27 Febbraio 2012

Presidio di protesta davanti all’inceneritore di Trieste: “In città 25mila tonnellate di rifiuti della Campania”

Sabato mattina si è svolto il primo presidio di protesta contro l’arrivo dei rifiuti della Campania davanti all’inceneritore di Trieste. La manifestazione organizzata dalle associazioni Alpe Adria Green, Greenaction Transnational, Legamjonici e a cui hanno aderito il movimento Trieste Libera e il movimento 5 stelle di Trieste, rappresenta l’avvio di una campagna di opposizione nei confronti della cosiddetta operazione di “solidarietà” per risolvere l’emergenza dei rifiuti creata dalle ecomafie in Campania.

” Nella sola Trieste ben 25.000 le tonnellate di rifiuti indifferenziati che sono stati inviati all’inceneritore cittadino. Rifiuti di cui non si conosce la qualità, che spesso fanno scattare l’allarme radioattività, e che vengono perlopiù bruciati di notte per evitare possibili contestazioni. Una gestione al di fuori della legislazione comunitaria e che vede complici le fin troppo assenzienti amministrazioni pubbliche locali, tutte unite – a scapito della salute dei propri cittadini – a difendere quello che in definitiva è solo un grosso affare.

Un affare che crea ulteriore grave inquinamento estendendolo ora a livello internazionale. Mentre le scorie dell’incenerimento (almeno 8.000 tonnellate contenenti ceneri pesanti e leggere con il loro letale carico concentrato di inquinanti) non si sa nemmeno dove vadano a finire, le emissioni gassose alle diossine che fuoriescono dal camino di 100 metri di altezza dell’inceneritore si diffondono in un’area di una cinquantina di chilometri investendo pienamente la vicinissima Slovenia.”

Segue il  video della manifestazione

221 commenti a Presidio di protesta davanti all’inceneritore di Trieste: “In città 25mila tonnellate di rifiuti della Campania”

  1. Julius Franzot ha detto:

    Camorra, non Mafia…

  2. effebi ha detto:

    “investendo pienamente la slovenia” ?

  3. mutante ha detto:

    l’inceneritore è in via errera sul mare. a seconda del vento hai: carso, slovenia, isontino…

  4. mutante ha detto:

    camorra non è un fenomeno di tipo mafioso?

  5. effebi ha detto:

    di solito (nella maggioranza delle giornate) il vento soffia dal carso verso il mare aperto, la schifezza dell’inceneritore sfiora muggia e strapiomba verso caorle iesolo…
    (“investendo pienamente la slovenia” la vedo dura…)

    forse siamo noi ad essere investi pienamente dalle skifezze di krsko…

    camorra ? mafia ? si ne esistono di tanti tipi, esistono persino le mafie balcaniche

  6. effebi ha detto:

    peccato che un argomento serio come quello della salute di noi tutti sia buttato così in vacca…

  7. arlon ha detto:

    @Effebi: nela magioranza dele giornade, no ghe xe bora. Indi, el vento no va a Caorle.

    E dopo se se lamenta che i argomenti va in vacca 😀

  8. mutante ha detto:

    effebi: se partecipassi a iniziative riguardanti la salute, potresti dare il tuo contributo. visto che fai il bimbominchia da tastiera, poco c’è da dire.

  9. Luigi (veneziano) ha detto:

    Cosi’ continueranno a spedirle in Germania. A pagamento. A proposito: quanto vecchio e’ l’inceneritore di Trieste per sputar fuori tonnellate di diossina? Il problema non erano le micropolveri? E le scovazze di Trieste dove vanno a finire? Ultima piccolissima provocazione: avete mai fatto la carne alla brace? Secondo voi quanti inquinanti ci fumiamo o ci mangiamo in questo caso: più’ o meno di quelli prodotti da un inceneritore di ultima generazione? L.

  10. Katja ha detto:

    credo che sia una cosa gravissima indipendentemente dal vento.

  11. effebi ha detto:

    credo che qualsiasi bimbominchia pol andarse verificar l’andamento dei venti nella baia de trieste….

    “no ai rifiuti della mafia” che MINCHIA vol dir ? che savemo che la mafia gestisi questi rifiuti ? quaindi che el comun de trieste xe in combutta con la mafia ?

    la slovenia dovemo meterla de mezo anche per le skizade dele klanfe ai topolini ? ghe rivemo a bagnar i lussuosi suv fin a maribor ?

    mafemestopiazer !!

  12. effebi ha detto:

    credo che l’argomento sia cussì serio che nol gaveva bisogno de questo “approccio striscionista” – e po se domandemo perchè la gente no segui “l’ambientalismo”

    mafemestopiazerfeme !

  13. sergio ha detto:

    siamo veramente in buone mani visto il filmato, i campani non hanno la minima intenzione di fare la differenziata e se ne infischiano, e i soliti meloni si beccano di tutto e di più senza protestare, basta vedere anche le risposte su questo forum, se l’argomento fosse tito,,,,, ma della propria salute sono pochi quelli che la difendono, lAcegas come sempre fa affari alle spalle della salute dei cittadini, e anche questo sindaco e giunta non fa assolutamente niente, almeno fino ad ora dove sono questi politici locali Camber Antonione Menia che dovrebbero difenderci contro questi incivili campani ,che hanno mezza Campania inquinata se non di più che solidarietà, con chi non fa niente anzi

  14. effebi ha detto:

    sergio cossa centra la slovenia ?

    sergio , cosolini xe mafioso ?

  15. effebi ha detto:

    Camber Antonione Menia … sergio… xe passà el tempo… forsi te se ga impisolado….

  16. dimaco il discolo ha detto:

    no vol far la diferenziata anche se le posibilità le gà. no ghe interesa. Xe più facile butar tuto in strada e che sia altria a rangiare. tipicamente meridional.

    HMMMM xe già ariva el marescialo. in un articolo sule scovaze oltretuto. No son sta mi!!!!!

  17. effebi ha detto:

    nianche mi…

  18. effebi ha detto:

    me xe vignù un pensier…
    ma sto stiscion, inveze che esibido qua no saria sta più efficace piazzarlo “LA'”…
    si, insomma, alla fonte de tutti i mali, de tutte le scovaze…. davanti al municipio de napoli.

  19. arlon ha detto:

    forsi che i “mali” vien distribuidi equamente fra un TOT de fonti diverse, su ste robe… una parte dele quali xe domacie, magari.

    Cmq de sta question dela radioattività, no ghe interessa a nisun? 😀 Me par giusto un fià preocupante.

  20. effebi ha detto:

    “…Ironia della sorte, i rifiuti campani che vengono bruciati nell’inceneritore di Trieste portano il loro inquinamento anche nella vicina Slovenia, ovvero il Paese del Commissario Europeo all’ambiente Janez Potocnik. L’inceneritore di Trieste, ormai obsoleto, e già contestato per i suoi apporti inquinanti dalle autorità slovene, si trova infatti a 3-4 km dal confine con la Slovenia….”

    go trovà su un sito a caso

  21. effebi ha detto:

    chissà se koper no gavessi per caso un bel inceneritor moderno che no fa spuze ne diossine dove poder portar un poche de scovaze…

    ma sto ministro el iera za ministro quando per la slovenia transitava nottetempo convogli ferroviari de scorie radioattive ?
    a proposito i passa ancora ?

    mah… un bel casoto…

  22. mutante ha detto:

    effebi: te se ga contraddetto da solo prima impossibile che arrivi in slovenia, ora el contrario. buonanotte.
    @luigi: certi rifiuti in germania non vengono accettati, perchè sono indifferenziati. pensi che a trieste glie li bruciano gratis? i triestini si beccano il cancro in cambio di due milioni e mezzo di euro ad acegas.

  23. effebi ha detto:

    23… i primi effetti della radioattività !?

  24. giorgio (no events) ha detto:

    un po’ di geografia: secondo Eurometeo a Trieste il vento prevalente per otto mesi all’anno soffia da ENE (direzione 247°30’parallela al canale di Zaule). Se traccio sulla carta geografica una linea con questa direzione che parte dall’inceneritore, questa attraversa la penisola di Muggia, ad Ancarano rientra nell’Adriatico e, sfiorando la punta di Piran e Savudrija, tocca nuovamente terra a sud di Chioggia.
    Ogni riferimento alla vicinanza con la casa di un noto commentatore di questo blog è puramente casuale.

  25. arlon ha detto:

    Vento prevalente no vol dir che sufia più spesso.
    Dopo TOT anni de vela, posso dir con certezza che la magior parte del tempo gavemo brezza termica, che in sostanza durante el giorno butta i fumi del inceneritor verso Trieste Est fin Dolina e, a causa del Carso, i se slarga su bona parte dela cità e dela baia de Muia.

    De note xe termica de terra, che in quanto tale xe variabile: la li pol portar da barcola-rive fin a Capodistria.

    La bora vera, quela che li pol portar fin in Veneto, sarà (stima per eccesso) 1 giorno su 10.

  26. arlon ha detto:

    p.s: questo senza contar che da ste parti no manca le giornade de pachea (bonaccia): in sto caso, che dio ne la mandi bona che fra ferriera, inceneritor, traffico e riscaldamento semo messi SAI mal.

  27. brancovig ha detto:

    Domanda: ma il comune di Napoli paga per poter utilizzare l’inceneritore di Trieste ..opsss il termovalorizzatore ?

    sono veri i duemilioni e cinquencento mila euri indicati da qualcuno?

    Come si pone il comune di trieste a fronte di questo?

    i 2 due milioni e passa possono venire vincolati per opere destinante al miglioramento delle performances del termovalorizzatore?

  28. cap. Achab ha detto:

    COSOLINI, BASSA POROPAT, TONDO, MENIA, ANTONIONE se ci siete battete un colpo.
    Cioè esprimetevi per favore sul fatto.
    Non lasciate nell’incertezza i residenti del triestino e dell’isontino nell’incertezza.
    Noi del blog non abbiamo le possibilità di avere dati che avete voi quindi ………
    dite qualcosa …….!!!!!!!!!!!!

  29. sandro giombi ha detto:

    Allora: sullo striscione ideato da Arlon Stok, ed approvato unanimemente dagli altri amici del movimento Trieste Libera, è stato scritto volutamente il termine “mafia” perchè tale termine incorpora, genericamente, meglio di ogni altro, tutte le associazioni per delinquere del sud dell’ ex italia…se qualche genio, tra di voi, riusciva a farci stare “n’ drangheta, camorra, sacra corona unita”, nello stesso spazio, può ordinarsi uno striscione presso la ditta “pixartprinting”, come abbiamo fatto noi…

    I rifiuti di ogni genere, che arrivano dalla Campania qui a Trieste andrebbero trasportati sui TIR con tutte le costosissime misure precauzionali possibili ed immaginabili, sono invece, stati affidati a tale Vincenzo D’Angelo – amministratore della D’Angelo Vincenzo Srl e della Sirtec Srl, aziende incaricate del trasporto dei rifiuti campani presso diverse regioni italiane (il quale) è stato destinatario di una ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal GIP di Lecce per una serie di reati, tra cui il traffico illecito di rifiuti aggravato dal carattere transnazionale dello stesso.

    In pratica, l’ ex stato italiano, ha delegato direttamente alla criminalità organizzata l’ impossibile trasporto dei rifiuti (25.000 su 35.000 tonnellate di merda) dalla Campania a Trieste, trasportandoli come fossero ortaggi congelati oppure mobili per ufficio…

    L’ acegas (oppure il comune di Trieste, sono la stessa cosa…) vorrebbero “educare” i Triestini ad una minuziosa raccolta differenziata, proprio per non dover usare l’ inceneritore e non spargere diossina ed altri veleni in quel che resta dei polmoni di Triestini, Capodistriani ecc. a seconda di come gira il vento, e, nello stesso tempo, fanno arrivare e bruciano 25.000 tonnellate di rifiuti “indifferenziati” campani rigorosamente di notte (!!!), il tutto mascherandolo come operazione “di solidarietà” nei confronti dei campani, in realtà strapagati da quella regione; soldi per loro benedetti, vista la voragine di 511 milioni di euro generata dalle precedenti gestioni criminose dell’ acegas spa.

    Da fonti interne l’ inceneritore e da fonti istituzionali abbiamo la certezza che parte dei rifiuti sono radioattivi; quando il contatore Geiger segnalava la presenza di radioattività nell’ immondizia “triestina” il carico veniva “vivisezionato” per trovare la fonte delle radazioni, ciò non avviene per i rifiuti campani, il tutto viene bruciato…echissenefrega.

    Le insignificanti, infantili polemiche sui dettagli spiegano pienamente perchè a Taranto la popolazione si è rifiutata in massa ed ha bloccato i TIR provenienti da Napoli all’ ingresso del loro inceneritore (senza la presenza di nessun partito), mentre noi, a Trieste, meritiamo ciò che ci passa il convento ex italiano, visto che solo meno di un centinaio di persone hanno avuto il coraggio di venire a manifestare, sabato scorso, gli assenti tacciano…

  30. effebi ha detto:

    25 brrrrrrrrrravo giorrrrrrrrgio !!!
    quindi “investe pienamente la slovenia” ? o investe pienamente il comune di muggia dell’ecologico Nerio ? e come mai gli “striscionisti” che si preoccupano della slovenia (solo lambita) ignorano del tutto gli ignari muggesani (presi in pieno) ?

    certo, adesso, giorgio ce lo spiegherà…

  31. effebi ha detto:

    ma, sentita l’intervista, forse il titolo e gli striscioni non sono appropriati visto che il problema principale sembra che non siano i rifiuti (anche) ma l’inceneritore stesso
    sono mesi e anni che gli sloveni ci dicono che non funziona…

    cosolini…nesladek… !!! ci vogliamo preoccupare di questo problemino ?

  32. effebi ha detto:

    i dimostranti sono andati dal sindaco di trieste ? hanno ricevuto delle risposte ?

  33. Triestin - No se pol ha detto:

    facile digitar sulla tastiera e far ciacole…..bisogna inveze mover le ciapet e no solo criticar chi zerca de far informazion sulle questioni che riguarda la salute dei residenti… no servi diferenziar e dopo brusar le scovaze dei altri pagandole el doppio che nelle altre città ( con in regalo la diossina ). El nostro inceneritor no xe quel de Vienna….

  34. mutante ha detto:

    grazie giombi dell’intervento preciso. ai bimbiminchia le polemiche sugli aggettivi.

  35. Alessandro ha detto:

    “no vol far la diferenziata anche se le posibilità le gà. no ghe interesa. Xe più facile butar tuto in strada e che sia altria a rangiare. TIPICAMENTE MERIDIONAL.”

    I gaverà le sue rogne, xe indubbio, ma visto come xe messa trieste saria meio star zitti visto che ad esempio salerno xe ritenuda un esempio virtuoso e noi che ghe tegnimo tanto a far finta de esser asburgici fazemo pietà e misericordia

  36. effebi ha detto:

    bimbominchia domanda se il sindaco si è espresso – o chi ga de farlo ? un bimbominchia x ?

  37. Luigi (veneziano) ha detto:

    Mi riallaccio all’intervento qui sopra e alle affermazioni razziste antimeridionali che alle volte si leggono qui dentro. Sono andato a controllare i dati istat: TUTTI i comuni capoluogo della Campania, con l’eccezione di Napoli, fanno raccolta differenziata in percentuale superiore di Trieste. E anche i dati di Napoli sono abbastanza vicini. Questo per la precisione, senza ovviamente voler giudicare i triestini cosi’ come qui dentro sono stati giudicati tutti i meridionali. L.

  38. effebi ha detto:

    “Il ministro all’Ambiente Corrado Clini ha partecipato ieri mattina (27.2) nella sala del Consiglio comunale di Trieste al terzo appuntamento con il tavolo di lavoro per lo sviluppo economico di Trieste, promosso dal sindaco Roberto Cosolini.”

    se podeva ciapar due picioni co una fava, pecà proprio. perfin un bimbominchia qualsiasi saveva de sto incontro.

    i ga discusso de un casin de robe, anche delle bonifiche dei SIN, no so se i ga parlà del inceneritor. notizie ?

  39. Sandi Sark ha detto:

    Dai triestini xe giusto che i napoletani mandi le scovaze. Xe solo che colpa vostra perchè no fè la differenziata, e se la fazevi, iera colpa vostra lo stesso.

    Come ve permettè de manifestar contro le scovaze de Napoli? Vol dir che sè razzisti.

    Alo muli disemo le preghierine:

    Padrino Nostro che stai in Italia
    dacci oggi le tue scovaze quotidiane
    rimetti a noi il tuo debito pubblico
    cavine i porti, sera le fabbriche,
    sia fatta la tua volontà
    e liberaci dagl slavi amen.

    Io credo nel Padrino Onnipotente
    inquinatore del cielo e della terra
    delle cose visibili ed invisibili.

    Credo nel figlio del Padrino,
    nato dal Padrino prima di tutti i secoli, Mafia da Mafia,Camorra da Camorra,
    signore di tutte le cosche.

    Per noi triestini e per la nostra salvezza
    sbarcò sul Molo San Carlo, morì e fu sepolto
    ma il terzo giorno arrivarono tutti gli altri.

    Resucitò, salì in Parlamento e siede alla
    destra del Padrino, verrà nella sua gloria
    per sfruttare i morti e i vivi,
    il suo regno non avrà mai fine.

    Io credo nella Mafia, Camorra e Sacra
    Corona Unita: una santa ed apostolica,
    professo una sola affiliazione
    e chiedo perdono per essere triestino.

    Mi pento e mi dolgo con tutto il cuore
    di parlare triestino, perchè non mi capisci ma perchè offendo te, suddito italiano, infintamente buono, amico dei Padrini,
    degno di essere amato sopra ogni cosa.

    Propongo col tuo santo aiuto de resentarme totalmente, de eser un bravo italiàn, ciaparla in quel posto e star zito e muci.

    Italia, misericordia, perdonami!

  40. Tergestin ha detto:

    Qua xe gente che ne parla dele scovaze nocive (come se no gavessimo za ‘bastanza inquinamento) come “opportunita’ de sviluppo” da tanto che i xe proni a tuto quel che fa la madrepatria.

    Saria bel pero’ un giorno saver cossa i ghe guadagna a educarne a tanto patriotismo, sopratuto quei che a TS gnanca no ghe vivi.

  41. Sandi Sark ha detto:

    A ciaparla nel boficie, Tergestin. A questo ghe servimo. Dove i trova una città che te pol serarghe i porti, conzarghe rigassificatori e farghe de tuto senza che la gente se rivolti?

    Se una sola cità del meridione gavessi subì la nostra manfrina sul rigassificator, i gavessi bloccà l’autostrada 30 volte, ribaltà i treni 17 volte, spacà tuto e fatto barricate.

    Lori i sa come trattàr co’ l’Italia, no come noi che gavemo fiducia ne lo Stato come 100 anni fa.

  42. Luigi (veneziano) ha detto:

    Apprezzo gli interventi dei soliti, pronti a volersi distinguere da quella che evidentemente considerano marmaglia itagliana. Ma questa volta toppano clamorosamente. Perche’ i TIPICAMENTE MERIDIONALI in materia di rifiuti sono proprio i triestini. Ultimi nel nord Italia e fra gli ultimi in tutta Italia nella raccolta differenziata e nel riciclo. Che da anni annorum bruciano i rifiuti spargendo – cosi’ dice l’articolo – grande merda nell’aria. Che inquinano – cosi’ dice l’articolo – citta’ e paesi limitrofi. E che sono fuori da tutte le norme previste. Per cui c’e’ poco da scrivere poesiole: sarebbe piuttosto da chiedersi come mai nell’anno del Signore 2012 Trieste ricicli poco più’ di Napoli, e ovviamente meno di tutti quegli sporchi italiani che vivono ad ovest di San Giusto. L.

  43. effebi ha detto:

    Chi non è soddisfatto dell’Italia non deve far altro che appoggiare iniziative (triestine)come queste:

    Dichiarazion de esistenza

    El movimento Trieste Libera el nasi int’un momento che xe sai difizile per la cità de Trieste, el suo Teritorio e per l’intiera Europa.
    Tanto che le aministrazioni de deso i va avanti a masinar in un status de ilegalità (del logo e internazional), el Tratato de Pase con l’Italia, firmado a Parigi el 1947 e in pien in vigor, no i lo nianca calcola.

