21 Febbraio 2012

Storia dell’apicoltore: salute dal regno delle api, per la famiglia e la comunità

Su Čibo.Sì abbiamo pubblicato un’intervista a Franc Šivic, insegnante delle lezioni teoriche al corso pratico di apicoltura in Carso che parte il 3 marzo. Alcuni dei passaggi più interessanti:

Dopo la fine degli studi forestali presso l’Università di Lubiana, un mio professore mi offrì la possibilità di una pratica professionale in Svizzera. A quell’epoca era molto difficile andare dalla Jugoslavia comunista in un paese occidentale.
Gli chiesi perché offriva solo a me questa possibilità unica ed egli rispose: «Mio padre era un insegnante di professione. Con una paga modesta non sarebbe stato in grado di rendere possibili gli studi universitari per me e per i miei fratelli. Però mio padre era anche un grande apicoltore e con il miele delle sue api ha pagato le spese dei nostri studi all’università. Io apprezzo immensamente mio padre, ma apprezzo anche che tu sia un apicoltore».

[…]

La più importante attività dell’api non è raccogliere il miele che significa per noi un cibo buono e una medicina naturale. E’ sopratutto il mantenimento dell’equilibrio nella natura. L’80% di tutte le piante entomofile sono impollinate dalle api. Senza impollinazione queste piante non sarebbero in grado di produrre i semi. Se le api scomparissero improvvisamente, non ci sarebbe più frutta e molti altri prodotti agricoli – o ne avremmo molti meno. Ci sarebbe un terribile impoverimento della biodiversità, che potrebbe portare al collasso della catena alimentare e alla perdita dell’equilibrio naturale. In breve, a una catastrofe di proporzioni globali.

[…]

Il miele del Carso si differenzia degli altri tipi di miele in Slovenia o in Friuli in quanto è più saporito e questo naturalmente è dovuto alle piante che non si trovano altrove in numero significativo come in Carso. Si tratta di salvia, ciliegio selvatico, di sommacco, santoreggia ed altre piante aromatiche.

[…]

Gli antichi Greci credevano che il miele fosse il cibo degli dei. Soprattutto, erano affascinati dalla vita delle api molti filosofi, scrittori ed artisti che vedevano nell’alveare una comunità famigliare dove vale la regola “tutti per uno e uno per tutti”. Dunque, si tratta di una comunità ideale, che potrebbe servire come modello anche per la comunità umana. Alcuni filosofi cristiani nelle api vedevano la presenza più visibile di Dio nella natura. Dalle api possiamo imparare obbedienza, ordine, diligenza e amore per la propria famiglia e per la patria. Le api sono in ogni momento pronte a dare la vita per difendere la loro casa contro i nemici.

 

Leggi tutta l’intervista, qua.
Trova informazioni sul corso pratico di apicoltura ecologica, qua.

9 commenti a Storia dell’apicoltore: salute dal regno delle api, per la famiglia e la comunità

  1. Katja ha detto:

    barbatrucco?;-)

  2. Katja ha detto:

    era una battuta.

  3. Katja ha detto:

    ho sempre trovato quest’attività molto affascinante ai confini con la magia:-) non credevo che le api sopravvivessero grazie agli apicoltori. bellissima intervista.
    mi nutro di miele della valle del vipacco dalla nascita.

  4. Anna Pieragnoli ha detto:

    IMPRESSIONANTE!!!

  5. Srečko ha detto:

    Tempo fa ho visto uno con uno sciame cosi’ dal vivo. Ho ancora i brividi…

  6. Martina Luciani ha detto:

    Se posso, vorrei suggerire un’interpretazione diversa alla bontà del miele del Carso: le piante che crescono in terreni “difficili” e in condizioni poco agevoli hanno una vitalità particolare, che consente loro di esprimere più di altre le proprie caratteristiche ( sapore, profumo, capacità terapeutiche, funzione archetipale ).
    Il miele tratto da queste piante è gioco forza più saporito ( ma questo del sapore in fondo è solo uno degli aspetti di cui gioire, visto che il miele è ottimo veicolo di molti principi curativi delle piante).

  7. Katja ha detto:

    tute laureade ste mule (cit.)

  8. massimo p ha detto:

    grazie photoshop

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