Dopo una domenica molto intensa continua la ricca programmazione del Trieste Film Festival.
Per quanto riguarda la giornata di oggi ( per il programma dettagliato fate sempre riferimento al sito ufficiale del festival o alla pagina Facebook ) segnalo in particolar modo due produzioni triestine, entrambe all’ Ariston a partire dalle ore 19.
Infatti nel primo film in programmazione si parla proprio di Trieste. Siamo negli anni Cinquanta. Molte famiglie triestine decidono di tentare la fortuna, imbarcandosi per l’Australia. Tra queste vi è anche la famiglia di Clely Quaiat, la quale si stabilisce ad Adelaide. FAR AWAY IS HOME- STORIA DI CLELIA racconta di Clely, una ragazzina curiosa e irrequieta. La sua curiosità la porta a scoprire i Northern Territories, terra aborigena, dove per lei sarà l’inizio di una nuova vita. L’isola di Wilgram diventa la sua casa, ma il ricordo di Trieste non la abbandona mai. Il film è prodotto dalla casa di produzione triestina Pilgrim film, scritto da Chiara Barbo e diretto da Diego Cenetiempo. Qui il trailer.
Seguirà, come detto, UN ONOMASTICIDIO DI STATO di Miro Tasso e Nadia Roncelli: un’ inchiesta storica, basata sull’omonimo romanzo di Miro Tasso, che descrive l’italianizzazione forzata dei cognomi stranieri, soprattutto sloveni, nella provincia di Trieste durante il fascismo. Il film ci offre inoltre uno spaccato di 90 anni di storia triestino-giuliana: il periodo successivo alla Grande Guerra, la dittatura, le leggi razziali, l’occupazione nazista, la liberazione, gli anni postbellici per arrivare ai giorni nostri. Dopo un introduzione sulla commissione che si occupava dell’italianizzazione dei cognomi, seguono delle interviste a storici, scrittori, giornalisti e linguisti e le testimoniane di chi subì la “correzione” del cognome.
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