Oggi tutti traducono la località di Aurisina con Nabrežina e viceversa. Ma su “A Trieste” – sito: atrieste.eu, ho trovato una interessante spiegazione che spiega come Aurisina e Nabrežina siano in realtà due luoghi diversi.
In effetti questa vecchia fotografia dei primi del Novecento dovrebbe tagliare la testa al toro: in lingua slovena si parla di Nabrežina, in lingua tedesca e italiana di Nabresina. Il termine !Aurisina” non esiste. Il paese carsico di Nabrežina è stato ribattezzato, italianizzandolo, “Aurisina” nel 1923. A quei tempi “Aurisina” era solo il nome delle sorgenti d’ acqua che alimentavano l’ acquedotto e non di un paese abitato. Nel 1853 era stato approvato il progetto per la costruzione dell’’ acquedotto che utilizzava le sorgenti di Aurisina per i bisogni della Ferrovia Meridionale, del porto e della città de Trieste. Oggi le sorgenti di Aurisina sono spesso chiamate “Filtri di Santa Croce”. Sino ad alcuni decenni fa esistevano a Trieste dei vecchi tombini tondi in ghisa che riportavano la scritta “Acquedotto di Aurisina”, ma proprio in riferimento alle sorgenti e non al paese che invece correttamente dovrebbe chiamarsi solo Nabrežina. Sempre dal sito citato apprendo che Nabrežina deriva dallo sloveno “nabrežje” che significa bacino, limite di un corso d’ acqua, invece “Aurisina” dovrebbe avere origine romanze, perchè in sloveno la località si chiama “Brojnica”.
Su wikipedia ho trovato una versione leggermente differente. Il paese viene citato per la prima volta in un documento del 1308 con il nome di Lebrosina. Le successive varianti scritte del toponimo compaiono tra XIV e XVI secolo. Nelle registrazioni tergestine, riferita a vigne ed oliveti sulla costiera sotto il ciglione dell’ altopiano, compare tra il 1308 ed il 1349 come Lebrosina, Lebresina, Lobrosina, Labresina, Liurisina ed Aurisin, Aurisins, Auresinis, Auresinum, Aurexinum, Aurixinum, Aurisinum, mentre le menzioni riferibili al villaggio danno Laurisina, Liusirina, Liurixina, Luirisinum. L’ utilizzazione ufficiale del toponimo italiano attuale è del 1927 (ma non era del 1923 ?). Fino a tale data veniva utilizzato il toponimo italiano ricalcato da quello sloveno Nabresinaa. In sloveno la forma in uso ufficiale è Nabrežina, quella dialettale Nabržin.
Attendo conferme, commenti o smentite dagli abitanti di Aurisina (pardon Nabrežina !).
Ci racconta Paolo Geri:
“Nelle registrazioni tergestine, riferita a vigne ed oliveti sulla costiera sotto il ciglione dell’ altopiano, compare tra il 1308 ed il 1349 come Lebrosina, Lebresina, Lobrosina, Labresina, Liurisina ed Aurisin, Aurisins, Auresinis, Auresinum, Aurexinum, Aurixinum, Aurisinum, mentre le menzioni riferibili al villaggio danno Laurisina, Liusirina, Liurixina, Luirisinum.”
…ma lo stesso Paolo Geri sostiene:
“Il termine Aurisina non esiste.”
mah…
No ghe vol una scienza, basta perder 1/4 d’ora su google.
http://www.bibliofi.it/grande-guerra/cartoline-foto-stampe/decorati-a-nabresina-308.html
http://www.bibliofi.it/grande-guerra/cartoline-foto-stampe/ponte-di-nabresina-307.html
http://www.stonecontact.com/stone-Nabresina-Limestone.htm
In GB i conossi solo el “Marmo de Nabresina”. I alleati italiani no li gaveva informai de cambiar le carte.
http://cartoline.delcampe.it/page/item/id,138318256,var,NABRESINA-NABREZINA-1908-postcard,language,I.html
http://www.iluoghidelcuore.it/image/thumb/media/lg/Nabresina_Postaja_Bahnhof_1915.jpg
http://www3.varesenews.it/gallerie/?id=10998
A Varese xe una via Nabresina, probabilmente in memoria de qualche episodio bellico. I alleati varesotti no xe mai stài informai del cambio nome.
http://digilander.libero.it/lucio.trieste/mappe/m26.jpg
Nabersina in italian su le mappe, 1828
http://www.bildarchivaustria.at/Bildarchiv//428/B4815488T4815493.jpg
http://www.bildarchivaustria.at/Bildarchiv//428/B4815500T4815505.jpg
http://image.shutterstock.com/display_pic_with_logo/524191/524191,1310499411,1/stock-photo-old-illustration-of-nabresina-viaduct-along-the-railway-between-vienna-and-trieste-created-by-80884864.jpg
Nabresina in francese, Parigi 1857. I ‘taliani probabilmente no gaveva informà nianche l’alleato francese, de cambiar tutte le carte.
http://www.aisp1966.it/wp-content/uploads/2010/03/Rupena_nabresina-300×230.jpg
Rupena Nabresina, 1850 – 1864 degli uffici postali della provincia di Trieste (Duino, Grignano, Nabresina, S. Croce e Zaule). A proposito, Nabresina iera sotto Sezana nel 1910. La Lega Nazionale pretendi che ad “Aurisina” sia stada brusada una scola elementare, ma la fonte xe Pitacco, che in occasioni precedenti dichiarava de aver costruì le scole elementari de la Lega a Duin e Sistiana. Nella data presunta (1898 se ben me ricordo), la scola elementare de “Aurisina” de la Lega no iera ancora stada costruida. E sembra che no la sia mai stada costruida nianche dopo.
http://i.ebayimg.com/18/!B3–Ht!!2k~$(KGrHqMOKiMEy(h7WF2mBMoL5MGuUg~~_12.JPG
Disastro dirigibile ferrovia “Nabresina Trieste”, 1919, quotidiani italiani
http://i880.photobucket.com/albums/ac4/pam_album1/7-FVG/2-28-9-11/aurisina6_001.jpg
http://i880.photobucket.com/albums/ac4/pam_album1/7-FVG/2-28-9-11/aurisina9_001.jpg
Cartoline d’epoca, Nabresina in italian e tedesco, Nabrešina in sloven. A proposito, dove xe finì quel bellissimo tetto in ferro batù? Per “il ferro per la patria” come quel de la stazion de Campo Marzio?
http://i.ebayimg.com/11/!B4sVkk!CGk~$(KGrHqMOKicEyVlZcrYRBMq16tZb-!~~_12.JPG
Cartolina italiana, “Ferrovia Casarsa Stazione Nabresina” 1861
http://www.dlfudine.it/gruppi/sat/immagini/stazione_udine.JPG
Come sopra
http://images-00.delcampe-static.net/img_large/auction/000/046/487/996_001.jpg
Cartolina d’epoca, Gruss aus Nabresina – Un saluto da Nabresina – Pozdrav Nabrezine
http://s2.bolha.si/3/image/33138/33695/POZDRAV-IZ-NABREZINE—NABRESINA–1900_4bbeaf9e0c3e0.jpg
Come sopra, 1900
http://media.primorski.eu/media/2010/10/14459_204646_Nabresina__2051912_medium.jpg
Come sopra: “Cesta proti Nabrežini, Straße gegen Nabresina, Strada verso Nabresina”
http://img64.imageshack.us/img64/3848/nabresinaub8.jpg
Cartolina italiana: “”Stazione di Nabresina: il fabbricato viaggiatori centrato da un proiettile italiano il 25 agosto 1917”
http://cronologia.leonardo.it/storia/a1915i.htm
“In luglio bomrbardammo: il 5, colonne di truppe e carriaggi presso Oppacchiasella, la stazione ferroviaria di San Daniele e lo Stabilimento Tecnico triestino; il 6 e l’8 il campo d’aviazione austriaca di Aisovizza e la stazione di Nabresina, il 12 un accampamento presso Gorizia, il 14 caccia austriaci raccolti nel canale di Fasan, il 17, con due dirigibili, le opere militari intorno a Gorizia e un accampamento presso il San Michele, il 22, con dirigibili, San Polaj e la ferrovia di Nabresina, il 23 la stazione ferroviaria di Riva di Trento; in agosto bombardammo il 6, con dirigibili, accampamenti nemici presso Doberdò, il nodo ferroviario di Opema e le opere militari di Pola (il dirigibile che volò su Pola cadde in mare e l’equipaggio fu catturato); il 20 e il 21 il campo austriaco di aviazione di Aisovizza”.
http://www.finn.it/regia/html/grande_guerra.htm
Caporetto in seguito, cambia le prospettive future a Pagliano e Gori che si trovano impegnati nella strenua difesa del Piave. Entrambi si guadagnano in questo frangente la loro terza medaglia d’argento – le altre due le avevano ottenute per le imprese di guerra nel 1916 e per un’azione notturna sul cielo di Nabresina-Prosecco il 24 giugno del 1917.
