Bora.La mette a disposizione 50 inviti validi per due persone (totale 100 posti) e altri 50 inviti validi per due persone (totale 100 posti) per le anteprime del film rispettivamente di Trieste e Udine.
Le anteprime sono previste per martedì 31 gennaio, a Trieste presso il Cinecity delle Torri d’Europa alle ore 21:00, a Udine presso il Cinecity di Pradamano, sempre alle 21:00.
Per ricevere gli inviti vi preghiamo di mandarci quanto prima una mail a redazione.trieste@bora.la, avente come oggetto “3 UOMINI E 1 PECORA – TRIESTE” o “3 UOMINI E 1 PECORA – UDINE” a seconda della città dove desiderate vedere il film. Nella mail dovrete indicare il vostro nome e cognome, in modo da potervi prenotare i due posti. Se per caso intendeste andare al cinema da soli vi preghiamo di specificarlo.
Quando il giovane inglese David annuncia che sta per sposarsi con un’australiana, i suoi sciagurati compagni danno un significato completamente nuovo alla frase “nella buona e nella cattiva sorte”!
L’ultra-caotico giorno delle nozze mette alla prova il matrimonio tra i due, il rapporto di David con i suoi tre testimoni, e rischia di trasformare quello che dovrebbe essere il più bel giorno della loro vita… nel peggiore di tutti.
Tre uomini e una pecora è un divertente “scontro di civiltà” tra gli amici di lui e la famiglia di lei perché il sangue non è acqua!
Regia: Stephan Elliott
Cast: Xavier Samuel, Kris Marshall, Kevin Bishop, Tim Draxl, Olivia Newton-John, Laura Brent, Rebel Wilson, Jonathan Biggins e Steve Le Marquand
Qui la pagina facebook del film
Questo il trailer del film:
Queste le note del regista:
Molto tempo prima del film Priscilla, ero un vero pioniere dei ‘filmini da matrimonio’. Durante l’adolescenza avevo un mio piccolo business parallelo che consisteva nel girare filmini ai matrimoni. Questo succedeva all’epoca in cui una videocamera pesava più del quattordicenne che cercava di usarla. Avete idea di quante volte mi sia capitato di riprendere una madre della sposa ubriaca intenta a ballare YMCA? All’età di ventitré anni ho giurato a me stesso che non avrei MAI PIU’ messo piede ad un matrimonio. Compreso il mio.
Ma il nostro karma può giocarci dei brutti scherzi. Dopo Priscilla (per motivi assurdi) tutto quello che mi veniva offerto da Hollywood erano maledetti film sui matrimoni. Centinaia, se non migliaia di schifezze. Il solo modo per farmi affrontare questo orribile genere di film sarebbe stato quello di farlo a modo mio. Questa possibilità si è concretizzata con A Few Best Men – inteso come una specie di ‘Die Hard a un matrimonio’. Avrei finalmente ottenuto la mia vendetta!
La sceneggiatura era originariamente ambientata in Inghilterra, ma trasferirla in Australia mi ha dato la scusa perfetta per tornare a casa. Avrei potuto fare qualcosa per il mio Paese, riunire la vecchia squadra e ricreare un po’ di magia. Il problema era che la maggior parte dei componenti del team si trascinava negli uffici di produzione con l’aiuto di deambulatori e stampelle (vivere oltreoceano per 17 anni può farti questo). Ma non importava. Abbiamo risistemato i tutori, stretto i busti e lucidato le sedie a rotelle e siamo partiti rischiando il tutto per tutto.
E’ stato David Niven a formulare il suo famoso avvertimento ‘più ti diverti girando un film, maggiore sarà il disastro al box office’. L’ultima volta che mi ero divertito così era stato realizzando Priscilla. Se riunisci in un solo posto tante persone così divertenti, cosa pensi possa succedere? C’erano giorni in cui la sola cosa che potevo fare era piazzare la macchina da presa e togliermi di mezzo.
Kris Marshall e Kevin Bishop si sono incessantemente provocati a vicenda (lavorano insieme da quando erano ragazzi); Rebel Wilson e Jonathan Biggins reagivano con il loro tipico sarcasmo australiano; Tim Draxl inciampava cadendo a faccia a terra (un autentico clown di talento); Xavier esplodeva in autentica collera, e infine ONJ (Olivia “Tu sai chi”) non faceva altro che buttarsi a testa bassa nella mischia. Commedia allo stato puro.
Quando è stata l’ultima volta che hai riso fino alle lacrime? Stavamo girando nella roulette di RAY (lo spacciatore) una scena piuttosto intima. Lizzy ed io avevamo deciso di far indossare a Steve Le Marquand degli orrendi mutandoni per quasi tutto il film. Ora, io dovevo fare un primo piano delle mutande (per ragioni di sceneggiatura). E’ stato subito chiaro che non avrei potuto avvicinare l’obbiettivo quanto mi serviva senza portare l’espressione ‘fondamentali attributi’ ad un livello estremo. L’unica soluzione era quella di creare uno schermo davanti alla parte pericolosa dell’inquadratura con la testa di Kevin Bishop. Steve e Kevin erano a pochi centimetri di distanza. Una volta partite le risatine, Kevin è entrato in modalità ‘Robin Williams’, e una volta che lui parte è impossibile fermarlo. Dopo una faticosissima mezz’ora l’intera troupe si stava rotolando sul pavimento senza che fossimo riusciti a girare una singola inquadratura.
Ho perso le staffe. Per la prima volta nella mia carriera, ho perso il controllo del set. Più mi sgolavo dicendo a tutti di smetterla e di crescere, peggio era. Alla fine, disperato, ho buttato fuori dal set 35 ‘ragazzini’ e ho girato con la macchina da presa io stesso. Quando, furioso, sono uscito, ho trovato 100 adulti ancora piegati in due, che ridevano a crepapelle.
E’ stata una delle giornate su un set più belle di tutta la mia vita.
La musica è stata la ‘ciliegina sulla torta’ della mia vendetta. La mia idea era quella di far fare l’intera colonna sonora del film a Guy Gross, utilizzando classici motivi australiani da matrimonio. Tutte quelle meravigliose canzoni fatte a pezzi nel corso degli anni da terribili band da matrimoni (non mi sono mai ripreso da MICKEY di Tony Basil). Nessuna sottolineatura…solo la band. Mano a mano che il grande giorno perde compostezza, i membri annoiati della band si trasformano in Eroici Chitarristi, scatenando l’inferno.
Avuto sentore di questo, Olivia aveva deciso di partecipare. Io le ho detto di no: stavolta avrebbe recitato solo per la pagnotta. Va bene, e se John Farrar scrivesse qualcosa? Non lavoravano più insieme da anni.
Mi prendi in giro? L’uomo che ha scritto Xanadu! Il brano dei titoli di coda è stato prodotto in collaborazione con il mio vecchio amico Marius De Vries (Massive Attack, Madonna, Bjork). E, orgogliosamente, è anche il primo brano dance di ONJ in assoluto.
Mi dispiace, signor Niven. Odio doverle dimostrare che ha torto … ma credo sia quello che abbiamo appena fatto.
E pensare che sono stato pagato per questo lavoro.
Stephan Elliott, regista
PS: Tutti continuano a chiedermi di fare riprese ai loro maledettissimi matrimoni!
bom fata.
La trama è uguale a quella di tanti altri film, ma dal trailer mi pare di capire che le risate non mancheranno!
Grazie per l’opportunità
Ieri sono stato a vederlo: grandioso ! Da piegarsi in due 🙂