27 Gennaio 2012

“Ma perchè siamo finiti in Italia se poi questa non ci vuole?”

Per conquistare il Litorale Austriaco, la Contea di Gorizia e Gradisca con Cervignano e fino al Mangart, e poi l’Istria e Trieste, l’Italia pensava di farcela con poco, entrando in guerra un anno dopo gli altri nel 1915, trovandosi poi invece a combattere un conflitto cruentissimo, costato la vita di 650 mila giovani soldati, per infine annettere un territorio popolato da 350 mila abitanti, dei quali due terzi nemmeno erano italiani, ma sloveni.

650 mila poveri ragazzi, sacrificati alla demagogia degli opposti nazionalismi, traslati e sepolti alla fine degli anni Trenta nei vari sacrari ed ossari che punteggiano le frontiere orientali d’Italia. Presso Gorizia, Oslavia con 60 mila caduti dei quali 36 mila ignoti e Redipuglia, con 100 mila e 60 mila ignoti. Grandi monumenti, grandi opere d’architettura costruite dal Regime fascista a celebrazione della quarta guerra d’indipendenza del 1915-18, che però oggi cadono a pezzi, mancando le risorse per custodire degnamente le spoglie di chi, per l’Italia, ha combattuto e sacrificato la giovane vita.

L’8 gennaio, su Il Piccolo, si racconta che l’Associazione dei Carabinieri ha bandito una sottoscrizione per il restauro della copertura del Sacrario di Oslavia, raccogliendo soli 1.200 euro a fronte dei 450 mila necessari, che il Governo, figuriamoci, non pare abbia la minima intenzione di erogare, mentre la provincia di Gorizia ne ha promessi 50 mila, simbolici peraltro, dato il totale necessario.

Poi, la notizia che dal 1° gennaio le Ferrovie dello Stato non garantiscono più il servizio toilette delle stazioni minori, a molte delle quali sono stati murati gli ingressi e le finestre, per scansare responsabilità dell’azienda nel caso succeda qualcosa all’interno.

Vien da chiedersi, ma perché l’Italia ha voluto conquistare Gorizia e Trieste, il porto della quale è abbandonato dal 1918 e ancor più dal 1954? Perché ha voluto fare nulla per conservare il nome del vino Tocaj, simbolo enologico di una cultura secolare? Nulla per conservare la zona franca di Gorizia, frutto di trattato internazionale proprio come il porto franco triestino il quale, ancorché inutilizzato, rimane sempre lì? Nulla per armonizzare il regime fiscale con la Slovenia, come si è fatto in altre parti d’Italia per benzine e tabacchi?

Di tutto questo Nulla, la classe politica regionale é complice, perché è timida, presa dal timore di farsi sentire, a Roma, diversamente dai nostri rappresentanti al parlamento di Vienna, Luigi Faidutti e Giuseppe Bugatto, che nel novembre del 1918 reclamarono con impeto la libertà di autodeterminazione dei popoli del Litorale, sulla nazione di appartenenza, auspicando un referendum che, per ovvi motivi di sopraffazione, poi non si tenne mai.

Vista l’odierna e totale indifferenza dell’Italia riguardo questi territori nostri, vien da chiedersi, ma perché l’Italia non rinuncia a noi? Perché non s’inventa una scusa? Perché non racconta una palla, che non voleva, che si è sbagliata, che è stato un errore, qualsiasi cosa insomma e ci restituisca all’Austria, dove si stava bene allora e oggi si sta pure meglio?

E poi, non è affatto vero che qua, tutti si anelava all’Italia…
Gli irredentisti erano quattro gatti, al pari delle brigate rosse degli anni settanta. La loro attività fu poi enfatizzata per giustificare l’intervento bellico, utile ai produttori d’armi e agli opportunisti politici, mentre fino ad oggi, una indagine storica obiettiva, a raccontare quanto veramente è successo in queste zone, non pare proprio si sia voluta fare…

442 commenti a “Ma perchè siamo finiti in Italia se poi questa non ci vuole?”

  1. Paolo Geri ha detto:

    Lo storico triestino Carlo Schiffrer a proposito degli irredentisti li aveva deviniti “quattro gatti figli di papà”.

    E adesso fiato alle trombe. Su questo tema si potrebbe stabilire un nuovo record di intereventi. Si accettano scommesse su quando compariranno nella discussione Tito e le foibe che Diego Kuzmin si è dimenticato (?) di evocare.

  2. Paolo Geri ha detto:

    deviniti = definiti. Sorry

  3. Martina Luciani ha detto:

    Perchè invece di spendere per l’ascensore o per innalzare l’arco rosso attraverso il quale si ribadisce dove si entra e da dove si esce, non si è pensato a rifare il tetto al Sacrario? Etc etc….la Provincia almeno il gesto l’ha fatto, un inizio di cordata, mi pare…e poi parliamo di turismo storico sui luoghi della guerra

  4. capitano ha detto:

    Mai tornare indietro, neanche per prendere la rincorsa. (da Le straordinarie avventure di Penthotal)

  5. alpino ha detto:

    ma articolo post alcolico? vaneggio puro, cessi delle stazioni, caduti della 1^GM, sali e tabacchi tutti assieme allegramente! con la conclusione torniamo sotto…l’Austria..a parte che eravamo sotto l’impero Austroungarico realtà ben diversa dall’attuale “Austria” un po’ come chiedere di passare sotto la Slovenia e dire “Andiamo sotto la Jugoslavia”. Realtà dissolte che non esistono più, anacronismo puro frutto di qualche foto in bianco e nero, erba verde e buona birra..a qualcuno forse può bastare.

  6. ufo ha detto:

    Abbi pazienza, ancora un poco e tra Bossi, Papi, Draghi e Merkel riusciranno ad aggiungere un nome alla lista delle creazioni artificiali crollate. Poi si metteranno a cercare chi è che ha portato sfortuna e si accorgeranno che era meglio se stavano lontani da Miramar.

  7. dimaco ha detto:

    Mica tanto alpino.Forse la domanda dovevano farsela prima di venira qua. Che ne dici? In fondo è vero l’Italia si ricorda di sti posti (gorizia treiste ecc9 solo sotto elezioni o quando ‘è da dare la colpa a qualcun’altro per lo sfacelo economico delle nostre zone. Bada bene è solo un’osservazione oggettiva e nessuna polemica.

  8. Pieri ha detto:

    Articolo inutile di stampo populista

  9. dimaco il discolo ha detto:

    infatti per qualcuno è populista tutto quelo vhe mette in discussioe la presenza dell’italia nelle terre imperiali.

  10. effebi ha detto:

    (ANSA) – TRIESTE, 25 GEN – Il governo Monti ”ha capito e apprezzato” che la Regione Friuli Venezia Giulia ha sollevato la questione della ‘fuga’ degli automobilisti in Slovenia.

    Lo ha detto oggi il presidente della Regione, Renzo Tondo, in un Forum all’ANSA a Trieste. ”Oggi ci hanno cercato dal Governo – ha indicato Tondo – per concordare un emendamento, che sara’ fatto nella prima occasione utile, non penso nel Milleproroghe.

    Si sono resi conto che il differenziale sulla benzina e’ troppo alto, e’ una perdita per la Regione e per lo Stato”. (ANSA).

  11. gropajaco ha detto:

    beh e’ semplice. l’estremo nodrest italiano per sua attuale configurazione geografica non ha senso strategico. se durante le sbornie fascio geopolitiche i fascisti fossero riusciti ad inglobare anche marte, un senso ‘sto vostro benedetto territorio perpetuamente frignante, lo avrebbe avuto. pero’, si sa, la storia ha un certo senso dell’umorismo australiano, per cui oggi da roma vi tolgono pure i cessi delle stazioni. come se non bastasse gia’ il freddo dell’inverno che e’ piu’ freddo che a roma.

  12. Lauro ha detto:

    Si dovrebbero fare bene i conti su quanto in queste terre è arrivato tra:
    – Zona Franca
    – Fondi Gorizia e Trieste
    – Partecipazioni Statali
    – Agevolazioni per zona confinaria (pensioni, punteggi e precedenze nei concorsi, etc.)
    – Fondi nazionali ed europei per zona disagiata (obbiettivo 2 etc.)
    – Fondi europei per zona di confine (interreg, phare, etc.)
    ..e di sicuro dimentico qualcos’altro.

    E poi fare il conto di quanto poco, di tutta questa roba, siamo riusciti a mettere a frutto e perchè..

    Di sicuro, fin da prima, ci è rimasto il “lamento” che Kuzmin così bene esprime.

  13. Luigi (veneziano) ha detto:

    Traduzione del Kuzmin/pensiero in una frase:

    “Dopo cent’anni, rosico ancora abbestia”.

    L.

  14. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Effebi

    Qui Kuzmin dà il meglio di sé stesso: http://www.youtube.com/watch?v=kAdsgYo4Fhs

    soprattutto quando afferma che nel 1947 per decidere il confine dell’Italia ha prevalso la linea “tedesco-americana”, mentre la proposta sovietica voleva portare il confine “al Tagliamento”. Quando questo parla di storia, ne spara una dietro l’altra con grande naturalezza.

    L.

  15. viceversa ha detto:

    che palle… ancora qui a parlare e parlare e riparlare… ma quando vi deciderete a darvi da fare??? Sempre a stare a rivangare il passato…
    Per carità, il tema in oggetto di discussione è sempre valido ma… siamo alle solite: il mondo va avanti (o fa finta di andare, ma questo è un altro discorso…) e Gorizia sta ferma.
    CARO KUZMIN MENO CIACOLE E PIU’ FRITOLE!!
    Cordiali saluti

  16. capitano ha detto:

    Come rimpiangere le pitture rupestri perchè il computer ha rimpiazzato le macchine da scrivere.

  17. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @ 1 PAOLO GERI – se i fara’ l’Oscar de quei
    che fa parlar i spiriti te ciapi tutte le nominations .
    Ara come che i xe saltai fora i ” se ci sei batti un colpo” all’unisono tuti insieme altro che “ghost”……….. 🙂

  18. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @@@@ VARI – TITO DIXIT

    … OD SOČE DO VLADIVOSTOKA SVE JE NAŠE…..

  19. ufo ha detto:

    Ma xe solo un caso che sta solita tittera de rivangar el pasato la vien fora in questo filon, ma stranamente no in quel altro?

  20. dimaco ha detto:

    ma come mai questo thread che dovessi ciapar fogoxe cussi spento? mi pensavo de andar a maganr tornar e trvar come minimo 100 comenti.

  21. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @21 DIMACO – ocio,ocio xe un fiamifero svedese

    quei ” spetime un poco ” …………..

  22. effebi ha detto:

    perchè la jugo ha vuuto la slovenia se gli sloveni non volevano la jugo ?

    …a proposito xe fato sto governo o ancora cincischiemo ?

  23. effebi ha detto:

    go capì… ČinČiskijemo…

  24. alpino ha detto:

    Dimaco…te lo ga letto ben sto articolo? ga ciapà una roba X el sacrario mal concio, ghe ga montà su in freta e furia na storiela tanto per giustificar un po de solita Austria e lo ga butà in pasto al popolo, pensando che i se sbrani a son de commenti..ma in realtà xe na storiela che no sta in pie..

  25. dimaco ha detto:

    alpino no xe un articolo, xe una letera de Kuzmina al Picolo de due setimane fa. Definirla un’articolo me par piutosto esagerà.

  26. effebi ha detto:

    alora…
    kuzmi nel passato gaveva inserido un post sulla rotonda de mossa (20 commenti) e un su vagonadedekakka sul italia (700 commenti)

    dovemo porse delle domande sulla scelta de questo argomento !? 🙂

    (desso semo za a 26….)

  27. dimaco ha detto:

    oltretuto alpino, a nisun ghe ciava più niente de quei monumenti che i xe stadi fadi solo per farghe creder al gente de ste parti(che no ghe fregava niente del italia) de ver vinto una guera mondial. ma le robe le xe diverse. anca i sasi del sabotin lo sa. Se qua fosi stada yugo(magari) dopo el 54 te sa marmo per farghe il monumento a tito ghe ghe se cavava fora da quel silos a oslavia.

  28. dimaco ha detto:

    Oslavje scusa sbaia el toponimo.

  29. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @@@ Non so se il Sig. Kuzmin legge questi post
    in caso ci sono inesatezze in quello che riporta : Sir W. Churchill non parlò della Cortina di ferro a Yalta per un solo motivo ;
    la guerra non era finita. Il discorso si riferisce ad una sua visita negli USA nel 1946
    assieme al Presidente Truman e fece un discorso al Westminster College in Missouri dopo aver ricevuto una Laurea ad Honorem .
    .. he warns of the threat of Communism ” From Stettin in the Baltic to Trieste in Adriatic,an iron courtain has descended across the Continent.Behind that line lie all the capitals of the ancient states of Central and Eastern Europe…….

  30. effebi ha detto:

    dai, ve riciclo gli “interventi standard”

    1Tergestin25 ottobre 2011, 09:34Sante parole.
    Xe poco cossa comentar: d’altra parte Mario Stocca, ex irredentista da giovane, xe diventado all’epoca del TLT un leader indipendentista proprio perche’ anca lu’ se gaveva ricredu’.
    Cussi’ la xe andada…

  31. effebi ha detto:

    bora.ricic.la.da 🙂

  32. sfsn ha detto:

    Kuzmin riporta dele imprecisioni, ma finalmente qualchedun che scrivi quel che per 60 ani nissun ga podu’ (o volu’) scriver! Con bona pase de tuti i alpini, effebi, lojze e nazionalisti vari.

  33. alpino ha detto:

    gia gia..bon da sfsn te ga solo de spetar un pochi de giorni dopo riva la giornata dela memoria dei esuli e delle foibe e te poderà dar sfogo a tutte le tue pulsioni recondite..gappi ancora un pel de pazienza

  34. alpino ha detto:

    comunque al di la delle batude xe poco cossa dir..xe un per de mesi che Bora.la xe sottotono..come articoli e commenti.

  35. viceversa ha detto:

    … e 34!! dai che il numero va su…
    ah ah che banalità! A prop. bravo il ns. alpin che el ga centrado il punto col suo @25!
    ciò, ma se ancora qua a pindolarve su sta aria frita??
    ‘Demo vanti che il sol magna le ore!!

  36. aldo ha detto:

    Premendo più o meno gli stessi pulsanti, l’altra volta il post Kuzmin ha totalizzato 703 commenti. Stavolta saranno di più o di meno?
    Sono aperte le scommesse…

    P.S: sospetto che Giulietta Sanlorge sia lo pseudonimo di Kuzmin quando scrive sul Quel dela Quela, senza farsi mai mancare la nostalgia per l’A

  37. alpino ha detto:

    fioi scossa di terremoto bella forte qui a Padova!!!

  38. viceversa ha detto:

    @alpin – si go sentì, te ga notizie mejo de ansa o rai news?

  39. alpino ha detto:

    Comunicazione Protezione Civile
    Le località prossime all’epicentro sono Corniglio, Berceto, Monchio delle Corti e Palanzano.
    Sono in corso le verifiche della Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile rispetto a eventuali danni a persone e/o cose.
    Secondo i rilievi registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento sismico è stato registrato alle ore 15.53 con magnitudo di 5.4.

  40. effebi ha detto:

    …e quindi arrivo al punto di citare me stesso (bora.ricic.la.da):

    2effebi25 ottobre 2011, 09:48diego kuzmin è italiano ?
    3effebi25 ottobre 2011, 09:52Tergestin sei italiano, ti senti italiano o ti auguri che trieste si stacchi dall’italia ?
    4effebi25 ottobre 2011, 09:53sarà tempo che anche bora.la dichiari la sua “tendenza”
    è un bora che soffia per separare trieste dall’italia !?

  41. ufo ha detto:

    Qualchedun per piazer el ghe rispondi a sto omo, che povereto xe un sei mesi che parla de solo.

  42. effebi ha detto:

    (bora.ricic.la.da)

    go trovado anche chi che me rispaondi:

    46ufo25 ottobre 2011, 13:37Ufo presente!
    In che colona me meto, effebi? Te sa, noi istriani semo tuti iusto un poco misiadi e – confesso – la pizza xe la mia pietanza preferida. Basta per la patente, o ghe vol far scola guida, teoria e pratica? E quanto punti xe el bonus cola tua patente? Che se xe meno de venti no merita tanto, xe de meio in giro.

  43. ufo ha detto:

    Talianissimo e istrianissimo ufo continua eser presente, son extraterestre serio mi, ma no volevo eser sempre mi a risponderte. Perchè va finir che me ricordo che dopo no te ga mai voludo dirme chi che iera quel tuo amico che girava per zità vestì de carneval, oramai do ani fa. Gavevo una storiela de contar su de lui…

  44. capitano ha detto:

    “La tua patria? Ignoro sotto quale latitudine essa sia situata”

    http://lestanzeletterarie.blogspot.com/2012/01/umberto-galimberti-e-lo-s-traniero.html

  45. dimaco il discolo ha detto:

    ufo, ga smeso de cior le medisinee deso el parla con la sua ombra. no xe bel de veder ma coss te vol? A quei come lui toca dirghe “si” e basta che magari la finissi li.

  46. effebi ha detto:

    …peta che zerco me par che gosalvado un per de maja che ghe da per le man a un discolo….

    ahi ahi ahi… pomatina !?

    bora.ricic.la.da

  47. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @@@ KUZMIN – fazemo contento Fox-trot Bravo,
    me son guarda’ de novo el iutube de Kuzmin
    el ga dito un altra inesateza , che la bandiera Bianca/Rossa/Blu’ ga origine dala Rivoluzion Francese.Purtropo no xe cussì.
    I Colori xe stadi decisi dopo el congreso panslavo del 1848 ciolendo i colori de la Grande Madre Russia e lassando che ogni nazionalita’ li meti come che i voleva.La prima nave che ga dopra’ el tricolor orizontale xe stada una nave Croata Fluviale ” SLOGA”nel 1869 vizin de la bandiera A.U. de proprieta della Savsko-kipsko
    prima della fine de la prima guera el tricolor orizontale come bandiera de provincia
    lo gaveva Croazia R/BI/B, Krain (ora Slovenia)BI/B/R,Russia BI/B/R, Serbia R/B/BI, Montenegro R/B/BI el blu jera ‘ssai piu scuro. Quando la Viribus Unitis vien afondata el 1 Nov. no jera piu’ una nave Austriaca perke’la gaveva cambia bandiera el 30 Otobre e la gaveva tira’ su la bandiera Croata e la se ciamava Jugoslavia,questo se pol trovar nel libro “Zlomljeno Sidro” scrito dal cap.di fregata Mirko Pleiweiss e dela testimonianza del cap.Joze Pretnar ke jera a bordo a Pola e ke parla anke de bandiere.
    Sior Kuzmin anke se condivido diverse rove sta piu’ atento ke se no ocio !!!!

  48. Mauricets ha detto:

    una domanda a tutti:
    questa frase recita:

    “per infine annettere un territorio popolato da 350 mila abitanti, dei quali due terzi nemmeno erano italiani, ma sloveni”

    di che territorio esattamente si tratta?

    e possibile saperlo?

  49. Mauricets ha detto:

    perchè a me risulta che tali territori erano abitati anche da:

    tedeschi
    austriaci
    croati
    serbi
    ungheresi
    romeni
    e alri.

    un articolo retorico e nazionalista.

    nazionalismo sloveno.

  50. Mauricets ha detto:

    l’effetto del nazionalista di J.J. comincia gia a fare proseliti prima di avere il governo in pugno.

  51. Mauricets ha detto:

    il nazionalismo fa SCHIFO!

  52. Tergestin ha detto:

    Solo dal titolo se podessi scriver un libro e ghe ne xe diversi che pol dar parzialmente dele spiegazioni alquanto soddisfacenti.

    El punto xe che per l’Italia, Trieste xe una specie de medaia, un simbolo de quel che ga sempre voludo far senza gaverne i mezzi: imperialismo. Sull’imperialismo italian gira tutt’ora in mezo mondo barzellette.
    Pero’ a TS l’operazion sembra sia riuscida molto meio che ovunque, con la trasformazion totale de quel che iera el spirito dela cita’: laica, multireligiosa, intellettuale, plurilinguistica, con una classe popolare unida, una borghesia dinamica, un’aristocrazia colta e un’economia vulcanica.
    E podessi andar vanti, ma sconfineria ulteriormente in orgogli campanilistici che a volte xe anca el caso de frenar.

    Ogi semo, per voler (e guadagno) de alcuni, tuto el contrario de queste carateristiche che go elencado. E chi vol se gira dall’altra parte e va drio ale ciacole dell’altare della patria, dele bandiere che sventola, dei santi, dei eroi e solita papardela.

    Chi ga senso critico, magari se chiedi “Cossa ghe xe drio tuto questo? Qualcossa che no bati me par che ghe sia…”. La’ se inizia a farse domande. E con un poca de pazienza, logica e qualche lettura, certi tochi inizia a quadrar.

  53. Tergestin ha detto:

    Comunque, zonto una picia robeta scontada, ma che tanto banale, nela cita’ dove se intitola vie e piazze a certi figuri no xe: da che mondo xe mondo, nissun fa le guerre “per amor di patria”. Le guere se fa per guadagni.

  54. Mauricets ha detto:

    Tergestin

    e per la slovenia cosa è?

    e ora di finirla anche con il nazionalismo sloveno.
    palese nelle prime righe di questo articolo.

    Trieste NON E’, NON ERA e MAI SARA’ SLOVENA!!!!

    Trieste è dei triesti e basta!!!!!!!!!!!!

    Nemmeno l’imperatore aveva titoli nobiliari per trieste, ma un semplice: “signore di trieste”!!!

  55. Mauricets ha detto:

    W TRIESTE!!!!!

    contro ogni nazionalismo!!!!!!!!!!!!!!!

  56. ufo ha detto:

    Quà xe come coi fioi in asilo, no te ga ancora finido de tirar zò quel che xe salido sula finestra perchè vol far superman che subito un altro parti in direzion dela presa de corente cole forbise a punta e l’aria convinta…

    El teritorio xe la Primorska, e chi che ghe abitava te lo trovi qua nel Volkszählung, senza bisoni de scenegiate

  57. Mauricets ha detto:

    dove sono:
    gli ungheresi,
    i croati,
    i greci,
    i tedeschi
    gli ebrei,
    gli austriaci,
    i misti.

    un articolo dal sapore nazionalista.

  58. Mauricets ha detto:

    Primorska?

    territori dell’impero.

    dove le componenti nazionali erano molteplici.
    e gli solveni erano solo una delle tante componenti.

    non certo maggioranza relativa.

  59. ufo ha detto:

    Volkszählung vol dir censimento; va, leggi e te gaverà la risposta ale tue domande, abitato per abitato.

  60. Mauricets ha detto:

    La popolazione della Venezia Giulia e Zara
    Censimento austriaco del 1900: Italiani 359.104 42.72%
    Slavi 401.454 47,76%
    Altri (1) 79.973 9,52%

    cioè tutti, dai serbi ai croati ai sloveni.

  61. oslauc ha detto:

    Per quel che riguarda Oslavia, non xe solo i tetto che cadi a tochi, l’orario aperture non se sa qual xe, deplian all’interno che gavrà minimo 35 anni, per non parlar dei altri cippi in giro per Oslavje.
    Giusto per veder come xe sta ridotto il paese di Oslavia durante la prima guerra mondiale: http://oslavia.wordpress.com/2012/01/15/oslavia1916/

    Poi giusto così: impero asburgico a gorizia dal 1509 fino al 1918, italia dal 1918 ad oggi.
    Se la politica non ne i caga, perchè non prendiamo l’esempio del Trentino Alto Adige, dove si fanno rispettare e becca una barca de euri??? Semplice il gorizian xe un omo senza palle!!! l’importante xe dormir la sera e la mattina escalmar al bar: no se pol….

    cmq: viva l’A e l’po bon xe questo il moto triestin, che la vadi ben che la vadi mal, sempre allegri mai in passion viva l’A e l’po bon
    mitica canzon:-)

    ps: vincere e vinceremo&naš tito: ma andè a remengo, semo nel 2012…

  62. Mario ha detto:

    CENSIMENTO ITALIANI,SLOVENI,ECC DEL 1910:
    http://www.kozina.com/premik/1910.htm

  63. matteo ha detto:

    deso 4 gati rispondi sempre cuei, rosica

    de facto gaveva ragion quel tizio co iredentismo adriatico, de facto mi voio austria, de facto i taliani xe ocupatori de tera mai stata ialiana

  64. Luigi (veneziano) ha detto:

    Ecco un altro che rosica abbestia.

    L.

  65. Sandi Stark ha detto:

    @ 48 Capitano, a mi me risulta che se ciamava regno SHS e che “Yugoslavia” se gavessi doprà 4-5 anni dopo. El Comitato de Agram se ciamava dei “slavi del sud”, ma no i andava tropo d’accordo coi Serbi, no iera ancora ciaro se far l’annession al Regno de Serbia o far diversamente.

    I sloveni del Comitato iera convinti che restassi tutto tra lori e i croati. La dichiarazion de Trumbic e soci xe dell’estate del 1917, appena nel tardo autunno i nostri alleati gnochi osservava che a Krainberg la gente no li amava tanto.

    Ma i soldai sloveni croati e serbi, no gaveva avù la minima esitaziòn in occasion de l’avanzata de Kobarid-Karsfreit, come no i gaveva avù prima nelle 11 battaglie de la Socia.

    Anche i Kaiserjäger e i Kaiserschützen de Trento e Rovereto, no gaveva avù esitazioni quando el secondo giorno de l’attacco, i gaveva ciapà i monti intorno del Passo Tanamea. Sembra che i andassi all’attacco disendo “A morte i taliani”, cussì proprio come che te la legi, stessa grafia. No so dirte se anche lori doprava i termini “pignate”, “cif” eccetera.

    Iera anche triestini, che i fazeva de interpreti. No so dirte de che reparti che i iera, le cronache parla del “simpatico uficial” e del “cordiale triestin” a Povoletto, a Mortegliano e in altri posti non citadi.

    El comando del controspionaggio iera stà a Trieste fin al 1915, e ne la clapa de quei che gaveva afondà la Benedetto Brin e la Leonardo da Vinci, iera almeno due triestini. Purtroppo, Ronge iera una persona riservata e no el ga mai fatto i nomi. Altrimenti, noi podessi celebràr la memoria de ‘sti due valorsi eroi triestini, che tanto gaveva fato per sparagnarne la camorra, la miseria, i lutti, el squalòr, e la prepotenza de ‘sti ignornati che nel 1918 i domandava i nomi de le strade:

    “Come, xe scritto in italian, no la sa legger?”

    “Si certo, sappiamo leggere, cosa crede? Solo che abbiamo gli occhi arrossati da questa maledetta borra, ci vanno dentro le sc’covazze, non siamo abbituati!”

    Iera triestin anche un povero mulo che, congedà dal 97°, el iera andà ne la gendarmeria. El iera finì a Kobarid, el gaveva sposà una mula de là. Quando iera rivài i ‘talijani, el iera in soffita nel local del suocero. I ‘talijani gaveva pensà ben de far una mensa militare, e lui sempre su, nascosto in sofita. Fin che i lo ga trapà dopo 2-3 settimane. Fucilà perchè avendo scoltà i discorsi, el iera una spia.

    Sempre a Kobarid, l’ufizial ‘talijan che comandava, el gaveva messo su un casin. Per lui personalmente, el gaveva due sorele de 17 anni. Oltre che far bater le mule, el scatava foto pornografiche che el rivendeva. L’altro casin famoso, iera uno de Cividal; dove andava i portaordini perchè i trovava i uficiai, prima che andando in giro per le trincee.

  66. Luigi (veneziano) ha detto:

    Questo è il principe dei rosiconi. Anzi: il re e imperatore, incontrastato.

    L.

  67. Fiora ha detto:

    ma sti ‘Taliani a parte “rosicare” “hop hop” e un altro per de consimili amenità no i ghe imparava a dir altro DE PERSONALE ai fioi?!
    🙂
    dopo per forza che i foresti ne da de mussi!

  68. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Fiora

    In effetti un consiglio da dare ce l’ho.

    Premessa: queste continue lagne che sento da parte di alcuni delle vostre parti sono incredibilmente simili alle lagne di Alberto Sordi: “A me m’ha rovinato la guera!”.

    Io apprezzo molto chi lavora per raggiungere i propri fini in modo nuovo, adatto ai tempi. Ma parlare di novità a chi ancora adesso fa la lacrimuccia per Franz Joseph, e come parlare di cellulari con un cavernicolo.

    Ecco quindi il mio consiglio: trovate il modo di secessionare democraticamente dall’Italia e andate con chi preferite. Secondo consiglio: evitate – ve ne prego – di usare espressioni razziste “alla Sandi Stark”: il terrone che non capisce una beata fava, l’italiano perennemente mafioso o camorrista… tutte queste menate fanno apparire quel che potrebbe avere un senso (la secessione dall’Italia) come un problema psicanalitico di chi lo propone in questi termini. Una sorta di razzismo fuori tempo massimo, e per di più sommamente idiota.

    Ecco qua.

    Luigi (veneziano)

  69. Sandi Stark ha detto:

    Caro architetto, risponder alla sua domanda xe complicato, perchè bisognassi domandarghe all’Italia, che nelle sue Istituzioni ne risondessi “perchè siete sacro ed intangible suolo statale”, e nella sua gente ne varassi come dei coffe:

    “Come se pol dubitàr de far parte de l’Italia? Tutta quela gente che ga dà la vita, ierimo schiavi dello straniero, ve gavemo liberà, Heidi zogava co’ le caprette, i fratelli Grimm iera sbarcai a Crotone per contar fiabe…”

    e se uno disi qualcossa, el xe leghista.

    Mi ghe sugerisso una riflession. El litoral sarà composto da circa 450 mila persone, comprea la Kanalthal.

    L’occupazion media italiana xe del 56%, qua sarà un poco de più ma lassemo perder, l’arrotondamento per difetto xe a sfavor de lla tesi.

    56% de 450 mila, xe 252 mila persone.

    Se la fa un pochi de calcoli, la scoprirà che lo Stato ciapa 4-5 miliardi de euro in tasse dalle persone.

    Saria anche le banche dati fiscali coi dati esatti, ma xe difficilissmo trovarle.

    La provi a zontarghe le tasse delle imprese, la cifra podessi raddoppiar.

    La pensi a tutto el PIL de ‘sti territori, anche questo difficile de trovar (calcolà sui consumi), ma xe un per de decine de miliardi. La ghe calcoli el 21% de IVA, salta fora altri 4-5 miliardi de euri.

    Dopo saria le accise su benzina e spagnoleti, le carte de bollo, i dazi, i mille accidenti che i se ga sognà.