Fonti: http://www.aeronautica.difesa.it/ – http://www.aeroclubfirenze.it/ – Col.Pil. Roberto Sardo – Col.Carlo Paciaroni
http://www.betasom.it/forum/lofiversion/index.php?t10088.html
“Nell’agosto del 1917 al Cappellini, al Faa di Bruno (TV Goiran) e agli altri pontoni della Marina venne affidato il compito di battere a grande distanza, con tiro diretto dagli aerei, i nodi ferroviari di Sistiana e Nabresina, e da ultima la zona industriale di Trieste. Vennero sparati 885 colpi grosso calibro (381 e 305).” Cronache d’epoca sui bombardamenti navali dei monitori italiani su Trieste.
Tutte le cronache de guerra dei ‘taliani parla sempre espressamente de Nabresina, questo se trova in decine de testi.
Se adesso i abitanti de Aurisina i fazessi una raccolta de firme e una manifestazion in Piazza Grande, come quei de Dolina che voleva che sparissi el nome “San Dorligo della Valle”, Santo sconosciuto ai cristiani, probabilmente i se vederà risponder dal prefetto (come quei de Dolina):
“Pulito. Gavè ragion. Però ghe cambiemo el nome solo al centro comunale, l’abitato dove xe el palazzo comunale no se ciama più San Dorligo della Valle ma Dolina.
Però, visto che xe altre frazioni come Mattonaia eccetera, no podè cavar “San Dorligo della Valle” dai cartei stradali e dovè continuar a dopràr el doppio nome per el Comune, per i documenti e per le carte de identità.”
Genio italico, xe impossibile cazarghela, quando i ga el cortel de la parte del manigo.
Geri non ha riportato questa foto http://www.atrieste.eu/Foto/A002/Servola/P1110649.jpg Aurisina 1896 da cui era nata la discussione.
Quanto al riferimento di Sandi su Sesana: è abbastanza ovvio, i confini delle province furono cambiati nel 1926 (o ’27); prima, secondo le circoscrizioni austriache, il Litorale era diviso in Città di Trieste e Territorio (che corrispondeva all’attuale comune, più Lipizza e Corgnale), Contea principesca di Gorizia e Gradisca e Margaraziato d’Istria con le isole di Veglia, Cherso e Lussino.
A sua volta Gorizia-Gradisca e l’Istria erano divisi in distretti politici: Gorizia, Gradisca, Monfalcone, Tolmino, Sesana e – per l’Istria – Parenzo, Pola, Capodistria, Volosca, Pisino e Lussino.
Aurisina (o Nabresina come allora si chiamava) ricadeva sotto Sesana.
Margraviato.
Si, ma Seslijan a iera stada anche sotto Gradisca e Duin sotto Monfalcon, per un periodo quando iera la Defonta. La “provincia” de Trieste finiva a Opcine.
@Sandi:
Più precisamente non esisteva nulla di comparabile alla provincia postnapoleonica in Austria, da quel punto di vista amministrativo erano molto disordinati, al contrario di quello che si crede comunemente. In ogni caso prima dell’apertura degli alberghi Sistiana era nota con il solo nome italiano… anche se allora ammontava solo a due casette, il castello e la chiesa.
Ho scritto “provincia” tra virgolette. Erano “disordinati”? Mi fa piacere saperlo, a me risulta che fino al 1921 gli altri erano ammirati dell’organizzazione della Contea di Gorizia e che diversi di essi vennero qui per studiare l’amministrazione AU, tra i quali lo stesso Gentile che si ispirò per la sua riforma. Se non ricordo male, anche Sonnino e qualche altro “pezzo grosso”, espressero ammirazione.
4Bibliotopa3 aprile 2012, 10:32Geri non ha riportato questa foto http://www.atrieste.eu/Foto/A002/Servola/P1110649.jpg Aurisina 1896 da cui era nata la discussione.
bella biblio ! di dov’è ?
Servola! 🙂 ( per effebi) vicino alla chiesa ecco il link alla discussione completa http://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?f=10&t=2186&p=65662&hilit=nabresina#p65662
@ 10 a Servola, dove comandava i ‘taliani e i scriveva quel che i voleva. E perchè l’acquedotto i lo gaveva ciamà de Aurisina, dove che iera le fonti che forsi gaveva un toponimo roman perchè za Marco Caco cioleva acqua.
