2 Febbraio 2012

Palazzo Carciotti: storia di un disastro annunciato

“Ora ci verranno a spiegare che è colpa delle bora, ma tutti sanno che Palazzo Carcitotti è in condizioni pessime da anni e nessuno è voluto intervenire per i soliti veti incrociati e i diktat di casta dei soliti Camber.” A parlare è Franco Bandelli,il Capogruppo in Consiglio comunale di Un’Altra Trieste.

“Era il 2008 quando da Assessore ai Lavori Pubblici feci iscrivere a Bilancio 800.000 per la messa in sicurezza e il rifacimento del tetto di Palazzo Carciotti.”

” Tutti coloro che vi lavoravano – continua Bandelli – sapevano dell’acqua che penetrava dal tetto e e delle travi marce, eppure nessuno è intervenuto nonostante oltre ai fondi già stanziati, all’inserimento nel piano triennale delle opere, vi fosse anche il progetto.”

“Credo che nessuno potrà dimenticare – ancora Bandelli – i vari soloni intenti a spiegarci che il futuro fosse il silos e che Palazzo Carciotti fosse ormai una parentesi chiusa, ed oggi eccoci qua, con un pezzo della nostra architettura in balìa della bora e la città bloccata per colpa del dilettantismo di questa Giunta.
Anziché bloccare le rive e chiudere il traffico fino a Via Mercato Vecchio, avrebbero potuto studiare un by pass nell’anello esterno alle rive che parte dalla Capitaneria di Porto, lasciare aperta Corso Italia e aprire al traffico veicolare via Mazzini per far defluire il traffico.
Ciò che più preoccupa è che se i Vigili del Fuoco hanno optato per questa scelta esiste un pericolo reale che non si risolverà certo in due giorni.”

“Se questo è il modo di gestire le emergenze, non oso immaginare cosa potrebbe accadere se sabato dovessero arrivare ulteriori e più pesanti nevicate.”

La verità – conclude Bandelli – è che la Giunta Cosolini alla prima emergenza si è mostrata improvvisata. Adesso forse capiranno che devono mettere mano con urgenza alla messa in sicurezza di Palazzo Carciotti.

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142 commenti a Palazzo Carciotti: storia di un disastro annunciato

  1. Stufo ara! ha detto:

    E già! 10 anni de roberto…. ed oggi xe colpa de roberto & co?… un bel tacer non fu mai scritto!

  2. piculo triestin ha detto:

    Ciò permetteme la battuda ma almeno quel’altro buttava zo i birili come un fioluz…sto qua iera impegnà a magnar?

  3. dimaco il discolo ha detto:

    mi creedo che cosolini nol pol saver tuto. no xe che lo difendo, ma anca se el xe sindaco no polsaver tute le virgole e tuto quel che l’altro roberto ga combinà o meio no gà combinà. la domanda la fosi de girar a di piaza e domandarghe ome mai anca se i fondi i xe stadi stanziadi no ga fa i lavori. no ghe se pol imputar a cosolini sta roba.

  4. effebi ha detto:

    “SE VINZI COSOLINI VIGNERà ZO TUTI I CAMINI”

    …xe nel libro ?

  5. effebi ha detto:

    credo che i problemi sia due:
    un de prevenzion (inputabile alla giunta precedente)
    un de gestion dell’emergenza(imputabile alla presente amministrazion)

    me par che bandelli ga ben spartido..

  6. Fiora ha detto:

    visto che xè el giorno dele rime,mi trovo che davanti all’emergenza,
    nissun dei tre ultimi Sindachi
    xè sta un prodigio de efficienza.
    El triestin del post 2 se definissi “piculo”. In compenso per mi el su vitz xè…GRANDE! 😀

  7. Fiora ha detto:

    ..un giro mancava sal per butar in strada, sto giro ga mancà copi e zemento… cussì boni tuti a meterse per podestà’, lora!

  8. Maximilian ha detto:

    Ma dei dopo anni e anni adesso xe colpa dell’ultimo arrivado.
    Bella questa.

  9. Fiora ha detto:

    @8 lassa dir, Maximilian… per mi da Ricardin ai Roberti ga “colpa” tuti .
    No i xè dei tecnici come “el Professor”, lori !
    Cussì ala prima bora o nevigada i se palegia le responsabilità e faremo meio la prosima volta, ah!

  10. Fiora ha detto:

    …po co’finalmente i se impara l’arte, ghe scadi el secondo mandato!

  11. effebi ha detto:

    “…RISOLVA QUESTA EMERGENZA !!! …ZZO !!”

  12. dimaco il discolo ha detto:

    ecco effebi va a tenir le lamiera cussi no le scapa. a proposito ursus no xe ancora scapa anca lui?

  13. Mass ha detto:

    Bah, el Robi precedente ga speso milioni de euri per pavimentar le rive( e dispicar alberi.. vergogna) e indesso xè tuto de riaverzer..e ancora pezzo xè la targa autocelebrativa che el ga piazà la dela fermada dele coriere la del Excelsior ( gnanca i Habsburg ga mai cazà una targa autocelebrativa a spese dei zitadini..)

    salta le lastre del Carciotti .. 2001-2010 in 10 anni no i ga podù sistemar mejo ?
    ese no sbajo che quel palazo no ga gnanca l’abitabilità..

  14. federer ha detto:

    ursus sarà che noi no saremo……ahimè!!!!

  15. Fiora ha detto:

    @11 Subito la maieta cola parola passpartout per effebi! 😉

  16. claudia herrath ha detto:

    in una citta’ che convive con la bora, che alle volte diventa vera calamita’, i tetti delle case, “tutti” dovrebbero essere periodicamente controllati.Prevenire è meglio che curare.

  17. effebi ha detto:

    12… “cussi no le scapa”
    ocio che xe Lonzar professor Giampaolo in giro co la matita rossa…

  18. Maximilian ha detto:

    Possibile che i politici pensino sempre di avere a che fare con teste non pensanti?

  19. Maximilian ha detto:

    @9 Fiora però bisogna dire che dal Riccardo in poi la città è molto migliorata.

  20. dimaco ha detto:

    doimanda ma quando la xe andada giù sta copertura. martedi sera iero a trst e tornando go visto un bel pò de luci blu in una laeteral dela via dove che xe pien de alberghi poco lontan dala stazion(no son pratico de trst per cui no so il nome dela via)

  21. sfsn ha detto:

    bandelj, ciapa ciodi e malta e pensighe ti, visto che la giunta de cui te fazevi parte se ga dimenticà per diese ani…

  22. effebi ha detto:

    20 “…. la xe andada giù sta copertura” – anche per ti riverà la bachetada del prof. giampy

  23. sergio ha detto:

    come già scritto nell’altro articolo, le impalcature che dovevano servire per restaurare il palazzo, e prima di tutto il tetto, sono quasi due anni e forse più che sono state messe, avevano incominciato a lavorare, poi più nulla, e qui bisogna vedere chi ha dato l’ordine di far smettere i lavori, è vergognoso pensare che abbiamo in comune dirigenti, tecnici, e politici che aspettano che crolli tutto

  24. Sandi Stark ha detto:

    L’Austria garantiva a vita le lastre de rame e i ciodi, no el legno dei teleri. Per quei iera scrito:

    “Abschaben, zu Bemalen zweimal im Jahr, mit Leinöl”.

    Se i ‘taliàni no ga mai fato da 94 anni, co’ legno più vecio de due secoli, no se pol pretender.

  25. sergio ha detto:

    118.000 mila euro per spese tecniche e imprevisti???? Perchè non si specifica dettagliatamente dove vanno questi euro che non sono noccioline, altro ingegnere esterno direttore dei lavori, i nostri al comune poveri sono tutti impegnati

  26. sergio ha detto:

    e a proposito di lavori, in piazza Oberdan, esattamente in via 24 maggio, la via 24 maggio e quella via che attraverso la volta che collega la regione con il museo del risorgimento e sbuca in via Fabio Severo ci sono delle impalcature da ben sette anni e più, che dovrebbero servire a mettere in sicurezza le piastre di marmo le quali coprono la volta, mi domando quanto è costata l’armatura in questi anni? sicuramente con il costo si poteva fare il lavoro anche due volte. A parte la brutezza ma quando si metterà in sicurezza le piastre di pietra?, chi ci guadagna è sicuramente la ditta che ha noleggiato l’impalcatura, si dovrebbe far pagare al dirigente che aveva, e che ha l’incarico di restaurarla il costo del noleggio
    ognuno deve prendersi le proprie responsabilità, ma purtroppo non è così, e il cittadino paga sempre

  27. dimaco il discolo ha detto:

    @25
    certe volte go il sospeto, che i vol cancelar tuto quel che xe sta fato soto l’austria lassandolo andar in malora.

  28. Paolo Geri ha detto:

    Questa volta Bandelli ha – in parte – ragione. Ma la domanda principale è dove sono finiti gli 800.000 euro che erano stati messi a bilancio del Comune nel 2008 per la messa in sicurezza della copertura (che bastassero anche per il rifacimento completo ho seri dubbi) ?
    Sono stati dirottati ad altra posta di bilancio e se si a quale e perchè ?
    O – non spesi – sono finiti nell’ “attivo” che la precedente giunta Di Piazza ha passato all’ amministrazione Cosolini ?
    Se fosse valida la mia seconda ipotesi ogni commento sarebbe superfluo.

  29. effebi ha detto:

    “Il Palazzo venne costruito alla fine del Settecento per volere di Demetrio Carciotti, commerciante greco, che ne affidò il progetto a Matteo Pertsch. L’edificio era composto dalla residenza vera e propria, da magazzini, depositi e stalle. La facciata è caratterizzata, nella parte centrale, da un portico di sei colonne che sostengono una balaustra decorata da sculture che celebrano il committente in qualità di benefattore. Termina il Palazzo una maestosa cupola rivestita in rame e ornata in cima con l’aquila napoleonica. All’interno si trova una sala dalla pianta rotonda, ornata da sedici colonne e bassorilievi raffiguranti scene tratte da Omero. Il centro della sala è decorato dalla Gloria sul carro dell’Aurora. Il Palazzo, nel 1831, ospitò le Assicurazioni Generali, in seguito la Capitaneria di Porto e attualmente appartiene al Comune”

  30. effebi ha detto:

    “Matteo Pertsch nacque nel 1769 (1770 o 1774, secondo altre fonti) a Buchhorn sul Lago di Costanza da una famiglia di origine tedesca e lasciò la sua patria nel 1790 per frequentare l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Nello stesso periodo era attivo nel capoluogo lombardo il maggior maestro del Neoclassicismo italiano, Giuseppe Piermarini (professore a Brera tra il 1774 e il 1799 e architetto del Teatro alla Scala di Milano) e la sua lezione lasciò sicuramente un’impronta profonda sul giovane Pertsch. Nel 1794 Matteo vinse il Primo Premio d’Architettura nel concorso dell’Accademia Ducale di Belle Arti di Parma con un progetto per una Zecca Reale. Le speranze d’essere assunto all’Accademia milanese svanirono con l’occupazione francese di Milano e Pertsch fu costretto a riparare a Bergamo.”

  31. Sandi Stark ha detto:

    “MATTEO PERTSCH UN ARCHITETTO ITALIANO”

    Da wikipedia:

    “Matteo Pertsch (Buchhorn, 1769 – Trieste, 1834) è stato un architetto italiano molto attivo a Trieste nei primi decenni dell’Ottocento…”

    http://it.wikipedia.org/wiki/Matteo_Pertsch

    Tutto regolare? Mi digo de no. In wikipedia xe possibile zercar le versioni. A casa co’l’influenza xe tempo anche per ste robe.

    Tempo e pazienza, e salta fora la version originale, scritta nel 2006:

    “Matteo Pertsch (Buchhorn 1769 Trieste 1834) fu un architetto molto attivo a Trieste nei primi decenni dell’Ottocento.”

    Matthäus Pertsch quindi, xe stà italianizzà el 9 gennaio del 2008, alle ore 23.06, con la correzion fatta da un certo “Mr buick”.

    Chi xe questo, un amministrator de wikipedia italiana amico de Bandelj? No sembra, fazendo ricerche su de lui, se scopri che el xe sta ‘ssai attivo nella catalogazion dei sportivi de tutto el mondo. Mai coinvolto in qualche bega disciplinare, niente de niente.

    Semplicemente ‘sto mato, un giorno o l’altro el xe capità su la pagina de l’architetto Pertsch, el ga letto “Milano” e “Trieste”, e visto che le due città xe in Italia, anche Mattheus Pertsch xe sta italianizzà. Nel 2008, centosettantotto anni dopo la sua morte.

    Diseghe ai fioi che no i zerchi su Wikipedia italiana. Diseghe che i zerchi su quella inglese ma che se i zerca robe patriottiche che riguarda l’Italia, nianche quela xe sicura, perchè certi autori va a corregger anche le pagine inglesi.

    Diseghe ai fioi che i consulti Wikipedia.de oppur se i sa, Wikipedia in sloven o in croato.

    Altrimenti i ris’cia de diventar ignoranti.

  32. Fiora ha detto:

    @29 Già!proprio al tiggì 3 di ieri sera, Cosolini ha detto pressapoco ” Palazzo Carciotti necessita di un restauro completo che lo restituisca al suo decoro e blabla, ma l’amministrazione Comunale non ha i soldi…”
    Ch’el “ghe domandi a UCIO” per rifarci all’aurea massima onnirisolutiva de ” El Campanon”!… nel caso, per “Ucio” sarebbe ipotizzabile leggere Generali?

  33. effebi ha detto:

    25: te ga ragion…
    per mi proprio i ga sbaglià de darghe i lavori a un che da “Matthäus” se ga cambiado el nome in “Matteo” e ga fato le scole taljane

    desso i risultati xe soto i oci de tuti…

  34. effebi ha detto:

    anche sta foto… la ga tarocada sicuro un amico de bandelli
    http://it.wikipedia.org/wiki/File:Pertsch.jpg

  35. effebi ha detto:

    tutti amici de bandelli, anche in facebook:

    “April 1834 in Triest; deutsch Matthäus Pertsch) war ein italienischer Architekt des Klassizismus, der einen erheblich Einfluss auf das Stadtbild von Triest hatte…”

  36. Sandi Stark ha detto:

    Xe scritto “cittadinanza italiana” in quela foto? Allora anche Franz Josef iera italian perchè i scriveva Francesco Giuseppe?

    effeb plz, dont climb over the mirrors…

  37. effebi ha detto:

    Matteo Pertsch (* vers 1769 Corne de livre Lac de Constance; † 11. Avril 1834 Triest; allemand Matthaeus Pertsch) un italien était Architecte Klassizismuscelui un considérablement influence sur la physionomie de la ville Triest a eu et et. A. le Triestiner maison d’opéra Teatro Verdi a conçu.

    le bandellier…

  38. Fiora ha detto:

    @dal34 al 38 go imparà a conoserve e stimarve, MA! ciò muli aldilà del leale scontro dietrologico fra gentiluomini, gnente de più agiornà de sugerir che ne sta cascando lamiere e copi in testa e el Podestà disi pochi bori poca musica?!

  39. Sandi Stark ha detto:

    Fiora, quel che te disi ti xe cronaca normale, cossa podemo farghe noi? Dir “No xe giusto, no xe giusto no xe giusto?” E dopo?