    Facile che rivemo a un “incasso” de qualche decina de miliardi de euro. Ma i ga anche le spese poveri, la ghe cavi el costo dei dipendenti statali, de la Puglia, dei Caramba eccetera, e quel che el CIPE stanzia come investimenti, cioè zero o poco più.

    Morale, per lori xe un affaròn tignirne.

    E cussì, non ne resta che zumbarseli avanti.

    Col salario medio che xe de € 14.700 quando in Germania el xe de € 22.583, la benzina che costa € 1,72 contro € 1,55, co’ le tasse per cittadin, che xe de € 7.350 contro € 6.919.

    Ma come, in Germania la vita costa meno che in Italia, i stipendi xe alti più del doppio, e la gente paga meno tasse che in Italia?

    Sissignore, xe proprio cussì.

    Xe per questo che i ne tien anche se, come la disi lei “non ci vogliono”. No xe vero che no i ne vol, i ne vol tantissimo!

  70. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Fiora

    Vedi che volevo dire? Viene fuori il Sandi Stark a sparar fuori i suoi soliti numeri
    Vuoi un esempio: secondo lui, il “litorale” con 450.000 abitanti ha un PIL di circa 20 miliardi di Euro, e su tutto il PIL ci sarebbe l’IVa al 21%! Questo è fuori come un pergolo: non ha la minima idea di cosa sia l’IVA e su cosa si applichi. Nei suoi calcoli l’IVA si pagherebbe – per esempio – sugli stipendi dei dipendenti pubblici!

    Ma ancor di più: il PIL dell’intero Friuli – Venezia Giulia è pari a 27 miliardi di Euro, e secondo questo GENIO della finanza, 20 su 27 miliardi si farebbero qui! 20 miliardi di Euro, sui quali si pagherebbero – secondo Stark – 5 miliardi di tasse sulle persone, altri 5 sulle imprese, 5 miliardi di Euro di IVA, per cui il 75% dei fantomatici 20 miliardi andrebbero via in tasse (e non ci sono nemmeno i contributi dentro)!

    Lo dicevo io: parlare di REALTA’ con certa gente, è come parlare di cellulari con un cavernicolo…

    L.

  71. aldo ha detto:

    Non mi ritrovo in questo modernismo che pongono al centro dell’attenzione fatti recenti come la prima guerra mondiale, con la caduta dell’Impero Asburgico e il conseguente problema di riportare Trieste nella situazione pre-1918…

    …dimenticando il conflitto del 1368-1370, quando la Repubblica di Venezia, realtà esistente di fatto ma priva di legittimazione divina, aggredì la città di Trieste, retta da un governo legittimato da Dio, essendo stata trasmessa tale legittimità nel 1295 dal Vescovo Brissa de Toppo per ducento pezzi d’argento…

    …allora giunse in soccorso di Trieste il legittimo Arciduca d’Austria Leopoldo III degli Asburgo (che sempre siano benedetti!) che strinse alleanza con il Patriarca d’Aquileia, unendo le forze con legittimazione divina contro le forze dei mercanti veneziani, armate dal denaro, sterco del demonio…

    …ma purtroppo il male prevalse e le forze veneziane vinsero la battaglia sotto le mura di Trieste e occuparono la città.

    Prima di occuparci di faccende recenti, come la prima guerra mondiale, possiamo dimenticare che nessun risarcimento è mai venuto da Venezia per quell’aggressione del 1368-70 e che i nostri rappresentanti nulla fanno per ottenere quanto ci spetta?

  72. dino sauro ha detto:

    non sono d’accordo. bisogna assolutamente trovare il modo per fermare la deriva dei continenti. e’ da li’ che nascono tutti i problemi. poi si trattera’, con calma, di ripristinare la pangea e di ristabilire la legittima sovranita’ dei dinosauri su tutte le terre emerse.

  73. bonalama ha detto:

    scusime @74 te rivi tardi, semo za in piena gerontrocrazia, no ne servi altri sauri

  74. Roberto ha detto:

    8 aprile 1915

    L’ Italia fa conoscere all’ Austria-Ungheria
    LE SUE CONDIZIONI
    “PER EVITARE LA GUERRA”

    Le condizioni sono queste:
    Art. I.- L’ Austria-Ungheria cede all’Italia il Trentino coi confini che ebbe il regno italico nel 1811, cioè dopo il trattato di Parigi del 28 febbraio 1810.
    Art. II.- Si procede ad una correzione a favore dell’ Italia del suo confine orientale, restando comprese nel territorio ceduto le città di Gradisca e di Gorizia. Da Troghofel il confine nuovo si stacca dall’ attuale, volgendo ad oriente fino al Osternig e di là scende dalle Carniche fino a Saifniz. Indi pel contrafforte tra Seisera e Schliza sale a Wirschberg e poi torna a seguire il confine attuale fino alla sella di Nevea, per scendere dalle falde del Rombone fino all’ Isonzo, passando ad oriente di Plezzo. Segue poi la linea dell’ Isonzo fino a Tolmino, dove abbandona l’ Isonzo per seguire una linea più orientale la quale, passando ad est dell’ altipiano Pregona-Planina e seguendo il solco del Chiapovano, scende ad oriente di Gorizia ed attraverso il carso di Comen termina al mare tra Monfalcone e Trieste, nella prossimità di Nabresina.
    Art. III.- La città di Trieste ed il suo territorio che verrà esteso al nord fino a comprendere Nabresina, in modo da confinare con la nuova frontiera italiana (art II) e al sud tanto da comprendere gli attuali distretti giudiziari di Capodistria e Pirano, saranno costituiti in uno Stato autonomo e indipendente nei riguardi politici, internazionali, militari, legislativi, finanziari e amministrativi, rinunziando l’ Austria-Ungheria ad ogni sovranita su di esso. Dovrà restare porto franco. Non vi potranno entrare milizie nè austroungariche nè italiane. Esso si assumerà una quota parte dell’ attuale Debito Pubblico austriaco in ragione della sua popolazione.
    Il 16 aprile 1915 l’ Austria-Ungheria dichiara le richieste italiane in parte inacettabili. Vienna considera Trieste come il polmone dell’ Impero e, piuttosto di cederla, andrebbe incontro alla guerra con l’ Italia. Il 21 aprile, invece, in seguito alle pressioni dell’ Inghilterra e della Francia, la Russia al fine consente di dare all’ Italia buona parte della Dalmazia. L’ Intesa ha così accettato quasi tutte le condizione poste dall’ Italia. Non è che abbia una grande opinione dell’ efficienza dell’ esercito italiano: ritiene anzi, che “ la qualità delle truppe italiane non è all’ altezza delle altre “. Ma……
    “ come numero esse salgono molto in su: almeno ottocentomila”, per cui “ occorrerebbero almeno seicentomila austro-ungheresi-tedeschi per operare contro di esse “ Il tempo corre “ necessariamente a vantaggio dell’ Intesa, tanto men preparata allo scoppio delle ostilità, ma tanto più ricca di uomini e mezzi”

  75. dino sauro ha detto:

    @75 noi sauri siamo gli unici legittimati ad esecitare il potere: ci e’ stato affidato direttamente da dio, quello vero, non le patacche che abbiamo rifilato a voi umani.

  76. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @@@@ KUZMIN – Hai sbaglito anche la linea di confine.
    I termini del contendere sono state prima le frontiere del 1866,del 1920 della linea Wilson e della Linea Morgan poi abbandonate e si sono prese in discussione le linee di frontiera proposte da :
    1) Jugoslavia ( la piu’ sfavorevole all’Italia
    adirittura più a Ovest el 1866)
    2) Sovietica( seguiva l’Isonzo,Cormons,Cividale,Attimis e finiva ad Ovest di Pontebba circa)
    3)La Gran Bretagna che partiva da Marzana (est di Pola )e più o meno si inseriva vicino a Visinada e si insweriva nell’attuale confine
    4) Stati Uniti partiva da Fianona (Plomin)
    e si inseriva nel confine proposto dagli Inglesi
    5)La Francese che partiva dal Quieto e seguiva quella che poi divento’ la Frontiera del TLT diviso a sua volta in Zona “A” e “B”
    per proseguire in quella che e’ l’attuale frontiera.
    Per restare neutri le suggerisco di leggersi ” Le Conflit de Trieste 1943-1954 di Jean Baptiste Duroselle Prof a la Sorbonnne Etudes de Cas de Conflits Internationaux , in Francese , testo che e’ la Bibbia per chi si laurea in Scienze Politiche corredto da una decina di carte geografiche , distribuzione etnica,censimenti, valutazioni delle elezioni, distribuzione dei vioti per zone della citta. Guiornali,liste autonome,indipendenti etc.
    Kuzmin ,fa come che disi i Americani “double check the infos”

  77. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @@@@ VARI – a parte de parlar dei massimi sistemi, piu’ o meno una grande magioranza se gà sentì el senso del corpo estraneo quando se parla de Italia. Sto qua ,Mr. Gore nostran (Monti dalle mani adunche come un personaggio di Dickens))ne ga spiegà che i poveri, i taxi e farmacie salva banche e stato, credo che Gesù in fato de miracoli jera un mago che podeva imbarcarse su una nave de crociera ,tanto per star in tema ,su una Costa che porta pensionati in giro d’inverno .
    E dopo ve meravilglie’ che un no vol sentirse ‘talian o vol la secession, xe lori i primi che la provoca.

  78. isabella ha detto:

    Chi disprezza l’Italia se ne può anche andare.

  79. isabella ha detto:

    oh ecco 😀 un po’ de pulizia.

  80. aldo ha detto:

    @74-76

    Caro Dino Sauro,
    forse ti sfugge che il diritto dinastico degli Asburgo precede il vostro, in quanto gli Asburgo sono Rettiliani…

    …come documentato da David Icke nel libro Il segreto più nascosto:
    “Conosco personalmente una Gran Sacerdotessa che ha officiato in rituali satanici del più alto livello , e ha visto coi i suoi occhi gli Asburgo di oggi cambiare forma in Rettiliani durante il rituale”…

    …come rivelato da Icke, sono composte da Rettiliani le dinastie legate alla Chiesa Cattolica, a sua volta controllata dalla Massoneria e questa da altre società segrete, tutte in mano a Rettiliani sotto sembianze umane, grazie al loro potere di cambiare forma perchè…

    …sono i Rettiliani che hanno creato l’uomo mescolando il loro DNA con quello delle scimmie più evolute, anche se…

    …esistevano su Alpha Draconis ben prima di voi dinosauri sulla Terra e quindi il loro diritto dinastico di governare Trieste, sotto forma di Asburgo, è precedente al vostro.

  81. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @ 66 SANDI STARK – Rispondo per la ” Viribus Unitis ” il 31 Ottobre 1918 alle 16.45 fu ammainata la Bandiera di guerra della I.R.Marina Austro Ungarica con una cerimonia in cui l’Imperatore Carlo libero’ dal giuramento di fedelta’ tutti gli ufficiali della Marina e dell’esercito.Tutte le navi furono consegnate al consiglio nazionale dei Sloveni,Croati e Serbi insediati a Zagabria.
    Ti riporto il testo in Tedesco: Protokoll Pola am 31 Oktober 1918 Gegen 16.45 Uhr erfolgte schliesslich auf SMS VIRIBUS UNITIS die Kommando uebergabe und die kuk Kriegsflagge ging zum letzen Mal nieder…..
    uebernahm Fregattenkapitaen Koch,unter gleichzeitiger Ernennung zum jugoslawischen Kontreadmiral,das Kommando der Flotte und um 5 Uhr p.m. wurde die alte Flagge eingeholt und die slawische Flagge gehisst. Eine feierlicher Akt konnte dieses geschichtliche Ereignis nicht genannt werden. Kontreadmiral Horthy hatte sich scon vorher ans land begeben.

  82. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @80 ISABELLA – Perche’ devo andare via ,la mia famiglia e’ qui dal 1576.
    Perche’ devo essere contento di un paese che pagate le tasse non posso essere libero di fare quello che voglio dei miei soldi guadagnati onestamente e spenderli dove ,come e quando voglio ????
    Questo ha un solo significato, hanno dichiarato la loro incapacita’ di controllare il territorio.
    Neanche nella piu’ becera nazione del mondo nè
    nella ex Unione Sovietica e’ successo questo.
    Se mi dai una spiegazione accettabile giuro che scrivo 100 volte W l’Italia .

  83. dino sauro ha detto:

    @82

    buaah, i rettiliani! david icke e’ un laido etilista. ormai a questa storia ci credono solo quelli del movimento5stelle.

    http://www.meetup.com/beppegrillo-69/messages/boards/thread/3647074?thread=3647074

  84. aldo ha detto:

    Voi Dinosauri siete in conflitto d’interessi…

    …volete far passare i Rettiliani per una favola allo scopo di riprendervi il diritto dinastico su Trieste, ma…

    …al di là delle divergenze è importante discutere andando alla vera radice dei problemi e non…

    …farsi coinvolgere dall’attualità come la prima guerra mondiale, il ritorno sotto l’Austria, ecc.

  85. dino sauro ha detto:

    @aldo

    ma e’ chiaro che david icke ha messo in giro questa storia dei rettiliani per conto di otto von habsburgh. e’ stato un tentativo anche piuttosto puerile, da parte di quest’ ultimo, di ritrovare una qualche legittimita’, visto il discredito che e’ caduto sulla chiesa a causa dello scandalo dei preti pedofili.

    ma queste sono quisquilie. il ritrovamento al villaggio del pescatore la dice lunga su chi siano i veri autoctoni, in queste terre.

  86. dimaco il discolo ha detto:

    e i atlantidei? queli no conta niente?

  87. isabella ha detto:

    @84 Giampaolo non era mica riferito a te, bensì a chi aveva scritto un post di gran disprezzo nei confronti dell’Italia (è stato quasi subito cancellato).

  88. aldo ha detto:

    Giuliano:- mama Itala me dà poca merenda, voio tornar de nonno Franz

    Rettiliano: – ma nonno Franz xe morto…te posso mandar de zia Europa

    Giuliano:- cossa…de zia Europa, in collegio?

  89. effebi ha detto:

    Slovenia, Jansa nominato premier
    Il leader conservatore è tornato al governo nonostante la sconfitta elettorale

    LUBIANA – In Slovenia il leader conservatore Janez Jansa, dopo quasi quattro anni all’opposizione, è tornato alla guida del governo, nonostante la sconfitta elettorale subita nelle legislative anticipate del 4 dicembre scorso. La nomina a primo ministro è stata approvata oggi dal parlamento di Lubiana, con il voto favorevole di 51 dei 90 deputati che compongono l’Assemblea.
    Presentando il programma del suo futuro governo, il primo ministro incaricato – che è leader del centro-destra e capo del Partito democratico sloveno – ha affermato che la situazione economica in Slovenia «non è drammatica, ma è seria», ricordando che negli ultimi mesi il Paese ha visto declassare per due volte il proprio debito sovrano da parte delle agenzie di rating, «fatto che limita le nostre possibilità per ulteriori indebitamenti».
    Per questo Jansa ha annunciato forti tagli e risparmi nel settore pubblico, spiegando «che i prossimi mesi saranno cruciali per evitare che il Paese si trovi in una situazione simile alla Grecia» Jansa, che ha ora un mese di tempo per presentare i ministri, ha annunciato tuttavia che sarà in grado di presentare la lista già il 10 febbraio, con un nuovo voto di fiducia del parlamento.

    mmm 51 su 90… pochetti… basterà ?

  90. effebi ha detto:

    kuzmin… ma perchè gli sloveni son finiti nella jugoslavia se poi non la volevano ?

  91. effebi ha detto:

    ah si, piccolo dettaglio…

    Jansa…la sua candidatura è stata presentata non dal Presidente della Repubblica – che vorrebbe attendere l’esito di un processo per corruzione che vede imputato Jansa – ma dai deputati della sua coalizione, procedimento alternativo permesso dalla Costituzione.

  92. Sandi Stark ha detto:

    Son d’accordo con Isabella, chi no ghe piasi l’Italia pol anche emigrar e andar via. Basta che no i vegni qua: se i diventa “magioranza” i ne ciava un’altra volta.

    @83 Capitano, forsi me son perso qualcossa, come mai te me scrivi de la Viribus Unitis?

    A proposito, te sa perchè i la gaveva afondada a guera finida?

    Noi stroligavimo che i voleva afondarne una nave in più per refàr le figuraze o che i voleva farghe dispetto ai Yughi.

    Inveze la spiegazion xe assai più semplice, el premio di affondamento iera de 1 milion e 3oo mila lire, come dir 3 miliardi e mezzo de euri de adesso:

    http://www.marina.difesa.it/documentazione/editoria/bollettino/Documents/201103_marzo/Moro.pdf

    E legite ben la storia, de come che altri ufiziai fazeva ricorsi per dir che i gaveva iutà l’azion e de come i papaveri de la Regima Marina voleva metter in torta a tutti i costi el pare de Galeazzo Ciano.

    Te ga capì come mai i ga imbastì quela sceneggiata che i ga tirà avanti per decenni, che poveri quei de la Regima Marina…. che iera i unici che no saveva che la flotta iera passada de màn?

  93. Fiora ha detto:

    del “perché siamo finiti in Italia” come leggo vi sono perlomeno due opinioni differenti, suffragate da testimonianze storiche inoppugnabili, la rilettura delle quali forse risente dell’ETNIA ( e diciamola sta parola e senza le connotazioni che qualcuno insiste a vederci!).
    quanto ai fattarelli di ordinaria corruzione e/o vigliaccheria correlati, mi appaiono pura volontà di enfatizzare con ogni mezzo la tesi degli uni o degli altri… l’uomo a mio avviso non cambia! c’è chi fa il suo e poi c’è Schettino, ma potrebbe pure chiamarsi Sketinich o oso pensare addirittura von Schetten!
    Quì da noi “praticamente tutti” ( ???) l’Itaglia non la volevano e “quattro figli di papà” col distintivo della Lega ( ma nooo!)
    Nazionale, l’Italia l’hanno disperatamente voluta a suon di ” nella Patria de Rossetti…” Ma oramai? sburta radicio gli uni e gli altri.
    Io che nata in questa città, di un’etnia Italiana di cui Vostro Onore non sono colpevole, con una conseguente e mille volte riconfermata scelta d’appartenenza culturale Italiana della quale sono orgogliosa, ma al tempo stesso rispettosa di appartenenze e conseguenti scelte altrui, io oggi smarrita e delusa mi chiedo, MA NON per quel ieri che non mi appartiene, ma per quest’oggi descritto da Giampaolo Lonzar al post 84, ma perché siamo finiti in Italia se poi questa ci vuole…per farci stare così male?!

  94. Fiora ha detto:

    quelli che ” discriminante scrivere di etnia Rom”, quelli che ” non discriminateci,ma non assimilateci” QUESTI CHE col ” voi Tagliani” in un sol colpo discriminano e non “assimilano” (sta per digeriscono…) l’etnia per ora numericamente maggioritaria …MAH!

  95. Luigi (veneziano) ha detto:

    @Sandi Stark

    Ma lascia perdere i numeri, ché ogni volta li spari a TOTALE CASACCIO!

    Adesso viene fuori che un milione e trecentomila lire del 1918 equivalgono a 3,5 miliardi di Euro!!!

    BUUUUUUUUUUUMMMM!!!

    Equivalgono a 3,5 miliardi di LIRE del 2010, e cioè più o meno a 1,8 MILIONI di Euro.

    Ma tu che farai nel nuovo governo arciducale triestino? Il ministro delle allegre finanze?

    L.

  96. Fiora ha detto:

    @98 e ti pareva Luigi che no mi bypassavi con ahahah “dispregio” senza degnarmi di uno straccio di replica una volta tanto che siamo in seria sintonia?!…forse perché non c’è da dirmi rosica?!

  97. Fiora ha detto:

    @Caro Luigino.se ha da diventare un duello Luigi Ve vs Sandy tagliando fuori gli altri interlocutori, se non per citarli ironizzando come hai fatto nei post in cui ti rivolgevi a me per mandarle a dire a Sandy, trovo che affossando inevasi i post che precedono i tuoi con la tua torrenziale”numerologia”, mi manchi di rispetto, come persona(e non sono io la sola!) che abbia delle idee anche aldilà delle nozioni ( le tue!)!

  98. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Fiora

    Non essere – come si dice dalle mie parti – “straocia”: il principe, re e imperatore dei “numerologi” qui dentro è uno e uno solo: il futuro ministro delle allegre finanze Sandi Stark. Chi è stato il PRIMO a tirar fuori numeri qua dentro?

    Dài ragassa: si è capito che ti sto allegramente sui santissimi (in senso metaforico), ma cerca un filinininino di essere obiettiva, suvvia.

    E poi vogliamo tirare fuori il carico da undici? Il signor Stark tanto aborre gli italiani e poi ne incarna perfettissimamente uno degli aspetti che oramai sono un luogo comune: il pressapochismo. Un chilo è uguale a una tonnellata, mille o cento xe la stessa roba, vedemo de spararla più granda che se pol, qualchedun ghe cascarà. In un certo senso, somiglia tanto al Cavaliere baùscia.

    L.

  99. Fiora ha detto:

    vuoi ridere, Luigino?? aldilà del repertorio in minimo spocchiosoffensivetto che detesto in te come in chiunque e del quale chissà perché ti va di ammantare i tuoi spesso davvero interessanti interventi, IO TI STIMO e ti trovo stimolante,come trovo Sandi e tanti che non sto ora acitare…tuti dei!! Ciau Luigi e per cortesia datti una letta quel che ho scritto prima dell’amabile quelelle…gradirei una risposta!

  100. Fiora ha detto:

    ..” quelelle”???ah sti cinesi…stavolta ho copiato io da loro! 😉

  101. Fiora ha detto:

    @101 ” ho capito che ti sto allegramente sui santissimi…” MA DAI! E chi ti pratica, Luigino ,per potermi io esprimere così drasticamente come tu supponi…io non vado spartendo improperi così ad impressioni! mica sono te,io? 😉
    Semplicemente, prove quotidiane alla mano, ho realizzato che chi più se la tira ,meno di sostanza è.
    Parafrasando Forrest gump ” cafone è chi cafone fa!”
    Ciau Siorìa !

  102. viceversa ha detto:

    mmmhh, pensavo che sto argomento el fosi stado già letera morta e sepolta…
    Ciò ma gavè tempo de perder, ah! Beati voi!!
    E moni noi che ve mantegnimo…
    PS: ma ancora no gavè capido????? italia, slovenia, austria, croazia, jugoslavia, asburgo, ducati, principati, banati, contee, protettorati, ecc ecc ecc NO ESISTI!!!!!!!!!!!!!!!!! Xè invenzioni per spartirse schei (principalmente), tere, popoli (e quindi poteziali ed efetivi clienti).
    Ciò, ma credè ancora a babo natale???
    Sveieve! I ne sta fasendo fora pian pian tuti quanti e voi ste quaà a ciacolar su 2 mt.de tera in più o in meno…
    Perdoneme, ma se ridicoli e più ‘ndè vanti più farè il giogo de chi che ne vol mal.. e che vol che le robe le resti così: tuti un contro l’altro am tuto unidi co se trata de comprar e spender schei…
    SVEIEVE!! Cordiali saluti a tutti

  103. effebi ha detto:

    feilx austria: bella l’idea del ballo neonazista a vienna anel giorno della memoria…

  104. Marcus ha detto:

    egr. Diego Kuzmin, le sue domande hanno una risposta e questa si trova nel Trattato di Pace con l’Italia 1947 e più precisamente nello “Strumento per il regime PROVVISORIO per il TLT”, Allegato VII, Articolo 1, segonda frase, ovvero: “Il Governatore entrerà in funzione nel Territorio Libero il più presto possibile dopo l’entrata in vigore del presente Trattato di Pace. Fino all’entrata in funzione del Governatore, il Territorio Libero continuerà ad essere amministrato dai comandi militari alleati operanti ciascuno nella loro rispettiva zona.”. Il Trattato di Pace con l’Italia è stato ratificato dall’Italia il 15 settembre 1947.

  105. Fiora ha detto:

    @effebi, te chiedo un cenno ai mii post 96,97 ante Aloiisii interventum,
    …almeno ti con un bicc de considerasion 🙁 …grassie de cuor!

  106. Luigi (veneziano) ha detto:

    Allora Fiora, tu vuoi una risposta seria ai tuoi post 96 e 97?

    Eccoti la risposta seria, che procede per confronti.

    Anni ’20 / ’30: in giro per il Belpaese si muore di pellagra. Le campagne venete e friulane sono luoghi da tregenda. Trieste è un po’ simile a Venezia: le sue grandi famiglie imprenditoriali sono stracariche di soldi guadagnati nel caso di Venezia in mille anni di impero, nel caso di Trieste in cento anni di emporio commerciale.

    Ebbene: né le une (famiglie veneziane) né le altre si sono riuscite ad adattare ai tempi nuovi. Con un’enorme differenza: la grana a Venezia arriva e continuerà ad arrivare fino a quando la città starà a galla: è il più grande parco divertimenti a tema storico/artistico del mondo. A Trieste invece la grana non arriva per il fatto d’essere Trieste: bisogna darsi da fare. Invece di darsi da fare, invece, la tipica anda di una parte dei triestini che ho conosciuto io è la seguente: “Che ben che se stava prima, che mal che se sta adesso”. C’è questo spleen che avvolge la città come una sottile polvere di malinconoia, quasi che il resto dell’universo debba risarcire Trieste. Se poi ci si fa caso, Trieste ha ricevuto soldi come poche altre città in Italia (Venezia è fuori categoria: sempre per la stessa storia di “come è” ha ricveuto VALANGHE di denaro che nessuno si sogna), ma alla fine della fiera in una cittadina di provincia come Treviso io ho trovato e trovo tuttora un’ENORME capacità di mettersi in gioco, che significa “me piasarìa meterme in proprio”, con tutto quel che ne consegue. E poi c’è un altro fatto: la città fa sempre gran discorsi sul fatto d’essere cosmopolita, aperta, e utte ‘ste storia qua, dopo di che è una città che in parte odia i propri abitanti (quanti sono quelli che ho sentito in giro disprezzare “gli s-ciavi”!), in parte prende per il culo i propri corregionali furlani, in parte non sopporta gli esuli istriani (tutti possono venire a TS, ma gli istriani no!). In due parole: il mondo in giro s’è mosso alla velocità della luce, Trieste s’è guardata per troppo tempo il proprio ombelico. E la soluzione – checché se ne pensi – non sta né nell’andare con l’Austria, né nell’andare con la Slovenia: altra vecchia muffa (guardare al passato come se illuminasse il presente) che dalle vostre parti si ricicla quotidianamente.

    Luigi (veneziano)

  107. maja ha detto:

    non posso darti torto, lojze.

  108. Sandi Stark ha detto:

    Fiora, no per farme i fatti tuoi, ma perchè te lo leggi e te ghe rispondi? Mi salto tutti i suoi interventi. Cussì el perdi la pazienza e tra poco el ricomincerà a insultàr, ghe faremo segnalazion ai gestori e forsi che sta volta i ghe darà el ketz no solo per due mesi ma per sempre.

    Don’t fall in the barrel, nicht in den faß fallen… che significa “no cascar in bòta”.

    Cossa ne insegnava de fiòi, contro i buloti che ciol pel cul, provoca, i te disi “Ciù, dame un euro…”? L’insegnamento iera sempre quel: “Ignorili”. E solo quando i esagera, ciamar la maestra.

    A dire el vero mio nonno me dava i stessi insegnamenti ma dopo el zontava un’altra alternativa più drastica, se tutto el resto no gaveva avù successo. Ma qua no xe possibile, perciò l’unica xe de ignorarlo, se no el ga soddisfazion l’anderà a provocar qualchidun altro. Ai prepotenti ghe casca el mondo se la gente li ignora, i xe costretti a rivolgerse altrove.

    Ma se te vol far altrimenti, te son ovviamentre liberissima, te sa che noi dele “Vecie Provincie” semo assai rispettosi 🙂

  109. Fiora ha detto:

    No dei Sandi, parlando de atualità el Rondò Veneziano no ga sbaglià un passo che sia uno…Grazie Luigi, vai e… non imprecare più! 🙂

  110. aldo ha detto:

    Dal mio punto di vista, questo post di Kuzmin si inserisce nella stesso stile di pensiero di quelli della Porfirio e della Sanlorge e quindi trovavo più adeguata una analoga trattazione, ma ora apro anch’io una parentesi seria…

    …negli ultimi dieci anni, mentre l’Italia è rimasta FERMA, bloccata dalla sua abnorme spesa pubblica, più assistenziale che sociale, finanziata con crescenti tasse e crescente debito, e l’Europa è rimasta QUASI FERMA per analoghi motivi…

    …Cina, India, Brasile e Russia hanno QUADRUPLICATO il proprio reddito nazionale e stanno scalando le posizioni della top ten delle potenze economiche del mondo, nella quale i grandi paesi europei stanno per finire tutti in coda, Germania compresa.

    In un mondo che sta cambiando alla velocità della luce, l’unica possibilità di conservare un posticino per gli europei non è come singoli paesi, ma come EUROPA, se si riuscirà a farla. Tutte le nostalgie e tutti i nazionalismi sono un pericolo per la nostra sopravvivenza futura nel mondo perchè minano la costruzione europea. Tutte i discorsi assistenzialisti sono un altro pericolo per la nostra sopravvivenza futura nel mondo perchè espandono la spesa pubblica non sociale e il debito pubblico che pesano come macigni sulle nostre appesantite e gerontocratiche società europee, e allora…

    …il discorsetto di Kuzmin, nostalgico e nazionalista, condito di richieste assistenzialistiche, è REAZIONARIO, tanto quanto gli analoghi discorsetti uguali e contrari che provengono dall’altra sponda dello stesso fiume nostalgico-nazionalista-assistenzialista.

    Questi discorsi reazionari, se vinceranno, non ci riporteranno l’impero Austro-Ungarico, l’Istria italiana o la Jugoslavia, ma ci porteranno di sicuro ad affondare tutti insieme appassionatamente litigando su cose già morte e sepolte dalla storia…

  111. Bibliotopa ha detto:

    sacrosante parole, aldo!

  112. Fiora ha detto:

    @112 già Bibliotopa,Acuta ed equilibrata la disamina di Aldo che dilatando le “ragioni per cui” com’è giusto in un contesto ben più ampio, pecca per un’unica ragione : ci disarma nel nostro continuo beccarci qui e fuori tra le varie anime cittadine…eh! litigo ergo sum. E de ‘desso in avanti?, con quale dietrologico alibi ormai?!
    Ottima Aldo!