L’acquedotto de Aurisina no c’entra niente co’ Nabrežina. Se nei pressi i gavessi trovà un grammo de oppio, i la gavessi ciamada Fonte Oppia e Nabrežina fussi diventada San Patrignano.
A Servola i gaveva anche messo una scola de la Lega Nazionale, che gaveva frequentà due miei zii. Tutti voleva andar a la scola de la Lega, i ghe dava libri, quaderni, scarpe, dolcetti. E sti roti bori no voleva spartir coi fradei che andava alla scola statale.
Ne le scole de la Lega no i insegnava el sloven, solo italian e tedesco come lingua straniera. Cussì quel posto che se ciamava Ščiédna, no ga mai rivà a ciamarse altro che Servola e passa la paura per i ‘taliani poveri, che nel 1919 i gaveva sai de bazilar per cambiar tute le carte in tòla.
E per demolir le nostre statue, per dispicar tutte le aquile a due teste, per licenziar i ferrovieri che parlava sloven, per mandar in Sardegna i postini che idem, per far luminarie sprecando el carbon dei gasometri, no i rivava a riparar l’acquedotto che la città iera senza acqua, i ghe fazeva dispetti ai inglesi bloccano di aiuti americani ai paesi ex AU, i doveva cambiar tute le cassete de la posta, i doveva smontar le gru del porto per portarle a Venezia… insoma i gaveva sai de bazilar poveri.
1889 Terze Odi Barbare di Giosè Carducci.
“MIRAMAR”:
“…e torna il cielo a NABRESINA* lungo
la ferrugugna costa e di baleni
Trieste in fondo coronata il capo
leva fra nembi”
* el la ga scrita cola “esse” invece che cola “zeta”, ma bravo istesso, Giosuè!…Lu’ come Bennato. ” io più di tanto non posso fare!” 😉
“ferrugigna” dei! colpa dela datilografa de’ sete colpi,no de Giosuè, questa!
Ferruginosa! Acqua ferruginosa! Altro che carducci: stanlio e ollio! How, how, how!
@15 ah! nosepol mai parlar seriamente… 🙁
Mi crrdo invece che sia paolo sia effebi I ga ragion.podessi eser che ga unido due contrade in
un unico toponimo?
Sandi !? ..appena 21 righette de “Odio all’Italia” !!??
…de no conosserte
Sandi:
“Ne le scole de la Lega no i insegnava el sloven, solo italian….”
Nooooooo !!?? incredibile !!! stikazzi !
v Nabrežini blizu Trsta se tvoj oče je rodil, kjer je v morju skala čvrsta se po produ je podil, v zimi z burjo je boril…
Igo Gruden
se boril
che strano mi da quasi di polemica pre elettorale,ma ad Aurisina si sta bene,chi vuole frequenta le scuole italiane chi le slovene,il comune pur essendo amministrato dal centro destra ha sempre tutelato indistintamente tutti e volantini e affissioni sono sempre bilingue,quindi che si chiami Aurisina Nabresina ecc.resta una perla per la nostra provincia da far invidia al resto dei comuni amministrazioni comprese
mah perla mi pare esagerato
naj kdorkoli kdaj te vpraša, kdo živi na zemlji tej…
Cara Redazion, xe andà via uno ma l’altro ga ciapà el suo posto @18
Domanda: perchè nel regolamento de Bora.la no xe scritto espressamente:
“E’ vietato insultare e denigrare gli altri utenti del Forum. Gli attacchi personali non saranno graditi: criticare le idee, non le persone”
come che xe scritto ciaramente in un numero sempre più grande de forum?
Sandi, scusa se me permetto… ben criticar e quel che te vol ma no me par che “Sandi !? ..appena 21 righette de “Odio all’Italia” !!??
…de no conosserte” sia sto attacco personale che bisogna andar a pianzer della redazion, no? Uno della tua cultura pol cavarsela da solo con la forza dei argomenti. Te scrivi che l’Italia fa schifo (in soldoni) e se effebi te scrivi che te odi l’Italia te ciami in causa la redazion. Ciò xe anche bel leggerte ma te son come el napoli che ogni volta che li tocca in area i ziga “arbitro, arbitro!”. 🙂
No caro, la prima volta che el me ga accusà de odio etnico no go ditto niente, la seconda nianche e son sta zito anche alla terza.