    ◼ Noi, la gente, semo citadini del Teritorio Libero de Trieste, e rivendichemo el dirito de viver int’una condizion de poder star ben de persona e coletivamente.

    El Teritorio Libero de Trieste xe, per definizion, multicultural, multilinguistico
    e miteleuropeo in pien.
    Noialtri favorimo la internazionalizazion del Teritorio come che’l sta:
    volemo far parte de una popolazion verta a tute le genti e lingue, volemo eser boni de ispirarse a quel longo periodo che gavemo gavudo come emporio del Europa zentral.

    El Porto Libero de Trieste, modor primo del economia, no’l pol decolar o sostignir nisun investimento degno de sto nome, prima che vegni ristabilido una bona volta un status de legalità.

    Co’ se gaverà rianimado el cuor pulsante de sto Territorio, pensemo de agevolar procesi avanzai de inovazion ne la ricerca, nel svilupo e ne la produzion industrial de qualità.
    Po’ xe de sostignir la lavorazion e l’uso del hi-tech, anca per poder diminuir l’impato che gavemo sul ambiente.

    El Teritorio xe infatti stravolto da un inquinamento sai forte e doloso, che ga podù nasser solo perchè xe stade complici tute le
    aministrazioni che gavemo visto nei ultimi lustri.

    E no solo. Savemo ben che un stato che sta falindo — e che ga un debito col qual per lege i triestini no ga niente cossa spartir! — no xe minimamente bon de frontegiar quel che xe realmente priorità pel Teritorio, come per esempio risolver un regime fiscal che no podemo sostignir.

    Tanto che l’Europa la se interoga su la situazion de crisi grave che ghe xe, el movimento punta a migliorar in pien la qualità de la vita int’el Teritorio, garantindo la piena aplicazion dei Diriti Umani, coletivi e individuali che ne apartien a tuti noi, e che no gavemo de dimenticar.

    ◼ El movimento Trieste Libera rapresenta i interesi fondamentali de la stragranda magioranza de la gente del Teritorio, e de sto teritorio el rivendica quel che ne contradistingui come politica, legi, economia e regime fiscal, come che disi el Tratato de Pase.

    Per tuti sti motivi, rivar a gaver un status de legalità xe l’obietivo primo che gavemo.

    ◼ Noi, el popolo, alora domandemo
    la piena e total finalizazion del Teritorio Libero de Trieste.”

    Le iscrizioni credo che siano libere e aperte.

  44. Triestin - No se pol ha detto:

    44 ) i tipicamente meridionali xe quei che ne governa anche a Trieste…e fino a ieri no ghe interessava ( e no ghe interessa perchè i ga anche el Cip6 )che la cittadinanza diferenzi le scovaze….anzi i voleva far ancora una quarta linea per brusar de più…
    http://www.nocensura.com/2012/02/dossier-le-bugie-sui-termovalorizzatori.html

  45. mutante ha detto:

    @effebi: non sai quanti di noi lo hanno già fatto. e per quel che riguarda le iniziative da te proposte, qui c’è anche gente che lavora, quindi si scelgono date che permettano a chiunque di partecipare.

  46. mutante ha detto:

    @ luigi: napoli ricicla tanto, che non ha un’emergenza rifiuti e l’italia di conseguenza una procedura europea aperta. tutto pulito, tanto che gli svedesi vanno a vedere quella città come esempio.
    per quel che riguarda trieste, PRIMA si chiude l’inceneritore, POI la differenziata ha un senso. non esiste che io differenzio e mi respiro la merda di tutto il mondo, è una presa per il culo.

  47. Luigi (l'altro) ha detto:

    @mutante 48

    Te ga solo che una roba da far. Ti va in comun e, domandandoghe de comandar all’Acegas la serada del’inceneritor, ghe presenti un pian alternativo per lo smaltimento dei rifiuti.

    Ovviamente ti ghe devi anca spiegar come se pol far a catar i circa 68 milioni de Kwh all’ano che se produci grazie al termovalorizator. E, sempre oviamente, dir alla Provincia de Gorizia (che manda circa el 28% dei rifiuti selezionadi per quela produzion de energia) dove che la devi mandar le scovaze.

    L.

  48. capitano ha detto:

    Anche se ci va non lo staranno mai a sentire. Quindi hai un’altra soluzione mr QI?

  49. Luigi (veneziano) ha detto:

    Certo che la mente umana e’ ben strana. Vi sono citta’ come Brescia o Venezia che hanno il termovalorizzatore, ci guadagnano pure sopra EPPURE fanno il doppio di differenziata di Trieste, che invece fa poco più differenziata di Napoli. Di tutto cio’ la responsabilita’ e’ sempre dei meridionali! E se l’inceneritore di TS produce scarti/schifezze, la colpa di chi e’? Della mafia e dei meridionali! E dopo qualcuno mi vuol dire che questo non e’ razzismo? Non solo e’ razzismo allo stato brado, ma e’ anche razzismo con triplo carpiato logico, avvitamento mentale e grande clanfa finale. Sul cemento. L.

  50. capitano ha detto:

    E’ ben strana quella mente che sta a guardare quanto ci guadagni in soldi piuttosto che salute.

  51. Luigi (veneziano) ha detto:

    I dati di Trieste non li conosco, ma i dati del termovalorizzatore di Venezia si’. Emissioni nocive quasi pari a zero. Meno degli scarichi di un 2000 turbodiesel. Incidenza di malattie nel suo raggio di ricaduta fumi non rilevata nemmeno statisticamente. Problema rifiuti risolto per l’intera provincia di Venezia. Bilancio economico per l’impianto in attivo. La citta’ di Venezia fa differenziata il doppio di Trieste. Non ricordo nemmeno manifestazioni. Adesso pero’ tu ci spiegherai che questo e’ un modello fallimentare, vero? L.

  52. capitano ha detto:

    Non mi permetterei mai, davanti a siffatta sapienza.

  53. dimaco il discolo ha detto:

    @3 se tuti i fa la difeerenziata come mai a napoli ghe iera muci de skovaze alti tre metri che silvieto nostro ga dovù mandar l’esercito a netar?

  54. Sandi Sark ha detto:

    Dimaco, xe tanti modi de far la differenziata. Una volta te buti le scovaze su la porta de l’asilo, el giorno dopo te le buti su la porta de casa dei vicini, la terza volta te le buti soto un’auto. Importante xe butarle sempre in posti differenti.

    http://napoli.repubblica.it/images/2010/09/14/224924035-2de9f7ac-6ab8-474a-bd15-4c8d2199a0b3.jpg

    Tanto prima o dopo riva qualchidun che ingruma e mena a Trieste.

  55. dimaco il discolo ha detto:

    Sandi no sta tiorarme al precipizio che se scrivo una roba qua se scatena el putiferio più total.

  56. dimaco il discolo ha detto:

    go visto deso iera @38 e no @3. picolo eror.
    adiritura la mia tastiera no volver niente de spartir con el venezian

  57. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ dimaco 55

    Risposta semplice.

    Napoli fa differenziata quasi quanto Trieste (comunque poco, tutt’e due: e financo meno di quanto previsto dalla legge), e questo è un puro e semplice dato di fatto.

    Però mentre Trieste butta le sue scovazze nel termovalorizzatore e quello è sufficiente, Napoli non ne ha uno che riesce a bruciare la quantità enorme dei suoi rifiuti, le discariche sono piene (oltre che dovrebbero essere vietate), il sistema di smaltimento ogni tanto collassa e così le scovazze napoletane vagano anche per le strade.

    Però Salerno fa il triplo di differenziata di Trieste, e anche questo è un dato di fatto.

    Gli amministratori triestini (e anche quelli veneziani, in verità) potrebbero andare in delegazione a Salerno ad imparare dai meridionali (quelli che Stark odia) come si fa.

    L.

  58. Triestin - No se pol ha detto:

    oggi el Laureni ga dito che a Ts arriva scovaze doc de Salerno….da non creder…sotto la nota de Gabrovec in region :
    PD-Ssk: Gabrovec, Giunta chiarisca situazione rifiuti campani
    28 Febbraio 2012, ore 16:11
    (ACON) Trieste, 28 feb – COM/AB – Il Friuli Venezia Giulia è, assieme alla Puglia, una delle ragioni più coinvolte nell’emergenza rifiuti della Campania. Il collasso della situazione campana viene infatti gestito sparpagliando i rifiuti tra varie regioni, che li devono a loro volta smaltire come meglio possono. Tra gli impianti diventati improvvisamente idonei sarebbe stato individuato l’inceneritore di Trieste, che starebbe così ricevendo i primi carichi di rifiuti, spesso incontrollati.
    Il problema è stato portato all’attenzione della Giunta Tondo dal consigliere regionale del PD-Slovenska skupnost Igor Gabrovec, che ha presentato un’interrogazione per conoscere i dettagli del coinvolgimento del Friuli Venezia Giulia, con particolare riguardo alle azioni poste in essere dall’Amministrazione regionale per tutelare la salute dei cittadini e per la salvaguardia dell’ambiente, anche in relazione agli sforzi fatti negli ultimi anni verso una gestione dei rifiuti tesa alla differenziazione e al riciclaggio.
    È infatti di oltre un mese fa il decreto legge del Governo Monti che definisce misure urgenti per fronteggiare la criticità del sistema di recupero e smaltimento dei rifiuti, parando così il rischio incombente di una multa della Commissione europea da 500.000 euro al giorno per violazione delle direttive comunitarie. Secondo il provvedimento proposto dal ministro Clini, sarà possibile fino al 31/12/2012 avviare i rifiuti trattati negli impianti Stir della Campania presso impianti idonei ubicati nel territorio nazionale a prescindere “dall’osservanza dei passaggi procedimentali” contenuti nella normativa precedente, che imponeva al Governo di promuovere nell’ambito della conferenza Stato-Regioni un accordo interregionale volto allo smaltimento dei rifiuti.
    Ed è qui che emerge – evidenzia Gabrovec – se non altro la contraddizione con quanto sostenuto dal vicepresidente della Giunta regionale Luca Ciriani la scorsa estate, che aveva ribadito il no chiaro e definitivo da parte dell’Amministrazione ad accogliere rifiuti in questa regione, ricordando di aver affermato un tanto più volte sia lui che il presidente Tondo. Gli impianti del Friuli Venezia Giulia, aveva chiarito Ciriani il 15 luglio 2011, non possono accogliere ulteriori rifiuti oltre a quelli prodotti normalmente in regione.
    “Sarà interessante sentire dalla Giunta se sia cambiata la natura dei rifiuti oppure la capacità ricettiva dell’inceneritore di Trieste”, conclude il consigliere Gabrovec.

  59. sergio ha detto:

    @ Effebi sergio cossa centra la slovenia ?
    sergio , cosolini xe mafioso ?
    Camber Antonione Menia … sergio… xe passà el tempo… forsi te se ga impisolado

    egregio Effebi
    nonostante la mia tarda età sono sempre più che sveglio, sei tu che sei totalmente addormentato

    Ti pare che ho scritto qualche cosa sulla Slovenia?
    Ho scritto che Cosolini è mafioso?
    Dove vivi? Anche se non abbiamo un governo politico, i politici nostrani sono sempre al potere,e lo resteranno fino alle prossime elezioni politiche, informati prima di scrivere stupidaggini, e cerca di leggere quello che scrivo,un caro saluto sergio

  60. Sandi Stark ha detto:

    Ma sui sacchi de scovaze che riva de Napoli, xe scritto “Made in Italy”? No volessi che i compri scovaze a l’estero, più care de quel che i ne le vendi a noi.

  61. Sandi Stark ha detto:

    Erata Corige: che i se fazi pagar a l’estero, per smaltir scovaze più a bon prezzo de quel che ghe femo noi.

  62. arlon ha detto:

    Qualchidun se stupiria, se i camion/treni con le scovaze se fermassi a metà strada, giusto el tempo per una “zonta” de material de quel “giusto”? 😐

    Comunque sia, el disinteresse de la citadinanza (e della stampa istituzional) su ste robe me sta sconvolgendo.

  63. Luigi (veneziano) ha detto:

    Sperando di non far saltare troppe coronarie, invito alla lettura di questo breve articolo di due paginette che riassume le risultanze di uno studio congiunto del Politecnico di Milano, dell’Università di Bologna, dell’Università di Trento e della Bocconi:

    http://portale.unibocconi.it/wps/allegatiCTP/IEFE%20Greenews_07%2010%2010.pdf

    L.

  64. ufo ha detto:

    Certo che fino a due mesi fa stavate festeggiando in pompa magna i 150 anni di imperialismo savoiardo. Finita la festa la munnezza ha ricominciato a puzzare?

  65. ufo ha detto:

    Molto interessante anche il concetto di ripristino di miniere illustrato dal Rovis. Suppongo che tra l’altro i teutonici minatori si facciano ben pagare per il privilegio di posteggiare sottoterra le nostre ceneri, costo che alla fine ci troviamo in bolletta assieme e quello del trasporto fin lì. Non sarebbe forse il caso di trovare qualcosa di analogo più vicino a noi? Avrei in mente per esempio una miniera abbandonata di carbone a poca distanza dalla città, tra l’altro gia utilizzata in passato allo stesso scopo, nei pressi di Basovizza…

  66. Alessandro ha detto:

    Io mi chiedo solo una cosa. Possibile che ogni questione debba tramutarsi in un dibattito “Italia sì, Italia no” alla Elio?
    Ovvio che preoccupa il modus dello smaltimento dei rifiuti, ovvio anche che mi chiedo ha senso fino in fondo fare la differenziata se poi quello che non bruciamo viene sostituito da altra immondizia che viene da fuori Trieste? Tuttavia non posso fare a meno di notare accenti veramente vergognosi sul meridione (che di problemi ne ha a migliaia) in merito ai rifiuti… sembra che siamo i primi della classe ma in realtà siamo ultimi… in compagnia dei tanto biasimati napoletani

  67. Alessandro ha detto:

    @69 “Avrei in mente per esempio una miniera abbandonata di carbone a poca distanza dalla città, tra l’altro gia utilizzata in passato allo stesso scopo, nei pressi di Basovizza…”

    Si commenta da sé…

  68. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ ufo

    Te l’ho detto altre volte: seltz nello spritz, non vodka.

    L.

  69. ufo ha detto:

    @Luigi & Alessandro: qual’è il problema? A vossignoria non risulta che le italianissime autorità comunali della “cara al cuore” abbiano utilizzato per anni il sito per gettarci gli scarti di produzione della raffineria Aquila? Si sono dimenticati di dirvelo? Non è mica un segreto.

  70. Alessandro ha detto:

    ufo la tua è una provocazione e non intendo scendere sul tuo campo. dico solo che faresti meglio a concentrarti sul tema inceneritore/rifiuti senza avventurarti in giochini. buon proseguimento di polemica…. da solo

  71. Tergestin ha detto:

    Ufo: el primo a dar el via a queste operazioni xe stado tra l’ altro un sindaco tra i piu’ nazionalisti e comedianti che gavevimo. Bartoli. Fa ti.

  72. ufo ha detto:

    Mitico “Giani lagrima”! Proprio vero: ogni città ha il sindaco che si merita.

    Ma ritorniamo sull’argomento inceneritore: in questi tempi di crisi perchè non risparmiare sia il costo del trasporto verso la Germania che le salate tariffe che ci addebitano per il deposito in miniera? La miniera ce l’abbiamo, e se andava bene all’autore del “Martirologio delle genti adriatiche” perchè ora di colpo non dovrebbe andare bene a noi? O la crisi è sparita di colpo?

  73. dimaco il discolo ha detto:

    @69
    No , ufo. ste robe le poso scriver soltanto mi. no mepar de ver perso la titovka ultimamente. El copyright sule skovaze in foiba xe mio. almeno citar le fonti.

  74. Kaiokasin ha detto:

    Inceneritori che non inquinano non ne esistono. Le polveri sottili PM10 sfuggono ai filtri più sofisticati. Ma le scorie vanno smaltite in discariche (anche speciali) quindi si sposta il problema, non lo si risolve. E anche la discussione sui venti mi pare oziosa: se va a Muggia o Koper (o in mare) tutto bene? Detto questo, però, penso che l’operazione non sia così sbagliata. A Napoli hanno iniziato a lavorare seriamente sulla differenziata, hanno un sindaco che si sta sbattendo per risolvere un’emergenza cronica, ed è giusto aiutarlo nel momento dell’emergenza per impostare un sistema di raccolta rifiuti sostenibile (senza altri inceneritori). Nella mitteleuropea Trieste siamo al 23% di differenziata: gran parte della Campania ci doppia! Siamo noi che dobbiamo darci una svegliata: porta a porta, raccolta dell’umido. Se lo fa Gorizia e Monfalcone, anche in centro storico (per non dire di infinite realtà europee e americane), possibile che solo a Trieste non si possa fare?! Se Trieste farà una raccolta differenziata seria, visto che ormai ha l’inceneritore, va da sè che dovrà utilizzarlo per bruciare rifiuti di altri, fino a fine ciclo dell’impianto. Magari quelli della Slovenia, dove si scarica ancora molto in discarica.

  75. ufo ha detto:

    Eh no, dimaco – a scanso di equivoci e per spirito di giustizia va detto che il copyright del buttare rifiuti tossico-nocivi in miniera appartiene di diritto al detto Gianni župan di Trst, che lo ha fatto apertamente e documentatamente per anni, senza sentire alcun bisogno di nascondere il fatto. Perchè proporre di seguirne l’esempio dovrebbe essere una “provocazione” non mi è chiaro, ma non ho tempo ne voglia di approfondire.

    Per gli ingenui che ancora credono alle favole e per i disinformati una nota prudenziale: la mia definizione di rifiuti è strettamente quella tratta dal dizionario, quindi non comprendente i resti mortali dei soldati tedeschi (in maggioranza poveri cristi precettati e spediti al fronte loro malgrado) morti nella battaglia per la liberazione di Trieste ed ivi sepolti. Quando dico rifiuti intendo “pattume, rumenta, munnezza, scovazze, rifiuti solidi urbani” e sinonomi. Quanto alla classificazione dell’unico defunto civile riscontrato tra le centinaia di soldati della Wermacht, chiedetemelo in privato – che è una storia lunga.

  76. dimaco il discolo ha detto:

    ufo caro, ma tal tuo post ghe stava anca il dopio senso. e mi go capi quel non “politicamente corretto” o meio deto quel che fa incazar certi figuri che frequenta il forum. che poi a leger la roba che te ga meso ti, che no savevo de sto giani, el butar le skovaze in foiba no xe prerogativa solo de zerti. 🙂

  77. Alessandro ha detto:

    Per mi xe apologia de reato. E denota pochezza morale e scarsa sensibilità l’uso ignobile che fazè de questa squallida ironia. Me dispiasi perché me piasi legger bora.la e nella maggiorparte delle volte xe bel aprir un dialogo. Ma le ultime frasi xe vergognose. Ciao a tutti!

  78. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ ufo

    Ed ecco ufo nella sua plastica clanfa taconeti sul cemento armato.

    No me par che ti ga schizà, però.

    L.

    PS S’una parte di Auschwitz hanno fatto un centro commerciale. Anche lì non è successo un cazzo, evidentemente.

  79. Luigi (l'altro) ha detto:

    @Alessandro 81

    Lassali star no? Se lori no i riva a quel no i xe contenti. Altrimenti poi ala sera i ciodi nello stomigo i fa el loro lavor senza che i gabi avù sodisfazion. Te vol meter?

    L.

  80. dimaco il discolo ha detto:

    el fassismo xe apologia de reato , miga el comunismo o altro. Comunque inutile parlar in italia le robe le fa ala mentula canis che tanto poi a giustarle se devi rangiar altri. xe 60 ani che riempi de scovaze italiane gorizia e trieste. l’austria si che iera un paese ordinà.

  81. Sandi Stark ha detto:

    Ma porca vaca, un camion de scovaze napoletane devi far 1740 chilometri per portar qua le scovaze. El spendi € 648 de autostrada. L’autista costa € 250. El spendi € 880 de gasolio. E le gome, de magnar, cache pisin e cha cha cha. E dopo i paga l’inceneritòr. E ghe costerà de più perchè sarà el guadagno delle ditte de trasporto. E ste scovaze ala fine ghe costa più che el pan.

    Possibile che no sia altri mone più vizin de casa sua che ghe ciol le scovazze?

    Anche perchè son stra sicuro che paghemo sempre noi alla fine. Ve imaginè se el Comun de Napoli ghe metessi in conto tutti i costi de smaltimento de le scovaze?

  82. Luigi (veneziano) ha detto:

    Le spazzature napoletane vengono bruciate in tutta Italia perche’ pullulano i Sandi Stark che strepitano alla luna, e quindi le spazzature stesse sono state divise per tutte le regioni. Il tutto anche per evitare la multa da 500.000 euro al giorno dell’UE, imposta a tutti quanti se queste spazzature continuano a non essere trattate. Ho visto che mediamente un termovalorizzatore si fa pagare dai 120 ai 200 euro alla tonnellata. Stark deve pregare Iddio che lui non debba mai aver bisogno dell’aiuto di un altro italiano: leggendo qui potrebbero sputargli in un occhio. L.

  83. sandro giombi ha detto:

    Nell azione di sabato 25 febbraio non c’ è stato nulla di anti meridionale, al contrario: Roberto Giurastante, socio fondatore di Trieste Libera, ha ideato tale dimostrazione triestina in seguito alla sua permanenza di una settimana a Taranto; i suoi interventi, nella città pugliese hanno avuto una risonanza che qui non ce la immaginiamo neanche, su 4 dei 5 giornali tarantini e del sud in generale, oltrechè su rai regione della Puglia ed altre emittenti locali, gli sono stati dedicati servizi ed interviste ampiamente esaustivi, Roberto è stato inoltre presente il 17 febbraio, all’ incidente probatorio all’ interno del palazzo di giustizia di Taranto contro l’ ILVA, mentre lo stesso tribunale era letteralmente cinto, assediato da migliaia di dimostranti (!!!) i quali non hanno voluto tra le palle nessun rappresentante politico e/o sindacale.

    Gli stessi magistrati di Taranto hanno avuto parole d’ elogio nei confronti del fronte anti acciaieria inquinante; qui, a Trieste, invece, chi si mette contro il nostrano strapotere massonico per le stesse ragioni, viene pesantemente perseguitato, dalla cosiddetta “giustizia”… pubblicherò in altra sede dettagliatamente gli allucinanti procedimenti penali che sto subendo.

    Taranto è a sud di Napoli, vero? Allora come dovrebbero essere etichettati i dimostranti pugliesi che si sono opposti con veri e propri blocchi stradali (per noi impensabili, visto che eravamo qualche decina) all’ arrivo di quelli che con un eufemismo vengono chiamati “rifiuti indifferenziati” da chi malevolmente “legge” in chiave razzista il nostro stesso rifiuto?

    Roberto è stato accolto ed ospitato a Taranto con un calore ed un affetto a noi triestini sconosciuti, ed ultimo, ma non per importanza, un centinaio di dimostranti tarantini erano disposti, quel sabato 25, a venire a Trieste in treno per darci man forte davanti all’ inceneritore, cioè: andata e ritorno, si sarebbero fatti oltre 2000 km e sarebbero stati più numerosi dei triestini, non credo occorra commentare.

    Posso solo sottoscrivere ciò che ha precedentemente affermato Sandi, e cioè che loro si sanno come trattare gli italiani…

  84. Luigi (veneziano) ha detto:

    L’amministrazione comunale di Napoli oggi è in mano a De Magistris, che ha concordato tutti i passaggi relativi allo smaltimento dei rifiuti nell’emergenza attuale, assieme al prefetto, alla provincia e alla regione. Tutto è possibile, ma ritenere che De Magistris sia parte di una cricca mafiosa mi pare proprio fuori dalla realtà. Quindi non sono io a dover definire questa situazione: dico solo che chiamare “mafia” o “camorra” i camion che arrivano per lo smaltimento di questi rifiuti è quanto meno scorretto.

    Che dopo sulla questione dei rifiuti napoletani ci sia stata la mano della camorra, questo è un altro discorso, che non ritengo debba essere commisto con l’attualità.

    Io vivo in Veneto: una terra dov’è facilissimo piantar su un casino su questi temi. “Daghe al napoletano” o “daghe al teron” è uno sport comunissimo: gli Stark pullulano, e la loro giustificazione è sempre la stessa: “Non sono io: sono LORO ad essere terroni/napoletani/mafiosi/camorristi ecc. ecc.”.

    Vedo tanto, tanto egoismo dietro tutto ciò, spessissimo venato di razzismo allo stato brado.

    Infatti chi sono quelli che si sono battuti e si battono tuttora al massimo grado contro i rifiuti napoletani in Veneto: i leghisti!

    Morale della favola: in questa situazione si saldano gli “anti” di tutte le risme, in un bel pastone destra/sinistra con la sinistra antagonista a braccetto con gli uomini col fazzoletto verde.

    Possiamo quindi dire che se ne vedono di tutti i colori, in quest’Italia del secondo millennio.

    Ma non mi si venga a raccontare che questa è una battaglia di legalità: oggi è egoismo allo stato brado.

    L.

  85. effebi ha detto:

    bimbominchia stamane apre il giornale e legge che:
    «La giunta non è intenzionata ad accogliere rifiuti differenziati provenienti da Napoli». Lo ha assicurato l’assessore all’ambiente Luca Ciriani, incalzato da un’interrogazione della Lega Nord, a firma del capogruppo Danilo Narduzzi , e da …una di Igor Gabrovec (Pd). Il vicepresidente ha reso noto di aver chiesto informazioni all’AcegasAps di Trieste circa l’arrivo dalla Campania di materiale non proveniente dallo smaltimento, vale a dire i rifiuti speciali, per i quali la normativa ammette la libera circolazione interregionale. Da AcegasAps Ciriani ha appreso che nel 2011 sono affluite a Trieste 11.830 tonnellate di rifiuti provenienti dalle località campane di Tufino e Giuliano, da impianti Stir (dove cioè i rifiuti sono già trattati) in possesso dell’autorizzazione integrata ambientale. (g.s.).
    da Il Piccolo di giovedì 1 marzo 2012

    ma !? Igor interroga la sua Giunta ? non bastava una telefonata all’amico assessore ?

  86. mutante ha detto:

    luigi, quello che ti sfugge e che qua nessuno “ghe da al teron”. siamo mica in veneto. anche se con tutti i passaggi a norma, comunque non ci va di respirare merda.
    poi finisce come a taranto: rifiuti certificati che in realtà erano tossico nocivi.

  87. Luigi (veneziano) ha detto:

    Allora saro’ ancor più chiaro: se non ci fosse il termovalorizzatore, Trieste – che non fa differenziata esattamente come Napoli – sarebbe sommersa dalle spazzature e dovrebbe chiedere aiuto in giro per l’Italia. A Napoli farebbero le barricate: “No alle spazzature slave!”. Una volta esisteva il concetto di “solidarieta'”: oggi ognuno pensa agli straca@@i suoi fino a quando la sfiga non lo becca. L.

  88. Luigi (l'altro) ha detto:

    @mutante 90

    Certo, non siamo mica in Veneto ma nella cosmopolita e tollerante Trieste dei bei tempi della Defonta.

    Che poi se uno va indietro e legge commenti come i 40, 56, 69, si leggano i classicissimi luogi comuni di stampo leghista e xenofobo verso il Sud Italia e gli italiani in generale (non parliamo di altri a doppio senso), è del tutto irrilevante.

    Sarà un caso, no?

    L.

  89. Luigi (l'altro) ha detto:

    Vogliamo poi una chicca?

    Qualcuno sa dirmi qual è stata la prima città italiana a non buttare tutti i rifiuti in discarica ma a riutilizzarli?

    Risposta: Trieste, ovviamente sin dall’ultima epoca imperiale.

    Già dal 1915 infatti l’amministrazione comunale aveva speso la bella cifra di un milione di corone per la costruzione di un “forno di incenerimento per le immondizie”, come diceva un articolo de “Il Piccolo” del 23 febbraio 1915 che ne trattava l’inaugurazione.

    Notare il periodo: febbraio 1915. Scommetto che adesso qualcuno penserà pure che senza l’entrata in guerra dell’Italia (di tre mesi esatti successiva!), Trieste grazie alla Defonta sarebbe città all’avanguardia anche nel campo delle energie rinnovabili.

    Eh si, tuta colpa dei ‘taliani.

    L.

  90. arlon ha detto:

    “città italiana”, question de punti di vista.

  91. dimaco il discolo ha detto:

    @91
    no sta contar monade. ogni volta che in meridion no sa come cavarse dai casini che ga combina i se meti a invocar la solidarietà. chisà, magari a chieder solidarietà sarà anche quei negozianti che la finanza li ga sgamadi che no gaveva nianche el registrator de casa. Poveri xche pena che i me fa, dopo ver evaso chisà quanti soldi perchè no fazemo una racolta de fondi per sti qua? Mi de solidarità che ne fazo fin tropa a sti qua.

  92. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @94 ARLON …. question de punti de vista !

    difati girava el famoso witz dopo la guerra : ” Trieste la città più pulita d’Italia ma la più sporca dell?Austria….
    🙂

  93. Luigi (l'altro) ha detto:

    @arlon 94

    Ti si è accesa la spia vero? Bene, carico la dose: Trieste fa parte della Repubblica Italiana. Non solo, è pure abitata da una maggioranza di persone che si sente – guarda te – “italiana”.

    Ma se, come te vol dir ti, a Trieste tuti quei cola zuca sule spale no i vedi l’ora che l’Italia se cava fora dale bale (e magari che la città torna/va finalmente a l’Austria, la Slovenia o a rifar el TLT), alora ripeto lo stesa roba che la ga za dito el mio omonimo: andé a ricostituir el partito indipendentista e vinzé le proxime elezioni cusì ve staché finalmente dal’Italia e – vivadio – se tuti contenti! Altrimenti se xe sempre la stesa solfa, xe perché savé benisimo come che la podesi finir.

    Insoma deve de far Dio bon invese de pianzer a sbregabalon de continuo Franz Jospeh, Tito e me nono in cariola!

    L.

    PS: scommetto che tra un fià ne riva quel del CPLT.

  94. dimaco il discolo ha detto:

    beh luigi, l’ityalia ga ocupado ste tere e no xe sta nianca chiesto ala gente cos che voleva. o l’italia, o il tlt o la yugo. i ga deciso che qui devi eser lo stato italian. e se ga visto a cossa ga portà.

  95. Luigi (l'altro) ha detto:

    @dimaco 98

    Fantastico il tuo ragionamento.

    Togli “Italia” dove l’hai scritto per la prima volta per metterci “jugoslavi”, e hai fatto lo stesso discorso che gli esuli fanno – per me comunque in parte giustamente – a riguardo dell’Istria (specie la parte occidentale).

    Guarda te come si scoprono molte somiglianze che non ti aspetteresti!

    Possiamo poi anche dire che, al di là di quello che vogliono molti qua dentro, se davvero si fosse potuto fare (dopo il 1945 come anche nel 1918) un plebiscito/referendum per Trieste – come per Gorizia e sempre per l’Istria occidentale (senza contare le altre enclavi etniche, più Fiume e Zara) – l’opzione dell’annessione all’Italia avrebbe vinto e anche di molto?

    Allo stesso modo di come sicuramente la scelta italiana avrebbe perso in favore di quella jugoslava – e sempre di molto – in tutto il territorio carsico, come nell’Isontino e in molte zone dell’Istria interna, cioè in territori che l’Italia nel 1918 contava di annettere per le ragioni che sappiamo.

    Ma permettimi pure di dirti che chi conosce la storia di queste terre sa bene che i vincitori o i dominatori (Asburgo compresi), proprio per il pluralismo vario, hanno sempre acutamente evitato questa via, così da togliersi eventuali (e spiacevoli) sorprese in alcune e varie zone di questa regione.

    L.

  96. Luigi (l'altro) ha detto:

    @sempre dimaco

    Uscendo poi dal tuo ragionamento, siamo sempre allo stesso punto: o ve de da far (se veramente le robe le xe come se dixi qua) opur fè sempre la solita figura del piagnon.

    Delle due l’una.

    L.

  97. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @99/100 Luigi (altri) – In queste disamine
    le sintesi manca de queste considerazioni.
    A la fine de la prima guera la gente no gà podù far una scelta, l’Impero gaveva perso la guera e le nazioni che ga vinto se gà diviso
    le tere, l’Italia oltretuto se gà ciapà una fregada perchè quel che i ghe ga da’ jera niente rispeto ai morti che gavù. L’Impero
    in proporzion ga avù ‘ssai meno perdite.
    La divisione teritoriale xe pasada a la storia
    come disi i Inglesi ” To Balcanize a country”
    L’italia ga riva’ a tinirse quel che ga vinto dal 1920 al 1943 solo 23 ani (sic).
    Grassie anche ai figoni fassisti!!!
    Dopo la seconda guera, visto tuti i casini che xe sucessi, con la costituzion del TLT/FTT
    la guera freda, a Trieste una magioranza se ga schierà con l’Italia perchè Ocidentale.
    I ‘Taliani ga mandà anche i sui sobilatori de piaza e insieme a questa magioranza che se gà tapà el naso e ga deciso mejo i Taliani che el Comunismo !!!
    Scelta del momento !!! Purtropo no gà capi che i’Taliani vestidi di liberatori e difensori dei valori ocidentali jera colonizatori; e pian pianin i ga comincià a cancelar el pasato mandar i sui funzionari etc etc.
    Pian ,pianin, con ojo e vaselina anche l’elefante lo mise in c**o a la galina (con do teste).

  98. Fiora ha detto:

    Giampaolo, credime se te lo digo, mai capì mejo le robe de come che te le ga spiegade al tuo post 101.
    Con linguagio semplice e ciaro, cognizion de causa e assoluta assenza de faziosità… grassie, da quela che al “tu ci vieni a liberar…” cussì de prinzipio e de fameia gaveva credù… d’ ufficio, senza spirito critico sopravenù però coi ani… e legendo certi post! 😉

  99. Paolo Geri ha detto:

    #89. effebi

    Igor Gabrovec del PD ? Novità assoluta ! Sul suo sito personale si definisce “consigliere regionale della Slovenska Skupnost-Unione Slovena”.

  100. Sandi Sark ha detto:

    99 “se”, “se” e “se”. Mia nona diseva che “se” xe amico de “vojo”, morto ne la bota de l’ojo.

    Te vol zogar co i “se”? Contite la somma dei voti del fronte nazionale alle elezioni comunali del 1952. Conta la somma dei altri. Cava i voti dei esuli che no c’entrava col TLT, che fussi 4 mila famiglie come diseva el GMA, che fussi 15 mila come diseva i indipendentisti, podeva succeder:

    – pari e patta
    – vinzeva uno o l’altro fronte de pochi voti

    E la scelta nel 1952 no iera Italia o Yugo, queste xe monade contade dai ‘taliani. Tito gaveva zà rinuncià a TS e no el iera più contrario alla nomina del Governator. I unici che voleva distrugger el TLT iera i ‘taliani, che i preferiva impedirghe al GMA de metter su fabbriche, per impedirghe al TLT de presentar el pareggio de bilancio.

    E che i se fregava le navi Liberty de zio Tom destinade al TLT per mandarle a Napoli.

    E che i scriveva espressamente, che no ghe stava ben l’industria del TLT anche per motivi economici, cioè de concorrenza con l’Italia.

    Se no te credi, zerchite i motivi delle dimissioni del CDA del Lloyd, legite i documenti diplomatici publicài dal Piccolo nei libri de Amodeo.

  101. Sandi Sark ha detto:

    Capitano, non son d’accordo con “l’Italia oltretuto se gà ciapà una fregada perchè quel che i ghe ga da’ jera niente rispeto ai morti che gavù.”

    I gaveva avù più dei patti, occupando la Valcanale e portando el confin fin a 7 km de Lubiana. Fiume no iera nei patti, el confin che passava rente de Knin si, a Ragusa e Spalato dove i mandava le navi no i c’entrava niente. Se per aver questo i ga mandà a morte 680 mila dei suoi, altrettanti invalidi e dispossenti de guera, se i ga finì de pagar i debiti de guera nel 1988… xe solo che cazzi suoi, e xe aggravanti.

    I podeva accetar el Tirolo meridionale col Friul austriaco nel 1915 e Trieste città libera senza spander 1 joza de sangue. I podeva accettàr la pase quando che i voleva, nel 1916, nel 1917 e nel 1918.

    E nissun de quei che gaveva scritto el Patto de Londra gaveva sovranità su le terre che i ‘taliani se gaveva becà, iera un patto tra delinquenti.

  102. Sandi Sark ha detto:

    ” Purtropo no gà capi che i’Taliani vestidi di liberatori e difensori dei valori ocidentali jera colonizatori; e pian pianin i ga comincià a cancelar el pasato mandar i sui funzionari etc etc.”

    Zà fatto nel 1918 e nel 1919.

  103. Sandi Sark ha detto:

    @ 99

    se davvero si fosse potuto fare (dopo il 1945 come anche nel 1918) un plebiscito/referendum per Trieste – come per Gorizia e sempre per l’Istria occidentale (senza contare le altre enclavi etniche, più Fiume e Zara) – l’opzione dell’annessione all’Italia avrebbe vinto e anche di molto?

    Sempre se e ma. Mussolini scriveva nel 1909 che un referendum a Trento gavessi visto una “strabocchevole maggioranza” a favor de l’Austria. De Gasperi in seguito stimava ‘sta maggioranza al 95%.

    A Trieste podeva votàr a favor de l’Italia tutti i simpatizzanti dei irredentisti, che iera meno del 2% della popolazion.

  104. Sandi Sark ha detto:

    ” i dominatori (Asburgo compresi), proprio per il pluralismo vario, hanno sempre acutamente evitato questa via…”

    In altri posti te afermi de conoser la storia, ma a mi no me sembra che te se sia sforzà più che tanto.

    Prima de tutto, l’Austria no iera un “dominatore” per Trieste, essendo stada scelta dalla città libera nel medioevo.

    TS iera Austria, poco cossa menarla e lo riconosseva tutti in Italia, da Sonnino fin a Cavour e anche Mazzini.

    Le onoreficienze de Città Fedelissima gaveva dei motivi, no iera inventade sul niente. L’Austria podeva esser forsi “dominatrice” in altri posti, no sicuro a TS.

    L’Austria ghe proponeva ai ‘taliani una specie de TLT za nel 1915, pur de evitar la guerra.

    Iera la stessa roba che voleva Pittoni nei primi del 1900. Iera la stessa roba che voleva Wilson, prima ancora de Danzica.

    Iera quel che voleva i sindacati e la Camera de Commercio nel 1919 (fonte el New York Times).

    Mi diria che el termine “dominatrice” se pol polzcarghe a l’Italia, no certo a l’Austria.

    Lori xe rivadi no ciamadi e no voludi, con un tradimento e una guerra de aggression, senza un referendum, fazendo subito “inversione etnica”, mandando via de Trieste decine de migliaia de abitanti, colonizzandola e riducendola in rovine.

    Lori se ga cambià la monarchia in repubblica e i se ga da un’altra costituzion che i triestini no ga mai votà.

    Lori se ga ribecà la città una seconda volta nel 1954 sempre senza un referendum de annession.

    Alora, chi xe sta el “dominatore” de Trieste?

  105. Luigi (veneziano) ha detto:

    Picolisssssssssimo particolare: la guerra del 1914 da chi è stata iniziata?

    Altro piccolissssssssimo particolare: nella guerra del 1939, l’Austria dispensatrice di civiltà con chi stava?

    Che Wilson abbia proposto una sorta di TLT per Trieste, è la consueta panzana di Stark.

    A proposito: chi era quel “Pittoni” del 1900? Il cugino scemo di Tittoni?

    L.

  106. Giampaolo Lonzar ha detto:

    TO WHOM IT MAY CONCERNS !!!

    “Ai Miei Popoli”

    Il Re d’Italia mi ha dichiarato la guerra. Una fellonia quale la storia non conosce eguale, venne perpetrata dal regno d’Italia verso i suoi due alleati. Dopo un’alleanza di più di trent’anni, durante la quale essa poté aumentare il proprio possesso territoriale e assorgere a insperata prosperità, l’Italia Ci abbandonò nell’ora del pericolo e passò a bandiere spiegate nel campo dei Nostri nemici. Noi non minacciammo l’Italia, non diminuimmo il di lei prestigio;……

  107. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ lonzar – Perche’ non posti anche il testo dell’ultimatum alla Serbia, cosi’ ci divertiamo un po’? Altro testo assolutamente divertente potrebbe essere il testo dell’accordo che Austria e Germania proposero alla Bulgaria per convincerla a combattere con loro: peggio dell’accordo di Londra, con i due imperi centrali che elargivano ai bulgari terre non loro…

  108. Giampaolo Lonzar ha detto:

    28 Luglio 1914
    Dichiarazione di guerra alla Serbia dell’Austria-Ungheria
    traduzione in italiano
    “Alle 11:10 A.M. del 28 Luglio, 1914, il Conte Leopold von Berchtold, Ministro degli Affari Esteri
    dell’Austria-Ungheria, invia il seguente telegramma da Vienna to M. N. Pashitch, Primo Ministro
    Serbo e Ministro degli Affari Esteri. Questa dichiarazione di guerra fu ricevuta a Nish alle 12:30
    P.M.”
    [Telegrafico]
    Vienna, Luglio 28, 1914
    Poiché il Reale Governo Serbo non ha risposto in maniera soddisfacente alla nota di Luglio, 23,
    1914, presentata dal Ministro Austro-Ungarico a Belgrado, l’Imperiale e Regio Governo è costretto
    a provvedere da solo alla salvaguardia dei suoi interessi e diritti, e, con questo intento, a fare ricorso
    alla forza delle armi. Conseguentemente l’Austria-Ungheria si considera da questo momento in stato
    di guerra con la Serbia.
    Conte BERCHTOLD

  109. Giampaolo Lonzar ha detto:

    febbraio 27, 2012 Ultimatum austriaco alla Serbia (23 luglio 1914)By sm
    Ultimatum austriaco alla Serbia (23 luglio 1914)

    Inviò quindi un ultimatum alla Serbia, che accettò tutte le condizioni eccetto la 5. Pochi giorni più tardi, il 28 luglio 1914 dichiarò guerra alla Serbia.
    .

    L’ I. R. Governo si vede costretto ad esigere dal Governo serbo un’assicurazione ufficiale che esso condanna la propaganda rivolta contro l’ Austria-Ungheria […] Al fine di dare a questi impegni un carattere solenne, il R. Governo serbo pubblicherà sulla prima pagina del suo organo ufficiale […] la seguente dichiarazione: “Il Governo reale di Serbia condanna la propaganda diretta contro l’Austria Ungheria, ossia l’insieme di quelle tendenze che mirano a distaccare dalla Monarchia austro ungarica territori che le appartengono, e deplora sinceramente le conseguenze funeste di queste azioni delittuose. Il Governo reale serbo è dolente che ufficiali e funzionari serbi abbiano partecipato a tale propaganda […], considera come suo dovere avvertire formalmente gli ufficiali e i funzionari e tutta la popolazione del Regno che, d’ora in poi. procederà col massimo rigore contro le persone che si rendessero colpevoli di simili azioni, che essa porrà ogni sforzo nel prevenire e reprimere.

    Il Governo reale serbo s’impegna inoltre:

    1.A sopprimere ogni pubblicazione che ecciti all’odio e al dispregio della Monarchia austriaca o sia in genere diretta contro l’integrità territoriale di essa.

    2.A sciogliere immediatamente tutte le società e associazioni che svolgono propaganda contro l’Austria-Ungheria; […]

    3.Ad eliminare senza indugio dalla scuola pubblica ogni persona ed ogni mezzo didattico che serva o possa servire ad alimentare la propaganda contro l’Austria-Ungheria;

    4.Ad allontanare dal servizio militare e dall’amministrazione tutti gli ufficiali e i funzionari colpevoli di propaganda contro l’Austria-Ungheria;

    5.Ad accettare la collaborazione in Serbia di rappresentanti dell’I. R. Governo per la repressione del movimento sovversivo diretto contro l’integrità territoriale della Monarchia austriaca;

    6.Ad aprire un’inchiesta giudiziaria contro i partecipantii al complotto del 28 giugno che si trovino in territorio serbo; organi delegati dall’I. R. Governo parteciperanno alle indagini relative;

    7.A procedere con ogni urgenza all’arresto del maggiore Voija Tankosic e di Milan Ciganovic, funzionario serbo, i quali risultano compromessi dai risultati dell’indagine;

    8.Ad impedire con efficaci misure la partecipazione di funzionari serbi al traffico illecito di armi e di esplosivi attraverso la frontiera; a licenziare e a punire severamente i funzionari di frontiera che a Schabatz e a Loznica avevano facilitato l’uscita agli autori del delitto di Serajevo;

    9.A fornire all’I. R. Governo spiegazioni sulle ingiustificabili dichiarazioni di alti funzionari serbi in Serbia e all’estero i quali non hanno esitato, dopo l’attentato del 28 giugno, malgrado la loro posizione ufficiale ad esprimersi in alcune interviste in modo ostile verso l’Austria-Ungheria;

    10.A notificare senza indugio all’I.R. Governo l’esecuzione delle misure contemplate nei punti precedenti.

    L’I. R. Governo attende la risposta del Governo Reale a più tardi fino a sabato 25 c.m. ore 6 pomeridiane.

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    Stefano Maroni Docente di lettere – In servizio presso l’I.C. di Argelato (BO)
    Visualizza tutti i post di sm .Questo articolo è stato inserito il lunedì, 27 febbraio 2012 alle 10:47 pm and tagged with 1914, attentato, austria ungheria, grande guerra e pubblicato in Classe III, fonti, Storia, Storia Contemporanea. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.

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  110. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @111 LUIGI VE – Ecco qua tutti e 3 ! Servi altro ??
    La “Grande-Bulgaria” di Santo Stefano che a Berlino fu divisa in Bulgaria e Rumelia orientalementre il resto del territorio tornò all’Impero ottomano.Nonostante le intese preventive, più volte i delegati delle potenze furono sul punto di separarsi senza aver raggiunto una composizione delle questioni pendenti, fra le quali massima fu quella della Bulgaria.

    L’accordo preliminare anglo-russo aveva solo sommariamente delineato la sistemazione dell’ex territorio ottomano. Restavano da definire i confini, il nome dello Stato meridionale, i diritti politici che su questo Stato meridionale avrebbe esercitato il Sultano turco, la durata dell’occupazione russa in Bulgaria. Attraverso grandi difficoltà, il 22 giugno, si arrivò ad un compromesso. Gli inglesi cedettero su loro pretese relative ai confini, ma ottennero che la parte meridionale non fosse chiamata, come volevano i russi, “Bulgaria meridionale”, ma “Rumelia orientale”, che il controllo di essa spettasse con certe limitazioni al Sultano, che la durata dell’occupazione russa in Bulgaria fosse solo di nove mesi.[10]

    In questa sistemazione il Ministro degli Esteri austriaco Andrássy sostenne con energia gli inglesi, per i quali il dissolvimento della “Grande Bulgaria” era lo scopo principale da raggiungere. Eccettuati i due principati costituiti, della Bulgaria propriamente detta (la parte nord) e della Rumelia orientale (la parte centro-orientale), ciò che rimase della “Grande Bulgaria” venne conservato dalla Turchia.[11]

    Durante queste trattative, non fu presente per motivi di salute il primo delegato russo, l’ottantenne Cancelliere di Stato Aleksandr Michajlovič Gorčakov. Ciò farà ricadere sui delegati subalterni, l’ambasciatore a Londra Pëtr Andreevič Šuvalov e l’ambasciatore a Parigi Paul d’Oubril, tutta la responsabilità degli scarsi risultati ottenuti dalla Russia.[12]

  111. Luigi (veneziano) ha detto:

    Grazie per i documenti. E’ da ricordare che la Serbia diede l’assenso praticamente a tutte le richieste, ma l’Austria le dichiaro’ guerra lo stesso (sobillata dalla Germania), trascinando l’Europa e il mondo intero a nella più distruttiva guerra dell’era moderna. Voler dipingere gli imperi centrali come delle mammolette rende paradossale tutta la discussione.

  112. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @115 LUIGI Ve – Beh ! Diciamo che una volta far guerra era più congeniale a tutti.
    Del resto la SERBIA non accettò che l’Austria mandasse i suoi rappresentanti a far parte della commissione d’inchiesta sull’attentato !!!

    Ma guarda le analogie della storia : ora l’INDIA non accetta che rappresentanti esperti militari Italiani siano presenti alle prove balistiche delle armi dei Marò Italiani presunti colpevoli di aver ucciso i pescatori Indiani !!!

    “NOTHING NEW BEHIND THE SUN”

    Li Stati son sempre Sovrani !!!

  113. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @115 LUIGI Ve – Beh ! Diciamo che una volta far guerra era più congeniale a tutti.
    Del resto la SERBIA non accettò che l’Austria mandasse i suoi rappresentanti a far parte della commissione d’inchiesta sull’attentato !!!

    Ma guarda le analogie della storia : ora l’INDIA non accetta che rappresentanti esperti militari Italiani siano presenti alle prove balistiche delle armi dei Marò Italiani presunti colpevoli di aver ucciso i pescatori Indiani !!!

    “NOTHING NEW BEHIND THE SUN”

    Li Stati son sempre Sovrani !!!

  114. capitano ha detto:

    Soprattutto se riguarda un inceneritore

  115. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @ 118 CAPITANO – Ma cossa xe OT l’inceneritor o la guera in Serbia ??? 🙂

  116. Sandi Sark ha detto:

    Capitano, ancora dovemo sentirse ste solfe de la propaganda massonica ‘taliana? Cossa gavemo fatto de mal?

    5-6 attentati a mano armata a dignitari e governatori austriaci, uno iera a Mario d’Attemns governatòr de la Dalmazia. Un tentativo de regicidio nel 1910. Decine de attentati dinamitardi, centinaia de atti de spionaggio. Migliaia de civili mazai da Komitadij nelle guerre balcaniche. Aggressioni a destra a e manca, occupazioni. Un ultimatum da l’Austria alla Serbia nel 1913 per via de l’Albania. I ‘taliàni verginelli che partecipava al blocco navale de Serbia e Montenegro nel 1912.

    Campagne stampa su documenti falsi. Un regime terrorista andà al potere con el sterminio del re precedente e dei suoi ministri.

    4 società segrete, intrighi de tutti i tipi.

    Va ben che i iera amici tra de lori, che Princip iera stà formà leggendo Mazzini, che la Mlada Bosna iera come la Giovane Italia e che el giornal dei terroristi se ciamava Pijemont, e che la Serbia terrorista diseva de esser el “Piemonte dei balcani”.

    Ma fin a quando doveremo continuar a scoltàr le balle galattiche de quei malefici contafiabe?

    A proposito, durante el processo, el Giudice Pfeifer ghe gaveva domandà a Princip e tutti i suoi: “Sei iscritto a qualche società massonica?” Risposta identica de tutti: “A questa domanda non posso rispondere”.

  117. alpino ha detto:

    i piccoli no tav de noartri..da rigassificatore all’inceneritore…tutto il No minuto per minuto..

  118. Alessandro ha detto:

    @120 non capisco cosa ti rende nel 2012 così lealista verso una defunta autorità statale da definire la Serbia dell’epoca come stato terrorista.

  119. Fiora ha detto:

    @120 Sandi, masson chi? Gavrilo dei “nostri”?! che po’ me par ch’el xè diventà ” eroe” per caso, per via ch’el atentator titolare, tale Radosavlijevic al ultimo momento o ga dito me vien de rider va ‘vanti ti o ghe ga becà scagott, fato sta che Gavrilo de riserva ch’el iera ghe ga tocà entrar in campo e segnar…

  120. Luigi (l'altro) ha detto:

    Wow!

    Cinque messaggi in fila nell’arco di un solo quarto d’ora! Se lo sapevo scrivevo qualcos’altro, così mi divertivo di più.

    Come sempre sei molto colorito e folkloristico nelle tue risposte, motivo per cui mi concentro su tre tue sparate:

    PRIMA: “Sempre se e ma. Mussolini scriveva nel 1909 che un referendum a Trento gavessi visto una “strabocchevole maggioranza” a favor de l’Austria. De Gasperi in seguito stimava ‘sta maggioranza al 95%”

    Io ho parlato del 1918 (riesci a leggere? Mille-Novecento-DICIOTTO), non del 1909. Che prima del 1914 la situazione fosse diversa, è chiaro anche ai sassi. Specie, che Mussolini da fervente socialista anti-irredentista (che scrisse quello che tu scrivi ne “Il Trentino veduto da un socialista”) divenne accesamente interventista e irredentista nel 1915. O t’è sfuggito qualche passaggio?

    SECONDA: “nissun de quei che gaveva scritto el Patto de Londra gaveva sovranità su le terre che i ‘taliani se gaveva becà, iera un patto tra delinquenti.”

    Questa è troppo forte. Per te solo chi ha la sovranità sul proprio territorio può decidere a chi destinarla! Certo è sempre accaduto nella storia, tranne – ovviamente – che per gli italiani.

    Tanto per sapere allora, era un accordo tra delinquenti anche il Trattato di Campoformio quando Napoleone Bonaparte nel 1797 cedette all’Austria la Repubblica di Venezia?

    Lo era anche nel 1908 quando l’Austria inglobò quasi tutta la Bosnia-Erzevogina occupata da un trentennio (peraltro infrangendo l’art. 7 della Triplice e quindi tradendo – guarda un po’ – lei l’Italia)?

    Lo era anche nel 1938 quando la Germania di Hitler (Austria compresa) si fece assegnare a Monaco da Francia, Gran Bretagna e Italia la zona sudeta e lo smembramento della Cecoslovacchia con la nascita di due protettorati tedeschi (Boemia e Moravia)?

    E – soprattutto – doveva esserlo anche nel 1914 quando i tedeschi (con gli austriaci!) promettevano all’Italia inizialmente la Savoia, Nizza, la Corsica, la Tunisia, e altre terre mediterranee, per schierarsi dalla loro parte?

    TERZA: “I gaveva avù più dei patti, occupando la Valcanale e portando el confin fin a 7 km de Lubiana. Fiume no iera nei patti, el confin che passava rente de Knin si, a Ragusa e Spalato dove i mandava le navi no i c’entrava niente.”

    A parte il fatto che il confine italo-jugoslavo di Rapallo correva a 35 km da Lubiana (e non a 7), tu poi evidentemente confondi la linea armistiziale colla frontiera politica.

    Nel caso dell’OCCUPAZIONE militare nell’autunno 1918 la linea armistiziale del territorio austro-ungarico di occupazione italiana era identica a quella stabilita dal Patto di Londra, come stabiliva l’art. 3 dell’Armistizio di Villa Giusti (ai commi 1-3).

    Entro QUESTI territori fu poi stabilito in sede Alleata (quindi tra Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Italia), che l’occupazione sarebbe stata SOLO italiana.

    L’armistizio di Villa Giusti recitava però all’art. 4, comma 2, anche quest’altra cosa:

    “Occupazione, in qualunque momento, da parte delle Armate delle Potenze associate, di tutti i punti strategici in Austria-Ungheria ritenuti necessari per rendere possibili le operazioni militari o per mantenere l’ordine.”

    E fu difatti questo il motivo per cui l’ammiraglio Thaon de Revel chiese al comando interalleato l’occupazione congiunta anche di Fiume e, poi, l’invio della “Puglia” a Spalato. Per Ragusa, poi, ti sbagli: nessuna nave italiana attraccò, malgrado i rappresentanti del partito italiano di Ragusa ne avessero chiesto l’invio con un memoriale.

    Riguardo invece l’ANNESSIONE, il perché furono annesse all’Italia altre zone rispetto al Patto di Londra fu dovuto alle trattative.

    Per il confine italo-austriaco, fu il Trattato di Saint-Germaine dell’11 settembre 1919 a stabilire (art. 27, parte 2 frontiere italiane) che anche la piccola zona di San Candido e di Tarvisio passassero all’Italia.

    Per il confine italo-jugoslavo, si sa. Ci furono gli accordi – addirittura bilaterali – di Rapallo del 12 novembre 1920 e di Roma del 24 gennaio 1924.

    L.

  121. Luigi (l'altro) ha detto:

    @Alessandro 122

    La logica è semplice: quando si parla dell’Austria, tutti i contrari sono in errore, quando si parla dell’Italia tutti i favorevoli sono in errore, quando si parla del resto che non siano nemici dell’Italia allora vale il buon senso.

    L.

  122. effebi ha detto:

    sandi sa tuto, anche come trasfornar un post de scovaze italiane in un post de scovaze sul italia…
    bravizzzzimo

  123. Luigi (veneziano) ha detto:

    Ci dimentichiamo poi delle guerre puniche, col vile tradimento di Caius Savoiardus Massonicus? E la sparizione dei dinosauri (Thirannosaurus Augsburgensius var. Defonta), dovuto al meteorite pieno di scovazze tirato dall’Homo Garibaldinus Mazziniensis sui pacifici rettili? Son problemi ancora attuali, nevvero…

  124. Luigi (l'altro) ha detto:

    @127 Luigi (veneziano)

    l’Homo Haribaldus dici? El traditor del so “blut” ‘lora xe. Ma no zighemo tropo che se ne scolta…

    L.

  125. Fiora ha detto:

    @126 😀 😀 😀 che “maledeto” effebi! mi digo che se Sandi legi sto vitz el riderà anche lu’!

  126. dino sauro ha detto:

    come ho ampiamente spiegato in un altro thread, noi dinosauri siamo gli unici legittimati ad esercitare la sovranita’ sulle terre emerse. queste insinuazioni su una presunta parentela tra noi dinosauri e gli asburgo lasciano il tempo che trovano. altri ci avevano gia’ provato, con la storia dei rettiliani. ma, come dite voi umani, le bugie hanno le gambe corte.

  127. Sandi Sark ha detto:

    @124

    Tanto per sapere allora, era un accordo tra delinquenti anche il Trattato di Campoformio quando Napoleone Bonaparte nel 1797 cedette all’Austria la Repubblica di Venezia?

    Nel 1866 l’Austria ghe voleveva tornar l’indipendenza al Veneto; el problema de occupazioni attuali ed illegittime de terre straniere no esisti. In ogni caso nel 1797 el diritto internazionale se basava su teorie “legittimiste” dei regni, l’autodeterminazion dei popoli xe successiva.

    1938: el problema no sussisti più. In ogni caso iera zà sta commessa inversion etnica nei confronti dei boemi de lingua madre tedesca, e dopo el 1945 saria diventada vera “pulizia etnica”.

    “E – soprattutto – doveva esserlo anche nel 1914 quando i tedeschi (con gli austriaci!) promettevano all’Italia inizialmente la Savoia, Nizza, la Corsica, la Tunisia, e altre terre mediterranee, per schierarsi dalla loro parte?”

    BALLA COLOSSALE, FALSO! L’Austria no ga mai pomesso niente che no iera suo, se no de no interferir con le pretese italiane su l’Albania ed altrove nell’Egeo. Se gaveva fatto la Germania no so, no me interessa e xe OT.

    “confondi la linea armistiziale colla frontiera politica” no, te confondi ti. El Patto de Londra diseva “el crinale tra el Trigalv el Snesnik, con adeguamenti a ovest e a est fin al primo crinale. I ‘taliani se ga fatto i suoi crinali e el loro confine rivava fin a 7 km de Lubiana. No solo, se Badoglio no trovava schierà in fretta e furia l’esercito SHS, el fussi andà avanti.

    De Villa Giusti, de Saint Germaine eccetera, no me interessa niente perchè iera accordi tra banditi che no gaveva sovranità sui territori che i assegnava ai uni e ai altri.

    L’autodeterminazion dei popoli podeva esser decisa solo con referendum de annession. Wilson voleva, tutti i altri schifosi imperialisti che gaveva volù e vinto la guerra, no.

  128. Sandi Sark ha detto:

    @123 si Fiora, i iera tutti massoni, olte che iscritti alla Mano Nera, la Mlada Bosna e probabilmente anche alla Slovenski Jug.

    Come che iera massoni i giornalisti inglesi che appoggiava el terrorismo serbo, come iera masson Mazzini, Garibaldi e tutta la banda de l’Italia Unita, e come che iera massoni i francesi che gaveva fatto un patto con la Russia nei primi del 1900, per darghe contro a l’Austria.

    No iera massoni i contrari, cioè i cattolici francesi che inveze iera favorevoli all’Austria e no iera massoni i inglesi favorevoli e amici come i militari, ma i saria andài in minoranza entro el 1917.

    Quel’altro assassin gaveva tirà la bomba, Princip ga sparà effettivamente per caso, i iera in 5.

    El tuo “el ga segnà” me sembra un poco agiografico. Tien presente che iera una banda de assassini e de terroristi, che le loro organizzazioni gaveva za fatto “pulizia etnica”, stupri de massa e tutto l’armamentario balcanico, uno e due anni prima durante le guerre balcaniche.

    I sceglieva i terroristi che: “No gavessi famiglia, fussi teste calde, fussi malài a morte (come quei de l’attentato a Franz). I l mandava nei campi de addestramento dove i ghe fazeva addestramenti all’omicidio, con durissima disciplina, giuramenti col sangue e minaccie de morte in caso de tradimento. I gaveva ordine de coparse col velen in caso de arresto, pena la vita dei eventuali parenti. E infatti sia Princip che altri due gaveva ciolto el velen, solo che iera marca cacao e no gaveva funzionà.

    Anche quei ghe gaveva fatto i attentati precedenti che contavo, i se iera suicidài al momento dell’arresto.

    Quela gente se infiltrava in Macedonia, nell’attuale Kossovo e in tutti i posti che rivendicava la Serbia e i sterminava i paesi de religion o de etnia diversa.

    E te sa come el Re Karageorgevic gaveva avù el potere? Una notte, tutti i capoccia de quella che sarà la Mano Nera, i gaveva assaltà el palazzo imperiale e le abitazioni dei ministri fedeli al Re precedente, pacifista.

    I li gaveva sterminai tutti, certi i li gaveva anche fatti a tochi, che i fazeva rodolàr zo dalle scale e che i butava zo dalle finestre.

    Questa iera la bela gente del tuo “Gavrilo dei nostri”.

  129. Bibliotopa ha detto:

    el re precedente el pacifista, gaveva una qualità (importante secondo Sandi) : el iera favorevole al alleanza con l’AU: per el resto legeve un poco la storia anche dela regina Draga.. http://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro_I_di_Serbia

  130. Sandi Sark ha detto:

    Eh sia ah, Wikipedia dei ‘taliani… che conta ancora che la Regina Margherita saria naufragada, la Leonardo da Vinci e la Bendetto Brin saria esplose da sole, che d’Annunzio gavessi bombardà Cattaro, esploso siluri a Buccari e molà botigliete tricolori.

    E siti correlati che conta che Antonio Grabar saria stà un martire irredento e che el fussi morto zigando “Viva l’Italia”, che Enrico Toti ghe tirava la crozzola in testa a Boroevič intanto che Piero Micca ghe impizava el spagnoleto a la Piccola Vedetta Lombarda ma el Tamburino Sardo zogava a sesa col Piccolo Patriota Padovano e cussì el povero Balilla ghe tocava tirarghe piere ai piemontesi anzichè ai austriaci.

    Perchè in nissun libro o wikipedia italiani xe scritto che Genova iera in guerra coi Savoia, e che questi gaveva ciamà i alleati austriaci per farse iutàr… altrochè el Balilla che ve conta Benigni in TV.

    Impararse la storia su wikipedia italiana… xe come domandarghe a l’oste che fa el vin col metanolo, se el xe genuìn.

  131. Bibliotopa ha detto:

    http://en.wikipedia.org/wiki/Alexander_I_of_Serbia

    http://fr.wikipedia.org/wiki/Alexandre_Ier_de_Serbie
    Pro-autrichien, Alexandre put compter sur le soutien de l’empire austro-hongrois pour protéger sa couronne. Cependant, la dépendance croissante du pays face à son voisin puissant était également un sujet de mécontentement dans les milieux nationalistes et militaires.

  132. Fiora ha detto:

    @Sandi “el ga segnà” per Gavrilo Princip che va a colpir Francesco Ferdinando e Sofia che povera la iera solo una moglie del cuor e mai saria diventada imperatrice, xè destituido da ogni connotazion amirativo-agiografico… el mio xè quel humour nero un poco dissacratorio e molto triestin che però no assolvi l’assassin del Erede.

  133. aldo ha detto:

    No xe vero che parlar de i Asburgo in sto thread xe OT…

    …dove iera i Asburgo, che come se sa xe rettiliani, no esisteva scovaze…

    …le scovaze le ga inventà i nemici dei Asburgo, i dinosauri, in odio a l’umanità!

  134. Fiora ha detto:

    @ Aldo, co’ se nomina la Defonta xè come butar zo el Jolly . Val sempre e viva l’A

  135. Fiora ha detto:

    @Sandi co’ te ga leto la mia excusatio… semi-petita al post 135 zonto che mi son una “fiora”, miga una… “bloody mary”, ciò! 😉

  136. Sandi Sark ha detto:

    Me sembrava strano Fiora, se tua nona iera a Trieste ai primi de luglio del 1914, la iera sicuro in strada per el funeràl de Franz Ferdinand, come che iera la mia.

    E forsi le se diseva tra de lore: “Povero Imperatòr” e “poveri fioi”, che sembra fussi le frasi top ten de la città in quei giorni.

    E iera in strada anche i irredentisti, che nelle manifestazioni contro i serbi no ghe pareva vero de poder dir: “A morte i s’ciavi”, che nel contesto saria stà i serbi, ma che per qualchidun inveze iera sempre i nostri.

  137. mutante ha detto:

    l’utilità dei vostri post, vi soffocherà ben prima dei gas tossici dell’inceneritore.

  138. Sandi Sark ha detto:

    Bon, tornemo in tema. La storia delle Maldobrie, de i volantini su Venezia, fa dei fondamenti.

    La storia xe che i ghe gaveva dà ai nostri de Banfield, volantini de butàr su Venezia.

    Ma che passa un giorno due, tre… e dai nostri spioni a Venezia no riva nissuna conferma e i giornài italiani no disi niente.

    Alora i ciama i nostri e i ghe domanda:

    “Ma gavè butà o no, sti volantini su Venezia?”

    “Butò proprio no, ma gavemo fato de meio. Semo ammarai de note e ghe li gavemo messi nelle cassette de la posta, perchè cussì ghe rivava a tutti e no fazevimo scovaze per tera!” Guai soto l’Austria, butar carte per tera.

    El fondamento xe che i nostri se iera rifiutài de butàr volantini fin a tutto el 1917 disendo che lori doveva far guera, che iera persone serie, che no i voleva meterse al stesso livel dei ‘taliàni.

    Se i pensava de no sporcar per tera, no se sa. Ma in Austria no se sprevava mai niente, come pol far pensar ‘sta immagine che se leggeva sui nostri giornài:

    http://imageshack.us/photo/my-images/840/papiery.jpg/

  139. Fiora ha detto:

    @139 mi so anche le ultime parole del povero Francesco Ferdinando ” Sofia ti raccomando i bambini”…purtropo Sofia no ga podesto otemperar, perchè un secondo dopo i se gà riunì…nela morte come nela vita.

  140. Fiora ha detto:

    @140 Mutante caro,a continuar a parlar de “utilità” dopo i primi zento post inerenti, almeno a mi me appari più asfissiante dei gas stessi… percui allora e solo allora, almeno mi me permeto de replicar a qualche fuorigioco, comunque utile per seguir se no “virtute” almeno ” conoscenza”

  141. Luigi (veneziano) ha detto:

    Stark, sei perfino da ammirare nel tuo patetico tentativo di difendere l’Austria ad ogni costo, con tripli, quadrupli e perfino quintupli salti mortali logici.

    L’Austria non ha mai promesso terre non sue?

    BALLA GALATTICA!!!

    Per convincere la Bulgaria ad entrare in guerra nel 1915, Austria e Germania le promisero alla Bulgaria territoriali nei confronti dei suoi vicini, esattamente come Francia e Gran Bretagna promisero la stessa cosa all’Italia.

    Nel 1866 l’Austria pensava di dare l’indipendenza al Veneto?

    BALLA GALATTICA!!! Infatti entrarono in guerra.

    Poi il Nostro “difensore dell’Austria” si scandalizza per come i Karageorgevic sono diventati re in Serbia. Sarà forse da ricordare i milioni di morti che costellano la storia austriaca e specificamente gli Asburgo? O vogliamo pensare che questi regnarono gettando fiori a destra e a sinistra?

    C’è poi questa storiella per cui gli austriaci ammararono nella laguna di Venezia e poi – come zelanti postini – infilarono nelle buche delle lettere dei veneziani dei foglietti di propaganda perché “non volevano sporcare per terra”.

    Ho dovuto rileggere tre volte questo passaggio, per cercare di capire se Stark stava parlando seriamente o se scherzava. Perché scrivere seramente una sciocchezza così sesquipedale mi pareva troppo perfino per lui. Ma non trovando traccia di ironia e sarcasmo devo dedurne che lui scrisse ‘ste robe seriamente.

    Per cui mi tocca ricordare che gli austriaci bombardarono Venezia all’incirca una cinquantina di volte nella grande guerra. Non era la prima volta: già nel 1848/49 bombardarono la città dopo averla cinta d’assedio, sperimentando anche il bombardamento aereo tramite mongolfiera. In questi casi non mi risulta si preoccupassero di non sporcare in giro.

    Veniamo adesso alle balle in sequenza, che Stark ci regala parlando della Wikipedia italiana.

    Egli afferma che nella Wiki italiana ci sarebbe scritto:

    “che la Regina Margherita saria naufragada, la Leonardo da Vinci e la Bendetto Brin saria esplose da sole, che d’Annunzio gavessi bombardà Cattaro, esploso siluri a Buccari e molà botigliete tricolori”.

    1. Della Regina Margherita, nella Wiki italiana c’è scritto che affondò in seguito all’urto con due mine al largo di Valona. E’ la stessa cosa scritta nella Wiki inglese. Quindi questa è la PRIMA BALLA sulla Wiki italiana raccontata da Stark.

    2. Della Leonardo da Vinci, c’è scritto che la causa dell’affondamento venne attribuita al sabotaggio austriaco, ma che tale ipotesi non è mai stata provata. Stessa identica cosa c’è scritta nella Wiki inglese. Questa quindi è la SECONDA BALLA di Stark sulla Wiki italiana.

    3. Della Benedetto Brin, c’è scritto che l’affondamento fu dovuto a sabotatori austriaci. Stessa cosa nella Wiki inglese: TERZA BALLA dello Stark.

    4. Sul bombardamento di Cattaro (4 ottobre 1917), pare di capire che secondo Stark (egli apertamente odia d’Annunzio, per cui evidentemente perde il lume dalla ragione parlando di lui) questo non ebbe luogo. A parte il fatto che nella Wiki italiana se ne parla in tre parole semplicemente affermando che il poeta partecipò all’ “impresa aerea contro il porto di Cattaro (1917)”, della stessa operazione se ne parla anche in testi austriaci:

    C.H.Baer, “Der Völkerkrieg: eine Chronik der Ereignisse seit dem 1. Juli 1914”, vol. 23-24, p. 175.

    Hans Ulrich Gumbrecht, Friedrich A. Kittler, Bernhard Siegert, “Der Dichter als Kommandant: D’Annunzio erobert Fiume”, p. 292

    Quindi questa è la QUARTA BALLA di Stark.

    5. Tralascio le altre STRABALLE che racocnta Stark, per concentrarmi s’un’ultima. Egli dice:

    “in nissun libro o wikipedia italiani xe scritto che Genova iera in guerra coi Savoia, e che questi gaveva ciamà i alleati austriaci per farse iutàr… altrochè el Balilla che ve conta Benigni in TV”.

    Ebbene: di questa cosa se ne parla nella voce su Balilla della wiki italiana, nel contesto della quale si “smonta” pure il mito costruito attorno alla figura di questo ragazzino.

    Posso pertanto dire che il messaggio di Sandi Stark numero 134 di Stark all’interno di questo thread è probabilmente la sua apoteosi: DIECI BALLE COSMICHE in quattordici righe.

    Un record storico.

    L.

  142. dimaco il discolo ha detto:

    Luigi(veneziano), sei perfino da ammirare nel tuo patetico tentativo di difendere l’italia ad ogni costo, con tripli, quadrupli e perfino quintupli salti mortali logici.

    se podessi anca leger cussi

  143. Fiora ha detto:

    146 in effetti Dimaco, e per essser obiettivi e equidistanti bisognassi scomodar propio do’ Taliani.
    Manzoni: ” torto e ragione non si possono dividere con un taglio così netto,tale che il torto stia tutto da una parte e la ragione tutta dall’altra..”
    Pirandello: “Così è se vi pare”. La verità non è mai univoca.

  144. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @@@ AU- GERMANIA-ROMANIA trattato del 8/8/1883
    Go trova’ questo anedotto rumen che spiega ben coss’ che nasseva là :
    Durante il periodo che la Valacchia era sotto il giogo Turco; uno zingaro commise un grave reato e fu portato di fronte ad un Pascià che lo condannò a morte per impiccagione.L’esecuzione doveva avere luogo subito e fu portato presso l’albero più vicino.Il quel momento un asino ragliò,lo zingaro si mise a ridere ed esclamò, che paese strano e’ questo. Il Pascià a sua volta disse , cosa hai da ridere in questo tragico momento.
    Lo zingaro replicò che al suo paese gli asini parlano ,non ragliano!Il Pascià irato a sua volta replicò, miserabile bugiardo, mi vuoi convincere che gli asini possono parlare !Lo zingaro rispose , ti garantisco che entro un anno insegno all’asino a parlare , se non lo faccio tu poi fai di me quello che vuoi.Il Pascià allora dette ordine di portare lo zingaro e l’asino in una fattoria vicina guardato a vista per impedirne la fuga.Il fratello dello zingaro che era presente ,lo apostrofò dicendo : ma che promessa impossibile hai fatto??
    La risposta fu : intanto ho guadagnato un anno di vita,durante il quale possono succedere tre cose :
    1) Io posso morire di morte naurale.
    2) Il Pascià può anche lui morire naturalmente.
    3) La piu’ facile e’ qualcuno possa ” far morire l’asino”
    Qualsiasi dei tre casi capiti, io non sarò impiccato !!!!

    Insoma chi che rimeti xe sempre i mussi!!!

    🙂

  145. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ dimaco
    Sei ovviamente liberissimo di dimostrare – documenti alla mano – che ciò che scrivo non è vero. Esattamente nello stesso identico modo in cui io – documenti alla mano – ho dimostrato decine di volte che Stark racconta frottole a nastro.

    L.

  146. Luigi (l'altro) ha detto:

    @Stark

    Sandi Sandi, non ci siamo proprio. Aricominciamo con altre tue sparate:

    1. “L’autodeterminazion dei popoli podeva esser decisa solo con referendum de annession. Wilson voleva, tutti i altri schifosi imperialisti che gaveva volù e vinto la guerra, no”

    Wilson era talmente a favore – nei fatti – all’autodeterminazione dei popoli che per quanto riguardava la frontiera italiana avallò da subito – senza alcun referendum! – le richieste italiane sino al Brennero che prevedevano l’annessione all’Italia di circa 200.000 germanofoni del Sud Tirol. Tanto che le discussioni sulla frontiera italiana si concentrarono SOLO sul tracciato giuliano e adriatico a partire da febbraio, proprio perché allora scoppiò la questione adriatica con gli jugoslavi. Là Wilson fece un discorso diverso dall’Alto Adige proponendo la sua linea che limitava l’Italia all’Arsa (confine romano) – poi rettificherà a Fianona – con le isole di Lussino e Lissa (e Fiume e Zara indipendenti), in opposizione alla delegazione italiana che chiedeva il Patto di Londra più Fiume. E difatti l’Italia si vide riconosciuta la nuova frontiera con l’Austria già dal Trattato “tra banditi” (Wilson compreso) di Saint-Germain-en-Laye dell’11 settembre 1919, mentre la disputa italo-jugoslava sul confine fu risolta, a Rapallo, più di un anno dopo.

    2. “Nel 1866 l’Austria ghe voleveva tornar l’indipendenza al Veneto”

    Ma neanche per sogno. Ti ha già risposto il mio omonimo, ma io ci metto qualche particolare più “piccante”. Quello che l’Austria era disposta ormai a fare nel ‘66 col Veneto era semmai cederlo all’Italia. Hai letto bene, proprio all’Italia e lo fece anzitutto direttamente il 5 maggio, quando in Italia ci si preparava alla guerra, per rompere l’alleanza italo-prussiana dell’8 aprile. L’Italia rifiutò soprattutto perché pensava di ottenere, colla guerra, oltre al Veneto anche il Trentino (e, se andava bene, pure Trieste e l’Istria). Ma la cosa più importante è che COMUNQUE fosse andata la guerra del ’66 l’Austria avrebbe perso il Veneto e questo sarebbe finito all’Italia. Il 12 giugno difatti Vienna aveva firmato un accordo segreto – a proposito di accordi segreti – con la Francia col quale questa riconosceva all’Impero asburgico la leadership nella Confederazione germanica (con Napoleone III che contava anche di portare la frontiera francese sul Reno). In cambio l’Austria si impegnava a cedere il Veneto alla Francia, con questa che poi l’avrebbe girato all’Italia. Quindi esattamente quello che avvenne dopo la guerra!. In conclusione quindi (in barba a quello che vogliono gli amici indipendentisti veneti di Stark) che per il Veneto, sia avesse vinto la Prussia sia avesse vinto l’Austria, vi sarebbe stata l’annessione al regno d’Italia.

    3. “te confondi ti. El Patto de Londra diseva “el crinale tra el Trigalv el Snesnik, con adeguamenti a ovest e a est fin al primo crinale. I ‘taliani se ga fatto i suoi crinali e el loro confine rivava fin a 7 km de Lubiana”

    Ho detto che confondi tra OCCUPAZIONE e ANNESSIONE, e lo confermo: tu confondi.

    Tu più sopra non a caso parlavi di “confin che passava rente de Knin”, e questa difatti è la Linea armistiziale, che si basava sul Patto di Londra, ma non valse per il confine italiano a Rapallo!

    Per cui le cose stanno così per i confini terrestri: sul confine GIULIO l’Italia a Rapallo ottenne quello che aveva pattuito a Londra cioè lungo le crinali dei monti dal Tricorno (Triglav) al Nevoso (Sneznik) fino a Volosca; sul confine DALMATA invece SOLO Zara fu annessa all’Italia. E’ chiaro o tocca farti il disegnino?

    Quanto alla distanza dell’ex confine con Lubiana, certo che i numeri non sono proprio il tuo forte.

    L’ultimo paesino della ex Provincia di Gorizia col confine italiano di Rapallo era Godovic (nella conca d’Idria) che dista da Lubiana circa 45 km. Da Godovic scende la strada la quale, dopo 10 km, si congiunge con quella che, in senso longitudinale, da Aidussina un tempo era la principale che portava dritta dritta a Lubiana passando per Logatec (Longatico). La congiunzione avviene praticamente proprio all’altezza della vecchia frontiera italiana, che si trova al limite della Valle del Piro. Perciò quello che resta sono 35 km.

