio quello che è l’orientamento dei candidati alla carica di sindaco su un tema delicato come quello degli scandalosi privilegi della partitocrazia».

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90 commenti a Il mago Otelma a Gorizia per sostenere Pietro Pipi

  1. fabry ha detto:

    Lotta senza quartiere.. pure l’appoggio dei maghi… sono curioso di vedere chi degli altri candidati su aggiudicherà per primo l’appoggio esoterico del Mago di Umago…

  2. tino84 ha detto:

    e se lo disi Otelma allora lo voto de sicuro ah 😛

    Wanna Marchi con chi la se schiera?

    che paiazzada 😛

  3. Fiora ha detto:

    Questa del sostegno a distanza è solo un test per saggiare il senso dell’ummorimo…o la soglia di tolleranza di un elettorato/campione … presto anche il Divino Otelma si candiderà e dopo i nani, i buffoni, le ballerine,i tecnici del salvataggio a tavolino e della fame in tavola, i celoduristi ammosciati,i “pesci piccoli”… d’acqua dolce, non ci mancano che i maghi a noi. Se non altro, che ci predicano il giorno del fallimento della Nazione.

  4. capitano ha detto:

    Iera ora che rivassi qualchidun de serio.

  5. federico fanzini ha detto:

    In una campagna elettorale molto in sordina, diamo merito a Pippi di fare un po di casino (o meglio vivacità), a sta catacomba di elezioni. Favorevoli o contrari, intanto si parla delle sue iniziative, ottima comunicazione.

  6. dimaco ha detto:

    Ma me ste ciapando pel fiocco?

  7. Tergestin ha detto:

    Robe che sucedi in tuta Europa, niente de strano.

  8. Dexter ha detto:

    dimaco mi sospetto che i pessi d’april no se limiti più al primo del mese…

  9. Lorenzo Cenni ha detto:

    Beh….analizziamo la situazione per quella che è. Cari bempensanti che ridete ed ironizzate, quanti maghi avete ascoltato e, financo, votato? Tanti e tanti! E dopo averli votati ve lo hanno infilato nel didietro molto bene! Solo che si presentavano in giacca e cravzattaa, molto cool, magari con un bel sorriso stampato sulle labbra, e dietro di loro cieli azzurri ed altre amenità. Oppure si presentano con l’imprimatur di tutte le banche europee. Beleelli ha rubato? Non mi risulta. Belelli ha sperperato denaro pubblico? Non mi risulta. Belelli ha condanne? Non mi risulta.
    E allora, è peggio degli altri?

  10. Mentat ha detto:

    Pipi è un collega di Otelma?

  11. Mago Zurlì ha detto:

    Otelma for President!!!)))))

  12. aldo ha detto:

    Ma el Castel de Boranera se ga schierado o ga un candidato de sconto?

  13. aldo ha detto:

    Se vinzi el candidato del Castel de Boranera i farà riti sesuali in castel de Gorizia

  14. cap. Achab ha detto:

    El maximo xe l’infatuasion del grande imprenditor Manganelli che passa da RiccaRDO iLLY A pIPI/mAGO oTELMA!!!!

  15. sfsn ha detto:

    ciò, per darghe straze a pipi cingolani ghe tocherà aruolar Silvan!

  16. flo ha detto:

    sim-salam-bim

  17. Paolo Nanut ha detto:

    Se veniva al suo posto Joana Golabeck, quella che vendi oro mostrando le tette iera meio

  18. marco ha detto:

    fa specie che nel 2012 si creda ancora a sti ciarlatani (sto parlando del mago Amleto otelmA)

  19. dimaco ha detto:

    Dopo nani e ballerine ne mancava solo I maghi de corte. Ghe mando anca mi una pergamena con sora scrito un galeazesco:
    MA BAFFAN…….

  20. Fiora ha detto:

    ma el Divino ghe fa strighez propiziatorio a gratis o a pagamento coi bori dei finanziamenti ai partiti?
    Desso i politichi ‘ssai usa sti strighezi. Par che anca Ledi Padania in sufita de vila Gemonio la gabi un suo studiolo ad hoc…col rito propiziatorio pel comprendonio del fjio, quel trota, la devi gaver capelà cola formula. Inveze che inteligente el ghe xè vignù man sbuse…
    Inveze mi conosso un che co’ xè in catura el fa el muso de guato, ma come tuti i pessi patochi sto qua xè sgaissimo! Scritor, inventor de un idioma un misiòt de triestin e inglese sienzià e pien de morbìn 😉 …altro che el trota!

  21. Paolo Nanut ha detto:

    @19 Triestin duro e puro, sai che ho difficoltà a capire tutto quello che hai scritto.

  22. Fiora ha detto:

    @20 ma va,davvero Paolo N.?! non mi prendi in giro? Il mio era lo sfogo di un’anima Tergestina esacerbata che ipotizzava che i rituali del Conte Marco Belelli in arte Mago Otelma(non si sa se in arte anche il “conte” oltreché “mago”) in favore del Pipi potessero non essere a titolo gratuito…
    Il resto si riferiva al recente flop padano a base di soldi indirizzati a finalità extra movimento anche lì in salsa esoterica, a cura di “lady umberta” che stando ai rumors sarebbe pure lei appassionatissima delle scienze in cui eccelle il Mago personale del Pipi.
    Avevo malignato che qualora avesse eseguito il rito scopo potenziamento materia grigia del primogenito ,le era riuscito male ottenendo invece di renderlo con le mani bucate.
    La spiegazione del raffronto tra il Trota e “qualcuno” che talvolta assume l’espressione “muso de guato” con però accanto l’enumerazione delle sue inconfutabili benemerenze,mi pare del tutto superflua,tant’è trasparente. 😉
    UFAAA!

