20 Dicembre 2011

L’Istituto Max Fabiani produce uno spot contro gli eccessivi imballaggi

In collaborazione con le mediateche regionali Cinemazero di Pordenone, CEC di Udine e Cappella Underground di Trieste, il Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale (LaREA — ARPA FVG) ha promosso un laboratorio rivolto agli studenti delle scuole superiori, per la produzione di uno spot audiovisivo sul tema dei rifiuti urbani.
Sono stati realizzati tre laboratori, ciascuno della durata di 20 ore, con tre classi (a Trieste, a Udine e a Pordenone), nei quali sono stati realizzati 3 spot ambientali.
Ogni classe ha scelto di lavorare in particolare su uno degli obiettivi della campagna “Semplici scelte, grandi cambiamenti” per sviluppare un’idea e trasformarla in un video di un minuto.
La classe IID dell’Istituto per Geometri Max Fabiani di Trieste ha prodotto uno spot per promuovere la riduzione degli imballaggi.

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3 commenti a L’Istituto Max Fabiani produce uno spot contro gli eccessivi imballaggi

  1. isabella ha detto:

    Spot simpatico.
    Io utilizzo i sacchetti di plastica di frutta e verdure per raccogliere la cacca dei miei cani. Riciclo le carte non sciupate dei regali e ogni tipo di cordicella per legare sacchetti o piante. Regalo le cassettine di legno della frutta ad un’amica che le brucia nel camino.
    Uso le shopping bag. Alla fine non è molto difficile risparmiare o recuperare gli imballaggi.

  2. bonalama ha detto:

    bravi bravissimi! era tempo.

  3. alpino ha detto:

    simpatico e divertente..ma la domanda mi sorge spontanea e quindi?? gli imballaggi (non i pacchetti regalo de nadal) sono creati dall’industria che produce, non dal consumatore finale, che si diriga il messaggio verso chi produce questa montagna di rifiuti..
    Va a finire che il povero cittadino si deve sciroppare, spot, paternali, multe, deve riciclare sin quasi a risciacquare il vasetto dello yogurth e non ne ricava nulla mentre, sia le ditte di stoccaggio rifuti, sia le ditte di lavorazione sia l’utente industriale finale che riempirà il sacchetto ci guadagnano…insomma il mondo dei rifiuti in Italia è come l’Alitalia..i cittadini si beccano il lato sporco del mondo del riciclaggio: Bad Company
    Il mondo industriale si becca la parte succosa e lavorata dai cittadini: good company….

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