  113. Jasna ha detto:

    Ottimo il post di aldo. Anche se è facile crescere a ritmo di record schiacciando i tuoi poveri anche dopo che non li hai mai forniti di servizi. Ultimo caso, lo sgombero delle favelas a San Paolo e Rio De Janeiro per far posto alle infrastrutture dei giochi, oltretutto con l’approvazione di TUTTI i media (eccetto la rete).

    http://www.youtube.com/watch?v=Tj_zHrx7jcU&list=LL_JX4cFQC6zl2aQq1TQcvWQ&index=1&feature=plpp_video

    Per il resto sono d’accordo con te su tutto.

  114. hobo ha detto:

    ma si’, e poi se vogliamo continuare a parlare seriamente, bisogna dire che oltre alla questione economica, c’e’ anche qualcos’altro che non funziona in questi discorsi nostalgici. c’e’ che l’ europa centrale, negli anni 30/40, *si e’ resa* irrimediabilmente “judenfrei”. dopo auschwitz, c’e’ forse piu’ cultura mitteleuropea a new york che a vienna o a praga o a budapest. qualunque discorso sulla cultura mitteleuropea che non faccia i conti con questo vuoto e con la rimozione collettiva di quella colpa, e’ un discorso monco e reazionario.

    (quel che penso -cioe’ cose brutte- del mito dell’ italianita’, l’ho gia’ detto altre volte, quindi non lo riscrivo.)

    visto che il 27 gennaio e’ passato sotto silenzio, mi va di mettere qui questo brano di john zorn, che e’ un musicista ebreo newyorkese. a un certo punto, nella melodia klezmer ormai in pezzi, si inserisce la voce di hitler. a me fa venire i brividi.

    http://www.youtube.com/watch?v=JDUhp-ZIwJQ

  115. Sandi Stark ha detto:

    Me son riletto l’articolo de Kuzmin e no go trovà nissuna “richiesta assistenzialistica”. Basta che i ne torni quel che i ga portà via,che i rifazi lavorar el porto oppur che i vadi a cagar che se rangiemo soli.

    I soldi troveremo noi, xe mezzo mondo che volessi far passar per Trieste i container che fa el giro d’Europa.

    Che i ne torni i cantieri, le Compagnie e le navi. O anche no, che i vadi via cussì come i xe, senza domandarghe i danni, e se servi ghe dago anche mi diese euro purchè i se la mocchi.

    Più gran regalo no i podessi farne, che andar via e alla svelta.

  116. Luigi (veneziano) ha detto:

    Ma se sti porchi italiani non se ne vanno tu che fai? Continui la lagna eterna fino in letto di morte? Fra centocinquant’anni sarai ancora lì a far la lacrimuccia per il Povero Nostro Franz?

    L.

  117. ufo ha detto:

    No, Luigi – per Josip Broz…

  118. maja ha detto:

    ma che broz e broz! samo is the answer.

  119. Triestin - No se pol ha detto:

    ecco come che i taliani ga ridotto Trieste….
    http://sottoosservazione.wordpress.com/2012/01/29/trieste-ultima-stazione/

  120. viceversa ha detto:

    @Aldo
    Otimo diria: un pel più tecnico e corposo ma xè il conceto che go già ribadido (2 volte) mi: evidentemente a siorete (senza ofesa, eh?!) come la Fiora o altri sioreti ghe piasi sai de ciacolar. Ben se vedi che i ga tempo. BEATI LORI!!
    Ma la realtà no la cambia: stemo sprofondando.
    Gorizieta in particolar, ma xè el specio del mondo ocidental atuale.
    Con bona pase de Fiora, venssian e ucci vari…
    Bona note a tuti voi

  121. Rosy ha detto:

    Buonanotte…

  122. effebi ha detto:

    71 arlon
    🙂

  123. effebi ha detto:

    kuzmin… ma perchè gli sloveni son finiti nella jugoslavia se poi non la volevano ?

    go za domandado? ah si, dimenticavo… “questi” no rispondi… xe gente sora de tuto…

  124. effebi ha detto:

    …speto ancora risposta qua… figuremose…
    8effebi 27 ottobre 2011, 23:28nessuna novità ? chiedo ancora una cosa a Liliana Mlakar:
    “Nel maggio 1945 fu “visitato” dai soldati di Tito”
    che significa “fu visitato” ?

  125. effebi ha detto:

    108 fiora
    cossa go de dirte !? me vien dificile anche far polemica,,,

  126. effebi ha detto:

    71 arlon
    🙂 🙂

  127. effebi ha detto:

    mi me posso anche impegnar ma no so se riveremo a 700…

  128. effebi ha detto:

    gavè niente su boris pahor ? el ga partecipado alle commemorazioni ? no ? per via ?
    (ciò mi le provo tute…)

  129. ufo ha detto:

    @121 maja, xe un quiz che ameti risposte multiple. Importante xe el pensiero (la lacrimucia), poi i dettagli se li meti a posto co vanza un poco de tempo

  130. cap. Achab ha detto:

    Basta dir ca..te.
    DIEGO ha ragione e soprattutto non chiede ASSISTENZIALISMO!! tipico vezzo italiano.
    Noi del FVG poco abbiamo da spartire (ma ora siamo costretti) con il metodo italiano. Se avessimo continuato con la serietà, le regole austriache, la moralità e la voglia di fare/lavorare delle nostre genti prima della italianizzazione coatta italiana staremmo meglio. POI in Europa avremmo trovato anche il resto degli italiani e li tratteremmo come trattiamo ora i francesi, inglesi, spagnoli etc. (normalmente) ma saremmo AUSTRIACI. utto qua, e non andate sempre a cercare il pelo nell’uovo …… ROMA ci ha portato solo che guai e ha peggiorato (purtroppo) tantissime cose che funzionavano.
    SFIDO TUTTI a elencare almeno 3 settori in cui abbiamo migliorato rispetto allora (è chiaro che vanno rapportati al giorno d’oggi a come questi servizi (es. ferrovie, scuole, ecologia e rifiuti) di come è adesso l’Austria perchè noi saremmo così.
    AD MAIORA e grande Diego, l’unico che quando scrive va nel segno.

  131. Fiora ha detto:

    alla c.a. dei sigg.128 e sopratuto 123.
    1)Nel scusarme umilmente col deduttivo 123 del tempo che “me vanza” e che spendo a scriver, rilevo che a lui ghe vanza del pari per leger e persin per replicar ,come dir “ruvidamente”!

    2) preciso che se “fazzo” la nostalgica la roba resta a livel scherzoso, stante che “me vanza el tempo” per intervenir su temi de atualità e senza certo invocar la felix Austria

    3) Se dovessi colocarme in sto microcosmo virtuale più che una ” sioreta” ,(copyright 123) me definiria una SIGNORA TRIESTINA DE ETNIA e CULTURA ITALIANA.

    4) aver un’identità come descrita, no escludi ,anzi IMPLICA sentirse ormai proietai in Europa,tanto xè vero che son stada tra i primi a riconosser el grande valor del post 113 dell’amico Aldo.

    5)da ultimo saria dell’avviso che ai soli che secondo mi saria de impedirghe de scriver in un forum, xè a quei che senza conosser de persona,né saver come e dove e senza zontar altro de personale, xè solo boni de meterse ala tastiera per dar pageline e dirghe al prossimo che scrivi tropo!

  132. Fiora ha detto:

    e sicome no son sul libro paga de Viceversa, ma sul MIO de imprenditrice setor abigliamento, scrivo quando che me par e quanto che la mia estrema facilità me deta e che la gent. Redazion me consenti.

  133. Fiora ha detto:

    el “tempo perso” de sto lunedì matina xè omaggio all’acume nell’averme centrada nelle idee e alla signoriltà de valutazion dell utente Viceversa!

  134. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @95 – SANDI STARK – Jera sul termine Yugoslavia, che se uficialmente xe sta introdoto dopo ,el nome jera za in uso. Quando i ga afondà la nave la gaveva za cambia’ nome e el comitato dei Slavi del Sud la ga ribatezada “Yugoslavia”.
    Gavevo riportà el testo originale tedesco del Giornale di Bordo”.
    El premio e el resto jero a conoscenza, xe de dir che i due Uficiai Italiani ,coscienti del fato a posteriori i ga finanzia’ i studi del fio della vedova del Comandante che se ga laurea’ a Milano.
    ” An officer is a gentleman by definition”
    cioe’ “Ufficiale Gentiluomo” ma queste xe robe de l’altro secolo.

    Per MAURICETS : Trieste Austriaca Slovena,Italiana xe sempre una splendida sovrana.
    Viva Trieste Libera

  135. Fiora ha detto:

    ciò Sandi, Ufo perfin Luigi Ve…e legeve sto marmoreo post 123 …in sete righe il Pensatore Goriziano ne ga sistemai a tuti… diritura interregionale ciò!
    Eh, drento e fora val la stessa regola: chi che no ruca, se agrega, critica e dà voti…farlo DIRIGENTE, altroché! 😛

  136. viceversa ha detto:

    @ ciò, signora Fiora, la go pizigada sul vivo, eh?? imaginavo una reazion del genere che me sa tanto de coda de paia… Se le mie idee la ghe da fastidio me dispiasi ma evidentemente la ghe go dado de pensar. Meio così!
    Ovviamente no iera niente de personale, ma questo, da persona inteligente come la ritegno (che la gabi tempo e voia de ciacolar se un altro par de manighe) penso lo gabi capido, o no??
    Mi comunque resto dela mia idea: meno ciacole e più fritole: cioè: lavorar, eser onesti e tirar ‘vanti. Il resto xè monade e politicheta de “talianos” (se no la sa cos’che vol dir poso anche spiegarghe il significato che ga de noialtri goriziani)
    Cordiali saluti

  137. viceversa ha detto:

    x Signora Fiora: ncora na roba go de dirghe: me sa tanto de picia conventicola ste ciacolete tra de voi. Me par che ve piasi ‘sai crogiolarve in sti discorsi per no veder la realtà che la sta fora, davanti de noi. Sarò anche duro e tagliente ma no la me pol dir che no son onesto.
    Almeno questo la ga de riconoserlo. per il resto la me pol dar de dirigente, che me agrego, che critico. Nianche pel c… e no vado ‘vanti.
    La me stia ben! Cordiali saluti

  138. Jasna ha detto:

    Bravo hobo, hai detto una cosa che troppo spesso si tralascia. Molto bello il pezzo

  139. Luigi (veneziano) ha detto:

    Mi è venuta in mente una brillantissima idea!

    PREMESSA
    Il Congresso di Vienna del 1815 è stato illegale perché pur basandosi sul concetto di ricostituire la situazione preesistente a Napoleone non ha rimesso in piedi la Serenissima Repubblica di San Marco dandola in regalo all’Austria. Austria che aveva ricevuto tutte queste terre in un immondo scambio di figurine senza nemmeno vergognarsi (a proposito: dalle mie parti l’Austria non è proprio ricordata benissimo, visto che ha sfasciato il porto, la città e l’intero territorio veneto).

    CONSEGUENZA
    Venezia ha il diritto di essere reintegrata in tutti i suoi possessi, che sono:

    – La regione Veneto
    – Le province di Bergamo e Brescia
    – Istria
    – Dalmazia
    – Alcune isole oggi greche

    Sapete: se chiunque può decidere di riportare indietro le lancette del tempo, perché noi veneziani – che siamo stati fregati molto, ma molto di più da atti di forza unilaterali, non possiamo riavere il nostro impero?

    Tutti d’accordo? Poi quando avremo ripristinato i nostri Sacri Diritti datici da Iddio sul porto di Capodistria e su quello di Spalato, potremo vedere che fare per Trieste, amena cittadina all’interno del Golfo di Venezia (bisogna anche ripristinare il vecchio nome di questo tratto dell’Adriatico, ovviamente).

    Luigi (veneziano)

  140. Fiora ha detto:

    @139 e 140 Una sola speranza: che no sia solo una promessa, quela espressa ‘nte l l’ultima frase del dotto elaborato!
    😀

  141. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @131 EFFEBI . ( In spelling radiofonico Foxtrot-Bravo) visto ke te parli de celebrazioni, ti te partecipa’ a quela de la SHOAH in risiera ???

  142. viceversa ha detto:

    @ 143: no la stia preocuparse, la laso volentieri al suo giogheto preferido! 😉

  143. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @142 – Questa me piasi ‘ssai!!!
    Visto che xe de moda, metemo insieme, “Denuncia del Congresso di Vienna”-
    “Trieste Austriaca” e in via subordinata ripristino del “TLT-FTT” femo una ” Class Action”.
    Su tre , una i ne la dara’ bona !! Se no semo proprio sfigai!!!

  144. Luigi (veneziano) ha detto:

    Calma: il ripristino del TLT non si può fare: tutta la ex zona B è della Repubblica di Venezia. Dopo di che viene Trieste austriaca, che si pappa la ex zona A. Mettersi in coda, please.

    A proposito: a Venezia ovviamente deve andare anche tutto il Friuli fino alla Slavia Veneta, nostra da secoli e secoli.

    L.

  145. Luigi (veneziano) ha detto:

    Corollario.

    Trieste austriaca non ha una strada che la colleghi alla madrepatria.

    Capodistria è veneziana, quindi da lì la strada è sbarrata, così com’è sbarrata l’autostrada friulana verso Villach, che è veneziana pur’essa.

    Ci sarebbero le strade slovene… ma allora per riattaccare Trieste all’Austria bisogna eliminare dalla carta geografica la Slovenia. Problema da poco: loro saranno felicissimi di ritrovarsi Sandi Stark a spaccargli i maroni come concittadino.

    L.

  146. Fiora ha detto:

    Ciò Luigi & Giampi ghe lo spieghè voi a The BRAIN ( tale Viceversa-che-sensa-capir-imperversa) che ste parlando … 😀 😀 😀 seriamente?!

  147. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @149 @ Nela furia ve se dismentigai de quel tocheto che deso xe in Svizera,e che jera de Venessia quel vien ben per far scontrini cussi i soldi va driti in Svizera.
    L’Istria pero’ no xe tuta, xe circa la linea che gaveva proposto i ‘ mericani.
    Co le isole Jonicheforse xe mejo dimenticarse che dopo se fa vivi i Inglesi ke le gavevaun zento ani.
    Co’ el nomede Golfo de Venessi , la vedo dura perke’ xa quel volta i Cartografi a secionda de chi che li pagava i ghe meteva i nomi che i ghe dixeva.
    E Creta la ciamemo de novo Candia ??, Cipr dopo ghe cavmo la maschera nera a Arlechin e dopo no me ricordo piu’.
    Me piasi sto puzzle storico !!!

  148. Fiora ha detto:

    …magari sempre ara, rider imparando, imparar ridendo e viva…chichevolè!

  149. the BRAIN ha detto:

    ah ah ah ah!!Grazie pel nomignolo!! me piasi ‘sai!! 🙂 🙂
    ma infati la xè lei che no la ga capido: no me piasi giogar e quindi ve laso star… No xè per mi 🙂 ah ah

  150. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @ 152 FIORA – … pensa a THE BRAIN che se
    dx xe sx e sx xe dx, se el va in una ciesa croata e el se fa el segno dela croxe i pensa che el sia serbo che lori se segna co la man zanca.Mi calcolo che i ghe da co’ el rataplaitz Ciò se gavemo inventà MALDOBRIE 2……….Bortolo disessi i ve cavarà la matricola ( Come a Schettino povero……..)

  151. ufo ha detto:

    Approvo incondizionatamente la proposta di riesumare il cadavere della Serenissima repubblica della palude. In alternativa, anche lo stato dei Visigoti, o la Gallia cisalpina. Basta che ci faccia da stato cuscinetto verso ovest, poi può chiamarsi come vuole.

  152. Luigi (veneziano) ha detto:

    Tagliamola corta: mi rimettete i confini in questo modo: http://www.pnveneto.org/wp-content/uploads/2009/03/venezia-repubblica-cartina.gif

    Poi fate quel cavolo che volete.

    L.

  153. Luigi (veneziano) ha detto:

    PS Monfalcone è veneziana, ovviamente.

  154. the BRAIN ha detto:

    @ eehh, meno mal che ghe se voi che se così simpatici, così svelti, così figoni!!
    Pensa se no fosive voi cos’che ndaria mal el mondo!! 😉
    PS: “mi penso che i dixi ste robe solo per insempiar la gente”…

  155. Fiora ha detto:

    @153 finalmente la rotta giusta! Thanks Comandante Giampi, per menarne per acque forza vitz e tuti ala via cussì! 😉

  156. dimaco il discolo ha detto:

    @127, gavevo risposto mi ala domanda, no serviva la siora mlakar per risponderte. me par che iera scrito ciaro tal post sul cafe dei speci.
    eco efebi invece de far domande rispondi. te andarà ala comemorazion dela Shoa in risiera? Ah già me dismentegavo per ti solo i tuoi (pochi) morti i xe degni de consierazion e devi esister solo el 10 febraio.

  157. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @ FIORA – Maldobrie 2 continua :se fussi vivo ancora el vecio Bortolo dele Maldobrie . co’ ‘ste storie de rote el gavessi dito che L’Imperial Regio Governo Maritimo (‘ desso Cap.di Porto)ghe racomandava ai sui Ufiziai ” immer eine Breite unter den Kiel” ( sempre un braccio ,1,87 Mt ,sotto la chiglia) altro che scoi. L’Austria jera un paese ordinato! Ma ormai xe robe de l’altro secolo !!!

  158. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ ufo

    Cuscinetto? Calma: con la Serenissima risorge anche il blocco dell’Adriatico: nessuna nave può solcarlo se non diretta al porto di Venezia (aggiungiamoci pure quelli di Capodistria e quelli della Dalmazia, va là).

    Per le regole del diritto internazionale, le acque a 12 miglia dalla costa di Trieste sono tutte veneziane, per cui potete pescare solo con la canna, da riva.

    Dopo di che, per uscire da TS pagate un bel pedaggio sia che andiate a est (verso la nostra Muggia) che ad ovest (verso la nostra Monfalcone). Unica strada libera, quella di Sesana.

    E alla prima volta che rompete le balle, vi tagliamo luce, acqua e gas.

    L.

  159. Luigi (veneziano) ha detto:

    Dimenticavo: ocio a no schizarne co le clanfe: xe multe che svola!

    L.

  160. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @161/162 . fin che riva el 30 /09/1382 e dopo vien Leopoldo a meter ordine , se me ricordo ben! O no ?
    Clanfe no jera perche’ no gavevimo inventa’ i Topolini.

  161. Fiora ha detto:

    @ Giampaolo a sto punto, scusandome con tuti i astanti per el pavon O.T. oso impetrare c/o S.v. di darci un cucc al viagio Ruvidiz parte prima indove ‘ntei ultimi post trovasi la vera storia dela cognata finta, fedelmente ripotata a bracio da l’umile sotoscrita 🙂

  162. Fiora ha detto:

    …post 77 e segg., Comandante!

  163. Luigi (veneziano) ha detto:

    Nono, Giampaolo: solo co Maria Teresa el Golfo de Venexia no xe sta più sbarà. Ti sa come che faceva la Serenissima? Gaveva ‘na squadra navale a Corfù, che fermava tute le navi, par controlar che no fasesse i furbi.

    L.

  164. effebi ha detto:

    159 …discolo ma anche un pò “distratto” e strafal-comico….

    mi chiedi:
    “te andarà ala comemorazion dela Shoa in risiera?”

    la commemorazione c’è già stata… e ShoaH si scrive con l’H in fondo.

    Immagino che tu ci Handrai….

  165. maja ha detto:

    ma in risiera ghe ‘ndemo tuti per el 25 aprile, no, che xe la festa de tuti i cittadini italiani.
    digo giusto, effebi?

  166. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @ACQUE TERRITORIALI – nn funziona così, si devono tirare sulle carte dei cerchi di 12 miglia con il compasso sull’ultimo cippo del confine terrestre sul bagnasciuga durante la piu bassa bassa marea (sizigie), poi si traccia una bisettrice dell’angolo orario formato con la costa degli stati confinanti e si congiungono i punti, poi se c’e’ un overlapping si calcola una linea mediana.
    Poi se le navi sono mercantili , hanno il diritto di “Free and innocent passage ” e navigano dove vogliono (meno che sui scoi)se sono da guerra devono chiedere 15 gg prima il “diplomatic clearing” se hanno problemi di riparazione ,solo 3 gg poi a discrezione del paese ospitante se non e’ a rischio di perdere lo stato di neutralita’ ,se dichiarato.Se c’e guerra dichiarata come il caso dell’epoca della Bosnia le navi militari avevano Staus di Polizia e potevano perquisire navi e documenti , se le navi avevano piu’ di 3 contenitori uno sull’altro potevano essere obbligate a recarsi nel porto piu’ vicino per visite.
    Se si blocca un porto o si fa pagare pedaggio ,ora, e’ un atto di guerra. A sommi capi.

  167. Alessandro ha detto:

    “Invece di darsi da fare, invece, la tipica anda di una parte dei triestini che ho conosciuto io è la seguente: “Che ben che se stava prima, che mal che se sta adesso”. C’è questo spleen che avvolge la città come una sottile polvere di malinconoia, quasi che il resto dell’universo debba risarcire Trieste”

    QUOTONE!!!

  168. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @ 165/166 FIORA – ..Non mancherò..

  169. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Giampaolo

    Sta qua xe la mapa de ‘deso (co le pretese slovene): http://balcanews.files.wordpress.com/2010/05/mappa-acque.jpg

    ‘Desi ti ga da imaginar che le pretese no ga più senso: xe tuta roba de Venexia. Dove che ti vedi scrito “Italian waters” xe de Venezia come minimo da la ponta de la laguna de Grado.

    E po’, che porto e porto de Trieste: quando tornarà la Serenissima, al posto de le banchine podarè piantar carciofi.

    L.

  170. Luigi (veneziano) ha detto:

    Però se gavè voglia de far un giro col canotto, ve daremo el permesso.

    L.

  171. Fiora ha detto:

    @171 Alessandro la gran parte de noi ne xè consapevole e lo ammetti, in una sorta de impotente autogol mentale.
    Pertanto quotatissimo el Venesian che ultimamente appari felicemente…incanalà

  172. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @173 ACQUE TER – La vedo dura per gli Sloveni ,quella che taglia in due il golfo
    di Pirano e’ da manuale. Difficilmente credo
    otterranno l’altro pezzo.Certo che con l’entrata della Croazia nella UE tutto sarà piu’ facile, la giurisdizione di Polizia la
    potranno anche fare congiunta nel golfo sulla congiungente Salvore P.Madonna. Il traffico mercantile non subira’ restrizioni perchè già protetto dalle convenzioni internazionali.

  173. effebi ha detto:

    169.. si Maja de NOI italiani, mi e ti per esempio

  174. effebi ha detto:

    169 ..festeggemo minsieme anche el 12 giugno ? o te ga altro de far ?

  175. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Giampaolo

    La storia dei confini del golfo di Pirano è una brutta bestia, ma secondo me qualcosina la Slovenia la otterrà. Anche perché tu sai che gli sloveni volevano l’arbitrato, mentre i croati volevano andare alla corte de L’Aja, il che significa che gli sloveni sanno perfettamente che se si va di fronte ad un giudice, questo applica le norme internazionali e quindi se la prendono sui denti.

    D’altro canto, la Croazia voleva entrare nell’UE, e quindi su questo punto ha dovuto cedere: invece che di fronte ad un giudice, si andrà ad un accordo “pilotato”. Certo è che la cosa è stata gestita in modo talmente grossolano, con tutti i classici appelli alla sacra integrità del sacro suolo nazionale, che adesso ogni concessione alla controparte apparirà come un tradimento. Al di là dell’aspetto del confine marino, sono poi andato a guardarmi su Google Hearth dove stanno i pezzi di terra sui quali ancora si discute: qui veramente si rimane sbalorditi, giacché spesso si tratta di pezzi di terra insignificanti: cento metri per cinquanta, un pezzo del greto di un torrente, un quarto di un campo incolto… tutta roba così.

    Io ho previsto che sulla storia dei confini ne avremo ancora da sentire delle belle: la cosa divertente è che si sta discutendo di terre dove il primo sloveno o il primo croato divenne proprietario solo dopo il 1945: tutta roba che con grandissima, ma grandissima, ma grandissima fantasia si può chiamare “Sacro Suolo della Nazione Slovena/Croata”.

    L.

  176. maja ha detto:

    e cossa se festeggia el 12 giugno?

    ma sa, no posso festeggiar propio tuto tuto che’ con do cittadinanze me saria un lavor.
    tra un poco a ti te toca el ricordo, ma a mi do giorni prima me toca la cultura con prešeren. te capissi che xe tropo?

  177. ufo ha detto:

    Effebi, de mi de solito se fa una griliata per l’otto settembre. Se te se vol aggregar…

  178. dimaco ha detto:

    mi festegio el 25 de magio.

  179. maja ha detto:

    ufo

    ben fata, ma dopo ande’ a far la caminada de bazovica per smaltir?

  180. ufo ha detto:

    Santo cielo, no: questo volessi dir far la grilia ale oto de matina – e dopo andar caminar afumigati. No, se l’oto xe la prima domenica la grilia salta e el programa disi pohod + gmajna + šagra (basta e vanza)

  181. Fiora ha detto:

    Insoma Ufo,la santificazion dela feste passa anca pel gargato.
    Amor sacro e amor profano, come dir,dei!

  182. ufo ha detto:

    Sacro, profano, importante xe volerse ben (e saver a memoria i meio tochi de De Andrè), se poi xe amor o pasta e fasoi se vederà. Poi che festa xe senza carne al fogo? No se pol miga viver de solo sentimento, ghe vol anca un poco de sostanza. Ideal sarìa un porcheto ala brace, ma xe impegnativo, farlo come se devi vol dir un quatro ore e due bidoncini de Laško – ma non farlo come se devi xe l’unico pecà de cui xe giusto pentirse…

  183. abc ha detto:

    Bella la carta della repubblica di Venezia nel 1796 di cui al commento 155. Resta però da osservare che essa contiene almeno due errori: i territori di Breginj(Bergogna) e Livek(Luico) ora in Slovenia fino durante il congresso di Vienna facevano parte del Cividalese; In quel dapprima si voleva far passare tutta la zona di Cividale alla contea di Gorizia, poi si scelse invece di modificare il confine togliendo al costituendo Lombardo-Veneto soltanto le due località citate e forse qualche altra minore (la documentazione che ho è insufficiente). Il confine attuale fra Italia e Slovenia nel tratto fra Sella Nevea e il fiume Judrio tiene conto di queste modifiche decise appunto al congresso di Vienna. Ma pure questa carta ricalca il confine di stato attuale appunto deciso successivamente.
    Infine viene riferimento la situazione di Cortina d’Ampezzo, ma non quella analoga dell’alta valle dell’Isonzo (Plezzo, Caporetto, Tolmino)che fu parimenti veneziana fino alla guerra della lega di Cambrai.

  184. abc ha detto:

    Testo corretto:
    Bella la carta della repubblica di Venezia nel 1796 di cui al commento 155. Resta però da osservare che essa contiene almeno due errori: i territori di Breginj(Bergogna) e Livek(Luico) ora in Slovenia fino durante il congresso di Vienna facevano parte del Cividalese; dapprima si voleva far passare tutta la zona di Cividale alla contea di Gorizia, poi si scelse invece di modificare il confine togliendo al costituendo Lombardo-Veneto soltanto le due località citate e forse qualche altra minore (la documentazione che ho è insufficiente). Il confine attuale fra Italia e Slovenia nel tratto fra Sella Nevea e il fiume Judrio tiene conto di queste modifiche decise appunto al congresso di Vienna. Ma pure questa carta ricalca il confine di stato attuale appunto deciso successivamente.
    Infine viene riferimento la situazione di Cortina d’Ampezzo, ma non quella analoga dell’alta valle dell’Isonzo (Plezzo, Caporetto, Tolmino)che fu parimenti veneziana fino alla guerra della lega di Cambrai.

  185. Fiora ha detto:

    @ Ufo, per “amor sacro” mi intendevo le Feste e per ” amor profano” la magnada e la bevuda!
    E giurin giurello la me xè vignuda sola soleta e in tuo onor. El Grande iera in quel momento lontan mile miglia de mi. Forsi ne l’osteria de via del Campo. Forsi anca lu’a farse una Lasko …celeste! 🙂

  186. Sandi Stark ha detto:

    “UOMINI DI LEGNO SU BARCHE DI STAGNOLA
    Lissa, Giglio e la Gagliola”

    Edizioni del Litorale, di prossima uscita

    Cosa hanno in comune questi tre episodi apparentemente distanti?

    C’è qualcosa che accomuna Sauro, Schettino e Persano?

    ” Cicio no xe per barca – Maledeta barca che li ga portai – Omini de fero su barche de legno… – questi luoghi comuni della tradizione nautica del Litorale, possono aiutarci a comprendere alcune dinamiche della marineria italiana?

    L’indagine serrata ed appassionante, semplifica le complesse ricostruzioni storiche, tecniche, politiche che siamo abituati a conoscere. Secondo l’autore, il motivo di qui tre disastri è sempre lo stesso, ed è addirittura banale nella sua semplicità.

  187. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @ 179 Luigi Ve – Quella cartina e’ una delle tre proposte che non si discostano molto, cartine che devo aver conservato da qualche parte compresa la tua.
    Soltanto per la zona richiesta dai Sloveni ci sono le proposte di una specie di ” Buffer Zone” e anche una “No man’s water”.
    Per quanto riguarda la terraferma c’e’ anche la proposta di seguire i vecchi confini parrochiali che seguivano il concetto della priorita’ linguistica Sloveno o Croata che ormai dopo quasi un secolo non so quanto possano avere valore anche perche’ in quella zona la popolazione parlava ne Sloveno ne Croato ma un dialetto chiamato Schiavetto tra i Savrini ed i Berchini.

  188. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @165 FIORA – come promeso go leto “La Cognada di Istanbul” par una pagina perduta de ” Il ratto dal serraglio ” del sommo Mozart( quel de le le bale ) 🙂

  189. Bibliotopa ha detto:

    Lo sapevate che lo slogan “Uomini di ferro su barche di legno” e il resto è stato coniato per una battaglia sul Mississippi fra Nordisti e Confederati durante la guerra di Secessione?

  190. Fiora ha detto:

    @192 …”bale” che a mi no me piasi,con bona pase dei estimatori del articolo. Sempre de ciculatini, castamente parlando, 😉 Giampi!

  191. Luigi (veneziano) ha detto:

    Non vedo l’ora che Sandi tiri fuori la storia della battaglia di Lissa.

    Anche perché quel giorno del 1866 probabilmente il suo bis-bisnonno stava raccogliendo patate in Boemia, mentre il mio era imbarcato con Tegetthoff, e venne pure decorato! Ma lui era italiano (veneto), come erano veneti moltissimi lì dentro (cosa che attualmente tutti cercano di non ricordare).