  23. Alessandro Adesivo ha detto:

    Qua serve un interprete di triestino-goriziano!

  24. dimaco ha detto:

    Io capisco piuytosto bene il triestino.non capisco come mai gli alyri hanno tali difficolta’.

  25. Mentat ha detto:

    Devo ammettere che il triestino di Fiora, sempre molto divertente, mette alla dura prova anche la mia capacità di comprensione!

  26. Diego Manna ha detto:

    @20
    grazie fiora 🙂

  27. dimaco ha detto:

    Beh diego,no ghe vol miga tanto a inventarse un novo idioma che se capissi poco.basta eser imbriaghi. Ahahah I

  28. Fiora ha detto:

    Dimaco ,tu comprendi il Triestino perché sei patòco in pectore…
    beh Goriziani mii,dovete ammettere che il nostro slang Triestino è infinitamente più comprensibile della marilenghe, che peraltro a me piace tantissimo e che capisco discretamente.
    @Diego . l’asociazion de idee tra el nostro super muso de guato con i brillanti annessi & connessi e quela trota scrausa con anessi e connessi cussì poco lusinghieri, me xè vignuda rapida come la folgore e precisa come…la verità!

  29. isabella ha detto:

    Ussignur, questo vol dir raschiar il fondo del baril!!!

  30. dimaco il discolo ha detto:

    beh vistga la nova idea de tacar trieste e gorizia in un unica provincia(che me trova sai dacordo e già he ghe semo metemo ana nuovi colori sula banidera tipo gialo e nero) e de far gorizia el apoluogo forsi xe meio che i triestini un poco de gorizian cominci a impararlo.

  31. sfsn ha detto:

    @ diego:
    ciò, grandezzon, ara che fiora co la parlava del mato sgaissimo che ga inventà el missiot tra triestin e inglese no se riferiva a ti, la parlava de Bandelli co el ga fato el Sardon Day

  32. aldo ha detto:

    ma lui intendeva “sardon, dei!”…

    …xe stado il responsabile del marketing che ga capì mal

  33. Paolo Nanut ha detto:

    @22 Fiora, No ti giuro non ti prendo in giro credimi, veramente mi è stato difficoltoso capire quello che hai scritto.

  34. Maga Magò ha detto:

    E meno male che il Divino c’é!!!!!!

  35. gigi ha detto:

    …..se aspiravano al 2 – 3 % dopo il divino avranno meno 5%. La politica dovrebbe essere una cosa seria, invece abbiamo pieno di fenomeni.

  36. Fiora ha detto:

    @Paolo, ti ho creduto! tant’è vero che come avrai spero letto, al post 22 ti ho fatto la traduzione “dedicata” del precedente in patòco stretto 😉

  37. Fiora ha detto:

    E proprio SERIAMENTE parlando, io sono d’accordo col post5 di Federico Fanzini.
    Che significa , Gigi ( post 35) in questa fase prodromica parlare di “la politica è una cosa seria”?
    Basti pensare al battage che precede le elezioni Americane! Rock stars, attori, presentatori che scendono in campo a sostegno di questo o quel candidato quest’ultimi che tra loro non si risparmiano insinuazioni invettive e gags …ce l’avessero loro un Otelma da schierare!
    Poi, così come per gli Americani anche per i Goriziani l’eletto avrà tutto il tempo di “essere serio” e nulla vieta che lo sia nella misura in cui ha fatto e ha consentito le pagliacciate scopo reclàm!

  38. giovanni ha detto:

    Fiora, cos te paragoni i taliani ai mericani…
    quando che xè vegnù fora il scaldalo Uotergheit un certo Nixon ga dà le dimissioni, qua i va tai tolk sciò!!!

  39. Fiora ha detto:

    @38 miga tuti Giovanni!…anca noialtri demo luminosi essempi de coerensa e de retitudine… ara l’Umberto, vara Renzino deto el Trota…una meza parola e ” ci ho fiducia nela Magistratura, la verità trionferà …” e i se ga dimeso, ciò! 😉
    Tornando seri, mi a ste pupolamericanade preeletorali made in Gorizia no son gnanca contraria…basta che dopo anche se Goriziani i disi come che disi quei altri,me par Svedesi 😉 VONDE E LAVORAR!

  40. Diego Manna ha detto:

    @31
    si, ma co la parlava del muso de guato iero mi 😀

  41. Hashtag ha detto:

    @lorenzo Beh….analizziamo la situazione per quella che è. Cari bempensanti che ridete ed ironizzate, quanti maghi avete ascoltato e, financo, votato? Tanti e tanti! E dopo averli votati ve lo hanno infilato nel didietro molto bene! Solo che si presentavano in giacca e cravzattaa, molto cool, magari con un bel sorriso stampato sulle labbra, e dietro di loro cieli azzurri ed altre amenità. Oppure si presentano con l’imprimatur di tutte le banche europee. Beleelli ha rubato? Non mi risulta. Belelli ha sperperato denaro pubblico? Non mi risulta. Belelli ha condanne? Non mi risulta.
    E allora, è peggio degli altri?