Questa sarà la decima volta che me ricordo, e ti che te son una persona intelligente, te dovessi renderte conto che criticar l’Italia no significa odiarla nè tantomeno odiar i ‘taliàni.
Mi qua, no go mai sputanà nissun, me piaseria che se criticassi le idee e no le persone, come che go scritto. Val anche per ti: te piaseria scriver qualcossa che no ghe sta ben a un gruppo de persone, e per questo subir dei costanti attacchi personali?
Credo de no.
Per cossa te pensi che esisti delle regole de civile convivenza? Perchè no tutti ga rispetto e bona educazion; altrimenti no serviria nianche le leggi.
undicesima per la precision… ekkekkazzo !
Ode all’Italia e ai taliani (by Sandi):
“E per demolir le nostre statue, per dispicar tutte le aquile a due teste, per licenziar i ferrovieri che parlava sloven, per mandar in Sardegna i postini che idem, per far luminarie sprecando el carbon dei gasometri, no i rivava a riparar l’acquedotto che la città iera senza acqua, i ghe fazeva dispetti ai inglesi bloccano di aiuti americani ai paesi ex AU, i doveva cambiar tute le cassete de la posta, i doveva smontar le gru del porto per portarle a Venezia… insoma i gaveva sai de bazilar poveri.”
te me fa un ode ai tui de Marburgo-Mribor …xe tanto che speto, te lo domandado -se me ricordo ben- dodici volte 🙂
http://www.nuovolitorale.org/tegetthoff.asp
el suo monumento “talian” xe sta trasferido da pola a graz
quel “sloven” de marburg-maribor …che fine ga fato ?
qua gavemo ancora la sissi, el massimiliano… in “altri loghi” xe restà qualcossa ? le popolazioni dell’impero AU ga continuado a viver nella felice convivenza offerta loro dai nuovi e illuminati governi ?
sandi… fate un giro dale tue parti… e no romper le balonaze sempre qua…
effebi:
sissi e max xe stai rimessi uno quindici ani fa, l’altro quatro: me par un poco tardin per la “illuminata” italia.
e el monumento de dedizion al austria xe sta distruto. Xe rimasti solo i 4 ferai sul ponterosso…
“fate un giro dale tue parti… e no romper le balonaze sempre qua…”
volentieri, mi torno dove abitava la mia famiglia prima del 1918 e ti te torni dove abitava la tua. Va ben?
No per far apologia, val de una parte e dell’alta: ma pensè veramente che dopo una guerra i monumeti resta là pacifici? I ga scalpellà fasci e buttà zo aquile bicipiti, in altri paesi i vol buttar zo le stelle rosse e in altri i butta zo statue… me par che purtroppo fa parte delle cose
rgazzi e ragazze, vedemo de moderar un poco i toni, no volesi esser costretta a chiuder anche questa discussion 🙂
ma infati: solo no stemo dopo dir che co xe rivada qua l’italia iera tuto rose e fiori. nel 1918 xe stada un’invasion bela e bona.
35 ma no !? ma dai !? ara che no go mai sentido sta version ? che storie ara !
@35 no xe mai tutto rose e fiori, soprattutto in una città composita come trieste
beh, però quel che i te conta (o i te contava fin qualche anno fa) iera che qua iera tuto rose e fiori. E qualchedun tipo Effebi ghe credi ancora
Qua, dove la becera Italia no xe mai rivada, inveze se leggi de scambi de “rose e fiori” tra gentiluomini appartnenti all’eletta razza AU…
http://it.wikipedia.org/wiki/Celje
38 meno mal che te son ti e sandi che provè a sveiarme…
no go mai dito che in jugo no sia stade fate porcade. Me dà fastidio sta retorica fasula de i “italiani brava gente” che dove che i riva xe tuto bel e tuto pacifico. Qua no xe sta cussì.
41 !? …jugo ? ah si… in “jugo”
xe vero ! …guai pronunciar el nome della giovane “repubblica perfetta”
🙂
e ti guai ameter che l’amata italia co ga redento ga fato porcade
@25 …però ciamar la maestra ogni volta che qualchedun contraddissi, me par de fioluzi…
Se el contraddittorio resta sul tema e investi punti de vista e no toca la persona nel privato e fameia, no basta un minimo de fair play e deviar in corner,ah Sandi?! a tuti ne garba el consenso de publico e de critica se no in publico no scrivessimo ,ma nela misura in cui se esponemo bisogna spetarse anche de vignir smentidi. Se nel giusto se abozi. se ne par de gaver ragion se contrattacchi… CIVILMENTE! xè quel il vitz de un blog in fondo….
