3 Febbraio 2012

Monfalcone: nuove norme sull’abbandono delle biciclette

Da mercoledì sono entrate in vigore le nuove norme sull’abbandono delle biciclette e sul decoro dei negozi sfitti. Negli scorsi giorni sono state inviate le lettere ai titolari di esercizi commerciali per informarli della nuova regolamentazione. Le norme sono valide per la zona ”A” del piano regolatore, vale a dire il centro storico e Panzano.

Le nuove regole prevedono l’obbligo per il proprietario dello spazio commerciale di rivestire le vetrine con carta colorata o immagini e di far rispettare il divieto di affissione rimuovendo volantini, poster o altro. Esclusi dalle norme sono naturalmente gli avvisi di affitto o vendita apposti dai proprietari o dalle agenzie.

Per quanto riguarda le biciclette, sono stati esposti in questi giorni gli avvisi che ricordano l’obbligo di parcheggiare le due ruote nelle apposite rastrelliere evitando di lasciarle legate a un manufatto stradale: dal 1 febbraio infatti le biciclette lasciate per più di dieci giorni fissate a manufatti stradali (pali, segnali stradali) saranno rimosse dalla Polizia Municipale e conservate, per un massimo di 90 giorni, dalla stessa Polizia Urbana. Se le biciclette vengono lasciate legate a pali in determinate vie della città , ovvero via fratelli Fontanot (nel tratto tra via Toti e via Matteotti), piazzale della stazione, via Randaccio (dal piazzale Stazione a via Romana), piazza Cavour e via Duca d’Aosta), non si attenderanno i 10 giorni, bensì la rimozione sarà immediata.

Da grande amante della bicicletta (soprattutto a Monfacon dove xe tutto drito 🙂 ) mi chiedo, se le apposite rastrelliere saranno sufficienti pe soddisfare  le esigenze dei cittadini. Voi cosa ne pensate?

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2 commenti a Monfalcone: nuove norme sull’abbandono delle biciclette

  1. Simone Pennino ha detto:

    Il tentativo di inserire queste rastrelliere è piuttosto nobile e suona come segnale per dissuadere il cittadino dall’usare la propria auto e offrire soluzioni alternative per una mobilità sostenibile.Un’idea simpatica e innovativa,fattibile in una città molto sicura dove non devi temere che ti soffiano la bici da sotto gli occhi.Pur considerando però,che la fase di adattamento al cambiamento non sarà facile per tutti visto che l’educazione civica non si impara certo dall’oggi al domani,questa è comunque una scelta politica che genera cittadinanza proattiva e i cui effetti si vedrano a lungo termine.

  2. Disperato ha detto:

    …e le bici “arancioni” abbandonate dal comune?…(quanti soldi spesi!

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