  42. marco ha detto:

    @41:
    secondo wikipedia Marco Amleto Belelli ha avuto delle condanne:
    Nel 1986, Belelli è stato condannato con sentenza definitiva per evasione fiscale riguardo ai compensi della sua attività di mago. Tuttavia, il 15 ottobre 2005 la sentenza è stata revocata con ordinanza del Tribunale di Trieste per intervenute modificazioni alle leggi in materia

    Nel 1987, Belelli è stato condannato con sentenza definitiva a due anni di reclusione per circonvenzione di incapace dalla Corte d’Appello di Trieste.

  43. fidi leban ha detto:

    mi piace’perchè non esiste strategia.fatti e non pugnetteeeeeeee

  44. aldo ha detto:

    Povero Otelma, cosa sono le sue piccole magie di fronte alle grandi magie dei tecno-illusionisti: rigore, crescita, equità:

    Rigore? La spesa pubblica corrente continua a crescere in mille rivoli, senza freni e senza tagli, finanziata da un inarrestabile aumento del debito pubblico

    Crescita? Invece di taglare la spesa corrente, si aumentano le tasse con l’effetto da manuale di deprimere ancor di l’economia, mentre il debito pubblico continua a salire e così l’unica cosa che torna a crescere è mr.spread

    Equità? IMU come seconda casa per chi sta in ospizio, ma esenzione totale per le fondazioni bancarie perchè fanno opere di beneficienza, ossia spartiscono soldi in giro

    Di fronte alle grandi illusioni di rigore, crescita, equità così ben dispensate dai tecno-maghi e dai loro valletti ABC…

    …il povero mago Otelma fa una ben magra figura!

  45. nick ha detto:

    a proposito di risorse pubbliche ai partiti, è bene ricordare che il partito radicale è stato l’unico in Italia a non volere – ripeto: a non volere – mai intascare nemmeno un euro di contributi pubblici.
    Gli altri chiacchierano, ci prendono per i fondelli, malversano. I radicali no. Così, giusto per la precisione, questa cosa andrebbe ricordata.

  46. aldo ha detto:

    Un’altra bella grande magia è questo voto amministrativo spostato nel passato con la macchina del tempo:

    centro-destra vs. centro-sinistra

    mentre va in scena questo spettacolo di illusionismo, ABC sostengono insieme lo stesso governo e si accordano per una nuova legge elettorale finalizzata a cancellare le coalizioni, in modo da permettere di allearsi con chi si vuole nel dopo elezioni, ossia tra loro senza doverlo dichiarare prima

  47. aldo ha detto:

    eh, sì, di fronte a questi maghi…

    …Otelma è solo un dilettante!

  48. capitano ha detto:

    I radicali saranno contrari al finanziamento pubblico dei partiti ma su quello agli organi di partito (radio) non hanno la stessa opinione.

  49. nick ha detto:

    bè, radio radicale è un organo di partito molto sui generis, visto che permette a tutti, ma proprio a tutti, di esprimersi. E poi, svolge un’attività di vero servizio pubblico: la trasmissione delle attività parlamentari.

  50. aldo ha detto:

    la trasmissione delle attività parlamentari, dar voce a una minoranza nazionale, dar voce a una minoranza politica, dare contributi alle imprese capaci di districarsi nei meandri della burocrazia e della politica, dare i pensionamenti anticipati ai giornalisti per consentire alle aziende editoriali di ristrutturarsi (tra cui quelle di De Benedetti, di Berlusconi e quella di varie famiglie tra cui Agnelli e Della Valle) e si potrebbe continuare…

    …ognuno ha una nobile ragione, ma il risultato è una spesa pubblica fuori controllo, come la locomotiva della canzone di Guccini

  51. nick ha detto:

    metti insieme cose che non c’entrato tra loro nulla.
    Dico semplicemente che un conto è il manifesto, per esempio, o il riformista (che ha chiuso, peraltro), un conto invece è radio radicale.
    Sono modelli di informazione molto diversi. E questa diversità andrebbe valutata.
    Per quanto riguarda le risorse destinate alle ristrutturazioni dei gruppi editoriali ai cui facevi riferimenti, bè è un altro paio di maniche. Molto meno nobile.

  52. Paolo Nanut ha detto:

    @Fiore, Ti ringrazio così ho apprezzato appieno il tuo post.

  53. Paolo Nanut ha detto:

    Fiora, scusami, volevo scrivere Fiora.

  54. Fiora ha detto:

    @44 condivido al 100% le tue osservazioni Aldo!
    E più ci inoltriamo in questa selva di balzelli che affamano noi e non fanno calare stabilmente lo spread,io sempre più mi convinco che la falla non è attribuibile solo alla passata allegrona gestione Italica, ma che siamo in un gioco ben più grande dei nostri confini, perverso più che di prestigio. Tra il fare e il rabberciare quanto fatto il giorno prima, più che di maghi e di professori questo mi appare un governo di pasticcioni.

  55. Fiora ha detto:

    @40 confermo che tratasi del nostro Diego Manna.
    In ocasioni uficiali xè stà notà ch’el cela el suo imbarazo soto un’espression che xè stada codificada in “muso de guato”.
    Tra el Trota, campion (senza valor) dela Padania e el muso de guato, alfier dela triestinità, no pol eserghe oviamente gara!

  56. dimaco il discolo ha detto:

    fiora noi comuni mortali stiamo pagando i debiti fatti alle banche. e che non dicano che non è vero, ci minacciano che se non faciamo come vuole la bce e il fmi finiremo come la grecia. tutte caxxate. L’islanda si è ribellata e ha pure rifato la costituzione che in alcuni punti vieta alla collettività di pagare i debiti fatti dai privati.

    eppure pohissimo se ne è parlato. chissà come mai:

    http://storiadossier.blogspot.it/2011/10/tutta-la-verita-sui-perche-dobbiamo.html

    http://www.agenziastampaitalia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4397:il-popolo-islandese-si-ribella-alla-speculazione-e-al-fondo-monetario&catid=3:politica-estera&Itemid=35

    http://rassegnastampanonwo.blogspot.it/2011/07/lislanda-la-crisi-la-rivoluzione.html

  57. abc ha detto:

    Ma cosa vuol dire “muso de guato”?

    Condivido l’opinione che il “divino” mago otelma faccia ben magra figura in confronto a certi politici che sanno circuire gli elettori molto meglio di quanto lui lo sappia fare con gli incapaci, in ogni caso questo invito mi pare una caduta di stile per i radicali … contenti loro.

    Naturalmente non condivido il post 30 di dimaco, da goriziano friulano non approvo la proposta di unificare le province di Gorizia e Trieste. Oltrettutto non sono così ingenuo da pensare che i triestini imparerebbero il dialetto veneto goriziano, se mai succederebbe il contrario. Se malauguratamente i Gorisziani dovessero accettare questo accorpamento, il giorno dopo verrebbe deciso che la sede sarebbe Trieste e non Gorizia. Inoltre non ci sarebbe nessuna garanzia di protezione per il gruppo etnico friulano della provincia di Gorizia. L’apporto del nostro territorio servirebbe solo a garantire maggiori vantaggi alla sola città di Trieste mentre la attuale nostra provincia verrebbe progressivamente privata di tutte quelle strutture e uffici che ora possiede. Non per niente la proposta viene avanzata da un triestino durante la campagna elettorale.

  58. aldo ha detto:

    @56 dimaco

    I debiti pubblici irlandese e islandese sono cresciuti esponenzialmente per salvare le banche, finchè gli islandesi si sono rotti le scatole ma, a differenza degli irlandesi che si sono rotti pure loro, hanno potuto farlo senza creare uno tzunami internazionale solo perchè sono 4 gatti (120mila abitanti, meno della provincia di GO)

    In Italia non c’è stato nessun salvataggio pubblico di banche, ma il debito pubblico è fuori controllo a causa dell’assistenzialismo clientelare (abbiamo le stesse tasse dei paesi scandinavi e metà dei loro servizi sociali) ed è lì che bisogna tagliare: lo stato deve garantire sanità, scuola, assegni di disoccupazione, formazione per il reinserimento, pensioni minime dignitose, non contributi alle aziende degli amici, contributi all’editoria perchè i giornali sono dei gruppi economici, posti di lavoro finti alle clientele, il duopolio Rai-Fininvest con il canone, i fondi alla Promotur perchè si possa sciare a prezzi bassi e via dicendo…

    …lo stato assistenziale è un Robin Hood alla rovescia: toglie ai poveri e ai senza potere per dare ai ricchi e a chi fa parte di un gruppo di potere.

  59. Fiora ha detto:

    @abc
    “muso de guato” non che si tratti di espressione codificata, ma grossomodo sta a designare un’espressione attonito-insulsa da pesce lesso, vuoi definitiva in chi non appaia graziato dal ben dell’intelletto, e l’analogia col Trota mi è parsa scontata ,vuoi temporanea e auto-indotta ed è il caso di Diego Manna, assunta in circostanze ufficiali, quali presentazioni di suoi libri e/o riconoscimenti vari, dove per sua stessa ammissione non si senta a proprio agio.
    Digo ben, MaestroDiego?

  60. Lévi-Strauss ha detto:

    Tuto parti dalle origini di Pipi: se sa che in Africa i stregoni ga sai seguito

  61. Fiora ha detto:

    “muso de guato”…chi di suo ed è preoccupante, chi per timidezza ed è simpatico .

  62. Fiora ha detto:

    quanto al Belelli-Otelma, ricordo benissimo il processo per circonvenzione dell’incapace concittadino, cui aveva spillato qualcosa come dodici milioni delle mai abbastanza rimpiante lire.(“rimpiante” da me in generale e probabilmente dalla vittima del raggiro in particolare…)con conseguente permanenza del novello Conte di Cagliostro nella locale Casa Circondariale.
    La vittima? “diomiperdoni”,ma non riesco a provare compassione per questa particolare tipologia di “vittime”, annoverandole nel pragmatico cuor mio tra i MONE…sic et simpliciter!

  63. Giordano Vintaloro ha detto:

    @Aldo

    L’islanda ha 318.452 abitanti al gennaio 2011 (http://it.wikipedia.org/wiki/Islanda), quindi non meno della provincia di Gorizia ma più o meno quanti le province di Gorizia e Trieste messe insieme 😛

    E comunque non so quanto sia giusto vietare di pagare i debiti, anche se fatti da privati. In definitiva, le banche hanno alimentato un benessere diffuso di cui tutti hanno beneficiato, direttamente o indirettamente. Non si può, quando è il momento di restituire i soldi, dire semplicemente che hanno fatto tutto le banche, perché ne hanno beneficiato tutti i cittadini. Se non gli andava bene, dovevano protestare mentre quel sistema era in corso, non quando è crollato.