    Se davvero il confine italo-jugoslavo di Rapallo fosse stato piazzato a 7 km da Lubiana si sarebbe trovato quindi non nella Valle del Piro (ad ovest di Longatico) ma suppergiù a Brezovica, vale a dire alle porte dell’attuale periferia di Lubiana!

    4. “Princip ga sparà effettivamente per caso”

    Princip sparò talmente “per caso” che ecco come racconta l’episodio di Sarajevo Martin Gilbert nella sua storia della Prima Guerra Mondiale (che è il primo testo di un certo livello che di solito si legge in proposito):

    “Quella mattina uno dei complici di Princip aveva lanciato una bomba contro la macchina dell’arciduca. Dopo esser rimbalzato sulla fiancata, l’ordigno era esploso contro l’automezzo successivo, ferendo due ufficiali al seguito di Francesco Ferdinando. […] Dopo aver ricevuto il saluto del sindaco e presenziato alla cerimonia di benvenuto, l’arciduca chiese di essere condotto all’ospedale per far visita ai due ufficiali feriti. Costretto a scegliere un percorso non programmato, l’autista, Franz Urban, si immise per errore in una strada stretta e si trovò nell’impossibilità di invertire la marcia. Rallentò quindi per indietreggiare.

    Fatalità volle che Gavrilo Princip, deluso perché i compagni avevano fallito l’attentato all’arciduca (e ancora più deluso perché non era toccato a lui entrare in azione), si trovasse proprio sul marciapiede di quella strada, a una decina di metri dal punto in cui l’auto aveva rallentato. Improvvisamente si vide venire incontro il “bersaglio” mancato. Avanzò di alcuni passi ed esplose due colpi”

    L.

    PS. Vedo che però quanto ho scritto sulla pagina di Geri riguardo i moti triestini del ’14 ti è servito. Dovresti apprezzare.

  147. Fiora ha detto:

    @150 ” Princip sparò talmente per caso che…”
    Era un congiurato anche lui, chiaramente che sparò con intenzione.
    ” per caso” Si riferisce al ruolo di protagonista che si trovò ad avere nella vicenda, nel senso che alla storia avrebbe dovuto passare tale Radosavlijevic , se il primo attentato non fosse andato a vuoto

  148. Michela Cerelli ha detto:

    scusate….voglio solo fare un saluto a Fiora. Ora ho scoperto che scrivi qui! sono Michela del Forum Trieste. Si sente molto la tua mancanza, sai? non credo sia il normale languire di un forum che ha fatto il suo tempo. Mi spiace di non averti mai conosciuta. Complimenti e saluti cari, Michela.

  149. Luigi (l'altro) ha detto:

    Correzione: lo fece anzitutto direttamente il 5 maggio = lo propose anzitutto direttamente il 5 maggio.

    L.

  150. Luigi (l'altro) ha detto:

    @Fiora 151

    Pensa un po’ se il 15 agosto 1853 Elisabetta di Baviera non fosse andata a Ischl con la madre e la sorella. Certamente Francesco Giuseppe avrebbe poi ufficializzato il fidanzamento con Elena (Nené), e sarebbe divenuta lei l’Imperatrice. E, probabilmente, con molti meno miti di quelli che ci sorbiamo ancora oggi (non da ultimo qua dentro).

    Coi “se” di storia ne facciamo quanta ne vogliamo. E quanta inutile.

    L.

  151. Fiora ha detto:

    @153 se sfotti accomodati. Quanto a me io vivo l’oggi e mi sono limitata a correggere un’ interpretazione impropria di quel “per caso” riferito ad un evento che conosco abbastanza bene e che di romantico non ha proprio nulla.

  152. Fiora ha detto:

    Quanto alla piccola Wittelsbach sarò fuori dal coro ma non ne ho una grande opinione.
    Nevrotica e decisamente inadeguata al ruolo mi appare più che altro una croce per il marito imperatore e la accosto alla buonanima di lady Diana.
    Entrambe appaiono essersi scordante che quello di appartenenti ad una casa reale è prima di tutto una professione.

  153. Michela Cerelli ha detto:

    fiora, io sarei compassionevole verso quelle due povere ragazze: una a sedici anni, una a diciannove, hanno sposato un ruolo enorme e ne sono state schiacciate. Ancora brave, tutte e due, a reggere per molti anni. La ragazza sedicenne-diciannovenne di oggi non reggerebbe sei mesi! cmq quando si è profumatamente pagate per vendere la propria libertà, come hanno fatto loro, bisognerebbe reggere il gioco fino in fondo. (ma hai letto il mio commento n.152?)

  154. Luigi (l'altro) ha detto:

    @Fiora 155

    Non voglio sfottere nessuno.

    Non sono io del resto che qua dentro ad ogni piè sospinto tira fuori la storia che da quando c’è l’Italia a Trieste è solo una merda. E che perciò fino a che la città non torna all’Austria, costituisce finalmente il TLT, o viene (finalmente) annessa alla Slovenia o una cosa che racchiuda tutte queste, non può pensare al futuro.

    Questo che cos’è se non stare mastodonticamente colla testa immersa nel passato?

    Questo discorso poi non vale solo per i quattro gatti di austriacanti e localisti (tutti antiitaliani) che zigano all’impazzata qua dentro per far credere di essere la maggioranza dei triestini agli increduli e ignari ‘taliani che magari leggono. Vale in generale per molti triestini, di sentimenti italiani come non, che si sentono non di rado quasi i cittadini di un nodo centrale della cultura europea; e che, quindi, cercano nel “passato glorioso” spesso la ricetta per il futuro. Io diverse volte che torno in città quasi non capita volta che non sento qualcuno che parla in qualche modo della storia di Trieste, sfoderando ogni volta la soluzione migliore.

    Ora sarò un po’ cattivello. Quando Slataper scriveva nel 1909 che “Trieste non ha tradizioni di cultura” (ovviamente il discorso va inquadrato nel periodo, ma non è questo il punto), diceva una cosa vera e che si controdimostra ancora oggi in varie occasioni, anche qua dentro. Giacché una città che per secoli è rimasta in pratica un piccolo borgo cittadino che parlava un dialetto diverso dalla lingua franca del mare che la bagna, ed è diventata importante solo da un certo momento in poi coi traffici (meglio il monopolio dei traffici), cerca in qualche modo di crearsi la “nobiltà del passato”. Valeva allora, coi liberal-nazionali italiani che Slataper aveva preso a detestare, come vale per tutti i triestini che parlando di multiculturalismo e “patocaggine” scorazzano qua dentro credendo di essere l’ombellico del mondo.

    Quello del passato come “predestinazione” è un gioco vecchio e serve per dimostrare il perché dell’exploi.

    E invece, come dice un mio amico triestino, non sono (siamo) niente. La vera ricetta che ha reso felice Trieste è stata proprio quello spirito di iniziativa che ha direzionato il presente verso il futuro, e non (o soprattutto non solo) verso il bel passato che fu.

    Roba che secondo me dovrebbe essere all’ordine del giorno ancora oggi, e che invece (vedo) a Trieste è quasi l’ultima ruota del carro.

    Se poi anche per te è così – meno passato e più futuro – beh son contento.

    Ma fatti dire che, in quel caso, ti dimostri essere una mosca bianca qua dentro.

    L.

  155. Sandi Sark ha detto:

    Ciò, ma se pol viver con ‘sti ping pong tratti da wikipedia italiana e dal manuale del piccolo patriota?

    Me rivolgo solo a Luigi quel’altro perchè ignoro coerentemente el primo, no rispondo alle provocazioni e quando el tornerà a insultàr e denigràr, invocherò
    la bona creanza alla redazion e per un per de settimane staremo in pase.

    Wilon:

    ga cedù obtorto collo el Sudtirolo. Per Trieste go trovà in un sito polacco una nota de una ricercatrice che el voleva per Trieste una situazion come Danzica e questo xe in linea con quel che scriveva el New York Times che la CdC de Trieste e tutti i sindacati voleva l’indipendenza nel 1919. Ma femola curta che parlarse adosso senza contar niente de novo o de circostanzià no ga senso.

    Veneto 1:

    Lettera di Napoleone III all’imperatore Francesco Giuseppe datata 24 luglio 1859, pochi giorni dopo l’armistizio di Villafranca:

    “La posizione della Venezia sarà anche, ne ho timore, molto difficile da determinarsi. Poichè Vostra Maestà mi ha detto a Villafranca che la questione della Venezia sarà precisamente quella del Lussemburgo nei confronti della Confederazione germanica, tutto dipenderà dalla maniera, nel quale il vostro rappresentante esaminerà la questione e intenderà risolverla”.

    Veneto 2:

    Il 27 settembre 1859 Metternich scrive al ministro degli esteri austriaco Rechberg:

    “A Villafranca, a proposito della posizione, che dovrebbe prendere la Venezia nella Confederazione italiana, i due Imperatori hanno nominato il Lussemburgo per precisare in qualche modo l’analogia che esisterebbe fra queste due Provincie”.

    (Nel 1815, Guglielmo I integra nel suo regno dei Paesi Bassi e poi riconosce l’indipendenza nel 1839)

    Veneto 3:

    L’Union, giornale francese: “Che farà la Francia della Venezia? La conserverà essa? La costituirà in istato di principato indipendente che entra nella lega federale della Penisola? La cederà essa a Vittorio Emanuele, e, in questo caso, quale compenso potrà domandare?”

    Veneto 4:

    Gazzetta del Popolo di Firenze (brogliaccio del Presidente del Consiglio italiano), 15 luglio 1866:

    “Supponiamo un momento che i Veneti si pronunziassero per regno separato. Potrebbe l’Italia permettere cotesta diserzione? O non dovrebbe invece ritenere per forza d’armi una provincia che è necessaria alla politica esistente della nazione?”

    Veneto 5:

    3 agosto 1866, ambasciatore asburgico a Parigi Metternich, al suo ministro degli esteri “Mensdorff-Pouilly:

    “Arrivare a “l’indipendenza della Venezia sotto un governo autonomo com’era la vecchia Repubblica?”

    Veneto 6:

    “Cavour, 30 novembre 1860:

    “Soltanto dai giornali io apprendo che il gabinetto inglese desidera la cessione mediante compenso e si adopera in questo senso. Finora non s’è fatto verun passo ufficiale. E per mio conto non lo desidero nemmeno. Io bramo la guerra coll’Austria per motivi di ordine interno; senza di ciò sarà più difficile la fusione del Nord col Sud. Ritengo inoltre che al momento presente la cessione non sia possibile”.

    Una fonte: Venezia austriaca, 1798-1866
    I leggeri Autore Alvise Zorzi Edizione 4
    Editore Libreria editrice goriziana, 2000
    ISBN 8886928343, 9788886928342

    E la fazo curta sul Plebiscito Truffa, son convinto che uno storico ferrato come ti conossi tutti i lavori, che el ga in casa i libri de Beggiato eccetera. O no?

    E la fazo curta anche su Lissa Custoza e Sadowa, sulle decorazioni dei veneti e sul motivo che i gaveva per combatter per l’Austria nel 1866. So benissimo che la gente come ti negherà le evidenze storiche e che se impignirà pagine su pagine de luoghi comuni come “i iera costretti” “no quei de marina iera volontari”, “i iera veneti”, “no no i iera veneti” eccetera eccetera.

    Tutto nel manuale del perfetto patriota web. Saria de far un libro se ghe fussi qualcossa de originale, ma ripetè sempre le stesse loike dal 1848, forsi per convinzerve voi stessi.

    Sospendo l’inutile ping pong per i altri argomenti, penso de aver argomentà più che seriamente e che no ghe sia dubbi. Inoltre sò che la gente no leggi oltre 20-30 righe, per mi inveze dipendi da chi che scrivi.

  156. Sandi Sark ha detto:

    Fazo notàr che semo pieni de gente de fòra TS che vien qua a contarne chi che semo, come che semo, come che vivemo eccetera, che i fa illazioni su tendenze politiche, programmi ed opinioni de la gente che posta, e che spara gran giudizi.

    Anche mi fazo illazioni, riciamandome al 11° comandamento che i triestini ga sempre rispettà perchè no i xe mai andai in casa dei altri a farse i cazzi del prossimo suo.

    E no gavemo nianche l’abitudine de supponer cossa che movi la gente a scriver una o l’altra roba.

    Servi che posto de novo la corrispondenza tra triestini e veneziani del 1848 quando i ghe diseva de farse i cazzi propri, o no servi?

    Servi che zerco altre corrispondenze, dei tristini che gaveva e i ga le balle strapiene de sta gente che pretendi de detar lege in casa nostra?

    Ma chi ve ga ciamà?

  157. AndreaGo ha detto:

    Savè una roba? Che c**oni co sta Austria…

    Piuttosto mentre qua i se scanna a parlar de Franz Josef sarà interessante veder come i se la cavera zo una volta messa la toppa e partida l’ultima nave verso l’Olanda (che sembreria costar meno che portar rifiuti in giro per l’Italia tra l’altro). E interessante anche l’inedita concordanza Movimento 5 stelle – Lega. (coi stessi slogan poi!) Ai tempi della iniziativa di “solidarietà” alla Campania se ben ricordo i vari Zaia & Co. iera i cattivi e i altri governatori “accoglienti” era i buoni. Ora i xe diventadi moni…Mah…(ovviamente senza voler dar meriti nè demeriti a nisun, solo un fatto de “stranezze”)

  158. ufo ha detto:

    +1 per el ‘manuale del picio patriota’ – se pol gaverne una copia?

    Poi se qualchidun magari el fussi cussì cocolo de spiegarme un poco meio sta storia del Alcide e del SüdTirol, che me par come se me mancassi qualcossa in tela vigneta per capir. Lassemo star per un momento tuta sta papardela de far un plebiscito in Istria, ma no rivo capir perchè quando se disi “Alora in SüdTirol i gavessi voluto plebiscitar anca lori, e ovio che l’Italia gavessi perso de bruto” tuti quanti se comporta come se questa frase gavessi una logica. Diseme: ma cossa ghe ne frega l’Italia del SüdTirol? Cossa ghe xe de tanto importante de dover tuti i costi evitar che i vadi dove che i vol? I gà forsi trova el petrolio a Brixen? Ghe xe miniere de diamanti o de uranio a Meran o a Bozen? Drio logica saria stà un afar per tuti lassar che i voti e che i torni austriaci e pase al anima, e nissun gavessi pianto più de diese minuti. Inveze no, tuti a far i salti mortali pur de tenirse una region dove che el 95% dei abitanti pensa dei taliani quel che Calderoli pensa dei musulmani – e nissun che spieghi el perchè e percome de tuto sto autolesionismo. Ma ve par natural?

    Magari se rivè spiegarme sto imperialismo sul confin setentrional podessi capir un poco meio l’imperialismo sul confin oriental. Opur podessi eser voi a capir meio, chisà.

    Ani fa, de ritorno del concerto in piaza dela banda:

    – “Nuono, k’ku je b’lo?

    – “L’pu, je b’lo dueste l’di in tude dueste t’ljanou

    Mio nono, classe 1901, tute e do le guere dela parte giusta…

  159. dimaco il discolo ha detto:

    ufo forse perchè da quel parti xe nato alcide de gasperi?

  160. ufo ha detto:

    Son’da veder su Wikipedia: Pieve Tesino, dove che xe nato l’omo cola facia acida, xe in Trentin, e perfin al confin col Veneto. No ghe semo – podeva ben che tenirse el Trentin (dove che Ladini a parte i xe efetivamente taliani) e molar el resto.

  161. maja ha detto:

    ufo

    “nuono, k’ku je blo?”

    “anga ljudstva, pita muaja, jn same forešte, naš?”

  162. dimaco il discolo ha detto:

    sarà per el yogurth alora , ufo.

  163. ufo ha detto:

    Pita muaja“? Tu se jo z’pišn…

  164. ufo ha detto:

    Me sa che el yogurth ghe xe andà un poco de traverso. Come che sucedi ai ingordi?

  165. Luigi (l'altro) ha detto:

    Sandi Sandi,

    sempre la solita ripiegata lagnosa sul libro Cuore quando si dice quello che non ti piace? Suvvia, a parte te e i furboni accasati in bora, non tutti quelli che leggono sono così ottusi da crederci sempre.

    Veniamo alle tue osservazioni:

    PRIMA. Chi propose uno Stato indipendente per il Litorale a partire dal 1918? Valentino Pittoni, capo dei socialisti triestini, e la Camera di Commercio (come risulta da un articolo del New York Times del 23 marzo 1919).

    Ora, riguardo la Camera di Commercio, c’è da dire che essa si presentava con una propria lista (e si proponeva come il partito austriacante) alle elezioni comunali, le quali nell’ultima del 1913 – condotta a suffragio universale! – diede questi risultati:

    Liberal-nazionali italiani: 16.114
    Socialisti: 7.711
    Nazionali Sloveni (Edinost): 9.022
    Camera del Commercio: 271

    Cioè allo scrutinio finale, dopo il ballottaggio, la Camera di Commercio rappresentava meno dell’1% dei cittadini. Questo poi a proposito di percentuali basse a Trieste…

    Quanto ai socialisti pittoniani, essi dovettero accantonare ben presto la loro proposta, per due ragioni essenziali. La prima fu che l’ala social-riformista del partito facente capo ad Edmondo Puecher aveva optato per la piena soluzione dell’annessione all’Italia. La seconda fu che dopo qualche mese dalla fine della guerra i socialisti triestini dovevano scegliere: o fondersi col Partito Socialista Italiano (come avvenne) o isolarsi, dal momento che la proposta di Pittoni (già dell’ottobre 1918) di fare di Trieste, assieme a “i territori prevalentemente italiani del Friuli orientale e dell’Istria”, uno Stato a sé, nessuno in sede internazionale l’avrebbe appoggiata, né voleva farlo.

    SECONDA. Sul Veneto, ti faccio notare – rileggi sopra per conferma – che io ho parlato di quello che voleva fare l’AUSTRIA nel 1866 (mille-ottocento-sessantasei). Quindi tutti i 6 punti che ti sei premurato di copiare l’unico valido alla fine della fiera è questo:

    3 agosto 1866, ambasciatore asburgico a Parigi Metternich, al suo ministro degli esteri “Mensdorff-Pouilly: “Arrivare a “l’indipendenza della Venezia sotto un governo autonomo com’era la vecchia Repubblica?”

    Questo pezzo di lettera di per sé spiega una cosa semplicissima. Vista la data (agosto 1866) ed essendo soprattutto chiaro, che il Veneto sarebbe finito alla Francia – e che questa poi l’avrebbe senza dubbio passato all’Italia – il funzionario asburgico (se non erro il fratello del famoso Metternich) cercava di spingere sulla soluzione indipendente, così da indebolire la posizione italiana, dopo che l’Italia era uscita con due smacchi militari. Questo non solo è plausbile, ma mi pare anche abbastanza scontato.

    E non cambia di una virgola quello che s’è detto, poiché se l’Austria avesse davvero voluto rendere indipendente il Veneto nel 1866 non l’avrebbe proposto in maggio all’Italia, o assegnato sempre a questa tramite la Francia nell’accordo segreto di giugno, per poi chiedere sempre alla Francia – improvvisamente – di concedergli l’indipendenza.

    Una cosa poi: cita la fonte corretta delle citazioni, che è Ettore Beggiato (più precisamente il suo articolo “1859: il Veneto come il Lussemburgo?” si legge qua: http://cronologia.leonardo.it/storia/a1866a.htm) e non Alvise Zorzi. Anzi, citando il libro di Zorzi (che secondo me nemmeno hai letto), quasi ti dai la zappa sui piedi, dato che quel libro è tutt’altro che tenero verso l’amministrazione austriaca nel Veneto. Pensa un po!!!

    Quanto, infine, al fatto che io negherei Custoza, Lissa e i plebisciti “truffa” condotti lungo lo stivale a metà Ottocento, ti ripeto quanto già ti ho detto in passato: io non nego nulla, anzi non vedo che problema ci sia nel dire che i plebisciti di annessione di varie regioni all’Italia sono stati condotti con metodi quantomeno discutibili e dall’esito scontato in partenza.