Pezo che ValRosandra diventassi sto blog a segarghe le gambe a tuti i “scomodi”,no?!
43… xe bisogno che digo “anche” mi… devo unirme a questo immenso coro ? ve manca uno ? 🙂
beh, se te lo ameti te guadagni in credibilità
Effebi perche’ te ha sempre de far cagnara non apena compare l’italia con la au? Se fa paragoni e obietivamente ga fapiu’la defonta. Bon anche l’italia ga porta qualcossa qua.coruzion,malafare efasismo.poco ma xe sempre qualcossa
Lo scrittore Alojz Rebula ha ricevuto a Riva del Garda il premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi, con il libro ‘Notturno sull’Isonzo
chi me da una indicazion de una situazion simile ma “rovesciada”
tipo un scritor italian de capodistria permiado in slovenia a una maifestazion culturale multilingue ?
senno xe tropo facile romper i maronazzi…
@33 No proprio, i primi che gaveva abatù i simboli identitari passati iera i napoleonici. Prima documentaziòn, i leoni marciani de Verona. E po’ dispetti e sprezzi, come el Bucintoro, i cavai alati de oro(che Franz gaveva fato far novi e ghe li gaveva tornài ai veneziani).
I inglesi no ga mai abatù niente nelle loro colonie, l’austria no ga mai cavà niente, i ‘taliàni ga cavà aquile, cassette de la posta e tuto quel che i podeva; apena rivài a Lucinico, xe za la foto del militar che buta zò el monumento a Franz, iera nel 1915. Idem coi monumenti de Sissi e de Franz che iera a Turriaco, Aiello e in ogni paese de la bassa furlana.
La più sporca xe stada quela del Leon de Lissa, monumento ai nostri poveri morti. I lo ga scalpelà, i ga scritto robe su la sua vittoria del 1918 , i se lo ga portà a Livorno in accademia navàl e i lo tien ancora là senza nianche vergognarse.
Altra bela, xe quela de l’aquila de Fiume. Che la gaveva sempre due teste, ma parallele girade verso sud, contro i turchi. Xe le foto de due lugheri de D’Annunzio che i ga apena tajà una delle due teste, pensando che la fussi asbgurgica. E no basta, adesso i esuli fiumani dopra el simbolo de l’aquila co’ la testa zoncada. Contenti lori… ma no tutti i fiumani xe d’accordo.
E po’ l’aquila asburgica no xe un simbolo politico come un fassio, una svastica o la falza e martel; la xe nel stemma araldico de Trieste, e ala curia ghe ga tocà rimetterla, volendo esser rispettosa de la storia de TS.
Grazie Fiora per el post #44
49… go sandi ! go !
@48 ” romper i maronazzi” effebi?! paladin come mi de l’Italianità, diversamente di mi un bicc a senso unico…no te pareria che l’uso PROPRIO de una dele più musicali e ricche fra le lingue con scelta appropriada de termini e sinonimi sempre educati anziché l’uso border line che te ghe ne fa ti, saria la miglior reclam che noialtri taglianofoni fatti non fummo a viver come bruti?! 😉
@33 per …fortuna “in jugo” i ga ancora le vie, le piazze e i monumenti al maresciallo
teghetof no, ma Tito si…
quel servi ancora…
Grazie a ti de esserghe, Bibliotopa.
Attenta osservatrice e a differenza de mi fonte de conoscenze non superficiali.
@44 Fiora, te gavevi ditto lo stesso anche nel caso precedente. Ma mi cossa devo far, lassarme accusar e denigrar? Che risposta te vol darghe a chi te accusa genericamente? Te preferissi che ghe rispondo per le rime? Che ghe digo a quei come lui che i xe fassisti?
Che ogni roba che el scrivi, ghe digo che l’odia i sloveni? No lo go mai fatto e mai lo farò, no denigro le persone per principio.
Auspico regole per la civile convivenza e che ognidun possi scriver quel che el vol senza subir attacchi personali, me dispiasi che con ti no rivo a spiegarme.
52 fiora ma, te me fa la punta sulla “castagna” ? pensavo che te me davi una dritta su quel che domandavo… piutosto.