    Stessa cosa in Irlanda, dove fintanto che le banche hanno gonfiato le tasche di tutti con mutui bassissimi – e nessuno si chiedeva com’era possibile – la gente spendeva e spandeva e buttava via gli spiccioli di resto con disprezzo (gettati per terra, visti con i miei occhi in tutto il paese). Ora non vorrebbero pagare il debito che hanno fatto sì le banche ma che ha finanziato la loro bella vita.

    Stessa cosa in Grecia, solo che lì è andata avanti per trent’anni: posti pubblici a gogò e stipendi assurdi e insostenibili. Ora si lamentano. I cittadini non sono incolpevoli, certo lo sono meno dei grandi capitalisti, ma i debiti vanno pagati. Così come noi rivogliamo i soldi dallo stato alla scadenza dei bot che abbiamo comprato, giusto?

  64. massimilianoR ha detto:

    cavè la foto de ‘sto pajazo, dei…

  65. G.B. ha detto:

    così sono sicura di chi NON votare

  66. aldo ha detto:

    @63 Giordano

    grazie per la correzione della mia memoria lacunosa ma, tra 120.000 e 320.000 abitanti non cambia la sostanza del ragionamento: l’Islanda ha potuto fare quello che ha fatto solo perchè ha le dimensioni di uno sputo nel mare

    sono d’accordo con te che è troppo comodo beneficiare di situazioni anomale di liberismo come Islanda e Irlanda o di assistenzialismo come Grecia e Italia e poi non voler pagare le conseguenze di quelle situazioni, ossia i debiti

    ma è anche vero che a beneficiare non sono stati tutti, ma solo certi strati della popolazione: per esempio in Italia i benefici dell’assistenzialismo sono andati non certo ai lavoratori dipendenti privati o alla piccola impresa, ma a gruppi economici che hanno beneficiato di contributi pubblici e di situazioni protette e a clientele politiche inserite in posti di lavoro pubblici fasulli e mi pare che nessuna di queste due categorie beneficiarie sia stata colpita minimamente dalle misure anti-crisi attraverso tagli della spesa pubblica mentre, al contrario, queste misure colpiscono con le tutti indistintamente con le nuove pensioni e le nuove tasse, ma in particolare i lavoratori privati con la modifica dell’art.18 e la piccola impresa con l’accanimento di Equitalia e il continuo rinvio dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni

  67. hobo ha detto:

    come spiega qui walden bello analizzando il caso della apple, il ruolo delle banche non puo’ essere separato da quello delle corporations della manifattura.

    http://www.fpif.org/articles/the_apple_connection

    negli ultimi trent’anni la possibilita’ di trasferire la manifattura in paesi dove la manodopera puo’ essere pagata poco e sfruttata molto ha causato la deindustrializzaione dei paesi piu’ sviluppati e la conseguente perdita di potere d’acquisto dei loro cittadini e lavoratori. ne e’ risultata una crisi da sovrapproduzione, a cui le banche hanno posto temporaneamente rimedio con la concessione del credito facile. a un certo punto questi crediti non potevano piu’ essere riscossi, e c’e’ stato il crack. come accade in questi casi, vista l’ impossibilita’ di riscuotere i crediti in denaro, i creditori (cioe’ i grossi detentori di capitale) sono passati all’ incasso esigendo il pagamento in beni solidi (privatizzazioni di beni pubblici) o in erosione di diritti sociali (smantellamento del welfare e controriforma della contrattazione).

    l’ indebitamento degli stati va letto in questo contesto, perche’ anche l’ aumento della spesa pubblica e’ stato, per scelta politica deliberata, funzionale solo al mantenimento di un alto livello di consumi, e quindi in definitiva all’ espansione del modello neoliberista.

    la strada scelta dalle oligarchie occidentali per uscire dalla crisi, cioe’ quella di competere coi paesi asiatici nello sfruttamento della manodopera, non fara’ altro che preparare la prossima crisi da sovrapproduzione e indebitamento.

    per come la vedo io, non se ne uscira’ se non attraverso una stagione di lotte sociali anche molto dure nei paesi come la cina e l’ india. solo la conquista di magiori diritti sociali in quei paesi potra’ frenare la deindustrializzaione dei paesi piu’ sviluppati.

    la sinistra, o quel che ne resta, in europa e in america, dovrebbe cominciare a ragionare su queste cose, invece di appiattirsi sulle ricette neoliberiste che ci hanno portato a questa situazione. in altre parole, dovrebbe riprendere in mano la bandiera dell’ eguaglianza sociale, con la consapevolezza che il discorso sull’ eguaglianza non puo’ essere rinchiuso in ambiti locali o nazionali, e richiede la capacita’ di essere anche conflittuali. i governi tecnici e le grandi coalizioni sono una scelta suicida, per la sinistra.

