4 Aprile 2012

Segnaletica bilingue in Fvg: un caos toponomastico?

C’è chi ha definito “caos toponomastico” la recente sostituzione di alcuni cartelli stradali da parte della società regionale FVG Strade con altri, contraddistinti dall’indicazione bilingue delle località. A difendere invece il fatto e soprattutto a darne una spiegazione è il consigliere regionale del PD, esponente della Slovenska skupnost, Igor Gabrovec.

Il consigliere fa notare che la segnaletica stradale bilingue non è un’invenzione di FVG Strade, bensì viene espressamente prevista dalla legge nazionale n. 38 del 2001, meglio conosciuta come legge di tutela della comunità slovena e che all’articolo 10 parla, appunto, delle insegne pubbliche e della toponomastica in lingua slovena (allora di prevedeva una spesa massima di 128 milioni di lire annui per il periodo 2001-2005).

Si tratta di una legge approvata dal Parlamento italiano più di dieci anni fa – prosegue Gabrovec – e più o meno tanti ne sono stati necessari affinché un cittadino potesse vedere insegne bilingui fuori dai Comuni del Carso, dov’erano pacifici soprattutto sulle strade di competenza comunale già da parecchi decenni. A rompere il ghiaccio è stata la Provincia di Trieste, che nel sostituire la vecchia segnaletica ha pensato bene di rispettare le leggi vigenti nel porre la nuova. Stesso obbligo vale per ogni altro gestore delle viabilità, Regione e società autostradale compresa, anche se quest’ultima risulta ancora sostanzialmente inadempiente e ciò nonostante gli impegni solennemente assunti già qualche anno fa.

Ben venga allora che i nostri concittadini sappiano che Trieste è anche Trst, Opicina Opcine, Duino è da sempre anche Devin, Monfalcone Tržič e Venezia in sloveno fa Benetke. È un segno – conclude Gabrovec – che le leggi iniziano, seppur a singhiozzo, a essere rispettate. E che il territorio inizia ad accogliere normalmente e magari anche con simpatia il fatto che viviamo in un’area mistilingue, da sempre crocevia di popoli, lingue e culture da promuovere e valorizzare.

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20 commenti a Segnaletica bilingue in Fvg: un caos toponomastico?

  1. Fabio27 ha detto:

    Caos toponomastico? Mi pare un titolo fatto apposta per cercare rogne. C’è un’infinità di aree con toponomastica bilingue in Europa, e nessuno si è mai lamentato. A cominciare dalle aree della costa istriana che oggi sono in Slovenia e in Croazia.

  2. Mauricets ha detto:

    c’è un errore nell’articolo.
    fintato che i cartelli non saranno almeno anche in tedesco non si puo parlare di un effettivo “mistilingue”. ma di un semplice “bilingue”.
    ben lontano dalla verita storica.
    dove le componenti italiana e slovena erano solo una delle tante etnie.

    chi si compiace della sittuazione attuale lo fa per partigianeria, un vero spirito plurilingue mitteleuropeo deve proporsi ben altri obbiettivi.

    altrimenti si ricadrà nel nazionalismo.

  3. Mauricets ha detto:

    ovviamente vedrei anche in tutta la slovenia cartelli che abbiano le scritte nelle lingue dell’ex impero bicipite. che ha regnato sulla carniola per molto tempo.

  4. Tergestin ha detto:

    Per un motivo o l’ altro, apena se nomina la parola slovenia ti te salti su come una susta e te passi subito a parlar de nazionalismo gratuitamente. Te lo digo ‘desso, ma no xe miga la prima volta che lo noto.

  5. hobo ha detto:

    insoma maurice propio te ruga sti cartei bilingui. ‘desso i cartei bilingui talian-sloven ne fara’ cascar nel nazionalismo. e mi che credevo che i nazionalisti iera quei che per zinquanta ani se ga oposto ai cartei bilingui.

  6. maja ha detto:

    maurice, sta a casa tu, chè xe meio.
    guai a andar in irlanda, per esempio, che uno pensa de andar a Dublin, però dopo se ritrova a Baile Átha Cliath.

    vara qua che desio:
    http://www.visualphotos.com/photo/1×7454542/bilingual_road_signs_ireland_b33-620877.jpg

    e pensa che xe certe zone dove che i segnali stradali xe *solo* che in irlandese. un casin de mati!

  7. ufo ha detto:

    Niente, no xe cossa far – le go provade tute, anca darme bachetade sui dedi opur tighir la man in scarsela. No voio, ma le man le me parti in automatico verso la tastiera: co lèzo de caos in tela segnaletica sta roba qua me se pianta in glava e no la me va via fin quando no lo go (ri)postado:
    http://news.bbc.co.uk/2/hi/7702913.stm

  8. alpino ha detto:

    “Venezia in sloveno fa Benetke.”
    e Torino come se disi? e Roma? e Lugo di Ravenna? a che monade grandi come na casa…e dove xe monade e materiale ignifugo per polemica chi te bechi? vari veld maresciallie della SSk!

  9. viceversa ha detto:

    che cojoni… e in furlania alora? cosa se dovesi dir che nei cartei xè scrito GURIZE in tuti i busi e che i veci goriziani i l aga sempre ciamada GURIZA??
    Il meio esempio che go visto xè i cartei stradai dela provincia de Gorizia in tre lingue, giustamente: ‘talian – sloven – furlan; così no se scontenta nisun!

  10. Sandi Stark ha detto:

    Ecco qua, la mattina el Piccolo fa l’articolo, la sera i fassisti scancela i cartei. Come ai bei tempi, quando i comprava el giornal de matina er saver che associazion assaltar.

    Stavola i li ga trapài, la prima che me ricordo da sempre:

    http://www.primorski.eu/stories/trst/198553_mazaa_v_tivanu_padla_v_zasedo/

  11. Bibliotopa ha detto:

    Scusate se sorrido, ma vi posto quello che il traduttore di Google ha fatto della prima parte dell’articolo del Primorski:

    “In Stivan nella notte di Mercoledì individuati e fermati due mazača, che si sovrapponeva con la ricezione di segni sloveni a pannelli stradali stabiliti dal FVG società provinciale morendo di fame. Dopo la corteccia dal cane all’incrocio con la strada per Gorizia maculato natale, che era di guardia, in quanto questa è la quarta campagna mazaška negli ultimi sei mesi”.

    Decisamente, bisogna imparare le lingue da sè…

  12. alpino ha detto:

    comunque no i ga finì el lavor la scritta TRST se leggi ancora…

  13. dimaco il discolo ha detto:

    alpino adeso ghe vado a zontar a trstle parole “je nas”.

    pecà che no ga meso i nomi.volesi proprio veerli sti forzanuovisti furbi come dei cervi

  14. Tergestin ha detto:

    Bon dei Dimaco, per una volta che i va fora del bareto… vero che no tuti sa comportarse in gita, ma pazienza.

  15. AndreaGo ha detto:

    semo ale solite…

  16. abc ha detto:

    Bibliotopa, c’è anche la possibilità di ascoltare le frasi che hai scritto. le pause fuori posto rendono ancora più incomprensibile la traduzione. in ogni caso qualcosetta si è capito. poco, sempre meglio di niente.

  17. dimaco il discolo ha detto:

    DUINO (TRIESTE), 5 APR – Imbrattavano cartelli stradali con bombolette spray coprendo le scritte in sloveno. Per questo due persone di 34 anni, residenti a Monfalcone e Duino, sono state denunciate per danneggiamento, deturpamento e imbrattamento di cose altrui. I due sono stati sorpresi dai Carabinieri mentre stavano compiendo gli atti vandalici nei pressi di San Giovanni di Duino, lungo la strada statale 14 ‘Trieste-Monfalcone’.

  18. edvard ha detto:

    un plauso ai caramba e sopratutto ai paesani coraggiosi!

  19. Mausi ha detto:

    Qui si parla senza sapere quanto costa ogni singolo cartello a tutti noi. Poi vi lamentate che hanno rimesso l’Imu. sapete queante imu valgono questi cartelli per farsi vedere con simpatia ?Centinaia di migliaia di euro sono stati spesi per sostituire i cartelli precedenti messi solo un paio di anni fa ed in perfetto stato, tanto per aggiungere benetke e trzic. visti i tempi, credo che molte famiglie , anche di origine slovena carsolina, sarebbero state più felici/vesele se invece di chiedere soldi delle tasse “per salvare l’Italia”, compresa l’Imu, si evitassero gli sprechi, aspettando magari prima di sostituire a decine i cartelli nuovi con versione bilingue, che i precedenti avessero ripagato il loro costo e fossero almeno divenuti vecchi e arruginiti. poi per quanto mi riguarda possono mettere cartelli anche in sloveno o turco a me non disturba.

  20. Julius Franzot ha detto:

    Rispondo a Mauricets (2.). Purtroppo non si tratta di mancata applicazione della legge. L´infinita e perdurante ignoranza di chi governa la Regione continua a non considerare che la maggioranza numerica dei parlanti tedesco vive a Trieste (qualcuno anche a Gorizia e Cormons). Per “la legge” la lingua tedesca e´tutelata solo in Val Canale e pure a Sauris e Timau (dove non e´nemmeno capita dalla maggioranza). Speravo che avessero posto la domanda sulla lingua d´uso sulle schede del referendum (o come si chiamava), ma se ne sono guardati bene.

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