    Qua, permettimelo, sei te – solo te col solito manipolo – a voler fare una battaglia di civiltà tra Italia e Austria, come tra Italia e Slovenia, etc. e chi lo ga più longo. Evidentemente perché hai (avete) la mente cablata in quel modo, oppure qualche esperienza famigliare non rimossa. Io dal canto mio cerco di guardare la storia per quello che è e non per quello che mi piace. Soprattutto senza tirar fuori le bandiere e “tifare” (assurdo) per fatti del passato.

    L.

    PS: fantastici gli sfoghi del 160 e del 162. Un po’ di Brioschi e la cena scende giù meglio. La notte poi porta consiglio.

  166. Fiora ha detto:

    @ Mega o.t. per MICHELA CORELLI Grazie e parimenti contenta del “ritrovamento”. Se vuoi puoi chiedere la mia email alla Redazione.

  167. Fiora ha detto:

    @158 Luigilaltro. Mi pare tu non sia triestino patoco, pertanto ti sfugge un aspetto della nostra natura.
    Definire me una mosca bianca, è fare torto alla gran parte degli utenti di questo blog che sebbene non li conosca personalmente, al pari di me mi risultano comunque inseritissimi nel mondo di oggi.
    Certe “sanguinose” 😉 diatribe da tastiera , la dietrologia puntigliosa, la nostalgia di un Eldorado che forse tale non è mai stato, le potremmo definire “cultura” nella sua accezione più ampia di conoscenza, tradizioni, lingue, dialetto del luogo. Volontà di non disperdere un patrimonio che ci connota e diversifica e del quale siamo,perché no? gelosi.
    Il nostro ieri, ognuno come lo sentiamo, come ci è stato inculcato, come l’abbiamo criticamente rivisto…
    il continuare a parlarne qui ogni volta che l’argomento base (nel caso specifico l’inceneritore) è stato sviscerato in ogni aspetto,è manifestazione di uno stato d’animo, di una voglia d’antan così lontana da argomenti da bar sport, che idealmente ci fa riconoscere e riunire per il tempo di uno (o cento!) post.

    Sono convinta che per tutti noi LA VITA E’ ADESSO.E parte integrante di questa, l’inceneritore!

  168. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @158 LUIGI (L’altro ) – dato che in via trasversale mi son sentito “toccato” , approvo e m allineo a quanto risposto da FIORA.

    Non son entrato nella ping-pong tra SANDI STARK e… perchè è diventata una cosa emotiva tra singoli al di la della ragion veduta con toni quasi persecutori verso SANDI.

    Come già detto in precedenza io sono e mi sento triestino italofono senz’altro aggiungere.

    Ritengo questo forum una cosa tipicamente Triestina o Giuliana erede appunto della cultura lasciata dalla Defonta,TLT/FTT.

    Se cio’ non e’ vero mi si indichi un forum analogo a VE,Roma,Bari,Palermo dove anch’io posso andare a dare i miei commenti salaci,critici ed offensivi come si può leggere qui.

  169. ufo ha detto:

    Gigi, son contento che la mia semplice domandina del @162 te gabi impressionà al punto de diventar ‘fantastica’ – ma me par de capir che nianca ti no te ga una risposta a sta morbosa fissazion tirolese. Gaveremo miga trovà un argomento che no te son in grado de risponder?

  170. Giampaolo Lonzar ha detto:

    173 @ UFO – La storia del Suedtirol dopo la seconda guera la xe ligada in qualche modo a corda dopia con Fiume/Rijeka.
    Ghe xe due legende metropolitane drio , una che Tito e Degasperi se gabi messo d’acordo
    che se Tito al Tratato de Pace gavessi ‘pogià che se el Suedtirol fussi restà a l’Italia , Degasperi no gavessi roto per Istria ,Fiume e Zara.
    La Secoda legenda metropolitana xe , che drio de questa intesa jera un presuposto legame
    tra i due nato ancora quando tuti e due jera citadini AU e che i se gavessi incontrà per tramar contro L’Austria visto che Degasperi jera rapresentante dei ‘Taliani al Parlamento de Viena.
    Questa storia la xe stada contada da due ativisti indipendenisti Fiumani de origine Ungherese che ga dovù filar in America subito nel 1947.
    Mi personalmente go qualche dubio perchè tra i due ghe xe una diferenza de età de 11 ani.
    Certi Fiumani gà una storia forse più complicada
    de quel che se conossi in quanto i jera più indipendentisti dei Triestini e malvisti in misura uguale sia dai ‘Taliani che dai Jugoslavi dell’epoca.

  171. ufo ha detto:

    Insoma me ste disendo che tuta la politica taliana riguardo el SüdTirol la nassi solamente che dale fisime de una singola persona, e che ancora sesanta ani dopo del suo funeral l’autodeterminazion dei popoli resta un tabù innominabile slo perchè lo ga dito lui. Strana zente che sè.

  172. Sandi Sark ha detto:

    No Ufo, le pretese italiane sul Sudtirol iera basade sul pretesto della necessità de aver i “confini naturali”, cioè in quel caso el crinal più alto delle Alpi. A seconda dei territori che i rivendicava, i doprava pretesti diversi, o l’infulenza linguistica, o le piere de l’Antica Roma o altri presunti motivi strategici come nel caso de la città de Knin (el confine passava alla periferia della città)o i confini de la Serenissima.

    Poco prima de la guera, i gaveva tirà fora le monade de Tolomei, che el Sudtirol saria stà in realtà “latino” e germanizzà in seguito da quei sporchi e cativi de tedeschi. No ghe credeva nianche Battisti, nero su bianco.

    Nel 1917, poco dopo Caporetto, i iera terrorrizài de perder la guerra o de dover far un armistizio col confin in casa sua. E alora, Tolomei e Tamaro “nostro” gaveva prodotto un libello in inglese, de mandarghe ai politici USA per convinzerli delle sue rivendicazioni.

    Quela xe la bibbia del piccolo patriota, la dentro xe scritte tutte le monade nazionaliste che i miei antagonisti dopra ancora adesso identiche e precise. A dir el vero xe anche un’altro manuale del patriota, el discorso de Salandra alle Camere per giustificar la dichiarazion de guera. E i miei “avversari” lo cita pedissequamente, dimenticandose che due anni dopo i russi gaveva reso pubblico el Patto de Londra, che smentissi tutto.

    Se quei buontemponi de rivoluzionari russi no gavessi fatto, sta sicuro che no el saria mai saltà fora perchè segretissimo, se saveva dei patti segreti tra i Stati ma pochissimi xe stai pubblicài, e forsi anche mi, ghe crederia alle monade che conta i ‘taliàni.

  173. Sandi Sark ha detto:

    Riguardo a Pieve Tesino paese de De Gasperi, xe diverse testimonianze. La più famosa xe quela de Zelina, ancora viva a 100 e passa anni.

    Zerchè su You Tube, xe tutte le interviste.

    Nel 1915 i gaveva portà tutto el paese internà a Vescovato, el più grosso centro alle porte de Cremona. Cremona iera stada austriaca fin a 50 anni prima.

    Apena rivài i internài (no profughi), i ghe fazeva el censimento, e i ghe diseva de metter una crose su la carta.

    La nonna de Zelina gaveva ditto: “Cossa crose, perchè no posso metter la mia firma?”

    E cussi tutti i altri. L’impiegato militàr iera sortì fora de l’ufficio coi cavei impirài, a mostrarghe ai abitanti de Vescovato, tutti analfabelti, che quei de Pieve Tesino saveva tutti legger e scriver.

    Per forza, i gaveva scole pur essendo un paese de poche anime, perchè come prevedeva la legge, ogni abitante doveva avèr una scola ne la sua lingua madre entro pochi chilometri de casa.

    E anche lori (de Pieve Tesino) ga subì tutto quel che gavemo subì noi. I genitori internài dopo la guerra, accusai de esser austriacanti, spie, processi, carcere e corrighe drio. Maestre italiane che pestava i fioi de le scole elementari che no glorificava Vittorio Emanuele, eccetera. Solito.

  174. Luigi (l'altro) ha detto:

    @Fiora 171

    Io esprimo il mio parere e sono nel pieno diritto di farlo finché non offendo nessuno (al contrario di altri). E quel parere lo ripeto: checché tu ne dica, qua non si attende altro che la minima occasione per ritirar fuori sempre la solita storia. E’ bastato infatti che io sfiorassi l’argomento Austria a Trieste che subito il flame s’è acceso.

    Se inoltre uno dice delle cose che – al di là di come la si pensa – sono cavolate (poiché non si può cadere sempre nel relativismo), gli rispondo. Che poi questa risposta dia o possa dare (molto) fastidio a qualcuno, beh fatti suoi; che si mangi il fegato e po bon.

    Del resto già da qualche messaggio di questo post si capisce che quelli che tu chiami (abbellendoli) “stati d’animo” pro-Austria, pro-TLT, pro-Jugoslavia, pro-Slovenia, altro non sono che frecciatine xenofobe verso l’Italia e gli italiani degne del peggior rozzo di quartiere (tutt’altro dall’aria cosmopolita da salotto pseudointellettuale).

    Ma basterebbe anche vedere il post che riporta parte dell’articolo di Cazzullo (peraltro dal titolo fuorviante) per accorgersene. Un post che parla direttamente di ciò che in quest’altro s’è affrontato solo di striscio, dove in meno di quattro ore si sono già fatti quasi un terzo dei commenti qui accumulati in sei giorni, con alcune perle come quelle di un certo Sandi Volk (ripeto la domanda già posta dal mio omonimo: quello che ha scritto il libro sugli esuli a Trieste?) che dice bastare il cognome per individuare una persona, o sempre quelle dell’onnipresente Stark che ha fatto un nuovo record: 11 messaggi da cavallo trottante in circa 20 minuti!

    Risparmiami poi per favore la solita tirata sul “triestin patoco” e chi si sente in dover di distribuire patenti di “triestinità” solo ai nati entro il 1918 per una città che è diventata grande proprio per la gente venuta da fuori (e non solo da nord-est!). Xe proprio el caso de dir che “no se pol”!

    @Lonzar 172

    Sono addolorato che per te chiunque entra qua e non dice che Trieste è città immediata dell’Impero o uno Stato indipendente (leggasi TLT), è uno che offende.

    Così come sono addolorato nel constatare tu non abbia ancora capito che se mi dici essere te non Italiano di Trieste, bensì Triestino italofono (scelta liberissima!), per me questo non equivale al fatto che lo siano tutti i triestini o la loro maggior parte.

    Un credente direbbe: “pregherò per te”. Io molto più semplicemente – senza scomodare la religione – dico che nutro profonda compassione.

    @ufo 173

    Sai, io (come chiunque credo) rispondo solo quando mi sento sollecitato a rispondere. Con uno come Stark, che più gli lanci l’osso e più corre, diventa perfino divertente e stimolante interloquire. Invece – sincero sincero – con uno come te che sa solo fare post dove l’italiano aulico è ironico per il proprio fiele nazionalistico sloveno (camuffato da austriacantismo e quant’altro di anti-italiano per il Litorale), viene solo la voglia di lasciarti dove sei.

    Per questo non ti rispondo. Come del resto (e non credo per la stessa ragione) non mi hai risposto per due volte in passato.

    Me racomando cmq, no dismentigarte el Brioschi stasera.

    L.

  175. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @178 LUIGI L’ALTRO -Vede LEI signor Luigi
    la sua risposta ha già confermato quello che penso ,cioè la grande differenza culturale.

    Io non ho detto che LEI offende ???Dove e con quale parola.Fa delle sintesi su sue soggettive e libere interpretazioni !?

    Chiude con una battuta tipicamente Italiota,
    che le faccio compassione !!!!

    Dimostrando che non e’ capace di accettare uno che la pensa diversamente o in modo contrario al suo !!!

    Non rispondendo o commentando a quello che non
    le fa comodo !!!

    Viva la liberta’di opinione e pensiero anzi in questo caso proprio Viva l’A.

  176. Luigi (l'altro) ha detto:

    @Lonzar

    Ella può pensare quello che vuole.

    Fatto sta che – riepilogando – si stava discutendo tra me e il Sandi Stark (ora pure bannato) sulla solite controversie austro-italiane, specie su Trieste.

    Per questo Ella s’è sentito “in via trasversale” chiamato in causa in una discussione nella quale da parte mia non c’è stato nessun accenno o allusione minima alla sua persona.

    Ella è venuto fuori dal nulla dicendomi che non vuole entrare nel merito delle mie argomentazioni e che considera questo forum una cosa “tipicamente Triestina o Giuliana erede appunto della cultura lasciata dalla Defonta,TLT/FTT”. Cioè una cosa che oltre a marcare le distanze, non c’entra un emerito tubo coll’argomento di discussione (poiché non credo che in democrazia sia proibito parlare di quello che non piace a qualcuno).

    Poi mi dice che io chiudo con una battuta italiota (nel senso che lei mi fa compassione, per dirla come fanno i tedeschi, austriaci compresi, “Mitgefühl”, anzi “tiefes Mitgefühl”), che non accetto chi la pensa diversamente da me e che non rispondo a quello che non mi fa comodo. Infine sfodera il suo slogan nostalgico, se non fosse chiaro chi ha ragione.

    Dato tutto questo, mi chiede pure perché le faccio compassione (recte: Mitgefühl)?

    Mi trovo perciò costretto a ribadire:

    1. Non mangi pesante se poi l’effetto è quello di vedere in chiuqnue fa una battuta scontata uno che odia chi ha sfottuto

    2. Se quanto dico le dà fastidio sono problemi suoi, se crede non sia vero lo screditi con altrettante prove.

    Altrimenti faccia come fanno i tedeschi (austriaci compresi): “Schweigen aus scham”.

    Nel pieno rispetto della libertà d’opinione, mi firmo

    Luigi (l’altro)

    PS. Viva l’A come la Z.

  177. Sandi Sark ha detto:

    Ciò, cossa che parla de mi ‘sti Luigi foresti… i devi insognarse de note.

    Effettivamente Trieste impiza ancora le brame dei occidentali, no i riva a trovar un forum de casa sua.

    Però no xe un mal senza un ben; una volta i vigniva de persona a conquistarne, adesso i missionari tricolori se limita a farne evangelizzazion via web.

  178. Luigi (l'altro) ha detto:

    @Sandi

    Te lo go dito che no servi a gnente tuta sta bile de ciapartela coi presunti “foresti” e cavar fora el patriotismo tricolor dove solo a ti fa comodo vederlo. No i xe tuti mona quei che legi.

    Cmq tranquilo che un zorno l’Imperator el tornarà a Viena. I cabibi (o cif) i sarà finalmente sconfiti (come merita) e a Trieste e in tuto el Litoral che ancora xe meso a fero e fogo dal’Italia – no la banda ex-jugo, in quela se sta da Dio – tuti i foresti (‘taliani) vignirà scaciadi.

    Quel zorno el sol tornarà a splender e ti te podarà sentirte “redento”.

    Per adeso contentite de meter Paperino in giuba imperial cola bomba in man sull’Isonzo pronto a lanciarla contro i traditori (‘taliani).

    In realtà poi nel carton a Paperino quela bomba s’ciopava in tela sua man, ma questo no lo disemo (perché no pol eser pel fiero soldà de Ceco Bepe!).

    Viva

    L.

  179. Luigi (veneziano) ha detto:

    Da come la descrivi tu, la città oramai è irrimediabilmente conquistata da un capo all’altro. O vuoi dirmi che in quasi cent’anni di bieca dominazione gli italiani non sono ancora riusciti a colonizzare una città di duecentoerottimila abitanti?

    Se non ci fossero ancora riusciti, allora sarebbero i più dolci e refrattari colonizzatori della storia umana…

    L.

  180. AndreaGo ha detto:

    Che vadi in mona l’Austria…però che ridade coi sandi e coi luigi!!! 😀 😀 😀

  181. Sandi Sark ha detto:

    Ciò go zercà forum in Veneto, devo dir che no go trovà tanti. A Venezia xe 4-5, e indovinè quanti triestini go trovà che ghe rompi le bale ai veneziani?

    Indovinato… zero!

  182. Sandi Sark ha detto:

    A proposito, me xe cascà l’ocio su un messaggio nel quale continua la campagna diffamatoria contro el sottoscritto, come el solito vegno accusà de contar balle.

    Redazion…. protesto e xe tanti precedenti!!!

  183. dimaco il discolo ha detto:

    ghe sarà pur un motivo se i nostri avi i se ga da ala defonta pur de no aver niente de spartir con lori, sandi. 🙂 🙂 🙂

    come al solito se lori che vien a romper le bale qua e non il contrario.

  184. Sandi Sark ha detto:

    E adesso tornemo a parlar de scovazze, l’ultimo post in tema iera el mio, el 142, esattamente quarantaquattro post fa.

    Alora ierimo restài che i aviatori triestini gavessi messo i volantini nelle cassette de la posta per no sporcar per tera, intanto che d’Annunzio e i suoi amici ne coverzeva de cartaze, oltre che de bombe che per fortuna dei nostri nonni s’ciopava una su tre. D’Annunzio fumava col bochin, e dove el butava le cicche? Sora de Trieste, ovviamente.

    Se ga mai fatto una ricerca de quanto che i ne ga inquinà col materiàl che i ne tirava abasso?

    E tute quele bombe e granate che i ne tirava sul carso?

    El mar che iera pien de ojo, de mine e de torpedo?

    E l’aria, che le sue barche fazeva un tal fumeròn che i inglesi scriveva el 5 giugno del 1915…

    “Le unità della classe “Cavour”, “Elena” e “Queen” uscirono da Taranto per esercitazioni congiunte. El capitano de vascello Richmond, ufficial de collegamento diseva:

    “le Cavour sono governate male con accostate troppo energiche, grandi variazioni di velocità e difficoltà a tenere il posto in formazione”. Inveze el suo collega Drage diseva:

    “Pur se il nostro modo di manovrare non era eccellente, quello degli italiani era abominevole. Producono una quantità di fumo, paurosa. Oscurano il cielo e nella nebbia nera che creano è difficile non solo tenersi in posizione, ma anche usare i cannoni. Dio ci scampi da una battaglia navale con gli austriaci!”

    L’ammiraglio Thusby diseva anche, che i ‘taliàni fazeva troppo fumo, el diseva che cussì succedeva col carbon american, che costava poco ma iera marca cacao e inquinava de matti.

    Perciò i ne inquinava l’aria, el mar, i ne butava scovazze dai oroplani e i ne tirava bombe. E la nostra bela Trieste cominciava a perder smalto, sempre più sporca per causa dei inquinatori venuti dall’ovest.

  185. Luigi (veneziano) ha detto:

    Devo dire che con quest’ultimo pezzo hai raggiunto l’apoteosi: mai avevo letto in tutta la mia vita che il problema della guerra, dei milioni di bombe e granate esplose nei combattimenti, delle navi che solcavano i mari era… l’inquinamento!

    Il prossimo commento potresti dedicarlo ai peti che da ovest/sudovest inquinano Trieste. Del resto si sa: i peti italiani sono volgarmente puzzolenti perché gli italiani mangiano male. Nelle memorie dell’ammiraglio britannico Westinghouse (Thompson & Williams, London 1920) a pag. 234 si legge: “Usciti in pattuglia nell’Adriatico, le navi italiane beccheggiavano vistosamente, causa il continuo affluire dei marinai alle ritirate di poppavia. Tutto è dovuto a quel cavolo malefico che s’ostinano di fornire in mensa, il che rende veramente sgradevole l’accosto fra le nostre splendide imbarcazioni e queste volgari zattere mefitiche!”.

    Nella novella autobiografica “Un anno a Schoembrunn” (Salzburg, 1871), il colonnello dei dragoni Friedrich von Furz und zu Himbeere ricordava le frequenti corse nell’amabile parco dell’imperatore, ai tempi della di Lui giovinezza, sorprendendosi per il fatto che Sua Altezza non avesse mai alcun problema di aerofagia. Infatti, nonostante le poderose dosi di porcina e fagioli di cui era ghiottissimo, Franz Joseph mollava solo un peto all’anno, nel corso della grande battuta imperiale di caccia di Capodanno (Kaiserische-Neujahr-Jagd): esattamente allo scoccare della mezzanotte, l’imperatore volgeva le terga al mastodontico cervo che i milleduecento battitori boemi gli avevano spinto fin quasi in bocca, ed esplodeva la sua cannonata, tramortendo sul colpo il povero ungulato, che di botto si trovava morto e stecchito, cotto a puntino e la sua testa già pronta per essere appiccata sulle auguste pareti del castello avito.

