7 Marzo 2012

Gabrovec: “Il Carso brucia la dov’è incolto e abbandonato a se stesso.”

“Il disastroso incendio che ha colpito nella giornata di ieri una vasta area boschiva tra Fernetti, Opicina e Col ha richiamato ancora una volta l’attenzione sul problema del bosco che, abbandonato a se stesso, volge ben presto al degrado.” Lo mette in evidenza Igor Gabrovec, consigliere regionale del PD-Slovenska skupnost, che aggiunge.Complice principale del fuoco è stata la siccità.

“Ma è innegabile anche il fatto che il fuoco si propagava con gran velocità tra la sterpaglia e l’erba alta, mentre rallentava nelle rare zone destinate negli ultimi anni nuovamente a pascolo, dove viene praticato lo sfalcio e dove il bosco viene mantenuto in ordine per mano dell’uomo.

La zona colpita ricade per larghissima parte nelle zone protette Natura 2000, dove è al momento problematico lo sviluppo di ogni attività agricola o artigianale. In attesa della stesura e dell’approvazione dei Piani di Gestione, che si protrae da quasi un decennio ed è stata solo recentemente annunciata per la fine del 2012, sono in vigore misure di tutela ai massimi livelli, sostanzialmente incompatibili con una seria attività agricola.

È quindi agli occhi di tutti la necessità di approvare quanto prima i Piani di Gestione delle aree Sic-Zps che prevedano il coinvolgimento attivo degli agricoltori nella cura e manutenzione del paesaggio rurale, in piena compatibilità con le esigenze di economicità e redditività proprie dell’imprenditoria del settore. Il paesaggio, da sempre fortemente antropizzato, è il risultato della simbiosi tra natura e lavoro dell’uomo. Così si mantiene e si sviluppa.

Un plauso vada a professionisti e volontari che con l’ausilio dei mezzi più appropriati sono riusciti a domare l’incendio e ad evitare conseguenze ben più funeste.”

Tag: .

7 commenti a Gabrovec: “Il Carso brucia la dov’è incolto e abbandonato a se stesso.”

  1. flo ha detto:

    giusto, bisonia gaver cura del bosco.

  2. Bibliotopa ha detto:

    Insomma, la colpa xe delle zone protette a parco natural..disi lu…

  3. Katja ha detto:

    cioè ovunque a parte nei giardini privati

  4. brancovig ha detto:

    ma non ghe vol che qulachedun che l’impizi?

    non se forse questo il vero problema più che la aree naturali?

  5. AndreaGo ha detto:

    il classico mona che butta la sigaretta del finestrin basta e avanza (con tutta sta piova…)

  6. Kaiokasin ha detto:

    Che Natura 2000 impedisca l’attività agricola e l’allevamento non è vero, basta che sia fatta la Valutazione d’Incidenza e con il piano di gestione si risolveranno molti problemi. Certo che bisogna finirla con certe porcherie che sono state fatte in Carso, soprattutto per la viticoltura, tipo scavi nelle doline, terreni portati da fuori, spianamenti, ecc. oltre all’urbanizzazione diffusa. Si può fare agricoltura e allevamento, anzi sono necessari al mantenimento dell’ambiente, ma con criteri sostenibili e seguendo certe regole, quindi producendo anche migliore qualità (che può essere valorizzata da un marchio e venduta a un prezzo maggiore). Molti invece vorrebbero il far-west.

  7. Stufo ara! ha detto:

    Più de 10 anni che nissun gà pensa de far sti piani de gestion, questo xe el vero scandalo!
    Specialmente dei funzionari regionali e delle associazioni di categoria. Nissun ghe premeva per non tocar interessi che pensava cmq saria rimasti… invece le regole europee (che gavessi dovudo conosser) li gà ciavadi… e questo xe il risultato… chi dormi… tropo… alla fin ghe rimetti sempre!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *