17 Gennaio 2012

Accolta dal Comune la mozione di Rovis contro la deregolamentazione del servizio taxi

Alla presenza di un folto gruppo di artigiani tassisti, presenti in Aula e in piazza Unità d’Italia, il
Comune di Trieste, durante la seduta di Consiglio comunale di ieri sera, ha accolto la mozione
presentata dal consigliere comunale Paolo Rovis (PdL) a difesa dell’attuale regolamentazione
del servizio pubblico dei TAXI, contro l’ipotesi di liberalizzazione avanzata dal governo Monti.
“Questo è quanto dovrebbe fare sempre la politica, a tutti i livelli: non chiacchiere o beghe
incomprensibili, bensì ascolto alle esigenze dei cittadini e delle categorie dei lavoratori e
l’assunzione di posizioni chiare e nette” ha commentato Paolo Rovis dopo il dibattito, durante il
quale tutti i Gruppi politici hanno espresso consenso al documento.
Un tema scottante e attuale, quello dei TAXI, che vede il lavoro degli artigiani del settore
minacciato da un governo che sembra dimostrare poca sensibilità e preparazione.
“Ma di quale liberalizzazione stiamo parlando! – si infervora Rovis – Quella che vorrebbe
consegnare il settore nelle mani di poche società di capitali oligopolistiche, distruggendo la
dignità e la sostenibilità economica di un intero comparto artigiano? I TAXI sono già ben
regolamentati: sono i Comuni che decidono numero delle licenze e tariffe. Lo fanno secondo le
necessità dal proprio territorio, che conoscono bene. In accordo con gli operatori, i sindacati, le
associazioni dei consumatori. Un sistema partecipato, che funziona benissimo, garantendo la
qualità del servizio, la trasparenza e la sicurezza per gli utenti. E un normale reddito alle 250
famiglie dei tassisti triestini: di questi tempi, non mi sembra poco”.
E in effetti, come documenta Rovis, laddove si è proceduto a deregolamentare i TAXI, la qualità
del servizio è scaduta assieme alla qualità del lavoro e le tariffe sono esponenzialmente
aumentate “tant’è che nei Paesi europei dove questo è avvenuto si sta facendo marcia indietro –
aggiunge il consigliere del PDL – mentre in Germania, tanto cara al presidente Monti, il
sistema è identico al nostro e nessuno si sogna di modificarlo”.
Ma qual è l’utilità della decisione di un Comune, rispetto alle più alte competenze del governo?
“Qualsiasi decreto governativo dev’essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni – ha
spiegato Paolo Rovis – e una posizione chiara dei rappresentanti locali dei cittadini di Trieste
sarà senz’altro utile ai parlamentari espressi dal nostro territorio, quando saranno chiamati a
esprimersi con il voto sulle scelte del governo”.
Il documento accolto ha anche un’ulteriore valenza. Quella di rivendicare l’autonomia di un
territorio di decidere in merito ai servizi pubblici attivi sullo stesso.
“Oggi il servizio TAXI è affidato ai Comuni. Il governo vorrebbe consegnarlo a un’Autorità tecnica
romana, distante dai cittadini e completamente slegata dal territorio. Vorrebbe sostituire la
condivisione partecipata locale con una imposizione tecnocratica centrale. È del tutto
inaccettabile, specialmente quando le ragioni di un federalismo amministrativo sono sentite e
condivise ormai da quasi tutti.”
“Anche per questo mi auguro che la giusta battaglia degli artigiani tassisti vada a buon fine: la
loro vittoria sarebbe anche la vittoria dei cittadini e delle Istituzioni a loro più vicine” ha
quindi concluso Paolo Rovis.

Tag: , .

26 commenti a Accolta dal Comune la mozione di Rovis contro la deregolamentazione del servizio taxi

  1. ufo ha detto:

    E da quando in qua el PdL xe diventà fautore del statalismo socialista? Ma una volta no iera liberali, a favor dela libertà de impresa e del libero mercato, dela deregolamentazion e compania bela? Desso me trovo sto Rovis tuto pimpante e orgolioso del fato che a decider numero dele licenze e (spezialmente) tarife sia la politica. Cossa ancora dopo de questo, el taxi de Stato?

  2. mutante ha detto:

    compagno tassista, il cooperativa statale ti sostiene!

  3. dimaco ha detto:

    Quando Rovis xe diventa comunista? No xe che li vedaremo girar in cita con la bandiera rosa e la stella delo steso color sul bareto? oibò el mondo el se ga proprio ribalta.e pensa che no iera nianca la bora che vien e che va.