    Sissi apprezzava.

    L.

  186. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @ 180 – LUIGI L’ALTRO – La ringrazio per la risposta che non necessitava essere così unga.
    Mi ha confermato quella che e’ sempre stata una mia personale convinzione.

    Lei scrive con la penna tinta nell’inchiostro dell’odio per qualsiasi forma di Triestinità.

    Lei e’ un nostalgico dell’Impero Coloniale Italiano ,considera Trieste l’ultima colonia Italiana e gli autoctoni non hanno diritto di parlare ma non devono parlare e se lo fanno, condannati a pubblica gogna !!!

  187. Fiora ha detto:

    @lUIGI VE. ” IO ESPRIMO IL MIO PARERE blablablabla….”
    Ciò Luigi cos’te vol?! a furia di “ESPRIMERE”,manco ti dai la pena di leggere con un minimo d’attenzione e di umiltà quel che scrive un’altra???!!!
    E io che altro avrei detto se non ” mi spiace perdere Sandi e mi spiacerebbe perdere Luigi o chiunque altro ESPRIMA QUALCOSA e non insulti gratuiti senz’altro scopo che mortificare (com’è successo recentemente di subire a me…), stante che lo fanno con passione ed a titolo gratuito e se gli scappa non è mai rivolto alla persona ma al punto di vista che rispettivamente non accettano” ????!!!
    E sì che parliamo lo stesso idioma! ma come già osservato, NON la stessa lingua! Ciau”cocolo”! 🙁

    BENTORNA’ SANDI ! co’ te ga de mandar a remengo qualchedun, disi remengo Fiora…. Tanto mi saverò che te scherzi! 😉

  188. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Fiora
    Ti faccio umilmente notare che quello cui ti riferisci non sono io – Luigi (veneziano) – ma un “altro Luigi”, che proprio per questo si firma “Luigi (l’altro)”.

    L.

  189. Fiora ha detto:

    @192 “Umile” tu ? MAIIII!!! 😀 😀 😀
    Comunque come considerazione per quel che vale è ecumenica.
    Spiace sempre “perder tochi” co’ i se spendi con passion magari con veemenza e …a gratis!

  190. ufo ha detto:

    Luigi (qualsiasi) – ringrazio commosso e compunto per il @178, che ritengo una risposta affermativa al mio @173. Magari bastava un semplice sì, senza polpettonare tanto – ma ad ognuno il suo stile, per carità.

    Ma lo spartiacque c’era anche in Libia ed Etiopia? Ed a Nikolajevka?

  191. effebi ha detto:

    (allucinante)

  192. Luigi (l'altro) ha detto:

    @Lonzar 190

    Minchia!

    Ora per quello che le ho detto s’arriva pure a dirmi persona “tinta dell’odio per qualsiasi forma di Triestinità” e “nostalgico dell’Impero Coloniale Italiano”.

    Glielo ripeto Lonzar, Ella mangia troppo pesante, anche a colazione.

    @ufo 194

    Ottimo. Senza polpettonare e con commozione, hai detto anche oggi la tua bella castroneria. Oltre le scovaze di Basovizza e il Sud Tirol stavolta non riesci ad andare.

    Dal tuo covo a Jajce ti sei scordato El Alamein e Gibilterra.

    Ara che bon che son che te digo ancva un bel “Ritorneremo”. Almanco stasera no te va dalla mamma a pianzer: “ueee anca ogi no go incatsrà nisun porco ‘talian/fassista”. E i ciodi nelo stomigo forsi farà meno mal.

    L.

    PS: sempre Brioschi.

  193. ufo ha detto:

    Eh, sì – confesso – i mi sport preferiti i xe sciar in SüdTirol, divorar italianissime pizze e far trottar i troll. Xe che me piasi i sport facili (diferenza de zerti altri che inveze se dileta a rampigarse sui speci). Cava pur Gibraltar del elenco, no xe mai stada redenta… ma dopo iluminime de imenso: ghe xe un spartiacque tra Tripolitania e Cirenaica?

    scritto di mio pugno dal mio covo con vista su Muja, dove che me son sconto per paura dele convergenze paralele e dei gerundi

  194. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @196 LUIGI LALTRO .
    Lei è noioso e prolisso
    e con abitudine italica usa le batttute da cinepanettone.Sembra anche comprendere il ns. dialetto , e allora :

    MOLIIIIMEEE DEI !!!!

  195. mutante ha detto:

    direi che si può fare di tutti i luigi un fascio, a questo punto.

  196. Luigi (l'altro) ha detto:

    @Lonzar 198

    Ah adesso ho capito, lei pratica il Bondage. Si dia una calmata però perché giocare colla circolazione purtroppo fa brutti scherzi.

    L.

    PS. Magari po’ ela scoverzi che podesi eser sai più vizin de quel che se credi.

  197. Tergestin ha detto:

    Ma come mai sta affluenza de troll e maestrine che peraltro no i c’ entra un figo con TS pronti a scatar a tute le ore? Nissun se domanda mai?

  198. Luigi (veneziano) ha detto:

    Ma come: non t’avevo detto che mi pagano?

  199. ufo ha detto:

    Eccome de novo. Scuseme l’assenza, go dovesto portar el troll a far la sua pasegiada quotidiana. Savè come che xe, xe nela natura de lori lassar el segno sui post del quartier per far saver che i xe pasai de là, e cola natura te ga sai poco cossa discuter.

  200. Sandi Sark ha detto:

    Difatti Fiora, me son sempre domandà come mai Milič tien dentro sta gente e come mai le persone educate devi far tanta fadiga per sopravviver.

    A mi el me ga banà una volta per frasi offensive, no ghe go nianche domandà perchè, per via che no son come quei ‘taliàni che se la ciapa co’ l’arbitro.

    Se no me piasi un zogo no partecipo, e son stà lontan de ‘sto forum per tanto tempo proprio per via che el xe infestà.

    Al primo troll no ghe rispondo e no lo calcolo per no cascar in bòta, nianche no legio i suoi post. Per fortuna che el xe longo come la quaresima, noioso e poco divertente come tutte le personalità ossessive, e no vien voja de leger le sue loike. Nonostante tutto purtroppo, ogni tanto me casca l’ocio co’ scrollo el thread, altrimenti per mi xe come che no l’esistessi.

    Che po’ ignorarli… xe la tattica migliore che i consiglia contro i troll.

    Per el secondo soggetto (che certi disi che ghe somiglia tanto al primo che forsi xe suo cugin), farò presto nel stesso modo.

    Quei altri fassisti no xe un problema, i disi la sua ma no i denigra le persone e quindi per mi xe tutto regolare. E pò i xe domaci e ogni tanto i fa anche qualche bel vitz.

    Però no xe possibile esser soggetti a una campagna denigratoria come quela che subisso mi e star sempre ziti. A volte go l’impression de esser su un blog fassista.

    Nissuna sorpresa, da quando la “sinistra” italiana xe diventada più nazionalista dei fassisti. Per mi xe tutti ‘taliàni, no nel senso de “razza” come volessi far sembrar certi, ma nel senso de certi suoi “usi e costumi”.

    Poco cossa far: i ‘taliàni xe i ultimi gran nazionalisti del mondo, mi no go mai visto oltre i confini, delle loike co’ le bandiere nazionali come che i sta fazendo lori, che xe certi che la ga ancora impicada fora de casa dal 17 marzo de l’anno scorso. Giuro: mai visto una roba simile in nissun Paese dove che son stà.

    E fra poco i obbligherà i muleti delle scole a conosser Fratelli d’Italia nel giorno dell’Unità Nazionale, pena ovviamente de ciapàr picòn. Ma te vederà che presto i dirà che el picòn xe troppo poco e che servirà darghe Activia, per via che l’ojo de rizino no se trova più.

    Per fortuna che gò fioi grandi che i conossi tutti Serbidiola, i saverà come rangiarse se un giorno ghe capiterà a scola qualche gerarca che li obligherà a cantar quela roba.

    Anzi, me aspetto che i ghe canti come fazevimo noi a scola:

    Scezmo tuti? Ja
    Scezmo pronti? Ja
    Zlavko, verzi papir pagina pet:

    Giovinezza, Giovinezza, primavera di bellezza…

    Bon, tornando sul discorso dei troll, adesso banno mi Milič, fazo sciopero e me ritiro per protesta.

    So che no xe giusto ceder alla violenza dei ‘taliàni (verbale o fisica poco importa, la seconda segui sempre la prima), ma se a Milič ghe va ben cussì, che se ti tegni.

  201. Fiora ha detto:

    @204 Dei Sandiiii! gnanca cussì no me va ben…sa che noia che barba, tuti a darse ragion un con l’altro e dir accidempolina e per dirindindina pensando va in mona.
    Femo che resti magioranza e oposizion, democratici e republicani, tories e whigs.
    Cos’ te vol esser el nostro Putin? Lassa dir, contesta la sostanza e dela forma ridighe su 😉
    se posso permeterme, a chi che te da de busiaro, moltiplica i sforzi e confutilo passo per passo..
    Xè lavor, te dirà…bon xè sempre de utilità sociale e pel zervel tuo de ti!

  202. Luigi (veneziano) ha detto:

    L’omo no ga mai visto bandiere in giro par el mondo? Go dito mi che el xe orbo canocio…

    ‘Desso fasso l’elenco di alcuni loghi che go visto co ‘na marea de bandiere.

    USA: bandiere come se piovesse e inno nazionale a scuola tutte le mattine.

    Russia: bandiere come se piovesse e inno nazionale a scuola tutte le mattine

    Norvegia: asta portabandiera e bandiera nazionale in moltissimi giardini.

    Croazia: bandiere e sahovnica (lo scudo nazionale) persino in chiesa. Addirittura da quando hanno restaurato la chiesa di Fasana (località fino al 1945 tempo abitata solo da istroveneti), nell’affresco della lunetta del portale si vedono i santi Cosma e Damiano che arrivano sulla costa istriana con una barca di pescatori che ha la vela con la scacchiera biancorossa! Ecco qua la foto: http://imageshack.us/photo/my-images/84/fazana205ml9.jpg/

    Serbia: bandiere dappertutto.

    Turchia: bandiere dappertutto.

    Chissà se Sandi guarderà un po’ di più in giro, la prossima volta che andrà all’estero…

    L.

  203. Luigi (veneziano) ha detto:

    Adesso che mi viene in mente: in Giappone la bandiera nazionale è obbligatoria in tutte le scuole e in tutte le cerimonie pubbliche, così com’è obbligatorio l’uso dell’inno a pena di sanzioni che possono andare dall’amministrativo al penale.

    I “Laibach” (gruppo sloveno) hanno inciso una sorta di versione rockeggiante e parodiata dell’inno nazionale giapponese, in un album intitolato “Volk”.

    L.

  204. Sara Matijacic ha detto:

    Caro Sandi,
    da febbraio son mi el responsabile dei contenuti del giornal (per i quali rispondo anche penalmente) e quindi son stada mi a bloccarte per quanto riguarda el post sull’articolo de Cazzullo. Te go blocca a causa (come go za scritto) dei commenti, chiaramente offensivi verso l’autor dell’articolo del Corriere:

    “Maledetta barca che ne ga portà i Cazzullo”
    “Poveri, poveri noi. Per fortuna che riva i Cazzullo e quei de Portocittà, reduci dal Ponte de Messina, a “restituirne il mare”.”

    E per non parlar dell’uso offensivo della parola “‘taliani”

    Credo/enso se possi discuter e criticar l’autor dell’articolo o i suoi contenuti usando un linguaggio più “sobrio” e meno offensivo, no? 🙂

    Son disponibile a ulteriori chiarimenti: mail (matijacic@bora.la), telefono (3201637383), oppur meio de tutto un spritz a Barcola 😀

  205. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @204 SANDI SARK : Me alineo co’ le tue considerazioni.
    Anche a mi ,al di là se i contenuti pol esser giusti o sbajai; el tenor de le insinuazioni
    sia “alimentari” che “mentali”che “politiche” de chi che argomenta le me dà fastidio perchè
    dimostra che in testa no’ i ga ciara la diferenza tra educazion, erudizion e cultura cioè i gà idee ciaramente confuse .
    Questa mancanza de discriminazion ghe procura fastidio e acanimento verso quel che noi ciamemo semplicemente Triestinita’ e femo un distinguo con la ‘talianità IMHO
    Questo li porta a ‘sser gratuitamente e facilmente agresivi,ostili ofensivi,aroganti,denigratori etc.
    Anche se i se autodichiara democratici, la diversità ghe da fastidio,no ‘rivar a entrar
    nel nostro modo de ‘esser de quel morbin de origine giudaica triestina a la Woody Allen
    ghe fa mancar “mamasut” come che diseva i veci triestini del gheto o i ga teste svode come “zuche baruche” e i fa i ” gemaristi”
    come i “mal-masali” e ‘lora noi ghe “demo-el-kez”…….ma ebrei xe resta pochi!
    Che i ne voli eliminar anche noi???
    PS : Ma se scrivi SARK o STARK ???

  206. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Lonzar
    Scusa, caro Giampaolo: potresti indicarmi cinque post degli ultimi cento del signor Stark nei quali non vi siano considerazioni razziste o assurde o semplicemente offensive nei confronti degli italiani?

    Me ne bastano CINQUE su CENTO.

    Siccome non riuscirai a trovarle, allora potremmo assieme concludere che uno che scrive meno del cinque per cento dei suoi interventi senza offese generiche e/o specifiche verso un popolo intero, potrebbe essere qualificato come troll o come aizzatore di risse internettiane?

    L.

  207. Sandi Stark ha detto:

    @ 209 Me iero dimenticà la T, capitàn, e dopo iera restà in memoria.

    @ 208 Cara Sara mi no me lamento per la bannatura, no serviva quelle spiegazioni perchè no contesto i arbitri per principio, anche se mio fio a 6 anni gaveva vinto la sua prima regatina fazendo protesta perchè lui iera l’unico che gaveva girà giusta una boa.

    Bon, adesso te me gaverà anche riconossù, e pur savendo entrambi che per noi la parola ‘talijani no xe dispregiativa, capisso i motivi per i quali te me ga banà, no me lamento e va ben cussì.

    Mi contesto Bora.la perchè la lassa che certa gente fazi opera de trollaggio contro altri, e li lassa condùr campagne denigratorie se no diffamatorie. La storia xe longa, prima el diseva che me invento le robe de sana pianta ed appositamente, dopo un per de “proteste” el se limita a dir che “conto balle”, ma el senso xe sempre el stesso.

    Ed inoltre subisso attacchi continui e sistematici, anche se mi no ghe rispondo mai e no entro mai in polemica con quel personaggio. Controlla e dime se no xe cussì.

    E come con mi el fa anche con i altri. Se no li insulta, li denigra e li deridi, fin che i mòla el colpo. El monopolizza el forum, in un certo senso lo “controlla”.

    Come disevo, se a voi ve va ben cussì, a mi no. Confermo che ve lasso e ve auguro ogni bèn.

    @ 205 Fiora, no ghe rispondo perchè xe proprio quel che el vol. Xe la tattica de tutti i troll politici: impignìr la bacheca de messaggi in modo che no se capissi più niente, provocàr le persone per trasformar le divergenze in baruffe personali, butàr tutto in vacca. Come nei talk show politici de le TV ‘taliane.

  208. Giampaolo Lonzar ha detto:

    210 @LUIGI VE – Non conservo i posts pertanto non sono in grado di ricostruzioni ,che non mi interessano.
    Non sono a rispondere per altri,che non ho interesse.
    In ogni caso per quanto mi riguarda personalmente, io se ho fatto considerazioni di carattere generale non chiudo mai con considerazioni “ad personam” cosa che succede
    molto spesso verso me e verso anche utenti che esprimono opinioni personali e che non sono estese a nessuno.
    Questo mi da fastido anche se lo fanno a te e visto che sei intervenuto in un messaggio che se anche è letto da tutti era diretto chiaramente e strettamente a SANDI.
    Inoltre io ,a prescindere se le mie opinioni possono essere accettate o meno non credo siano mai state offensivamente dirette a qualcuno ma ritengo che siano state circostanziali e/o di carattere generale .
    Sottolineo che l’uso invalso in questi post di sottolineare con insulti e/o commenti di vario tipo per rafforzare/imporre le proprie opinioni,
    più di qualche volta mi ha fatto venire la voglia di non tornarci !!!

  209. Sara Matijacic ha detto:

    Sandi, te ripeto: son disponibile a parlarghene fora de qua.
    Conoso el significato della parola “taljan”, son cresuda sentindola e certe volte usandola. El problema xe el contesto in cui spesso la vien utilizzada (de formazion son linguista).
    Al di là de tutto me dispiaseria perder un lettor attento come ti o come Gianpaolo Lonzar:-D

  210. dimaco il discolo ha detto:

    strano in germania sicuramente no ga bandiere tedesche in classe o canta l’inno nazionale. l’ultima volta che lo ga fato se finida chje ghe iera gente in divisa che andava in giro con una lista de prsone da andar a trovar ale 3 de matina.
    co andavo a scola mi, no se cantava l’ino talian ma doveva pregar. Quando che invece frequentavo il Rod modrega vala in campegio xe cantava l’ino yugoslavo . hey slovani. Gli alzabandiera i li fazeva anche quando che iero in colonia a puntizela vicin pola.

    oltretuto mi ritengo ridicolo espor la bandiera in clase o nei ufici publici, cosi come ritgnmo ridicolo cantar l’ino. a scola te va per imparar e no per farte indotrinar de nazionalismo.

  211. Sara Matijacic ha detto:

    no deeei luigi… forsi che dimaco iera un poco troppo picio per poder esser presente.

  212. dimaco il discolo ha detto:

    gavevo 11 ani Sara. luigi quelli xe i festegiamenti del giorno dlla gioventù. Bei tempi quei. finida la manifestzion pasulj e cocta per tuti. 🙂

  213. Fiora ha detto:

    @ Giampaolo Lonzar xè vero,noi ridemo Yddish e talvolta co’la vena ‘taliana ga el sopravento anca mi fazo fadiga a ingiotir. Sarìa tentada de inombrarme, po’ me dago una scassada e me rasereno… e val sempre la pena!
    Per questo ripeto al caro Sandi. No’ fa’el mona. Buta drio le spale le picinerie e ‘vanti!

  214. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Sara
    Hai visto che dimaco c’era? Se non quel giorno, un altro: mi risulta che il Dan Mladosti è andato avanti fino al 1988. Tito era già morto da otto anni.

    E’ anche da ricordare che nel 1987 ci fu un grosso scandalo, perché il poster ufficiale prescelto per la Giornata (disegnato da uno studio sloveno) venne fuori che in realtà era il semplice adattamento di un poster nazista, opera del noto artista tedesco amato da Hitler di nome Richard Klein. Al posto della bandiera con la croce uncinata era stata messa la bandiera jugoslava, e al posto dell’aquila tedesca una colomba. Il resto era perfettamente uguale.

    E poi vai a dire…

    L.

  215. dimaco il discolo ha detto:

    piccola corrwezione: il dan mladosti non è la gironata della gioventù ma la giornata della giovinezza.

    che poi ste feste mica erano male, ci si divertiva pure. e non era mica obbligatorio. Mi mancano quelle cose, ma per il semplice motivo che era bello trovarsi tutti insieme e fare festa.

  216. Romano De Simone ha detto:

    Ho letto che non esistono sistemi di cattura delle polveri sottili.

    Nulla di più falso: dal 1998 ho testato il primo apparato a condensazione, che SENZA USARE FILTRI, ha catturato al primo esperimento, il 100% delle polveri grossolane ed il 92% delle polveri sottili, a Roma.

    Lo usano in tutto il mondo, ed è una BAT fino ad emissione zero, ossia regolabile in tempo reale, fino al limite desiderato.

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