30 Marzo 2012

Il wwf sulla devastazine della Val Rosandra: “Chiarire le responsabilità dello scempio”

Vanno chiarite le responsabilità, per lo scempio compiuto in Val Rosandra ad opera della Protezione Civile regionale: lo chiede il WWF del Friuli Venezia Giulia, dopo che la “pulizia degli alvei”, attuata lo scorso 24 marzo nell’ambito della manifestazione “Puliamo il mondo – Clean up the world”, si è risolta nella distruzione sistematica di tutta la vegetazione ripariale, lungo un tratto del torrente Rosandra, all’interno dell’omonima riserva naturale, del SIC (Sito di Importanza Comunitaria) e della ZPS (Zona di Protezione Speciale per l’avifauna).

“L’intervento – denuncia l’associazione – è stato attuato nel pieno del periodo riproduttivo per l’avifauna e gli anfibi, sono stati asportati completamente tutti gli alberi più grandi (pioppi bianchi di 40 anni del diametro di 90 cm, ontani neri, salici, ecc.), è stato compromesso l’habitat della “foresta a galleria” che garantiva ombreggiamento e ossigenazione alle specie che la abitano – mentre sono rimaste molte robinie che avrebbero dovuto essere eliminate”.

Nell’area erano presenti, fra gli altri, il picchio rosso maggiore, il picchio verde, la ballerina bianca e gialla, il merlo acquaiolo. E’ stato distrutto, dal passaggio dei camion, il sito di riproduzione della Rana ridibunda. Sono stati distrutti i gradini in arenaria, collocati solo tre anni fa grazie ai fondi della Comunità Europea, sono stati manomessi i resti del mulino, ecc.

“Sconcerta – continua il WWF – che il Comune di S. Dorligo della valle – Dolina, ente gestore della riserva naturale, abbia collaborato all’esecuzione degli interventi suddetti, senza la minima considerazione per gli habitat le specie che la riserva dovrebbe tutelare”.

Anche dal punto di vista idraulico appare del controproducente una “pulizia” estesa su aree così vaste, anziché limitata alla prossimità dei centri abitati. E’ preferibile, infatti, che in aree aperte e prive di rischi, l’acqua sia rallentata da vegetazione o altri ostacoli (così da costituire naturali casse di espansione che favoriscono anche l’infiltrazione in falda)”.

In considerazione di tutto ciò, per l’associazione diventa quindi indispensabile chiarire:
– se esistano reali pericoli di esondazione del torrente Rosandra e cos’abbia motivato l’“urgenza” dell’intervento eseguito
– perché sia stato scelto proprio questo periodo per l’intervento di “pulizia”
– perché non sia stata svolta la valutazione di incidenza, prescritta dalle norme europee, sull’intervento nel SIC/ZPS
– i nomi di tutti i responsabili, della pianificazione e dell’esecuzione dell’intervento.

Il WWF del Friuli Venezia Giulia aderirà pertanto alla manifestazione di protesta, promossa spontaneamente da un gruppo di cittadini, che avrà luogo domenica 1 aprile, alle ore 12, con ritrovo al ponte di legno sul torrente Rosandra.

“E’ inaccettabile – conclude il WWF – che la “bertolasite” abbia contagiato anche i vertici della Protezione Civile regionale del Friuli Venezia Giulia, mettendo gli incolpevoli e preziosi volontari nelle condizioni di provocare gravi danni ad un ambiente naturale di valenza europea. E’ quindi necessario ed urgente che si chiariscano le responsabilità per quanto accaduto e, in attesa di ciò, si eviti di dare il colpo di grazia ad un ambiente unico e fragile, qual è l’area ripariale del torrente Rosandra”.

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3 commenti a Il wwf sulla devastazine della Val Rosandra: “Chiarire le responsabilità dello scempio”

  1. alfredo ha detto:

    vanno tutti denuinciati!!!

  2. Riccardo Marson ha detto:

    Qua bisogna far saltare un po di poltrone sia in regione sia ai vertici della protezione civile!! Avevano proprio bisogno delle tasse in più che ci fanno pagare i comuni e la nostra regione per promuovere gli scempi e la scadenza del lavoro degli enti! Tutti soldi che finiranno in macchine di lusso, in stipendi milionari, in inutili feste, in cene, rimborsi e “regali” che si faranno grazie ai nostri soldi. VERGOGNA! SONO DEI PARASSITI! (e qui non mi riferisco al poveraccio che domenica era li fisicamente a fare il lavoro ma a tutti quei sedicenti tecnici, esperti, consiglieri, politici, responsabili che hanno autorizzato e permesso questa PORCATA COLOSSALE)

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