  4. brancovig ha detto:

    non capisco

    non sappiamo ancora cosa abbia deciso il governo Monti e già si alzano le barricate,

    Avanti così…… e questo paese continuerà a scivolare sempre più in basso…

    Ps
    definizione di artigiano: chi esercita un’attività volta alla trasformazione dei beni col lavoro esclusivo o prevalente proprio e della propria famiglia

    cossa c’entra coi tassisti cossa i trasforma il cliente durante el trasporto..l’entra mascio e el lesi femina

  5. dimaco ha detto:

    no lo fa dimagrir. tal tacuin!!!

  6. aldo ha detto:

    La taxi-girl è una giovane artigiana?

    http://www.treccani.it/vocabolario/taxi-girl/

  7. adriano ha detto:

    In un Paese nel quale si è tolto il monopolio a Telecom, RAI, ENEL, Ferrovie, gas ecc. per quale motivo anche farmacie, notai, avvocati e taxi non dovrebbero essere liberalizzati?

  8. Daniele Trieste ha detto:

    Prendiamo esempio per i tassisti.personalmente la vedo dura mettere a confronto delle aziende tipo quelle citate ad un povero Cristo che se ne sta tutto il giorno seduto in un auto aspettando un cliente per poter campare.Ci sono troppe diversità per fare un confronto.
    Non sono completamente contrario alle liberalizzazioni ma fai due conti
    TRISTE 250 tassisti che bene o male riescono a campare.
    Domani liberalizzano il settore ci troviamo con 500 tassisti , secondo te …arrivano a fine mese..CALANO le tariffe ?? ( con il gasolio a 1,70 e la tassazione vigente in ITALIA ) anche VOLENDO non c’è la fanno …
    Cominciamo ad eliminare gli ABUSIVI che incassano TUTTO in NERO , diamo agevolazioni ai tassisti obbligandoli a calare le tariffe e diventare più competitivi.
    Si possono percorrere diverse strade , ma FORSE la liberalizzazione è quella che CONVIENE di più a ROMA… Ma a noi??? Cosa conviene??

  9. dimaco ha detto:

    lib ero mercato daniele, è il capitalismo. ostai a galla o affondi. Va bene delocalizzare le aziende e mettere con il culo per terra migliaia di famiglie ma non sta bene liberalizzare il settore dei taxi?

  10. Daniele Trieste ha detto:

    Scusa Dimaco..
    Forse fraintendo …ma quando avrei detto di essere favorevole alle delocalizzazioni delle aziende ??
    Sul fatto di stare a galla o affondare ,, posso anche darti ragione , ma devo essere messo in grado di POTER restare a galla ..
    10KM in taxi …gasolio , ammortamento del mezzo , assicurazione , bollo , leasing , guadagno di chi lavora , tasse , iva…. su dai non posso chiedere 2.00€

  11. Stefano De Giorgi ha detto:

    “tant’è che nei Paesi europei dove questo è avvenuto si sta facendo marcia indietro ” [cit.]
    Vorrei che ne portasse le prove. Ad esempio in Inghilterra non mi pare proprio che vogliano introdurre un sistema all’italiana.

  12. dimaco ha detto:

    il mio commento criticava l’ipocrisia generale che aleggia in certe categorie: se il capitalismo contro gli altri va bene, ma guai se lo fanno subire a noi.
    questo è il punto. ma visto che siamo nel capitalismo si gioca con le regole del capitalismo. O riesci a stare a galla o affondi. Bada bene vale anche per me che sono nel settore del commercio e in uina nicchia che non è vitale come la benzina o gli alimentari.

  13. capitano ha detto:

    @10 ma neppure 10€ per 2Km come è accaduto a me.

  14. dimaco ha detto:

    10 euro per 2 km ? vado a piedi anche sotto la pioggia

  15. capitano ha detto:

    #14 di corsa con valigie al seguito? La cosa buffa è che ho preso uno che guidava la multipla nella convinzione che con un’auto simile avrei risparmiato qualcosa rispetto ad una mercedes 🙂

  16. giorgio (on work) ha detto:

    io aspetto da tempo che vengano liberalizzati (e non privatizzati) i neuroni nei cervelli del popolo italiano

  17. mutante ha detto:

    al di là del dibattito, vorrei fare una precisazione: il capitalismo in italia non esiste. se per la mia pensione devo pagare un tafanario di stato come l’inps, se la proprietà privata è violabile da equitalia per una qualunque stupidaggine, se trenitalia può spegnere qualunque concorrenza, il capitalismo non esiste. per i disagi, ci dicono, è il capitalismo. per le libertà, sai, è l’italia.