    Due anni fa quando i gaveva ciamà caffè per el Palazzo Costanzi, mi gavevo scritto de tornarghelo a l’Austria, che lori sicuro no lo gavessi lassà andàr in malora. Perchè no xe miga solo i tetti, sa? Sembra che sia anche de pezo nelle fondazioni. E dopo saria el Castel de Miramar e un sacco de altre costruzioni che diventa pericolanti.

    Ma fin che semo in Italia cara Fiora, ste cronache de rotture, distruzioni e rovine, no solo le xe normali, ma le vedaremo sempre più spesso.

    Savemo za che la cara parente devi morir. Ogni giorno xe un sintomo novo. E noi ghe scherzemo, e femo vitz per tignirla su de morale. E ogni tanto ghe credemo anche noi e rivemo a scherzar. Ma xe inutile che se la contemo tra de noi, la xe condannada e la morte xe certa. Nelle man che la xe.

  40. Fiora ha detto:

    @40 ..ma sì,dei che se li porti via la bora a sti ‘taliani ,Sandi…e la me fa un piazer personal ,perché el 40per zento dei mii chili ‘Taliani me sparissi in automatico de balin e no cori che conto sempre le calorie del Kipfel che me distrigo de matina col capo in b.

  41. Fiora ha detto:

    …me resta sempre un bon sesanta per zento de genuin prodoto domacio che posso incentivar a son de jote , strudel e Rigojanci… come zà dito Sacher mi no me piasi!

  42. dimaco il discolo ha detto:

    ciò efebi no xe che solo perchè un fa scole italiane el xe talian. a sto punto tuti i imigradiche ga fa scole italiane xe italiani secondo el tuo ragionamento.

  43. dimaco il discolo ha detto:

    “me resta sempre un bon sesanta per zento”

    el toco meio resta supongo, fiora

  44. effebi ha detto:

    44..no xe el mio ragionamento, xe quel che scrivi tutti i siti, compresi quei gnocchi (tuti amici de bandelli)

  45. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ 43
    Ach, kvesti italiani anche in Astria ezzere arrivati a zpakkare tutto.

    PS Pertsch è considerato italiano – ed è chiamato “Matteo” – anche nella wiki tedesca (consigliata dall’ineffabile, che eivdentemente non è avvezzo a girar per le wiki del mondo): http://de.wikipedia.org/wiki/Matteo_Pertsch !

    L’ineffabile riesce sempre a farmi ridere alla grande!!!

    L.

  46. wil west ha detto:

    Due mandati Dipiazza, e cosa ha fatto per ristrutturare il palazzo? poco o niente, ora incolpare all’attuale sindaco francamente mi pare una porcata.

  47. effebi ha detto:

    49 …chi ha incolpato l’attuale sindaco ?

  48. dimaco il discolo ha detto:

    beh luigi palazzo Carciotti non ha certo la fama di Ca’Dario a Venezia.

  49. Luigi (veneziano) ha detto:

    Anche qua, con tanto di foto della targa autocelebrativa dipiazziana (scorrere in basso): http://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?t=1084&start=8

  50. effebi ha detto:

    Palazzo Carciotti (…Karciotten !? mah… chissà)

    “Il palazzo, che subì molti cambiamenti durante la costruzione, alla quale sovrintendeva GIOVANNI RIGHETTI…

    “…delicati bassorilievi sopraporta che trattano temi omerici, sono realizzati da ANTONIO BOSA e completati dalle dignitose pitture di GIUSEPPE BISON…

    ….Alle pitture della sala pare abbia partecipato anche un certo SCALA, autore della “Gloria sul carro dell’Aurora…

    …Otto delle dieci statue che ornano la facciata del Carciotti e i quattro vasi sono opera dello scultore bassanese ANTONIO BOSA allievo spirituale di Antonio Canova; le due statue a sinistra della facciata postica sono di BARTOLOMEO AUGUSTINI.”

    tropi talianazi ga messo le man su sto oribile palazo, iera mejo se la bora se li portava via… mi diria che no resta altro che ciamar una dita per demolirlo, oviamente una ditta austriaca…

  51. sfsn ha detto:

    lojze se dà la zapa sui pie: xe scrito che Matthaeus Pertsch nacque da famiglia di origini tedesche.
    Bon comunque xe pippe: all’epoca dell’austria el più stupido omo a trieste parlava almeno due o tre lingue. E sta storia de esser italian o sloven o tedesco o grego iera di là da venire perchè in bona parte la gente gaveva un’appartenenza de classe (borghesia, operai, bassa forza) o politica (i socialisti se sentiva prima socialisti o dopo italiani o sloveni) opur semplicemente la magioranza gaveva la percezion de sé come sudditi dell’impero asburgico.
    La loica nazionalista xe un’idea che ghe metemo noi che vivemo 100 ani dopo.

  52. sfsn ha detto:

    a effebi:
    carciotti naseva come Demetrios Kartsiotis. Iera de lingua grega.

  53. effebi ha detto:

    56… so so… i fascisti ghe ga cambià cognome 🙂

  54. Sandi Stark ha detto:

    REDAZIONE…….

    chiudiamo anche questa discussione per gli attacchi che sono costretto a subire ogni volta che scrivo qualcosa, da parte del Vostro solito troll nazionalista, che non appartiene alle 7 aree di diffusione della Vostra testata come si legge alla prima riga dell’intestazione?

    REDAZIONE……

    mi autorizzi a rendergli pan per focaccia denigrandolo personalmente, trollando qualsiasi virgola egli scriva, ridicolizzandolo e prendendolo in giro, e se per caso ogni tanto le denigrazioni trascenderanno per passare all’insulto, ti limiterai a cancellare le paroline incriminate ma lascerai intatto l’impianto trollesco che costruirò contro di lui?

    Che fai REDAZIONE, mi autorizzi oppure no?

    Tutti uguali REDAZIONE; giusto o no?

    Già che ci sei cara REDAZIONE, perchè non spieghi una volta per tutte, in modo da dissipare i dubbi di tanti utenti, per quale motivo permetti al troll nazionalista di continuare ad infestare le tue pagine per portare avanti la sua azione politica?

    Rispondere è cortesia, chiedere è permesso.

    Se per caso rispondi cara REDAZIONE, cerca di dissipare una volta per tutte i dubbi, perchè se ne parla ormai anche al di fuori di Bora.la e da parecchio tempo.

  55. effebi ha detto:

    “…cara REDAZIONE, cerca di dissipare una volta per tutte i dubbi, perchè se ne parla ormai anche al di fuori di Bora.la e da parecchio tempo…”

    questa me piasi, questa son curioso anche mi…

  56. Redazione ha detto:

    nessuno degli utenti presenti in questa discussione è da noi considerato un troll.
    Luigi (veneziano), evita offese e commenti o aggettivi sarcastici (ineffabile). Ultimo avviso, poi scatterà il ban temporaneo.

  57. effebi ha detto:

    41Fiora3 febbraio 2012, 11:54@40 ..ma sì,dei che se li porti via la bora a sti ‘taliani

    ma diria che anche questi no xe interventi tanto “eleganti”

  58. dimaco il discolo ha detto:

    effebi, effebi,effebi. se vedi che no te son triestin se no te riconossi un po de sano morbin. lo go capì mi che no son nianca tirestin ma gorizian.
    a dir el vero me comincia a preocupar tuta sta tendenza mia verso il triestinismo.

  59. Sandi Stark ha detto:

    Noblesse oblige Enrico, ma quanto la ne costa?

    Te preferissi aver un caffè dove la gente discuti civilmente o una locanda dove ga ragion chi ziga più forte e la gente se movi co’ la schena al muro e la man sul tacuin?

  60. Fiora ha detto:

    @@62 effebi caro, mai mi sarei tirata negli stinchi una pallonata così autolesionista dichiarandomi come mi sono sempre dichiarata una Triestina per el 40% di sangue “Taliano” e totalmente Italiana per scelta culturale, sempre però curiosa e nel pieno rispetto delle altre culture che convivono in città e con un meramente sognante attaccamento alla Defonta, scopo morbin…l’unico a non aver capito che lo dicevo per celia e conseguentemente a non apparirmi né spiritoso (e mi pare una tua costante…) né tantomeno elegante sei TU!

  61. Fiora ha detto:

    @63 Dimaco ti te gavevi zà magnificamente sintetizà tuta la mia ingarbugliada arringa elaborada in contemporanea nel post sucessivo al tuo, mentre el mio paladin Gorizian la gaveva zà ben che conclusa…Grassie, CIAU NOSTROOOO!

  62. Fiora ha detto:

    …devo a denti stretti ammettere che certe sortite alla effebi, nelle quali rilevo un puntiglioso ricercare pagliuzze negli altrui occhi, fossero pure altrettanto italici dei suoi,nel farmi cascare le braccia, mi spingono a cercare stimoli e libertà di pensiero nel rimanente 60% del mio dna.

  63. dimaco il discolo ha detto:

    fiora, si tu la mia carlotta….
    come una lo fu per massimiliano e una per marat

    speta un momento deso che vedo,tuti quei che gaveva una vizin che la se ciamava carlota i ga fa tira i cracchi prima del tempo. Forsi no xe el caso.

  64. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ sfsn
    E chi ha detto nulla di diverso? Nella Wikipedia tedesca – consigliata dal signor Stark – è scritto che questo signore qui è un architetto italiano di origine tedesca. Che ci posso fare? Io non scrivo nella de.Wiki, ma sicuramente – come suggerisce il signor Stark – ci sarà stato qualche irredentista italiano che ha fatto questo scempio.

    Sarà stato poi sicuramente un fascista a spingere l’architetto di cui si parla a chiamare suo figlio (architetto anch’egli) col nome “Nicolò”. Oppure in realtà è stato chiamato all’anagrafe “Nikolaus”, ma poi ci sarà stato un impiegato terrone irredentista che avrà tirato una riga e italianizzato il tutto.

    Mi spiace che il signor Stark se la prenda tanto: mi diverto a segnalare le sue frequenti inesattezze e contraddizioni, ma da adesso in poi lo farò in modo “British”.

    L.

  65. maja ha detto:

    bon, dei, gente, su wikipedia de norma vien indicada la cittadinanza, non la nazionalità. xe talian perfina reinhold messner, ostrigheta.

    e po’ anche james joyce ghe gaveva dà nomi taliani ai fioi (giorgio e lucia), ma el xe restà sempre irlandese, pur vivendo in austria, ma in una citta’ piu’ o meno italiana, e scrivendo in inglese.

    insoma, riassumendo: che bale sempre sti discorsi, ara!

  66. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ effebi
    Come, non sai? Al parlamento imperiale stanno discutendo il “caso bora.la”: lo chiamano “Bora.la-Affäre”. Una deputata vestita col Dirndl d’ordinanza ha presentato un’interrogazione all’Imperial Regio Presidente dell’Assemblea, che – secondo quanto emerso dal comunicato finale – ha interessato l’Imperial Regio Consigliere Aulico S.S. (il nome è coperto da segreto) affinché questi informari l’Imperial Regio Procuratore. Quest’ultimo avrà il compito di attivare il locale Comando dell’Imperia Regia Gendarmeria. Il gendarme in prova Franz Liepschkowitz von Harmenslebenwittel und zu Verkrauensauce verrà a casa tua a interrogarti.

    In tedesco.

    L.

  67. Fiora ha detto:

    @Dimaco Se fa presto a dir Carlota…quela vizin de ti, a sburtar radicio anzitempo, quela nostra finida coffe e quela de Marat …Jessusmaria dioguardi, povero ti! bon meio lassar perder e viva l’A.

  68. Fiora ha detto:

    Quoto Maja…che bale ara! xè che co’ i le zuca come effebi detto LO SPIRITOSO… toca improvisarse barwomen a far cocktail…che a farli col sangue me fa anca impresion! 🙁

  69. maja ha detto:

    che po’ no so se gavè notà che ve la contè sempre tra de voi italotriestinofoni. eppur de alloglotti no manca, in sta cheba de mati.

  70. XXX ha detto:

    esatto. inoltre sono apprezzabili le numerose proposte che emergono dai vostri commenti.

  71. Marco ha detto:

    Bandelli ha ragione in toto, non in parte.

    Passo da anni sotto quel palazzo quasi ogni giorno e ogni volta vedo le imposte, le statue e il tetto. Non solo con la bora ma anche con un po’ di pioggia mi viene spontaneo mettermi sull’altro marciapiedi: fa schifo e fa paura tra crepe e aspetto incerto delle lamine.

    Ci sono già stati problemi con Carciotti in passato tra nevicate, piogge torrenziali, e bora. Possibile che il Comune attuale non sapesse capire il rischio e che la vecchia amministrazione non muovesse il sedere?

    Ma restiamo ad oggi. Trieste è piena di vecchie case con vecchi coppi e se viene un po’ di vento subito scatta la transenna sul marciapiedi. Possibile che con un palazzo di quelle dimensioni e in quelle condizioni lorsignori i membri della giunta e i responsabili edilizi non abbiano avuto un sospettino di prudenza? El vecio casamento de san Giacomo sì, ma el Carciotti no?

    Le circoscrizioni fanno benissimo a segnalare. Cazzo, servono per questo! Lo capite che poteva scapparci il morto con quelle lastre? Con che faccia il sindaco dice che Dubs & co. cercano “visibilità” sulla stampa? Mi riferisco a questa dichiarazione elusiva e oscena: http://triesteprima.it/trieste/politica/3692-cosolini-qsterili-le-polemiche-di-pdl-e-unaltra-triesteq.html .

    Ovvio, che i consiglieri del PdL e della Lega la cercano da politici quali sono, ma hanno ragione a portare queste cose sul giornale.
    I consiglieri circoscrizionali piddini dovrebbero vergognarsi di non aver denunciato il rischio e le insufficienze degli interventi.

    Quanto al bypass, ricordo che qualche anno fa le rive si allagarono e divennero impraticabili e in qualche modo il traffico fu gestito. Quel giorno Cosolini era in vacanza alle Hawaii? Non si ricordava del precedente? Io ero lì con i piedi a mollo e con me tanti altri che di questa gestione spavalda del maltempo se ne ricorderanno.

    Almeno il Comune cosoliniano avesse l’umiltà di dire: “Siamo stati presi di sorpresa” e Di Piazza dicesse: “E’ stata una mancanza, il Carciotti era una priorità”.

  72. Marco ha detto:

    *Possibile che il Comune attuale non RIUSCISSE A capire il rischio e che la vecchia amministrazione non AVESSE MOSSO il sedere

  73. Sandi Stark ha detto:

    REDAZIONE…..

    Stavo per scriver un bestemmia in maiuscolo. Xe questo che volè?

    Secondo voi innescar flame e provocar sistematicamente el prossimo, specie quei che no te da ragion, no xe “trolling”???

    Te ga letto ben REDAZION?

    “mi diverto a segnalare le sue frequenti inesattezze e contraddizioni….”

    Xe lui che decidi cossa va ben e cossa va mal, cossa xe giusto e ingiusto, cossa xe esatto e inesatto, contradditorio o coerente?

    REDAZION, no te son paron a casa tua. El paròn xe quel Troll politico. Xe lui el moderator, no te se gavevi acorto? Spieghime questo fatto curioso per favor, che me sforzo de capir ma no rivo.

    Bon, mi te go avvisà.

    Tra poco comincerò anche mi a comportarme come lui.

    E son sicuro, arcisicuro, che sarò bannado o espulso mi, mentre el troll politico riprenderà allegramente el suo lavoro entro breve.

    Confermando a chi gavessi dei dubbi, che la sua assurda permanenza, dopo averghe rotto le scatole a decine de persone da annni, ed aver degradà in rissa gran parte delle discussioni dove el xe presnte… ve sta “no ma che ben”.

    Come mai no se capissi, forsi gavè la stessa vision politica, chissà.

    Saveremo presto, perchè mi vado avanti e farò esattamente quel che ve go promesso, e dopo vedaremo.

  74. effebi ha detto:

    76- quoto in tuto e me par che za gavevo ripetutamente sostenudo questa division de responsabilità… (el tuto tra una battuta e l’altra sui taliani, la bora che ga de portarli via, su quel che i taliani no i ga fato in 96 anni e su trieste che morirà per causa dei taliani)…

    ma, con bona pase dei spiritosi stemo parlando de un palazzo pagado da un grego che se sentiva più italian che austiaco, costruido in stile italico (se se pol dir) da architeti e artisti italiani in un periodo che trieste iera soto l’austria.

    apena che l’austria domanderà la restituzion de triest e i nominerà un borgomastro sloven lori saverà come meter a posto questo palazzo come tuto el resto dela cità…

    per intanto gavè de ver pazienza…
    voi fe le vostre batude e mi rispondo

    (alla prossima)

  75. XXX ha detto:

    inutile continuare a parlare di Di Piazza visto che non c’è più, si parli di quelli che ci sono grazie: se la macchina è guidata da Cosolini è lui che bisogna chiedere perchè è passato col rosso.

  76. Maximilian ha detto:

    Chiaro allora è colpa dell’attuale sindaco di Pisa se la torre pende

  77. sfsn ha detto:

    comunque sull’italia (in questo caso su trenitalia) che disfa tuto a trieste rimando all’articolo de Rumiz (no ruvidiz) su Repubblica de domenica:
    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/01/29/trieste-ultima-stazione.html

  78. Bibliotopa ha detto:

    eh sì, demoghe la colpa per palazzo Carciotti a Moretti, come se nol ghe ne gavessi bastanza de sue…

  79. Marco ha detto:

    La colpa è del Sindaco di Pisa se non fa evacuare Campo de’ Fiori con i minori disagi possibili in caso di probabile crollo o di cedimenti (e infatti, è quello che fa), come deve fare il sindaco di Trieste per lo meno sul centro storico.

    Poi potremo risalire indietro nei secoli alla ricerca del primo progettista, della guerra tra le Repubbliche Marinare, dell’italianità o meno del sig. PERTSCH, delle colpe dell’amministrazione precedente, dei fasti del Porto Franco di Trieste confrontato col porto vecchio di Pisa, della prosa poetica di Rumiz, et cetera.

    Il Sindaco torni sul ponte di comando e non perda tempo con dichiarazioni d’autoassoluzione sui giornali.

  80. Fiora ha detto:

    @74 Maja “ve le contè sempre tra de voi italotriestinofoni…” mi per ste robe son easy in maniera imbarazante e no me formalizo, ma go ‘ncora ntela mente le zigade de Hobo per eserme lassada scampar un ” se la sono suonata e cantata tra loro..”
    Diese post ghe go messo per farme creder che le mie iera solo parole, destituide de ogni conotazion razista …e ‘ncora no son sicura ch’el me gabi credù! 😉

  81. maja ha detto:

    fiora, volevo solo far notar che se ierimo un pochi de alloglotti a dir le stesse robe, no saria de certo mancade le accuse de nazionalismo e gli inviti a far le valigie. sbaglio? 😉

  82. Fiora ha detto:

    ..e me saria spetada le scuse de effebi per la sua bianca al post 62…ma noto ch’el xè più incline a bachetar a sproposito che a scusarse per i sui errori de valutazion.
    è l’ora che volge al desio…ma la giornada no xè ‘ncora finida. Tempo el ghe ne gavessi ‘ncora… volendo!

  83. Fiora ha detto:

    @86 no, per mi no te sbagli, Maja…e pò mi no son miga come Hobo… 😀

  84. abc ha detto:

    @ Luigi (veneziano)

    Mi scuso con la redazione, mi aggancio qui per replicare ad una inesattezza espressa da Luigi in merito all’articolo ” Ma perchè siamo finiti in Italia” di Kuzmin.

    “438 Luigi (veneziano) 2 febbraio 2012, 15:40

    @ Rosy
    Mi spiace, ma quel filmato è una panzana. Mussolini visitò Gorizia il 31 luglio 1942, ma non tenne nessun discorso pubblico. Quel che racconta il testimone (all’epoca dodicenne) è un falso.
    L.”

    Come risulta dall’archivio della Stampa si trattò di un “fiero discorso al popolo” inotre nella foto riprodotta si riconoscono sullo sfondo i fabbricati di Piazza Battisti, tali e quali dopo 70 anni.
    http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0001/articleid,1122_01_1942_0185_0001_23888320/

    Infine nel libro di Roberto Covaz dal titolo “Gorizia al tempo della guerra, memorie di Silvino Poletto Partigiano Benvenuto” a pag.18 sta scritto che le “operazioni di repressione antislovena … si acuirono dopo il discorso di Mussolini in Piazza Battisti nel luglio 1942”.
    Aggiungo che il Poletto non è sloveno ma pordenonese.

    Quindi ti chiedo Luigi se il filmato sarebbe una panzana perché il discosro non ci sarebbe stato oppure perché l’autore del filmato aveva 12 anni nel ’42? Grazie anticipato per la risposta.

  85. abc ha detto:

    Se non vi si apre il link dell’archivio, andare sul sito http://www.lastampa.it cliccare in alto a sinsitra su “ARCHIVIO” scrivere nel primo spazio utile “Mussolini in volo a Gorizia”

  86. abc ha detto:

    Rettifico l’ultima riga bisogna scrivere “Il Duce in volo a Gorizia” anziché “Mussolini …”

  87. effebi ha detto:

    ……………………….!

  88. effebi ha detto:

    trst je nas ! tito ! foibe ! esuli ! s’ciavi ! taljani ! duce ! mussolini ! fascisti ! comunisti ! franz josef ! tlt ! klanfe ! spriz ! domacio ! pelinkovez ! klinz & kuraz !
    …mikeze e jakeze… spero de no aver dimenticado niente de tanto fondamentale…

  89. effebi ha detto:

    ah si… bora.la e bora.qua

  90. ufo ha detto:

    @93-94 me associo (vol dir che domani neviga)

  91. Fiora ha detto:

    Me associo al plauso per i post 93 e 94 riscontrando una neonata vena morbinosa nel caro effebi, che va coltivada come un fior.
    Chissà che al prossimo vitz dela qui presente PatocTalianuza, nol lo capissi de boto, senza gnanca bisogno del interprete de morbin, residente Go, ma domacio …in pectore*! 🙂

    *Dei Dimaco, dà pase! no parlo de tete! 😉

  92. Fiora ha detto:

    @93 sempre al nostro laureando in morbin , fazo umilmente però notar quanto sia facile, come rubar in cesa, sotolinear i altrui sperperi de loghi comuni e quanto sia inveze arduo fornir novi stimolanti apporti…
    E per el miglioramento qualitativo de questo blog, lo invito, sempreché el ne fussi in grado, a prodigarse in tal senso.
    “qui si parrà la tua nobilitate” caro effebi, altro che criticar !

  93. Paolo Geri ha detto:

    #93. effebi

    Se ghe xe mikeze e jakeze devi eserghe anche tinza e marianza altrimenti dove va a finir le pari opportunità ? 🙂

  94. dimaco il discolo ha detto:

    fiora , no son miga un maniaco sà? disemo che go una certa pasion ma niente de più. 🙁

  95. Fiora ha detto:

    @99 mai pensà gnente de simile Dimaco! “l’impresa eccezionale ,dammi retta è essere normale” e me par che nel campo te ghe riesi egregiamente! niente de più…gnente de mal! 😀

  96. Fiora ha detto:

    @dimaco xè roba che fa parte dele nostre schermaglie e iera solo un zogo de parole per richiamar la tua atension su un post che te riguardava 😉

  97. dimaco il discolo ha detto:

    qual post fiora che me riguardava fiora?

  98. Fiora ha detto:

    @102 quel stesso del “interprete de morbin residente GO, ma patoco in PECTORE” e no avendote nominà espresamente col nick te go fato el post scriptum cole… TETE, no? 😉

  99. dimaco il discolo ha detto:

    ah. ogi son pochetin indormenza. :

  100. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ abc
    Strano: nell’opera che riporta il testo di tutti i discorsi di Mussolini questo discorso di Gorizia non compare, mentre ho trovato la minuta del suo intervento in pari data, ma durante un convegno con i militari.

    Adesso cerco se riesco a trovare il testo di questo suo discorso goriziano.

    L.

  101. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ abc

    Scusa, ma non riesco a trovare la foto di cui parli. L’articolo di Mussolini in volo su Gorizia è di giugno, ma il discorso di cui parliamo è di luglio 1942.

    Dove sta la foto? In che data?

    L.

  102. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @93/94 EFFE BI

    ….. sinagoga,ebrei,risiera……

  103. Luigi (veneziano) ha detto:

    Trovato! Stranamente ho scoperto che Mussolini ha volato due volte su Gorizia…

    L.

  104. abc ha detto:

    @ Luigi (veneziano),

    pure io sono molto curioso di conoscere il testo di quel discorso definito “fiero” dalla censura di allora.

    Anche io ho consultato alla biblioteca di Cormons l’opera che riporta i testi dei discorsi di Mussolini (qualche decina di volumi), la quale però alla data del 31.7.42 non riporta alcunché. Quindi ti dò atto che eri in buona fede quando hai affermato che non ci fu nessun discorso.

    Ricordo fra l’altro che alcuni anni fa ad un dibattito pubblico alla manifestazione “Estoria” il partigiano vivente Poletto, ha definito “criminale” quel discorso del duce, al quale egli aveva assistito.

    Non è difficile immaginare che i toni usati allora contro la Jugoslavia fossero violenti, visto che l’Italia assieme alla Germania, Ungheria e Bulgaria aveva aggredito quello stato.

    Di conseguenza non ho difficoltà a considerare vero quanto Rosy afferma al punto 416 dell’articolo di Kuzmin “ma perché siamo finiti in Italia…”
    http://www.youtube.com/watch?v=63PWsnuQYec

    A meno che non si riesca a dimostrare che il duce disse altro. Speriamo di trovare il materiale che cerchiamo, per poter dipanare ogni dubbio.

  105. abc ha detto:

    @ Luigi (veneziano) 108, come ho dovuto specificare al mio punto 91, l’articolo è intitolato ” Il Duce in volo a Gorizia”; quello intitolato “Mussolini in volo a Gorizia” infatti si riferisce ad altra data.

    Ottima fonte l’archivio storico della Stampa dal 1867 in qua.

  106. effebi ha detto:

    oggi iera più caldo, anche zero gradi… pol esser che adolfo e stalin decidi de invader la polonia…

  107. effebi ha detto:

    sempre che bandelli sia daccodo…

  108. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ abc

    Sul discorso di Gorizia del 31 luglio 1942 ho trovato qualcosa. Credo di capire perché non si trovi nulla nell’opera omnia di Mussolini: perché si trattò evidentemente di un discorso improvvisato, non previsto nel corso della visita del duce. E quindi presumo si trattò di una cosa abbastanza veloce.

    Ad ogni modo, c’è una relazione scritta dela capo della Provincia di Gorizia, che riporta non tutto il discorso, ma solo alcuni brani più un riassunto generale.

    Dopo di che, ho trovato pure un testo jugoslavo degli anni ’40 sui crimini degli italiani in Jugoslavia, che pure lo riassume.

    Devo dire che nessuna delle due fonti cita il passaggio contenuto nell’intervista di Youtube, quando secondo quel testimone all’epoca dodicenne Mussolini avrebbe dichiarato che avrebbe sterminato tutti i maschi sloveni. Onestamente, dubito alquanto che Mussolini abbia detto una cosa del genere, giacché non mi pare nelle sue corde, nel senso che l’uomo in pubblico non mi risulta affermò mai l’intenzione di attuare un genocidio o uno sterminio nei confronti di qualche popolo. La stessa minuta dell’incontro con le alte sfere militari, tenutosi proprio prima di sporgersi dal balcone e proferire il suo discorso, indica che furono altri quelli che si espressero in modo più truculento.

    Ad ogni modo – e mi ripeto – nemmeno il testo jugoslavo (parecchio pesante nel complesso) afferma che Mussolini disse quel che gli viene attribuito. E francamente, per quanto sia stato detto pure questo, io non vedo nelle pratiche di occupazione italiane l’applicazione pratica di politiche genocidiarie o di sterminio del popolo sloveno. Nemmeno di deportazione di massa.

    Vedo – in definitiva – un duro o per certi versi durissimo regime di occupazione, teso però all’assimilazione della popolazione “alloglotta”, non alla sua eliminazione. In tutto ciò – fra l’altro – gli italiani si fecero ampiamente aiutare dalle formazioni collaborazioniste slovene, che coinvolsero migliaia e migliaia di sloveni etnici. Il che contrasta ancora con l’idea dell’ “eliminazione fisica di tutti i maschi”, come detto dal testimone, all’epoca dodicenne.

    L’idea italiana in buona sostanza prevedeva che gli sloveni fossero “felicemente” inseriti nei confini italiani, e che altrettanto “felicemente” decidessero di italianizzarsi, un po’ alla volta. Non a caso, le prime reazioni italiane di fronte agli episodi di resistenza furono non tanto di furore, ma di stupore: l’Italia era talmente impreparata a gestire anche culturalmente la provincia di Lubiana, da non riuscire nemmeno a capacitarsi del fatto che gli sloveni in genere non potessero essere contenti di diventare italiani. Molto ingenuamente, le autorità italiane in un primo momento credettero alle attestazioni di stima, di rispetto e di obbedienza che vennero fornite dalla quasi totalità dei borgomastri sloveni, che indirizzarono a Mussolini nell’immediatezza dell’annessione della provincia di Lubiana una lettera piena di elogi e deferenza. Molti non pensarono nemmeno che queste attestazioni non rappresentassero la realtà.

    L.

  109. capitano ha detto:

    Quando ci suoni anche il mandolino?

  110. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @@@ MATTEO PERTSCH – Architetto italiano…
    Niente di nuovo sotto il sole … già quella volta le migliori teste italiane ,per realizzarsi dovvano emigrare…

    Quella volta in Austria diventavano celebri, guadagavano bene etc etc.

  111. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @115 – dovvano leggesi dovevano…..

    prima che rivi el maestro elementare F.B…..
    che el’ me randella….

  112. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @113 LUIGI VENEZIANO -….. ma ormai sa tuti, lù el jera un bon omo !!! Xe quei ke ghe stava intorno che jera bruta gente no’el se gaveva ‘corto che el jera circondà de fassisti, povero !!!!

  113. effebi ha detto:

    http://wwwdelivery.superstock.com/WI/223/4069/PreviewComp/SuperStock_4069-4890.jpg
    Demetrio CARCIOTTI, businessman who came to Trieste in 1775 as a rich merchant and established profitable trade with the Orient…

  114. effebi ha detto:

    115 ?