  68. Otto ha detto:

    “Io avevo un discorso su questo Stato e su quello che vi serve. E’ inutile che ve lo dica io, siete voi lo Stato, sapete voi cosa vi serve. Guardate i ginocchi dei vostri calzoni, guardate i vostri calzoni, i vostri figli, avete buchi e muffa e figliolanza ignorante a causa di questo Stato.
    Io avevo un discorso, ma non ce l’ho più. E’ il signor Tiny che ce l’ha, nelle sue grosse manine, vero Tiny, coraggio lo faccia vedere, lo sai lei.
    Allora visto che ce l’ha lui, mi toccherà dire qualcos’altro, ma va bene così, perché ce l’ho qualcos’altro da dire. Ho una storia di un contadino zotico, uno come voi se permettete. Per questo tizio, tempo fa, questo zotico cominciò a pensare a tutti gli altri zotici, a cosa fare per loro, e un giorno la risposta gli arrivò, con la prorompente forza della mano stessa di Dio, quando l’unico edificio scolastico della sua contea crollò, per via che era stato costruito coi ferri e i mattoni marci della politica, uccidendo e massacrando dei piccoli, poveri scolaretti. Voi la conoscete questa storia, se ne è parlato, lui si era battuto contro la politica che aveva usato questi mattoni marci, ma aveva perso.. aveva perso, e ci fu il crollo.. ci fu il crollo.
    Bè, non passo molto tempo, prima che alcuni funzionari pubblici della capitale arrivassero con un bel macchinone a dire a questo zotico che volevano farlo candidare a governatore. Nella loro braghe ingessate mi dissero che McMurphy era un portaborse, cioè solo un galoppino di notabili e che volevano che questo signor nessuno, moralista zotico, subentrasse come onesto governatore. E sapete chi erano? Quelli nel bel macchinone? I servi di John Harrison, i suoi tirapiedi, sguinzagliati per togliere a McMurphy metà voti, esatto, il vostro voto di zotici, eccolo lì! E’ davanti a voi il Giuda Iscariota, leccapiedi, scagnozzo, venuto dalla capitale. Vieni avanti, dai guardatelo, il burattino di John Harrison, avanti fatti applaudire, coraggio la gente ti vuole vedere.
    No, no, no! Lasciatelo lì, lasciatelo lì, lasciate che il maiale si rotoli nel suo letame, lasciatelo stare, però ascoltatemi voi zotici, sì, io non sono il solo zotico qui, lo siete anche voi, hanno fatto fessi anche voi, come hanno fatto fesso me migliaia di volte, ma è ora che sia io a fare fesso qualcuno, è ora che io faccia fessi loro, questi leccapiedi con le braghe ingessate che odiano noi zotici! Mi candido da governatore da indipendente, li affronterò da solo e voglio vedere il loro sangue!
    Per prima cosa vi costruirò una strada sulle paludi, sugli alligatori e su ogni altra cosa mi si metta di traverso. Mille miglia di asfalto se sarà necessario, così potrò venire a trovare i miei colleghi zotici regolarmente. Poi mi costruirò un ponte sul possente Missisipi, e gli darò il mio nome, perché l’ho costruito io. E a voi tutti costruirò nuove scuole, e i vostri figli avranno gratis quaderni, matite e libri, per poter studiare e prepararsi per la nuova università che costruirò, dove tutti quanti loro potranno andare come i figli dei ricchi. Io spero che voi mi stiate a sentire, zotici, perché non voglio rifare tutta la strada di casa, per tornare qui tra una settimana per dirvelo ancora, a dirvi questo: se voi non votate, voi non contate! Voi non contate! Voi non contate! E siete tanti ignoranti quanto dicono quelli della città, mentre vi rubano il cibo dalla tavola e gli ultimi spiccioli dalle tasche e dicendovi “grazie mille”. Perché sareste davvero un branco di zotici e non avete niente perché non meritate niente. Perciò ascoltatemi, aprite le orecchie, levate lo sguardo a guardare in faccia l’innegabile verità, la divina e pura verità, voi siete zotici! E nessuno aiuta mai uno zotico se non si aiuta da solo. Sta solo a voi inchiodare questi parassiti al muro. Sta a voi, a me e a Dio! Inchiodiamo John Harrison! Inchiodiamo McMurphy! Inchiodiamo chiunque si frapponga tra me, voi e le strade e i ponti e le scuole e il cibo che vi occorre. Voi datemi il martello e io li inchioderò, inchioderò la loro pelle alla volta del granaio. Inchiodiamoli!!!”

    TUTTI GLI UOMINI DEL RE,un bel film ve lo consiglio. 🙂

  69. abc ha detto:

    Grazie Fiora, gentile come sempre.
    Io al contrario di te provo compassione in pari misura per chi viene raggirato da questo energumeno, dalle banche o dai propri rappresentanti politici. Si tratta in tutti i casi di raggiro. Chi si rivolge a questi sedicenti maghi si trova talvolta in situazioni disperate di disagio.

  70. dimaco il discolo ha detto:

    il punto è che in islanda non è che non hanno pagato i debiti, hanno semplicemente dimostrato che lo si può fare in maniera alternativa a quello che omandava il FMI e la BCE che volevano la la vendita e privatizzazione di tutti i settori pubblici. Io credo che dare i soldi a una banca credendo che possa moltiplicarli all’infinito è come giocare al casinò. Non è che se perdi 40 o 50 mila euro e non vinci nulla puoi passare dalla cassa e dire: ho perso tutto restituitemi i soldi. erano investimenti ad alto rischio. Li hanno persi? Bene, così imparano a essere ingordi

  71. aldo ha detto:

    @71 dimaco

    io non sono contrario in linea di principio a non rimborsare il debito, ma per la ragione che, nel caso italiano, l’effetto sarebbe distruttivo per i lavoratori e per le piccole imprese, oltre che favorire un nuovo fascismo…mi spiego:

    quando l’Islanda ha deciso con due referendum di non pagare il debito estero, le banche islandesi erano già fallite e i risparmiatori islandesi non avevano più nulla da perdere e comunque le dimensioni di queste perdite per le banche creditrici inglesi e irlandesi sono talmente ridotte da non portare il minimo rischio di fallimenti a catena delle banche in Europa con il relativo impatto sull’economia reale

    il mancato rimborso del debito estero da parte dell’Italia, terzo debitore pubblico mondiale in assoluto, i cui titoli sono detenuti massicciamente da tutte le banche europee, provocherebbe fallimenti a catena nel sistema bancario europeo e forse mondiale e si ripercuoterebbe nella perdita dei risparmi per gli italiani e in fallimenti a catena delle imprese, soprattutto quelle piccole, private della liquidità bancaria

    a pagare gli effetti di questo armageddon finanziario non sarebbe chi ha già messo i soldi nei paradisi fiscali, ma il ceto medio-basso e l’effetto politico più probabile mi sembra sarebbe di tipo fascista, come è già successo in Europa con la crisi finanziaria degli anni trenta

  72. aldo ha detto:

    @67 hobo

    sono d’accordo, ma la questione dell’uguaglianza sociale oggi è anche legata strettamente al ruolo dello stato

    lo stato sociale dovrebbe redistribuire le risorse verso i ceti deboli garantendo servizi sociali, educazione, assegni di disoccupazione e previdenza (modello scandinavo) mentre in realtà in Italia distribuisce privilegi di vario tipo in varie direzioni e anche verso l’alto (modello mediterraneo) compresi contributi e protezioni a grandi gruppi economici protetti che privatizzano i profitti e socializzano le perdite

    inoltre lo stato italiano con la sua burocrazia asfissiante e la sua giustizia civile infinita crea un ambiente sfavorevole agli investimenti, per cui le imprese non vengono, se ne vanno o pretendono di rifarsi sul costo del lavoro dei costi anomali causati loro dallo stato italiano

    mettere a dieta lo stato dai privilegi che distribuisce per conservare e ampliare servizi e sicurezza sociale è parte determinante di una battaglia per l’uguaglianza sociale che altrimenti è già persa perchè nel mondo c’è una riserva di due-tre miliardi di persone disposte a lavorare a bassi salari, mentre quelli che restano sono addirittura ancora fuori dal mercato e premono per entrarci a qualsiasi costo e questo mette il capitale in una ovvia posizione di forza sul mercato e solo un diverso ruolo dello stato può consentire al lavoro di riequilibrare la situazione

  73. aldo ha detto:

    @ 72 dimaco

    banche creditrici inglesi e olandesi

  74. hobo ha detto:

    @aldo#73

    il punto pero’ e’ che non ci si puo’ aspettare che le misure a favore dell’ eguaglianza sociale vengano calate dall’ alto, soprattutto perche’ il potere politico e’ in mano o e’ contiguo alla controparte. la spinta verso l’eguaglianza sociale puo’ venire solo dalle lotte dei lavoratori organizzati, e solo a patto che ci sia una sinistra degna di questo nome in grado di dare rappresentanza politica a quelle lotte. queste secondo me sono due cose che mancano in italia.

  75. dimaco ha detto:

    Aldo I soldi li rivolevano gli stati inglrse e olandese perche’ hanno salvato le banche con I soldi pubblici imvece di lasciarle andare,giustamente,a fondo. Troppo facile fare speculazioni sapendo che tanto poi I debiti te li ripaga lo stato

  76. aldo ha detto:

    @76 dimaco

    pienamente d’accordo, infatti io dicevo solo che la situazione italiana è diversa:

    a – qualitativamente: l’indebitamento pubblico non viene dal salvataggio delle banche, ma da uno stato corporativo-clintelare

    b – quantitativamente: l’insolvenza islandese è stata uno sputo nel mare, quella italiana sarebbe uno tzunami

  77. aldo ha detto:

    @75 hobo

    dall’alto c’è da aspettarsi solo politiche di autotutela del capitale economico-finanziario italiano, un capitale protetto da uno stato corporativo-clientelare e che trova piena espressione in questo governo portato a spalla dal trio ABC

    in Italia, nel bene e nel male, una sinistra radicale c’è, mentre la grande debolezza rispetto ad altri paesi europei è l’assenza di un partito socialista, una forza riformista capace di esprimere politiche di alleanza tra lavoratori e imprese produttive vessate dallo stato corporativo-clientelare che protegge i grandi gruppi e i cartelli bancario e assicurativo

    al contrario, i comportamenti reali di quella strana roba che è il PD ne fanno un difensore a spada tratta dello status quo

  78. hobo ha detto:

    @aldo

    io aggiungerei che l’ indebitamento pubblico deriva anche dal fatto che si sia tollerata e si continui a tollerare un’ evasione fiscale e contributiva spaventosa. in un certo senso si tratta anche in questo caso di clientelismo, perche’ questa tolleranza ha permesso di costruire un blocco sociale politicamente molto compatto. insomma, la contrapposizione “casta politica cattiva” vs “societa’ civile buona” non mi ha mai convinto. la casta politica e quella economica si rispecchiano una nell’ altra.

    e poi la “societa’ civile” non e’ un monolite. anzi, e’ attraversata da fratture e conflitti, perche’ gli interessi del dipendente che vuole conservare il posto di lavoro sono diversi da quelli del padrone che lo vuole licenziare, tanto per dire.

    concentrare l’ attenzione solo sulle malefatte della casta politica impedisce di vedere quelle della casta economica. e in generale concentrare l’ attenzione solo sulle malefatte, impedisce di vedere che anche se tutti fossero onesti lo sfruttamento e la disuguaglianza ci sarebbero lo stesso, e che alla fine resta ancora quello il fronte principale.

