13 Gennaio 2012

Manifestazione Assomarinas in Piazza Unità contro la manovra Monti

Si sono ritrovati oggi in piazza Unità d’Italia a Trieste, per manifestare contro la tassa di stazionamento sulle imbarcazioni inserita nel decreto Monti, diverse centinaia di operatori, diportisti e imprenditori delle imprese portuali turistiche di tutta Italia. Ad alternarsi sul palco della protesta, l’assessore regionale al Turismo Federica Seganti, il presidente di Assomarinas Roberto Perocchio e molti operatori dell’Associazione dei Porti Turistici. Tra questi, il cav. Italo Mariani, presidente del Marina San Giusto, la struttura che si trova proprio nel cuore pulsante di quella Trieste scelta come città pilota dell’azione di protesta.
Durante la manifestazione è stata a più riprese sottolineata l’importanza di una filiera che risulta determinante per lo sviluppo di quegli 8.500 chilometri di costa che rappresentano un prezioso potenziale per il nostro Paese.
«Il mio pensiero –così il cav. Mariani- è che la nautica deve essere incentivata e non messa in difficoltà al fine di sostenere il turismo e di conseguenza generare ricadute ad ampio raggio. Siamo pertanto contrari a quelle manovre che anziché sostenere realmente lo sviluppo economico rischiano di creare ricadute negative non solo sul comparto interessato ma anche a tutte quelle attività economiche ad esse connesse.»
La manifestazione si è conclusa con la certezza di aver iniziato un percorso di sensibilizzazione nazionale che farà parlare di sé. A Roma, prossima tappa prevista da Assomarinas, verrà ribadito l’impegno di diportisti e operatori affinché sia posto sotto tutela un settore che rappresenta una risorsa e non un peso per l’economia nazionale.

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5 commenti a Manifestazione Assomarinas in Piazza Unità contro la manovra Monti

  1. capitano ha detto:

    I siori in piazza. Questa me mancava.

  2. motumare ha detto:

    Non sono i siori quelli in piazza, sono quelli che con la nautica ci vivono

  3. Alessandro Zigante ha detto:

    Provvedimento fatto davvero con i piedi, a tutti vantaggio dei nostri vicini Sloveni e Croati che stanno ancora ridendo.
    Assurdo non incentivare una della risorse del nostro paese.

  4. Paolo Geri ha detto:

    A proposito di “siori” chi possiede e mantiene una barca superiore ai 10 metri non è certo un poveraccio.

  5. arlon ha detto:

    La storia xe sempre quella:
    ma perché mai un iperapasionado che dopo 20 anni de lavor se compra una ferrari de 15 anni fa ga de vignir tassado (e considerado) come un che la compra nova perché ghe ‘vanza soldi?

    Idem per la barca: ma perché mai un vecio che se ciol una barca usada de 12m per 25k euro (come un auto medio novo) ga de vignir considerado “riccon” solo per sto fatto?

    In sto modo te solo che pegiori le condizioni de vita de quei che magari dopo anni de sacrifici sperava de migliorarle: i ricchi veri, o i poza senza problemi, o un modo per scapolarla i lo trova, garantido.
    E a lungo termine, fazendo ste scelte, te crei una società che xe ancora più divisa fra ricconi che ga tuto e poverazi che no se pol permeter quasi niente…

    Una barca o un auto sportivo pol eser un segnal su cui indagar eventuali evasioni. Ma no pol esser, di per sè, un segnal de richeza o evasion, magari da tassar diretamente! Perché se solo che una persona corispondi a quei che go descrito sora (e ghe ne xe un poche, specialmente a TS con barche e co.).. ben, xe un torto commesso che se podeva evitar.

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