  115. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Lonzar

    Mi tocca purtroppo dire che non hai capito quel che ho scritto.

    L.

  116. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @119 – ? ?

  117. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @120 LUIGI VENEZIANO – Ho capito tutto !

    Sono io che mi son permesso di aggiungere

    ” a cherry on the cake”

    Senza nulla togliere al testo.

  118. effebi ha detto:

    115 …121 ma te son o te fa !? ma da che italia saria emigrado el dott. arch. matteo pertsch… !? visto che alla fine del ‘700 iera tuto un parapiglia tra fine della repubblica veneta e la morte dell’altrettando agonizzante ducato di milano… ?
    el matteo ga frequentado milano, parma e bergamo proprio in piena baraonda napoleonica…

    poi se volemo parlar mal del italia anche quando l’italia no esisti… 🙂 femo pur…

    ma lu se ga cambià el nome italianizzandolo, nonostante la paga in talleri…

  119. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @123 EFFEBI – intanto risparmite i “te son” e i “tE fa” che forse come ke se disi in Triestin ” chi lo dice lo sa di esser” Dal bio -sketch de inizio, xe scrito che come i Francesi xe ‘rivai a Trieste, lù el xe andà a Graz e el xe tornà a Trieste co’ i xe ‘ndai via ! Xe scito che i magiori lavori li ga fati nei primi dezine del’otozento che vol dir, dopo el congreso de Viena ; ‘lora vol dir che el suo suceso personale lo gavù durante l’Aministrazion Austriaca de la cità.
    Visto che se parla de un Architeto Italiano, alora el gà lavorà in Italia o in Austria ???
    In questo dove “si evince il parlar male dell?Italia !!???

  120. effebi ha detto:

    chi lo dice lo sa di essere ..e chi lo fa ?
    ben bon…

    cossa te se scaldi ? te me se impizi ?
    “Niente di nuovo sotto il sole … già quella volta le migliori teste italiane ,per realizzarsi dovvano emigrare…”
    se no xe parlar mal no xe nianche parlar ben… tanto più , ripeto, che l’italia no esisteva.

    architetto italiano perchè ga studià nella penisola italiana… (va ben cussì ?) con maestri italiani, architettura italiana (neoclassico italiano)

    i bori per el lavor del palazzo… ghe li ga dadi un grego… in ogni caso…
    ( e in ogni caso no te fa ben impizarte… te fa un casin de sbagli)

    comunque xe proprio mone sti taljani, i ga sule rive un bel palazzo neoclassico e lo lassa andar marzo… ghe la farà sto roberto quà dove ga fallido quel altro ?

  121. effebi ha detto:

    118… el biznezzmen …el carciotti ga cacciado la pila…

  122. flavia goruppi ha detto:

    ma pareria che i nostri avi iera dei mone..sarà per qualcossa che tuta la cità iera cariga de cadene e de passaman..se iera borin per vente ani ..viva la e pò bon..

  123. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @125 etc EFFEBI – e no te son contento che mi sbaglio cussì te pol coreger e far bela figura !

    chi che se proponi sgajo te son ti miga mi!!

    E po te vedi che el Sior Carciotti xe vignù investir le sue flicke in Austria ,o no !
    Dime se qualchidun o qualche grego vinissi ‘desso investir a Trieste ??? 🙂

  124. Fiora ha detto:

    Cossa, Giampi?! Greghi investir ‘desso, qua de noialtri?! masimo masimo qualche pedon patoco i podessi investir e mi no go gnente fiducia che ste asicurasioni eleniche sue de lori ne lo pagassi per novo!

  125. effebi ha detto:

    si, bon, adesso i greghi coi longhi che i ga no i vien a trieste per investir per causa che xe l’italia… ok… ok…

    te la ga dita…

    bon, ma vardando venti… sto new-roby cossa ga intenzion de far col carciotti ? niente ? gavemo altro per le man ? cossa ?…
    se diseva che quei de prima no iera boni de niente , che bastava poco per far de più… se pol veder qualcossa ? no digo magie… ma una due robe…

  126. effebi ha detto:

    ah ecco… el piano del traffico

  127. abc ha detto:

    @ Luigi (veneziano) 113,

    sempre su discorso di Gorizia del 31.7.42, le due fonti da te citate non riportano il testo completo di quell’intervento di Mossolini, per cui non si può escludere con certezza che la frase riportata su You-tube o un accenno che avesse dato un’impressione sostanzialmente simile fosse stata effettivamente pronunciata. Non meraviglia la reazione spaventata del ragazzo dodicenne e la memorizzazione del particolare. Tuttavia non fu mai messo in atto questo bislacco proposito stile Erode, però si fece di peggio deportando molte donne anziani e bambini di ambo i sessi.

    Contrariamente a quanto sostieni, Mussolini collaborò al genocidio per lo meno degli ebrei ed attuò rastrellamenti particolarmente violenti nei paesi croati a nord-est di Fiume: in certe località di quella zona la deportazione fu di massa. Furono allestiti numerosi campi di concentramento per ospitare tutta questa gente; molti di loro morirono di fame o di freddo.

    Come cittadino italiano, non mi sento quindi di giustificare il comportamento del duce per tutto questo e per molto altro.

  128. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @ 132 ABC – Bisogna anche aggiungere che
    dall’ 8 settembre ’43 la situazione precipitò
    e cambiò in quanto con la costituzione
    del Litorale Adriatico gli italiani furono praticamente esautorati, l’amministrazione passò in mano tedesca pertanto se il resto dell’Italia era zona di occupazione le nostre
    zone erano praticamente 3° Reich.Coceani, uso’ i Domobranci (collaborazionisti sloveni)ed altre formazioni militari
    per effettuare rastrellamenti ed arresti di
    chi supportava o era direttamente inserito nelle organizzazioni partigiane di Tito o dai consiglieri militari Alleati, le organizzazioni della Repubblica Sociale , X MAS qui erano fantocci in mano ai tedeschi.
    La Risiera diventò operativa dove Ebrei e tutte le forze antinazifasciste furono avviate alla morte e prigionia.
    Il fine era che in caso di vittora del 3° Reich queste zone non sarebbero mai state restituite all’Italia. La propaganda tedesca fu anti-italiana ed alimentò anche un sentimento nostalgico filo-asbugico, una delle prove fu che dopo l’8 settembre il monumento a Nazario Sauro a Capodistria fu fatto saltare dai nazisti, cerco’ inoltre di far confluire la minoranza storica Tedesca di Gottschee/Kočevje tra le file dell’esercito tedesco , minoranza che a fine guerra tacciata di collaborazionismo totale, fu eliminata da Tito.

  129. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ abc

    Occhio alle mie parole: io ho scritto: “l’uomo in pubblico non mi risulta affermò mai l’intenzione di attuare un genocidio o uno sterminio nei confronti di qualche popolo”. Io dico – e lo ripeto – che non mi risultano delle espressioni genocidiarie di Mussolini.

    Quel giorno a Gorizia andò cosi: doveva incontrarsi per una riunione al Comando militare con alcuni generali e pezzi grossi. In quella riunione – di cui abbiamo le minute – si disse di tutto e di più. Non risulta che Mussolini abbia parlato di stermini o cose del genere. Dopo di che, visto che la notizia della sua visita s’era sparsa in giro e si era radunata una folla in piazza, allora è uscito dal balcone e ha improvvisato un discorso. A rigor di logica, mi pare estremamente difficile che al balcone il duce abbia parlato dello sterminio dei maschi sloveni: cosa che fra l’altro non era nemmeno stata discussa nella riunione. Ripeto: non era nelle sue corde.

    Oltre alla logica, diciamo anche che i resoconti di quel discorso non riportano questo passaggio. Io non lo trovo citato in nessun libro, nemmeno nel testo di Costantino Di Sante (“Italiani senza onore. I crimini in Jugoslavia e i processi negati. 1941-1951), che pure è molto dettagliato e riporta per intero i documenti di accusa jugoslavi.