(adesso el ghe pianzi sula spala a fiora… andemo ben… andemo…)
#49 Chi xe i cavai alati de oro? quei del logo dela Perugina? o me confondo?
@55ma cossa no se capimo Sandicaro ?! Capisso benissimo el tuo senso de iritazion ,solo mi me diria fra mi e mi. In quala in quala misura toca mi come persona? in quale misura dipendi dala mia soglia de toleranza? in quala misura esprimendo dei pareri “forti” son per forza esposto a contratachi aaltretanto forti? me lo sentissi quasi motivo de orgolio e ‘ndassi ‘vanti senza scomporme più de tanto…
Sta sicuro che se i te dassi de limità sfacendà frivolo e grafomane come che me ga tocà a mi ,saria la prima a insorger! ciau 🙂 co’ me fussi risposta
fiora, a proposito de bruti e de taglianifoni…
te sa che quando i bruti taglianofoni rampigava in valle no ghe iera nianche un albero …in valle ? desso perchè tuta sta vita per due alberi tajadi ? una volta che i talgianofoni la pensa giusta… tuti insorgi ? 🙂
bon desso vederemo cossa che i farà della valle …nel lato “jugo”
Xe un poco come quei che entra nele sette. A furia de retorica, slogan, mitologie e dogmi i ghe fa un tal lavaggio del zervel che dopo no i credi piu’ gnanca all’ evidenza dei fatti messi soto al naso.
61 ..te parlavi de Sandi !? desso ara… chi lo senti !
Ecote la dimostrazion Fiora, i zerca barufa e no altro. Altra roba, mi le mie segnalazioni alla redazion le fazo pubblicamente, qua. Trasparente come una vetrina de Coin, se diseva una volta.
Piu’ che zercar barufa i zerca disperatamente de farse seguir. No xe facile veder che dopo 60 anni de monopolio mediatico, storico, politico e “culturale” (virgolete obligatorie in ‘sto caso) vien ala luce del sol nove fonti, libri, coi archivi veci che vien verti, i storici che traduci articoli in paesi dove no iera la censura e un mezzo come la rete che fa la ciliegina sula torta.
No xe fazile veder come per 60 anni ogni volta che se parlava de porcade fassiste i zigava “E TITO?” e ‘desso la gente rispondi a sbadigli quando no i ghe fa presente che do’ torti no fa una ragion.
E no xe gnanca fazile far el saluto romano e zigar “s’ciavi raus!” in publico, dato che le diretive dall’alto xe cambiade per quanto riguarda el galateo. Tanti de lori volessi e i lo fa, lontan da oci indiscreti, ma i mitici ani otanta resta un ricordo.
Insoma, el mondo a volte cambia anca a Trieste e per alcuni xe difizile de mandar zo’.
effebi 48 disi:
Lo scrittore Alojz Rebula ha ricevuto a Riva del Garda il premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi, con il libro ‘Notturno sull’Isonzo” Chi me da una indicazion de una situazion simile ma “rovesciada” tipo un scritor italian de capodistria premiado in slovenia a una maifestazion culturale multilingue? senno xe tropo facile romper i maronazzi…)
Eco, te rompo mi i maronazzi, caro el mio effebi……..:
El Premio Internazionale Vilenica della Associazione Scrittori Sloveni nel 1986 (iera ancora Jugo…!) ghe xe sta assegnà a Tomizza.
e desso sarìa bel che te fazessi una pubblica autocritica….
tomizza umago
umago croazia
e iera apunto …ancora la “jugo” con tuto quel che ne conseguiva… “lori” usava…
aaaahhhh,
go capì: come Lojze te son un de quei che ga sempre ragion.
Pecà solo che iera el premio del Asociazion dei scritori SLOVENI e xe esattamente quel che te gavevi chiesto.
Po za vedo: se i ghe gavessi dà el premio dopo el ’91 te gavessi dito “Sì, ma nol ga miga ciapà el premio co iera la Jugo!”
ma scoltè! sbarufar per politica xè un clasico… la gente sbarufa a sangue per politica e per sport…e ‘lora? xè parole, scambio de notizie più o meno “inquinade” de visioni di parte… scaramuce anche a pro de chi che legi e no se ingolfa, ma legendo se impara se arichissi, trova spunti de aprofondimento. Perché zucarse pel iazo e trascender fin a obligar la Redazion a intervenir e serar sul più bel o pezo ‘lontanar elementi magari validi, se no altro perché no insulsi????