    Del resto, l’ammiraglio aveva studiato a Venezia: era nato a Maribor (Marburg), e la lapide/monumento che gli era stata innalzata dopo la battaglia venne abbattuta dagli sloveni nel secolo scorso, nel tentativo di slovenizzare storia e memoria di quella città.

    Anca questa xe storia, Stark!

    A proposito: dove sta la fonte riguardo la frase dell’ammiraglio “navi di legno uomini di ferro eccetera eccetera”? Chi è che afferma che lui la disse? Prova a trovarla, Stark: vedrai la sorpresa!

    L.

  192. Luigi (l'altro) ha detto:

    @Giampaolo Lonzar 191

    Sulla frontiera terrestre con la Croazia la posizione in Slovenia è piuttosto chiara: il confine in Istria segue una logica tutt’altro che chiara.

    Il principio base dovrebbe difatti essere, secondo gli sloveni, quello storico oltre al fattore etnico dei decenni precedenti il 1947.

    Quindi avere nel comune di Pirano le frazioni di Salvore e Castelvenere (Kaštel) che oggi invece sono in Croazia. In pratica “riavere” i vecchi confini del Comune di Pirano (che si vedono bene in questa mappa): http://www.25junij.si/images/tinymce/datoteke/slike/slovensko-hrvaska%20meja/piranski_zaliv.jpg.

    Vengono anche citati a volte i dati del censimento austriaco del 1910, che per queste due frazioni diede i seguenti risultati: Castelvenere: 812 italiani, 362 sloveni, 17 croati – Salvore: 371 italiani, 66 sloveni, 0 croati.

    La posizione più “morbida” che abbia sentito finora è quella di France Bučar, che circa tre anni fa ha proposto una sorta di consultazione diretta reciproca per le popolazioni interessate, ma solo interpellando i residenti che stavano nella zona prima del 1954. In sostanza il suo discorso era: se la Slovenia e la Croazia non sono d’accordo sul loro confine, fanno una cosa semplice. Delimitano i territori in questione di ambo i lati del confine, e fanno un referendum, facendo votare chi risiedeva in quelle zone prima che venisse stabilito il confine tra le due Repubbliche federate nella Jugoslavia.

    Un discorso in pratica scontato dal momento che a “perdere” pezzi di terra abitata da sloveni è stata la Slovenia, più che la Croazia con aree croatofone.

    Tra parentesi, mi viene da ridere pensando un po’ se questo discorso lo facesse l’Italia: permettiamo agli esuli di votare per decidere se le terre che abitavano vogliono stare con l’Italia o la Slovenia e la Croazia. Mi immagino già la bile a tremila per il fascio/irredentismo da una parte e dall’altra lo svenimento all’idea che il confine italiano, in base a questo principio, slitterebbe dritto dritto fino a Pola, senza contare le “enclaves” interne.

    @Sandi Stark 190

    Lo stile del tuo messaggio mi ha ricordato il figlio undicenne di mia cugina che ho incontrato qualche anno fa. Lui è letteralmente patito per gli aerei militari, al punto che sulla sua scrivania fino a qualche anno fa trovavi pure un foglio di carta a quadretti ripiegato a mò di targa con scritta a penna la didascalia “Ten. Col. dell’Aeronautica”.

    Ora, dato lo stile spaventosamente simile, mi chiedo: lui è appena undicenne, tu invece quanti anni hai?

    L.

  193. sfsn ha detto:

    Domanda a PAOLO GERI, commento numero uno!!!
    per favor, te me sa dir dove che xe la citazion de Schiffrer?
    Grazie!

  194. Luigi (l'altro) ha detto:

    @Paolo Geri 1

    Toglimi una curiosità. Dove e quando Schiffrer avrebbe definito gli irredentisti triestini “quattro gatti figli di papà”? Io ho letto moltissimi scritti di Schiffrer (articoli compresi) e una definizione del genere e di questa pesantezza non la ricordo proprio.

    Oltretutto Schiffrer appartenne in gioventù alla fazione irredentista, certo non l’ala liberale e massonica, ma quella più socialisteggiante e repubblicana.

    E’ del resto lui stesso ad esprimerlo bene quando parla della cosiddetta “fazione democratica” dell’irredentismo giuliano, chiamando in causa già per la guerra del 1915-18 personaggi come Paladin, Foschiatti o Miani, allora volontari irredenti (gli ultimi due pure a Fiume!) e con cui Schiffrer ebbe difatti sempre rapporti molto stretti e di comunanza politica fino alla Resistenza.

    Non a caso, dopo la morte di Schiffrer, ecco cosa disse una nota stampata negli Atti del Congresso di Storia del Risorgimento Italiano dedicato al cinquantenario del 1918 (svoltosi a Trieste perlatro) cui Schiffrer partecipò come relatore:

    “Egli è vissuto adolescente nel clima dell’attesa, ne ha assorbito i sentimenti dall’ambiente familiare e dalla scuola; prima del ’14 ha partecipato a scioperi e a dimostrazioni studentesche per l’università italiana; nell’ottobre del ’18 è sceso nelle strade assieme ai suoi compagni e il 3 novembre, sul molo alora denominato San Carlo, ha visto da pochi passi scendere dal caccia “Audace” il generale Petitti e lo ha udito pronunciare la frase rituale della presa di possesso in nome del re d’Italia. Sembrava a noi di aver raggiunto non una tappa della nostra storia, un ideale atteso, ma lo scopo ultimo della vita, quasi nient’altro potesse più serbare l’avvenire”

    L.

  195. Luigi (l'altro) ha detto:

    @sfsn

    Ti me ga leto nel pensier in anticipo?

    L.

  196. effebi ha detto:

    180… quindi te se tiri indrio… tipo “mi le feste mie e ti le tue…”

    va là …va là… me rompè le scatole a mi ma me par che no ve vanza….

  197. effebi ha detto:

    ancora no go capido…
    ammesso che l’italia no vol trieste

    trieste chi la vol ? qualchidun la reclama ? no go sentido nissun, me par…forsi la slovenia ? l’austria ? i ga domandado ? reclamado ? si ? e quando ?

    i triestini vol l’autonomia ? i ga domandado ? si ? e quando ?

  198. effebi ha detto:

    me ricordo dela jugo… eco si, co iera la jugo “lori” domandava.
    Trst je nas.. me ricordo, che i la voleva nela federativa… ma altro no me par.

    kuzmin volessi trieste nela federativa ?

  199. sfsn ha detto:

    @ GERI:
    sia chiaro che la mia domanda sul tuo commento numero uno xe per curiosita’, no per polemica come che fa sempre chi che ga scrito dopo de mi

  200. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Luigi (l’altro)

    Tu sai che c’è un grossissimo macigno in mezzo, e cioè la delimitazione dei confini interni delle Repubbliche jugoslave, stabilita decenni fa e riconosciuta come valida dalla commissione Badminter l’11 gennaio 1992 (punto 3 del documento finale).

    La questione quindi dal punto di vista legale è chiusa a doppia mandata, per quel che riguarda i confini terrestri. Infatti la Slovenia ha sempre rifiutato di andare da un giudice, pretendendo di risolvere la questione con discussioni bilaterali o con un arbitrato. Arbitrato che ha ottenuto solo col ricatto – già da lei subito da parte dell’Italia anni prima – per il quale se la Croazia non accettava, la Slovenia non avrebbe accettato la sua ammissione nell’UE.

    Quindi la Slovenia nei confronti della Croazia s’è comportata esattamente come s’è comportato il governo Berlusconi con la Slovenia. Ed esattamente nello stesso modo, sono arrivate alla Slovenia le pressioni si tutti i paesi europei e degli USA, il che ha obbligato i nostri vicini a cedere s’un punto: la Croazia potrà quindi entrare nell’UE anche senza la preventiva risoluzione della questione confinaria.

    Riguardo il confine marittimo, anche lì la Slovenia cerca di uscire dalle norme di diritto internazionale, giacché pretendere che il confine croato del golfo di Pirano si fermi al bagnasciuga fa sì che se un pescatore croato dalla riva butta l’amo, automaticamente va a pescare in acque slovene: cosa che non esiste in nessun confine del mondo.

    Va da sé che una soluzione dovrà necessariamente essere trovata.

    E’ patetico che questi qui ADESSO tirino fuori i censimenti del 1910. Perché da questi censimenti risulta sempre ed inequivocabilmente che tutte le località costiere dell’Istria occidentale erano abitate da una consistente maggioranza assoluta di italiani.

    In particolare, a Castelvenere c’erano 812 italiani, 362 sloveni e 71 croati nel 1910 (ma 1019 italiani, 159 sloveni e 0 croati nel 1900), ma Castelvenere era parte del comune di Pirano, dove nel 1910 vivevano 12173 italiani, 2209 sloveni e 118 croati (11387 italiani, 1240 sloveni e 3 croati nel 1900).

    Salvore poi è ancor più interessante: nel 1910 c’erano – come tu hai scritto – 371 italiani, 66 sloveni e 0 croati, ma nel 1900 c’erano 309 italiani, 17 sloveni e 2 croati.

    Se dopo si volesse ammettere all’eventuale plebiscito (che ovviamente non ci sarà in maniera ASSOLUTA) i residenti pre-1954, allora PRONTI: qualche centinaio di esuli italiani si trova senz’altro, così ci si diverte!

    L.

  201. effebi ha detto:

    ma perhè siamo finiti nell’impero romano se roma non ci voleva ?
    http://www.voyagesphotosmanu.com/Complet/images/impero_romano_grecia.gif

    🙂

  202. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @207 Foxtrot-Bravo –

    Per farte contento ti 2000 anni dopo ,cussì

    te pol scriver Monade Imperiali Romane 🙂

  203. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @ 198 LUIGI( L’ALTRO) – Il mio post non era a contrasto della cartina da te riportata ma era una delle varie proposte non ufficiali che girano visto che le giurisdizioni parrochiali non sempre si sovrappongono a quelle amministrative , più a titolo di curiosità che altro.

    PS : Ma voi LUIGI non vi converebbe numerarvi come i Re di Francia ,a volte mi confondo .. 🙂

  204. Sandi Stark ha detto:

    @198 te rispondi l’undicenne. No so niente de cossa gaveva ditto Schiffer, ma Mario Alberti gaveva scritto che i irredentisti triestini iera 450 persone, e de queste, solo una cinquantina fazeva azioni politiche quasi quotidiane. Oltre a questi, i gaveva 5 mila simpatizzanti.

    E in tutto i iera meno del 2% della popolazion. Alias 4 gatti.

    Mi personalmente stago ingrumando material per le biografie de tutti i irredentisti triestini, perchè go le bale piene de sentirme dir che Trieste voleva l’Italia.

    Son rivà facilmente a 120 nomi, adesso me xe sempre più difficile trovàrghene dei novi. De quei 120, se pol dir tranquillamente che i iera 4 gatti e anche che i iera fioi de papà.

    Una decina circa, iera maestri de musica o de scola, o impiegati… disemo “classe media”.

    Dopo xe un tot che no se sa che mestier che i fazeva, ma i altri iera medici, giornalisti, proprietari immobiliari, botegheri, commercianti, industriali, banchieri, strozzini, artisti.

    L’unico che vien definì come di “umili origini” xe Boegan.

    4 gatti figli di papà.

  205. maja ha detto:

    effebi

    se te me spieghi cos che se festeggia el 12 (dodise) giugno, forsi che no me tiro indrio.

    dopo, ognidun festeggia quel che ghe par. mi ogni tanto me sento de festeggiar el 25 aprile (ma anche do giorni dopo). ti?

  206. dimaco il discolo ha detto:

    anche a mi me piasaria tanto saver. dubito che el festegi l’aniversario dela prima del Cleopatra con la elizabeth taylor e richard burton.

  207. dimaco il discolo ha detto:

    qualchedun ga ciapa un punticin sula mia personale tabela de marcia:

    ha ricordato il problema degli atti poco corretti compiuti dagli italiani sugli altri italiani e si è chiesto come trasmettere la storia in maniera corretta ai giovani, del resto poco interessati a questo problema. Ciò che si legge in vari siti Internet contribuisce a stravolgere la storia e di dichiarazioni scoraggianti di alcuni esponenti politici istriani che si rifiutano di dare il giusto valore alle vicende della Seconda guerra mondiale e del dopoguerra, fanno il resto

  208. dimaco il discolo ha detto:

    però el iera coreto anche scriver “atti poco corretti(e son anche tropo diplomatico) compiuti dagli italiani sui slavi. me par giusto cossa
    te disi? Saria sta una bela roba no te par?

  209. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Stark

    Certo che sei proprio negato per la ricerca storica. Tu in chissà quanto tempo non hai trovato che 120 nomi di irredentisti triestini, io in due minuti ho trovato che da Trieste i volontari che parteciparono alla prima guerra mondiale per l’Italia furono 1047. Ho i nomi e cognomi di tutti quanti.

    Angelo di Valentini (chissà se tu sai chi sia) era muratore. Nato a Trieste da Massimiliano il 28 aprile 1894. Andato in Italia allo scoppio della guerra, si arruolò volontario negli alpini e morì sul Pal Piccolo il 24 maggio 1915: fu il primo giuliano/dalmata irredentista morto nella Grande Guerra.

    Medaglia di bronzo al valor militare.

    Vuoi qualche nota anche sugli altri 1046?

    L.

  210. Jasna ha detto:

    @REDAZIONE

    Ma si può di nuovo insultare? Giusto per sapere, così mi adeguo anche io.

  211. Luigi (veneziano) ha detto:

    Pietro Ettore Luccnini

    Nato a Trieste il 17 marzo 1896. Commesso di negozio. Mazziniano. Volontario nel 2° reggimento fanteria a Udine lo stesso giorno dell’inizio delle ostilità per l’Italia (24 maggio 1915), morì sul Podgora il 5 luglio 1915.

    Medaglia di bronzo al valor militare.

    L.

  212. Luigi (veneziano) ha detto:

    Umberto Lunazzi

    Nato a Trieste il 16 giugno 1892. Operaio meccanico. Volontario assieme a Luccnini, col quale condivideva la passione per Mazzini.

    Morto in ospedale da campo dopo varie azioni sul Podgora, l’8 settembre 1915.

  213. Luigi (veneziano) ha detto:

    Mario Franzin

    Nato a Trieste il 4 novembre 1894. Macchinista. Volontario nel 7° reggimento fanteria, cadde sul Monte Sei Busi il 21 ottobre 1915.

  214. Luigi (veneziano) ha detto:

    Giovanni Ienco

    Nato a Trieste il 9 febbraio 1894. Macellaio. Disertore dall’esercito imperiale, si arruolò volontario nell’82° reggimento di fanteria. Caduto sul Col di Lana il 29 ottobre 1915.

  215. Luigi (veneziano) ha detto:

    Carlo Giacomelli

    Nato a Trieste il 29 maggio 1896. Meccanico e conducente di auto. Volontario dal 1° settembre 1915, muore a Valvassons per malattia il 30 marzo 1916.

  216. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Jasna

    Io mi ritengo in diritto di dare del “babbalone” (che non è proprio un insulto) a chi ogni minuto secondo dimostra il proprio razzismo a 24 carati nei confronti di un popolo intero. Roba da Legge Mancino. Oltre a tutto, questo qui sbarella di brutto ogni volta che c’è da scrivere di economia, finanza o storia, inanellando sequele di panzane lunghe da qui a là. Solo per carità evito di segnalarle tutte quante, ma generalmente riesce ad infilare almeno un commento razzista e una panzana in ogni messaggio.

    Ovviamente, la cosa non mi pare ti colpisca né poco né punto.

    L.

  217. Jasna ha detto:

    @ Luigi

    Non è un insulto ma non rende piacevole la lettura della discussione, senza contare che chiama rissa. Nemmeno io sono d’accordo con Stark, lui stesso mi tratta con sufficienza in quanto non triestina e soprattutto mai d’accordo con quello che dice, ma non l’ho mai apostrofato in nessun modo.

  218. dimaco ha detto:

    certo he a vedere le date son durati poco. si vede che per evitare noie li hanno messi subito in prima linea. giusto per evitare che facessero troppo casino visto magari che con il passare degli anni si accorgevano che franz iera meio de vitorio

  219. hobo ha detto:

    cosi’ non va.

    un’ altra germania…

    questo e’ un canto della resistenza tedesca:

    http://www.youtube.com/watch?v=nTKBJgkVe8o

  220. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @221 LUIGI VEN-
    Ben bon meti el link dove chi che vol se li legi, perkè tra i Triestini 1047 più i Istriani più i Dalmati rivemo oltre 2000….

    Brodi longhi stufa……….

  221. hobo ha detto:

    qui c’e’ la storia della canzone, e il testo.

    http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=971&lang=it

  222. hobo ha detto:

    questa e’ una canzone degli antifascisti viennesi

    http://www.youtube.com/watch?v=2pmG7j5uLZI

  223. hobo ha detto:

    e questa e’ una canzone della resistenza italiana

    http://www.youtube.com/watch?v=uZWTTmfwEww

  224. hobo ha detto:

    se non si parte da questo, non se ne esce.

  225. capitano ha detto:

    I tedeschi sono tutti nazisti, gli austriaci pure, i popoli slavi sono dei sanguinari col vezzo del comunismo, la bora soffia sempre a Trieste, non ci sono più le mezze stagioni, i francesi parlano con la bocca a culo di gallina, gli italiani sono dei mammoni, la pioggia è bagnata, a Venezia c’è l’acqua alta,…

  226. Bibliotopa ha detto:

    #231.. nebbia in Val Padana, l’Italia nella morsa del gelo…

  227. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @221 – LUIGI VEN – jera questa la canzon dei volontari Fiumani ???

    Dixe San Marco: mi go messo il segno
    a tutti i bei paesi del mio regno
    Gnanca volerlo no se po falar
    Guarde ben fioi, de qua e de là del mar
    dove ghe xe il Leon, xe casa mia
    A remengo i croati, e così sia

  228. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ dimaco

    Ho preso i nomi da un testo che mette in risalto i morti in ordine di anno di morte. Per quello ‘sti qua sono “durati poco”: sono fra i primi della lista. Ci sono però anche quelli che sono “durati troppo”: morti l’ultimo giorno di guerra o addirittura dopo il 4 novembre 1918, per i postumi di una ferita o di una malattia contratta qualche giorno o settimana o addirittura mese prima.

    In quel caso, i cattivi italiani li hanno artatamente tenuti in vita un minuto di più per fargli il dispetto. Lo specifico così tu e Sandi vi ringalluzzite un po’.

    L.

  229. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @@@@@ BORA.LA –

    Orco tron !! ‘desso gaveno

    anche el servizio METEO !!!

  230. Luigi (l'altro) ha detto:

    @giampaolo lonzar

    I dati Luigi li ha presi dal libro di Federico Pagnacco, Volontari delle Giulie e di Dalmazia, edito nei primi anni ’30 dalla Compagnia volontari giuliani e dalmati.

    Certo, un testo stampato durante il fascismo, forse dirai, anche se comunque sostanzialmente avallato da uno come Giani Stuparich (ex volontario irredento, il cui fratello Carlo cadde sul fronte nel 1917, e che con Pagnacco a inizio anni ’40 ebbe pure una polemica in merito al suo romanzo “Ritorneranno”). Testo, inoltre, confermato pure, con le dovute riserve del tempo, da pubblicazioni successive, a partire da quella del cinquantenario della “Redenzione” del 1968, fatta da un gruppo di studenti triestini.

    Non capisco poi che c’entra il sommare ai 1.047 volontari di Trieste anche quelli di Gorizia e dell’Istria, oltre che ai provenienti da Fiume e dalla Dalmazia, in tutto altri 1.060 uomini.

    @dimaco 224

    Secondo me facevi meglio a dire più sinceramente che tu avresti volentieri reso ancor più breve la vita a quei triestini e istriani che si arruolarono con l’Esercito italiano nella guerra 1915-18.

    @Sandi Stark 209

    Grazie di avermi tolto il dubbio. Ora visto che me lo ammetti lo registro: sei undicenne.

    Non so se poi mi rispondi perché sei la seconda anima di Paolo Geri (è a lui che avevo rivolto la domanda), o se vuoi comunque dire la tua.

    Ad ogni modo rilevo come non fai altro che ripetere anche questa volta il tuo solito e stranoto corollario: nessuno o pochi a Trieste volevano l’Italia. Perché? Perché lo dice Mario Alberti.

    A parte il fatto che Alberti fece una personale stima degli irredentisti nel suo corposo volume “L’irredentismo senza romanticismi” per un motivo semplicissimo. Quello di Alberti, come ha notato ad esempio Giulio Sapelli, era un irredentismo di stampo accesamente nazionalista (una tra le varie correnti, per capirci). Irredentismo che si volgeva verso le conquiste materiali per un freddo razionalismo calcolatore. Cioè il ragionamento di Alberti era il seguente: a prescindere dai sentimenti e dalle propensioni dei triestini italiani, l’Italia deve acquisire Trieste, l’Istria, Fiume oltre a quanto più poteva della costa della Dalmazia. Per cosa? Per avere – diceva – una sorta di monopolio adriatico e in particolare, attraverso l’emporio triestino, controllare il retroterra economico danubiano.

    Del resto il conteggio degli irredentisti triestini al 2% fu poi tranquillamente contestato e criticato (per il suo carattere fuorviante) anche da alcuni studiosi giuliani, piuttosto tiepidi rispetto all’irredentismo, come Leo Valiani.

    Di casi di frasi rigirabili per i propri fini, poi ne possiamo citare quanti vogliamo. Per restare in un argomento simile, una volta, ad esempio, ho letto in una pubblicazione in lingua tedesca di un tizio di Bressanone (ora il titolo non lo ricordo) una cosa che a qualcuno sembrerebbe folle. Vi si diceva (in modo incredibilmente simile, per linguaggio, a quello di Mario Alberti!) che se si cercasse tra i sudtirolesi, quanti sarebbero veramente disposti a passare in blocco in Austria, se ne troverebbero a stento (leggi) poche centinaia.

    Questo in Provincia di Bolzano dove anche le pietre sanno quanto là l’Italia possa essere l’Heimat sentimentale degli altoatesini!

    Perciò, tu vuoi dimostrare che a Trieste in pratica gli italofili erano quattro gatti, magari abbienti, e forse perfino importati dall’Itaglia.

    Bene, invece di continuare a “mettere le taglie” sugli irredentisti (come hai definito tempo fa questa tua iniziativa), cerca più semplicemente di spiegarti, tra le varie cose, soprattutto quella che più ti brucia: cioè che nell’autunno 1918 e 1954 la maggioranza dei triestini facesse questo:

    http://www.triesteitaliana.it/images/Trieste-1918-f.jpg
    http://www.triesteitaliana.it/images/Trieste-1918-c.jpg
    (3 novembre 1918)

    http://www.triesteitaliana.it/images/trieste-26-ottobre-1954-b.jpg
    (10 ottobre 1954)

    http://www.triesteitaliana.it/images/trieste4nov1.jpg
    (4 novembre 1954)

    L.

  231. mutante ha detto:

    @Luigi: comincia con il nominare anche coloro che hanno continuato a servire l’impero. vengo da una famiglia che ha avuto medaglie al valore nell’esercito italiano, ma anche coloro che sono rimasti risolutamente pro impero. eppure sono rimasti una famiglia prima di tutto. Oberdan non era italiano ma ha fatto la sua scelta. le nazionalità non vogliono più dire niente, conta solo Trieste e coloro che ci vivono.

  232. effebi ha detto:

    …e quindi se l’italia non vuole trieste…!? chi è che la vuole ? chi è che la reclama ? qualcuno si fa avanti ?

  233. Alessandro Adesivo ha detto:

    Sono antifascista e non dimentico la vergogna del fascismo e delle sue persecuzioni contro sloveni e croati. Ma questo non giustifica quel che è successo dopo nè l’odio anti-italiano ancora vivo nei Diego Kuzmin e nei Sandi Stark, un odio che è un problema prima di tutto per gli sloveni democratici. Un odio che si ammanta ogni volta di nuovi argomenti, ma che è assai più arcaico:

    “Mettendo un nuovo vestito
    Di dogmi altisonanti
    Su un odio assai più antico”

    come cantano gli Ianva in “Bora”
    http://www.youtube.com/watch?v=Xa8kcVY04ZU&feature=related

    Gli Ianva non sono fasci, ma un gruppo indie-neofolk apolitico e in questo pezzo cantano il dramma dei profughi giuliani e dalmati, non meno degno di quello degli sloveni e dei croati sotto il fascismo.

  234. Luigi (l'altro) ha detto:

    @mutante

    Non ho alcun motivo di negare che la maggior parte dei triestini e degli istriani (di lingua italiana come di lingua slovena e croata) servì militarmente l’Austria durante la Prima Guerra Mondiale.

    Roba scontata del resto, visto che dopo l’ingresso in guerra dell’Italia nel maggio 1915, la frontiera austro-italiana era stata chiusa, e quindi passarla per gli irredenti era difficile. Nazario Sauro, per fare un esempio chiaro, passò in Italia poco dopo l’avanzata delle truppe austriache in Serbia. Credeva che l’ora “fosse giunta” e riparò in Italia per prepararsi al conflitto. Come lui fecero, faranno o avevano già fatto altri trentini, giuliani e dalmati.

    Che poi molti (se non TUTTI per qualcuno) degli italiani del Litorale che servirono l’Austria lo fecero per “amor della patria asburgica”, mi pare francamente esagerato.

    E’ sicuro, certo, che una parte lo fece per quello. Ma ci fu anche chi sarebbe rimasto ben volentieri a casa sua o che, per tornare a prima, non era a favore dell’Impero ma lo servì comunque, come ad esempio il padre di Enzo Bettiza.

    Altrimenti si dovrebbe desumere che gli sloveni e i croati arruolati nell’Esercito italiano dopo il 1940, abbiano servito l’Italia per la stessa ragione di fedeltà!

    Del resto la stessa Austria aveva una considerazione tentennante dei propri sudditi italiani, specie dopo il 1915. Tant’è che intere aree italofone dell’Impero, specie nell’Istria meridionale, furono evaquate sia per ragioni belliche che per evitare inconvenienti, specie irredentisti, indesiderati (soprattutto nella piazzaforte di Pola), e gli abitanti internati in campi di prigionia in varie regione austriache.

    Ecco difatti come lo studioso Denis Visintin, commenta il fatto:

    “In seguito l’ordine di sgombro toccò anche la parte settentrionale del distretto di Pola, quella cioè che gravitava verso Rovigno.
    Questo secondo, e ben più capillare esodo, appare immediatamente diverso qualitativamente dal precedente che era stato dettato principalmente da timori di difficoltà per la sussistenza e per l’approvvigionamento, ora si temeva certo per l’avvicinamento del fronte per l’incolumità dei civili, ma soprattutto lo scopo di questa, che vedremo poi assumerà il carattere di una vera e propria deportazione, era quello di consentire libertà d’azione ai militari e di liberare l’Istria da una popolazione in cui erano diffusi sentimenti italiani.”

    Quanto alle famiglie non spaccate, bisogna vedere casi e casi.

    Ad esempio io conosco (e non solo io qua dentro) diversi casi di famiglie che, eccetto i legami umani, si spaccarono nettamente all’interno per le scelte politiche dei vari componenti.

    E tanto per farti un esempio più tangibile, in Dalmazia a metà Ottocento, durante le elezioni comunali per la circoscrizione di Zara, due candidati erano… padre e figlio. Il padre, Francesco Borrelli, accesamente filoitaliano e, quindi, irredentista fino al midollo. Il figlio croatofilo di recente generazione (tanto che, stando alle cronache, non conosceva neppure il croato).

    L.

  235. Luigi (l'altro) ha detto:

    Chiedo scusa, non Denis Visintin, ma Angelo Visintin.

    L.

  236. hobo ha detto:

    bah, versi come

    “Resta sempre Latina la gente
    Che il vento e la pietra del golfo domò.”

    non mi sembrano molto “apolitici”, ne’ molto rispettosi della pluralita’ di lingue e nazionalita’ che vivono in queste zone.

  237. gropajaco ha detto:

    alessandro adesivo

    con tutto il rispetto mi sento chamato in causa e devo ripondere. io sono uno sloveno democratico e non odio gli italiani. ma come ti permetti?

    per di piu’ scivoli su una buccia di banana: ne’ kuzmin, ne’ stark sono sloveni, ne’ nessuno dei due ha tirato fuori foibe&co.

    mi sa che l’unica cosa di arcaico e’ il tuo criterio di giudizio; confondi critica, anche aspra, con odio. e identifichi il critico con sloveno. dovresti risettare l’algoritmo.

  238. Paolo Geri ha detto:

    #sfsn.

    A proposito della frase di Schiffrer la riporta – se non ricordo male – Elio Apih nella biografia di Schiffrer edità come supplemento a Civiltà della Memoria.

  239. gropajaco ha detto:

    e poi, non vorrei spezzare bruscamente il ritmo dei mandolini della gente latina, ma l’istria e’ e rimarra’ slovena. fatevene una ragione. ai vari rosiconi: siete turisti.

    e poi chi scrive che “E’ patetico che questi qui ADESSO tirino fuori i censimenti del 1910”
    sappia che “questi qui” fanno cio’ che vogliono, essendo sovrani sul proprio territorio. scelgono il criterio piu’ funzionale ai loro interessi sovrani? pazienza, lacrimuccia libera.

  240. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Lonzar

    Il padre di mio suocero (morto nel 1953) era un fiumano che combatté per l’Italia. Fra l’altro, nemmeno trovo il suo nome negli elenchi che vennero fatti dopo la guerra.

    Mio suocero – buonanima – si ricordava tutte le canzoncine irredentiste, ma onestamente questa qua non l’avevo mai sentita.

    Ogni santo giorno lui cantava “Cantime Rita”, almeno una volta. E poi “Gavemo l’aquila”.

    Altri tempi e un’altra città, morta nel 1945.

    L.

  241. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @239 LUIGI Ven . Io ho un eta’ per la quale ho conosciuto di persona moltissima gente che
    ha partecipato alla Grande Guerra con divisa Imperiale a cominciare da mio nonno.
    Conosco anche di persona la famiglia Bettiza.
    I racconti ed i sentimenti son ben diversi….
    che poi mio padre e i miei zii abbiano vestito la divisa del Regio Esercito e anche un altra storia anche questa ben diversa….
    Uno dei miei zii che ha fatto la campagna di Russia si e’ salvato nella ritirata perche’ conoscendo sloveno riuscì a comunicare con i locali e si salvò , anche questa e’ un’altra storia…..
    Noi delle vece province gavemo, no solo vissù la storia ,la gavemo anche fata! Ma xe robe de l’altro secolo…

  242. Fiora ha detto:

    @232 Bibliotopa. E che mi dici di” son sempre i migliori che se ne vanno”, ah?!
    e poi ci sono le migliori come te, che vanno e vengono, lasciando sempre una simpatica mai ovvia traccia di sè…E FREQUENTA DE PIU, DEI! 🙂

  243. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @ 242 GROPAJACO – Lapsus calami o transfert Freudiamno ??