  79. hobo ha detto:

    eh, la sinistra radicale in italia la vedo male. il pd nemmeno lo calcolo.

    la sinistra radicale la vedo male perche’ da una parte c’e’ sel, che e’ costruita sul carisma personale di vendola (che tra l’ altro e’ in picchiata) ed e’ priva di organizzzione. dall’ altre c’e’ la fds, che l’ organizzazione ce l’ha, ma non ha i voti, e non riesce ad esprimere una cultura politica adeguata ai tempi. la sinistra radicale esiste nei movimenti, esiste tra le persone, esiste come orientamento culturale, ma in italia non riesce a coagularsi in una proposta politica coerente.

  80. fidi leban ha detto:

    reazionari.ottusiiiiiiiii

  81. hobo ha detto:

    io penso che una sinistra “riformista” in senso progressista possa esistere solo se esiste anche una sinistra radicale forte, non importa se partitica o movimentista. in mancanza di richieste radicali, la sinistra wannabe riformista non ha niente tra cui mediare, e si attacca al carro conservatore.

  82. fidi leban ha detto:

    arcaici/obsoleti

  83. aldo ha detto:

    @79 hobo

    guarda che io non parlavo della casta politica, ma di quella economica (grandi gruppi, cartelli bancari e assicurativi e aggiungerei anche le rendite di posizione di medio livello) che in Italia costituisce un capitalismo protetto dallo stato, al quale si aggiunge anche il clientelismo della casta politica, ma che è subalterno e solo funzionale ad assicurare consenso al meccanismo, anche se sempre di più sembra che possano fare a meno dei politici e sia molto più efficace l’azione dei media e di certi poteri dello stato

    per quanto riguarda l’evasione è un problema di uguaglianza sociale e di distorsione della concorrenza, ma non influisce sulla questione del debito pubblico nel senso che l’alta pressione fiscale in Italia è già talmente depressiva dell’economia che, se tutti pagassero le tasse, diventerebbero talmente alte sul pil che bisognerebbe ridurle o altrimente l’economia reale tracollerebbe definitivamente

    il debito pubblico a livelli insostenibili, in Italia come in Grecia, è la conseguenza di politiche di spesa corporativo-clientelari, funzionali agli interessi di un capitalismo protetto dallo stato, visto che abbiamo una spesa pubblica scandinava e metà del loro stato sociale: la differenza è spesa corporativo-clientelare.

  84. capitano ha detto:

    Ma perchè quello che in Svezia è social-democratico in Italia è comunista?

  85. hobo ha detto:

    beh, io vedo empiricamente la tolleranza verso l’ evasione fiscale e contributiva come una forma indiretta di spesa pubblica di tipo clientelare: lo stato di fatto elargisce agli evasori del denaro pubblico (evitando pure due passaggi).

    se tutte le tasse venissero pagate, si potrebbe:

    -abbassare le tasse per tutti

    oppure

    -restituire quel denaro alla collettivita’ sotto forma di miglioramento dei servizi, estensione del welfare, ecc.

  86. aldo ha detto:

    @86 hobo

    pienamente d’accordo, ma non influisce sul debito pubblico perchè se tutti pagassero bisognerebbe abbassarle

  87. aldo ha detto:

    @85 capitano

    secondo me perchè in Italia nessuno vuole il modello socialdemocratico: i poteri economici, le categorie economiche, ma anche partiti e sindacati stanno troppo comodi nel meccanismo corporativo-clientelare iniziato dal fascismo ed esteso dalla DC, nel quale si sono coinvolti poi anche PSI, PCI e sindacati

    per esempio una semplificazione fiscale con conseguente invio di quanto c’è da pagare direttamente dall’ufficio imposte al contribuente andrebbe bene a tutti noi, ma non altrettanto ai burocrati dello stato, ai commercialisti, ai caaf sindacali

    ma con la competizione globale il capitalismo corporativo-clientelare non regge più: o si va verso il modello liberista anglossassone o verso quello socialdemocratico germanico-scandinavo

  88. hobo ha detto:

    @aldo#87

    forse hai ragione, ma forse l’ utilizzo di parte di quel surplus per finanziare servizi e welfare potrebbe avere un effetto positivo anche sull’ economia, perche’ investire in certi settori (sanita’, ricerca, istruzione…) crea i presupposti per una crescita equilibrata sul medio periodo. sicuramente l’ evasore che (coi soldi che non ha pagato allo stato) si compra il suv, fa girare l’ economia. ma non sono sicuro che la faccia girare nel modo giusto, come dire.

  89. hobo ha detto:

    se pero’, come pare, negli ambienti economici l’ allungamento della vita media viene visto come un problema, da risolvere evidentemente con l’ accorciamento della vita media, significa che siamo di fronte a un nuovo motivo di conflitto: quello tra chi vuole vivere piu’ a lungo e chi vuole impedirglielo. 🙂 🙁

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