    Però a distanza di sessant’anni uno dice di aver sentito questa frase. In piazza – a occhio – c’erano almeno cinquemila persone. Possibile che solo questo dodicenne abbia sentito?

    Riguardo alle deportazioni, è vero: l’esercito italiano deportò anche donne e bambini. Il che però – se permetti – non è come ammazzare tutti i maschi. E non è “addirittura peggio”, come scrivi tu.

    Certo: l’Italia nei Balcani attuò politiche criminali. Ma non genocidiarie.

    L.

  130. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Lonzar

    Tutti i tedeschi della Jugoslavia vennero eliminati da Tito. Vennero convogliati tutti quanti in una serie di campi dove molte migliaia morirono, poi espulsi.

    Anche questo è un argomento del quale per sessant’anni non s’è quasi mai parlato. La sorte dei tedeschi espulsi dai vari paesi europei (circa 13 milioni, con un milione di morti) è rimasta praticamente un argomento tabu per gli storici ed appannaggio delle associazioni dei rifugiati, fino a quando un giornalista tedesco di nome Guido Knopp non produsse una serie di documentari sul tema per la ZDF. Uno dei suoi libri è stato pubblicato in Italia col titolo “Tedeschi in fuga”, ma non parla dei tedeschi della Jugoslavia.

    Lavoro pionieristico sui tedeschi della Jugoslavia è invece uno studio di John R. Schindler dal titolo “Yugoslavia’s first ethnic cleansing: the expulsion of the Danubian Germans, 1944-1946”. Il testo è contenuto all’interno di un notevole saggio collettaneo dal titolo “Ethnic cleansing in 20th-Century Europe” pubblicato dalla Columbia University nel 2003 con prefazione di… Otto d’Asburgo!

    Divisa in cinque parti, l’opera (di quasi 900 pagine) dedica parecchi capitoli ai Balcani.

    L.

  131. Fiora ha detto:

    @Luigi Ve, allora allargandoci a macchia olio da” storia di un disastro annunciato”, ne intendiamo altri e il nostro povero magagnato Palazzo Carciotti è ormai uscito di scena, dei! 😉
    E a me va pure bene così! c’è da imparare , confrontare… e purché non si scada nello scambio d’improperi…e VVAI ,Luì.!

  132. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @135 LUIGI Ve – Senza voler metter troppi punti sulle “i” i Tedeschi di Gottschee/Kočevje che sono tedeschi in origine di Baviera e del
    Tirolo che sono piu’ Tedesco- Austriaci non hanno nulla a che vedere con i Tedeschi del
    Danubio ( Donau-Deutsche ) detti anche Schwaben, diversi anche dei Displaced German della Slesia che e’ un altro capitolo della “Diaspora Tedesca” se vogliamo chiamarla così, poi i Tedeschi del Volga fanno altro capitolo.
    Per quanto riguarda i Gottscheer , una gran parte dei cognomi germanici esistenti a Trieste sono di questa origine, esistono due libri che descrivono questa sfortunata comunita’ di cui uno e’ la storia di come sono arrivati in questa zona all’epoca disabitata e l’altro con la lista deicognomi di tutte le famiglie i loro villaggi sia con nome tedesco che sloveno.
    Sono arrivati nell’attuale Kočevska come boscaioli vista la loro specifica attività in Baviera/Tirolo.
    Attualmente i restanti di questa comunita’vivono negli USA ed hannno una squadra di calcio che si chiama Gottschee e coltivano sia lingua che usi.

  133. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Lonzar

    Come sicuramente saprai, la storia dei tedeschi di Gottschee (nell’attuale Slovenia) è del tutto particolare, giacché questi nel 1941 erano venuti a cadere nella zona della Slovenia annessa all’Italia, e quindi in base ad un accordo tra Italia e Germania vennero trasferiti nella parte della Slovenia annessa al Terzo Reich. Loro in massima parte non tornarono più a Gottschee, ma seguirono le truppe tedesche in ritirata.

    Ancora in parte da scrivere è invece la storia delle politiche assimilazionistiche slovene nei confronti dei tedeschi entrati a far parte della Jugoslavia alla fine della grande guerra. Le politiche messe in pratica dalle autorità slovene per i tedeschi furono spesso sorprendentemente simili a quelle messe in pratica dalle autorità italiane per sloveni e croati. Su questo non vorrei far polemica: è un semplice dato di fatto che gli stati nazionali sorti dopo la prima guerra mondiale tesero tutti quanti – nessuno escluso – all’assimilazione delle minoranze quando andava bene, alla loro eliminazione quando andava male.

    L.

  134. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @138 Luigi Ve – Non voglio addentrarmi anche perche’ personalmente coinvolto. In ogni caso se vai lì trovi ancora qualcuno che e’ bilingue ed in cimitero non e’ raro trovare “ad memoriam” scritti in tedesco.

  135. Luigi (veneziano) ha detto:

    Sono stato in zona. Ho visto che dall’ultimo censimento sloveno risulterebbero ancora alcuni sparuti in zona che si dichiarano tedeschi o austriaci. Ma ho visto che non esiste nessuna forma di riconoscimento di un’eventuale minoranza.

    L.

  136. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @140 -LUIGI ve – I effetti e’ così ,in qualche villaggio dove il sentimento e’+ forte
    ufficiosamente si trova anche qualche insegna bilingue. Nei cimiteri la testimonianza e’ piu’ evidente.
    Purtroppo e’ un “sassolino” nella scarpa.
    da storicamente fastidio che siano menzionati anche dal Valvasor………. 🙂

  137. abc ha detto:

    @130 Luigi (veneziano), quanto agli ebrei
    Denis Mack Smith, nella biografia di Mussolini, scrive a pag 501:
    “…per l’incarico di amministrare le leggi razziali scelse…Giovanni Preziosi… il più autentico fanatico antisemita che esistesse in Italia. Si disse d’accordo con Preziosi ed Hitler che tutti gli ebrei dovessero essere scacciati dall’Europa e ripetè la curiosa direttiva secondo la quale bisognava fare degli italiani una razza pura, libera da contaminazioni e ibridazioni (Opera Omnia vol xxi pag 5, e altre fonti)… C’era altresì nel suo razzismo una grande crudeltà e nelle cerchie fasciste si sapeva ormai che in Germania gli ebrei, non esclusi donne e bambini, vanivano sistematicamente sterminati. Molti gerarchi di rango inferiore reagirono a tali notizie con orrore e pietà: ma Mussolini…aveva troppa paura del suo alleato per impedire il rastrellamento e la deportazione in Germania… Anzi in qualche caso impartì ordini perentori perché fossero consegnati ai tedeschi. Altri paesi satelliti si opposero alla soluzione finale con maggior vigore e bisogna ricordare che malgrado le smentite ufficiali in Italia operarono parecchi campi di concentramento ed anzi i fascisti si unirono ai tedeschi nell’organizzare il campo di sterminio di San Sabba.

    Non sappiamo ciò che il duce disse o non disse in quel discorso. Mi piacerebbe incontrare Poletto, presente a quel discorso, per farmi dire se da qualche parte c’è il resoconto completo dell’intervento.

    L’Italia nei Balcani non attuò politiche genocidiarie perché le era impossibile farlo.
    Cito sempre dello stesso autore a pag 419: “..la cosa peggiore fu ritrovarsi battuto dai greci, disprezzatissimi levantini…(Mussolini) tentò di insistere perché tutte le città greche con una popolazione superiore ai 10.000 abitanti fossero sistematicamente rase al suolo, sì da gettare il panico nella popolazione civile. Ma i suoi comandanti gli fecero notare che la cosa era impossibile”

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