    Istria Slovena , un picio tochetin !

    Istria Croata, per la maggioranza !

    Istria Italiana da Duin a Muja ( visto che per Caprin la cominciava alle foci del Timavo)

  244. Luigi (l'altro) ha detto:

    @Paolo Geri.

    La biografia di Schiffrer, scritta da Apih di cui parli te è quella edita da Studio Tesi nel 1993. Io ne posseggo una copia, ma oltretutto il testo è presente anche su Google Libri, quindi con una ricerca rapida si arriva al dunque.

    Bene, se si digitano le parole “irredentisti”, “figli” e “papà” nel combo di ricerca per parole nel testo, non esce fuori nulla di quanto asserisci te. Anche cercando bene dove nel testo si parla del rapporto di Schiffrer con l’irredentismo giuliano, perlopiù alle pagine 9, 11, 15, 23, 29, 65, 66 e 83, non esce fuori niente del genere.

    Permettimi anche di dirti che io ritengo molto improbabile che uno studioso serio come Apih potesse riportare una frase del genere. Magari l’avrebbe espressa in un linguaggio più accademico e meno terra-terra, come accade in questi casi. Il che comunque, a quanto si vede, non è neppure stavolta il caso.

    Perdipiù, curiosamente, proprio nel testo di Apih si può trovare la citazione che ho fatto sopra della nota scritta come postilla postuma sulla figura di Schiffrer dopo la sua morte.

    Citazione che dà un quadro del tutto opposto a quello dato da te.

    L.

  245. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Luigi (l’altro)

    E’ incredibile come scrivi su cose che io ho studiato per anni, giungendo alle stesse conclusioni. Se non mi conoscessi, direi che siamo cloni.

    Ad ogni modo, il conte Francesco de Borelli non era irredentista: era un fedele suddito A/U e appartenne al ramo lealista del Partito Autonomista. La fazione irredentista dello stesso partito nacque una ventina d’anni dopo, con i vari Ghiglianovich, Krekich, Dudan e compagnia. Francesco de Borelli era lealista ma ferocemente contrario al progetto di unificazione della Dalmazia con la Croazia. fu lui a leggere l’indirizzo di risposta contro gli unionisti croati. Il figlio unionista si chiamava Manfredo, e di sicuro parlava l’italiano, così come si parlò italiano in famiglia fino alla fine. Lo so perché possiedo delle cartoline della famiglia Borelli, tutte scritte in italiano. L’ultimo discendente diretto poi dei conti Borelli rimase a Zara sotto l’Italia, e si dimostrò fervente patriota filoitaliano.

    Tornando alle famiglie che si spaccarono, a me non serve andare tanto lontano: il nonno di mia moglie combatté per l’Italia, suo fratello per l’Austria. Uno zio di mio suocero si era spostato a Susak e dopo la Grande Guerra si trovò di conseguenza in Jugoslavia. Rimase lì, e creò grandissimo scandalo in famiglia quando – alla sua morte – scoprirono che sulla sua tomba (nel cimitero di Susak) aveva fatto scolpire la parola “Obitelj” invece di “Famiglia”. Tanto che mio suocero e suo fratello acquistarono tre pesanti lumini con i vetri di colore verde, bianco e rosso e li piazzarono in bella vista di fronte alla lapide. Quei lumini una decina d’anni fa (l’ultima volta che ho visitato questa tomba) erano ancora là.

    L.

  246. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ gropajaco

    Che ti sia sfuggita dal sen e dalla tastiera la frase per cui l’Istria è slovena, ti è già stato fatto notare.

    Noto peraltro che tu dai “copertura” al vecchissimo detto “il fine giustifica i mezzi”. In altre parole: il censimento del 1910 che ai tempi della querelle con l’Italia veniva schifato, adesso viene portato in palmo di mano, in nome del fatto che la cosa IERI era contraria, ma OGGI è a favore dei propri interessi sovrani. DOMANI… chi lo sa?

    L.

  247. maja ha detto:

    ciò, gente, ma desso che i xe in do’ come li ciameremo sti due lojze?
    xe problemi miga da poco, eh.

  248. Bibliotopa ha detto:

    Fiora, passo, passo, ma che vuoi, si ripetono sempre le stesse cose.. leggo e mi sembra che tanto sia stato detto. per Schiffrer, suggerirei di leggere il suo libro sulla genesi dell’irredentismo. Lo trovate a Trieste alla Biblioteca Civica. Io lo lessi in fretta, perchè per errore mi avevano dato la copia non prestabile e di tempo per consultarlo ne avevo pochino, quindi feci “lettura veloce”.

  249. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @252 MAJA – go za dito che i se numeri come

    i re de Francia !!!! Logicamente con uno

    comincemo con el XIV . Re Sole !!!!

  250. Sandi Stark ha detto:

    @222 Jasna, varda che mi no te go mai dito niente per el fatto de no esser triestina, tanto xe vero che nianche me ricordavo de ‘sto particolare.

    L’omo in question fa propaganda de un certo tipo. Per far propaganda de un certo tipo, se conta flocie e se denigra chi tenta che scardinàr le flocie. La variante xe i forum Internet, dove xe la possibilità de usar la tecnica del trolling. Vedemo la definiziòn:

    “Troll, individuo che interagisce con la comunità tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema, allo scopo di disturbare gli scambi normali e appropriati. Spesso l’obiettivo specifico di un troll è causare una catena di insulti (flame war); una tecnica comune consiste nel prendere posizione in modo plateale, superficiale e arrogante su una questione già lungamente (e molto più approfonditamente) dibattuta, specie laddove la questione sia già tale da suscitare facilmente tensioni sociali (come un’annosa religion war).

    In altri casi, il troll interviene in modo semplicemente stupido (per esempio volutamente ingenuo), con lo scopo di mettere in ridicolo quegli utenti che, non capendo la natura del messaggio del troll, si sforzano di rispondere a tono.

    Dal sostantivo troll si derivano, sia in inglese che in italiano, forme come il termine trollismo (inteso come il verificarsi di tale fenomeno nelle web-community), il verbo trollare (“comportarsi come un troll”) o essere trollato (“cadere nella trappola di un troll” rispondendo a tono alle sue provocazioni).

    Un troll particolarmente tenace e fastidioso può effettivamente scoraggiare gli altri utenti e causare la fine di una comunità virtuale.

    Se un troll viene invece ignorato (in genere la contromisura più efficace), solitamente inizia a produrre messaggi sempre più irritanti ed offensivi cercando di provocare una reazione, per poi abbandonare il gruppo.”

    E mi, Remigio alle leggi liggio, no ghe rispondo. Cussì el se incazza sempre de più, l’insulterà sempre de più fin che el ciaperà un altro cartellin rosso, forsi quel definitivo.

  251. Luigi (l'altro) ha detto:

    @Luigi (veneziano)

    Sul conte Borelli devi perdonarmi una (profonda) leggerezza. Non ho al momento – perché sono al lavoro – il Monzali sotto mano, e quindi non ho potuto verificare prima dalla fonte per eccellenza mentre scrivevo. Ho scritto che Borrelli era irredentista poiché ricordavo – a memoria – che l’episodio dello scontro elettorale col figlio per il Comune di Zara era del 1879.

    A quell’epoca infatti il partito autonomista in Dalmazia non era ancora chiaramente irredentista (come lo sarà man mano con la nuova generazione degli Ziliotto, Cippico e Salvi, oltre che con i da te citati Ghiglianovich, Krekic e Dudan) ma aveva già abbandonato dal 1866 l’idea di “Nazione dalmata” italo-slava considerata ormai non più fattibile per frenare l’annessionismo croato. Lo schieramento autonomista continuava comunque a definirsi tale, ma la parte italiana cominciava sempre più seriamente già a guardare all’Italia.

    Del resto questa posizione era già stata fatta propria da Bajamonti che nello scambio epistolare con Tommaseo già nel luglio 1861 scriveva questo: “I tempi su fanno sempre più difficili: l’orizzonte politico più si annebbia: quale la crisi? Che di noi se prossimo il cataclisma? Cui rivolgere il pensiero nostro? In chi sperare se non nell’Italia a mio avviso?”.

    La mia quindi è stata una svista “omologante” se mi passi il termine.

    Sul discorso poi dell’autonomismo dalmata nel XIX secolo, come movimento sostanzialmente lealista verso Vienna e tutt’altro che irredentista (salvo forse in taluni casi singolari, come ad esempio Vincenzo Duplancich), dovresti ricordarti un testo che ti inviai tempo fa via mail, dove ne parlavo compattamente.

    Quanto al discorso dell’esperienza dei tuoi suoceri. Quando ho detto prima: “Ad esempio io conosco (e non solo io qua dentro) diversi casi di famiglie” intendevo implicitamente anche te.

    Lo stesso zio di Francesco Rismondo fece la guerra dalla parte dell’Austria e fu decorato. Il nipote, come sappiamo, morì in nome di “Spalato irredenta”.

    Oppure cito un’altra volta Bettiza che ebbe tutti e due gli zii, oltre il padre, volontari dell’Impero. Solo che Giani, per quanto combatté sul Carso, e venne perfino ferito dal fuoco italiano, era accesamente filo italiano. Mentre Marino, lo zio socialisteggiante, era assai più propenso a sorvolare sulle questioni nazionali e ad accettare l’assimilazione nel contesto sempre più croato di Spalato (tanto che, se non ricordo male, dopo il 1920 non optò per mantenere la cittadinanza italiana).

    Si può riassumere il tutto dicendo che tali sfumature nelle terre di cui parliamo non mancano certo. E, quelle più accentuate, specie in Dalmazia ce ne sono proprio a iosa specie per quell’intreccio italo-slavo che creava spesso più italianissimi tra gli slavi, come dei croati mangiaitaliani tra gli italofoni.

    L.

  252. Jasna ha detto:

    @255 Sandi, hai la memoria corta. Sulla discussione sull’uso del dialetto, per citare l’ultimo episodio, hai escluso a priori la validità qualsiasi intervento contrario ai tuoi (non solo i miei), con incipit del tipo “Jasna, no stemo far casin”. Cosa che io a te non ho mai detto e non sento nemmeno il bisogno di dire, visto che non mi sono mai messa in cattedra.

    Comunque no problem, non aveva importanza in questa discussione. Fine OT

  253. Sandi Stark ha detto:

    Altro Luigi (no tanto diverso dal primo, visto che te inizi le frasi insultando l’interlocutòr);

    intanto, l’elenco dei 2 mila volontari giuliani (vivi e morti) iera notoriamente futizzà. Mi lo go avù tra le man per un breve periodo, fin che l’Associazione Edera gaveva la compiacenza de tignirlo in linea, e iero sorpreso dai cognomi de origine goriziana e istriana.

    Iera ad esempio dentro i 460 che gaveva cambià prigionia in Russia. E cava de qua, cava de là, le ultime ricerche disi che i xe restài 860; più o meno come a Trento.

    Cito Thompson, che ga condensà el lavoro de Fabi e altri che adesso no me ricordo e che no go voia de zercar.

    Femo un poco i conti, che percentale xe 860 su una città de 230 mila abitanti e rotti? Scrivi ti el numero.

    E mi no son convinto nianche de quei 860. Perchè nel 1919 iera pien de triestini in Sardegna. Go le lettere del fradel de mio nonno, xe un pochi de cognomi. E me riservo de controllar quando gaverò de novo in man l’elenco dei 2 mila, se xe dentro anche mio zio e i suoi amici. Go porvà a legger la targa de San Giusto, ma no se riva più a legger.

    Per mi, Alberti gaveva ragion al 100%. E i volontari giuliani, iera i irredentisti più qualchidun altro che se ga lassà infinociàr all’ultimo momento come Stuparich. Penso che al prossimo giro, rivaremo sui 500, e i conti tornerà.

    E anche se no i torna, resta 860. Me rendo conto che sarà eterna lotta se i irredentisti iera l’uno virgola nove o el 2,6% della popolazion, ma cussi xe e sarà.

    E po’ xe anche un’altra roba de dir. Ti (capisso de come che te scrivi) no te son triestin discendente de quei pre 1918.

    E xe fondamentale, perchè ti, Luigi primo e Luigi quattordicesimo, i vostri amichetti massoni che fa i convegni in Stazion Marittima per dirne che “Trieste ha sempre voluto essere italiana” no gavè le testimonianze e le lettere de famiglia.

    No gavè niente. Gavè solo la propaganda italiana, e la voja de romperne i cojoni e triturarne el pennuto co’ le vostre loike patriottiche.

    Per mi fe pur, contenti voi…

  254. Sandi Stark ha detto:

    Jasna, informite de cossa signifa in triestin “no stemo far casin”. Significa esattamente “non facciamo confusione”.

  255. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Stark

    In primo luogo, quello che ha scritto dei volontari giuliani sono io, e non “l’altro”.

    Secondo: in un tuo primo messaggio avevi detto che non riuscivi proprio a trovare più di 120 irredentisti, adesso nel tuo messaggio viene fuori che dei circa duemila volontari potrebbero esserne all’incirca veri 860. Orbene: siccome dei duemila volontari un po’ più della metà era di Trieste, allora anche ammettendo che sia vero il numero di 860, a questo punto potremmo dire che circa 430 sono triestini.

    Insomma: tu per arrivare al tuo numero di 120 devi riuscire a ridurre il numero di volontari della prima guerra mondiale a 240 (di cui 120 triestini), e poi dire che prima di loro non ci fu NESSUN IRREDENTISTA a Trieste.

    Luigi (veneziano)

  256. Jasna ha detto:

    @259 Sandi

    OH MIO DIO

  257. dimaco il discolo ha detto:

    speta na roba. el doge ga ciapa el cartelin roso per do mesi?

  258. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Luigi (l’altro)

    ADESSO ho capito chi sei!!! Scusami, ma prima proprio non c’ero arrivato.

    Le elezioni che videro Manfredo Borelli vs il padre Francesco furono proprio quelle del 1879. Vinse Manfredo. Che fu uno dei tanti di ascendenza italiana che aderirono al partito nazionale croato: Monti, Bulat, Giorgi, Rossi, Tartaglia, Arneri eccetera. Anche qui però le cose – come ben saprai – erano variegate: Ivo Tartaglia era un mangiaitaliani, ma suo fratello dopo il 1918 si dichiarò italiano e andò a Trieste. Dei fratelli Bettiza hai già detto. I Crisogono si paccarono in due. Perfino la famiglia Tommaseo (parenti vicini e lontani di Niccolò) scelse diverse strade. Così come uno degli Alacevich (originariamente di sicuro slavo) fu federale fascista di Sebenico, De Marsanich fu uno dei fondatori dell’MSI, e così via, fino ai nostri giorni con de Vidovich e compagnia cantante.

    L.

  259. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ dimaco

    Mai presi cartellini. E’ l’ennesima fiaba che il buon Sandi si racconta la sera. Tutte le sere. Credo da almeno settant’anni (ritengo che questa sia più o meno la sua età, da quel che scrive).

    L.

  260. Tergestin ha detto:

    Mi me domando: ma quanto xe infiltra’ ‘sto sito? De recente anca piu’ del solito.
    Me accodo a Sandi e invito a no perder tempo coi troll.

  261. dimaco il discolo ha detto:

    allora tornimao alla domanda di Kuzmin che non va letta come : non vogliamo l’italia qua.
    la domanda che kuzmin pone (che è tutto fuorchè antitaliano) è . perchè hanno fatto tanto casino per avere ste terre se le lasciano andare in rovina. non supportano queste terre anzi fanno di tutto per metterle in difficolta. Alla luce del sole oltretutto. niente treni, stazioni chiuse, biglietterie inesistenti la svendita del patrimonio. In fin dei conti è una domanda che merita una risposta sensata aldilà delle solite beghe tra le due barricate. io ritengo la domanda sensata, personalmente, poi se la risposta(ovvia) non piace gli altri non ci possono fare nulla. ma paragonare le due situazioni, ovvero i meriti e i demeriti, diciamolo francamente, dall’italia non è che queste terre abbiamo tratto giovamento. perlomeno non quello sperato.

  262. Tergestin ha detto:

    @ Dimaco

    Giusto da pochi giorni se legi sui quotidiani patochi che xe la fila per magnar panini, le diocesi che no riva a star drio all’emergenza cisturia, Cattinara in tilt de richieste e la mega-speculazion in porto vecio.

    La muleria emigra, i veci se impoverissi e i grandi cantieri e le grandi industrie no abita piu’ qua. E chi ga portado la rovina xe i nazionalisti piu’ impizadi, questo va stampado ben in testa. Ogi come sessanta anni fa: i sventola bandiere per coverzer i loro furti. In molti ga capido che razza de cialtroni gavemo avudo e gavemo tutt’ora, ma co’ ghe rivera’ un numero sufficente de persone, sara’ za’ piu’ che tardi.

  263. Sandi Stark ha detto:

    Definizioni:

    Di norma l’obiettivo di un troll è far perdere la pazienza agli altri utenti, spingendoli a insultare e aggredire a loro volta (generando una flame war).

    Una tecnica comune del troll consiste nel prendere posizione in modo plateale, superficiale e arrogante su una questione vissuta come sensibile e già lungamente dibattuta degli altri membri della comunità (per esempio una religion war).

    In altri casi, il troll interviene in modo apparentemente insensato o volutamente ingenuo, con lo scopo di irridere quegli utenti che, non capendone gli obiettivi, si sforzano di rispondere a tono ingenerando ulteriore discussione e senza giungere ad alcuna conclusione concreta.

    Comportamenti tipici:

    L’invio di messaggi intenzionalmente sgarbati, volgari, offensivi, aggressivi o irritanti.

    L’invio di un numero di messaggi, anche se non particolarmente provocatori o insensati, tale da impedire il normale svolgimento delle discussioni.

    L’invio di messaggi contenenti errori portati avanti con finta convinzione (con frasi come: “Così è la vita è certamente il miglior film di Roberto Benigni, checché ne diciate!”).

    Il perorare intenzionalmente e con tensione un’argomentazione basata su un errore difficile da dimostrare o su opinioni potenzialmente verosimili, facendosi seguire nella discussione dalla comunità.

    L’attribuire a tanti l’opinione di uno, vittimizzandosi e non rispondendo nel merito, spingendo possibilmente altri utenti a prendere le proprie difese (con frasi come: “vi siete coalizzati contro di me”).

    Il ridicolizzare o denigrare ripetutamente gli interventi di un utente “concorrente”.

    Lo scrivere deliberatamente messaggi enfatici su un dato argomento divertendosi alla spalle di chi corrobora poi la propria fasulla tesi.

    Il portare avanti tesi opposte a quelle dichiaratamente discusse nella comunità, con argomentazioni vaghe, imprecise e pretestuose, generando quindi flame (per esempio pubblicando teorie evoluzioniste in un forum di creazionisti o viceversa).

  264. dimaco il discolo ha detto:

    questo go capi tergestin, ma el discorso de Kuzmin no val solo per Trst ma per tute le tere che se ga ciavado l’italia. savemo tuti come xe pasadi i ultimi 60 ani. fascisti (ciamemoli col loro nome) i ga fado quel che ga voludo fin a rovinar tuto. L’italia ga di a noi del proto de trst no ne ciava basta che i ne porti voti quei cocai sul adriatico.
    La domada xe come mai soto l’austria 8con tuti i problemi che iera anca tecnologici) i rivava a far funzionar tuto e deso invece no xe boni ce cambiar un lumin in strada?

  265. Rupel ha detto:

    @ 245
    quindi el jera traditor

  266. Tergestin ha detto:

    Perche’ iera un’altra epoca e un’altra mentalita’. I ga fato de tuto per render ‘ste terre moribonde e lo prova el fatto che i ne ga ruba’ le navi e i cantieri, serado le fabriche e quanto altro e per tapabuso i ga burocratizzado tuto. Cussi’ se xe anca sicuri che el lavor lo trova i amici giusti. Xe miga da ieri che i fa cussi’, una dele tante tattiche.

    El punto xe che ierimo un “feticcio” per l’Italia e co’ i ga avu’ el zogatolo i se ne ga fregado e bon. Lo prova senza timor de smentida i disastri umani, economici e sociali che xe rivadi immediatamente dopo el 1918 e dopo el 1954.

  267. Rupel ha detto:

    @ 216,217,218,219, e 220
    xe tutti quá i traditori ?? no anche quel che gá el monumento davanti alla stazion marittima xe un traditor, i nomi non li voio nominar perche allora me vien de vomitar

  268. Luigi (veneziano) ha detto:

    Eccoli qua: son venuti fuori quelli che “A me m’ha rovinato la guerra…”: gli Alberto Sordi di Trst. Ma cavolacci: imparate qualcosa dai fratelli crucchi del Sudtirol! Create sto benedetto partito di raccolta e portate via la citta’ da codesti autosmartellamenti delle gonadi!

  269. Sandi Stark ha detto:

    @272 i morti iera solo 4; battisti, chiesa, sauro e filzi. Altrj no iera, per Rismondo… i se gavev inventà. L’omo iera scomparso da Gorizia durante un violento bombardamento. Non una sentenza, no una copia de condanna, no un articolo, niente de niente.

    I altri 4 li gaveva giustiziai co’ la massima pompa, per Rismondo niente, i lo gavessi giustizià in zito.

    Misteri dei ‘taliàni. Qualsiasi roba che i gabbi scritto sulla storia de quei periodi, va attentamente controllada. Le probabilità che se tratti de falsi o de esagerazioni, xe vizine al 100%

  270. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Stark

    Lo vedi che ogni volta che apri bocca la spari più grossa della volta precedente?

    Ho qui sotto gli occhi la fotocopia della “Relazione sopra il trasporto di prigionieri di guerra a.u. di nazionalità italiana dalla Russia in Italia” (Bericht ueber den Abtransport Oe.U. Kriegsgefangener italienischer Nationalitaet von Russland nach Italien” – AOK. Chef des General stabes – Zu Evb. Nr. 9500 ex 1918). Ovviamente è un documento austriaco.

    A pag. 45 si legge (ti faccio già subito la traduzione):

    “Originariamente, vi era indubbiamente l’intenzione in Italia di inquadrare nell’esercito i prigionieri liberati e di nazionalità italiana. E in questo senso venne fatta propaganda tanto in Russia che in Italia. Però le esecuzioni fatte durante la guerra, di sudditi austriaci e combattenti dalla parte italiana che caddero in nostra prigionia (Francesco Rismondo – Novembre 1915 / Damiano Chiesa – Maggio 1916 / Cesare Battisti e Fabio Filzi – Luglio 1916 e Nazario Sauro / agosto 1916) hanno indotto il generalissimo Cadorna ad emettere dei decreti che disponevano che gl’irredentisti della monarchia non dovessero, in linea di principio, essere impiegati laddove potevano venire a diretto contatto col nemico” (ecc. ecc.).

    Conclusione: se nel caso dei ‘taliani la probabilità di falsi o esagerazioni è vicina al 100%, nel tuo caso è immancabilmente del 100%.

    Ti becco ogni santa volta con le dita nella marmellata, vecchio mio!

    L.

  271. effebi ha detto:

    sara… fa qualcosa… chiudi sto post…

  272. effebi ha detto:

    semo in europa…

  273. effebi ha detto:

    “come mai siamo finiti in europa se l’uropa non ci voleva” 🙂
    kuzmin… ma no te ga alto de scriver ?

  274. Sandi Stark ha detto:

    REPETE, APPELLO AI GESTORI: sono stato accusato di mentire deliberatamente in pubblico:

    “Ti becco ogni santa volta con le dita nella marmellata”

    “E’ l’ennesima fiaba che il buon Sandi si racconta”.

    Ho ricevuto insulti ed altri commenti spregiativi:

    “il suo bis-bisnonno stava raccogliendo patate in Boemia”

    “parlare di REALTA’ con certa gente, è come parlare di cellulari con un cavernicolo…”

    Mi sono state attribuite dichiarazioni mai effettuate:

    “Ma se sti porchi italiani non se ne va”…

    ho ricevuto denigrazioni generiche:

    “Ma lascia perdere i numeri, ché ogni volta li spari a TOTALE CASACCIO!”

    Quanto sopra proviene sempre dalla stessa fonte, alla quale il sottoscritto non si è MAI rivolto direttamente nel corso di questo thread. Non solo, lo stesso personaggio mi ha pubblicamente denigrato in post indirizzati a terze persone:

    “Io mi ritengo in diritto di dare del “babbalone” (che non è proprio un insulto) a chi ogni minuto secondo dimostra il proprio razzismo..”

    “questo qui sbarella di brutto ogni volta che c’è da scrivere di economia, finanza o storia…”

    “inanellando sequele di panzane lunghe da qui a là.”

    Invoco pertanto la censura del personaggio e dei post offensivi, secondo il regolamento del Forum, per come previsto per iscritto e per come stabilito dalla prassi specifica e dalla netiquette.

    Faccio altresì notare che in questo thread sarebbero state commesse azioni delittuose:

    “Chiunque, comunicando con più persone, offende l’altrui reputazione (diffamazione), è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 1032” art. 595 del Codice Penale

    con la probabile aggravante:

    “Se l’offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico, la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore ad euro 516.”

    ed in subordine l’art. 594 del Codice Penale “Ingiurie”:

    “Chiunque offende l’onore o il decoro è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino ad euro 516.

    Alla stessa pena soggiace chi commette il fatto mediante comunicazione telegrafica o telefonica, o con scritti o disegni, diretti alla persona offesa.

    La pena è della reclusione fino ad un anno

    Le pene sono aumentate qualora l’offesa sia commessa in presenza di più persone.”

    Vista anche la recidivia del personaggio, Vi esorto quindi a prendere provvedimenti al più presto possibile, tenendo presente che il sottoscritto non può tollerare che vengano pubblicate a ritmo giornaliero su questo Sito, ingiurie, insulti e diffamazioni personali, da persone alle quali il sottoscritto, non ha mai rivolto la parola.

  275. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @235 LUIGI ( L’altro) – Ho capito da dove venivano le citazioni, conosco il testo.
    Le foto le conosco anche, la foto di Piazza Grande del ’54, c’ero anch’io(purtroppo)credo che in quell’occasione il Sindaco ( Gianni lagrima) propose l’attuale nome della piazza.
    Sia con questo libro ne con queste foto mi convincera’ che io sono o debba sentirmi Italiano.
    Io come gia’ detto sono Triestino Italofono.
    Per chiudere ,piaccia o non piaccia visto che la Cortina di Ferro era una realtà e le informazioni che trapelavano sia dalla vicina Jugoslavia che dai paesi del patto di Varsavia
    del terrore instaurato dai regimi Comunisti, la gente si e’ tappata il naso e ha preferito
    la soluzione di accetttare l’amministrazione Italiana che il rischio che poi ha subito la Cecoslovacchia e l’Ungheria. Ne era anche conscio Vidali leader del PC di Trieste che sventolava la bandiera del TLT-FTT.
    Questo vale anche per la foto del 1918 perche’ non si sapeva come andava a finire con le pretese del Comitato degli Slavi del Sud, dove alla fine i territori acquisiti dall’Italia era ben poca cosa da quelli che si asspettavano dal Trattato di Rapallo e rese quasi vano e dopo 20 anni vano del tutto il massacro di 600.000 contadini Italiani etc etc etc Grazie a quei irredentisti riciclati in fascisti dopo l’impresa di Fiume.
    Robe de l’altro secolo.

  276. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Lonzar
    Vidali sventolò la bandiera del TLT-FTT solo fino ad un certo punto. Dopo di che, com’è noto, inviò una relazione al CC del PCI chiedendo il cambio della linea del partito: il PC di TS avrebbe dovuto chiedere l’annessione all’Italia.

    Ovviamente, rispetto al 100% la tua autodefinizione: triestino italofono. Io ritengo che ognuno possa dirsi come crede, a patto che si rispetti l’altro.

    L.

  277. Redazione ha detto:

    Invitiamo Luigi (veneziano) a esprimere le proprie opinioni evitando toni offensivi. Abbiamo già ripetutamente cancellato parti di commenti, se dovremo ancora farlo, d’ora in poi cancelleremo direttamente tutto il commento.

  278. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @281 LUIGI VENEZIANO – Il mio commento si ferma ed interpreta la emotività del 1954 , quello che e’ successo dopo lo sappiamo tutti.

    Le tue ragioni giuste od errate che siano,
    non giustificano la tua agressività scritta,
    evidenziata anche dalla redazione.

    Io faccio mio il vecchio adagio ” DUE TORTI NON FANNO UNA RAGIONE “

  279. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Redazione e Lonzar

    Mi spiace si possa considerare cancellabile qualche frecciata di poco conto, comunque sia farò così: ad ogni errore del signor Stark farò seguire una correzione.

    In questo thread il signor Stark è intervenuto una quindicina di volte. In almeno cinque occasioni ha utilizzato frasi razziste. In altre sei/sette occasioni ha scritto delle cose false.

    Stiamo parlando quindi di dodici sfondoni/falsità/espressioni razziste in quindici interventi.

    Un bel palmarès, ne converrete…

    L.

  280. Sandi Stark ha detto:

    Cara Redazione, grazie per l’intervento. Forse cesseranno gli insulti ma la diffamazione continua imperterrita:

    “in cinque occasioni ha utilizzato frasi razziste”

    “In altre sei/sette occasioni ha scritto delle cose false”.

  281. Luigi (veneziano) ha detto:

    A proposito di tradimenti. Sono andato a controllare sui miei libri la storia dell’affondamento delle corazzate Brin e Giulio Cesare, citate nell’intervento numero 66 dell’ineffabile.

    L’ineffabile dice che fra le spie che parteciparono ai sabotaggi delle due navi vi furono due triestini, ma non lo sa con certezza.

    Io invece dico che uno dei personaggi che poi sgominarono la rete spionistica austriaca in Italia fu un triestino: si chiamava Remigio Bronzin, e partecipò al celebre “colpo di Zurigo”, quando un gruppo di italiani penetrò nella legazione austriaca di Zurigo, ne aprì la cassaforte e trafugò i documenti relativi all’organizzazione austriaca.

    In particolare, questo triestino – noto irredentista ed operaio (Stark: mettilo nella tua lista dei 120, ma non fra i figli di papà!) – era stato assoldato in quanto abilissimo falsificatore di chiavi.

    Hai capito? Da una parte “forse c’erano triestini” (ma non si sanno i nomi), dall’altra… TAC: ecco il triestino irredentista che fa la spia per l’Italia, con tanto di nome, cognome, vita e opere!

    L.

  282. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Stark
    Se ritieni che ci sia diffamazione, non hai altro da fare che recarti presso la più vicina procura della Repubblica e sporgere relativa querela.

