L’Amministrazione regionale, in accordo con tutti i diversi soggetti interessati, è pronta a prendere adeguati provvedimenti per fronteggiare possibili conseguenze legate all’attuale stato di carenza idrica, causato dalla assenza di significative precipitazione piovose e nevose negli ultimi mesi.
Lo ha annunciato il vicepresidente della Regione e assessore all’ambiente, Luca Ciriani, al termine di una riunione cui hanno preso parte tecnici della stessa Regione (ambiente, agricoltura, protezione civile), insieme e rappresentanti dei consorzi di bonifica, degli acquedotti, delle aziende che producono energia elettrica. I provvedimenti saranno modulati e dinamici a seconda dell’evolversi della situazione, costantemente monitorata da un tavolo di lavoro permanente. Tuttavia, ha precisato Ciriani, si sta già predisponendo un decreto, che potrebbe essere firmato dal presidente Tondo nei prossimi giorni, per dichiarare lo stato di sofferenza idrica, allo scopo di attuare da subito una serie di azioni volte a risparmiare acqua, immagazzinarla nei bacini e quindi poterne assicurare il fabbisogno per gli usi principali, ovvero potabile e irriguo.
In questo senso si andrebbe verso una immediata regolamentazione degli usi idroelettrici per trattenere l’acqua negli invasi montani, cui si affiancherebbe una riduzione del deflusso minimo vitale dei principali fiumi, insieme a un’opera di sensibilizzazione dei cittadini per un uso consapevole della risorsa acqua, per evitarne inutili sprechi.
Solo in caso del perdurare dell’assenza di precipitazioni e dunque dell’aggravarsi della carenza d’acqua, verrebbe dichiarato lo stato di emergenza, introducendo delle ulteriori restrizioni finalizzate ad assicurarne la presenza in quantitativi adeguati alle necessità potabili e irrigue.
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