Mi penso che basteria considerar el contraditor “aversario” e MAI “nemico” e dirse come usemo noi “in fondo nol me ga miga bestemià la mare” e el zogo xè fato! e ch’el “zogo” continui!
Sarà un classico in altri paesi, no ne la mia cultura e tradizion. E po’ mi no parlo de politica; solo de storia, qualcossa de lingue e poco altro. Se no se conossi la differenza tra storia e politica, xe meio zercar su un dizionario.
@Sandi go usà el termine “politica” per convenzion tanto per diversificar quela ai confini con la cronaca dalla storia meno recente. Ovviamente xè sulla recente che de norma nassi le dispute.
Quanto alle “tradizoni e la cultura” penso che sia bona norma accettar anche quelle dei altri che ne appari ostiche…almeno cusì ne vien racomandà nei confronti delle new entries de tute le parti del mondo…figuremose de quele dei provenienti da tere limitrofe che volemo ostinarse a sentir lontane anni luce.
Penso se ciami interscambio.
ad ogni modo sandi, mi provo a capirme con tuti, metendoghe empatia e umorismo,laddove possibile…a ris’cio anca de passar per superficiale. se però incappo nell’ intransigenza fatta utente ,come me par de capir de ti, me ritiro in bon ordine,visto che a ti ma gnanca a mi, de capirse a ogni costo “ne lo ga ordinà el dotor”! 😛
Me dispiasi, no accetto i attacchi contro le persone, e no solo contro de mi. Xe un sistema disgustoso e violento. Che se critichi le idee o i contenuti. No sputtanàr le persone.
intanto sucedi che con queste nostre quatro ciacole…
https://bora.la/2012/04/04/trieste-citta-digitale-enrico-marchetto-nominato-presidente/#comment-275175
@Sandi, gnanca mi “no accetto i attacchi contro le persone” anche mi trovo un consimile “sistema disgustoso e violento” e in tutti i post che precedi go tentà de esemplificar la differenza fra le due tipologie
… evidentemente senza riuscirghe, visto che te continui a pensar che i attacchi ai tuoi contenuti, (e xè sta el caso de Luigi Ve e ‘desso de effebi)sia rivolti alla tua persona…rendite conto che a ti come persona no ghe xè alcun riferimento perché in realtà de ti NISSUN SA GNENTE e quindi sarìa impossibile..anche volendo!
Senza troppe speranze de esser riuscida finalmente a spiegarme, ma certa che continueremo a stimarse anche se a “no capirse”, chiudo la noiosissima parentesi.
scampoli di storia odierna:
https://bora.la/2012/04/04/elezioni-amministrative-a-duino-aurisina-6-candidati-e-13-liste/
riusciranno gli oppressi a liberarsi dall’odioso giogo ?
questa xe l’occasion.
Roma ha dominato anche in queste terre (Cave Romane, Acquedotto, Mansio…)
Sir Richard Francis Burton nel 1881 pubblica “Le Terme di Monfalcone” e scrive a proposito di Aurisina: (…) Il nome, come tutto qui intorno, è antico; gli Slavi, aborrendo, come al solito, i termini per loro senza senso, cambiarono la romana Aurisina in Nabresina, da Na-brek (zum Berg), “in collina”, conservando una certa similitudine di suono. (…)
Fiora, te pol scriver quel che te vol, ma quei individui mi attacca a mi per quel che scrivo. Come i ga fatto con tanti altri. No sta far finta de no capir, che te son tuto meno che gnampola.
@77 interessantissimo, e chi ghe gavea contà a Burton sta roba, visto che in stampe e cartoline italiane e francesi Nabresina se ciama Nabresina zà nel 1820 e nel 1850 e 1860? El gaveva trovà in vita l’ultimo roman superstite? Iera per caso Marco Caco in persona?
Eccomi! Sono proprio io, non è uno scherzo, mi hanno mandato qui al solo fine di scrivere questo commento! Non ho detto io quelle castronate al sig. Burton, e per ilr esto, ebbene sì, lo confermo, Aurisina e Nabresina sono due luoghi diversi, il primo è il nome delle sorgenti, il secondo è il nome del paese carsico.
Sior Marco Caco finalmente! Xe tanto tempo che se parla de Lei. La ne conti un poco la storia delle sue origini, che xe nebulosa. Nel 1980 i triestini gaveva fato un monumento a Marco Caco, per carnevàl. El iera giusto? El ghe somigliava?