    Ovviamente in tempo zero t’arriverà una controquerela per calunnia.

    Dài, che ci divertiamo un po’!

    L.

  283. Luigi (veneziano) ha detto:

    Aspetta: nel commando che partecipò al colpo di Zurigo c’era un altro triestino: il tenente Ugo Cappelletti, nato a Trieste nel 1887, arruolatosi volontario nel 3° reggimento artiglieria da fortezza.

    Aggiungi alla lista, Stark!

    L.

  284. effebi ha detto:

    anche la comunità grega ga da el suo apporto, però no so se i iera quatro gati e/o fioi de papà… in ogni caso i ga combatudo e qualchidun xe anche morto:
    http://www.flickr.com/photos/elisabetta2005/4376205917/

  285. effebi ha detto:

    http://www.asso4stormo.it/arc_05/arc_05_02/arc_05_02_01/text_05_02_01_01.htm

    un altro istrogregoveneto, ma de orsera…
    orpo ma i la gaveva tuti con la “povera defonta”… chissà come mai…

  286. effebi ha detto:

    forsi per episodi come questi…

    “…Un episodio verificatosi a margine delle guerre napoleoniche è l’arresto di Rigas Velestinlìs, il protomartire della Rivoluzione greca, avvenuto a Trieste nel Dicembre 1797…. Rigas fu poi consegnato dagli Austriaci, insieme con 6 o 7 suoi affiliati, al Kadì di Belgrado, che, dopo averli tenuti rinchiusi nella fortezza del Kalimegdan, li fece tutti strangolare senza processo e gettare nel fiume Sava.”
    …forsi, pol esser..

  287. Bibliotopa ha detto:

    Tranquillo, effebi, se te va a Vienna nela cesa dei greghi te trovi anche i nomi dei greghi ( Ralli, Di Demetrio, Economo, Galatti) che xe morti per el Impero, come in tute le famiglie triestine le scelte xe stade nei due sensi.. pensemo ai Brunner…

  288. Sandi Stark ha detto:

    Cara redazione, ringrazio ancora per l’intervento ma non è stato sufficiente per far cessare la violenza verbale e le intimidazioni, che come potete notare continuano con altre forme, medesima arroganza ed ancora maggiore aggressività.

    Vi faccio notare che gli attacchi alla mia persona sono grautiti in senso dialettico visto che MAI, ho risposto alcunchè al soggetto o ad esso mi sono rivolto. Il vostro gradito intervento non è quindi per dirimere le controversie tra due “litiganti” ma per difendere un aggredito da un aggressore, e di questo vi ringrazio.

    A questo punto il problema è di come mai, Bora.la tollera che intimidazioni, insulti, accuse e denigrazioni… noto armamentario ideologico di concezioni totalitarie ed antidemocratiche, siano usate come metodo di lotta politica all’interno del forum.

    Per una persona determinata come il sottoscritto che tiene testa, quanti altri forumisti invece si astengono dall’esprimere le loro opinioni a causa delle intimidazioni?

    Su questo vi invito a riflettere, cordialmente.

  289. arlon ha detto:

    Ma più che altro, me chiedo: nisun ga ancora risposto alla domanda del titolo de sto articolo?

  290. Luigi (veneziano) ha detto:

    Vogliamo fare l’elenco dei clamorosi sfondoni che hai scritto, come quando hai pensato che 1,3 milioni di lire del 1918 fossero 3,5 miliardi di Euro?

    Ragasso: la causa di Trieste merita un bel altro rappresentante, piuttosto che uno che ogni due per tre ne racconta una o ne sbaglia un’altra, il tutto condito da espressioni oggettivamente razziste!

    Tu al massimo – come t’ho detto – sei perfetto per il ruolo di ministro delle allegre finanze: “Quanto costa? Tre milioni? Di che? Lire, Euro o pizze di fango? Tanto xe la stessa roba: vien qua che firmo!”.

    L.

    (Quanti era gli irredentisti? 120? 560? 840? Rismondo? No esiste gnanca ‘na carta… e via col valzer!)

  291. Rosy ha detto:

    “Gli irredentisti goriziani non gettavano bombe”

    Così scriveva Antonella Gallarotti, su Il Piccolo del 26 gennaio 2012, al quale si rimanda

    http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2012/01/26/PR_33_01.html?ref=search

  292. effebi ha detto:

    295 arlon
    ma xe el stesso kuzmin che rispondi, alla fine

    “La loro attività (dei quattrogattifigli dipapà irredentisti triestini) fu poi enfatizzata per giustificare l’intervento bellico, utile ai produttori d’armi e agli opportunisti politici…”

    quindi siamo finiti in Ialia a causa degli interessi dei produttori d’armi e dei politici opportunisti (tuti ovviamente e rigorosamente …italiani 110%)

    quindi adesso resteria la mia domanda:
    “come mai i sloveni xe finidi in Jugoslavia se dopo la Jugoslavia no i la voleva ?”
    (immagino -e anche in questo caso qualchidun riverà a dimostrar- sarà sta per colpa sempre e solo dei italiani… 110%)

  293. effebi ha detto:

    anche desso che no i riva far el governo … xe colpa dei italiani (e no xe una batuda… xe sta dito da qualchidun… 🙂 )

  294. boris ha detto:

    effebi… mettime nella tua famosa lista…

    http://www.youtube.com/watch?v=iZBnLW_M9Yc

  295. effebi ha detto:

    293 🙂 ah so so… so benissimo che gente strana te ghe la trovi par tuto e in tuti i schieramenti
    ghe xe sta perfin italiani che ga combatù perchè l’istria no sia più italiana…
    te sa no…

  296. effebi ha detto:

    ah si, arlon forse ho la risposta sul perchè siamo finiti in italia…

    kuzmin, per esempio, è finito in italia perchè l’italia è così tonta da fargli scrivere dei libri:
    http://www.arcipelagoadriatico.it/libri.php?id_libro=00207
    http://www.leganazionale.it/gorizia/comunica/074-290107.htm

    ANVGD !? LEGA NAZIONALE !?…

  297. effebi ha detto:

    http://www.leganazionale.it/gorizia/comunica/074-CAMPAGNUZZA.pdf

    vien da chiedersi: Kuzmin è la stessa persona ? e quando scrive -per bora.la come per l’ANVGD/lEGA NAZIONALE- lo fa come italiano o come appartenente a qualche minoranza ? Le sue critiche all’Italia vogliono essere uno sprone per migliorare l’Italia ? per denigrarla ? distruggerla ? vogliono dimostrare o ottenere cosa ?

  298. Sandi Stark ha detto:

    Le donne internate in Italia.

    Matteo Ermacora. Un’interessante ricerca per comprendere quanto interessasse all’Italia dei nostri avi. Diversi storici dicono che l’Italia agì in senso immateriale, pensando solo ai territori e non alle persone. Vediamo cosa provarono le nostre nonne (due biografie citate appartengono casualmente a persone della mia famiglia).

    “Maria Giuliani, di Borghetto d’Avio, venne internata a Teramo nei primi mesi del 1917 perchè continuava a tenere esposto nella propria abitazione un ritratto della defunta imperatrice Elisabetta d’Austria.”

    “Antonia Leban, di Gorizia, venne internata in Sardegna, perchè “si recava alla stazione di Milano all’arrivo di tutti i treni colla speranza di trovare i figli..”

    “Nina Loss, albergatrice di Canal San Bovo, internata nel giugno del 1915 ad Alessandria perchè “austriacante” descriveva come il gruppo di internati di cui faceva parte fu accolto a Verona da sassate e insulti della folla…”

    “Alice Kuchen Hascher, giovane ungherese che viveva a Bologna dando lezioni private di lingua, fu internata nel maggio del 1918 perchè “in privato” aveva affermato che l’Italia era una “nazione di deboli” e aveva auspicato una rapida conclusione del conflitto
    per poter ritornare nella “amata Ungheria..”

    “Anna Gobbato, di Treviso, 64 anni, ostessa,
    veniva arrestata e internata a Firenze nel febbraio del 1918 perchè aveva criticato le requisizioni militari di foraggi e aveva concluso il suo discorso dicendo -vada remengo il governo e chi lo protegge se venissero i tedeschi si starebbe meglio..-

    “Alma Gaspari, anconetana sposata a Cortina, irredentista. Fece internare involontariamente il marito ma poi fu presa di mira dai militari residenti in un suo albergo, fino a che “passeggiava per le vie di Cortina in abito nero e recando con sè un grande mazzo di fiori gialli, i colori della monarchia asburgica…”

    “Le donne poi sfidavano le autorità con atteggiamenti e piccole forme di resistenza simbolica quali dare alla proprie figlie il nome di “Germana”, portare i nastrini o vestirsi con i colori della monarchia asburgica, oppure ancora opporsi all’esposizione della bandiera italiana nelle proprie abitazioni, atti che vennero duramente puniti con l’allontanamento forzato.

    Non solo, le donne si spinsero anche ad esplicite azioni di ostilità come fece Santa Dossi, di Cornè di Brentonico, internata a causa di alcune “frasi di dileggio verso le truppe

    oppure come Paola Stefani, negoziante di Tezze (Valsugana), che affermava di essere “contraria” all’occupazione italiana.

    “Marcella Pedron, di Tezze, ad esempio, invitata da alcuni ufficiali a bere alla salute dell’Italia fu internata perchè si rifiutò dicendo “questo poi mai!”

    “Orsola Capello di Borgo Valsugana che fu
    internata perchè, quando una granata austriaca uccise quattro persone non dissimulò il suo compiacimento per l’accaduto e disse che sarebbe stata più contenta se la granata avesse colpito coloro che desideravano gli italiani in paese..”

    Oltre a questo si trovano lumi sulla prostituzione indotta in larghe fasce di popolazione femminile internata, sui ricatti sessuali e le denunce ricevute per dinieghi a militari, la scelta di internare comunque donne evolute culturalmente e professionalmente per “scalzare la società austriacante” ed ovviamente per “italianizzare i territori occupati”.

    E per concludere un esempio pratico, la denuncia di un irredentista:

    “La prevengo di fare bene attenzione alle sig.re sorelle Blason perchè sono vere austriacanti e molto contro di noi, l’oro trovansi ora ha Ruda, e una vera vergogna mantenerle e essere così ribelle a noi; perciò bisogna prendere rimedio perchè trovandosi a Ruda non debbono spionarci. Come profugo e vero Italiano mi sento il dovere di comunicarli ciò scusi tanto ma per la verità. Un profugo vero Italiano.”

    (nessun dubbio sull’autore della lettera anonima, dalle nostre parti non scriveva così male, nemmeno un bambino in seconda elementare NdR)

    http://www.unive.it/media/allegato/dep/n7/Ricerche/Ermacora.pdf

  299. effebi ha detto:

    ..e poi me lo vedo… il Kuzmin che presenta il suo libro ANVGD in una sede della Lega Nazionale esordendo con :

    “ma perché l’Italia non rinuncia a noi? Perché non s’inventa una scusa? Perché non racconta una palla, che non voleva, che si è sbagliata, che è stato un errore, qualsiasi cosa insomma e ci restituisca all’Austria, dove si stava bene allora e oggi si sta pure meglio?

    E poi, non è affatto vero che qua, tutti si anelava all’Italia…
    Gli irredentisti erano quattro gatti, al pari delle brigate rosse degli anni settanta. La loro attività fu poi enfatizzata per giustificare l’intervento bellico, utile ai produttori d’armi e agli opportunisti politici…”

    🙂 🙂 🙂 🙂 …sai le risate e gli applausi in sala !!!

    oooooooooovazione !!!

  300. Tergestin ha detto:

    Dubito che el rivi a far un discorso cussi’ longo, vista l’eta’ media de quei che ancora se imbambola coi beni abbandonadi el ris’cia de far indormenzar la sala dopo la seconda riga.

  301. effebi ha detto:

    epur el devi esser andà volentieri a presntar la sua fatica a quei quatro rincojonidi… scrita proprio per lori… che cocolo…

  302. effebi ha detto:

    una volta el scrivi per i irredentisti e una volta contro….
    e dopo el se domanda come mai el xe finido in italia 🙂 ma lo podemo far RE !! d’Itaglia…

  303. Rosy ha detto:

    E poi, sempre su Il Piccolo del 31 gennaio, c’è questo interessante articolo:

    “E adesso i tarvisiani vogliono diventare residenti austriaci”

    http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2012/01/31/NZ_20_01.html?ref=search

  304. hobo ha detto:

    pero’ i conti continuano a non tornarmi.

    in italia, come in austria-ungheria (basta leggere švejk), c’era un sacco di gente che non aveva nessuna voglia di andare al fronte. c’erano i socialisti e gli anarchici che si stendevano sui binari per non far partire le tradotte. e le donne in generale non erano molto contente di veder partire i figli per il fronte. mia nonna, che era slovena ma in famiglia parlava anche furlano, e’ stata internata a wagna, vicino a leibnitz, per un anno dopo l’ 8 agosto del ’16. alla fine della guerra suo fratello e’ tornato dalle trincee del montenegro con l’idea che si dovesse fare la rivoluzione. se non l’ avesse ucciso la malaria, probabilmente ci avrebbero pensato i fascisti.

    bon.

    e poi, nel ’19-’22, in italia c’e’ stata piu’ o meno una guerra civile, coi fascisti e gli antifascisti che si sparavano addosso (ad esempio a parma, dove i combattimenti erano andati avanti per una settimana, e i fascisti alla fine avevano dovuto rinunciare ad entrare in citta’). anche in austria e in germania la guerra si era conclusa tra rivolte operaie e tentativi di insurrezione (come quella spartakista del gennaio ’19 a berlino, repressa nel sangue dai freikorps, embrione delle future sa).

    scrivo ‘ste robe (che mi pare siano state abbastanza rimosse dalla memoria) perche’ quegli anni erano un po’ piu’ complicati di quel che risulta da queste discussioni.

  305. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @299 – Foxtrot-Bravo (effebi) – Ciò ! Ma coss’te ga ciolto pirole de canguro che te scrivi a salti ???

    Ogni volta devo tornar indrio per capir quel che te scrivi, che za se capissi poco.

  306. Luigi (l'altro) ha detto:

    @Lonzar 280

    In pratica ti ha già risposto il mio omonimo (specie su Vidali).

    Qua il discorso si può riassumere così. Tu ti senti Triestino di lingua italiana. Ma tanti tuoi concittadini, nel 1918 e nel 1954 come prima e dopo fino ad oggi si sentono Italiani di Trieste.

    Nessuno ti obbliga ad accettare la seconda scelta. Quello che mi sembra traspaia molto bene quasi continuamente dai commenti su bora.la è che chi non accetta di essere italiano (in modo del tutto legittimo!) altrettanto però pare non accetta che ci siano altri triestini che invece italiani si sentono e italiani vogliono essere. E soprattutto pare anche non accettare che questi siano la maggioranza!!

    Del resto si vede anche dalle ragioni per cui i triestini accolsero l’Italia nel 1918 e nel 1954, che tu hai sic et simpliciter ricondotto alla paura del momento di cadere sotto chissà quale regime socialista. A parte il fatto che nel 1918 non esisteva a Trieste il pericolo comunista (dato che le rivolte in Ungheria scoppiarono solo un anno e mezzo dopo).

    Ma soprattutto la cosa principale è leggersi cosa dicevano GLI STESSI triestini che stavano là ad attenere il cacciatorpediniere Audace.

    Ad esempio il triestino che scrisse questa nota, che ho già riportato sopra, su Carlo Schiffrer (il quale peraltro al Congresso triestino di Storia dell’ISRI del 1968 chiamò il suo intervento “L’attesa di Trieste”):

    “Egli è vissuto adolescente nel clima dell’attesa, ne ha assorbito i sentimenti dall’ambiente familiare e dalla scuola; prima del ’14 ha partecipato a scioperi e a dimostrazioni studentesche per l’università italiana; nell’ottobre del ’18 è sceso nelle strade assieme ai suoi compagni e il 3 novembre, sul molo alora denominato San Carlo, ha visto da pochi passi scendere dal caccia “Audace” il generale Petitti e lo ha udito pronunciare la frase rituale della presa di possesso in nome del re d’Italia. Sembrava a noi di aver raggiunto non una tappa della nostra storia, un ideale atteso, ma lo scopo ultimo della vita, quasi nient’altro potesse più serbare l’avvenire”

    E se scandagli bene vedi, come è capitato a me, che questo è tutt’altro che un racconto isolato.

    Sulla tua postilla ti do ragione: robe dell’altro secolo. Esattamente come la Defonta (appunto) e il TLT.

    @Fiora 297

    “Le imprese terroristiche degli irredentisti – Vivante le definì “terrorismo blando” – furono più atti dimostrativi che tentativi di innescare del vero e proprio terrore; il loro effetto politico scaturì più dalle reazioni delle autorità che dalle azioni in quanto tali. Nella maggior parte dei casi gli attentati consistevano nell’uso di petardi o di ordigni esplosivi relativamente innocui che venivano depositati nei pressi di uffici pubblici o davanti alle abitazioni di funzionari governativi (che erano perlopiù italiani). L’unica eccezione fu una bomba che scoppiò a Trieste nell’agosto 1882, provocando la morte di una persona e il ferimento grave di un’altra”.

    (Claus Gatterer)

    @Sandi Stark 304

    E’ troppo divertente vedere che tu smuovi cielo e terra per far credere che qualcuno sia qua per glorificare l’Italia e distruggere l’Austria. Questo quando te fai esattamente – in modo più che palese – il contrario.

    La differenza è che mentre a me non me frega un tubo di nascondere le nefandezze italiane, tu le tiri fuori, nascondendo o minimizzando più che puoi quelle della controparte, per fare la gara a chi era più cattivo e più buono.

    L’antidoto quindi è molto molto semplice. Se per te l’Austria ha avuto le sue ragioni ad internare circa 110.000 sudditi di lingua italiana, specie dal Trentino e dall’Istria meridionale (questi sono i dati che dà uno studio di Franco Ceccotti, ricercatore dell’IRSMLFVG), allora le può avere avute anche l’Italia, quando ha internato circa 2.500 persone dal Basso Friuli (è la stima massima).

    Le ragioni erano esattamente le stesse, giacché nel caso dei trentini e degli istriani l’Austria li considerava (oltre alle ragioni “tecniche”) di fatto o eventualmente sospetti verso l’Italia o veri e propri irredentisti. Nel caso dei friulani l’Italia li vedeva (eccettuando le stesse altre ragioni) come “austriacanti” o sospetti. Si può dire: in guerra così avviene e morta là.

    Altrimenti, o in aggiunta, si condannano entrambi sul lato umano (come faccio io del resto) e la si finisce là.

    L.

  307. sfsn ha detto:

    @ hobo:
    no capisso cossa no te torna: i socialisti iera contro la guerra e la maggioranza della popolazion voleva solo star in pase.
    Ma i potentati economici (in primis l’industria pesante) gaveva bisogno dela guera per far soldi.
    dunque…

  308. sfsn ha detto:

    @ Geri:
    grazie dell’informazion! a buon rendere

  309. gropajaco ha detto:

    nessun lapsus, gianpaolo. soltanto un bug. l’istria slovena e’ e restera’ tale per altri 70 anni ed altri 70+70+ε>Ω…, con buona pace dei luigi. sia chiaro, sempre lacrimuccia libera.

    nope, luigi, noti male come al solito. il contenzioso territoriale con altri “questi qua” l’hanno vinto sul campo. quando quelli la’, gli aggressori, alla fine ingranavano la sesta in retromarcia al grido mamma mia aiuto. ricordi? dopodiche’ si trattava di definire il dazio che quelli la’ dovettero pagare.

    con i croati abbiamo un contenzioso di diversa origine con diverse specifiche, che ovviamente, come si usa tra gentiluomini, risolveremo al tavolo. capire il perche’ si insiste sui particolari e perche’ in funzione del compromesso finale e’ importante anche dove sta il culo di una vacca sulla dragonja, invece credo sia fuori dalla tua portata.

    oppure no, basta non far finta di esser ritardati.

  310. Luigi (l'altro) ha detto:

    @Redazione

    Giustissimo (e doveroso) richiamare all’ordine e a non scendere sul personale.

    Ma allora, per l’appunto, deve valere per tutti.

    Spiegatemi perché Sandi Stark può sparare, così su due piedi verso chi non è d’accordo con lui, la qualifica di troll e di agente di propaganda (addirittura di usare “noto armamentario ideologico di concezioni totalitarie ed antidemocratiche”!!) SOLO perché citiamo roba che gli dà (profondo) fastidio.

    Spiegatemi perché sempre Sandi Stark può tranquillamente insultare gli italiani e dire a voi perfino (!) che non avete fatto abbastanza?

    Spiegatemi sempre perché Tergestin può tranquillamente far passare gli esuli come dei rincoglioniti (“quei che ancora se imbambola coi beni abbandonadi”).

    Tutto questo (e il resto che non cito) senza alcun richiamo da parte vostra, almeno che si veda qua nella lista commenti.

    L.

  311. effebi ha detto:

    311 Giampaolo, te ga de aver pazienza… fazo parte de quel gruppo de rincojonidi al quale, ogni tanto, el kuzmin dedica un suo libro e -come disi tergestin- alle presentazioni fatalmente se indormenzemo alla seconda riga…

    chissà dove che i lo presenta sto anno per el giorno del ricordo ?

    qua iera nel 2008, ma un altro libro:

    “COMITATO DI GORIZIA
    Nell’ambito delle iniziative volte
    a celebrare il Giorno del Ricordo dell’esodo e delle Foibe, lunedì 4 febbraio, presso la sede della Fondazione
    Cassa di Risparmio di Gorizia, l’Asso-
    ciazione Nazionale Venezia Giulia e
    Dalmazia ed il Comune di Gorizia, in
    collaborazione con la Lega Nazionale di Gorizia hanno presentato il libro,
    edito dall’ANVGD di Gorizia, dal titolo

    “1947-2007: istriani, fiumani e dalmati
    esuli da 60 a Gorizia per rimanere ita-
    liani.”
    (…PER RIMANERE ITALIANI !!!!???)

    L’opera, realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, è stata illustrata dal
    presidente Rodolfo Ziberna, ed introdotta dal sindaco di Gorizia Ettore
    Romoli, con le testimonianze dei sindaci che si sono succeduti dal dopoguerra ad oggi: Franco Gallarotti, Antonio Scarano, Erminio Tuzzi, Gaetano
    Valenti ed Ettore Romoli. Diversi gli
    autori che hanno concorso alla realizzazione del libro: DIEGO KUZMIN, Francesca Santoro, Maria Grazia Ziberna,
    Guido Rumici, Rodolfo Ziberna ed
    Antonio Lauriti.
    …Il libro è stato dedicato al compianto
    Pasquale De Simone, già sindaco di
    Gorizia e per 40 anni direttore de
    “L’Arena di Pola”.

    http://www.anvgd.it/da/200804.pdf?phpMyAdmin=2Ogbj4K9Fl5hBy8d-MdtxixAtu4

    ma che gente frequenta sto Diego Kuzmin !? i eredi dei “quattrogatti” equiparabili alle brigate rosse !!?? mammmamia…

  312. Luigi (l'altro) ha detto:

    @sfsn 314

    Per tua fortuna, il libro che ti ha segnalto Geri è consultabile online. Più esattamente qua:

    http://books.google.it/books?id=4xnaP1Ml-3IC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q=irredentismo&f=false

    Se, una volta aperta la pagina vai nella casella che si trova un po’ in basso a sinistra dove c’è la funzione di ricerca nel testo e provi a cercare la frase di Geri o intera o parola per parola, ti accorgerai che non viene fuori nulla.

    A buon rendere…

    L.

  313. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @312 LUIGI L’altro – Credo che tu abbia
    travisato qualche mio passaggio cronologico.

    Forget it.

    I libri sono un riferimento ma hanno un difetto . La carta si lascia scivere ,non protesta mai.

    Non so quanto tu conosci Trieste dal di dentro,comunque ha tre anime:

    Se ascolti quella Italiana ,ha ragione da vendere,
    Se ascolti quella Slovena ,ha ragione da vendere.
    Se ascolti quella Indipendentista erede di quella Austriaca ,ha ragione da vendere.

    ma la verita’ qual’e’ , se conosci l’Amleto di Shakespeare sai che ” The truth is, there is no truth.

  314. hobo ha detto:

    @sfsn

    no me torna la rapresentazion dei taliani de una parte e dei tedeschi e austroungarici de l’altra come due monoliti de zente in sintonia co’ le relative classi dirigenti e smaniosi de andar in guera. e no me torna la rimozion del biennio rosso, dela insurrezion spartakista e dela rivoluzion austriaca del ’18-’19.

  315. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @314 GROPAJACO – forse non mi sono espresso bene non ho detto che l’Istria Slovena non esiste. Ho detto che ora l’Istria fa parte di tre nazioni e che il territorio più grande e’ in Croazia. Dov’e’ l’errore ???

  316. Luigi (veneziano) ha detto:

    Ebbravo Stark, che ha scoperto che esistevano gli internamenti di civili!

    Certo: deve ancora rendersi conto del fatto che vennero internati più sudditi dell’Impero che sudditi del Re d’Italia, ma questo non gli passerà mai nelle sinapsi: ha un blocco mentale come quelli dei robot di Asimov.

    @ gropajaco
    Devo dire che ti sei avvicinato a grandissimi passi verso le vette starkiane. Grazie per averci reso edotti che fra “gentiluomini” (che sarebbero sloveni e croati) è giusto e doveroso e perfino fondamentale discutere delle cagate delle vacche. Evidentemente è una questione di savoir faire ad altisssssimi livelli, cui arrivano solo le menti elevate, e chi non capisce – come hai chiosato in fondo – è un ritardato.

    E per fortuna si tratta di cagate di vacca, giacché s’è già visto come questo po’ po’ di gentiluomini s’è rivolto l’un l’altro quando si trattava di cose più importanti: gettati nel cesso quarant’anni di bratstvo i jedinstvo, s’è allegramente pensato di scannarsi all’arma bianca.

    Sempre perché – evidentemente – in quelle lande il savoir faire è un concetto radicato nell’animo, of course…

    L.

  317. gropajaco ha detto:

    gianpaolo

    : )

    l’istria e’ e rimarra’ slovena.

    l’istria slovena e’ e rimarra tale…

    ma per evitare equivoci forse dovevo scrivere

    l’istria sotto l’attuale amministrazione dello stato sloveno rimarra sotto l’amministrazione dello stato sloveno fino a ∞.

    mi sento in dovere di chiosare su ‘sta cosa perche’ luigi e’ uno che sostiene(parole sue scritte qua dentro) che la popolazione di pirano e’ una ciste.

    ed io di quelli la che accomunano una popolazione ad una ciste ho sempre paura.

  318. Luigi (l'altro) ha detto:

    @Lonzar 318

    Scusa la franchezza ma dove avrei travisato qualche tuo passaggio?

    Tu hai detto in successione:

    1. “Sia con questo libro ne con queste foto mi convincera’ che io sono o debba sentirmi Italiano. Io come ho già detto sono Triestino Italofono”

    2. “Per chiudere ,piaccia o non piaccia visto che la Cortina di Ferro era una realtà e le informazioni che trapelavano sia dalla vicina Jugoslavia che dai paesi del patto di Varsavia del terrore instaurato dai regimi Comunisti, la gente si e’ tappata il naso e ha preferito la soluzione di accetttare l’amministrazione Italiana che il rischio che poi ha subito la Cecoslovacchia e l’Ungheria”

    3. “Questo vale anche per la foto del 1918”

    Io ti ho risposto nel seguente modo (riporto per forza il messaggio che la Redazione ha cancellato, non so perché):

    “Qua il discorso si può riassumere così. Tu ti senti Triestino di lingua italiana. Ma tanti tuoi concittadini, nel 1918 e nel 1954 come prima e dopo fino ad oggi si sentono Italiani di Trieste.

    Nessuno ti obbliga ad accettare la seconda scelta. Quello che mi sembra traspaia molto bene quasi continuamente dai commenti su bora.la è che chi non accetta di essere italiano (in modo del tutto legittimo!) altrettanto però pare non accetta che ci siano altri triestini che invece italiani si sentono e italiani vogliono essere. E soprattutto pare anche non accettare che questi siano la maggioranza!!

    Del resto si vede anche dalle ragioni per cui i triestini accolsero l’Italia nel 1918 e nel 1954, che tu hai sic et simpliciter ricondotto alla paura del momento di cadere sotto chissà quale regime socialista. A parte il fatto che nel 1918 non esisteva a Trieste il pericolo comunista (dato che le rivolte in Ungheria scoppiarono solo un anno e mezzo dopo).

    Ma soprattutto la cosa principale è leggersi cosa dicevano GLI STESSI triestini che stavano là ad attenere il cacciatorpediniere Audace.

    Ad esempio il triestino che scrisse questa nota, che ho già riportato sopra, su Carlo Schiffrer (il quale peraltro al Congresso triestino di Storia dell’ISRI del 1968 chiamò il suo intervento “L’attesa di Trieste”):

    “Egli è vissuto adolescente nel clima dell’attesa, ne ha assorbito i sentimenti dall’ambiente familiare e dalla scuola; prima del ’14 ha partecipato a scioperi e a dimostrazioni studentesche per l’università italiana; nell’ottobre del ’18 è sceso nelle strade assieme ai suoi compagni e il 3 novembre, sul molo alora denominato San Carlo, ha visto da pochi passi scendere dal caccia “Audace” il generale Petitti e lo ha udito pronunciare la frase rituale della presa di possesso in nome del re d’Italia. Sembrava a noi di aver raggiunto non una tappa della nostra storia, un ideale atteso, ma lo scopo ultimo della vita, quasi nient’altro potesse più serbare l’avvenire”

    E se scandagli bene vedi, come è capitato a me, che questo è tutt’altro che un racconto isolato.

    Sulla tua postilla ti do ragione: robe dell’altro secolo. Esattamente come la Defonta (appunto) e il TLT.”

    Date queste premsse non capisco onestamente cosa c’entrano i libri.

    So benissimo poi che a Trieste ci sono tre anime nazionali e sentimentali, una italiana, una slovena e una indipendentista.

    Se ci tieni, prova a vedere se io finora abbia scritto un QUALSIASI messaggio dove affermo che Trieste è SOLO italiana. Ovviamente non lo troverai.

    Concludo dicendo che il mio intento non è quello di rivelare la verità, perché la verità si rivela da sola.

    L.