  18. Andrea ha detto:

    Se per liberalizzazione intendono dar licenze a sbregabalon dopo che un tassista a Roma paga 150.000€ per averla, vorrei vedere chi non si incazzerebbe! Poi nello specifico non so come vogliono liberalizzare. Certo 10€ per 2 km non sono pochi…ma preferirei liberalizzassero il settore energetico (per davvero!) o quello dei notai, che per ogni firma che mettono, altro che 10 euro!! Oggettivamente non vedo nei tassisti una casta che ruba il pane che mangia

  19. Bibliotopa ha detto:

    Fatemi capire cosa intendete per “accolto la mozione”: accolto nel senso di “ricevuta pubblicamente” o anche “fatta propria e approvata”?

  20. Fiora ha detto:

    @19Anch’io come Bibliotopa vorrei interpretare correttamente l'”accolto la mozione” , Varrebbe per noi a Trieste una regola diversa stabilita dal Prof & co per il resto del Paese?
    Quanto ai tassisti, come con i benzinai ,io sono solidale,ma con un filino di rabbia per l’ignavia dimostrata da noi commercianti , quando ipso facto vi è stata la liberalizzazione delle licenze del commercio “grazie” alla quale, licenze vecchie e AVVIAMENTI (!!!!) di generazioni, hanno perso immediatamente di valore, posto che chiunque può richiederle direttamente al Comune, illimitatamente e senza vincoli di distanza…
    Una licenza ( E AVVIAMENTO!!!!) commercializzata sulla piazza a 250 milioni delle vecchie lire (fa più sensazione ma sono esattamente i famosi 120mila€ delle attuali licenze dei taxi)dall’oggi al domani è diventata ARIA! E nel mio caso, meno mal che son parona dei muri, perché ogi a voler a “vender” la licenza fazo più bori se vado a vender santini o palme fora de s. Antonio… …Bravi i tassisti e IGNAVI,noi commerciati!

  21. Paolo Geri ha detto:

    A Trieste un taxi arriva in 5 minuti e non credo serva aumentare le licenze qui da noi. Ma quando leggo (dati di “Repubblica”) che in media un tassista artigiano dichiara 14.300 euro lordi di reddito annuo su un fatturato superiore di poco ai 30.000 ……. qualcosa non quadsra !
    A proposito avete mai provato a chiedere ad un tassista una ricevuta ?

  22. Fiora ha detto:

    @ spinosissimo quanto legittimo il tuo ultimo quesito, Paolo Geri. Risposta MAI! né chiesta, né offerta!

  23. Fiora ha detto:

    ..e ot fino ad un certo punto, chiedo lumi. Personalmente non faccio alcuna fatica a sollecitare scontrini e ricevute a lavoratori di ETNIA differente dalla mia e ho una sorta di timore reverenziale a pretenderla dagli etnicamente “coappartenenti” ( uff che fatica a non sbagliare usando ” compatrioti” o concittadini”…mi fucilano per direttissima anzi dopo averci imbastito una filippica terminologica 🙁 ) …sotto sotto sono davvero razzista, Marisa ? 😉

  24. dimaco ha detto:

    Se il guadagno è così basso come dichiarano i tassisti, come mai per avere una licenza si devono sborsare centinaia di migliaia di euro? Per ripagare l’investimento dovresti lavorae gratis per almeno 30 anni. la cosa puzza più delle mie adidas dopo una partita di basket.

  25. Paolo Geri ha detto:

    #22. Fiora

    Prima del 2000 erano obbligati a rilasciarla, a richiesta, in forma di ricevuta fiscale. Lo so benissimo perchè con la mia attività potevo inserirle nei costi ditta e detrarle. Avevano l’ obbligo di tenere con se il blocchetto numerato e di fare la ricevuta anche se mugugnavano un po’. Poi questo obbligo è stato tolto. Tempo da dovendo andare a fare un lavoro vicino a Muggia in zona non servita dai mezzi pubblici avevo preventivamente indormato il tassista, visto anche che non si trattava di un piccolo importo, che mi serviva la ricevuta fiscale. La risposta è stata “se la vol la se pol acomodar de un altro colega. Mi no fazo”. Ogni commento credo sia superfluo.

  26. Andrea ha detto:

    vogliamo parlare dei 12.000 dichiarati dai gioiellieri? do rolex e fato il lavoro…???

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *