Sarà presentato in anteprima regionale oggi, lunedì 19 marzo al Cinema Visionario di Udine in un’unica proiezione alle ore 20.30 17 RAGAZZE, film-caso francese prodotto da Denys Freyd, storico collaboratore dei fratelli Dardenne. Applauditissima a Cannes e vincitore del Premio speciale della Giuria al Torino Film Festival, la pellicola è distribuita in Italia dalla Teodora Film.
Esordio nel lungometraggio delle sorelle Delphine e Muriel Coulin (con un passato di cortometraggi e collaborazioni con Malle, Kaurismaki e Kieslowski) 17 RAGAZZE completa il ritratto originalissimo dell’universo adolescenziale femminile proposto dal cult americano Juno raccontando le vicende di un gruppo di liceali in una cittadina francese sull’Atlantico. Con una trama simile a quella del capolavoro indipendente che ha lanciato la carriera di Ellen Page e vinto l’Oscar per la Migliore sceneggiatura originale, 17 RAGAZZE regala al grande schermo la storia vera di diciassette adolescenti che quasi contemporaneamente decidono di restare incinte. Una scelta che si traduce in un gesto di ribellione verso gli adulti, le autorità, i coetanei maschi. Ma non solo. Portare avanti la gravidanza, decidere di condividerla, inventandosi un’esistenza diversa, è per le ragazze anche una fuga dalla routine e dalla noia di una realtà ingrata verso le nuove generazioni (la cittadina in cui vivono è in totale declino). 17 ragazze alla ricerca di una nuova responsabilità adulta. La troveranno?
Delphine e Muriel Coulin guardano con tenerezza questo gruppo di liceali ribelli, entrano nelle stanze dove trascorrono lunghi pomeriggi a parlare di quel che accadrà. Finché qualcosa di più forte della voglia disperata di ribellione rompe l’incanto.
Sorretto da un cast formidabile di giovanissime attrici in cui spiccano Louise Grinberg (La classe), Roxane Duran (Il nastro bianco) e Esther Garrel (L’Apollonide – Souvenirs de la Maison Close), 17 RAGAZZE segna per le due sorelle registe un ritorno ai temi già affrontati nei corti che hanno diretto insieme: “il corpo, la femminilità, l’età, il tempo. Le liceali vivono una stagione in cui la vita sembra naturale e infinita. I loro corpi sono alterati dal tempo e dalla gravidanza, ma danno loro il potere di confrontarsi con gli adulti e con i coetanei, di attirare l’attenzione, crescere e definire se stesse. Questi corpi sono la loro unica arma”. Intriso di “languore pop” (Premiére), 17 RAGAZZE è una pellicola adorata dal pubblico e dalla critica francesi perché capace di “andare dritto al cuore di una storia un po’ folle, con bravura e ostinazione” (Libération), di regalare al pubblico “un ritratto dell’adolescenza insolito, sensibile e appassionante (Le Figaro) e di far “soffiare un meraviglioso vento di libertà (Le Point).
Tra risate e lacrime, 17 RAGAZZE è il manifesto di “una rivolta dolce ma testarda, che le registe raccontano con poesia, rendendo alla perfezione quell’ebbrezza propria degli adolescenti alla prima scelta importante della loro vita. 17 RAGAZZE è il primo film di Delphine e Muriel Coulin e per loro è come se si trattasse del primo bebè (Les Inrockuptibles)
interessante tema. oggi una vera ribellione, essendo diventate la normalità le mamme attempate
Oggi non riesco ad essere a Udine, ma non mancherò alla prossima proiezione. Forse lo faranno all’Ariston…
Non riesco a immaginare il tono di un simile film. Scelta importante? Adolescenti che restano in cinta per proteste? Poveri bambini, che madri!
Io se lo trovo da qualche parte vado a vederlo… penso che valga la pena anche solo per vedere *come* sia stato trattato il fatto (chè vero, letto oggi un articolo del Times del 2008, + successo negli USA).
@4 Non so cosa sia successo… 😀 volevo dire
*che è vero, è successo negli USA
Chi siamo noi per giudicare Martina?
Magari sono delle madri migliori di tante che già conosciamo.
Isabella, è sempre molto rischioso fare qualcosa “contro”…ma ripeto, ‘sto film va visto, così non ci capisco niente!Non so come si possa definire questa una rivolta dolce, a me pare estrema, ci sono delle vite di mezzo, è quasi un’eutanasia al contrario, ineluttabile decisione intorno al vivere.