  319. gropajaco ha detto:

    eccolo eccolo, ora sta per scrivere che “la guerra e’ lo sport preferito dei balcanici”(sempre parole sue)

    dai gigi, su, che se t’impegni riesci a battere vattani, stavolta.

    nelle nostre lande, gigi, si pratica il savoir faire, esatto. domani verrano gli inglesi ed i spagnoli ad imparare come si toglie il dito dal grilletto per un contenzioso strategico. insegneremo ai nostri partner europei come si fa.

    ah, si, potreste imparare anche voi, visto che di una tradizione di contenziosi territoriali siete sprovvisti, avendo sempre abbandonato il campo al contendente al ritmo del glorioso grido mamma butta la pasta!

  320. gropajaco ha detto:

    ah, si’ e dopo aver imitato per bene vattani, si lamentera’ del razzismo degli altri utenti. e’ fatto cosi’ il nostro gigi almighty.

    secondo me regge il server direttamente con le mani da ve, altro che contributi ; )

  321. Sandi Stark ha detto:

    REDAZION,

    i ultimi due interventi del soggetto xe perfettamente in linea con el ruolo de troll, come da mi descritto al n° 268, per eventuale ausilio… in caso de dubbi sulla definizion.

    Per iutarve a valutàr, ve segnalo l’apertura sui internamenti, “perchè l’Austria internava de più (secondo lui)”. Questa cara Redazion xe una provocazion inacettabile, perchè i nostri internava banditi, terroristi e sospetti a casa sua, mentre i ‘taliani internava gente nei territori occupati con la violenza e contro la volontà della popolazion. Tra le altre robe, i internamenti nei territori occupadi iera anche illegittimi secondo i trattati internazionali.

    Redazion, cossa xe queste se no volgari provocazioni?

    Come se fa a ciacolar in un forum con un troll de ‘sto calibro, che fa la punta ai zistron su mille particolari più o meno importanti, più o meno sbagliài, solo per trollar?

    No se fila cara Redazion, se ghe permettè un tanto, vol dir che ve sta ben cussì.

  322. effebi ha detto:

    sintetizzando e semplificando l’ultimo millennio…l’istria xe stada per diversi secoli sotto la serenissima, dopo, per alcuni secoli soto l’austria, per pochi decenni sotto l’italia, per diversi decenni soto la jugoslavia, desso la xe da vent’anni divisa tra due repubbliche… ecco, no volessi deluder qualche elaborator de numeri infiniti…. ma par che qua l’omo xe bastanza irrequieto… de qua come de la del quieto…
    no xe ogi !? no xe doman !? pazienza… l’istrian (quel originale 🙂 …) xe paziente ga visto de tuto e vederà ancora, nisun xe mai morto de noia…

  323. gropajaco ha detto:

    c’e’ tanto turismo in estate.

  324. effebi ha detto:

    napoleone, l’adriatiche K. , el TLT… e tutti pensava a quel famoso numero… come iera…!? ah si… “70 ed altri 70+70+ε>Ω…” comico 🙂

  325. sfsn ha detto:

    se no ga scrito schiffrer, comunque la descrizion dei iredentisti come fioi de papà la ga fata vivante. se se stasera go tempo zerco el passaggio su iredentismo adriatico.

  326. effebi ha detto:

    327 si, cè tanto turismo …anche questo una volta non c’era…. ga inventà l’omo in questo ultimo periodo… l’ome xe stufadizzo, inventa e dopo se stufa, inventa altro… prima fa e dopo disfa… solo i paracarri sta fermi, ma i ciapa ruzine e se disfa anche quei… come le sbarre dei confini. te pensi de aver bastanza antiruggine ? per “70 ed altri 70+70+ε>Ω…” ?

  327. effebi ha detto:

    330 la defonta, pur organizada xe restà senza….

  328. effebi ha detto:

    329 sfsn …no darte cruzio… te credemo, no cori che te cerchi, se ga scrito Kuzmin vol dir che xe vero, lui li conossi ben, li frequenta, el scrivi libri per lori (per i eredi, per quei del ANVGD e della Lega Nazionale)…te vol che nol sappi !? più de cussì… eh !

    e me par che nianche Kuzmin no cerdi nei numeri infiniti (“70 ed altri 70+70+ε>Ω…) dato che el imagina che quel che ieri iera austriaco (e ogi xe italian) domani podessi cambiar ancora.
    però… se val in un senso …val anche in quel altro ? 🙂

  329. gropajaco ha detto:

    331

    yep, forse fra 10 anni confineremo con la padania….

  330. Bibliotopa ha detto:

    #335 Padania.. chissà, forsi gaveva za anche previsto Vivante.. se nol se gavessi copado al principio dela guera chissà cossa altro el gavessi scritto del bel.

  331. sfsn ha detto:

    in cime iredente Sirovich meti el dubio che “i lo gabi suicidà”… certo che el mato iera una bela testa e sai fastidiosa

  332. marquardo ha detto:

    E’ davvero irritante, ogni volta che sulle pagine virtuali di Bora.la compare un articolo che si ricollega alla storia asburgica di queste terre, trovare sempre i soliti troll (che spesso non sono nemmeno gente che vive qui o conosce realmente la nostra storia) che insultano, denigrano, dileggiano e provocano in maniera arrogante e sprezzante chiunque parli con affetto della “defonta”.
    Personaggi tra l’altro ridicoli in quanto è palese ed evidente che in alcuni casi sia sempre la stessa persona con due nickname diversi che spara la bordata con uno e plaude al suo gesto con l’altro.
    Per favore, cara Redazione, per amore dei lettori che vogliono assistere a discussioni civili e non a scambi di insulti, siccome questi troll sono ben noti ed a quanto pare avete già preso qualche provvedimento nei loro confronti (ma a quanto pare “all’acqua di rose”, in quanto non hanno sortito effetto), prendete dei provvedimenti più drastici perché questi provocatori infiltrati hanno davvero stancato.
    E’ squallido che utenti come Sandi Stark e gli altri partecipanti “austriacanti” alla discussione si trovino insultati e derisi quando esprimono le loro opinioni, che tra l’altro argomentano con dati concreti alla mano, da dei troll professionisti.

  333. Luigi (l'altro) ha detto:

    @sempre Lonzar 280

    Un’altra cosa che mi era sfuggita. Se non ricordo male Piazza Grande a Trieste è diventata Piazza Unità dopo il 1918 e Piazza Unità d’Italia dopo il 1954.

    @Redazione

    Faccio una piccola correzione su quanto ho detto prima al messaggio 324 su un mio precedente da voi cancellato. Semplicemente il messaggio allora momentaneamente non compariva, mentre ora sì. Chiedo scusa per l’espressione affrettata verso la Redazione.

    L.

  334. Rupel ha detto:

    @ 338
    mi son d´accordo con Lonzar: per noi veri triestini xe e resta piazza grande.Voi taliani podé ciamarla comne volé anche piazza unitá , ma questo xe un vs. problemna.

  335. Alessandro ha detto:

    @339 purché valga anche il contrario. non sarà molto comunicativo ma… se volete chiamarla piazza grande saranno problemi vostri.

  336. Sandi Stark ha detto:

    Per mi va ben anche Franz Josef Platz, come iera dal novembre del 1916.

  337. Luigi (veneziano) ha detto:

    Allegria! Gropajaco s’è proprio arrabbiato di brutto!

    Quindi adesso altri europei arriveranno costaggiù ad imparare come si toglie il dito dal grilletto.

    Pensa un po’ te: io pensavo che fosse più importante imparare come NON mettere il ditto sul grilletto.

    Ma qui dentro gropajaco è il maestro di buone creanze. Si sa: in certi luoghi dell’orbe terracqueo la verità, la buona creanza e i grilletti, in genere sono tutti dalla stessa parte.

    L.

  338. Luigi (l'altro) ha detto:

    @Sandi Stark 327

    Perfetto.

    Allora vuol dire che per te l’Austria ha internato solo 110.000 “banditi, terroristi e sospetti a casa sua” (senza contare i regnicoli espulsi che per te sono già traditori di loro) magari coi dolci e le caramelle.

    Mentre l’Italia ha internato “con la violenza e contro la volontà della popolazion” 2.500 friulani.

    Visto che per te gli italiani d’Austria contati in Tirolo nella’rea sud del Litorale in questione (zona Rovigno-Pola) alla vigilia della Grande Guerra erano circa 445.000, se ne deduce che per te quasi il 25% di tutti gli austro-italiani fossero criminali!

    Mentre l’Italia, contando che gli italiani (friulani compresi) nella Contea di Gorizia e Gradisca erano sempre alla vigilia della guerra poco più di 90.000, avrebbe internato circa il 2,7% di gente tutta innocente.

    Quando si dicono la logica e l’obiettività…

    @Rupel 339

    Mi sa che non hai capito. Lonzar mi diceva che lui si ricordava che il nome alla Piazza era stato cambiato nel 1954 e non già prima, come ho scritto io.

    Vista la tua, superflua, presa di distanze, mi verrebbe da risponderti come fai te. Superflua presa di distanza, perché io non dico mica che dovete chiamarla “Piazza Unità d’Italia” per forza (questo è comunque il nome ufficiale). Chi non vuole, la chiami come gli pare, anche col vecchio nome asburgico “Piazza Grande”.

    Stesso discorso valga per gli esuli. Visto che ad esempio a Capodistria la piazza principale un tempo chiamata “Piazza Duomo” oggi è “Piazza Tito”.

    L.

  339. Luigi (l'altro) ha detto:

    Correggo una parte del mio ultimo messaggio, scritta di corsa:

    “Visto che gli italiani d’Austria contati in Tirolo nella’area sud del Litorale in questione (zona Rovigno-Pola) alla vigilia della Grande Guerra erano circa 445.000, se ne deduce che per te quasi il 25% di tutti questi austro-italiani fossero criminali!”

    L.

  340. sfsn ha detto:

    luigi,
    te fa casin tra internamenti e sfollamenti.

  341. Luigi (l'altro) ha detto:

    @sfsn 345

    Mai sentito parlare di K. u. K. Barackenlager (Imperial-Regio Campo di Baracche)?

    Secondo te gli sfollati (assieme ai sospetti, leggiti il pezzo di Visintin che ho riportato sopra) dove venivano mandati? A pascolare il gregge?

    E hai una minima idea di come vivevano?

    Lo sai – tanto per dirne una – che proprio il trattamento estremo riservato agli internati fu fonte di varie polemiche avanzate da De Gasperi (proprio lui!)?

    De Gasperi, quando il Parlamento di Vienna fu riaperto (nel 1917), esordì facendo tutto un insieme di interventi fortemente critici verso il potere centrale asburgico. Più precisamente accusò il governo di aver volutamente creato un clima insostenibile verso i trentini (come i giuliani) di lingua italiana che avevano parenti internati e tra cui c’erano anche persone non mal disposte verso l’Austria. Lui sosteneva che continuando così tutti questi italiani sudditi dell’Impero avrebbero finito per passare dalla parte dell’Italia, che combatteva per annetterli al Regno.

    E’ difatti piuttosto noto che De Gasperi dal luglio del 1914 era piuttosto contrario alla guerra con l’Italia e, in particolare, alla cessione a questa del Trentino (di cui dal 1911 era deputato al Parlamento). Questo fatto (assieme ad altri) gli costò perfino l’accusa perpetua da parte degli irredentisti più sfegatati di essere un traditore austrofilo. Pensa te!

    Tornando ai campi, ecco i nomi dei campi di baracche austriaci dove vennero internati gli italiani dal Trentino e dall’Istria meridionale: Mittergraben, Gollersdorf, Raschala, Enzerdorf, Weyeburg, Wagna, Sitzendorf, Kotzenay, Hiamburg, Poggstall, Thaerhorf, Steinklamm, Oberhollabrunn.

    Anche la metà ungherese dell’Impero (Cisleithania) aveva i suoi campi. Gli Italiani di Fiume vennero destinati in due località: Kinskunholas e Tapiosuly. Sul secondo esiste anche un piccolo libello che riporta i racconti di chi passò per quel campo.

    Più in generale sull’argomento c’è poi – come dicevo prima – uno studio di Franco Ceccotti sull’argomento in particolare di tutti questi spostamenti di popolazione in Austria durante la Prima Guerra Mondiale. Ovviamente si occupa del Litorale e non del Trentino.

    Ceccotti, sia chiaro, non è un fascistone, ma uno dei ricercatori dell’Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione nel Friuli – Venezia Giulia.

    L.

  342. Luigi (l'altro) ha detto:

    @sfsn 331

    Scusa te lo dico, ma secondo me, come dice il mio omonimo, rosichi “abbestia” anche te.

    L.

  343. dimaco il discolo ha detto:

    “e partecipò al celebre “colpo di Zurigo”, quando un gruppo di italiani penetrò nella legazione austriaca di Zurigo, ne aprì la cassaforte e trafugò i documenti relativi all’organizzazione austriaca.”

    ma no gaveva fa un telefilm sula rai a puntade (tre o quatro, no me ricordo ben) una 30ina de ani fa?

  344. Rosy ha detto:

    protagonisti del “Colpo di Zurigo”, da Wikipedia:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Colpo_di_Zurigo

    1.^ Pompeo Aloisi dopo essersi guadagnato il titolo di barone il 15 agosto 1919 per servizi resi alla patria, torna ad una carriera diplomatica di alto livello che culmina nel 1932, quando viene chiamato da Mussolini al Ministero degli esteri, assunto ad interim dal Duce (come suo capo di gabinetto). Nel frattempo, rappresenta l’Italia nelle varie conferenze della S.d.N. Viene sostituito il 9 giugno 1936 da Galeazzo Ciano nella pienezza dei poteri del Ministero. Gran cordone dell’Ordine della Corona d’Italia 22 marzo 1928 – Gran cordone dell’Ordine dei S.S. Maurizio e Lazzaro 9 luglio 1936. Epurato nel’44 riabilitato 2 anni dopo. Capitano di vascello nella riserva navale (19 agosto 1927), contrammiraglio nella riserva navale (18 giugno 1936)
    2.^ Ugo Cappelletti, irredento triestino, ingegnere, volontario di guerra e tenente nel 3° artiglieria da fortezza, già dell’Ufficio I, nomina di vice-console a Zurigo col nome di Damiani.
    3.^ Salvatore Bonnes, irredento triestino, volontario di guerra ed ingegnere del genio navale, conoscitore della lingua tedesca, ottenne la nomina di addetto commerciale alla legazione italiana di Berna.
    4.^ Stenos Tanzini, di Lodi, sottufficiale di marina, specialista torpediniere transitato nel servizio informazioni, fornì a Bronzin importanti indicazioni circa le abitudini e gli orari di sorveglianza del guardiano della palazzina obiettivo, non vi è certezza del grado
    5.^ Remigio Bronzin, irredento triestino, alias “Remigio Franzioni (o Brausin)”, era un operaio della ditta Stigler di Milano (che fabbricava ascensori), esperto di serrature, disposto a combattere l’Austria con ogni mezzo. Accettò senza chiedere nulla in cambio.
    6.^ Natale Papini, ex carcerato, rapinatore noto in ambito giudiziario per la sua destrezza assoldato per fare da scassinatore.
    7.^ avv. Livio Bini, di Firenze, doppiogiochista a suo tempo assoldato dal Mayer tra i fuoriusciti italiani, fuggito in Svizzera per evitare una condanna per bancarotta. Bini, che però nel rattempo, facendo la spola con Firenze, era stato arrestato, si era offerto di collaborare. Tramite lui individuarono, con assoluta certezza, l’ubicazione defilata dell’edificio in cui Mayer aveva la sua centrale.

  345. Rosy ha detto:

    Come tante altre, probabilmente anche la voce de il “colpo di Zurigo” è stata compilata da Luigi veneziano.

  346. Rosy ha detto:

    http://www.modellistika.it/Varie/zurigo.html

    Si reclutano i partecipanti al “colpo”. In primo luogo l’avvocato Livio Bini, di Livorno, un rifugiato a Zurigo che è stato colui che ha segnalato il covo di Mayer. Poi due ingegneri triestini, ottimi agenti segreti: Salvatore Bonnes e Ugo Cappelletti. Infine, gli “uomini di mano”: il marinaio Stenos Tanzini, di Lodi, divenuto sottocapo per le sue doti di tecnico e di specialista torpediniere, già arruolato nel controspionaggio navale. Sarà lui il capo della pattuglia. Poi un meccanico profugo triestino, Remigio Bronzin specialista nel fabbricare chiavi. Ancora, un agente di Mayer che fa il doppio gioco, di cui non si saprà mai il nome e che agisce dall’interno del consolato. Infine, uno scassinatore professionista. Si chiama Natale Papini, è di Livorno, sono andati a pescarlo in carcere dove si trova per avere svaligiato una banca di Viareggio, è uno specialista nell’aprire casseforti. Lo convincono facilmente: o a Zurigo per l’impresa, e dopo libero e compensato o subito al fronte. L’équipe è pronta.

  347. Rupel ha detto:

    @ 351
    allora piú o meno jera dei delinquenti

  348. Sandi Stark ha detto:

    OK REDAZION,

    a questo punto xe più che ciaro che el sistema de trolling politico ve sta bèn. A mi no, pertanto me ritiro per protesta e ve attribuisso la responsabilità indiretta.

    Bora.la xe una testada nazional-patriottica, dove chi osa metter in discussion i miti de l’italianità de Trieste e delle nostre terre, vien trollà. La redazion intervien solo ed esclusivamente in caso de insulti, non per le intimidazioni e no per el trolling sistematico.

    Xe altri forum più democratici, viva l’A!

  349. dimaco il discolo ha detto:

    Rupel te se stupissi? solo in italia certi elementi i fa cariera. varda el parlamento de ogi.

  350. Rosy ha detto:

    http://digilander.libero.it/fiammecremisi/schede/colpozurigo.htm

    Come si legge nel sito,il primo film girato era:

    SENZA BANDIERA
    Genere spionaggio (Il Colpo di Zurigo)
    Produzione LUIGI FREDDI PER ELFO FILM
    Regia Lionello De Felice 1951
    Trama: Durante la prima guerra mondiale la Marina Italiana è soggetta a gravi perdite in seguito ad azioni di sabotaggio. E’ evidente che in Italia esiste una vasta rete di spie ed il servizio di controspionaggio ha potuto accertare che gli agenti nemici ricevono gli ordini dalla Svizzera. Viene affidato ad un comandante di marina coadiuvato da tre uomini scelti, l’incarico di fare indagini. Dopo pazienti ricerche il comandante acquista la certezza che il capo dello spionaggio nemico è il console austriaco a Zurigo, coadiuvato da un sedicente barone svizzero e da una sedicente infermiera. Uno degli emissari italiani, il tenente Morassi, che fa la corte all’infermiera, riesce col suo appoggio, ad installarsi, come cameriere, in casa del barone e può così accertare che i documenti relativi allo spionaggio sono chiusi in una cassaforte, nella camera da letto del console austriaco. Approfittando di un’assenza del console, gli agenti italiani penetrano di notte nella sua camera. Dopo un lungo lavoro la cassaforte viene squarciata per opera di un celebre scassinatore, ch’è stato aggregato agli agenti del controspionaggio. Questi, impadronitisi dei preziosi documenti, sono ora in gradi di distruggere la rete dello spionaggio nemico. Il console austriaco, ridotto ormai all’impotenza, s’uccide. Nonostante il cast la tradizione italiana di sostituire ad avventure delle boiate persiste.

  351. Rosy ha detto:

    E questo era il telefim a puntate:

    http://www.teche.rai.it/storia/fiction/fiction07.html

    Accadde a Zurigo (1981)

    Soggetto: Fabio Pittorru
    Regia: Davide Montemurri
    Cast: Gianni Garko – Enrico Ostermann – Carlo Hintermann – Gianni Vettorazzo – Angela Goodwin – Mario Valdemarin
    Puntate: 3
    Rete: TV1
    Data: 23/06/1981 – 30/06/1981

  352. Rosy ha detto:

    sul sito

    http://www.modellistika.it/Varie/zurigo.html

    si racconta dei compensi dati ai “traditori”:

    “in cambio dei sabotaggi compiuti sulle navi, strabilianti. Per un sommergibile, 300 mila lire; per un incrociatore, 500 mila; per una corazzata, un milione. Denaro di allora. In cifre d’oggi, bisogna moltiplicare almeno per mille: ciò significa che l’affondamento della “Brin” ha reso al sabotatore un miliardo. Di fronte a quelle somme, il traditore si trovava sempre.”

    Che però non paiono molto differenti da quelli per l’affondamento della Viribus Unitis,
    come raccontava al n.95 Sandi Stark:

    http://www.marina.difesa.it/documentazione/editoria/bollettino/Documents/201103_marzo/Moro.pdf

    con la pubblicazione della Legge per i compensi, con tanto di tariffe…

  353. dimaco il discolo ha detto:

    grazie Rosy, proprio 30 anni fa. avevo 10 anni all’epoca. la cosa che mi ricordo di più era il cane (max se non sbaglio).

  354. Rosy ha detto:

    66 Sandi Stark
    a proposito dell’affondamento della Brin, dal sito:

    http://grigioverde.org/wp-content/uploads/2009/02/testo-in-formato-pdf.pdf

    risulta che:

    “i tre responsabili dell’affondamento della
    corazzata “Benedetto Brin:” i marinai Achille Moschin e Guglielmo
    Bartolini e il caporale Giorgio Carpi, tre volte disertore del 25°
    reggimento cavalleggeri di Mantova. Bartolini venne condannato
    all’ergastolo, mentre Carpi e Moschin vennero condannati alla pena di
    morte, tramutata in ergastolo e graziata tra il 1937 e il 1942.”

    Ma erano triestini quei tre?

  355. Rosy ha detto:

    Certo che in rete si trova di tutto.
    Al sito:

    http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=21821

    si legge che:

    “Risulta comunque che alcuni dei responsabili vennero individuati, qualcuno sicuramente condannato all’ergastolo e – se non erro – almeno uno fucilato. Tuttavia a quanto pare si beccarono solo i pesci piccoli.
    C’è in proposito un pamphlet (molto) polemico ma ben documentato, “Due navi, il Re e i fratelli Rosselli”, che avanza l’inquietante ipotesi che segue, riassunta in soldoni:
    la centrale spionistica austriaca avrebbe avuto solidi appoggi niente meno che in casa Savoia, in particolare nella Regina Margherita, notoriamente tedescofila. Il famoso colpo di Zurigo servì a far sparire i documenti comprovanti quanto sopra. I fratelli Rosselli vennero fatti fuori su ordine del Re perchè lo avrebbero scoperto- Il trait d’union tra le due vicende è Pompeo Aloisi, ufficiale di Marina, diplomatico, legatissimo alla casa regnante. Senza dubbi fu lui a sovrintendere al colpo di Zurigo; si sospetta che abbia avuto un ruolo di primo piano nella vicenda Rosselli.
    Così l’ho letta, così ve la riporto. “

  356. Rosy ha detto:

    http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2012/01/31/NZ_20_01.html?ref=search

    TARVISIO Che cosa si può fare quando i cittadini ti abbandonano, e non per trasferirisi in un altra città italiana ma addirittura all’estero? Se lo deve essere chiesto anche il vicepresidente del Gruppo Pdl in Consiglio Regionale ,Franco Baritussio, per anni sindaco di Tarvisio, alle prese da qualche anno con un singolare fenomeno . Sarà stato il crollo degli affari di frontiera, iniziato con l’entrata dell’Austria nell’Ue e definitivamente degenerato con quello della Slovenia, ma pare che i tarvisiani, in numero crescente, stiano chiedendo il trasferimento di residenza verso la vicina repubblica. In Austria, si sa, il sistema fiscale è meno invasivo, la pubblica amministrazione non ha perso i buoni principi della Defonta e, in genere, si ha il senso di un funzionamento del pubblico apparato meno scalcinato e più affidabile di quello italiano. Ma basta questo a giustificare quello che Baritussio dipinge quasi come un esodo di massa? «I dati relativi all’andamento demografico dei Comuni del Fvg delle scorse settimane – rileva l’esponente politico – hanno evidenziato un esodo assolutamente straordinario dei cittadini dal Comune di Tarvisio (unico comune della regione situato su di un doppio confine e che sull’economia di confine ha sempre basato i suoi destini): nel 1994, alla vigilia dell’ingresso dell’Austria nell’UE, i residenti erano 5.997, nel 2011 appena 4.637».

  357. Sandi Stark ha detto:

    Te rispondessi tanto volentieri cara Rosy ma no posso; son in sciopero, per la nostra libertà de espression, contro le censure dei occupanti e dei imperialisti, de quei che ne ga cambià le identità personali e collettive eccetera, perchè no xe ‘bastanza carta o parole per elencar tutti i loro crimini.

    Viva la libertà, viva l’A!

    http://1.bp.blogspot.com/_BybSLj9e048/R7lyO45i18I/AAAAAAAAAN0/h0lVEqZit6s/s400/imbavagliato.jpg

  358. maja ha detto:

    uh, che esagerado, ciò.

  359. abc ha detto:

    @ 347 (l’altro)

    sei sicuro che la Cisletania fosse quella al di là della Leitha?

  360. Luigi (l'altro) ha detto:

    @abc 366

    Scusami hai ragione, non mi ero accorto del lapsus. Ovviamente parlavo della Transleithania.

    L.

  361. effebi ha detto:

    go letto: “…Bora.la xe una testada nazional-patriottica…”

    ma veramente go letto una roba del genere… !?

  362. ufo ha detto:

    Ma veramente go letto una roba del genere?” Te me ga rubà le parole de bocca – go pensà esatamente lo steso lezendo questa notizia

  363. Rupel ha detto:

    @ 356
    non me stupiso,ma il muio conmmnento jera ironico

  364. Rupel ha detto:

    @ 356
    non me stupiso,ma il mio commnento jera puramente ironico

  365. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @339 LUIGI L’ALTRO :

    e cossa go scrito mi ! Me riferivo al ’54 che “Giani lagrima” la ga ciamada Piazza Unita’ d’Italia no al ’18!!!
    Ma no te par più pratico ciamarla piaza grande al posto de tuta quela lojka….
    Se el mio ‘talian no te xe comprensibile ,disi pur no me ofendo posso sempre scriver in altre 6 lingue…………
    Intanto Tristin te va ben !!!

  366. effebi ha detto:

    356 un parlamento che esprimi un governo ga za fato el suo minimo… in altre parti anche questo par dificile….

  367. effebi ha detto:

    364 🙂 …semo alle comiche finali !?

  368. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @339 LUIGI l’altro – Tanto per chiarire ambiguità.E’ chiaro che nel’18 non esisteva pericolo comunista come dopo il ’45 , ma esisteva il pericolo del Comitato dei Slavi del Sud che volendo sedersi al tavolo della pace(sic) di Parigi come forze che contribuirono alla disfatta della Monarchia Asburgica. Potevano mettere in discussione Trieste in quanto all’epoca porto più stratgicamente importante per le nazioni emergenti.In effetti a Fiume che voleva essere Citta’ Libera i manifestanti a favore di questa soluzione gridavano uno slogan offensivo sia verso l’Italia che verso il Pan-slavismo ” Se Bianco Rosso e Blù e’ il color della schiavitù. Bianco Rosso e Verde e’ il color delle tre me**e” (alla sua fantasia gli asterischi).Inoltre la rivoluzione Bolscebvica aveva già fatto presa perche’ la Danube Flotilla in Ungheria aveva innalzato la bandiera Rossa al posto di quella Imperiale. Per quanto riguarda i libri, la maggior parte sono pro-italiani e la scarsa
    disposizione dell’italiano medio per le lingue estere gli nega termini di paragone con testi Tedeschi, Inglesi,Francesi,Sloveni,Croati,Cechi a meno di quei pochi tradotti .
    Del resto qualsiasi spirito di Indipendenza o di Autodeterminazione Triestina e’ stato troncato sul nascere e certo non ben visto da Roma che ha preso le sue misure clandestine , ma questo e’ un altro capitolo ” dele robe de l’altro secolo”.
    Vergini infilzate o odori di santita’ pochi, mentre abbonda l’odore del zolfo dell’Italico Inferno.

  369. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Rosy

    No: la voce sul colpo di Zurigo non l’ho scritta io.

    Infatti solo adesso mi sono accorto che addirittura a quel “colpo” parteciparono non UNO, non DUE, ma bensì TRE triestini!

    Stark, aggiorna la tua lista! Quando arriveremo a quattro/cinquemila di “traditori triestini” (da Oberdan fino all’ultimo che ha scritto una poesia inneggiante all’Italia), forse il quadro sarà più completo: città variegata, prevalentemente italofona, ove a fianco della maggioranza di persone nel complesso agnostiche o filoasburgiche vi fu una consistente minoranza di irredentisti.

    A partire degli anni ’70 del secolo XIX – poi – è da notare la costante maggioranza in consiglio comunale di elementi – ovviamente autoctoni e sudditi imperiali – fortemente antislavi.

    Dopo di che, ci si può raccontare tutte le favolette che si vuole, ma la verità è che un Oberdan e un Timeus, così come pure un Bruno Coceani, sono anch’essi puri figli di questa città e di queste terre, altro che i terroni che Stark tanto schifa sentendosi intimamente “superiore”!

    L.

  370. Rupel ha detto:

    @ 378
    Oberdank jera un asasin e gá fato la fine che se meritava ne piú ne meno

  371. Rupel ha detto:

    @ 376 e no 378 gó sbagliá tasto

  372. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @376 LUIGI VENEZIANO – visto che qua “no pasa nada” ! Per l’esateza storica el nostro
    Oberdan(k) jera figlio naturale de una goriziana neé Ferencić e de un veneto Falzier o Falcier che ga servì nell’esercito austriaco ai tempi del Lombardo-Veneto che ga piantà la ragaza madre e el xe tornà nel veneto che jera diventà ‘talian. La Ferencić se ga sposà con Oberdank che ghe ga dà el poprio nome a Wilhelm (Guglielmo) e gavù altri fioi , el te xe mezo compatriota praticamente !!!

  373. Fiora ha detto:

    @379e ‘lora se spiega le scelte antitetiche rispetto al cognome imposto come conseguenza alla latitanza paterna biologica.
    Dna no xè acqua evidentemente!

  374. Fiora ha detto:

    ..la mia bisa Maricka ga continuà a ciamarlo sempre traditor… forsi no la saveva del pare masgibero…Po’ ste robe, dioguardi palesar ‘vanti i fioi che notoriamente fa come i colombi…;)

  375. Fiora ha detto:

    legasi “MASGAIBERO” (eror calami e viva l’A.)!

  376. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Lonzar

    Oberdank era un perfetto figlio di Trieste: città dove pochissimi possono fare quel che ha potuto fare una mia zia materna qui a Venezia, e cioè andare in giro per archivi parrocchiali e trovare i nomi degli avi fino alla metà del ‘700.

    Ho già fatto notare varie volte che il più famoso poeta “triestin patoco” – Umberto Saba – era un regnicolo, figlio di un veneto, mai stato suddito A/U.

    Quindi non trovo nulla di strano a rilevare che un Coceanig monfalconese ma fin da piccolo trasferitosi a TS decidesse di cambiare il proprio cognome in “Coceani” e divenisse il prefetto fascista della città.

    In altre parole: il razzismo antislavo è nato dalla VOSTRE parti, non di certo in Sicilia o in Sardegna o in Lombardia o in Veneto. Quando mi si magnifica il periodo A/U dove tutti stavano bene e vivevano in pace, a me viene da ricordare che negli anni ’80 del XIX secolo il consiglio comunale di TS si scagliava compatto contro il vescovo pro tempore perché aveva accordato l’insegnamento del catechismo in sloveno. E quando pochi anni dopo ci furono i disordini a Pirano per buttare in acqua le targhe in sloveno, i sindaci istriani fecero una riunione invitati dal sindaco e dalla giunta comunale di Trieste proprio a Trieste, dove fra inni e proclami roboanti decisero all’unanimità – assieme al sindaco di Trieste, di far murare nella sala del consiglio municipale questa targa:

    “Il giorno 2 novembre – del 1894 – qui convennero – i podestà e i delegati – dell‘Istria – a riaffermare – che umano potere – non cancella XX secoli di vita latina”

    Fu il governo di Vienna a fermare tutto quanto, fra le sfrenate proteste di molti politici triestini.

    Questi del consiglio comunale di TS NON ERANO irredentisti, NON ERANO brutti e ignoranti itagliani: erano esattamente triestini.

    Adesso qui si può raccontare la fiaba dell’orso quanto si vuole: si può dare del traditore a destra e a manca. Ma l’Impero A/U fu per decine e decine d’anni un MARASMA di traditori: per piegare gli ungheresi ci volle una guerra sanguinosa con decine di migliaia di morti; poi i croati e gli ungheresi che si bombardarono gli uni gli altri; gli italiani che spingevano per l’autonomia del Trentino (puntualmente negata); i cecoslovacchi che a frotte disertarono, tanto che assieme agli italiani combatté pure un reggimento cecoslovacco. E poi alla fine tutto esplose: interi popoli furono “traditori”: sloveni, croati, ungheresi e cecoslovacchi dichiararono lo scioglimento del proprio nesso con la corona, e subito dopo alcuni di essi rivolsero le armi contro i tedeschi dell’Impero.

    Come chiamereste voi l’eroe nazionale sloveno Rudolf Maister, che il giorno prima era ufficiale A/U e il giorno dopo comandava i reparti sloveni a massacrare i tedeschi di Marburg an der Drau (oggi Maribor)? Se è traditore Oberdank per aver organizzato un attentato, Maister che ha ammazzato leali sudditi dell’imperatore a mazzi come lo chiamiamo?

    L.

  377. gropajaco ha detto:

    luigi, ma scherzi!

    gliel’avremmmo anche detto che non serviva nemmeno mettercelo il dito sul grilletto, ma la “perfida albione” ha il grilletto facile e la situazione era gia da o.k. corral quando c’hanno chiesto aiuto.

    magari venissero loro qua, siamo noi che dobbiamo andar la’ a gibilterra a tener lezione.

    la verita’? non farmi incollare quei messaggi tuoi, perche’ per uno che ambisce a far mostre di cartoline a pirano erano a dir poco imbarazzanti. secondo te, che fine farebbe la tua ambizione se qualcuno responsabile di quei spazi leggesse quella ignobile sequela?

  378. Fiora ha detto:

    @383che “traditore” e “traditore”…uè , Luigi se ti dai la pena di scendere raso terra al mio umilissimo post 380 (i successivi sono tanto per alleggerire…le brode e non vedo in questa sede,perché no!)ci leggi che ti sto dando ragione…se invece ammetti solo i ping pong fra capiscuola, me lo dici e così non ti leggo più e ti giuro senza ironia,mi spiacerebbe, perché quando non t’ingolfi in invettive, almeno per la sottoscritta sei davvero interessante!

  379. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ gropajaco
    Io la mostra di cartoline l’ho fatta. Ed ho pure tenuto una conferenza.

    Lo vedi che proprio non vuoi capirla?

    @ Fiora
    Io la parola “traditore” per questa tipologia di persone non l’ho usata, non la uso e non la userò mai. E’ una parola che dietro di sé nasconde una marea di concetti, e di fatto nega alla raidce la molteplicità in nome del monolitismo. La base stessa del fascismo sta dietro la parola “traditore”: infatti chi è che diceva “Chi non è con me è contro di me”?

    Infatti la parola “traditore” qui dentro è stata usata come epiteto per bollare una serie di triestini. Ripeto: triestini! Un triestino ha detto di altri triestini che questi erano “traditori”! E poi – nella deriva mentale che coglie qualcuno – ce la si prende col napoletano o calabrese che emigra a Trieste.

    Tutto questo marasma di fascio/razzismo ammantanto di finto cosmopolitismo è tipico, e totalmente contraddittorio. Nei prossimi dieci anni si calcola che oltre cento milioni di cinesi emigrerà dalla Cina, e noi stiamo qui a pensare che se uno viene da oltre il Tagliamento è un tagliano gnorante?

    Luigi (veneziano)

  380. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @383 LUIGI VENEZIANO – Tutto bello quello che scrivi !!
    Mi sembra pleonastico ,e non capisco cosa c’centra con quello che ho scritto io !?!?
    Ricerca avi , non mi risulta tanto difficile neanche qua ; 10 anni fa e’ morto un mio lontano parente senza testamento e gli eredi eravamo io e mio cugino; ma dato che che nato Austriaco gli e’ stato cambiato 3 volte il cognome ,dovevamo dare prova della comune discendenza e nelle parrocchie tra Trieste Gorizia e Capodistria siamo arrivati fino al 1576 data di arrivo della mia famiglia in questa zona . Dunque!
    Se Coceanig ha chiesto di cambiare in Coceani non lo so, visto che hai toccato il nervo scoperto non credo che ai 20.000 capifamiglia
    che hanno cambiato cognome DUBITO lo abbiano chiesto di propria volontà!

  381. gropajaco ha detto:

    sii, si’, l’hai fatta. prima. ma la domanda che ti ho posto e’ un’altra:

    se io spedissi la tua sequela razzista al responsabile di quei spazi espositivi, secondo te, la tua carriera espositiva nella citta’ i cui abitanti tu oggi consideri una ciste, continuerebbe?

  382. gropajaco ha detto:

    giampaolo, magari potresti scoprire anche inattese parentele

    ; )

    http://www.mfa.rs/History/ministri/BLoncar_e.html

  383. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @389 GROPAJACO – Grazie ! Me lo hanno chiesto
    in tanti se c’erano legami; avevo chiesto a mio padre fin che era in vita, ma non gli risultava di avere lontane connessioni con anche altri Loncar/Lončar Croati. Non avevo mai visto la foto , ora qualche tratto somatico e l’attaccatura dei capelli mi ricorda qualche zio.

  384. Fiora ha detto:

    @386 è dura quando non ci si parla di persona,Luigi. Ne escono malintesi e lungaggini… 🙂 “pleonastiche” per dirla e dirla bene con Giampaolo. Io il termine “traditore” l’ho messo tra virgolette PROPRIO perché non lo condivido. Ho citato l’anziana della mia famiglia per dire che appunto a seconda del proprio vissuto e del grado di conoscenza si giudicano fatti e persone e per concludere che le informazioni fornite da Giampaolo Lonzar sulla complessa situazione familiare di Guglielmo biologicamente Falzier assimilato Oberdank, ne spiegano secondo me le scelte con le estreme conseguenze derivate. Tutto qua.

  385. Fiora ha detto:

    ..aggiungerei e mi pare non stravagante, che la Storia non è matematica che dia risposte inconfutabili, ma neppure un film western con i buoni da una parte e i cattivi dall’altra!

  386. effebi ha detto:

    Oberdan assassino !?
    e de chi ? veramente se leggi robe incredibili….

  387. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @379 GIAMPAOLO : Errata corrige ….
    go invertì i nomi cioè la mama xe de Gorizia neè Josepha Oberdank che ga sposà Ferencić,che no ga riconosù el fio naturale
    ma ga ‘vù altri fioi con ela.
    con mile scuse……….me fido tropo de la mia memoria!

  388. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @ 393 Foxtrot Bravo( effebi) – cio’ o te scrivi in dialeto o te scrivi per ‘talian
    perke’ o te rovini el ns. dialeto o te rovini el tuo ‘talian !!! Trope dopie trope parole ‘taliane te par el copion de la famiglia Stipancich co ghe pala al nipote 🙂

  389. Alessandro ha detto:

    Che poi il confine tra patriota e terrorista è sottile e spesso dettato dall’esito degli eventi. Oberdan è un terrorista o un patriota? Sauro un disertore o un eroe? I fucilati di Basovizza erano terroristi giustamente fucilati o martiri barbaramente assassinati dalla barbarie fascista? Insomma mi pare che la storia da noi sia un po’ complicata e boutade come quella dell’autore dell’articolo non mi pare siano d’aiuto per un confronto sereno

  390. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @ 396 ALESSANDRO – Hai ragione d! Una gran parte di governi attuali post WW2 sono nati dal terrorismo e sono legali e siedono all’ONU
    Soltanto che ora quando celebrano i protagonisti di questi atti sono chiamati ” combattenti per la libertà”.
    Così e successo per Oberdan ,per l’Austria era un terrorista pazzo che voleva attentare la vita dell’Imperatore; il Duce lo ha glorificato e fatto un comattente per la liberta’- Con relative Vie, Piazze,Monumenti.
    Una semplice equazione .

  391. Alessandro ha detto:

    @397 O la cina comunista a cui fu negato addirittura il seggio all’onu e ora siede nel consiglio di sicurezza al posto della cina nazionalista…

  392. effebi ha detto:

    395… ciò, lonzar professor giampaolo… ma no te ga altro a cui picarte ? te vol un consiglio…?

    in ogni caso se te ga la matita rossa…doperila per ti:

    “…co ghe pala al nipote”

  393. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ gropajaco

    La mia “carriera espositiva” funziona così: c’è gente che mi CHIAMA a fare esposizioni, e io – se posso – ci vado. Non ho MAI sollecitato di andare in prima persona.

    E il razzismo, caro mio, lo vedi solo tu.

    Ma aggiungo ancora una cosa, tanto per chiarirci: hanno perfettamente ragione gli sloveni a denunciare con forza le politiche snazionalizzatrici e razziste italiane nei loro confronti. Hanno ragione al 100%.

    Dopo di che, quando hanno avuto in mano loro il potere si sono comportati nello stesso identico modo. Anzi: da un certo punto di vista si sono comportati molto peggio, visto che nemmeno i fascisti in vent’anni erano riusciti a compiere di fatto un’opera di pulizia etnica così com’è riuscito agli sloveni. I quali sloveni prima hanno cacciato via la gente, poi hanno rapinato tutte le loro proprietà, infine hanno fatto arrivare dall’interno altri sloveni per coprire i vuoti artatamente creati.

    Apoteosi del tutto: si sono impadroniti della storia di quelle terre, facendole divenire “slovene dall’alba dei tempi fino al tramonto della terra”. A me personalmente m’è capitato di dover baruffare publicamente con uno sloveno, che affermava che in realtà anche Tartini – in quanto figlio di una di Pirano – era un mezzo sloveno.

    Come ammazzacaffé, molti sloveni hanno anche l’improntitudine di puntare continuamente il dito contro coloro i quali rilevano lo stupro ch’essi hanno compiuto in quei luoghi fra il 1945 e il 1955, autoassolvendosi come quelli che sono sempre e solo stati vittime dei cattivi italiani e dei cattivi tedeschi (fatti fuori anche loro, in maniera ancor più radicale).

    ERGO: fa’ quel cavolo che ti pare: la cosa mi frega meno di zero.

    L.

  394. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @400 Foxtrot Bravo – Te ga ragion ! go fracà
    el tasto sbaglià !!! Co te ga ragion ,te ga ragion!Però se te coregi i altri , te ga de spetarte che te vien coreto anke ti ,o no !!!:-)

  395. dimaco il discolo ha detto:

    “Dopo di che, quando hanno avuto in mano loro il potere si sono comportati nello stesso identico modo. Anzi: da un certo punto di vista si sono comportati molto peggio”

    1) cosa pretendevano gli italiani che finita la guerra sarebbero andati in osteria a festeggiare insieme? io credo che lo credevano veramente:
    “daj slavko che iera roba de poco no servi eser incazadi. iera per rider”

    “te ga ragion peppino, cossa te vol che sia se ne gavè brusà le case, masacrado familie, tenta de copar un milion de persone, fado internar no so più quanta gente, tribunali speciali, fucilazioni, deportazioni., cambia i nomi. no sta pensar che no gavemo il senso del umorismo anca noi. Tute monade. Ara bevemose sto bicer insieme e tuto dimentiga come se nol fossi mai suceso e dopo andemo a casa mia a magnar qualcossa. ah no podemo la casa no la gou più la ga brusada quei matachioni dei tuoi amici in camisa nera.”

    “Ah si,ma quanto gavemo ridù, te se ricordi?bon sarà per la prosima volta”

  396. sfsn ha detto:

    noto che nella risposta alla mia precisazion su sfollai e internati (peraltro el barakenlager iera per sfollai, no per internadi, xe due robe tecnicamente differenti) Luigi “l’altro” usa el stesso linguaggio civile de Lojze venezian.
    Stessa matrice

  397. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ dimaco

    Io non “pretendevo” e non pretendo niente. Sono stati gli sloveni a “pretendere” di arrivare per creare una nuova società dove vigesse la “fratellanza fra i popoli”. I fascisti dicevano “tu sei un essere inferiore”, e massacravano. Gli sloveni invece dicevano, “tu sei mio fratello”, e massaravano lo stesso.

    Con tale tecnica, ancora adesso trovi quelli che ti dicono: “ma noi siamo venuti qua come fratelli, sono loro che poi – chissà perché – se ne sono andati”.

    Almeno tu sei chiaro: gli sloveni hanno compiuto una brutale repressione di massa, pulendo etnicamente una zona a seguito delle violenze da essi subite.

    Così – sai che ti dico – l’accetterei pure.

    E’ la balla cosmica del “bratstvo i jedinstvo” e della “fratellanza italo-slava” che fa cadere le braccia. Da un lato sei mio fratello, dall’altro nel 1950 mi porti a votare per i tuoi rappresentanti intruppandomi a colpi di manganello. Esattamente la stessa identica cosa che fecero i fascisti in Istria nelle elezioni del 1924.

    L.

  398. gropajaco ha detto:

    cristo gigi! e che me ne faccio io della tua sbobba piagnucolosa? volevo che rispondessi a una semplice domanda, non che mi recitassi il catechismo irrenedista. appenditi per il nuovo arco di trionfo a s.andrea e scalcia vigorosamente con le gambette, sarai ancor piu’ convincente.

    guarda che se la smetti di piangere ti posso dar anche ragione sul fatto che furono proprio gli sloveni a ribaltare pirano e che pirano sia abitata da sloveni.

    (si vede che di kardelj non sai nulla)

    anchi’io condanno il comportamento dei colonizzatori. ma cosi’ e’ la vita dei colonizzatori: dieci volte la fanno, una volta la prendono.

    perfino al “perfida albione” l’ha imparato.

    ad ogni modo, visto che te ne frega meno di zero, non faro’ nulla… pero’ stai in campana lol….

  399. dimaco il discolo ha detto:

    alora luigi, il “bratsvo i jedinsto” NON comportava gli italiani in nessuna misura.mai. Su questo punto devo essere chiaro. il “bratsvo i jedinstvo” riguardava i popoli slavi ovvero le etnie che formavano la neonata Yugoslavia, fa piacere sapere che volevate farne parte, ma per voi non c’era posto. Volete approrpiarvi anche di quello?
    Giustifichi forse il fatto delle uccisioni italiane in virtù del fato che definivano i sloveni “popolo inferiore”? perchè è quewsto che traspare da quello che scrivi. Lo stesso approccio e frasi che usava un fottuto baffetto genocida a Berlino nei confronti degli ebrei.

    Riguardo alla pulizia etnica non sono dello stesso avviso perchè se l’avessero voluta fare, l’avrebbero fatta e sicuramente ben pochi sarebbero scappati. Diciamo che quello che hanno fatto è stato un’incentivo a lasciare terre in cui gli italiani non erano ospiti graditi. ma senon sbagli fu proprio mussolini a dire che gli sloveni andavano liquidati.E poco importava che fossero un milione. Ho letto sta cosa sul piccolo alcuni giorni fa ma non mi ricordo quale fosse il titolo dell’articolo. ora mi metto a cercarlo.

  400. gropajaco ha detto:

    beh non e’ difficile credere che l’idolo dell’attuale ambasciatore d’italia in giappone volesse sterminare un milione di sloveni. uno che dichiara una cosa del genere non va certo per il sottile:

    Di fronte ad una razza inferiore e barbara come la slava, non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. I confini dell’Italia devono essere il Brennero, il Nevoso e le Dinariche: io credo che si possano sacrificare 500.000 slavi barbari a 50.000 italiani

    Benito Mussolini
    1920

    ma forse per gigi questo non e’ il giusto punto di vista.

  401. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ gropajaco

    Fammi capire: non fai nulla di che? Che pensavi di fare? La “grande denuncia planetaria del menga”, a bandiere spiegate? Ti dimostri della quinta categoria: http://www.youtube.com/watch?v=3eLsTZladD8

    Tu poi adori il polpettone: tutto quel che non s’adatta nel tuo schemino mentale diviene “catalogo irredentista”: tipico. Ne ho trovati a pacchi, girando fra TS e Istria. Gli fai notare che non è proprio del tutto vero quel che ti stanno raccontando, e allora scatta il riflesso pavloviano: “irredentista”. Classico. Tipico mantra. Niente di nuovo. Deriva anch’esso da un portato storico: negli anni ’50, se ti bollavano come “irredentista” potevi rischiare la pelle. Oggi è un modo come un altro per cercare di tirare in lungo sempre la stessa lagna: “Io buono, tu cattivo”. Ma per fortuna il mondo gira, e adesso – pensa un po’ te – ho potuto anche cospirare in luogo pubblico in Slovenia (traduzione: ho poturo perfino fare un parallelo fra le misure dell’Italia fascista e quelle della Slovenia comunista, individuando le sorprendenti similitudini), scatenando solo un filino di maretta. Mi sono divertito un sacco, quella sera.

    A proposito: nel tuo schemino/polpettone non ci sta proprio che esista un altro che si chiama Luigi e che possa pensarla in modo simile. Troppo difficile. L’info non passa nel sistema centrale che prevede i numeri ZERO-UNO e basta.

    L.

  402. dimaco il discolo ha detto:

    no gropajazo quello che intendevo io era un’altro episodio. se non ricordo male8l’articolo) si parlava di ambascaitori e altro e in una discussione mussolini sbottò che bisognava amazzare tutti gli sloveni presenti, qualcuno obbietto che erano 1 milione e lui rispose in maniera truce. sto ancora cercando l’articolo ma non ricordando il titolo è piuttosto difficile. ma forse era una lettera di un ex appartenente al pci non riesco proprio a ricordare.

  403. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ dimaco

    Il “bratstvo i jedinstvo” dalle vostre parti si declinava con la parola d’ordine “Fratellanza italo-slava”. Era lo stesso, identico concetto. Certo: se tu non aderivi al concetto, allora eri un corpo estraneo da eliminare. Ma se aderivi, allora il passo successivo era la jugoslavizzazione.

    Esattamente lo stesso identico metodo utilizzato dal fascismo, con l’unica differenza dello scarto linguistico.

    Io non giustifico nessuna uccisione, rileggi bene quel che ho scritto.

    Bravo: Mussolini pensava di fare agli sloveni esattamente quello che gli sloveni hanno fatto agli italiani. “Ospiti sgraditi”, li chiami tu: “Alloglotti”, li chiamava Mussolini.

    L.

  404. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ dimaco

    E’ contenuto nei diari di Ciano. Ma non si tratta di Mussolini.

    Il 5 gennaio 1942 Ciano incontra il segretario della Venezia Giulia del PNF Aldo Vidussoni. Nel suo diario riporta queste frasi:

    “Mi furono confidate le sue intenzioni cruente contro gli Sloveni. Intende ammazzare tutti. Gli dissi che ce n’erano un milione. “Non importa”, rispose risoluto “bisogna agire come i nostri predecessori in Eritrea, sopprimendo tutti”.”

    L.

  405. Tergestin ha detto:

    Nissun se domanda come mai quando spunta dopo quasi zinquanta anni de monopolio culturale mediatico nazional-patriottico un logo libero come Bora.la dove anche le altre vosi de ‘ste terre se pol esprimer, salta fora gente pronta a morder ogni volta che i senti qualcossa che no va ben con le loro retoriche? Nessun se domanda come mai ghe sia figuri che gnanca no vivi da ‘ste parti e pur i passa le ore a insultar e trollar a mero scopo de propaganda politica dato che TUTTI i loro “dati oggettivi” riguarda l’esaltazion del loro pensiero e lo sminuir quell’altrui?
    Saria de meditar un poco…..

  406. gropajaco ha detto:

    ti stai interessando?

    te lo spiego: nel 2001 con un mio caro amico sono riuscito a sbrogliare una matassa marcia che riguardava burocrazia e nepotismo in un ospizio grazie al fatto che questo mio caro amico scriveva per il primorski sezione ng.

    ora: siccome sono un mattacchione, dopo dieci anni mi sono gia’ visto un altro titolo nella pagina 8 smuovi matassa:

    “in seguito al vergognoso caso vattani verificatosi in italia, organizzazioni locali piranesi ospitano personaggi dalla dubbia retorica”

    (con nell’articolo i tuoi post riferiti alla popolazione attuale di pirano+ tua foto e generalita)

    sai che divertimento poi, se la questione venisse ripresa dal delo e mladina(certamente). con tua foto! saresti famoso!il tuo ego esploderebbe!che ne dici, ti divertiresti ancora?

    ma sai che faccio, forse forse mi diverto di nuovo!

    lol

  407. gropajaco ha detto:

    ah si’, inutile dire che il caro amico lavorava al primorski….

    secondo te ci lavora ancora?

  408. dimaco il discolo ha detto:

    gropajaco dove la xe sta roba che me intereso anca mi?

  409. Rosy ha detto:

    On July 31, 1942, during the Italian offensive against partisans in southern Slovenia, Mussolini visited Gorizia and held a speech. Among others he is supposed to mention that “Slovenians should be killed like dogs”.

    http://en.wikiquote.org/wiki/Talk:Benito_Mussolini

  410. gropajaco ha detto:

    si’, dimaco, immaginavo…
    piu’ che altro mi interessa mettere quelle dichiarazioni ogni volta che posso su questo blog, soprattutto in periodo di giorno della memoria, quando ai tanti gigi in italia(la stragrande maggioranza) piace puntare il dito verso i tedeschi , celebrando cosi’ loro comodamente il fascismo buono(vedi thread su palatucci)

  411. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ grpajaco

    MA MAGARI TU FACESSI SCRIVERE UN ARTICOLO DEL GENERE!!!

    Mi divertirei da matti!!!!

    Forza gropa: datti da fare e non deludermi!!!

    L.

  412. Rosy ha detto:

    Verbale riunione dei generali con Mussolini a Gorizia (31.7.1942)

    http://www.criminidiguerra.it/RapportoDuce.shtml

  413. Luigi (veneziano) ha detto:

    PS Prima però ti converrebbe chiamare il tuo avvocato. Ma sono sicuro che questo piccolissimo particolare non ti fermerà dal fare il cavaliere bianco che c’è in te!!! Dài, che ti metto in mutande!!!

  414. gropajaco ha detto:

    quale roba. lo speech del capofascista caduto in cattive compagnie?

    pred cajtom sem spejstal mimogrede med surfanjem. tko da nimam linka sori…

  415. gropajaco ha detto:

    che c’e’ gigi? un po’ troppi typo per uno sempre ligio alla grafia! paura eh?

    e fai bene : ) perche’ non mi fermera’, se decido di farlo. conosco gia’ le precauzioni giuridiche, te l’ho detto, l’ho gia’ fatto. per come imposterei la cosa, il tuo avvocatompotrebbe soltanto solidarizzare con te.

    credi che il primorski non ha il consulente legale? sei un po’ ingenuo, ragazzo mio.

  416. effebi ha detto:

    e, citando Kuzmin… perchè gli sloveni son finiti nella jugoslavia se poi non l’hanno voluta ?

  417. Luigi (veneziano) ha detto:

    ahi ahi ahi… è già sparito il link. Ma quando lo trovi, mi prometti che farai scrivere quell’articolo a tutta pagina sul Primorski?

    Non vedo l’ora: una bella querela per diffamazione a mezzo stampa con contemporanea causa in sede civile per risarcimento danni è quel che mi ci vuole. Devo fare dei lavori in casa…

    L.

  418. Alessandro ha detto:

    Il fascismo è giustificabile? GIAMMAI. MA è piuttosto artificioso sostenere tesi allucinanti come la reale effettività della fratellanza italo-yugoslava o il fatto che in larghe componenti dell’apparato comunista yugoslavo vi fosse lo stesso becero nazionalismo che portò l’Italia dove è arrivata. Quindi direi che un serio esame di coscienza dovrebbe far raggiungere almeno intimamente la consapevolezza che nessuno è esente da colpe, neanche chi si ammanta di gloria per aver abbattuto (con merito) una dittatura con in mente il progetto di un’altra…

  419. Luigi (veneziano) ha detto:

    Te l’ho già detto tre volte, e te lo ripeto la quarta: FA’ FARE ‘STO ARTICOLO!!! Ma bello pesante, mi raccomando: bordate a tutta forza!!

    Non deludermi facendo la parte di quello che abbaia abbaia e poi torna in cuccia a schiacciare il pisolino pomeridiano. Mi raccomando.

    L.

  420. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ gropa

    Fatti poi aiutare da dimaco: quello che chiamava gli infoibati “rifiuto umido”. Le risate che ci faremo io e te le posso solo immaginare!

  421. effebi ha detto:

    femo una pausa caffè ?
    (da Piran a Chicago)
    http://www.istriacafe.com/

  422. dimaco ha detto:

    be sarebbe interessante vedere Luigi in una corte slovena. non credo che l’avrebbero moooooooooolto in simpatia. se la cosa la pubblica Mladina dovresti fare causa al giornale a Lubiana e viste le tue posizioni irredentiste dubito che avresti una sentenza in tuo favore. sarebbe molto difficile.

  423. dimaco ha detto:

    Fermoi luigi non mettermi in bocca parole che non ho detto. ho detto rifiuti biodegradabili. Seppure posso credere che gli yugoslavi facevano la differenziata già allora.

  424. gropajaco ha detto:

    aspetta un attimo! dimaco ma tu intendevi le dichiarazionei di mussolini o i post di gigi?

    vuoi i passaggi di gigeto mentre scrive che per i balcanici la guerra e’ lo sport preferito e dove accomuna l’attuale popolazione di pirano ad una ciste?

    gigi, il tuo caso e’ anche molto piu’ clean di quello dell’ospizio. nessun avvocato riuscira a farti vincere una causa del genere. e lo sai. e un po’ come se vattani vincesse una causa per diffamazione contro lo stato.

    hehe, sta attento che ti sta scoppiando la vena al collo! sta calmo!

    vedi gigi, gli sprovveduti che compaiono con le proprie generalita’ e le sparano piu’ grosse del dovuto rischiano di fare questa mesta fine. solitamente l’ego smisurato e la foga del momento gli fanno dimenticare che le loro generalita’ sono diponibili cliccando sul nick…poi c’e la malaugurata sfiga di avere il gropaijaco di turno di fronte ed ecco il guaio

    clap clap gigi

  425. Alessandro ha detto:

    @430 scusa dimaco ma al di là del rispetto e della stima mi sembra una battuta piuttosto pesante.

  426. gropajaco ha detto:

    ovvio…non conto lo stato…ma contro i media che hanno diffuso il filmato…

  427. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ dimaco

    Dubito alquanto si tratterebbe di una corte slovena. Giacché sarei IO a querelare il quotidiano per un reato di diffamazione a mezzo stampa compiuto in Italia (il Dnevnik di dov’è, ragazzi? devo insegnarvelo io?).

    Ad ogni modo, di questo si parlerà quando gropajaco avrà finito di ciurlare nel manico e avrà fatto scrivere questo poderoso articolo di denuncia.

    Forza gropa!

    L.

    PS Grazie per aver ribadito qui dentro il concetto di “rifiuti biodegradabili”. Ma qui https://bora.la/2011/06/07/un-secolo-fa-usciva-dai-cantieri-triestini-la-viribus-unitis-oggi-la-crisi-di-fincantieri/ al commento 275 avevi anche parlato dell’umido. Sarà bellissimo quando sarai citato come teste al processo: il difensore di gropajaco ha affermato che gli infoibati sono come la spazzatura! Chissà che scriverà il dnevnik…

  428. Rosy ha detto:

    31 luglio 1942
    Benito Mussolini a Gorizia in piazza Cesare Battisti:
    “Bisogna sterminare tutti i maschi di questa maledetta razza”

    http://www.youtube.com/watch?v=63PWsnuQYec

  429. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ gropajaco

    Mi sa che sei uno dei soliti chiacchieroni. Continui a minacciare, ma al dunque non ci arrivi. Allora facciamo così: se entro una settimana l’articolo non è uscito, allora sei un babbione. In caso opposto… vai con la rumba!

  430. gropajaco ha detto:

    ossignor1 grande abbaglio! prmorske non primorski! hahaha!

    il typo t’ha tratto in inganno! si tratta di

    PRIMORSKE NOVICE

    http://www.primorske.si/

    non c’e mica una sezione ng nel primorski dnevnik!

    e che pensavi, che io, cittadino sloveno mi metto farti diventar famoso in italia?

  431. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Rosy

    Mi spiace, ma quel filmato è una panzana. Mussolini visitò Gorizia il 31 luglio 1942, ma non tenne nessun discorso pubblico. Quel che racconta il testimone (all’epoca dodicenne) è un falso.

    L.

  432. Luigi (veneziano) ha detto:

    Ancora meglio!!! Davanti ad un tribunale sloveno la cosa addirittura diventerà di dominio internazionale!!!

    FORZA GROPA!!! Hai una settimana di tempo prima che io ti bolli ad ogni mio intervento con la parola “babbione”.

    L.

  433. gropajaco ha detto:

    e si’ che la vena ti scoppiava pensando che si trattasse del primorski dnevnik. chissa’ adesso

    hihihi…

  434. dimaco ha detto:

    si può darsi Alessandro. stanotte la coscienza non mi dara pace e non potrò dormire.

  435. Redazione ha detto:

    La discussione, vista la deriva e i toni, viene chiusa.

I commenti sono chiusi.